La casa oltre la casa. Dalla coabitazione al Condominio Solidale
|
|
- Battistina Alberti
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 25 GIUGNO 2014, ore La casa oltre la casa. Dalla coabitazione al Condominio Solidale GABRIELE DANESI COORDINATORE PROGETTO
2 UN PO' DI STORIA 2008 Partecipazione e vittoria al Bando Percorsi di Innovazione Ottobre 2009 Avvio progetto con pochi compagni di viaggio (Artemisia, Comune di Firenze, Comune di Bagno a Ripoli...) 2010/2012 Sperimentazione (totalmente a carico dell'associazione Auser Territoriale Firenze) 2012 in corso Convenzione con il 2013 Primo Protocollo d'intesa fuori dalla Provincia di Firenze Estate 2013 Sostegno della espansione regionale e nazionale. Potenziamento
3 UN PO' DI STORIA Autunno 2013 Inserimento del progetto Abitare Solidale nel nuovo Piano Integrato Socio Sanitario Regionale 2014: - Riconoscimenti europei (progetti di ricerca Help, Innoserv, Siforage su welfare di comunità ) - Vittoria bandi di innovazione sociale 26 febbraio 2014: Nasce!!!!!!
4 DA DOVE SIAMO PARTITI RIDUZIONE DELLE RISORSE PER I SERVIZI TRADIZIONALI - limitata capacità di risposta (soprattutto in fase preventiva) - impossibilità di adeguarsi ai ritmi della crisi ANCORA PIU' EMERGENZE La tempesta perfetta INCREMENTO ESPONENZIALE DELLE RICHIESTE DI AIUTO in termini quantitativi e qualitativi con l affacciarsi di nuovi, inattesi soggetti a rischio di emarginazione CRITICITA' LEGATE AL TEMA CASA - domiciliarità TANTI ANZIANI VIVONO SOLI - diritto alla casa come opportunità di vita
5 IL SETTORE SPECIFICO: LA CASA SERVIZI DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITÀ: interventi insufficienti di fronte alla moltiplicazione e diversificazione dei bisogni degli anziani e all allungarsi dell aspettativa di vita over 74 soli, residenti in Toscana oggi nel 2020 PROBLEMI MANUTENTIVI E GESTIONALI RISCHIO INCIDENTI DOMESTICI + SOLITUDINE= PERDITA DELL AUTONOMIA con conseguenti costi economici e sociali
6 IL SETTORE SPECIFICO: LA CASA POLITICHE ABITATIVE PUBBLICHE. - Diminuzione delle risorse - Norme di accesso all'alloggio inadeguate alle trasformazioni socio/economiche - Aumento/diversificazione di richieste da parte di: FAMIGLIE E SINGOLI con difficoltà economiche strutturali e/o temporanee POVERTA' INTERMITTENTI (divorziati, cassintegrate/i, licenziate/i, lavoratori atipici). 5,2% delle famiglie sono a povertà relativa DONNE VITTIME DI VIOLENZA E DELLA TRATTA
7 L'IDEA Tradurre il problema casa da emergenza a opportunità SOCIALE Attraverso un servizio di accompagnamento a forme di COABITAZIONE fondate sul principio del mutuo aiuto
8 GLI OBIETTIVI INVERTIRE I RUOLI: promuovere una buona pratica scaturita direttamente dall esperienza e le risorse del volontariato, a INTEGRAZIONE e SOSTEGNO delle politiche abitative e sociali ufficiali. Portare a SINTESI più istanze sociali espresse da: PROPRIETARI/AFFITTUARI: Anziani soli che vivono in case troppo grandi per le loro possibilità ed esigenze di vita, A RISCHIO DI PERDITA DI AUTOSUFFICIENZA Famiglie con difficoltà a CONCILIARE TEMPO DEGLI AFFETTI E DEL LAVORO OSPITI: Soggetti a RISCHIO NUOVE POVERTÀ E MARGINALITA Donne vittime di violenza e tratta alla ricerca di opportunita PER UN NUOVO PROGETTO DI VITA
9 GLI OBIETTIVI Avviare una piccola rivoluzione culturale Sostituire i tradizionali rapporti di natura economica tra persone, con legami più solidi fondati sui principi di reciprocita, trasformando i soggetti fragili in protagonisti attivi di nuovi modelli di Welfare. INTEGRARE, in una comune ridefinizione e rimodulazione dei sistemi di protezione sociale, E SENZA SOVRAPPOSIZIONI ANTIECONOMICHE competenze, figure professionali e sensibilità diverse: volontari, psicologi, consulenti legali, architetti, servizi sociali, politici. UNA RETE REALE! Ricercare EFFICACIA, ADEGUATEZZA ED ECONOMICITÀ di intervento attraverso: IBRIDAZIONE DELLE RISORSE: 30% ECONOMICHE (pubbliche e private), 70% RECIPROCITY RESOURCES OTTIMIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ABITATIVO ESISTENTE (pubblico e privato)
10 ABITARE SOLIDALE: ENTRIAMO NEL VIVO LE 3 FASI PRINCIPALI 1. COMUNICAZIONE - INTERCETTAZIONE DELLA DOMANDA/OFFERTA 2. RICEZIONE, VALUTAZIONE, GESTIONE DEI CONTATTI 3. ATTIVAZIONI PERCORSI DI COABITAZIONE. MONITORAGGIO
11 LA PROMOZIONE * DISTRIBUZIONE MATERIALE INFORMATIVO PRESSO LUOGHI FREQUENTATI DAI TARGET DEL PROGETTO Uffici Comunali,Supermercati, Centri Anziani,Parrocchie, Ambulatori ATTIVITA UFFICIO STAMPA: Pubblicazione articoli su quotidiani, mensili Partecipazione a programmi radio/tv Web e social network *CATENA DI SANT ANTONIO!!!!: Il passaparola e le altre forme di pubblicità relazionale. Pensate a quante persone si fidano dei vostri volontari
12 RICEZIONE, VALUTAZIONE, GESTIONE DEI CONTATTI MODALITA DI RICEZIONE DELLE CANDIDATURE Domanda e offerta possono pervenire da DIRETTI INTERESSATI, ASSISTENTI SOCIALI, VOLONTARI, ASSOCIAZIONI, mediante vari canali: 1. NUMERO VERDE AUSER 2. NUMERO APERTO DEDICATO 3. ALL INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA VALUTAZIONE DEI CONTATTI E SEGNALAZIONI GESTIONE DELLE RICHIESTE: Elaborazione della scheda identikit profilo personale Inserimento nel database
13 LA TERZA FASE: PERCORSI DI COABITAZIONE. Abbinamento potenziali coabitanti mediante analisi delle compatibilità presenti nei profili personali. Incontri individuali Incontri di conoscenza tra i candidati: fondamentale per valutare l'effettiva compatibilità tra i soggetti individuati e far emergere bisogni ed aspettative reciproci. Per gli anziani è indispensabile partecipino anche i figli. Raccolta dei desiderata e delle condizioni di coabitazione negoziate tra le parti ed elaborazione accordo di coabitazione (scrittura privata), denominato Patto Abitativo
14 LA TERZA FASE: PERCORSI DI COABITAZIONE. Firma Patto Abitativo; avvio fase di sperimentazione della coabitazione (30 gg di media) nel corso della quale viene monitorata la qualità delle relazioni tra le parti e il rispetto del Patto (1 o 2 visite a sorpresa ; telefonate di controllo). Ufficializzazione Coabitazione mediante Comodato d Uso Precario Gratuito d Immobile.
