NORMATIVA & APPROFONDIMENTI

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1 NORMATIVA & APPROFONDIMENTI GUIDA NORMATIVA COME INQUADRARE UN RAPPORTO LAVORATIVO DI TIPO AUTONOMO Agosto LAVORO AUTONOMO La presente guida normativa ha lo scopo di approfondirne la conoscenza, mediante nozioni schematiche ed organiche sui termini di scadenza, sulle novità del provvedimento, la sua applicazione, i casi di esclusione, ed i riferimenti legislativi di merito. PREMESSA Approfondire le conoscenze sulle possibili scelte che regolamentino un rapporto lavorativo di natura autonoma, per l anno Si deve innanzitutto discriminare tra soggettività passiva Iva e non; l ordine di elencazione è crescente per stabilità, durata, entità e ricorrenza del rapporto medesimo. COMPENSO OCCASIONALE AUTONOMO E strato modificato dall art. 61 della Legge Biagi, divenendo più restrittivo rispetto al passato. A partire dal 1 gennaio 2004 dovranno essere soddisfatti entrambi i seguenti requisiti: - la durata della prestazione riferita a ciascun committente non dovrà essere superiore a 30 giorni nell anno solare; - i compensi complessivamente percepiti non dovranno superare i 5 mila euro con riferimento a tutti i rapporti intrattenuti nello stesso anno solare. E quindi a prima vista un regime limitativo, che non permette di incassare nell anno oltre i E da escludere se si prevede di superarli, in quanto oltre il limite dei sono dovuti i contributi Inps, al pari del lavoro a progetto. Imposte dirette: la tassazione avviene sulla base delle aliquote Irpef nella seguente misura: - 23% con redditi entro i % da a di reddito - 38% da a di reddito Contributi previdenziali: non sono dovuti i contributi previdenziali Inps fino a di compensi annui; oltre sono dovuti alla gestione separata Inps, nella misura del 25,72% (che scende al 17% se soggetto pensionato o con altra copertura previdenziale). PRESTAZIONI OCCASIONALI DI TIPO ACCESSORIO Dopo alcuni anni dall emanazione della legge Biagi (D.Lgs. 276/03) che nell art. 72 introduceva il lavoro occasionale di tipo accessorio, dal 2008 è partita la prima sperimentazione di tale tipologia di lavoro, che potrà essere applicata per lavori di breve durata e a carattere saltuario o stagionale, come la vendemmia. La disciplina del lavoro accessorio è stata modificata in sede di manovra economica 2008 (D.L. 112/2008) che ha ampliato l ambito di applicazione oggettivo e soggettivo e semplificato l utilizzo da parte del datore di lavoro. Definizione: A seguito delle modifiche apportate, le prestazioni di lavoro accessorio possono essere eseguite nell ambito di: a) attività di lavoro domestico, senza il carattere della continuità (circolare Inps n. 44/2009); b) giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade, parchi o monumenti; c) insegnamento privato supplementare; d) manifestazioni sportive, culturali, caritatevoli o lavori di solidarietà o emergenza; Studio Ansaldi s.r.l autore: Ansaldi Giovanni

