AGITAZIONE PSICOMOTORIA: PERCORSO DIAGNOSTICO
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- Adriano Petrucci
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1 AGITAZIONE PSICOMOTORIA: PERCORSO DIAGNOSTICO 23 MAGGIO 2014
2 1. Cosa si intende per AGITAZIONE PSICOMOTORIA?
3 DEFINIZIONE AGITAZIONE PSICOMOTORIA Condizione clinica caratterizzata da irrequietezza motoria, eccessiva risposta agli stimoli interni o esterni, facile irritabilità, inappropriata e/o afinalistica attività verbale o motoria, alterazione del ritmo sonno-veglia, fluttuazione dei sintomi sia in termini quantitativi che temporali.
4 AGITAZIONE: DEFINIZIONE ALTERAZIONI DEL COMPORTAMENTO MOTORIO Febbrilità, turbolenza, furore ALTERAZIONI DEL COMPORTAMENTO PSICHICO Incoerenza ideativa, tachipsichismo, logorrea ALTERAZIONI DEL COMPORTAMENTO RELAZIONALE Aggressività verso l ambiente e verso persone
5 CONTROLLABILE AGITAZIONE POSSIBILITA DI INTERAZIONE CON IL PAZIENTE ACCETTAZIONE DEL DIALOGO ACCETTAZIONE DELL ESAME OBIETTIVO E DEGLI ACCERTAMENTI ACCETTAZIONE DELLE CURE
6 AGITAZIONE INCONTROLLABILE IMPOSSIBILE COMUNICARE O STABILIRE UN CONTATTO RIFIUTO TOTALE DEGLI ACCERTAMENTI E DELLE CURE ASSOCIAZIONE DI VIOLENZA VERBALE E/O FISICA RISCHIO O TENTATIVO DI AUTOLESIONISMO O FUGA
7 2. La prima cosa da fare?
8 COSA FARE IMMEDIATAMENTE Intervenire subito Ambiente sicuro e tranquillo, attenzione a oggetti pericolosi Personale adeguato
9 3. E sempre dovuta a cause psichiatriche?
10 AGITATO = MATTO
11 CAUSE DELL AGITAZIONE LA SEMEIOTICA DELL AGITAZIONE NON PERMETTE DA SOLA DI DETERMINARNE L EZIOLOGIA NECESSARIO RICERCARNE LE CAUSE, CHE POSSONO ESSERE: ORGANICHE TOSSICHE PSICHIATRICHE SOCIALI
12 CAUSE ORGANICHE: NEUROLOGICHE (neoplasie, ematomi, epilessia) CARDIOVASCOLARI (IMA) ENDOCRINO-METABOLICHE ( ipoglicemia, ipertiroidismo, encefalopatia epatica) SEPSI DOLORE DELIRIUM RITARDO MENTALE QUADRI DEMENZIALI
13 CAUSE TOSSICHE/ASTINENZIALI ABUSO DI ALCOOL/ ASTINENZA ALCOLICA (Delirium tremens) INTOSSICAZIONE/ASTINENZA DA SOSTANZE STIMOLANTI (amfetamine, cocaina) ALLUCINOGENI (ecstasy, LSD, ketamina) CANNABINOIDI (anche sintetici!) FARMACI (corticosteroidi, analgesici morfinici, benzodiazepine)
14 CAUSE PSICHIATRICHE CRISI MANIACALE CRISI DELIRANTE ACUTA DEPRESSIONE DISTURBI ANSIOSI/ATTACCHI DI PANICO DISTURBI DI PERSONALITA
15 CAUSE SOCIALI FATTORI AMBIENTALI PROBLEMATICHE FAMILIARI DIFFICOLTA LAVORATIVE E SOCIO- ECONOMICHE
16 4. Il percorso diagnostico
17 PERCORSO DIAGNOSTICO Anamnesi psichiatrica e medico-generale (reazioni avverse a farmaci, uso e intossicazione e astinenza da sostanze, alcol e farmaci, ritardo mentale, politerapie in atto e pregresse) Parametri vitali Esame fisico e neurologico Esami di laboratorio e urinari Indagini strumentali Consulenze specialistiche
18 PREVALENZA DIST. COMPORTAMENTALI Demenze (24-45%) Intossicazione o astinenza da sostanze (35%) Disturbi da ansia (20-30%) Alcolismo (25%) Schizofrenia o disturbi dell umore (11-13%) (Swanson et al. Violenceand psychiatricdisorderin the community: evidencefromthe epidemiologic catchment area surveys, Hosp.Community Psychiatry 1990)
19 OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO NELL AGITAZIONE DA CAUSE PSICHIATRICHE Prevenire danni e comportamenti pericolosi per sé e per gli altri Sviluppare alleanza terapeutica con paziente e familiari Ridurre l intensità dei sintomi psicotici e comportamentali Formulare piano di trattamento
20 5. Quale approccio al paziente agitato?