15 I NOSTRI STRUMENTI PROFILO PERSONALE: contiene notizie e informazioni su storia, esigenze, hobby di ogni singolo utente, disponibilità a svolgere piccoli servizi, utile per valutarne caratteristiche e compatibilità con altri soggetti; viene compilato, al momento del primo contatto, con la collaborazione dell utente
16 I NOSTRI STRUMENTI PATTO ABITATIVO: accordo elaborato e sottoscritto dai destinatari del progetto a seguito della concertazione sulle reciproche esigenze e disponibilità. Il Patto, espressione di mutualità, in quanto elaborato direttamente dagli interessati rappresenta il più importante strumento di autogestione della coabitazione e il parametro utilizzato dai volontari e dagli operatori per verificare la qualità della coabitazione in itinere. Se cambiano le condizioni di coabitazione e le parti sono concordi, il Patto può essere modificato in ogni momento. Venendo meno i presupposti presenti nell accordo, invece, la coabitazione si interrompe. Il Patto contiene anche indicazioni in merito alla durata del periodo sperimentale.
17 I NOSTRI STRUMENTI COMODATO D'USO GRATUITO PRECARIO D'IMMOBILE, strumento giuridico esistente che non prevede canoni di locazione e neppure il termine della coabitazione, ma solo il tempo di preavviso per una eventuale interruzione del rapporto qualora venissero meno le condizioni negoziate nel Patto.
18 I NOSTRI STRUMENTI UN CLUSTER SOCIALE PUBBLICO/PRIVATO, Una rete reale di Enti Pubblici, Associazioni e Terzo Settore... Integrazione di ruoli, competenze, funzioni
19 I NOSTRI STRUMENTI L'IBRIDAZIONE PROFESSIONALE Il progetto necessita di molteplici professionalità, tante quanti sono i target e le azioni del servizio. IBRIDAZIONE = MAGGIOR EFFICACIA= NUOVA FIGURA PROFESSIONALE
20 I RISULTATI.a stamattina I NUMERI 730 contatti/segnalazioni 122 coabitazioni attivate 244 famiglie, 257 persone coinvolte
21 I RISULTATI LA QUALITA', LE RELAZIONI, LE PROSPETTIVE GARANTISCE risposte adeguate a una PLURALITÀ DI BISOGNI Sviluppa nuovi sistemi di protezione sociale, fondati sui principi del MUTUO AIUTO e sull OTTIMIZZAZIONE delle risorse, coinvolgendo NUOVI ATTORI SOCIALI: gli stessi beneficiari del servizio che divengono essi stessi erogatori di mutualità Il progetto è riuscito a creare un MODELLO TRASFERIBILE in vari contesti territoriali e sociali e adattabile a specifiche istanze e target. Già in corso nuove sperimentazioni! IN TOSCANA E IN ITALIA. Moltiplica i risultati e abbatte i costi grazie alla Rete
22 I RISULTATI LA QUALITA', LE RELAZIONI, LE PROSPETTIVE UN NUOVO CONCETTO DI IMPRESA SOCIALE: ABITARE SOLIDALE non consuma risorse pubbliche, ma crea nuove economie di scala: Potenziando la RESILIENZA delle COMUNITA Favorendo risparmi nella spesa pubblica Garantendo la replicabilità gratuita in altri contesti territoriali, mediante appositi protocolli Cercando fondi in autonomia Sviluppando e riscrivendo norme e strumenti per il BENESSERE della collettività
23 L EVOLUZIONE DALLE CRITICITA Abitare Solidale è una risposta, non LA risposta Famiglie numerose, padri separati difficilmente trovano risposte nel progetto per motivi di spazi e relazioni, come pure nelle politiche abitative tradizionali E DUNQUE? Seguiamo Darwin... Evolviamoci!!!
