Introduzione al Lean Management

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1 Introduzione al Lean Management Castellanza 22 maggio 2014 Claudio CARBONARO

2 Programma e date 20 novembre Giorno 1 Il Lean Thinking Il percorso dallo standard al miglioramento continuo - i metodi - gli strumenti - l eliminazione degli sprechi Lean Game: dalla teoria alla pratica 21 novembre Giorno 2 Il Value Stream Mapping La costruzione della mappa Esercitazione pratica: - Costruzione di una Mappa del Valore actual state Il modello della Lean Organization L approccio al cambiamento 2

3 Riflessione individuale Cos è la Lean? E una caratteristica delle aziende Giapponesi che producono automobili E un insieme di tecniche: JIT, KANBAN, TPM, Produzione livellata, One Piece Flow, SMED, POKAYOKE, ANDON, 5S, etc. E un sistema di Management 5

4 Lean Thinking La storia

5 Dal Reengineering al Lean Anni 50 1 metà anni 70 Anni 70 1 metà anni 80 2 metà anni 80 1 metà anni 90 2 metà anni ad oggi Strategie basate su economie di scala e produzione di massa Strategie di leadership su un fattore competitivo (teorema del trade-off di stampo americano) Strategie basate sul miglioramento continuo (modello giapponese del kaizen ) Strategie di break-through (sintesi dei modelli verso l azienda rapida e snella) Focus su: Focus su: Focus su: Focus su: Costi Qualità Tempo Valore Standardizzazione Costi Qualità Qualità (Utilizzo dell organizzazione scientifica del lavoro) (Utilizzo delle curve di esperienza/ apprendimento) (Time based competition: miglioramenti attesi dell ordine del 10-20%) Costi Tempo Ambiente (Salti di performance attesi del 30-50%) 5

6 From loom to lean un secolo di evoluzione Rischio di bancarotta Da una ricerca del MIT nasce il libro La Macchina che ha cambiato il mondo Viene coniato il termine Lean Production per descrivere in occidente il TPS 1902 Sakichi Toyoda inventa un telaio (loom) che si ferma automaticamente quando quando il filo si rompe 1933 Il figlio di Sakichi, Kiichiro Toyoda, sfruttando i proventi derivanti dal brevetto del telaio automatico fonda la Toyota Motor Company 2 Guerra mondiale 1950 Taiichi Ohno sviluppa le idée di Sakichi & Kiichiro sviluppando il Toyota Production System (TPS) 6 TPS viene esportato ai fornitori Giapponesi di Toyota TPS funziona anche fuori del Giappone (es. NUMMI)

7 Dal Toyota Production System... Kiichiro Toyoda TPS Taiichi Ohno JUST IN TIME JIDO-KA Produzione tirata dal cliente Heijun-Ka Costanza dei ritmi produttivi Controllo automatico dei difetti di un processo produttivo 7

8 al Lean Thinking James Womack VALUE MAPPING FLOW PULL PERFECTION Daniel Jones Lean Enterprise a way to do more and more with less and less: less human effort, less equipment, less time, less space, while coming closer and closer providing customers with exactly what they want (J. Womak, D.T. Jones - Lean Thinking) 8

9 Approccio manageriale in Toyota Fonte: Toyota Kata Mike Rother La gestione quotidiana = Change management (le condizioni esterne sono dinamiche e non prevedibili) I comportamenti delle persone fanno la differenza I modelli di comportamento sono più efficaci e flessibili di strumenti e soluzioni Queste routine si possono insegnare 9

10 Due routine (Kata) Due routine di miglioramento: una volta ai processi operativi, una alle capacità gestionali Gli obiettivi guidano il miglioramento Il miglioramento è (anche) a livello operativo Fonte: Toyota Kata Mike Rother 10

