L Unione europea non è uno Stato sovrano: ha poteri limitati
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- Oliviero Gasparini
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2 L Unione europea non è uno Stato sovrano: ha poteri limitati Il Trattato istitutivo dell Unione stabilisce che: «L Unione persegue i suoi obiettivi con i mezzi appropriati, in ragione delle competenze che le sono attribuite nei trattati» (art. 3.6 del TUE) L Unione non ha nessuna competenza legislativa, ad esempio, nei seguenti settori: governo del territorio sviluppo urbano pianificazione territoriale edilizia pubblica e privata ordinamento e organizzazione amministrativa dei singoli Stati membri 2 & 2014 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
3 Programmi Documenti Alle città l Unione europea può fornire un «sostegno»; può promuovere azioni di «coordinamento» su temi di interesse europeo : ANNO EUROPEO DELL AMBIENTE 1987: IV programma d azione della CEE in materia ambientale 1998: Quadro d azione per lo sviluppo urbano sostenibile : Strategia di Lisbona : Strategia «Europa 2020» 2006: Politica di coesione e città 2002: Strategia tematica sull ambiente urbano 2011: ITC Europa Urbana 2012: PEI Smart City 2001: Quadro comunitario di cooperazione sullo sviluppo sostenibile dell ambiente urbano Fino al 1999: una fase di sperimentazione Degrado ambientale e declino economico dei centri urbani e delle periferie industriali Sviluppo urbano sostenibile Attrattività e competitività delle città Città poli di sviluppo, motori dell economia europea Progetti pilota urbani ( ) Progetti pilota urbani ( ) URBAN I ( ) URBAN II ( ) Asse «Città» nei Programmi operativi regionali ( ) PON «Città metropolitane» ( ) Asse «Città» nei Programmi operativi regionali ( ) 1987: Atto Unico Europeo 1993: Trattato sull Unione europea 1999: Trattato di Amsterdam 2003: Trattato di Nizza 2009: Trattato di Lisbona 3 & 2014 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
4 Le città sono i luoghi ideali in cui realizzare le priorità e gli obiettivi dell UE 1. il 3% del PIL deve essere investito in ricerca e sviluppo Crescita intelligente 2. il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato Crescita sostenibile 3. devono essere raggiunti i seguenti traguardi in materia di clima/energia: riduzione del 20% rispetto al 1990 delle emissioni di gas a effetto serra produzione del 20% del totale di energia da fonti rinnovabili riduzione di almeno 20% del consumo di energia rispetto alle proiezioni per il 2020 Crescita inclusiva 4. il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro 5. almeno 20 milioni di persone devono essere liberate dal rischio di povertà 4 & 2014 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
5 Quali nuove sfide globali per le città europee? Interconnected global challenges Source: International Geosphere-Biosphere Programme, adapted from World Economic Forum, Global Risks Report (2011) 5 & 2014 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
6 Fonte: IHS isuppli, OECD (2012) Quale attrattività e competitività delle città nell era della globalizzazione? Oggi il processo di produzione non avviene più dall inizio alla fine in uno stesso luogo: il prodotto finito è piuttosto il risultato di una lunga serie di tappe, spesso effettuate in parti diverse del mondo. Questa nuova organizzazione della produzione altera le frontiere economiche e trasforma le relazioni commerciali. Country Components Manufacturers Cos Chinese Taipei Touch screen, camera Largan Precision, Wintek $ 20 Germany Baseband, power management, transceiver Dialog, Infineon $ 16 Korea United States Applications processor, display, DRAM memory Audio codec, connectivity, GPS, memory, touchscreen controller LG, Samsung $ 80 Broadcom, Cirrus Logic, Intel, Skyworks, Texas Instruments, TriQuint Other Other Misc. $ 47 Total $ 187 «Obiettivo fondamentale della politica commerciale dell UE è quello di mantenere, e laddove necessario reinventare, il posto dell Europa nelle catene di approvvigionamento globali» $ 22 6 & 2014 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
7 «Rete centrale» paneuropea dei trasporti Tratte completate entro il 2011 Tratte da completare entro il & 2014 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