24 IL CONDOMINIO SOLIDALE: OBIETTIVI Rigenerazione urbana in termini di recupero architetture dismesse, qualità delle relazioni tra spazi della città, tempi di vita, occasioni di socialità e valorizzazione rapporti interpersonali, di Comunità Ottimizzazione delle risorse pubbliche: in virtù dei processi interni di mutualità, della sospensione di contributi quali il conto affitti... Promozione di rapporti solidaristici tra utenti, finalizzati a facilitare processi di empowerment individuale, personale e collettivo fondati su dinamiche del Welfare di Comunità Prevenire nuove povertà e marginalità sociale
25 I PRINCIPI NELLA PROGETTAZIONE Socialità e solidarietà: soluzioni progettuali con spazi comuni che facilitino socialità, rapporti intergenerazionali e approcci solidali nella vita quotidiana e nel rapporto verso il contesto urbano esterno. Flessibilità dell'intervento e adeguatezza alle istanze delle varie tipologie di abitanti: spazi abitativi modulati e progettati per le esigenze di destinatari eterogenei per qualità dei bisogni, composizione del nucleo familiare, durata della permanenza Sostenibilità economica energetica e ambientale Abbattimento barriere architettoniche/domotica
26 I PRINCIPI NELLA GESTIONE INDIVIDUAZIONE DEGLI UTENTI (BANDO) soggetti a povertà intermittenti, ovvero singoli e famiglie che per cause eterogenee (difficoltà economiche, divorzi, eventi traumatici, pensione minima) sono a rischio di nuove povertà e marginalità, ma che per mancanza parziale delle caratteristiche ISEE - si trovano a non poter accedere immediatamente ai protocolli di assistenza procedere verso la ricostruzione di una micro società all'interno della quale la diversità dei destinatari interessati (anziani, famiglie, singoli, donne vittime di violenza con o senza figli, famiglie monoparentali, ecc) e di conseguenza delle loro abitudini, competenze e esigenze, faciliti la strutturazione di rapporti fondati sui principi della sussidiarietà orizzontale, della mutualità.
27 I PRINCIPI NELLA GESTIONE LOCAZIONE E DURATA DELLA PERMANENZA Un affitto a metà tra canone di mercato e canone ERP, compensato da un monte orario mensile di prestazioni volontarie a favore degli altri condomini (stabilito nel contratto di locazione) LA PERMANENZA Il progetto prevede pertanto tre livelli indicativi di permanenza (prorogabile), INVERSAMENTE proporzionale alle possibilità di miglioramento delle proprie condizioni socio economiche LUNGA MEDIA BREVE. La permanenza è altresì connessa con il rispetto delle condizioni solidali di accesso
28 GLI STRUMENTI CARTA SOLIDALE DEL CONDOMINIO E DEGLI IMPEGNI ovvero un documento composito che contiene: tradizionali regolamenti di condominio con norme stabili generali per una corretta convivenza tra coinquilini e per il rispetto delle norme di buon vicinato. obbligazioni solidali variabili a seconda di tipologia, disponibilità, competenze e bisogni degli abitanti, definiranno, con una logica di cittadinanza attiva livelli di reciprocità e mutuo aiuto che interesseranno e vincoleranno i coabitanti indicazioni per l'autogestione di servizi ed iniziative: babysitteraggio, manutenzioni, auto condivisa, orti condominiali, Gruppi di Acquisto Solidale, eventi culturali e conviviali (concerti, cene etniche/tradizionali per valorizzare l'origine di ogni condomino)
29 GLI STRUMENTI PROTOCOLLO PER L'AUTONOMIA, sottoscritto dall utente insieme di azioni di sostegno, indirizzo e affiancamento agli utenti del progetto nella ricerca di impiego, formazione professionale e di ogni altra opportunità che possa garantire il recupero di una totale autonomia di vita. MAPPA DEGLI INQUILINI E DELLE COMPETENZE per far conoscere a tutti: composizione e localizzazione dei vari nuclei familiari competenze/servizi messi a disposizione come aiuto solidale verso gli altri condomini strumenti/attrezzi di proprietà concessi in uso solidale agli altri inquilini (es: decespugliatore; tronchesi; trapano ecc.) E facilitare spontanei processi di mutualità
30 LA GESTIONE UNA GESTIONE IBRIDA: Istituzione + Ente conduttore ERP + Associazioni di volontariato che definisce contenuti finali del bando facilita la composizione del condominio con la partecipazione attiva dei futuri residenti monitora le dinamiche relazionali interne e valuta periodicamente i risultati del progetto in maniera informale, aperta No riunioni, ma FESTE DI CONDOMINIO aperte anche al vicinato cura la funzione di portierato sociale si integra con servizi complementari alla persona gestisce eventuali criticità
31 IL CO-AFFITTO O AFFITTO SOLIDALE A CHI SI RIVOLGE SINGOLI O FAMIGLIE con limitata agibilità economica, sicuramente impossibilitati a sostenere una locazione di mercato ANZIANI (e non) con una espressa necessità di sostegno economico per mantenere il godimento della propria casa IMPRESE O PRIVATI proprietari o titolari di appartamenti sfitti o invenduti LA CRISI COME OPPORTUNITA': 7000 alloggi invenduti case sfitte
32 IL CO-AFFITTO & L'AFFITTO SOLIDALE COME FUNZIONA COSTITUZIONE BANCA ALLOGGI tramite avvisi pubblici che definiscono: 1. costo massimo per la locazione e/o coaffitto 2. entità del vantaggio fiscale offerto all'impresa e al privato 3.fondo di garanzia contro eventuali morosità (costituito con fondi regionali, risparmi di amministrazione, risorse da bandi) SELEZIONE SOGGETTI IDONEI mediante Bando di locazione per alloggi vuoti Autocandidatura o segnalazione da parte dei partner per il coaffitto In entrambi casi secondo criteri reddituali e curriculari. Vincolante l'accettazione di una compensazione sociale per il beneficio economico goduto
