Renzo Mioni Direttore SC1 Microbiologia Alimentare - IZS Ve Istituto Zooprofilattico delle Venezie
|
|
- Giorgina Fortunato
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L alpeggio nel Veneto : dalla malga all impresa alimentare Tavola rotonda 5 aprile 2012 Il rischio microbiologico nelle produzioni di malga Renzo Mioni Direttore SC1 Microbiologia Alimentare - IZS Ve Istituto Zooprofilattico delle Venezie
2 L alpeggio : Trasferimento della mandrie dal fondovalle ai pascoli montani Ora vacche e vitelli, pecore e agnelle, cavalli e puledre son sui pascoli alti Ieri sono risalito per la vecchia strada che facevo da ragazzo con mio nonno e mio padre per visitare le malghe più belle dell altopiano di Asiago. Così scriveva nel suo bellissimo libro Amore di confine il grande maestro Mario Rigoni Stern nel ricordare le strade sterrate che portano a questi meravigliosi luoghi in cui hanno origine grandissimi formaggi e altri prodotti lattierocaseari tipici e caratteristici. Anche oggi questi prodotti sono sinonimo e garanzia di tradizione e naturalità, senza tralasciare il rispetto della qualità igienico-sanitario, per garantire, come una volta, la sicurezza del consumatore.
3 I prodotti lattiero - caseari nelle malghe Se da un lato le carenze strutturali e gestionali delle malghe dovute al difficile ambiente in cui sono spesso collocate hanno trovato nel contesto delle normative CE utili agganci per superare gli stretti vincoli autorizzativi non altrettanto si può dire per i requisiti igienico sanitari delle produzioni. Occorre quindi valutare con attenzione lo stato igienico sanitario attuale dei prodotti d alpeggio, per capire da una parte i rischi per il consumatore e dall altra in quali punti del processo intervenire senza in alcun modo stravolgere le antiche usanze di fabbricazione e rischiare di compromettere un bene prezioso. D altronde, a livello europeo, la prima pagina del Libro Bianco sulla sicurezza alimentare cita testualmente : La sicurezza del consumatore è e rimarrà una priorità assoluta in quanto rappresenta la parte integrante della difesa della salute
4 I prodotti lattiero - caseari nelle malghe Questi prodotti sono intimamente legati al loro territorio di appartenenza del quale ne rappresentano un immagine così come potrebbe fare una fotografia. La tipicità va intesa come irriproducibilità dello stesso prodotto in un luogo diverso da quello di origine e come espressione di una tradizione che si tramanda da secoli, seppur aggiornandosi, per dar vita ad un prodotto qualitativamente sempre migliore ( valorizzare il prodotto )
5 Valutazione della qualità microbiologica dei prodotti lattiero caseari in alpeggio Criteri microbiologici ( Reg CE 2073/05) relativi ai prodotti a base di latte e al latte alimentare: Criteri di sicurezza alimentare ( germi patogeni ) Criteri di igiene di processo ( germi indicatori di carenza d igiene) )
6 Reg. (CE) 2073/2005 Cap.1 Criteri di sicurezza alimentare Prodotti lattiero caseari Categoria alimentare Microrganismi /loro tossine, metaboliti Piano di campionamento (1) Limiti (2) n c m M Metodo d analisi di riferimento (3) Fase a cui si applica il criterio 1.11 Formaggi, burro e panna ottenuti da latte crudo o da latte sottoposto a trattamento termico a temperatura più bassa della pastorizzazione (10) Salmonella 5 0 Assente in 25 g EN/ISO 6579 Prodotti immessi sul mercato durante il loro periodo di conservabilità Formaggi, latte in polvere e siero di latte in polvere,come indicati nei criteri relativi agli stafilococchi coagulasi-positivi nel capitolo 2, punto 2,del presente allegato Enterotossine stafilococciche 5 0 Non rilevabili in 25 g Metodo europeo di screening del LCR per gli stafilococchi coagulasi- positivi (13) Prodotti immessi sul mercato durante il loro periodo di conservabilità
7 Reg. (CE) 2073/2005 Cap.1 Criteri di sicurezza alimentare Prodotti lattiero caseari Categoria alimentare Microrganismi /loro tossine, metaboliti Piano di campionamento (1) Limiti (2) Metodo d analisi di riferimento (3) Fase a cui si applica il criterio n c m M 1.2 Alimenti pronti che costituiscono terreno favorevole alla crescita di L. monocytogenes, diversi da quelli destinati ai lattanti e ai fini medici speciali Listeria monocytogenes Listeria monocytogenes ufc/g (5) 5 0 EN/ISO (6) Assente in 25 g (7) EN/ISO Prodotti immessi sul mercato durante il loro periodo di conservabilità Prima che gli alimenti non siano più sotto il controllo diretto dell operatore del settore alimentare che li produce 1.3 Alimenti pronti che non costituiscono terreno favorevole alla crescita di L. monocytogenes, diversi da quelli destinati ai lattanti e ai fini medici speciali(10) Listeria monocytogenes ufc/g EN/ISO (6) Prodotti immessi sul mercato durante il loro periodo di conservabilità
8 Reg. (CE) 2073/2005 Cap.2 Criteri di igiene del processo Prodotti lattiero caseari Categoria alimentare Microrganismi /loro tossine, metaboliti Piano di campionamento (1) Limiti (2) n c m M Metodo d analisi di riferimento (3) Fase a cui si applica il criterio Azione in caso di risultati insoddisfacenti Formaggi a base di latte crudo Stafilococchi coagulasi positivi ufc/g 10 5 ufc/g EN/ISO Fase del processo di lavorazione in cui si prevede che il numero di stafilococch i sia più alto Miglioramento delle condizioni igieniche durante la produzione. Se si rilevano valori >10 5 ufc/g, la partita di formaggio deve essere sottoposta alle prove sulle enterotossine stafilococciche
9 Reg. (CE) 2073/2005 Cap.2 Criteri di igiene del processo Prodotti lattiero caseari Categoria alimentare Microrganismi /loro tossine, metaboliti Piano di campionament o (1) Limiti (2) Metodo d analisi di riferimento (3) Fase a cui si applica il criterio Azione in caso di risultati insoddisfacenti n c m M Burro e panna a base di latte crudo o di latte sottoposto a trattamento termico a temperatura inferiore a quella della pastorizzazione E.Coli ufc/g 100 ufc/g ISO o 2 Fine del processo di lavorazione Miglioramento delle condizioni igieniche durante la produzione e della scelta delle materie prime
10 Risultati delle analisi su latte e prodotti lattiero-caseari degli ultimi anni Lab. microbiologia Report dati della Regione Veneto
11 Aspetti microbiologici nei prodotti a base di latte degli alpeggi Latte crudo
12 Campioni di latte crudo prelevati in malga analizzati in IZSVe Criterio microbiologico Salmonella spp. presente/assente in 25 g L. monocytogenes presente/assente in 25 g Campylobacter termofili * presente/assente in 25 g Stafilococchi coag + E.coli * Indagine non obbligatoria Tot. esaminati Risultato analisi Tot. esaminati Risultato analisi Tot. esaminati Risultato analisi Tot. esaminati Tot. Esaminati assente assente assente assente assente assente assente assente assente
13 Il latte crudo di vacca destinato alla fabbricazione prodotti al latte crudo il cui processo di fabbricazione non comprenda alcun trattamento termico deve : Conformarsi ai seguenti valori di stafilococchi coagulasi positivi n = 5 c = 2 m = 500 ufc/ml M = 2000 ufc/ml
