IL JUST IN TIME NELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE. IL CASO FGA (Fiat Group Automobiles)

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO FACOLTÀ DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO Tesi di Laurea in: ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE IL JUST IN TIME NELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE. IL CASO FGA (Fiat Group Automobiles) Relatore: Chiar.mo Prof. Vito Roberto Santamato Laureando: Antonio De Venuto Matr Anno Accademico 2009/2010

2 Prefazione In un contesto produttivo caratterizzato sempre più da maggiore competitività, maggiori sfide poste dalla globalizzazione e soprattutto mutevoli esigenze della clientela, l adozione di strategie e soprattutto re-engineering dei modelli organizzativi e produttivi aziendali rappresenta un'ottima leva di adeguamento impresa-ambiente, cioè adattamento da parte della prima alle sempre mutevoli condizioni dell ambiente economico in cui l azienda vive. Il miglior adeguamento rappresenterà maggiore competitività e quindi maggiore possibilità di restare o meglio combattere in tale mercato sempre più mutevole, in cui uno dei fattori a cui bisogna porre attenzione, sono il concetto di soddisfazione del cliente e quello altrettanto importante dell informazione. Il concetto di soddisfazione del cliente, rappresenta da anni un concetto critico di successo aziendale per il raggiungimento di ottimi livelli aziendali in termini di competitività. Infatti tale concetto tradotto anche sotto forma di attenzione ai bisogni dei consumatori, ha implicato dei mutamenti nel contesto aziendale sia in termini produttivi che organizzativi, in modo tale che l intero sistema aziendale sia pronto a rispondere alle mutevoli esigenze dei consumatori. Anche il concetto dell informazione, riveste un ruolo di rilevante valore strategico, infatti, la capacità di saper estrapolare dai propri dati raccolti quante più informazioni significative per una conduzione ottimale della propria azienda, sia la tempestività nel trattamento dell informazione stessa, rivestono un ruolo centrale per competere nell ambiente economico contemporaneo, infatti, la capacità di rispondere just-intime ai cambiamenti del mercato, e di elaborare in breve tempo le decisioni a cui ispirare le modalità d azione della propria azienda, rappresentano un vantaggio competitivo di notevole portata. La produzione Just in Time, vista come una tecnica di gestione, deve essere considerata in un accezione ben più ampia poiché coinvolge III

3 l impresa nel suo insieme, non limitandosi alle operazioni produttive ma coinvolgendo tutta la catena del valore, con l obiettivo di ottimizzare l utilizzo delle risorse aziendali, in modo tale da ottenere benefici che possono essere tradotti in maggiore competitività aziendale. La seguente tesi che analizzerà tale tecnica produttiva si suddivide in due capitoli: il primo cercherà di dare una definizione al concetto di Just in Time, per poi focalizzare l attenzione su altri aspetti, come la nascita di tale nuova tecnica produttiva fino ad evidenziare i principi e peculiarità che lo caratterizzano. Il secondo capitolo invece ci permetterà di comprendere meglio tale approccio, con un caso di applicazione aziendale, analizzando parte delle caratteristiche teoricamente descritte nella prima parte di tale testo, nell ambito del sistema produttivo FGA (Fiat Group Automobiles), ponendo l accento su alcuni aspetti chiave che lo caratterizzano. IV

4 IL JUST IN TIME Capitolo primo IL JUST IN TIME 1. Introduzione. Il termine Just-in-time (JIT) non deve trarre in inganno: sebbene a volte lo si interpreti come una prestazione ( giusto in tempo ), in realtà è un insieme di metodologie tese a migliorare il processo produttivo, cercando di ottimizzare non tanto la produzione quanto le fasi a monte, di alleggerire al massimo le scorte di materie prime e di semilavorati necessari alla produzione. In pratica si tratta di coordinare i tempi di effettiva necessità dei materiali sulla linea produttiva con la loro acquisizione e disponibilità nel segmento del ciclo produttivo e nel momento in cui debbono essere utilizzati. Il primo articolo sul JIT apparve nel 1977 e fu relativo all esperienza sviluppata presso la Toyota Motor Company (Sugimore et al., 1997). Da allora in poi centinaia di contributi sono stati pubblicati sulle riviste sia accademiche che professionali. Uno degli studiosi che per primi e maggiormente hanno contribuito alla divulgazione del JIT - Monden (1983) lo descrive come un sistema di produzione basato sulla filosofia dell eliminazione totale degli sprechi, che persegue la razionalizzazione del processo. Monden attribuisce al JIT tre ambiti di intervento: a) Lo stabilimento (tecniche Kanban, flusso produttivo livellato, riduzione dei set-up e quindi dei lotti, celle a U e standardizzazione delle operazioni); b) La qualità; c) Le risorse umane (mansioni allargate e operatori polifunzionali, altamente professionali, addestramento continuo, 1