33 IL CO-AFFITTO & L'AFFITTO SOLIDALE LA GESTIONE AFFITTO SOLIDALE (1 alloggio, 1 utenza): Contratti di affitto Carta dell'impegno volontario Siglata dall'utente, contiene la quantificazione e la tipologia di attività volontarie che il locatario sociale dovrà garantire alla Comunità quale forma di compensazione per il beneficio ricevuto (cura aree verdi, manutenzione arredi, pulizia aiuole, attività presso associazionismo ecc.) COAFFITTO (1 alloggio, 2 o più nuclei familiari) Modelli di profilazione ed attività di accompagnamento Patti Abitativi Simili per contenuto e finalità a quelli in uso nel servizio di coabitazioni solidali Contratti di affitto siglati in forma privata tra coinquilini
Servizi integrati per l abitare sostenibile e solidale
Servizi integrati per l abitare sostenibile e solidale Perché un agenzia per la casa? Obiettivo di mandato: un piano straordinario contro il disagio abitativo da realizzarsi con la collaborazione di tutte
DettagliIl progetto di housing sociale Cenni di Cambiamento Milano. Mariachiara Cela responsabile area "rapporto sociale" DAR = Casa Società Cooperativa
Il progetto di housing sociale Cenni di Cambiamento Milano Mariachiara Cela responsabile area "rapporto sociale" DAR = Casa Società Cooperativa Housing sociale e nuove forme dell abitare Giovedì 27 aprile
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del
600 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013 601 602 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 3 del 08-01-2013
DettagliAREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI
50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante
DettagliPROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole
PROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole COMUNE DI PALMI AREA POLITICHE DEL WELFARE PREMESSA Il progetto Anziani meno soli prevede la realizzazione di servizi, iniziative ed
Dettaglie la formazione delle nuove figure professionali
SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,
DettagliTorino. l esperienza di. Comune di Torino Area Edilizia Residenziale Pubblica. ATC Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale
Esiti della valutazione 2015 realizzata dal Programma Housing con Comune di Torino Area Edilizia Residenziale Pubblica l esperienza di Torino ATC Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale
DettagliProgrammi di contrasto dell'isolamento e della solitudine: le esperienze promosse con il FRNA
Salute e invecchiamento attivo in Emilia-Romagna. Il ruolo della sorveglianza PASSI d'argento Programmi di contrasto dell'isolamento e della solitudine: le esperienze promosse con il FRNA Bologna, 3 luglio
Dettagliabitare l edilizia residenziale pubblica e l housing sociale che cos è e come accedervi
4. abitare l edilizia residenziale pubblica e l housing sociale che cos è e come accedervi l edilizia residenziale pubblica e l housing sociale che cos è e come accedervi 1. 2. 3. 4. 5. 6. CHE COS E L
DettagliREPORT BANDI PIEMONTE
REPORT BANDI PIEMONTE INDICE PSR 2014/2020. MISURA 19.1.1. CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PARI AL 100% PER SUPPORTARE LE STRATEGIE DEI GAL.... 2 L.R. 18/2008. CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 70% PER SOSTENERE
DettagliPiani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani
Piani di Zona 2009/2011 Progetti a sostegno degli anziani Rimini 28 ottobre 2011 Francesca Marmo Legge Quadro 328/2000 La legge n 328 del 2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di
Dettaglitra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014
ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA ABITATIVA CASA TRA LE CASE CONFERENZA STAMPA. MERCOLEDI 6 APRILE ore 12:30 SALONE D ONORE FONDAZIONE PIACENZA E VIGEVANO
PROGETTO ACCOGLIENZA ABITATIVA CASA TRA LE CASE CONFERENZA STAMPA MERCOLEDI 6 APRILE ore 12:30 SALONE D ONORE FONDAZIONE PIACENZA E VIGEVANO INTRODUZIONE GENERALE ALLA CONFERENZA STAMPA ED AL PROGETTO
DettagliLa Banca del Tempo: istruzioni per l uso
LICEO STATALE G. MAZZINI LICEO LINGUISTICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE Viale Aldo Ferrari, 37 19122 La Spezia C.F. 80011230119 P. Iva 01195940117 C.c.p.243196
DettagliPercorsi e strumenti. Servizio Centrale SPRAR
Percorsi e strumenti per l accoglienza l integrata Servizio Centrale SPRAR Obiettivo dell accoglienza SPRAR Consentire a richiedenti e titolari di protezione internazionale di avviare un percorso personale
DettagliPIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA
PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA 1. Titolo del progetto Assistenza domiciliare indiretta. 2. Nuovo progetto - No 3. Progetto già avviato - Sì 4. Se il progetto dà
DettagliProgetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus)
Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus) Premessa Il progetto presentato si muove nell ambito di una strategia di sostegno delle famiglie romane, realizzando:
DettagliBUONE PRASSI DELLO SPRAR
BUONE PRASSI DELLO SPRAR INSERIMENTO ABITATIVO Creazione di un Fondo di rotazione per la ricerca di una soluzione alloggiativa (comune di Borgo San Lorenzo) Costituzione di un Fondo di garanzia a favore
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA DIFFUSA IN FAMIGLIA Piattaforma online e staff professionale per la gestione e il monitoraggio dell Accoglienza di Rifugiati in
PROGETTO ACCOGLIENZA DIFFUSA IN FAMIGLIA Piattaforma online e staff professionale per la gestione e il monitoraggio dell Accoglienza di Rifugiati in Famiglia COSA E VESTA Vesta è un servizio per le famiglie
Dettagliprogetto Via Mario Bianco 20 coabitazione tra anziani fragili a Milano
INNOVABILITA' La Domotica per la Sicurezza Idee e soluzioni per la vita domestica di Anziani e persone con disabilità progetto Via Mario Bianco 20 coabitazione tra anziani fragili a Milano 27 ottobre 2011
DettagliConvegno di Kick-Off del Progetto E.L.E.N.A.