14 Criteri microbiologici d igiene del latte crudo Decreto 510/08, Decreto 18/09 ricerca valore frequenza Tenore in germi a 30 C (per ml) (media geometrica calcolata su 2 mesi di analisi con almeno 2 prelievi al mese) Almeno 2 al mese su latte di massa Titolo di cellule somatiche (per ml) Stafilococchi coagulasi positivi (per ml) (media geometrica calcolata su 3 mesi di analisi con almeno 1 prelievi al mese) n=5, m=500, M=2000, c=2 Almeno 1 al mese su latte di massa Mensile Listeria monocytogenes Assenza /25 ml Mensile Salmonella spp. Assenza /25 ml Mensile Campylobacter Assenza /25 ml Mensile Escherichia coli verocitotossici Assenza /25 ml di latte Mensile
15 Latte crudo e contaminazione da E.coli Latte crudo: % campioni per livello di contaminazione da E.coli 80,0% 60,0% 40,0% 20,0% 0,0% <10 >10 >=100 >100 >=1000 >1000 >=10000 >10000 >= >
16 Latte crudo e contaminazione da stafilococchi coagulasi positivi Latte crudo: % campioni in base alla contaminazione da Stafilococchi coagulasi positivi 60,0% 55,2% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% 55,7% 52,5% 21,8% 24,5% 28,5% 23,0% 19,8% 19,0% >= <500 >500 & >=2000 e 2000 >2000 > 2000 ufc/ml
17 Latte crudo e contaminazione elevata da stafilococchi coagulasi positivi Tot campioni Campioni con contaminazione ufc/ml 8 (9.20%) 15 (7.08%) 11 (6.96%)
18 PIANO MALGHE : riepilogo anni Distribuzione dei campioni per matrice e anno ANNO MATRICE FORMAGGI A BASE DI LATTE CRUDO E TERMIZZATO BURRO RICOTTA LATTE CRUDO
19 Latte crudo : ricerca Stafilococchi coagulasi positivi % campioni positivi 70,00 60,00 61,29 64,76 51, prima dell'alpeggio 2004 durante l'alpeggio 50,00 43,75 37,50 40,00 30,00 18,83 20,00 10,00 9,68 4,76 0,00 <=500 >=2000 CLASSI DI VALO RI (ufc/g)
20 Considerazioni I risultati evidenziano un notevole aumento dei valori sfavorevoli nei campioni di latte prelevati dagli animali prime della monticazione ( 4.76% ) e dopo un periodo di alpeggio ( 18.83% ) Appare evidente come le condizioni a volte precarie delle malghe, il contatto con gli animali che provengono da numerose aziende di fondovalle e le condizioni igieniche dell allevamento e della mungitura possono favorire il diffondersi di processi infiammatori con forme cliniche e subcliniche dove tra gli agenti eziologici maggiormente coinvolti c è proprio lo Stafilococco coagulasi + Buone pratiche di mungitura
21 Aspetti microbiologici nei prodotti a base di latte degli alpeggi Formaggi di malga
22 Campioni di formaggio analizzati: criteri di sicurezza Criterio microbiologico Salmonella spp. presente/assente in 25 g L. Monocytogenes presente/assente in 25 g Campylobacter termofili * presente/assente in 25 g Enterotossine stafilococciche presente/assente assente assente assente assente assente assente assente assente assente assente assente 1 positivo assente assente assente assente assente assente * Indagine non obbligatoria 1 campione di formaggio molle riscontrato positivo per L.monocytogenes con una carica di 1200 ufc/g
23 Enterotossine stafilocciche Reg. (CE) 1441/07, Capitolo 1. Criteri di sicurezza alimentare Prima del Reg. 2073/05 Test semiquantitativo utilizzato per la ricerca delle enterotossine stafilococciche A,B,C,D mediante agglutinazione passiva inversa al lattice Dal 2006, Reg. 2073/05 (13) Metodo europeo di screening del LCR per il latte (Hennekinne et al., J. AOAC Internat. Vol. 86, n. 2, 2003) Reg. 1441/07 (13) Metodo europeo di screening del LCR per gli stafilococchi coagulasi positivi (latte e prodotti lattiero caseari) Prevede la concentrazione del campione per dialisi o con acido tricloroacetico Vidas SET2 kit Questo protocollo è raccomandato per aumentare la concentrazione delle tossine nei prodotti lattiero-caseari e per sopprimere le rare interferenze riscontrate per certi formaggi a base di latte crudo Esempio : Roquefort
24 Prevalenza di enterotossine stafilococciche in formaggi di malga, a base di latte crudo 2006 Introduzione del metodo CRL per la ricerca delle SEs Criterio microbiologico Enterotossine stafilococciche presente/assente Tot campioni Tot campioni positivi 0% 0% 0% 0% 4,76% 14,71% 16,55% 9,52% 7.20% Ogni campione è costituito da 5 u.c.
25 Campioni di formaggio analizzati : Criteri d igiene Criterio microbiologico totale Stafilocoag + cocchi Non conformi DPR 54/97 (10 4 ufc/g ) Non conformi Reg. 2073/05 (10 5 ufc/g ) totale E.coli Non conformi DPR 54/97 (10 5 ufc/g) Non è più previsto un limite dal Reg. 2073/05
26 Microrganismi indicatori di igiene del processo Stafilococchi coagulasi positivi 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% Formaggi di malga: % campioni non conformi per stafilococchi coagulasi positivi 77,42% 45,16% 25,23% 54,62% 85.63% 85.64% 11,60% 74,03% 15,31% 70,33% 10,00% 0,00% DPR 54/97 M= 10 4 ufc/g Reg. 2073/05 M= 10 5 ufc/g
27 Microrganismi indicatori di igiene del processo E.coli Formaggi di malga: % campioni non conformi per E.coli 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 13,33% 23,26% 22,11% 36,96% 17,57% 28,92% DPR 54/97 M= 10 5 ufc/g Reg. 2073/05 prevede la ricerca di E.coli nei formaggi prodotti con latte sottoposto a trattamento termico
28 Qualità microbiologica dei formaggi a base di latte crudo (malga): criteri di sicurezza patogeno Totale esaminati Positivi Totale esaminati Positivi Totale esaminati Positivi Salmonella spp (3.17%) L.monocytogenes 47 1 (2.12%) E.coli O157:H
29 2010, i formaggi di malga positivi per Salmonella spp. I positivi derivano da una stessa malga e sono stati prodotti con il latte crudo nello stesso giorno; la caciotta fresca è stata messa in vendita circa due settimane dopo la produzione, il formaggio pressato era nel locale di stagionatura. Giugno 2010 Caciotta, formaggio fresco, a base di latte crudo bovino. Zona Bassano Isolata S.enteriditis in 5 u.c. Luglio 2010 Formaggio a pasta molle pressata, a base di latte crudo bovino Isolata S.enteriditis in 2 u.c.
30 Caratteristiche dei formaggi di malga positivi per Salmonella spp. Prodotta il 19 giugno con latte crudo bovino, nel caseificio in alpeggio. Campionata dal banco frigo del punto di vendita, il 29 giugno. Campionata 1 aliquota, 5 u.c. Caratteristiche analitiche riscontrate ph: da 5.50 a 5.80 aw: da 0.94 a 0.96 Altre indagini: L.monocytogenes: assente/25g Conta L.monocytogenes: <10ufc/g Enterotossine staf.: non rilevabili/25g E.Coli O157: assente/25g Salmonella spp: presente/25g in 5 u.c. Sierotipizzazione: S.enteriditis in 5 u.c. Prodotta il 19 giugno con latte crudo bovino, nel caseificio in alpeggio. Campionata dal locale di stagionatura, il 19luglio. Campionate 2 aliquote, 5 u.c. ciascuna Caratteristiche analitiche riscontrate ph: da 5.40 a 5.65 aw: da 0.93 a 0.95 Altre indagini: L.monocytogenes: assente/25g Conta L.monocytogenes: <10ufc/g Enterotossine staf.: non rilevabili/25g E.Coli O157: assente/25g Salmonella spp: presente/25g in 2 u.c. Sierotipizzazione: S.enteriditis in 2 u.c.