11 La genesi del Lean Thinking: Nessuna nuova idea nasce del tutto formata dal nulla Il Lean Thinking nasce come concettualizzazione di un sistema di management collaudato con risultati eclatanti: il Toyota Production System. TOYOTA PRODUCTION SYSTEM Sistema produttivo Pull /JIT Produzione a flusso/kanban Polifunzionalità e polivalenza Lay-out flow shop SMED/RTS/Visual Management Scorte sottochiave Zero difetti SISTEMA FORDISTA Sovrapproduzione Attese dei beni Attese degli operatori Trasporti inutili Lavorazioni non necessarie Magazzini di semilavorati Difetti 11

12 Le innovazioni manageriali introdotte dal Lean Thinking Attivazione di tutte le risorse di esperienza e di creatività presenti nell organizzazione andando quindi a superare la separazione tra chi decide e chi esegue nel rispetto delle gerarchie e responsabilità Le novità introdotte nella cultura manageriale dalla filosofia Lean rispetto a Taylorismo e Fordismo Ricerca del raggiungimento degli obiettivi attraverso tanti piccoli miglioramenti (kaizen) e non solo grazie a grandi balzi ottenuti con stravolgimenti organizzativi o tecnologici Attivazione dei rapporti di partnership sia interni all azienda che fra gli operatori della catena del valore così da innescare il processo di cambiamento organizzativo 12

13 Non solo aziende manifatturiere Gli sprechi esistono all interno di qualunque processo operativo a prescindere dalla realtà in cui ci troviamo: azienda di Servizi, Ospedale o Pubblica Amministrazione Scopo dell approccio Lean non è far lavorare qualcuno più velocemente ma far fluire il lavoro più velocemente. Il concetto Lean è quindi applicabile anche quando nel processo esistono fasi ad alto contenuto professionale e non standardizzabili secondo gli approcci tradizionali Far fluire il servizio senza interruzioni e senza sprechi fornisce una qualità superiore. Il concetto Lean può quindi essere applicato anche con l obiettivo primario di migliorare la qualità del servizio Quindi il concetto Lean non si applica solo alla fabbrica Quindi i concetti Lean non si applicano solo alle attività ripetitive Quindi i concetti Lean non sono finalizzati solo al miglioramento della produttività 13

14 Un caso di succcesso (*) Operational Excellence (*) Shareholder letter

15 Lean Thinking Overview

16 Obiettivo del Lean Thinking L obiettivo fondamentale è quello di generare il massimo valore riducendo o utilizzando al meglio le risorse impegnate: partendo da una definizione del valore basata sul punto di vista del cliente identificando quale fase del processo crea valore e quale solo spreco intervenendo per l eliminazione degli sprechi e dando in questo modo fluidità ai processi, riducendo i tempi di esecuzione e liberando risorse da reinvestire in attività che creino valore Il Lean Thinking non è: un programma di riduzione del personale un programma di miglioramento riservato alle aziende manifatturiere un set di attrezzi 16

17 Il punto di partenza: la strategia Lean di Toyota BRILLIANT PROCESS MANAGEMENT Otteniamo RISULTATI ECCELLENTI da persone normali che gestiscono processi ECCELLENTI I nostri concorrenti spesso ottengono RISULTATI MEDIOCRI (o pessimi) da persone eccellenti che gestiscono processi sbagliati 17

18 Il concetto di standard nella filosofia LEAN L obiettivo fondamentale di un azienda è la creazione di valore. Il valore è il risultato di un processo che deve essere studiato e definito. Ogni attività che non genera valore (secondo la prospettiva del cliente) è MUDA, quindi deve essere combattuta. Tutte le attività che generano valore devono essere industrializzate (definizione degli standard) in modo da poter essere applicate con successo da persone adeguatamente addestrate. LEAN THINKING = Processi standardizzati e senza sprechi (al minor costo) 18

19 Esercizio: costruiamo un aereo di carta Utilizzando il foglio di carta a Vostra disposizione costruite un aereo Regole: Inziate al segnale! Fatelo come piace a Voi! Non copiate dal collega vicino a Voi! Alzatevi quando avete terminato! 19