Convegno di Kick-Off del Progetto E.L.E.N.A. Verso una nuova organizzazione del lavoro pubblico e privato Le opportunità del Lavoro Agile per donne e uomini Il «Lavoro Flessibile» nel sistema welfare integrato
DettagliCOMUNE DI SAN DONA DI PIAVE Servizi Sociali IL COMUNE DI SAN DONA DI PIAVE PER LA DOMICILIARITA
IL COMUNE DI SAN DONA DI PIAVE PER LA DOMICILIARITA PIANO LOCALE PER LA DOMICILIARITÀ P.L.D. dis po s izio ni applic ative D.G.R. n. 39 de l 17.1.2006 (D.G.R. n. 2359 de l 30.7.2004) OBIETTIVI DELLE POLITICHE
DettagliI centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016
ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune
Dettagli1) Costituzione del servizio
BOZZA DI PROTOCOLLO DI INTESA FRA IL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI, LA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI SESTO SAN GIOVANNI E L ASSOCIAZIONE UNA CASA PER PER FAVORIRE L INCONTRO FRA DOMANDA ED OFFERTA DI
DettagliINTERVENTI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE
ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE ANNO 1861 (al 31.12) 1901 (al 31.12) 1951 (al 31.12) 1971 (al 31.12) 1981 (al 31.12) 1991 (al
DettagliIl Tavolo congiunto sociale-lavoro
Il Tavolo congiunto sociale-lavoro Tavolo di confronto e concertazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Regioni e Province Autonome e dell ANCI, per l attuazione delle politiche
Dettagli1. FINALITÀ E OGGETTO DELL AVVISO 2. RISORSE FINANZIARIE REGIONALI PER IL DESTINATARI DEL CONTRIBUTO REGIONALE DI SOLIDARIETÀ PER IL 2016
SETTORE 6 - Servizi alla persona UFFICIO ALLOGGI Telefono 0331.472.512 Fax 0331.472.516 e-mail: uff.casa@legnano.org CONTRIBUTO REGIONALE DI SOLIDARIETÀ PER L ANNO 2016 AI NUCLEI FAMILIARI ASSEGNATARI
DettagliPiano di intervento per il sostegno abitativo
Piano di intervento per il sostegno abitativo Conferenza stampa 23 maggio 2014 La Delibera approvata ieri dalla Giunta capitolina dà il via libera al nuovo Piano di intervento per il sostegno abitativo
DettagliAlbergo sociale diffuso Progetto alloggi sottosoglia. Milano, 4 dicembre 2014
Albergo sociale diffuso Progetto alloggi sottosoglia Milano, 4 dicembre 2014 Il progetto Albergo sociale diffuso Il Comune di Milano ha avviato un lavoro di mappatura delle unità abitative sottoutilizzate
DettagliCOMUNE DI BRA Crisi economica ed emergenze sociali: le risposte e le potenzialità di un Comune di medie dimensioni.
1- Contesto Popolazione: 30.000 abitanti Presenza Edilizia Sociale: n. alloggi 386 Enti Pubblici attivi in ambito politiche sociali: - Comune di Bra - Ente gestore S.S.A: ASL CN2 1 2. Bisogni/Limiti/Vincoli/
DettagliComune di Rovigo - Servizio Controlli Interni e Qualità Piano dettagliato degli obiettivi 2009
Dirigente Dirigente Settore Servizi Sociali, Casa, Pari Opportunità, Immigrazione CDC Edilizia Residenziale Pubblica OBIETTIVO N. 260N01 ATTIVAZIONE FUNZIONE PER DIRIMERE CONFLITTI TRA INQUILINI DEGLI
DettagliScheda per la redazione del Progetto
ALLEGATO A Scheda per la redazione del Progetto 1. RIFERIMENTI Ambito territoriale: n. 17 SAN SEVERINO MARCHE / MATELICA Referente territoriale per i servizi di sostegno alla famiglia: Cognome Valeriani
DettagliLEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.
LEGGE REGIONALE N. 82 DEL 28-12-2009 REGIONE TOSCANA Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 56 del
DettagliDonne e madri in cammino. Un'esperienza di coabitazione multiculturale nella Bassa Reggiana.
Donne e madri in cammino. Un'esperienza di coabitazione multiculturale nella Bassa Reggiana. dott.ssa Lucia Greco, dott.ssa Maura Copelli Servizio Sociale Integrato Zonale Unione Comuni Bassa Reggiana
DettagliNUOVI TRATTI DELLA QUESTIONE ABITATIVA IN ITALIA: LA FASCIA GRIGIA. ATTORI E STRUMENTI OPERATIVI. Torino, 4 febbraio 2010
NUOVI TRATTI DELLA QUESTIONE ABITATIVA IN ITALIA: LA FASCIA GRIGIA. ATTORI E STRUMENTI OPERATIVI Torino, 4 febbraio 2010 LA QUESTIONE ABITATIVA IN ITALIA: FRENO ALLO SVILUPPO DISTORSIONE DEL MERCATO DELLE
DettagliLe politiche regionali per l adattamento domestico delle persone anziane e con disabilità
Le politiche regionali per l adattamento domestico delle persone anziane e con disabilità Barbara Schiavon Servizio Governo dell'integrazione socio sanitaria e delle politiche per la non autosufficienza
DettagliLa struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno.
CENTRO DIURNO AURORA 1 FINALITA E FUNZIONI GENERALI La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno. La struttura ha finalità riabilitative
DettagliSeminario su Politiche locali e Interventi di inclusione sociale
Seminario su Politiche locali e Interventi di inclusione sociale Roma, 30 settembre 2009 CLARA TOMMASINI 1 Povertà materiale (deprivazione) cause dirette: disoccupazione, sovraffollamento mancanza di risorse
DettagliFondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese
Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle
DettagliUna Rete di solidarietà Alzheimer. a sostegno del paziente con Alzheimer e della sua Famiglia nelle Gestione di Cura OBIETTIVO GENERALE
Una Rete di solidarietà Alzheimer a sostegno del paziente con Alzheimer e della sua Famiglia nelle Gestione di Cura OBIETTIVO GENERALE Attivazione di UNA RETE DI SOLIDARIETA ALZHEIMER per il miglioramento
DettagliBANDO PER LA PROMOZIONE DI RETI INTERAZIENDALI PER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO
BANDO PER LA PROMOZIONE DI RETI INTERAZIENDALI PER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA LAVORO SCHEDA TECNICA DI PROGETTO Titolo del progetto CHI PRESENTA IL PROGETTO 1. Anagrafica proponente, titolare, legale rappresentate,
DettagliDalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato
XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto
Dettaglicooperativa sociale comunità del giambellino CARTA DEI SERVIZI Ver ottobre 2010
cooperativa sociale comunità del giambellino CARTA DEI SERVIZI housing sociale Ver. 1 19 ottobre 2010 housing@giambellino.org Cooperativa sociale Comunità del Giambellino via Gentile Bellini 6-20146 Milano
DettagliPrincipi e fondamenti dei SERVIZI SOCIALI
lezione n. 2 Corso per operatore Socio sanitario Principi e fondamenti dei SERVIZI SOCIALI docente: Giuseppe Viani I principi costituzionali in materia di assistenza e servizi sociali Art. 38 co.1 Cost.