8 I 9 NODI URBANI DELL ITALIA: Bologna Cagliari Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino - Venezia 8 & 2014 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
9 3 dei 9 corridoi della «rete centrale» paneuropea dei trasporti interessano il Veneto Corridoio Baltico Adriatico Helsinki Tallinn Riga Kaunas Varsavia Katowice Gdynia Katowice Katowice Ostrava Brno Vienna Katowice Žilina Bratislava Vienna Vienna Graz Klagenfurt Villach Udine Venezia Bologna Ravenna Corridoio Mediterraneo Algeciras Madrid Tarragona Siviglia Valencia Tarragona Tarragona Barcellona Perpignan Lione Torino Milano Venezia Lubiana Budapest frontiera UA Corridoio Scandinavo-Mediterraneo Helsinki Turku Stoccolma Malmö Copenaghen Fehmarn Amburgo Hannover Brema Hannover Norimberga Monaco Brennero Verona Bologna Roma Napoli Bari Napoli Palermo La Valletta 9 & 2014 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
10 Quale impatto sul ruolo delle città delle grandi reti transeuropee? I 9 corridoi europei sono destinati: da un lato, a integrare l Europa; dall altro ed è la vera novità - a integrare l Europa col resto del mondo attraverso alcuni porti ed aeroporti prioritari. In tale contesto, il nord-est d Italia ha un ruolo centrale, non solo dal punto di vista geografico. I tre corridoi che presentano tratte che attraversano il Nord-est, prevedono quali terminali sul mare i porti dell Alto adriatico e le relative piattaforme multimodali. Dopo più di 500 anni, il Nord-est è destinato a diventare il perno del sistema esportativo europeo. Il baricentro dell economia europea si sta spostando a est: - il Far-est asiatico è in continua e forte crescita; - una forte crescita è anche attesa della sponda asiatica e nord-africana del Mediterraneo. 10 & 2014 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
11 Quale ruolo delle città nelle strategie macro-regionali? Approccio integrato allo sviluppo territoriale nell ambito delle strategie macroregionali e delle strategie relative ai bacini marittimi EU Strategy for the Baltic Sea Region EUSBSR Strategia e piano di azione approvati nel EU Strategy for the Danube Region EUSDR Strategia e piano di azione approvati nel EU Strategy for the Adriatic and Ionian Region EUSAIR Strategia e piano di azione entro il 2014 Consultazioni sulla strategia chiuse il EU Strategy for the Alpine Region - EUSAR Strategia e piano di azione entro giugno 2015 Mandato del Consiglio europeo di dicembre 2013 alla Commissione europea 11 & 2014 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
12 Programmazione UE e città 1. STRATEGIE CON AZIONI INTEGRATE PER LO SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE In ogni Stato membro, almeno il 5% delle risorse del FESR dovrà essere investito in strategie che prevedono azioni integrate per lo sviluppo urbano sostenibile. Le strategie saranno decise e gestite da autorità cittadine, mediante investimenti territoriali integrati e/o lo sviluppo locale di tipo partecipativo 2. AZIONI INNOVATIVE NEL SETTORE DELLO SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE 330 milioni di euro saranno investiti dalla Commissione europea per finanziare azioni innovative, compresi studi e progetti pilota, diretti a identificare o sperimentare nuove soluzioni che affrontino questioni che sono relative allo sviluppo urbano sostenibile e che abbiano rilevanza a livello di Unione. 3. RETE EUROPEA SULLO SVILUPPO URBANO SOSTENIBILE Istituzione e finanziamento di una rete di sviluppo urbano al fine di promuovere lo sviluppo di capacità, la creazione di reti e lo scambio di esperienze a livello dell'unione fra le autorità urbane responsabili dell'attuazione delle strategie di sviluppo urbano sostenibile e le autorità responsabili delle azioni innovative. 4. COOPERAZIONE INTERREGIONALE TRA CITTA EUROPEE Programma di cooperazione per lo scambio di esperienze in merito all'individuazione, al trasferimento e alla diffusione di buone prassi in relazione allo sviluppo urbano sostenibile, inclusi i collegamenti tra aree urbane e rurali URBACT: 5. AUDIT URBANO Raccoglie annualmente dati su 811 citta dei 28 Stati UE e di altre 17 città di Islanda, Norvegia e Svizzera & 2014 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