21 IMPORTANZA DALLA SOGGETTIVITA Fondamentale tener conto della soggettività sia dell operatore che del paziente
22 AROUSAL Attivazione psicomotoria caratterizzata da cambiamenti emotivi, fisici e psicologici che si producono in relazione ad una minaccia reale o percepita come tale Ipermotricità, verbalizzazione della rabbia, allucinazioni deliri, aumento del tono della voce, minacce verbali e gestuali, provocazioni o rifiuto della comunicazione, postura proiettata in avanti
23 APPROCCIO AL PAZIENTE: DE-ESCALATION Graduale risoluzione di una situazione potenzialmente pericolosa, aggressiva e/o violenta attraverso interventi ed espressioni verbali e fisiche di empatia e di alleanza, in un contesto che eviti lo scontro e si basi sul rispetto,volti a ridurre progressivamente e a contenere lo sviluppo del ciclo dell aggressione
24 TECNICA DI APPROCCIO DE-ESCALATION Ambiente tranquillo e ipostimolante e non pericoloso, vie di fuga, distanza di sicurezza Procedure per richiesta di aiuto (pulsanti ) Stare nel campo visivo e mantenere contatto dello sguardo senza invasività (evitare contatto oculare prolungato) Calma (anche la voce), controllo, sicurezza Empatia, rispetto Evitare sfide, minacce o promesse non realizzabili, gesti improvvisi, giudizi, critiche
25 PROBLEMI RAGIONARE CON UNA PERSONA ADIRATA NON E POSSIBILE LE TECNICHE DI DE-ESCALATION NON SONO NATURALI IMPORTANTE IL TRAINING PER EVITARE ATTEGGIAMENTI NATURALI MA NON INDICATI (ATTACCO, FUGA, RABBIA)
26 SOLUZIONI NON FARE GLI EROI!!! MOSTRARE GENUINO INTERESSE PER QUANTO IL PAZIENTE STA COMUNICANDO O TENTANDO DI COMUNICARE
27 TECNICA: CONTROLLO DI SE CONTROLLO ASPETTO E POSTURA CONTROLLO TONO DI VOCE CONTROLLO ABBIGLIAMENTO CONTROLLO AMBIENTE CONTROLLO RELAZIONE
28 TECNICA: POSIZIONE FISICA NON GIRARSI DI SCHIENA MANTENERE LO STESSO LIVELLO VISIVO MANTENERE LE DISTANZE CONSERVARE VIA DI FUGA NON MANTENERE CONTATTO VISIVO PROLUNGATO NON PUNTARE DITO, NON AGITARE MANI NON RIDERE NON TOCCARE IL PAZIENTE TENERE LE MANI FUORI DALLE TASCHE NON CERCARE DI CONVINCERE IL PAZIENTE MA PROPORRE ALTERNATIVE NON GIUDICARE NE CRITICARE
29 TECNICA DEL COLLOQUIO Ascoltare attentamente Domande aperte Attenzione alle risposte verbali e non Non minimizzare le opinioni del paziente Informazioni chiare, brevi e assertive Realistica negoziazione Sottolineare disponibilità all aiuto
30 CURIOSITÀ ETNICHE Fissare una persona negli occhi in Asia può essere una sfida In Giappone il sorriso non esprime necessariamente un accordo In Oriente i bambini sono educati fin da piccoli a non esprimere i propri sentimenti e anche in Europa settentrionale le espressioni mimiche sono abbastanza controllate
31 6. Quali sono le situazioni di agitazione in cui più spesso è chiamato ad intervenire lo psichiatra?
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