31 Aspetti microbiologici nei prodotti a base di latte degli alpeggi Burro di malga
32 La produzione del burro Secondo la legge italiana il burro è la sostanza grassa del latte di vacca ricavato con separazione del latticello mediante varie operazioni meccaniche. Il burro di qualità è ottenuto solo dalla crema di latte La crema o panna si ottiene : per affioramento o per centrifugazione L affioramento della crema avviene lasciando a riposo per 12 ore a 15 C il latte in bacinelle di acciaio inox alte 15 cm. Lo strato che affiora è detto crema e contiene 20 30% di grasso. La crema o panna ottenuta per affioramento è parzialmente acida per lo sviluppo e la riproduzione dei batteri il che favorisce la burrificazione e da essa si ricava un burro più aromatico ma di difficile conservazione
33 Criteri di igiene del Reg. (CE ) 2073/05 ed aggiornamenti Categoria alimentare Microrganis mi Piano di campionament o limiti n c m M Metodo d analisi di riferimento Fase a cui si applica il criterio Azione in caso di risultati insoddisface nti Burro e panna a base di latte crudo o di latte sottoposto a trattamento termico a temperatura inferiore a quella della pastorizzazione E.Coli (5) ufc/g 10 2 ufc/g ISO o 2 Fine del processo di lavorazione. Miglioramento delle condizioni igieniche durante la produzione e della scelta delle materie prime. (5) E.coli è usato qui come indicatore di igiene E. coli
34 La produzione del burro La produzione di burro con le panne di affioramento che non siano state preventivamente risanate termicamente difficilmente consente di ottenere un prodotto con i parametri microbiologici previsti dalla normativa ( E.coli 100ufc/g ) Il burro è perciò un prodotto estremamente delicato igienicamente per la cui produzione è fatto obbligo di pastorizzare le panne a temperature superiori a 90 C per garantire il necessario risanamento microbico. La sua produzione in alpeggio è consigliabile solamente se si dispone di un impianto che consenta di praticare tale pastorizzazione.
35 Campioni di burro analizzati : criteri di sicurezza Criterio microbiologico Salmonella spp presente/assente in 25 g L. Monocytogenes presente/assente in 25 g * Campylobacter termofili presente/assente in 25 g Enterotossine stafilococciche presente/assente totale esito assente assente assente assente assente assente totale esito assente assente assente assente assente 1 positivo totale esito assente assente assente assente assente assente totale esito assente assente assente * Indagine non obbligatoria 1 campione di burro riscontrato positivo per L.monocytogenes con una carica di 10 ufc/g
36 Campioni di burro analizzati criteri d igiene Criterio microbiologico Stafilococchi coag non conformi DPR 54/97 (10 4 ufc/g) E.coli non conformi Reg 2073/05 (10 2 ufc/g)
37 Burro : Microrganismi indicatori di igiene del processo E.coli ( Veneto ) 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% Burro: % campioni per livello di contaminazione da E.coli 2005: 76.0% 2005: 24.0% 10 2 ufc/g 2006:52.4% 2006:47.6% 2007:55.6% 2007:44.4% <10 >10 >=100 >100 >=1000 >1000 >=
38 % campioni positivi Microrganismi indicatori di igiene del processo Stafilococchi coagulasi positivi BURRO: RICERCA STAFILOCOCCHI 10 5 ufc/g : 88,46% 2007: 82,5% 2006: 11,57% 2007: 17,50% <=10^2 >10^2 & <=10^3 >10^3 & <=10^4 >10^4 & <=10^5 >10^ CLASSI DI VALORI (ufc/g)
39 Criterio di sicurezza: enterotossine stafilococciche Burro: % campioni positivi per enterotossine stafilococciche 100,00% 80,00% 60,00% 40,00% 20,00% 0,00% 0,00% 0,00% : introduzione di un nuovo metodo di ricerca delle enterotossine stafilococciche direttamente dall alimento.
40 Burro di malga Qualità microbiologica dei prodotti a base di latte crudo: criteri di sicurezza patogeno Totale Positivi Totale Positivi Totale Positivi Salmonella spp L.monocytogenes E.coli O157:H Enterotos.stafilococ
41 Aspetti microbiologici nei prodotti a base di latte degli alpeggi Ricotta di malga
42 Prodotti lattiero caseari di malga : la Ricotta La ricotta è un prodotto a base di latte ottenuta dalla lavorazione del siero e quindi non può essere definita un formaggio. Si deve considerare genericamente un latticino. Non contiene i batteri lattici vivi presenti nel latte che contrastano la contaminazione di microrganismi patogeni e inoltre non va incontro ad un processo di acidificazione come avviene nel formaggio, perciò è un prodotto molto delicato da un punto di vista igienico-sanitario.
43 Produzione della ricotta di malga Riscaldamento del siero C Aggiunta di ingredienti ( sale ) (panna, latte) Acidificazione Riscaldamento a 90 C Coagulazione delle sieroproteine Raccolta della ricotta in stampi Drenaggio Raffreddamento Affumicatura ( eventuale )
44 Campioni di ricotta analizzati Criterio microbiologico Salmonella spp. presente/assente in 25 g L. Monocytogenes presente/assente in 25 g assente assente assente assente assente 1 positivo Stafilococchi coag E.coli campione di ricotta riscontrato positivo per L.monocytogenes con una carica batterica <10 ufc/g
45 Burro di malga Qualità microbiologica dei prodotti a base di latte crudo: criteri di sicurezza Ricotta di malga patogeno Totale Positivi Totale Positivi Totale Positivi Salmonella spp L.monocytogenes E.coli O157:H Enterotos.stafilococ
46 Dettaglio dei campioni di malga 2010 Campioni positivi per SEs Criterio microbiologico 2010 Enterotossine stafilococciche presente/assente Tot campioni 125 Tot campioni positivi % 1 campione formaggio a pasta dura 7 campioni formaggio a pasta molle (allevo) 1 ricotta Campioni negativi per SEs Oltre al formaggio d allevo, sono stati esaminati anche i seguenti prodotti di malga : Burro Caciotta
47 % campioni positivi RICOTTA: piano malghe CARICA MESOFILA TOTALE 59,26 60,00 50,00 40,00 29,63 30,00 20,00 11,11 10,00 0,00 <=10^7 >10^7 & <=10^8 >10^8 CLASSI DI VALORI (UFC/g)
48 % campioni positivi RICOTTA: piano malghe ,00 28,13 25,00 ESCHERICHIA COLI 20,00 18,75 18,75 10,00 6,25 3,13 0,00 <=10^2 >10^2 & <=10^3 >10^3 & <=10^4 >10^4 & <=10^5 >10^5 & <=10^6 >10^6 CLASSI DI VALORI (UFC/g)
49 % campioni positivi RICOTTA: piano malghe ,00 31,25 37,5 STAFILOCOCCHI COAG + 31,25 30,00 20,00 10,00 0,00 <=10^2 >10^2 & <=10^3 >10^3 CLASSI DI VALORI (UFC/g)
50 Biotipizzazione dello Stafilococco coagulasi + mediante prove biochimiche Prove per la biotipizzazione Produzione di stafilochinasi Produzione di emolisina Capacità di coagulare il plasma bovino in 6 h Crescita e aspetto su agar Cristal Violetto Test per la proteina A
51 Tabella di lettura dei biotipi di Staph. aureus Biotipo K H BC CV pa UMANI A/C BOVINO A OVINO C AVIARE A - POULTY LIKE A + NHS C NHS A NHS C K= Stafilochinasi CV= tipo di crescita su agar violetto H= beta emolisi PA= proteina A BC= Coagulazione plasma bovino NHS= non ospite specifico
52 Biotipizzazione ceppi di Stafilococco coag.+ (Veneto) Matrice Positivi Umano Bovino Latte Crudo Formaggi Burro Ricotta 5 3 / TOTALE
53 Proposta per il miglioramento igienicosanitario dei prodotti lattiero-caseari di malga Controllo dello stato sanitario della mammella degli animali destinati alla monticazione ( staf. Coagulasi positivo ) Verifica analitica della presenza di stafilococchi coag.+ nel latte Miglioramento delle condizioni igieniche di mungitura Lavaggio e disinfezione sistematica delle attrezzature Educazione igienico-sanitaria permanente al personale ( malghesi ) sulle B.P.L. nella filiera produttiva della produzione in malga Antagonismo batterico con flora lattica ( Biocompetizione )
54 Piano Regionale Integrato dei Controlli P.R.I.C. anno 2010 Decreto n 197/2010 del 31/12/2009 Matrici da campionare Il piano di campionamento 2010 prevede l introduzione di una nuova matrice d interesse : Prodotti caseari di malga I campioni di tale tipologia vanno effettuati nei mesi compresi tra giugno e settembre e la distribuzione dei campioni è stata eseguita tenendo presente la distribuzione delle malghe nel territorio di competenza. Treviso, 1 ottobre 2011
55 Studio relativo alla permanenza dell enterotossina stafilococcica in campioni di formaggio a latte crudo naturalmente contaminati Nell ambito di una ricerca sulla valorizzazione dei prodotti d alpeggio è stata riscontrata una elevata presenza di stafilococchi coagulasi positivi ( > 106 ufc/g ) in tutte le produzioni a latte crudo dal 24/06 al 21/07 e la relativa non conformità per presenza di enterotossine stafilococciche nelle produzioni comprese dal 6 al 20 luglio. I lotti di formaggio contaminati da enterotossina che dovevano essere destinati alla distruzione si sono rivelati un valido modello di durability study per studiare la permanenza della tossina in campioni naturalmente contaminati.