DettagliI Gruppi Cicogna : l integrazione fra politiche e servizi sociali e sanitari
Il Percorso Nascita nella Regione Emilia Romagna. L esperienza del territorio forlivese: i Gruppi Cicogna e non solo Nadia Bertozzi Centro Famiglie Comune di Forlì Forlì 23-24 febbraio 2007 1 I Gruppi
DettagliPERUGIA EUROPA
Seminario di Studio Il ruolo delle assemblee elettive nei processi di pianificazione strategica 2003- Strumenti ed esperienze di pianificazione strategica PIANIFICAZIONE STRATEGICA Nuova modalità di programmazione
DettagliLa sussidiarietà e il terzo settore PIERO D ARGENTO BARI - 28 MAGGIO 2011 ASSEMBLEA REGIONALE PER IL VOLONTARIATO
La sussidiarietà e il terzo settore PIERO D ARGENTO BARI - 28 MAGGIO 2011 ASSEMBLEA REGIONALE PER IL VOLONTARIATO Il principio costituzionale Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono
DettagliMODENA AZIENDA CASA EMILIA-ROMAGNA DELLA PROVINCIA DI MODENA MEDIAZIONE SOCIALE. info: 059/
MODENA AZIENDA CASA EMILIA-ROMAGNA DELLA PROVINCIA DI MODENA MEDIAZIONE SOCIALE info: 059/891814 mediazione@aziendacasamo.it lo stile ACCOGLIENZA ASCOLTO ACCOMPAGNAMENTO 2 gli obiettivi VIVERE IN SERENITÀ
DettagliSmart Pisa. BUILDING Ridurre i consumi e riqualificare il costruito Obiettivi, strategie e piani del Comune di Pisa
Smart Pisa BUILDING Ridurre i consumi e riqualificare il costruito Obiettivi, strategie e piani del Comune di Pisa Ylenia Zambito Assessore all'urbanistica Recupero e Riuso del Patrimonio Edilizio Esistente
DettagliOfficina Famiglia ForumPA 2013
Officina Famiglia ForumPA 2013 Metodi e strumenti per la progettazione cooperativa Giovanna Rossi Assessore alle Politiche Sociali Città di Selvazzano Dentro - Padova Roma, Palazzo dei Congressi dell EUR
DettagliSerie Ordinaria n Mercoledì 13 luglio 2011
Bollettino Ufficiale 17 REQUISITI DI ACCREDITAMENTO SPERIMENTALI PER LE UNITA DI OFFERTA SOCIALI DI ACCOGLIENZA RESIDENZIALE PER MINORI ALLEGATO A COMUNITA EDUCATIVE 1. Rapporti con l utenza (da riportare
Dettagli5 per mille ai comuni: risorse per il welfare
5 per mille ai comuni: risorse per il welfare il Comune di Cuneo e la Rete Antiviolenza Cuneo 22 giugno 2016 Alessandra Vigna-Taglianti Il 5 per mille del Comune di Cuneo e la Rete antiviolenza Cuneo Dall
DettagliL.R. 11/2006, art. 18, c. 3 B.U.R. 24/8/2011, n. 34
L.R. 11/2006, art. 18, c. 3 B.U.R. 24/8/2011, n. 34 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 10 agosto 2011, n. 0198/Pres. Regolamento di cui all articolo 18, comma 3, della legge regionale 7 luglio 2006,
DettagliL ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI
L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI a cura di Annalisa Fidaleo, assistente sociale In base alla legge LEGGE REGIONALE
DettagliCo-Housing vivere e condividere. materiale di ricerca di proprietà di Ilaria Marelli
Co-Housing vivere e condividere COHOUSING _ CHE COS E? IL COHOUSING Comunità di vicinato elettivo, nel quale le persone scelgono e progettano di vivere come vicini di casa Combinano l autonomia dell abitazione
DettagliIL GREEN PUBLIC PROCUREMENT IN PROVINCIA DI BERGAMO
IL GREEN PUBLIC PROCUREMENT IN PROVINCIA DI BERGAMO Dr.ssa AnnaMaria Bentivoglio Dr.ssa Monica Giusto Consulenti Provincia di Bergamo Perugia, 20 settembre 2010 Sommario Applicazione del GPP in Provincia
DettagliMilano, 18 novembre 2009
Milano, 18 novembre 2009 Una soluzione partecipata per gli obiettivi del 20-20-20 e della Direttiva europea Clima-Energia. Nuove opportunità di coesione sociale e di sviluppo della sussidiarietà a cura
DettagliPROGETTO DI PROSSIMITÀ. Percorsi di domiciliarità leggera nella Valle del But
PROGETTO DI PROSSIMITÀ Percorsi di domiciliarità leggera nella Valle del But Panificio Cooperativo Alto But, Paluzza 03/02/2016 PROGETTO DI PROSSIMITÀ Percorsi di domiciliarità leggera nella Valle del
DettagliREGOLAMENTO PER IL SERVIZIO TELESOCCORSO
REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI TELESOCCORSO Approvato con deliberazione di Consiglio comunale nr. 24 del 29.06.2001 Esecutivo O.re.co in atti 434 del 13.7.2001 REGOLAMENTO SERVIZIO DI TELESOCCORSO TITOLO
DettagliIl valore del Filo d Argento
Il valore del Filo d Argento Report delle attività svolte in applicazione della Deliberazione della Giunta Regionale della Lombardia N X/1185 del 20/12/ 2013 Le attività svolte in Lombardia nel periodo
DettagliSi aggiunga come primo riconoscimento:
PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI
DettagliPROVVEDIMENTI A FAVORE DELLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ ECONOMICA OCCUPANTI GLI ALLOGGI GESTITI DA ACER
Comune di Reggio Emilia ACER di Reggio Emilia S.U.N.I.A. - Provincia di Reggio Emilia S.I.C.E.T. - Provincia di Reggio Emilia U.N.I.A.T. - Provincia di Reggio Emilia CGIL - Reggio Emilia CISL - Reggio
