ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CON DELIRIUM RICOVERATO IN UTIC. Katia Nucci
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- Fabrizio Poletti
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1 ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CON DELIRIUM RICOVERATO IN UTIC Katia Nucci
2 ASSISTENZA INFERMIERISTICA PREVENTIVA DIAGNOSTICA TERAPEUTICA
3 PREVENZIONE
4 CURA DELL AMBIENTE Rendere l ambiente l calmo e tranquillo Fornire informazioni circa le apparecchiature non familiari Assicurarsi che il dispositivo di chiamata sia a portata di mano e che il paziente capisca il suo scopo e sappia utilizzarlo Permettere al paziente di indossare i propri vestiti Evitare cambiamenti nella camera, specialmente di notte
5 Creare un ambiente che sia libero da pericoli Rimuovere dispositivi apparecchiature non appena possibile Fornire occhiali e ausili per l udito l per massimizzare la percezione sensoriale Usare calendari ed orologi per aiutare il paziente ad orientarsi
6 DIAGNOSI
7 Confusion Assessment Method (CAM) E la metodologia più usata da medici non psichiatri per la valutazione del delirium in terapia intensiva. E adatto alla valutazione neurologica e può essere utilizzato da infermieri,medici e altri professionisti.
8 C.A.M. E divisa in due fasi di valutazione: Valutazione della sedazione Valutazione del delirium
9 Valutazione del delirium FASE 1 FASE 2 Modificazioni acute della coscienza:c è differenza fra lo stato attuale e lo stato mentale di base? Disattenzione:il paz. ha difficoltà a concentrarsi? Riesce a mantenere l attenzione? FASE 3 FASE 4 Pensiero disorganizzato:il paz. presenta un pensiero disorganizzato o incoerente? Risponde a domande semplici? Alterato livello di coscienza:il paz. è sveglio ed interagisce correttamente con l ambiente? E agitato o letargico?
10 COME EFFETTUARE LA VALUTAZIONE?
11 PUNTO 1 Modificazioni acute dello stato di coscienza Ottenere informazioni dalla famiglia e dalla documentazione clinica registrandole in cartella in modo che siano disponibili a tutto lo staff
12 PUNTO 2 Disattenzione Viene utilizzato l Attention screening Examination 1. ASE Uditivo riconoscimento della lettera A pronunciando a voce alta 10 lettere che contiene 4/5 volte la A,il paz.stringe la mano quando la sente pronunciare. 2. ASE Visivo si mostrano 5 immagini per 3 secondi, subito dopo altre 10 che comprendono quelle mostrate,il paz. dice si se già viste e no se non mostrate. Il test è positivo se esegue più di due errori.
13 PUNTO 3 Pensiero disorganizzato Porre 4 semplici domande cui è possibile rispondere si oppure no. Es.: una pietra galleggia sull acqua? ci sono dei pesci nel mare? Ogni domanda vale 1 punto,il test è positivo se realizza un punteggio inferiore a 4.
14 PUNTO 4 Alterazione dello stato di coscienza Assegnando un punteggio uguale a 0 se è sveglio e tranquillo 1 se ha un alterato livello di coscienza.
15 TRATTAMENTO
16 FARMACOLOGICO dopo prescrizione medica adottando ove possibile dei protocolli PSICOLOGICO-RELAZIONALE inteso come metodologia di comportamento in un ottica di relazione di aiuto.
17 COMUNICAZIONE E un processo con il quale i messaggi vengono scambiati tra persone attraverso un comune sistema di simboli o comportamenti. Il messaggio può essere un informazione, un pensiero o un sentimento. Il processo ha un buon esito quando il messaggio è trasmesso, ricevuto e compreso con efficacia. (Anderson)
18 COMUNICAZIONE Dire ai pazienti quello che si vuole sia fatto non quello che non deve essere fatto Ascoltare quello che il paziente dice, osservare i comportamenti e cercare di identificare i messaggi, le emozioni o le necessità che vengono comunicate.
19 Usare frasi corte e semplici Parlare lentamente ed in modo chiaro, dare un tono basso alla voce Identificare se stessi con il nome ad ogni contatto Chiamare il paziente con il suo nome Ripetere le domande se necessario,lasciando tempo adeguato per rispondere
20 DA NON DIMENTICARE l utilizzo di schede di valutazione della probabilità che quel soggetto possa,durante il ricovero,essere colpito da delirio adottare tutte le misure preventive assicurare al paziente con delirio,la protezione adeguata in modo da evitare che possa crearsi dei danni Ricorrere il meno possibile,alle misure di contenzione
21 Nel caso di anziani ospedalizzati,la prima cura che l infermiere l deve avere è quella di usare attenzione, interesse e pazienza. Bisogna infatti sottolineare come l anziano è più lento a mutare le proprie abitudini e che il suo tempo di adattamento alla routine istituzionale è più lungo. Occorre non imporgli in maniera drastica una sequenza di obblighi ma aiutarlo ad inserirsi gradatamente.
22 Grazie
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