PROGETTO PER LA PREVENZIONE DEL MALTRATTAMENTO E ABUSO. UNA STRATEGIA BASATA SULLA TEORIA DELL ATTACCAMENTO. UONPIA Varese, Busto A.
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- Sabrina Santini
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1 PROGETTO PER LA PREVENZIONE DEL MALTRATTAMENTO E ABUSO. UNA STRATEGIA BASATA SULLA TEORIA DELL ATTACCAMENTO UONPIA Varese, Busto A., Gallarate
2 Mancanza di un sistema di monitoraggio nazionale Nel casi denunciati (probabilmente meno del 10% del totale) Assenza di un piano nazionale di prevenzione primaria e secondaria Il maltrattamento determina rilevanti costi diretti e indiretti Mancanza di definizioni dei livelli essenziali delle prestazioni sociali che devono essere garantiti a livello nazionale, dei requisiti minimi nazionali dei servizi preposti, delle procedure operative specifiche di presa in carico delle varie tipologie di maltrattamento Sul piano giudiziario mancanza di adeguata rappresentazione del minore Mancanza di formazione del personale Mancato rispetto della privacy del minore
3 Tabella 1. ITALIA Minori vittime di abuso (v.a.) Nord Centro Sud Totale Fonte: Ministero dell Interno Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Tabella 2. ITALIA Minori vittime di abuso (% sui minori residenti) Nord 0,11% 0,12% 0,12% 0,12% 0,11% 0,12% 0,12% Centro 0,08% 0,09% 0,10% 0,09% 0,08% 0,09% 0,10% Sud 0,11% 0,12% 0,14% 0,14% 0,13% 0,13% 0,14% Totale 0,09% 0,10% 0,11% 0,10% 0,10% 0,10% 0,11% Fonte: Ministero dell Interno Dipartimento di Pubblica Sicurezza.
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5 ANALISI DEL CONTESTO Provincia di Varese abitanti, (censimento 2011) popolazione straniera di 89,7/1000 abitanti, abitanti al 1 luglio 2012 (rapporto 2012 Eupolis, ISMU, ORIM) i bambini 0-4 anni e i bambini 5-9 anni (popolazione in crescita) Violenza subita: 6,8 casi su la prevalenza del fenomeno in Lombardia (dati sottostimati) Casi stimati Provincia Varese : 574
6 Studio di prevalenza (stima dei costi per l anno 2010)
7 FATTORI PREDISPONENTI negativi: aspecifici: povertà, mancanza di lavoro, educazione, alloggi inadeguati, giovane età dei genitori e/o monoparentalità, isolamento sociale, mancanza di supporti intrafamiliari/ specifici: abuso di sostanze, malattie mentali, abuso/maltrattamento subito dai genitori; disturbo reattivo dell attaccamento, attaccamento insicuro. FATTORI ABILITANTI Rete di servizi (disponibilità, anche online; servizio sociale, servizio tutela, unità operative ); Convenzione ONU del 1989 sui diritti del bambino, Convenzione europea sull esercizio dei diritti dei minori, Strasburgo 26/1/96, ratificata il 20/3/03 in Italia, GU 18/4/03; Legge sulla violenza alle donne del 14/8/13 n 93, Attaccamento sicuro FATTORI RINFORZANTI sostegno famiglia allargata, stile di attaccamento sicuro caregivers, capacità riflessiva caregivers, operatori della salute base sicura
8 BISOGNI Bisogno/Diritto dell infanzia e dei soggetti più deboli di una base sicura relazionale su cui crescere Bisogno/Diritto di mantenere relazioni affettive adeguate nel caso del genitore ; più livelli di bisogno: di bambini e famiglie a rischio, bambini maltrattatati ed eventualmente madri maltrattare
9 OBIETTIVI PER GLI ATTORI DEL PROGETTO Stesura di protocollo di valutazione-intervento, da estendere alle Istituzioni cittadine che agiscono nel settore, per migliorare la qualità dei Servizi dedicati alle popolazioni a rischio.
10 Acquisizione di un metodo di intervento per gli operatori dipendenti dell AO e per i partners esterni (Servizio tutela, Istituzioni attive sull infanzia presenti sul territorio), che rimanga patrimonio delle Aziende anche a progetto terminato.