56 Studio relativo alla permanenza dell enterotossina stafilococcica in campioni di formaggio a latte crudo naturalmente contaminati Consegna al Laboratorio di Microbiologia alimentare nell agosto del 2009 di n 8 forme di formaggio a latte crudo appartenenti ai seguenti lotti di produzione : Lotto prod. 06/07/2009 forme 2 Lotto prod. 10/07/2009 forme 2 Lotto prod. 11/07/2009 forme 2 Lotto prod. 19/07/2009 forme 2 Obiettivo : verifica della persistenza delle enterotossine stafilococciche nel formaggio.
57 Studio relativo alla permanenza dell enterotossina stafilococcica in campioni di formaggio a latte crudo naturalmente contaminati Ricerca delle enterotossine stafilococciche sui campioni di formaggio a latte crudo consegnati al Laboratorio. La ricerca viene eseguita mediante il test qualitativo Vidas Staph enterotoxin II automatizzato sugli strumenti VIDAS che permette la rilevazione delle enterotossine degli stafilococchi nei prodotti alimentari con la tecnica ELFA ( Enzyme Linked Fluorescent Assay ) Una volta terminato il test i risultati vengono analizzati automaticamente dal sistema informatico dello strumento; l apparecchio esegue per ogni test due misure di fluorescenza nella cuvetta di lettura ed emette il valore del test e l interpretazione del risultato di ogni campione.
58 Studio relativo alla permanenza dell enterotossina stafilococcica in campioni di formaggio a latte crudo naturalmente contaminati Valore soglia e interpretazione dei risultati Valore del test Interpretazione < 0.13 Negativo 0.13 Positivo Un risultato con un valore del test inferiore al valore soglia indica un campione che non contiene enterotossine o che contiene una concentrazione di enterotossine inferire al limite di rilevazione Un risultato con un valore del test superiore od uguale al valore soglia indica un campione contaminato da enterotossine
59 Studio relativo alla permanenza dell enterotossina stafilococcica in campioni di formaggio a latte crudo naturalmente contaminati Risultati delle analisi relative alla ricerca delle enterotossine stafilococciche nei formaggi nell agosto 2009 : valore del test risultato Lotto prod. 06/07/ positivo Lotto prod. 10/07/ positivo Lotto prod. 11/07/ positivo Lotto prod. 19/07/ positivo
60 Studio relativo alla permanenza dell enterotossina stafilococcica in campioni di formaggio a latte crudo naturalmente contaminati Risultati delle analisi relative alla ricerca delle enterotossine stafilococciche nei formaggi a novembre 2010; considerata l importanza di questa determinazione dopo 15 mesi di conservazione del formaggio in frigorifero la ricerca è stata eseguita in più punti della forma di formaggio in modo da verificare la distribuzione della tossina all interno del campione: valori del test risultato Lotto prod. 06/07/ positivo Lotto prod. 10/07/ positivo Lotto prod. 11/07/ positivo Lotto prod. 19/07/ negativo
61 Studio relativo alla permanenza dell enterotossina stafilococcica in campioni di formaggio a latte crudo naturalmente contaminati Il campione di formaggio del lotto di produzione 11/07/2009 è stato successivamente analizzato anche in giugno 2011 e in dicembre 2011con i seguenti risultati: valore del test risultato Lotto prod. 11/07/ positivo Giugno 2011 Lotto prod. 11/07/ positivo Dicembre 2011
62 Studio relativo alla permanenza dell enterotossina stafilococcica in campioni di formaggio a latte crudo naturalmente contaminati Considerazioni Il riscontro di valori del test così diversi all interno della stessa forma è probabimente dovuto alla distribuzione degli stafilococchi coagulasi positivi non uniforme e da una conseguente distribuzione delle enterotossine in modo disomogeneo e casuale. La presenza di un valore del test molto vicino al valore soglia nel lotto 19/07/2009 analizzato ad agosto 2009 ( 0.20 ) e successiva negativizzazione del campione dopo 15 mesi di conservazione in frigorifero fa pensare ad una presenza minima dell enterotossina e ad una sua localizzazione puntiforme e accidentale.
63 Studio relativo alla permanenza dell enterotossina stafilococcica in campioni di formaggio a latte crudo naturalmente contaminati In conclusione La persistenza delle enterotossine stafilococciche nei campioni di formaggio a latte crudo dopo diversi mesi di conservazione a temperatura di refrigerazione avvalora l ipotesi che il prolungamento della conservazione del formaggio ai fini di un possibile recupero del prodotto e successiva commercializzazione è privo di fondamento scientifico ; ne consegue che in caso di non conformità per presenza di enterotossine stafilococciche in partite di formaggio a latte crudo la disposizione di distruggerle direttamente sembra rappresentare la soluzione più rapida, sicura ed economica. Sarà interessante in futuro studiare la permanenza della tossina nel formaggio anche durante una prolungata fase di stagionatura.