2 e) periodi di vacanza da parte di giovani con meno di 25 anni di età, regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso l università o istituti scolastici di ogni ordine e grado; f) attività agricole stagionali effettuate da pensionati e da giovani di cui alla lett. e); g) imprese familiari, limitatamente al commercio, turismo e servizi; h) consegna porta a porta e vendita ambulante di stampa quotidiana e periodica. Corrispettivo: Questa formula contrattuale è caratterizzata dal pagamento o accredito del corrispettivo mediante un ticket o voucher che viene erogato dal datore di lavoro. Il valore nominale di ogni singolo buono è pari a 10. Dal 2008 l Inps è stato designato come unico ente concessionario dei ticket. Il datore di lavoro può utilizzare due modi alternativi: voucher telematico o voucher cartaceo, acquistati presso le sedi Inps; la riscossione del buono cartaceo potrà essere effettuata presso tutti gli uffici postali. Aspetti fiscali e previdenziali: Dall importo di 10, ciascun lavoratore incasserà la quota la lui spettante di 7,50. I restanti 2,5 andranno per la copertura previdenziale Inps e l Inail. Il compenso per il lavoro accessorio non è soggetto a imposizione fiscale e non pregiudica lo status di lavoratore inoccupato o disoccupato. Il lavoratore accessorio, inoltre, non ha diritto a prestazioni di malattia, maternità, disoccupazione o assegni familiari, né al rilascio o al rinnovo del permesso di soggiorno. Per le particolarità sopra elencate, tali rapporti sono esclusi dal regime ordinario degli obblighi di comunicazione, in caso di instaurazione, trasformazione o cessazione. REGIME DELLE NUOVE INIZIATIVE PRODUTTIVE Introdotto dall art. 13 della legge 388/2000, c.d. forfettino, che ha le seguenti limitazioni: a) il contribuente non deve avere esercitato, nei tre anni precedenti, una attività professionale o d impresa (sia sotto forma di ditta individuale che di socio, collaboratore o familiare); b) l attività non deve costituire una mera prosecuzione di altra attività precedentemente esercitata sotto forma di lavoro autonomo o dipendente (è escluso il caso in cui l attività precedentemente svolta consista nel periodo di tirocinio obbligatorio ai fini professionali); c) l ammontare dei compensi di lavoro autonomo o dei ricavi per le imprese di servizi non deve superare i ,41 (60 milioni), ovvero i ,83 (120 mil.) se l impresa ha per oggetto altre attività; d) se si prosegue un attività d impresa svolta in precedenza da altro soggetto, l ammontare dei ricavi non deve superare i 60 milioni, ovvero i 120 milioni, se l impresa ha per oggetto altre attività. E da escludere quando nel triennio precedente si è stati titolari di partita Iva. Attivazione: La scelta avviene formalmente al momento della dichiarazione di inizio attività. Obblighi: I contribuenti che usufruiscono del nuovo regime sono tenuti alla registrazione delle fatture emesse o ricevute, alla liquidazione dell Iva annuale e agli obblighi dichiarativi annuali. Imposte dirette: la tassazione consiste nel pagamento di un imposta sostitutiva Irpef pari al 10% del reddito di lavoro autonomo prodotto (ricavi o compensi costi) per i primi tre anni di attività. Decadenza del regime: dall anno seguente a quello in cui si supera il limite di ,41 di volume di affari, o dall anno stesso in cui si supera il limite per oltre il 50% (in pratica quando si superano i ,12 ). REGIME DEI MINIMI La L. Finanziaria 2008 ha previsto un nuovo regime contabile e fiscale per le persone fisiche a partire dal 1 gennaio 2008, con ricavi o compensi nel limite dei ,00 euro annui. I contribuenti minimi che ricadono nel regime non applicano l Iva, né conseguentemente hanno diritto alla detrazione dell imposta per gli acquisti effettuati. Studio Ansaldi s.r.l autore: Ansaldi Giovanni

3 Non sono soggetti all Irap e applicano una imposta sostitutiva dell imposta sui redditi e delle addizionali del 20%. Sono inoltre esonerati dall invio degli elenchi clienti e fornitori e dall applicazione degli studi di settore o dei parametri. Sono interessati all applicazione del nuovo regime le persone fisiche residenti nello Stato che esercitano una attività di impresa o di lavoro autonomo che nell anno solare precedente: a) hanno conseguito ricavi o compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a ; b) non hanno sostenuto spese per dipendenti o collaboratori a progetto o associati in partecipazione (non paiono esservi preclusioni in relazione all eventuale sostenimento di costi in relazione a prestazioni di lavoro autonomo occasionale); c) non hanno effettuato cessioni all esportazione secondo i criteri di cui all art. 6 del D.P.R. 633/72; d) non hanno effettuato nel triennio precedente acquisti di beni strumentali, anche mediante appalto e locazione, pure finanziaria, per un ammontare complessivo superiore a Sono esclusi dal regime: - i soggetti che applicano regimi speciali ai fini Iva (agricoltura, vendita di monopoli, editoria, intrattenimenti, agenzie di viaggio, agriturismo, vendite a domicilio, beni usati); - i soggetti non residenti; - i soggetti che in via esclusiva o prevalente effettuano cessioni di fabbricati, terreni o mezzi di trasporto nuovi; - i soggetti cha contestualmente partecipano a società di persone, associazioni professionali o in Srl che hanno optato per il regime di trasparenza fiscale. Non viene addebitata e né può essere detratta l imposta. Chi applicherà il nuovo regime dovrà operare la rettifica della detrazione Iva prevista dall art. 19-bis2 del D.P.R. 633/72 che comporta il versamento dell Iva sull acquisto dei beni strumentali effettuato nell ultimo quinquennio (10 anni per gli immobili) e sulle rimanenze di magazzino. La rettifica non dovrà essere effettuata per i beni ammortizzabili di costo unitario non superiore a 516,46 euro e per i beni il cui coefficiente di ammortamento è superiore al 25% (co.5 art. 19-bis2). Per tale motivo risulta particolarmente sconveniente il passaggio al nuovo regime per gli operatori che hanno effettuato acquisti rilevanti di beni. Attivazione: E un regime naturale per i contribuenti che rientrano nelle condizioni previste dalla norma e che hanno in corso di svolgimento l attività: per questi sarà necessario emettere la prima fattura senza l addebito dell Iva. Per chi intende iniziare l attività deve darne comunicazione nel modello di inizio attività (AA9) barrando la casella contribuenti minori nel quadro B. Obblighi: I contribuenti che usufruiscono del nuovo regime sono tenuti alla registrazione e conservazione dei documenti contabili, con esclusione delle liquidazioni e versamenti Iva e dell Irap. Nella certificazione dei corrispettivi o delle fatture/ricevute fiscali si dovrà annotare che tratta di operazioni effettuate ai sensi dell art. 1, comma 100 della L. Finanziaria per il Per le attività professionali continua ad applicarsi la ritenuta di acconto e vi è anche l obbligo di tenere un conto corrente bancario o postale nel quale far confluire le somme riscosse nell esercizio dell attività e dai quali prelevare le somme per pagare le spese. Si ricorda che fino al 30 giugno 2008 sarà possibile riscuotere pagamenti in contanti per importi fino a euro; dal primo luglio 2008 al 30 giugno 2009 tale limite scenderà a 500 euro, e successivamente a 100 euro a decorrere dal primo luglio Imposte dirette: la tassazione consiste nel pagamento di un imposta sostitutiva Irpef pari al 20% del reddito di lavoro autonomo prodotto (ricavi o compensi costi) comprese plusvalenze e minusvalenze, sulla base del c.d. principio di cassa. Sono deducibili dal reddito i contributi previdenziali e assistenziali. Studio Ansaldi s.r.l autore: Ansaldi Giovanni

