LE CAPACITÀ MOTORIE prof. Antonio Rovida

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1 LE CAPACITÀ MOTORIE prof. Antonio Rovida Le capacità motorie sono quei fattori che influiscono sulla prestazione e possono essere migliorati, educati, trasformati e mantenuti attraverso le varie forme di movimento. Tali capacità sono molteplici ed è opportuno ricordare che non intervengono separatamente tra loro, ma fanno parte di un processo unitario che presenta interscambi importanti. Questi interscambi devono essere attentamente considerati e valutati nella programmazione e nella determinazione del carico di lavoro. Una buona capacità di memorizzazione condiziona in modo positivo le capacità motorie; la memoria: Come funziona la nostra memoria tutte le informazioni in arrivo dagli organi di senso MEMORIA SENSITIVA le informazioni vengono trattenute per pochi attimi poi il 75% viene scartato Il 25% viene filtrato e meno dellʼ 1% viene selezionato e immagazzinato MEMORIA PRIMARIA memoria a breve termine le informazioni vengono trattenute per pochi attimi poi il 75% viene scartato Il passaggio di un'informazione dalla memoria primaria a quella secondaria è controllato dallʼippocampo cuscinetto di ripetizione se un'informazione viene ripetuta si mantiene in memoria cui spetta il compito di decidere cosa deve essere ricordato e cosa dimenticato. MBT memoria a breve termine nella memoria a breve termine si verifica un rapido deterioramento delle informazioni Le informazioni codificate con successo passano MBT memoria a breve termine la memoria a lungo termine conserva le informazioni in modo stabile

2 Poiché l'ippocampo si occupa della funzione di selezionare le informazioni da trasferire nella memoria secondaria, ne deriva che l'apprendimento e l'oblio sono notevolmente influenzati dalle emozioni positive e negative. Se si prova disgusto per una materia, la possibilità di apprenderla sarà scarsa. Un apprendimento di base positivo (di tipo giocoso) stimola il ritmo di trasferimento nella memoria secondaria, al contrario un atteggiamento negativo rende più difficile l'apprendimento. Un atteggiamento positivo può nascere spontaneamente, ma può essere notevolmente incrementato stimolando la motivazione, anche l'auto-motivazione. Le capacità coordinative La coordinazione è una manifestazione esterna di funzioni del sistema nervoso centrale, viene influenzata: - geneticamente - dalle modificazione ambientali - e raggiunge il massimo sviluppo tra i 7 e i 13 anni. Le capacità coordinative sono l'insieme delle capacità utilizzate per apprendere, controllare e organizzare (adattare e trasformare) un movimento. Costituiscono la base per l'apprendimento ed il miglioramento delle capacità tecniche e sono in stretta interazione con le capacità condizionali. Lo sviluppo delle capacità coordinative è strettamente dipendente dal sistema nervoso, in particolare: dallʼapparato percettivo (vista, udito, tatto); dallʼapparato sensomotorio (equilibrio, percezione dello spazio, e del tempo); dalla capacità espressiva (linguaggi del corpo). Un corretto processo dʼapprendimento delle capacità coordinative permetterà l'esecuzione di gesti motori funzionali, rapidi, precisi, coordinati, validi ed espressivi. Per poter perfezionare le capacità coordinative bisogna conoscere le fasi cronologiche e biologiche della crescita umana. In generale, lo sviluppo delle capacità coordinative si realizza entro i 7-13 anni; per tale motivo lʼetà migliore per lʼapprendimento dei gesti motori sportivi è: per i ragazzi, tra gli 8 e i 13 anni per le ragazze, tra i 7 e i 12 anni

3 Riprendendo lo schema iniziale delle capacità motorie, possiamo dire che le coordinative di base (o generali) si riflettono con incisività sulle coordinative speciali; nei bambini e nei ragazzi sono doti che possono essere educate e contribuiscono alla soluzione rapida e adeguata dei compiti di movimento in tutti i settori della vita. Le capacita coordinative di base (o generali) Secondo Meinel le capacità coordinative generali, che costituiscono la destrezza sportiva, posseggono un elevato grado di universalità e si possono riferire allʼintero settore della motricità sportiva. Possono essere cosi classificate in : Apprendimento motorio Capacità dʼimparare, assimilare e acquisire movimenti, da quelli più semplici a quelli più complessi. Consente di modificare il proprio comportamento motorio attraverso lʼapprendimento di nuove gestualità con lʼutilizzo di mezzi di lavoro (esercitazioni, giochi, situazioni). Per poter automatizzare la gestualità il soggetto dovrà correggere ed adattare il proprio progetto per renderlo stabile nel tempo sulla base di informazioni provenienti da stimoli propriocettivi ed esterocettivi, dalla memoria e dal proprio vissuto motorio personale. Controllo motorio Capacità di controllare i movimenti per raggiungere esattamente lo scopo previsto dal gesto da compiere. La capacità di controllo motorio permette al bambino di controllare il movimento al fine di realizzare un proprio progetto motorio precedentemente stabilito. Adattamento e trasformazione Capacità di cambiare, trasformare ed adattare i movimenti appresi ad improvvisi mutamenti delle condizioni esterne, per permettere di raggiungere sempre ed in ogni modo il risultato motorio previsto. Questa capacità permette al bambino di adattare, trasformare e correggere il proprio progetto motorio in situazioni che possono cambiare durante lo svolgimento dellʼazione motoria per sostituirlo con uno più efficace. Nel gioco del calcio la variabilità delle situazioni fa si che questa capacità coordinativa sia presente quasi continuamente durante le fasi di gioco. Tale meccanismo prevede inoltre una buona capacità di anticipazione motoria che si struttura in sinergia con questa capacità coordinativa generale. Le tre capacità coordinative generali sono strettamente collegate fra di loro attraverso un circuito circolare. capacità di apprendimento motorio Capacità di adattamento e trasformazione Capacità di controllo motorio