64 Grazie per l attenzione SC1 Microbiologia alimentare
SET RPLA SET RPLA : test di agglutinazione passiva inversa ( sensibilità del metodo : ng/ml )
SET RPLA Test semiquantitativo utilizzato per la ricerca delle enterotossine stafilococciche A,B,C,D mediante agglutinazione passiva inversa al lattice Si utilizzano degli antisieri ricavati per immunizzazione
DettagliAspetti microbiologici nei prodotti a base di latte degli alpeggi
Aspetti microbiologici nei prodotti a base di latte degli alpeggi Dott.. Renzo Mioni Direttore SC1 Microbiologia degli Alimenti Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie Data e luogo L alpeggio
DettagliBuone prassi di caseificazione. Buone prassi igieniche
Produrre sicuro in malga Buone prassi di caseificazione Buone prassi igieniche Argomenti del giorno Quali sono i corretti comportamenti durante la caseificazione in malga? Come la ricerca scientifica può
DettagliRisultati stagione Piano di campionamento
Risultati stagione 2014-2015 Piano di campionamento 2015-2016 Michela Favretti IZS Venezie Montebelluna, 22 ottobre 2015 Stagione 2014-2015 178 conferitori Carni suine 14 Listeria monocytogenes
DettagliProgrammazione campionamento e gestione campioni e dati PPL
Programmazione campionamento e gestione campioni e dati PPL 2018-2019 Allegato A1 CARNI TRASFORMATE DI SUINO Le analisi saranno eseguite in accordo al seguente programma DURANTE LA PRODUZIONE (stagione
DettagliProdotto lattiero caseario tradizionale della provincia di Nuoro
Sorveglianza del rischio e tutela della salute pubblica ASL-Olbia Budoni 17-18 settembre 2007 Qualità igienico-sanitaria di Frùe Prodotto lattiero caseario tradizionale della provincia di Nuoro T.Firinu
DettagliOrdinanza del DFI sui requisiti igienici
Ordinanza del DFI sui requisiti igienici (ORI) Modifica del 7 marzo 2008 Il Dipartimento federale dell interno (DFI) ordina: I L ordinanza del DFI del 23 novembre 2005 1 sui requisiti igienici è modificata
DettagliCOMUNE DI PIANEZZA CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA
COMUNE DI PIANEZZA CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA LIMITI DI CONTAMINAZIONE MICROBICA Limiti di contaminazione microbica - Comune di Pianezza a.s. 2011-2012 1 YOGURT
DettagliCaratteristiche qualitative CNR Centro Studi Latte-Milano. del latte crudo IL LATTE. Roberta Lodi 1
CNR-ISPA Sede di Vendita diretta di latte crudo: qualità e sicurezza Tradate 11.09.08 Caratteristiche qualitative CNR Centro Studi Latte- del latte crudo Roberta Lodi 1 IL LATTE è una complessa miscela
DettagliGestione delle NC microbiologiche
Gestione delle NC microbiologiche IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO DEGLI ALIMENTI: CAMPIONAMENTO, INTERPRETAZIONE DEL RISULTATO, FLUSSI INFORMATIVI e GESTIONE DELLE NC Torino 10-11 11 giugno 2013 Asti 18-19
DettagliAsti 15 novembre 2013 Dott.ssa Angela Maria Allegra
IL REGOLAMENTO CE n. 2073/2005: Aspetti applicativi ed esperienze in campo nel settore lattiero-caseario e nel settore delle carni e dei prodotti carnei Asti 15 novembre 2013 Dott.ssa Angela Maria Allegra
DettagliQualità microbiologica dei prodotti lattiero-caseari in aziende di estivazione (alpeggi)
Qualità microbiologica dei prodotti lattiero-caseari in aziende di estivazione (alpeggi) Campioni analizzati: Campioni non conformi: 311 30 (10%) Immagine tratta da: http://www.proticino.ch/ Introduzione
DettagliAttività comunitaria concernente i criteri microbiologici degli alimenti in funzione della valutazione del rischio
Attività comunitaria concernente i criteri microbiologici degli alimenti in funzione della valutazione del rischio Laura Toti,, Eva Alessi Focus su sicurezza d uso e nutrizionale degli alimenti 21-22 22
DettagliNewsletter Laboratorio cantonale 86
Comune Bedigliora Da: Laboratorio cantonale Inviato: mercoledì, 31. gennaio 201812:25 A: Comune Bedigliora Oggetto: Newsletter Laboratorio cantonale - campagna formaggi caseifici e TA -
DettagliOsvaldo Matteucci Farindola 22 marzo 2014
REGOLAMENTO (CE) 2073/2005 MODIFICATO DAI REGOLAMENTI (CE) 1441/2007, 365/2010, 1086/2011 E 209/2013: : CRITERI MICROBIOLOGICI PER LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI Osvaldo Matteucci Farindola 22 marzo 2014
DettagliCNR- ISPA - Sezione di Milano
CNR- ISPA - Sezione di Milano Milena Brasca Roberta Lodi CNR Centro Studi Latte-Milano Lodi, 0 Febbraio 2007 Monitoraggio del quadro igienico-sanitario degli allevamenti lombardi e del latte crudo venduto
DettagliCaso di MTA da enterotossina stafilococcica in formaggio
Caso di MTA da enterotossina stafilococcica in formaggio Cinzia Cardamone Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia Area Microbiologia degli alimenti cinzia.cardamone@izssicilia.it Vi WORKSHOP
DettagliQualità microbiologica di diversi prodotti lattiero-caseari d estivazione
Qualità microbiologica di diversi prodotti lattiero-caseari d estivazione Numero di campioni prelevati 294 Totale campioni non conformi 38 Introduzione e obiettivi Il formaggio d alpe ticinese è un prodotto
DettagliProgetto META: Mungitura: Efficienza, sostenibilità e qualità
Progetto META: Mungitura: Efficienza, sostenibilità e qualità Qualità Microbiologica del Latte Milena Brasca Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari Milano Iniziativa
DettagliFrosinone 15 ottobre Palazzo Jacobucci
T. Zottola T. Zottola - M.C. - Campagna Frosinone 15 ottobre 2018 - Palazzo Jacobucci Consumi italiani 2017 2017 Definizione Criterio microbiologico Reg. CE 2073/2005 Criterio che permette di definire
DettagliI piani di campionamento ed il Reg. CE 1441/2007 Quando e come
Shelf life Criteri di applicazione e di valutazione I piani di campionamento ed il Reg. CE 1441/2007 Quando e come Paolo Daminelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell Emilia Romagna
DettagliChallenge test: metodologia e strumenti pratici per una corretta valutazione
Challenge test: metodologia e strumenti pratici per una corretta valutazione Normativa e linee guida di riferimento Dott. Alberto Bellio alberto.bellio@izsto.it S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni
DettagliIl latte crudo è un prodotto come gli altri? Il latte crudo è un prodotto a rischio?
Il latte crudo è un prodotto come gli altri? Il latte crudo è un prodotto a rischio? tutti i prodotti alimentari non sottoposti a trattamento sono più a rischio dei prodotti trattati la qualità igienico
DettagliOrdinanza del DFI sui requisiti igienici
Ordinanza del DFI sui requisiti igienici (ORI) Modifica del 26 novembre 2008 Il Dipartimento federale dell interno (DFI) ordina: I L ordinanza del DFI del 23 novembre 2005 1 sui requisiti igienici è modificata
DettagliSICUREZZA DELLA FILIERA LATTIERO-CASEARIA
Settimana della sicurezza alimentare Frosinone 16-20 ottobre 2017 SICUREZZA DELLA FILIERA LATTIERO-CASEARIA Tiziana Galli IZSLT - Sezione di Latina 16 ottobre 2017 Frosinone Sicurezza alimentare Gli alimenti
DettagliMONITORAGGIO DELLA QUALITÀ MICROBIOLOGICA DEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI IN TICINO
MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ MICROBIOLOGICA DEI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI IN TICINO Introduzione e obiettivi della campagna Anche nel corso del 6 il Laboratorio cantonale ha preso parte (in collaborazione
DettagliOrdinanza del DFI sui requisiti igienici
Ordinanza del DFI sui requisiti igienici (ORI) Modifica del 13 ottobre 2010 Il Dipartimento federale dell interno ordina: I L ordinanza del DFI del 23 novembre 2005 1 sui requisiti igienici è modificata
DettagliIl controllo del latte
Il controllo del latte diagnosi di patologie mammarie controlli funzionali controlli tecnologici controlli qualitativi (pagamento qualità) controlli di legge 1 Analisi Inibenti Carica batterica Grasso,
DettagliLa consulenza S.A.T.A. (Servizio di Assistenza Tecnica agli Allevamenti )
La consulenza S.A.T.A. (Servizio di Assistenza Tecnica agli Allevamenti ) Protocolli per le corrette norme igieniche e per la rintracciabilità Dott. Marco Pirovano Specialista S.A.T.A. Settore Sistemi
DettagliRAPPORTO LEGGE 3/2005 Interventi urgenti per la tutela della bufala mediterranea italiana in Campania. Introduzione
RAPPORTO LEGGE 3/25 Interventi urgenti per la tutela della mediterranea italiana in Campania dott.ssa Colarusso e dott.ssa Pellicanò Introduzione Diversi sono i Piani che in Campania consentono un controllo
DettagliElena Cosciani-Cunico, Elena Dalzini, Paolo Daminelli, Nadia Losio. Comportamento di Listeria ed E.coli VTEC in prodotti a latte crudo
Elena Cosciani-Cunico, Elena Dalzini, Paolo Daminelli, Nadia Losio Comportamento di Listeria ed E.coli VTEC in prodotti a latte crudo GIORNATA STUDIO SULLE PROBLEMATICHE ATTUALI DEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO,
DettagliContaminazione delle filiere alimentari. Dr. D'Aurizio Guglielmo P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare
Contaminazione delle filiere alimentari 1 Regolamenti del pacchetto igiene 2 Separazione delle responsabilità fra OSA e Autorità Competenti OSA: responsabilità disposizioni di dare piena contenute particolare
DettagliAPPLICAZIONE DEL PACCHETTO IGIENE IN ALPEGGIO. Rovereto 07 marzo 2014 Dr. Gerola Roberto Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento
APPLICAZIONE DEL PACCHETTO IGIENE IN ALPEGGIO Rovereto 07 marzo 2014 Dr. Gerola Roberto Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento Malghe censite Malghe utilizzate Periodo di monticazione Altitudine
DettagliAlimenti vegetali e contaminazione ambientale:
Alimenti vegetali e contaminazione ambientale: il laboratorio di analisi a tutela della collettività Controlli microbiologici su alimenti di origine vegetale Dott.ssa Floriana Scuriatti Dip. Prov.le ARPAM
DettagliLe analisi che si effettuano sul latte. Percorso didattico quarta/quinta ITIS Cartesio Indirizzo chimico-biotec. sanitario
Le analisi che si effettuano sul latte Percorso didattico quarta/quinta ITIS Cartesio Indirizzo chimico-biotec. sanitario Per il controllo della qualità del latte vengono rilevati determinati parametri:
DettagliMASCARPONE VASC. 500g. Codice 43150
MASCARPONE VASC. 500g Rev. 0 Codice 43150 del 18/02/2014 1) DESCRIZIONE PRODOTTO: formaggio fresco, a pasta molle, ottenuto dalla coagulazione acida di crema di latte pastorizzata Paese di produzione:
DettagliFabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici.