4 Decadenza del regime: dall anno seguente a quello in cui si supera il limite di , o dall anno stesso con effetto dall inizio dell anno nel caso in cui si supera il limite per oltre il 50% (in pratica quando si superano i ), con obbligo di ripristino immediato di tutti gli adempimenti contabili; in tal caso sarà dovuta l Iva relativa all intero anno solare. Uscita dal regime: la disapplicazione può avvenire con una delle seguenti ipotesi alternative: 1) Mediante comportamento concludente del soggetto interessato ad applicare l imposta nei modi ordinari che ne darà successivamente comunicazione con l opzione. 2) Per legge, al superamento dei limiti previsti o al verificarsi di una causa di esclusione/inapplicabilità; in questa fattispecie l applicazione del regime ordinario sarà dall anno successivo al verificarsi dell evento. 3) A seguito di accertamento divenuto definitivo che abbia accertato il venir meno di una delle condizioni di accesso. In deroga alla regola generale, l opzione esercitata per il regime Iva ordinario per il 2008 può essere revocata con effetto dal successivo periodo di imposta (anziché di permanenza minima triennale); la revoca è comunicata con la prima dichiarazione annuale da presentare successivamente alla scelta operata. Sanzioni: L infedele dichiarazione dei dati per avvalersi del regime agevolato determina la sua cessazione e le sanzioni ordinarie sono aumentate del 10 per cento se il maggior reddito accertato supera del 10 per cento quello dichiarato. REGIME SEMPLIFICATO Escludendo il regime ordinario di cui si dirà in seguito - in quanto non ha alcun beneficio fiscale, ma soltanto maggiori obblighi, si analizza di seguito il regime semplificato. Si premette che è quello naturale per le attività professionali che eccedono le ristrette limitazioni poste per i forfettari. Si applica indipendentemente dall attività svolta, alle imprese individuali e alle società di persone, che nell anno precedente o in quello in corso abbiano conseguito ricavi o compensi non superiori ai seguenti limiti: ,14 nel caso di attività di prestazione di servizi; ,90 negli altri casi. Obblighi: registrazione e tenuta delle scritture contabili ai fini Irpef, Irap e Iva; liquidazioni e versamenti periodici Iva. Imposte dirette: la tassazione avviene sulla base delle aliquote Irpef nella seguente misura: - 23% con redditi entro i % da a di reddito - 38% da a di reddito CONTABILITA ORDINARIA E un regime opzionale per le attività professionali, indipendentemente dal totale dei ricavi o compensi conseguito. Per l attività di impresa è obbligatorio al superamento dei seguenti ricavi: ,14 nel caso di attività di prestazione di servizi; ,90 negli altri casi. Rispetto al semplificato ha gli stessi adempimenti, con maggiori obblighi nella tenuta delle scritture contabili: registro cronologico delle movimentazioni finanziarie (per i professionisti) o il libro giornale (imprese). Studio Ansaldi s.r.l autore: Ansaldi Giovanni

5 Invariato per tutto quando detto prima per il regime semplificato, in termini di obblighi, tassazione e contributi previdenziali. Studio Ansaldi srl corso piave 4, Alba (CN) La riproduzione con qualsiasi mezzo è vietata. Tutti i diritti sono riservati. Studio Ansaldi s.r.l autore: Ansaldi Giovanni

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