20 Esercizio: costruiamo un aereo di carta utilizzando una procedura standard 20

21 Esercizio: costruiamo un aereo di carta - Controlliamo la qualità ESEMPIO Punteggio per l aereo perfetto: + 5 Vista dall alto pieghe non simmetriche: -3 Bordi stropicciati:-1 Pieghe: -1 Distanza tra le ali mm + 0,5 mm: -1 Pieghe sul lato sbagliato: -1 Vista posteriore asimmetrica: -1 Vista posteriore con altezze differenti: -1 21

22 Lean Management: il percorso dalle metodologie alla cultura aziendale Una delle caratteristiche più frequenti nei processi è l alta variabilità delle performance. Per garantire efficienza nel processo di miglioramento e sostenibilità delle prestazioni ottenute, il percorso più efficace è il seguente: Performance 1. Riduzione della variabilità - Standardizzazione 2. Stabilizzazione delle performance al limite superiore Visualizzazione 3. Problem Solving 4. Kaizen Tempo 22

23 Lean Game Learn by Doing ossia Imparare Facendo

24 Lean Game Obiettivo della simulazione Costruire il prodotto usando i 5 componenti e le 4 postazioni di lavoro mostrate nelle schede di lavoro Obiettivi aziendali: inoltre 100% Qualità 100% Delivery on Time Minimizzare scorte Minimizzare spazi I Ruoli: 4 Operatori 2 Logistici 1 Ispettore Qualità 1 Spedizioniere 1 Resp. Programmazione 1 Resp. Approvvigionamenti 1 Cliente 24

25 Lean Game Le regole Il cliente tira il dado 20 volte ad ogni round Il numero estratto chiama il codice del colore da consegnare al cliente: 1-2 Rosso 3-4 Giallo 5-6 Verde Round 1-2: tirare il dado ogni 20 secondi e chiamare il colore Round 3: tirare il dado ogni?? secondi e chiamare il colore Tra ogni Round verranno effettuate attività di miglioramento 25

26 Postazione 1 Postazione 2 Lean Game: esempio di alimentazione Postazione 3 Postazione 4 Fornitore 26

27 Lean Game - Dibattito Cosa abbiamo imparato?

28 Lean Thinking Principi ed esempi

29 I cinque principi VALUE MAPPING FLOW PULL PERFECTION Il punto di partenza nell eliminazione degli sprechi è la corretta identificazione di quale sia il valore di ciò che viene prodotto / erogato visto dal cliente / fruitore Mappare il flusso del valore e individuare le attività che non generano valore L organizzazione deve superare la struttura funzionale per realizzare modelli che diano visibilità e organicità all intero processo aziendale continuando a mantenere l unità del cordinamento e della responsabilità decisionale La produzione /erogazione di un prodotto/servizio deve essere il più possibile subordinata all effettivo manifestarsi della domanda Il riferimento con cui confrontarsi nei progetti di miglioramento guidati dai principi lean non sono gli standard o i benchmark ma la perfezione. Ovviamente questa va intesa come l asintoto che seppur irragiungibile rappresenta il riferimento costante verso il miglioramento continuo 29

30 Il valore Il valore può essere definito solo dal punto di vista del cliente finale Capire i reali bisogni del cliente così da fornire uno specifico prodotto (bene/servizio) in grado di soddisfare le richieste del consumatore in un dato momento e a un dato prezzo. Correlare i bisogni identificati con i processi aziendali che li forniscono (policy deployment). La visione TRADIZIONALE creato dal produttore difficile da definire accuratamente dipende da: tecnologie esistenti, competenze chiave, economie di scala, politiche di riduzione dei costi La visione SNELLA definito dal cliente finale ignorare attività/tecnologie esistenti ripensare l azienda sulla base del prodotto (team dedicati, ) 32