5 IL JUST IN TIME comunicazioni frequenti e suggerimenti, miglioramento continuo, possibilità per gli operai di fermare le linee produttive). Schonberger (1982), considerato uno dei pionieri nell applicazione del JIT negli USA, lo definisce come un sistema per produrre e consegnare prodotti finiti appena in tempo per venderli; assemblare sottoinsiemi appena in tempo per montarli su prodotti finiti e acquistare materie prime appena in tempo per trasformarle in componenti. Con il JIT si tende quindi a migliorare il processo produttivo, cercando di alleggerire al massimo le scorte di materie prime e di semilavorati necessari alla produzione. La nascita di tale metodologia avviene proprio in Giappone, negli anni 50 grazie alle prime applicazioni da parte dell industria automobilistica Toyota Motor Company. La nascita di tale tecnica produttiva in Giappone, viene giustificata dal fatto che il Giappone essendo una nazione piccola in cui lo spazio fisico rappresenta un bene pregiato, doveva affrontare in primo piano politiche di gestione delle scorte e di magazzino, inoltre la sua sconfitta al termine della seconda guerra mondiale portò la convinzione e il desiderio di far meglio dei paesi rivali (USA), portando le imprese Giapponesi tra cui la Toyota in particolare a sperimentare nuove tecniche produttive per affrontare la crisi economica del dopoguerra. La metodologia del JIT applicata dalla Toyota nel suo nuovo sistema produttivo Toyota Production System TPS il quale venne sviluppato de Eiji Toyoda (presidente della Toyota) e Taiichi Ohno (direttore operativo), in cui fu proprio Ohno, definito il padre della filosofia del JIT che sviluppò tale nuova tecnica di gestione (JIT) per coordinare il 2

6 IL JUST IN TIME flusso giornaliero dei pezzi all interno del sistema produttivo e di approvvigionamento, realizzato con l ausilio di cartellini di segnalazione (kanban). Con tale sistema non solo i reparti produttivi a valle innescavano la produzione dei reparti a monte, ma innescavano anche le consegne e quindi la produzione dei fornitori che in questa maniera venivano a consegnare i pezzi solo quando necessario. (Ad esempio, i fornitori trasportavano i lotti di componenti all interno di appositi container; non appena il container veniva svuotato e rimandato indietro, questo fungeva da segnale al fornitore per inviarne un altro e avviare la produzione). Tale nuova tecnica produttiva del JIT coinvolge l intero sistema aziendale nel suo insieme, più precisamente tutta la catena di valore, portando a una linearizzazione del processo produttivo (meno scorte) alimentato Just in Time dai fornitori, rendendo necessari altri concetti fondamentali per il suo migliore funzionamento quali: il coinvolgimento del fornitori e del personale all interno dell azienda per garantire il funzionamento in assenza di scorte e di magazzino. Inoltre tale nuova filosofia si basa su un sistema produttivo definito pull cioè un sistema in cui è il cliente che tira l intero processo produttivo, passando da una concezione di mercato-venditore a quella di mercatocliente. Successivamente il JIT divenne rapidamente uno dei prodotti più conosciuti ed esportati della filosofia produttiva giapponese visti gli ottimi risultati che tali aziende ottennero in termini di competitività, con segni di straordinaria ascesa produttiva e di mercato a livello mondiale. Nel corso degli anni 80, tali tecniche e stili di management di origine giapponese sono stati adottati con successo sia nei cosiddetti transplant (stabilimenti costruiti all estero da parte di fondi di investimento 3

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