IL METODO KAIZEN PER ESSERE COSTANTEMENTE ORIENTATI AL MIGLIORAMENTO
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- Fausto Vigano
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1 Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 15/05/2006. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario aprire il singolo allegato e stamparlo. File PDF creato in data 19/06/2008 Per maggiori informazioni rivolgersi: Servizio Tecnico Piazza Castello, Vicenza tel fax tecno@assind.vi.it IL METODO KAIZEN PER ESSERE COSTANTEMENTE ORIENTATI AL MIGLIORAMENTO Introduzione Capitolo n. 1. I principi del metodo Kaizen Capitolo n. 2. Kaizen in azienda Capitolo n. 3. Dal Kaizen al lean management Introduzione Il metodo Kaizen per essere costantemente orientati al miglioramento Il Kaizen è un metodo di gestione del cambiamento, con un approccio graduale e continuo, per attivare il miglioramento nell ambito di qualsiasi attività ed organizzazione. Il significato di questo metodo è contenuto nel suo nome, ovvero: KAI ZEN CAMBIAMENTO IN BENE (VERSO IL MEGLIO) KAIZEN MIGLIORAMENTO CONTINUO Originato in Giappone nel dopoguerra è conosciuto anche come Toyota Production System, e recentemente con il nome lean thinking. Si basa sulla applicazione di cinque principi: 1. identificare ciò che ha valore per il cliente (Value), 2. creare il flusso delle attività a valore (Stream), 3. farlo scorrere (Flow), 4. farlo tirare dal cliente (Pull), 5. migliorare continuamente (Perfection). Quando è applicato nell ambito professionale, kaizen significa miglioramento continuo e coinvolge l intera struttura aziendale, per progredire facendo tesoro degli errori passati, senza fermarsi nemmeno davanti ai successi. KAIZEN nasce come filosofia, metodologia, arte del gestire, partendo dal cliente e mettendo in evidenza, a tutti gli stadi del processo di produzione, di sviluppo nuovi prodotti, etc., quello che per il cliente costituisce il valore aggiunto reale dell attività o del prodotto. Il resto è MUDA, ovvero spreco. Tale metodo di gestione è finalizzato ad attivare l entusiasmo e la creatività delle persone per la continua eliminazione dei muda (sprechi) da tutti i processi aziendali e per la continua ricerca di soluzioni innovative, da applicare subito, per poi continuare a migliorare e farle evolvere.
2 Capitolo n. 1 I principi del metodo Kaizen I fattori chiave di kaizen, che ne fanno una teoria vincente e facilmente applicabile ad ogni tipo di attività che produca valore, sono: eliminazione degli sprechi (muda), eliminazione delle inefficienze, framework delle 5 STAR per il buon governo del Gemba (il luogo fisico dove si crea il valore per il cliente, fabbrica, reparto, linea, ufficio tecnico,...): 1. seiri eliminare: separare ed eliminare le cose inutili 2. seiton mettere in ordine: definire un posto per ogni cosa che serve 3. seiso pulire / ispezionare: pulizia per l identificazione e prevenzione delle anomalie 4. seiketsu standardizzazione: standardizzare e migliorare 5. shitsuke sostenere: autodisciplina e training Vi sono 7 tipi di spreco a cui poter ricondurre tutti i muda individuabili in azienda: 1. trasporto di merci 2. stock di merci (magazzino e scorte) 3. movimento del personale operativo 4. difettosità di prodotto 5. perdite di processo 6. tempo (attesa) 7. sovrapproduzione (produrre più di quanto richiesto dal mercato) Per attivare l alchimia che porta alla riduzione degli sprechi, con l obiettivo di eliminarli, i mezzi su cui il management deve investire sono molto semplici ed alla portata di tutti; infatti gli ingredienti necessari sono: il buon senso, la partecipazione di tutti, ovvero una combinazione vincente di differenti know-how, strumenti e sistemi, per il miglioramento e la soluzione dei problemi, la comunicazione a tutti i livelli e tra tutti i livelli, la mobilitazione delle energie di tutte le risorse nel quadro di una visione comune.