31 La Teoria di Kano il Valore per il Cliente come driver per le decisioni La teoria di Kano per la differenziazione dei fattori di creazione del valore per i clienti. Maggiore soddisfazione complessiva Delighting Basic Maggiori investimenti su un aspetto della qualità di un servizio Il lavoro svolto sin dai primi anni '80 da parte di uno studioso giapponese della qualità totale, il professor Noriaki Kano, e dai suoi collaboratori, ha dimostrato che esistono ben tre classi differenti di fattori di soddisfazione e che queste contribuiscono alla soddisfazione complessiva (cioè al valore per il cliente) in modo differente Minore soddisfazione complessiva 31

32 La Teoria di Kano il Valore per il Cliente come driver per le decisioni 1 performance, contribuiscono sempre nella stessa maniera alla costruzione dell esperienza di soddisfazione. 2 basic sono raramente considerati dal Cliente come fattori di qualità. Sono dati per scontati, ma se per caso il livello di qualità erogata scende sotto un certa soglia minima, generano immediata insoddisfazione. 3 delighting non sono espressamente richiesti e si riferiscono spesso ad aspetti marginali del prodotto. Differenziano il prodotto agli occhi del Cliente e generano profonda soddisfazione (definita tecnicamente come delizia ). 32

33 Un esempio: bisogni del cliente e modalità di risposta Modalita` di risposta (Come) Importanza delle caratteristiche Bisogni (Cosa) Importanza per il cliente RELAZIONE BISOGNI CARATTERISTICHE 33

34 Il valore: una questione di prospettiva Prospettiva interna Prospettiva esterna del cliente Attività svolte Risorse impegnate (in %) Attributi del servizio Valore riconosciuto (in %) Produzione manuali 60% Assistenza telefonica on line 15% Risposte a lettere ricevute 5% Assistenza nell individuazione 10% dei centri di assistenza Revisione manuali e invio aggiornam. 10% Assistenza on line 60% Assistenza nella individuazione dei centri di assistenza e servizio 20% Risposte a lettere inviate 10% Aggiornamento dei manuali 5% Disponibilità dei manuali 5% (Fonte: McNair 1994) Fornire il prodotto/servizio sbagliato nel modo giusto è ancora muda 36

35 Il valore e il concetto di MUDA Spreco (in giapponese Muda) è qualsiasi cosa che non aggiunge valore direttamente al servizio o non contribuisce alla realizzazione dello stesso Lo spreco aggiunge solo tempo e costo, non valore Persone assegnate alla funzione sbagliata Competenze pregiate impegnate in attività non a valore (archivio documenti, sollecito di informazioni, ) Documenti non lavorati/ transazioni non elaborate Pratiche iniziate ma non concluse non lette Attese di lavorazione dovute a approvazioni rilasciate da parte di un altro ente Attese per l utilizzo di strumenti (es. IT) Attese di esperti per avviare l attività 7.Inventory (magazzino) 6.Waiting (attesa) Scambio di documenti e strumenti tra risorse/uffici Utilizzo di uffici smistamento per fare passare la documentazione prima di proseguire per la destinazione 8.Intellectual (competenze mal impiegate) 5.Material Movement (movimento materiali) TIPO DI SPRECO 35 1.Processing (lavorazioni superflue) 4. Motion (movimenti persone) Duplicazione di attività, informazioni, archivi Raccolta e organizzazioni di dati non utilizzati Autorizzazioni superflue 2.Correction (rilavorazioni) 3. Over- Production (anticipo) Correzioni di errori nei documenti Archiviazione errata Informazioni incomplete date al processo successivo Report ed informazioni inviati con anticipo rispetto alle richieste con rischio obsolescenza Report non necessari Copie non necessarie Spostamenti tra uffici e scrivanie Spostamenti verso strumenti di lavoro (fax, fotocopiatrici ecc.) Spostamenti verso archivi

36 Mapping Il Lean Thinking propone strumenti per mappare il Flusso del Valore; L analisi mette in luce 3 attività: Attività a valore: generano un valore percepito e riconosciuto dal cliente Attività non a valore ma necessarie: pur non generando valore, sono attualmente necessarie per l azienda Attività non a valore: sprechi eliminabili immediatamente 36