Fabriano, 26 Ottobre 2011 ERMENEUTICA DEL REGOLAMENTO 2073 H.A.C.C.P.: criteri di individuazione e gestione dei punti critici Paolo Daminelli Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell
DettagliPPL VENETO STAGIONE
PPL VENETO STAGIONE 2016-2017 REPORT PIANO DI MONITORAGGIO Michela Favretti SCS8 Valorizzazione delle produzioni alimentari Laboratorio di Tecnologie Alimentari Legnaro, 20 ottobre 2017 CONFERIMENTI (01.09.2016-31.08.2017)
DettagliLinee guida 882: un traguardo per una nuova partenza
Linee guida 882: un traguardo per una nuova partenza Lucia Decastelli S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni - IZSTO BOLZANO BOLZANO Linee guida per il controllo ufficiale ai sensi dei Reg (CE)
DettagliControlli microbiologici degli alimenti
Controlli microbiologici degli alimenti Considerazioni di carattere generale e Regolamento (CE) 2073 / 2005 e successive modifiche Maria Luisa Cortesi Il controllo microbiologico degli alimenti FINALITA
DettagliDipartimento Prevenzione
Come il cacio sui maccheroni San Marino 24 novembre 2010 Dott. Maurizio Berardi Dipartimento Prevenzione Latte Il latte è un liquido secreto dalla ghiandola mammaria dalle femmine dei mammiferi, il suo
DettagliIl Protocollo Tecnico: applicazione nei laboratori Controllo Alimenti
Il Protocollo Tecnico: applicazione nei laboratori Controllo Alimenti Asti, 22 maggio Torino, 12 giugno 2014 Fabio Zuccon, Silvia Gallina 1 S.C. Controllo Alimenti e Igiene delle Produzioni - IZSTO 1 2
DettagliPrime strategie e metodologie di applicazione del Reg. (CE) 2073/ continuità o discontinuità con il sistema di autocontrollo HACCP?
Mercoledi 19 Settermbre 2007 Prime strategie e metodologie di applicazione del Reg. (CE) 2073/2005 - continuità o discontinuità con il sistema di autocontrollo HACCP? Dott. Ivano Panini INTRODUZIONE Studio
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 48 DEL 1 DICEMBRE 2008
REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 6 novembre 2008 - Deliberazione N. 1765 - Area Generale di Coordinamento N. 20 - Assistenza Sanitaria Sicurezza alimentare - Adattamenti per la produzione
DettagliPROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0
Scheda N 1 di 7 PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 1 Acqua destinata al consumo umano Coliformi a 37 C, Escherichia coli ISO 19458:2006 + ISO 9308-1:2000/Cor 1:2007 Conteggio delle colonie a 22 C, Conteggio
DettagliProdotti e processi di conservazione e trasformazione del latte
Prodotti e processi di conservazione e trasformazione del latte MATERIE PRIME PROCESSI DI CONSERVAZIONE PROCESSI DI TRASFORMAZIONE CONSERVAZIO NE DI BREVE TERMINE CONSERVAZIONE DI LUNGO TERMINE TRASFORMAZIONE
DettagliThe Milk Day Milk and health in the Province of Trento
The Milk Day Milk and health in the Province of Trento 1 IMPRESE ALIMENTARI ATTIVE IN PROVINCIA DI TRENTO Allevamenti da riproduzione: dei quali: Bovini: 1.348 con produzione di t 134.682 (87% caseificazione)
DettagliELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0
Scheda 1 di 5 ELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 Acque destinate al consumo umano e di piscina Ricerca e conta di Pseudomonas aeruginosa UNI EN ISO 16266:2008 Acque destinate al consumo umano, acqua
DettagliAi Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI
Giunta Regionale Direzione Generale Sanità Data: Protocollo: Ai Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI Circ. 19/SAN/07 Ai Responsabili dei Dipartimenti di Prevenzione Veterinari
DettagliNOTE TECNICHE CAMPIONI PER LABORATORI ARAL Revisione ottobre 2011
Raccolta quotidiana di campioni in recapiti organizzati, con possibilità di concordare modalità personalizzate Recapiti delle Associazioni Provinciali Allevatori APA Bergamo - 035670536 APA Brescia - 0302422386
DettagliIl controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003
Il controllo microbiologico sugli alimenti di origine animale in Emilia Romagna. Anno 2003 Nelle tabelle seguenti sono riassunti gli esiti delle analisi effettuate sui campioni di alimenti di origine animale
DettagliALLEGATOA7 alla Dgr n del 11 agosto 2015 pag. 1/6
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA7 alla Dgr n. 1070 del 11 agosto 2015 pag. 1/6 SCHEDA TECNICA PER LA PRODUZIONE DI PRODOTTI LATTIERO CASEARI PPL Veneto DI MALGA E DI PICCOLI CASEIFICI AZIENDALI
DettagliAi Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI
Giunta Regionale Direzione Generale Sanità Data: Protocollo: Ai Direttori Generali delle ASL della Regione Lombardia LORO SEDI Circ. 13 /SAN Ai Responsabili dei Dipartimenti di Prevenzione Veterinari delle
DettagliObblighi per gli operatori della ristorazione e per il controllo ufficiale alla luce del Reg. CE 2073/05 e s.m.i.
APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO CE 2073/05 NELLA RISTORAZIONE: stato dell'arte, scenari e prospettive per la qualità del prodotto e la sicurezza del consumatore Obblighi per gli operatori della ristorazione
DettagliValidazione secondo UNI EN ISO del metodo Micro Biological Survey: Conta Batterica Totale e E. coli.
UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Tesi di Laurea Magistrale in BIOLOGIA PER LA RICERCA MOLECOLARE, CELLULARE E FISIOPATOLOGICA Validazione secondo UNI EN
DettagliLA PRODUZIONE CASEARIA NEGLI ALPEGGI DELLA LOMBARDIA
LA PRODUZIONE CASEARIA NEGLI ALPEGGI DELLA LOMBARDIA Rovereto, 7 marzo 2014 Stefano Foschini U.O. Veterinaria DG Salute Regione Lombardia lunedì 10 marzo 2014 ASL RICONOSCIUTI REGISTRATI Bergamo 64 3 Brescia
DettagliPregi del latte crudo
CNR-ISPA Sezione di Tavola Rotonda Latte Crudo Un bene da tutelare Crema, 6 Giugno 2007 Pregi del latte crudo Milena Brasca Roberta Lodi 1 Programma Regionale della Ricerca in campo agricolo 2004-2006
DettagliELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0
pag. 1 di 5 UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2005 ELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 Acque per uso umano Conta Carica microbica aerobia a 22 C, Conta Carica microbica aerobia a 36 C Conta Coliformi, Conta
DettagliALLEGATO C.S.A. N. 3 - LIMITI MICROBIOLOGICI
1 ALLEGATO C.S.A. N. 3 - MICROBIOLOGICI SCHEDA N. 1 TIPOLOGIA: PANE GRATTUGIATO E. 10 5 UFC / g Marshall J. P. 1910 2 86 COLIFORMI 10 2 UFC / g Marshall J. P. 1986 LIEVITI E MUFFE 10 3 UFC / g Marshall
DettagliLa shelf life dei prodotti e le analisi di laboratorio: quando sono necessarie?
APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO CE 2073/05 e smi Quando e a cosa servono le analisi su alimenti e superfici La shelf life dei prodotti e le analisi di laboratorio: quando sono necessarie? APPLICAZIONE DEL
DettagliValutazione del comportamento di microrganismi patogeni nel caciocavallo molisano. Giacomo Migliorati, Francesco Pomilio, Luigi Iannetti
Valutazione del comportamento di microrganismi patogeni nel caciocavallo molisano Giacomo Migliorati, Francesco Pomilio, Luigi Iannetti I risultati della ricerca corrente condotta dall IZSAM G. Caporale.
DettagliAziende bovine ed ovi-caprine registrate per la produzione di latte Grafico 1 Numero totale di aziende produttrici di latte Anno 2007.
QUALITA IGIENICO SANITARIA DEL LATTE Aziende bovine ed ovi-caprine registrate per la produzione di latte 27, il numero totale di aziende che producono latte ha subito un lieve calo, confermando un Nel
Dettagli3.7 PASTE ALL UOVO FARCITE ARTIGIANALI FRESCHE NON CONFEZIONATE
3.7 PASTE ALL UOVO FARCITE ARTIGIANALI FRESCHE NON CONFEZIONATE Esaminati 428 campioni. Tab.21: Standard di riferimento per paste farcite artigianali fresche confezionate (Circolare del Ministero della
DettagliSPECIFICHE DI SERVIZIO
Gentile Cliente, con la presente si riportano le specifiche di servizio relative all attività analitica del Laboratorio Concast: a) le metodiche analitiche adottate sono codificate nel Sistema Qualità
DettagliNorme in Vigore. pag. 1/5
Elenco Norme Abbonamento UNICOU590002 Agroalimentare - Agroalimentare - Analisi microbiologica Totale norme 80 di cui 48 in lingua inglese Aggiornato al 25/04/2019 22:40:52 Norme in Vigore UNI EN ISO 22117:2019
DettagliELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0
Scheda 1 di 5 ELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 Acque per uso umano Conta Coliformi, Conta Escherichia coli ISO 9308-1:2014 Conta Enterococchi ISO 7899-2:2000 Alimenti Ricerca Campylobacter jejuni,
DettagliIndice. Prefazione. Il casaro consapevole Tecnologia casearia: definizione Le denominazioni Formaggi DOP Formaggi IGP Formaggi STG Formaggi PAT
Indice Prefazione Il casaro consapevole Tecnologia casearia: definizione Le denominazioni Formaggi DOP Formaggi IGP Formaggi STG Formaggi PAT XI XIII XIV XV XVI XVI XVII XVIII 1. La tipologia e la classificazione
DettagliIL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI E LA VERIFICA DELL'ETICHETTATURA
IL CONTROLLO UFFICIALE DEGLI ALIMENTI E LA VERIFICA DELL'ETICHETTATURA Organizzazione dei sistemi di controllo Organizzazione dei sistemi di controllo U.E. UVAC/PIF MIN. SAN. NAS REGIONE ARPA DIREZIONE
DettagliIL LATTE I PRODOTTI LATTIERO-CASEARI
IL LATTE I PRODOTTI LATTIERO-CASEARI Estratto da un intervento di Roberta Lodi E. Feller 2013 1 Regio Decreto 9 maggio 1929, n. 994 Definizione: Il latte è il liquido fisiologico di escrezione e secrezione
DettagliNOTE TECNICHE CAMPIONI PER LABORATORI ARAL Revisione marzo 2011
Raccolta quotidiana di campioni in recapiti organizzati, con possibilità di concordare modalità personalizzate Recapiti delle Associazioni Provinciali Allevatori APA Bergamo - 035670536 APA Brescia - 0302422386
DettagliCOMUNE DI AIRASCA PROVINCIA DI TORINO CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA
ALLEGATO A/5 COMUNE DI AIRASCA PROVINCIA DI TORINO CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA Periodo da gennaio 2011 al 31.8.2013 TABELLE CARICHE MICROBICHE
DettagliStudio di shelf life e challenge test di Listeria monocytogenes in vegetali di IV gamma
Studio di shelf life e challenge test di Listeria monocytogenes in vegetali di IV gamma PROGETTO: IZS AM 02/11 RC I risultati della ricerca corrente condotte dall IZSAM. Anno 2015 Teramo, 15 giugno 2016
DettagliMastiti ad eziologia batterica negli ovini e caprini da latte. Report Nazionale 2013
Mastiti ad eziologia batterica negli ovini e caprini da latte Report Nazionale 2013 Con l intento di poter disporre di dati epidemiologici sulla diffusione delle mastiti a livello nazionale è stata realizzata,
DettagliELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0
Scheda 1 di 5 ELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 Acqua destinata al consumo umano Conta di Clostridium Perfringens Spore incluse Rapporti ISTISAN 2007/05 Met ISS A 005B Acqua potabile, acqua di piscine,
DettagliLinee guida in materia di deroghe per la produzione e la trasformazione di latte crudo e di vendita diretta di latte crudo
Allegato A Linee guida in materia di deroghe per la produzione e la trasformazione di latte crudo e di vendita diretta di latte crudo 1. Deroghe per la produzione di formaggi con latte bovino e ovicaprino
DettagliGazzetta ufficiale dell'unione europea
L 37/106 REGOLAMENTO (UE) 2019/229 DELLA COMMISSIONE del 7 febbraio 2019 che modifica il regolamento (CE) n. 2073/2005 sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari per quanto riguarda
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI SCIENZE CARDIOLOGICHE, TORACICHE E VASCOLARI
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI SCIENZE CARDIOLOGICHE, TORACICHE E VASCOLARI Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione ANNO ACCADEMICO 2014 2015
DettagliL alpeggio nel Veneto
L alpeggio nel Veneto dalla malga all impresa alimentare Tavola Rotonda, 5 aprile 2012 Villa Nievo Bonin Longare, Montecchio Precalcino (Vi) Le norme regionali attuali per l alpeggio DGR 3761/2008 Registrazione
DettagliSoluzioni possibili Che cosa NON deve fare il veterinario ufficiale
Soluzioni possibili Che cosa NON deve fare il veterinario ufficiale eliminare ciò che è buono creare danni irreparabili applicare scorrettamente le leggi alterare equilibri precari Che cosa deve fare il
DettagliTrasformazione del latte in alpeggio
Trasformazione del latte in alpeggio 7 marzo 2014 - Dr. Carlo Costanzi- - Situazione - Bovini alpeggiati 7.232 Vacche di origine PAT 1.475 Vacche di origine extra PAT Malghe N. 457 malghe alpeggiate UU.OO.