3 Capitolo n. 2 Kaizen in azienda All'interno dell'azienda, il metodo kaizen fa leva sulla capacità di risoluzione immediata e pratica dei problemi che si presentano. Per perseguire questa strategia, il metodo suggerisce di concentrarsi su 3 concetti principali: gemba (luogo di lavoro): è la parola giapponese che indica il luogo in cui si crea il valore per il cliente, ove si realizza la trasformazione, gemjitsu (realtà concreta), gembutsu (oggetto concreto). Ovvero, una volta individuato in problema da risolvere, si devono esaminare sul campo il luogo, gli oggetti ed i contenuti che hanno a che fare con quel problema. E infatti inutile fare analisi a tavolino senza osservare come si svolgono i fatti nella realtà. I 5 Principi Gemba sono infatti: 1. quando capita una anomalia, andare subito sul Gemba, 2. verificare l oggetto reale (Gembutsu): macchina, materiale, guasti, scarti, sicurezza, ecc., 3. prendere immediatamente le migliori contromisure temporanee, 4. rimuovere la causa radice, 5. standardizzare per prevenire il ripetersi del problema. Le principali sfide che il metodo Kaizen si propone di vincere sono: intervenire là dove si svolge realmente l azione, dove si crea il valore aggiunto: il GEMBA, cioè il campo (linea, reparto di produzione, magazzino, ufficio, ), realizzare il cambiamento attraverso il contatto diretto con il GEMBA e non attraverso i numeri o i rapporti che descrivono più o meno bene la realtà di quello che accade sul campo. E mentre realizzano il cambiamento, le persone imparano ad operare con consapevolezza ed il cambiamento è reso visibile al resto della azienda. Un antico proverbio cinese recita: sento e dimentico, vedo e ricordo, faccio e capisco. Le aziende che applicano con successo questo processo, acquisendo progressivamente autonomia, sviluppano il proprio Sistema di Produzione e di Management. Ecco perché, in un tessuto industriale vivace come il nostro, questo sistema di gestione appare poco orientale, quasi fosse la formalizzazione del buon senso che guida l imprenditore nelle scelte strategiche aziendali e la formula vincente con cui i lavoratori svolgono i propri compiti quotidianamente. Tuttavia, proprio perché Kaizen è un metodo che fa leva sulle risorse umane ed organizzative, e non prevede investimenti tecnologici o cambiamenti rivoluzionari, bensì graduali, le aziende vicentine che ne hanno sperimentato l applicazione hanno ottenuto risultati molto positivi in poco tempo.
4 Capitolo n. 3 Dal Kaizen al lean management Il metodo Kaizen permette inoltre di creare flussi corti (lean) di materiali ed informazioni e di sincronizzare i processi di cui si compone un azienda. Avere flussi corti porta a diversi vantaggi, in quanto una struttura organizzativa che riduce l attraversamento delle informazioni e dei materiali riduce anche gli sprechi di risorse ed energie, che non producono alcun valore aggiunto. Alcuni dei vantaggi di avere flussi corti sono: una migliore qualità dell attività svolta e del prodotto/ servizio fornito al cliente, la riduzione del lead time e, di conseguenza, la capacità di effettuare consegne rapide, la riduzione delle scorte, l utilizzo di risorse minime, una gestione semplificata, la riduzione dell attività gestionale e amministrativa, la realizzazione dei costi minimi e massimo profitto. All origine di molti insuccessi nella applicazione di questi principi vi è la confusione del risultato (essere lean) con il processo che porta al risultato (Kaizen). Il metodo Kaizen sviluppa un processo che consente di raggiungere il risultato di essere lean, ovvero avere un sistema produttivo: orientato alla continua eliminazione degli sprechi (MUDA) e la cui applicazione si focalizza sul GEMBA basato su quattro pilastri (che consentono al flusso di scorrere, tirato dal cliente ) : o TQM o Qualità Totale o TPM o Total Productive Maintenance o Just in Time, in altre parole produrre ciò che serve quando serve o Policy deployment: ovvero declinare e tradurre gli obiettivi aziendali a tutti i livelli in modo che ogni giorno le attività di tutte le persone in azienda o vadano, consapevolmente, nella stessa direzione.
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