37 Mapping - esempi Bisogni e aree di processo TEMPI TEMPI, SOLUZIONE, RELAZIONE 39

38 Mapping - esempi 38

39 Mapping - esempi Step 4: il flusso delle informazioni Step 1: il cliente Step 1: il cliente Step 2: le attività, i box dati, le attese Step 3: il flusso delle pratiche Step 4: il flusso delle informazioni Step 5: i lead-time e l indice di flusso Step 2: le attività, i box dati, le attese Step 5: i lead-time e l indice di flusso Step 3: il flusso delle pratiche 41

40 Flow Definito il Valore Mappato il Flusso del Valore: per ogni servizio per ogni processo aziendale Eliminate le Attività Non a Valore Occorre far scorrere senza interruzioni le restanti attività a valore 40

41 Flow: un esempio Produttività (prat/ora) Istruttoria AS IS Flusso Parziale 7,5 prat. Caricamento Tempo totale (minuti) 2,55 14,48 min./prat. 9,09 min./prat. TO BE Flusso Continuo Istruttoria e Caricamento 23,57 3,32 18,07 min./prat. 18,07 43

42 Pull Specificato correttamente il Valore Creato il Flusso Ridotti i Lead Time Produco ciò che vuole il mio cliente nel momento in cui lo richiede e nella quantità voluta Nessuna attività deve essere intrapresa senza una specifica richiesta del cliente (processo a valle o cliente esterno). 42

43 Pull: un esempio Passando da una logica Push a una logica Pull, l organizzazione si mette in grado di progettare, programmare e realizzare esattamente solo quello che il cliente vuole, nel momento in cui lo vuole e nel posto dove lo vuole. ORGANIZZAZIONE TRADIZIONALE - PUSH Produzione a lotti (pratiche accumulate fino al raggiungimento del batch) Aree di lavoro/uffici separati WIP inviato alla fase successiva in logica push (quando una certa quantità è pronta) ORGANIZZAZIONE A FLUSSO - PULL Ognuno lavora su una singola unità one piece flow Lavorazioni vicine e disposte nella sequenza di processo Pratica passata in logica pull : quando la stazione a valle ha un bisogno fa la richiesta a monte in B out in A out in A B C D out in D out in C out 43

44 Pull: un esempio Nei servizi la variabilità dei volumi e la difficoltà di dimensionare le risorse costituisce una delle maggiori cause di innalzamento dei costi/peggioramento del livello di servizio Il Lean Thinking interviene sulla variabilità con l obiettivo di ridurla e/o governarla Pratiche Domanda Rischi di disservizio o extra-costi Fonti di inefficienza Produzione Orario di apertura Interventi sulla domanda: inserimento vincoli e limiti, condivisione di scadenze/consegne distribuite per dissuadere le domanda nei picchi introduzione di promozioni, scadenze scaglionate per incentivare la domanda nei periodi meno impegnativi Interventi sull offerta: orari flessibili, pianificazione ferie/assenze, utilizzo di interinali, variazione mix di attività per aumentare la flessibilità della capacità produttiva standardizzazione dei modelli di erogazione per accrescere il livello di interscambiabilità delle risorse 44

45 Perfection La Perfezione è la completa eliminazione del Muda, così che ogni attività intrapresa crei valore per il cliente finale Imparare a vedere i Muda: Più vediamo, più possiamo fare La Perfezione è il punto di riferimento per le aziende snelle (ricorrere a dati di benchmarking rischia di porre dei limiti alle proprie possibilità di miglioramento) Ampliare l applicazione delle tecniche Lean a tutti i processi 45

46 Lean thinking in sintesi Identificare & specificare il valore per il cliente finale Identificare il flusso del valore per ogni servizio e rimuovere le attività senza valore (muda) Far fluire i processi Cosicchè il cliente possa tirare l erogazione del servizio inseguendo la perfezione Come si inizia un progetto Lean, ripeti sempre i principi, per evitare di focalizzarti sulle singole tecniche! 46

47 GRAZIE DELL ATTENZIONE

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