DettagliPATOGENI EMERGENTI NEL LATTE E PROSPETTIVE PER LA VENDITA DEL LATTE CRUDO
5 Congresso annuale Mastitis Council Italia PATOGENI EMERGENTI NEL LATTE E PROSPETTIVE PER LA VENDITA DEL LATTE Daminelli P., Cosciani Cunico E., Losio M.N., Finazzi G., Bonometti E., Todeschi S., Boni
DettagliDOMANDE E RISPOSTE SULLE ALTERAZIONI CROMATICHE DEGLI ALIMENTI DEPERIBILI E IL RUOLO DEL CONSUMATORE: DALLE MOZZARELLE BLU ALLA RICOTTA ROSSA
DOMANDE E RISPOSTE SULLE ALTERAZIONI CROMATICHE DEGLI ALIMENTI DEPERIBILI E IL RUOLO DEL CONSUMATORE: DALLE MOZZARELLE BLU ALLA RICOTTA ROSSA 1 Quali sono i microrganismi che possiamo trovare negli alimenti
DettagliSPECIFICHE DI SERVIZIO
Gentile Cliente, con la presente si riportano le specifiche di servizio relative all attività analitica del Laboratorio Concast: a) le metodiche analitiche adottate sono codificate nel Sistema Qualità
DettagliFormaggio fresco a pasta filata conservata in liquido di governo. Italia (regione Campania, provincia di Caserta) INGREDIENTI ALLERGENI E OGM
MOZZ. BUF.CAMP.DOP T/S GR 250/1 Rev. 1 Codice 64020 del 27/03/2014 DESCRIZIONE PRODOTTO: Formaggio fresco a pasta filata conservata in liquido di governo PAESE DI PRODUZIONE: Italia (regione Campania,
DettagliCriteri microbiologici nella Ristorazione collettiva: esperienze degli Istituti Zooprofilattici. Dott. Carlo Ercolini IZSPLV, Sezione di La Spezia
Criteri microbiologici nella Ristorazione collettiva: esperienze degli Istituti Zooprofilattici Dott. Carlo Ercolini IZSPLV, Sezione di La Spezia La sicurezza igienico - sanitaria di un alimento si ottiene
DettagliELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0
Scheda 1 di 6 ELENCO PROVE ACCREDITATE - CATEGORIA: 0 Acque destinate al consumo umano, Acque potabili, Acque di piscina, Acque minerali, oligominerali, termali e di falda. Ricerca e Conta Stafilococchi
DettagliTARIFFA IZSPB proposta DENOMINAZIONE PROVA TECNICA DI ANALISI METODO DI PROVA. OIE Terrestrial Manual: Capitoli
METODO DI PT/DIAG/004 Latte e prodotti derivati Brucella spp OIE Terrestrial Manual: 2009 - Capitoli 2.4.3-2.7.2-2.8.5 19,34 PT/MA/011 Salmonella spp () ISO 6579:2002/Cor 1 2004 18,67 PT/MA/011 Salmonella
DettagliI REGOLAMENTI del Pacchetto Igiene
I REGOLAMENTI del Pacchetto Igiene Obiettivi della legislazione alimentare Garantire un elevato livello di tutela della vita e della salute umana, della tutela degli interessi dei consumatori, comprese
DettagliStudio della contaminazione ambientale e di prodotto in aziende produttrici di gorgonzola
Studio della contaminazione ambientale e di prodotto in aziende produttrici di gorgonzola LNR per Listeria monocytogenes Vicdalia Aniela Acciari Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Abruzzo e del
DettagliValutazione dell efficacia di acido lattico, a diverse concentrazioni, sulla sopravvivenza di L.monocytogenes
Valutazione dell efficacia di acido lattico, a diverse concentrazioni, sulla sopravvivenza di L.monocytogenes e Salmonella Typhimurium sulla croste di Gorgonzola DOP sperimentalmente contaminata Materiali
DettagliGIORNATA STUDIO SULLE PROBLEMATICHE ATTUALI DEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO
GIORNATA STUDIO SULLE PROBLEMATICHE ATTUALI DEL SETTORE LATTIERO-CASEARIO Produzione latte alla stalla: esiti dei controlli ufficiali Carlo Rusconi 2 Il controllo del latte crudo alla stalla per la verifica
DettagliLATTE CRUDO E LATTE TRATTATO TERMICAMENTE
pag. 1 di 13 SCHEDA TECNICA A7 PRODUZIONE DI LATTE CRUDO, LATTE TRATTATO TERMICAMENTE E PRODOTTI LATTIERO CASEARI PPL VENETE DI MALGA E DI PICCOLI CASEIFICI AZIENDALI Per produrre latte crudo, latte trattato
DettagliUniversità degli Studi di Torino Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia
Anno Accademico 2013/2014 Università degli Studi di Torino Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia Ricerca di Salmonella spp., Listeria monocytogenes, E.coli O157:H7 e Yersinia enterocolitica
DettagliRC 2008 Studio della contaminazione ambientale da Listeria monocytogenes e distribuzione della contaminazione su formaggi erborinati
RC 2008 Studio della contaminazione ambientale da Listeria monocytogenes e distribuzione della contaminazione su formaggi erborinati Vincenza Prencipe Reparto di Igiene delle tecnologie alimentari e dell
DettagliCRITERI MICROBIOLOGICI PER PRODOTTI ALIMENTARI
CRITERI MICROBIOLOGICI PER PRODOTTI ALIMENTARI Parametri Microrganismi mesofili aerobi ALIMENTI IN POLVERE PER L INFANZIA E ALIMENTI DIETETICI IN POLVERE A FINI MEDICI SPECIALI Metodi ISO 4833 < 10.000
DettagliCampionamento di matrici alimentari e ambientali in autocontrollo
Campionamento di matrici alimentari e ambientali in autocontrollo Francesco Tonucci - IZSUM Pesaro Fabriano 07 luglio 2016 RT-08 rev 03 - Prescrizioni per l'accreditamento dei laboratori di prova 3.
DettagliRaccomandazione n. 54/04/COL del 30 marzo 2004.
Raccomandazione n. 54/04/COL del 30 marzo 2004. Raccomandazione dell Autorità di vigilanza EFTA del 30 marzo 2004 relativa ad un programma coordinato di controlli ufficiali dei prodotti alimentari per
DettagliN Matrice Prova Metodo
E-MQ 1-1 ELENCO METODI DI PROVA LABORATORIO Pagina 1 di 9 Campionamento Latte e lattiero caseari Latte e lattiero caseari Alimenti zootecnici Alimenti zootecnici Preparazione campione per l'analisi microbiologica
Dettagli3.13 MANIPOLATI MISTI CRUDI DA CUOCERE (PIETANZE, CONTORNI CON PIU' INGREDIENTI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE)
3.13 MANIPOLATI MISTI CRUDI DA CUOCERE (PIETANZE, CONTORNI CON PIU' INGREDIENTI DI ORIGINE ANIMALE E VEGETALE) Esaminati 147 campioni. Tab.35: Standard di riferimento per manipolati misti crudi da cuocere
DettagliSSPV di RE CONTROLLO UFFICIALE IN ALLEVAMENTO DI OVINI E CAPRINI LISTA DI RISCONTRO/ CHECK LIST LATTE
Pag.1 8 CONTROLLO UFFICIALE IN ALLEVAMENTO DI OVINI E CAPRINI LISTA DI RISCONTRO/ CHECK LIST LATTE STATO DELLE REVISIONI - SERVIZIO VETERINARIO E IGIENE ALIMENTI REGIONE EMILIA ROMAGNA Rev. N. MOTIVAZIONE
Dettagli