Stereotipi e donne tra immaginario e realtà
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- Rosina Massa
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1 Stereotipi e donne tra immaginario e realtà
2 L immaginario Siamo immersi ed immerse in un immaginario, fatto di modi di dire e di pensare, di luoghi comuni, che ci condizionano.
3 Condizionamenti ambientali Nel corso dei secoli passati la posizione della donna è stata per lo più di sottomissione all interno della famiglia e di inferiorità nella vita sociale.
4 Sottoposta prima al padre e poi al marito, il suo compito è stato limitato alle cure domestiche ed alla procreazione dei figli, perché la cultura, la politica e ogni alta attività sociale erano ritenute cose da uomini
5 Il costume Il costume, che in passato ha pesantemente contribuito a tenere la donna in una condizione di subordinazione, non è in realtà mutato di molto
6 Benché alla donna oggi si riconoscano sempre nuovi spazi, le difficoltà sono molte
7 I nuovi livelli di autonomia femminile sono generalmente accettati più come idea generale che come prassi: continuano ad essere le donne ad occuparsi pressoché esclusivamente della sfera domestica anche quando svolgono un lavoro extrafamiliare.
8 Immaginario e realtà corrono a velocità diverse: Le donne del mondo occidentale hanno oggi ormai raggiunto una quasi totale parità con gli uomini: votano, studiano, lavorano, occupano posti di alta responsabilità
9 ..ma si trovano ad agire in una società strutturata a misura del maschio. La donna così si divide tra vecchi e nuovi ruoli senza che le venga riconosciuto un aiuto sufficiente e lotta ancora contro gli stereotipi per conquistare spazi sempre maggiori di autonomia.
10 Per superare gli ostacoli che ancora si frappongono al raggiungimento pieno delle pari opportunità, occorre prendere coscienza dei condizionamenti sociali che quotidianamente interiorizziamo senza accorgercene
11 Alcuni esempi
12 Nella lingua Non esistono i corrispettivi femminili di tutte le qualifiche professionali
13 Nell educazione Uno dei condizionamenti sociali più forti appresi nei primi anni di vita è la presunta differenza di carattere innata nell'appartenere a un sesso e non all'altro.
14 Nelle fiabe Le bambine hanno un comportamento aggraziato, diligente e responsabile I bambini hanno, invece, atteggiamenti avventurosi, spericolati e ingegnosi
15 E le donne? Le eroine intelligenti e attive rappresentano in genere figure negative, invidiose, che vivono nell'ombra e utilizzano i poteri magici per commettere atti malvagi.
16 Le eroine positive aderiscono ad un ruolo subordinato e dipendono dall'arrivo del principe azzurro per diventare adulte realizzate.
17 I mass- media Alcuni modelli di femminilità proposti dai mass- media ed alcuni pregiudizi rappresentano la donna come un essere dipendente, responsabile solo della conduzione della vita domestica
18 I mass-media non aiutano È vero che l immagine della donna che oggi viene offerta dai mass-media non è univoca, tuttavia è stereotipata Vengono proposti diversi modelli di donne, sempre bellissime e generalmente poco vestite, che mostrano se stesse come oggetto dei desideri.
19 La pubblicità La pubblicità, come le fiabe, ci condiziona e non ce ne accorgiamo. Ci propone nuovi modelli nei quali finiamo per identificarci e ripropone vecchi clichè rimodernati
20 Pubblicità di ieri e di oggi
21 Caratterizzazione maschio-femmina Ad esempio la pubblicità dei giocattoli propongono attività "femminili" per le bambine (imparare a diventare madri attraverso la cura delle bambole, occuparsi dell'aspetto estetico, svolgere attività di tipo domestico ecc.) e attività "maschili" per i bambini (competere, essere forti, manipolare oggetti, fare sport)
22 La pubblicità non rinuncia ai vecchi stereotipi femminili di massaia e seduttrice Per quanto si sforzi di presentare una donna in carriera, capace ed autodeterminata, la pubblicità mostra da un lato gli aspetti di dolcezza e affettività, dall'altro quelli di emancipazione e capacità professionali.
23 Donna seduttrice Questo rimane, anche se non più l'unico, uno dei modelli di donna più frequenti nella pubblicità. Sono preponderanti le figure femminili negli spot dedicati ai profumi, alla biancheria intima, alla cosmesi
24 Pubblicità sessista Il prodotto pubblicizzato non è mai in primo piano, lo è il corpo della donna che lo indossa, lo usa, lo consiglia
25 Donna manager Non più confinata entro le mura domestiche, la donna diventa protagonista della vita sociale e lavorativa: al telefono, davanti al computer, in un ufficio, in una riunione di lavoro.
26 Donna domestica La vecchia massaia cede il passo alla donna in carriera, che per la casa e la famiglia ha sempre meno tempo a disposizione, ma che se ne deve pur sempre occupare in modo perfetto
27 Leggiamo ciò che ci propongono con occhio critico
28 Andiamo oltre gli pseudo-modelli mediatici, facciamo la differenza RIFLETTIAMO FACCIAMOCI VALERE
29 E il sapere il terreno preciso per l affrancamento dai modelli che ci propongono e ai quali crediamo di dover somigliare
30 NON OMOLOGHIAMOCI!
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