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12 mappatura dei servizi dedicati all infanzia allargamento della rete dedicata ai servizi infanzia (e adolescenza) della provincia di Varese, con link al sito costituendo apertura di gruppi di contatto e forum di discussione-aggiornamento su attaccamento e intervento genitori-bambino dell attuale progetto. diffusione di informazione e aggiornamento sul tema, risposta agli utenti che volessero interagire ed avere risposte online.
13 OBIETTIVI PER I DESTINATARI Prevenzione secondaria dei casi a rischio (diagnosi e intervento precoce). Prevenzione terziaria dei casi di maltrattamento e disturbi relazionali
14 Attori e destinatari UONPIA VARESE : Operatori più direttamente coinvolti nella valutazione e nel trattamento, personale a contratto libero professionale a progetto: 2 NPIA UONPIA BUSTO A. formazione UONPIA GALLARATE: personale a contratto lp e formazione
15 Attori e aspiranti Attori Partners interni all AO capofila di Varese ed esterni all AO coinvolti nell invio al progetto e nella gestione delle famiglie: Dipartimento Materno Infantile Unità Operativa Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (ospedaliera e territoriale), Ginecologia, Neonatologia, Pediatria, Esterni al DMI Pediatri LS Psichiatria, (CPS) SERT, Servizio Tutela/ (su mandato del Tribunale per i Minorenni) Consultori Associazione di volontariato il Ponte del Sorriso Altri servizi.. (comunità educative, associazioni private,nido e Scuola materna
16 DESTINATARI Bambini e famiglie in cui è già in atto trascuratezza-maltrattamento, abuso
17 DESTINATARI Famiglie italiane e migranti con figli 0-6 anni (o donne in gravidanza con i rischi sottocitati), a rischio di sviluppo di dinamiche relazionali disfunzionali, maltrattamento, psicopatologia a causa di fattori di rischio aspecifici come povertà, mancanza di lavoro, educazione, alloggi inadeguati, giovane età dei genitori e/o monoparentalità, isolamento sociale, mancanza di supporti intrafamiliari
18 DESTINATARI o fattori di rischio più specifici per sviluppo di psicopatologia/maltrattamento: abuso di sostanze, malattie mentali, abuso/maltrattamento subito dai genitori genitori stessi nella propria infanzia; bambini con disturbo reattivo dell attaccamento, o altre caratteristiche di attaccamento insicuro reclutate secondo invio del Dipartimento Materno Infantile, dei Servizi e delle Istituzioni sopracitate.
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25 ESEMPI DI PROGETTI BASATI SU ATTACCAMENTO Ann Arbor/S Francisco Infant-Parent Program, S Francisco Child Trauma Research Program; Steps Towards effective, Enjoyable Prenting, Minnesota Program; Rochester Program; New Orleans Program per bambini maltrattati; Attaccamento e terapia cognitivo comportamentale: approccio di Seattle; Ann Arbor Approach; VIPP-SD, Video-feedback intervention to promote Positive Parenting and Sensitive Discipline; CAPEDP, compétence parentale et attachement dans la petite enfance), Parigi
26 METODO E PROCEDURE
27 MODELLO DI INTERVENTO GENITORE BAMBINO Intervento preventivo e terapeutico, articolato in visite domiciliari, in ospedale e sul territorio, da 1 a 3 visite domiciliari (auspicate, o, se rifiutate dalla famiglia, in sede di Dipartimento). per famiglie a rischio di problemi relazionali e famiglie maltrattanti. Intervento basato sulla teoria dell attaccamento, rivolto a bambini 0-6 anni e ai genitori, modulato, con interventi sulla coppia madre-bambino, padre-bambino, genitori-bambino, sulla coppia genitoriale o sui genitori separatamente; Se concesso dalle famiglie gli incontri (anche di terapia) sono filmati e poi ripresentati e ridiscussi con i genitori (VIPP-R). Numero complessivo di sedute per nucleo previste: 20, a cadenza settimanale/15nale e mensili di follow up. 30 casi/anno sul progetto regionale npia
28 Ricadute organizzative e prospettive stesura di un protocollo di valutazione-intervento miglioramento qualità dei Servizi dedicati alle popolazioni a rischio, introduzione di interventi domiciliari nella prassi delle UONPIA costituzione e allargamento di una rete dedicata ai servizi infanzia e adolescenza della provincia di Varese (sito remaweb), strumento di formazione e di risposta anche alle strumento di formazione e di risposta anche alle famiglie (da storicizzare con finanziamenti futuri, o anche con aiuto di progetti integrati per il servizio civile)
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