DettagliScheda progetto Interregionale/ transnazionale
Allegato n. 1 alla Delib.G.R. n. 52/72 del 23.12.2011 Scheda progetto Interregionale/ transnazionale Modelli di semplificazione dei costi ed analisi delle relative procedure di gestione e controllo in
DettagliREGOLAMENTO SULL AFFIDAMENTO DIURNO DI ANZIANI E DISABILI ADULTI
Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale tra i Comuni di San Mauro Torinese - Gassino Torinese - Castiglione Torinese San Raffaele Cimena - Sciolze - Rivalba Cinzano Approvato con Deliberazione del
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra il. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)
PROTOCOLLO D INTESA tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E l' Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù (di seguito denominata AIG) Progetti
DettagliProgetto Housing Sociale. Verbania, 26 ottobre 2016
Progetto Housing Sociale Verbania, 26 ottobre 2016 Indice 1. Edilizia Residenziale Sociale 2. Fondazione Housing Sociale 3. Fondi immobiliari e Sistema Integrato dei Fondi 4. Elementi per la definizione
DettagliCOMUNE DI CAPRIANO DEL COLLE (Brescia) REGOLAMENTO DEL CENTRO SOCIALE RICREATIVO E CULTURALE PER LA TERZA ETA
COMUNE DI CAPRIANO DEL COLLE (Brescia) REGOLAMENTO DEL CENTRO SOCIALE RICREATIVO E CULTURALE PER LA TERZA ETA COMUNE DI CAPRIANO DEL COLLE (Brescia) REGOLAMENTO DEL CENTRO SOCIALE RICREATIVO E CULTURALE
DettagliIl piano educativo assistenziale individualizzato: dal documento ad oggi
ASSOCIAZIONE ARCA COMUNITÀ L ARCOBALENO ONLUS CENTRO SOCIO RIABILITATIVO RESIDENZIALE Il piano educativo assistenziale individualizzato: dal documento ad oggi I TEMPI DEL PERCORSO 24/09/2012 Inizio lavori
DettagliRINFORZARE LE COMUNITA LOCALI COME AGENTI DEL CAMBIAMENTO
Come voglio Como RINFORZARE LE COMUNITA LOCALI COME AGENTI DEL CAMBIAMENTO PASSARE DA QUESTO A QUESTO DA UN MODELLO LINEARE AD UN MODELLO CIRCOLARE AMMINISTRAZIONE AMMINISTRAZIONE cittadini cittadini imprese
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale. AVIS Regionale Toscana
PROTOCOLLO D INTESA tra Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Direzione Generale e AVIS Regionale Toscana VISTO il D.L. del 16 aprile 1994, n.297 e successive modificazioni ed integrazioni, contenente
DettagliUn welfare che crea valore per le persone le famiglie e la Comunità Martedì 26 maggio 2015 Corte Valenti Garbagnate Milanese
Un welfare che crea valore per le persone le famiglie e la Comunità Martedì 26 maggio 2015 Corte Valenti Garbagnate Milanese Ob. 4) Potenziare le azioni di integrazione tra enti e tra soggetti pubblici
DettagliDeontologia e responsabilità professionali dell'assistente sociale. Laboratorio di formazione per assistenti sociali. Brescia 2012
Deontologia e responsabilità professionali dell'assistente sociale Laboratorio di formazione per assistenti sociali Brescia 2012 ART. 33 L assistente sociale deve contribuire a promuovere una cultura della
DettagliWORKSHOP. Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale. mercoledì 3 Novembre. Patrizio Nocentini Regione Toscana
WORKSHOP mercoledì 3 Novembre Assistenti familiari, lavoro di cura e welfare locale Patrizio Nocentini Regione Toscana IL SISTEMA pubblico dei servizi sociosanitari integrati nell Area della NON AUTOSUFFICIENZA
DettagliSERVIZI AI COMUNI SEMINARIO UPI, ROMA, OTTOBRE 2015
SERVIZI AI COMUNI SEMINARIO UPI, ROMA, 13-14 OTTOBRE 2015 1 LO SCENARIO: LA LEGGE DELRIO La Legge Delrio (56/14): - attribuisce alle Province nuovi compiti, ruoli e funzioni, oltre a mantenere alcune competenze
DettagliPROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE
Questo documento offre una sintesi del POR 2014-2020 con particolare riferimento agli interventi previsti a favore degli immigrati. PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE 2014-2020 Il Programma Operativo
DettagliAffidiamoci, una città solidale. Padova città apripista per l affido l dell anziano e dell adulto in difficoltà- il progetto 2012
Affidiamoci, una città solidale Padova città apripista per l affido l dell anziano e dell adulto in difficoltà- il progetto 2012 Obiettivi Realizzare e seguire a Padova 20 nuovi affidi di anziani e adulti
DettagliFormazione e sensibilizzazione
Formazione e sensibilizzazione La Casa delle donne per non subire violenza, uno dei centri di più lunga esperienza in Italia, ha da sempre curato l aspetto formativo come strumento fondamentale per sviluppare
DettagliPROTOCOLLO D'INTESA. L anno duemilaotto, il giorno 21 Febbraio, presso la Sala di Giunta del
PROTOCOLLO D'INTESA PER Il MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI L anno duemilaotto, il giorno 21 Febbraio, presso la Sala di Giunta del Comune di Pisa con sede in Pisa, Via degli Uffizi n 1, S.E.Pi.