4 Le capacità coordinative speciali prevalenti nel gioco del calcio destrezza fine, capacità dʼequilibrio, elasticità di movimento, capacità di combinazione motoria, fantasia motoria, orientamento spazio-temporale, differenziazione dinamica, anticipazione motoria, reazione motoria, memorizzazione motoria, ritmizzazione. Principi metodologici per lʼallenamento delle capacità coordinative 1. Le capacità coordinative, a differenza delle altre forme principali di sollecitazione motoria, non possono essere migliorate ed allenate con un metodo unilaterale ma vanno migliorate in modo complesso. 2. Solo attraverso il principio della variazione e della combinazione continua dei metodi e dei contenuti dellʼallenamento, si può raggiungere un elevato sviluppo della destrezza. 3. Grazie allʼacquisizione e allʼutilizzazione delle abilità motorie, si perfezionano parallelamente le funzioni psicofisiche (analizzatori) e coordinative necessarie per lʼapprendimento di nuove abilità motorie. 4. Le capacità coordinative, vanno addestrate fin da piccoli visto che i processi di ricezione ed elaborazione delle informazioni peggiorano con lʼaumentare dellʼetà e lʼefficacia dellʼallenamento diminuisce. 5. Lʼallenamento della destrezza non va eseguito in condizioni di affaticamento, poiché in tali condizioni i processi di controllo non possono essere allenati in modo ottimale. Principi metodologici per lʼallenamento delle capacità coordinative 1. Variazione della posizione di partenza (partenza supini, proni, ecc ). 2. Variazione dellʼesecuzione del movimento (esecuzione al contrario di un movimento). 3. Variazione della dinamica del movimento (esecuzione più lenta o più rapida). 4. Variazione della struttura spaziale del movimento ( ridurre il campo di gioco). 5. Variazione delle condizioni esterne (partite su terreni non abituali). 6. Variazione della ricezione dellʼinformazione (un giocatore riceve la palla volgendo le spalle al compagno e si gira solo dopo un segnale acustico). 7. Combinazione di abilità motorie, le singole abilità motorie devono essere controllate fino alla loro forma precisa per essere combinate. 8. Esercitazioni sotto pressione temporale (ricevere e passare la palla con opposizione dellʼavversario).

5 Le capacità condizionali Le capacità condizionali sono la resistenza, la forza, la velocità e flessibilità che hanno il loro fondamento sulla condizione organica e neuromuscolare del giocatore. Tali capacità hanno come fattore limitante la quantità dʼenergia che il soggetto ha a disposizione. Con il progredire dell'allenamento, l'organismo migliora sia le riserve energeti-che sia la capacità di produrle ed utilizzarle, tanto che le capacità condizionali potranno essere attivate più a lungo e ad unʼintensità più elevata. Per le capacità condizionali conviene ricordare che: - In relazione alla FORZA possiamo evidenziare: 1. FORZA RAPIDA 2. FORZA MASSIMA 3. FORZA RESISTENTE - In relazione alla VELOCITAʼ possiamo evidenziare: 1. FORZA RAPIDA 2. RAPIDITAʼ MASSIMA 3. RESISTENZA ALLA VELOCITAʼ

6 - In relazione alla RESISTENZA possiamo evidenziare: 1. RESISTENZA DI BREVE PERIODO ( 45 2ʼ) 2. RESISTENZA DI MEDIO PERIODO ( 2ʼ 8ʼ ) 3. RESISTENZA DI LUNGO PERIODO ( > 8ʼ ) 4. RESISTENZA ALLA FORZA 5. RESISTENZA ALLA VELOCITAʼ ( < 45 ) Tali capacità risultano così collegate tra loro: FORZA RAPIDA FORZA MASSIMA VELOCITAʼ RESISTENZA ALLA FORZA RESISTENZA ALLA VELOCITAʼ RESISTENZA DI BREVE PERIODO RESISTENZA DI MEDIO PERIODO RESISTENZA DI LUNGO PERIODO fino a 45ʼʼ da 45ʼʼ a 2ʼ da 2ʼ a 8ʼ oltre gli 8ʼ Le capacità in caselle blu contornate con una linea più scura sono quelle che possono essere utilizzate per lʼallenamento dei giovani ( 6 14 anni ). Due importanti considerazioni costituiscono il concetto generale di una seria e competente programmazione dell'allenamento: 1) Lo sviluppo delle capacità motorie del calciatore sono legate strettamente al fattore tecnico-tattico. E' perfettamente inutile aumentare, ad esempio, la velocità di base se il soggetto non ha poi, in misura parallela, l'abilità tecnica di trasformarla in velocità di gioco. 2) Il tempo richiesto dalla preparazione fisica è assai elevato; se ci limitassimo a questo tipo di lavoro sottrarremmo troppo tempo alla preparazione tecnica e tattica della squadra. Si rivela di fondamentale importanza, specialmente per le squadre che dedicano poco tempo all'allenamento, riunire insieme le due preparazioni, almeno tutte le volte che questo è possibile.

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