13 Accordo di partenariato L Agenda urbana italiana si articola in tre driver di sviluppo (un quarto driver che sarà definito da ciascuna Regione con riferimento alle peculiarità del proprio territorio e della programmazione in essere): 1. Ridisegno e modernizzazione dei servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori delle città Verranno sostenuti l avvio (o la prosecuzione o il completamento) dei piani di investimento per il miglioramento dell efficienza e dell efficacia delle infrastrutture di rete e dei servizi pubblici delle aree urbane: azioni di mobilità e logistica sostenibile; azioni di risparmio energetico e fonti rinnovabili, con priorità al risparmio energetico nell edilizia pubblica e negli impianti di illuminazione. 2. Pratiche e progettazione per l inclusione sociale per i segmenti di popolazione più fragile e per aree e quartieri disagiati Sono previsti due ambiti di intervento prioritari: sostegno alle politiche sociali, attraverso il rafforzamento degli strumenti ordinari esistenti, con particolare riferimento ai servizi per infanzia e gli anziani non autosufficienti nelle Regioni meno sviluppate; contrasto alla povertà e al disagio, con focus su alcune dimensioni cruciali, tra cui il disagio abitativo, il disagio occupazionale e l esclusione relazionale/culturale per target di popolazione emarginata, attraverso la realizzazione di infrastrutture a destinazione socio-culturali (privilegiando la riattrezzatura di spazi esistenti) e, soprattutto, azioni immateriali per la partecipazione all istruzione, la riduzione dell abbandono scolastico, la diffusione della legalità e la sicurezza degli spazi pubblici. 3. Rafforzamento della capacità delle città di potenziare segmenti locali pregiati di filiere produttive globali. Interventi volti a far crescere e attrarre l insediamento di segmenti locali pregiati delle filiere produttive globali a vocazione urbana, con priorità per: servizi avanzati per le imprese industriali e agricole; imprese sociali, creative e per servizi per i cittadini, con azioni volte a sostenere l affermazione di nuovi soggetti (giovani imprenditori, terzo settore) capaci di garantire il miglioramento dell offerta locale nelle filiere dei servizi alla persona, nel welfare inteso sia in senso stretto sia per cultura e creatività 13 & 2014 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
14 Città coinvolte Due tipologie di territori, che identificano le Autorità urbane rilevanti: 14 citta metropolitane: le 10 città metropolitane individuate con legge nazionale [Bari, Bologna, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia; Reggio Calabria] e le 4 individuate dalle Regioni a statuto speciale [Cagliari; Catania; Messina; Palermo] Su queste città si concentrerà l intervento del Programma operativo nazionale «Città metropolitane» per gli ambiti di propria competenza e in parallelo agli interventi dei Programmi regionali. le città medie e i poli urbani regionali, ovvero le aree urbane densamente popolate che costituiscono i poli di erogazione di servizi essenziali e di rango elevato per aree vaste significative (in primo luogo i Comuni capoluogo di Regione e Provincia). In questi territori interverranno i Programmi operativi regionali. Stanziamento minimo complessivo per le città italiane: 5% FESR = 1 miliardo FESR [+ 1 miliardo di cofinanziamento] poi esisterebbe anche il «Piano nazionale per le città» approvato con «decreto sviluppo» del 2012 [D.L , n. 83, conv. in legge , n. 134] 14 & 2014 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
15 Non sono le funzioni che giustificato la città metropolitana DISEGNO DI LEGGE n. S 1212 Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni 1.. CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1. (Oggetto) 2. Le città metropolitane sono enti territoriali di area vasta con le funzioni di cui all articolo 8 e con le seguenti finalità istituzionali generali: cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano; promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione; cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, ivi comprese quelle a livello europeo. 15 & 2014 EURIS srl. Tutti i diritti sono riservati
16 Grazie per l attenzione. New Thinking. New Opportunities. Via Guido Rossa, Ponte San Nicolò (PD) Tel mauro.varotto@eurisnet.it
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