DettagliOBIETTIVI. accrescere la qualità di vita e l integrazione sociale dei giovani
OBIETTIVI accrescere la qualità di vita e l integrazione sociale dei giovani favorire la loro crescita personale e professionale e le opportunità di inserimento nel mercato del lavoro incoraggiare un modello
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA MANIFESTAZIONE D INTERESSE alla locazione di alloggi a canone concordato e calmierato
AVVISO PUBBLICO PER LA MANIFESTAZIONE D INTERESSE alla locazione di alloggi a canone concordato e calmierato In attuazione delle Iniziative per favorire la mobilità nel settore della locazione di cui all
Dettagli2.3 Politiche a favore dei cittadini anziani: priorità di intervento
2.3 Politiche a favore dei cittadini anziani: priorità di intervento Informazione, comunicazione e accesso alla rete dei servizi - limitato livello di conoscenza da parte della cittadinanza dei servizi
DettagliCITTA DI TERRACINA Provincia di Latina
CITTA DI TERRACINA Provincia di Latina INTERVENTI DI SOSTEGNO PER EMERGENZE ABITATIVE ( DGR del Lazio n.470/2013, D.D. del Lazio N.G05811/2013) Modello di domanda Annualità 2014 Al Comune di Terracina
Dettagli13/12/2008. Oltre 18 mila infortuni sul lavoro in Sardegna all anno, di cui almeno 30 mortali (dati Inail triennio ).
1. Diritti 1.1. Lavorare in sicurezza Un problema ancora irrisolto Oltre 18 mila infortuni sul lavoro in Sardegna all anno, di cui almeno 30 mortali (dati Inail triennio 2004-2006). 4 milioni di euro stanziati
DettagliNuovi strumenti di agevolazione per le imprese, gestiti da Finpiemonte con risorse proprie e con risorse regionali
Nuovi strumenti di agevolazione per le imprese, gestiti da Finpiemonte con risorse proprie e con risorse regionali "Risorse di sostegno all'industria del turismo" Torino, 30 gennaio 2017 Indirizzi regionali
DettagliEnti locali a confronto Crescere con le imprese e con il territorio Milano, 30 maggio 2012
Enti locali a confronto Crescere con le imprese e con il territorio Milano, 30 maggio 2012 Cosa è il Registro dei datori di lavoro socialmente responsabili Il Registro predisposto da Regione Liguria, per
DettagliENERGY ON AIR SKY GAS&POWER
ENERGY ON AIR 2 Sky Gas & Power è un azienda solida che opera nel mercato libero del gas e dell energia elettrica. Si rivolge a tutti i tipi di clientela offrendo non solo prezzi fissi e indicizzati ma
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PUGLIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PUGLIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliUn esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I.
Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Vincitore del PREMIO INNOVAZIONE 2007 Qualità e semplificazione A CURA DI : Rita Giannetti e Gabriella Zoff Centri Regionali di Orientamento
DettagliBILANCIO CONSUNTIVO Politiche per la comunità
BILANCIO CONSUNTIVO 2012 Politiche per la comunità Servizi per la persona Nuove e vecchie povertà Integrazione con l associazionismo Integrazione Pari Opportunità SEGRETARIATO SOCIALE TOTALE ACCESSI n
DettagliL UTILIZZO DELLA BINA-FAR DA PARTE DELLE CASE RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E DEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI
L UTILIZZO DELLA BINA-FAR DA PARTE DELLE CASE RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E DEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI (servizi accreditati e convenzionati) 1 parte per equipe dei servizi Giugno 2011
DettagliAVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI
AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI Firenze, 01 giugno 2017 mariachiara.montomoli@regione.toscana.it L Avviso
DettagliANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI
ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI PER I DIRIGENTI DELLE IMPRESE DELLA DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DI BENI DI CONSUMO NON ALIMENTARI Nell attuale scenario di mercato, il terziario si manifesta come il settore
DettagliGRUPPo LOGOS ONLUS. Stefania Pirazzo Presidente
GRUPPo LOGOS ONLUS Stefania Pirazzo Presidente L ASSOCIAZIONE GRUPPO LOGOS nasce nel 1988 con lo scopo di operare nel campo della prevenzione e del trattamento dei problemi correlati all'uso di alcol e
DettagliNORMATIVA EUROPEA DISABILITA
In Cammino con lo PSIR Welfare di seconda generazione Focus sulla filiera Disabili NORMATIVA EUROPEA DISABILITA 7 MAGGIO 2015 Paola Cermelli Presidente dell Ordine Assistenti Sociali Regione Liguria NORMATIVA
DettagliQuale futuro per il WELFARE locale?
Quale futuro per il WELFARE locale? Il disagio abitativo: come affrontarlo Biella, 15 novembre 2013 Intervento a cura di : Germana Romano Dirigente dei Servizi Sociali Comune di Biella Cos è il disagio
DettagliPOR FSE CAMPANIA 2014/2020 AVVISO PUBBLICO BENESSERE GIOVANI- ORGANIZZIAMOCI
POR FSE CAMPANIA 2014/2020 AVVISO PUBBLICO BENESSERE GIOVANI- ORGANIZZIAMOCI MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITA POLIVALENTI ( LEGGE REGIONALE 26/16- DGR N. 114 DEL 22/03/2016)
DettagliGli esperti Ismu. Mariagrazia Santagati. Progetto Interculture - Fondazione Cariplo
Gli esperti Ismu Mariagrazia Santagati Progetto Interculture - Fondazione Cariplo Ruolo e funzioni - Garanti del contenuto che qualifica il Progetto Interculture - sulla base dell assunzione e della condivisione
DettagliCASA FIDEIUSSIONI E INCENTIVI PER L AFFITTO SOCIALE
Bando per la formazione di una graduatoria per l incrocio domanda/offerta di alloggi a canone ridotto messi a disposizione dei privati nell ambito del progetto: CASA FIDEIUSSIONI E INCENTIVI PER L AFFITTO
DettagliREGOLAMENTO DI GESTIONE E FUNZIONAMENTO CASA COLETTI
REGOLAMENTO DI GESTIONE E FUNZIONAMENTO CASA COLETTI Art. 1 - FINALITA E CONTENUTO Art. 2 - OGGETTO E PRESTAZIONI EROGATE Art. 3 - MODALITA D ACCESSO Art. 4 - SITUAZIONI PARTICOLARI Art. 5 -PROGETTO INDIVIDUALE
Dettagli