Dromos Restauri S.r.l.

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1 Dromos Restauri S.r.l. PASSAGGIO TRA SOCIETA DI RESTAURO E DI SERVIZI DI PROMOZIONE PER LA VALORIZZAZIONE ED IL RECUPERO DEI BENI CULTURALI 1

2 In Italia ci si offre un panorama unico al mondo per la ricchezza e l importanza degli edifici monumentali e della stessa edilizia storica che costituisce il tessuto connettivo dei centri storici delle nostre città. Si tratta di un patrimonio inestimabile sia dal punto di vista culturale che economico, che merita di essere protetto e valorizzato a pieno, mantenendo nel tempo la pratica tradizionale di intervento e manutenzione necessaria perché gli edifici si mantengano vivi. La Dromos Restauri è nata in questo contesto, tenedo conto di tali problematiche, come società specializzata nel settore del restauro: l impresa dispone infatti di un ufficio di studi in grado di progettare e valorizzare interventi sul patrimonio costruito, dei macchinari e del personale adeguato all esecuzione delle lavorazioni specialistiche richieste dai beni monumentali. D altra parte la Dromos Restauri si occupa, con metodologie adeguate ad edifici a carattere civile o residenziale, prestando particolare attenzione alle problematiche proprie di questo settore: si tratta, infatti, di conciliare l ammodernamento funzionale conseguente alle mutate esigenze di vita con il mantenimento di caratteri stilistici e tipologici dell edilizia esistente. Una siffatta filosofia di intervento si applica tanto nella globalità dell intervento, quanto in settori specifici, nella convinzione che la salvaguardia degli elementi architettonici sia necessaria, in quanto essi rappresentano una testimonianza storica da conservare, quasi una memoria collettiva della città; a questo scopo si realizza uno scambio continuo fra moderne tecnologie di indagine e di tecniche tradizionali: ne è un chiaro esempio la ricerca delle coloriture originarie, puntualmente riproposte poi con tinteggiature a base di terre naturali o l identificazione e l impiego di materiali e lavorazioni tradizionali in sostituzione di elementi deteriorati. L attività della Dromos Restauri è testimoniata da un ricco curriculum e da interventi di notevole pregio svolti in collaborazione con la Soprintendenza, esemplificati in alcune brevi schede di riferimento. 2

3 CURRICULUM DEI LAVORI DI RESTAURO SUPERFICI INTONACATE Ex Scuderie Papali Quirinale, Roma. Lavori di restauro dei prospetti principali e degli stucchi. Cancellata della Lungamanica Palazzo del Quirinale, Roma. Lavori di restauro delle superfici intonacate edelle cancellate. Prospetti adiacenti alla Fontana dell Organo Palazzo del Quirinale, Roma. Lavori di risanamento e restauro. Ex Istituto di S. Michele, Cortile del Porto Via di S. Michele, Roma. Lavori di revisione delle coperture e restauro dei prospetti. Ex Caserma La Marmora S. Francesco a Ripa, Roma. Lavori di consolidamento e restauro dei prospetti. Palazzo Vaini Carpegna, Sede dell Accademia Nazionale di S. Luca Roma. Lavori di restauro dei prospetti, del portico e del portale borrominiano. Palazzo Lavaggi Via degli Uffici del Vicario, Roma. Restauro dei prospetti esterni ed interni; revisione delle coperture. Edificio sito in Via Sistina, Roma. Risanamento ed ordinaria manutenzione delle facciate. Edificio sito in Via del Foro Piscario, Roma. Restauro della facciata. Palazzo Ciancarelli, Rieti. Restauro delle coperture e delle facciate. Edificio sito in Via Vittoria, Roma. Consolidamento e restauro dell unità abitativa e delle coperture. Villa Rosa Via delle Fornaci, Roma. Restauro delle facciate e delle coperture; lavori di ristrutturazione interna. 3

4 SUPERFICI CON ELEMENTI LAPIDEI Chiesa di S. Maria dei Miracoli Piazza del Popolo, Roma. Lavori di restauro del prospetto principale e del pronao. Complesso Monumentale di Monte Cavallo Piazza del Quirinale, Roma. Lavori di restauro conservativo. Meridiana e Cratere Giardini del Quirinale, Roma. Lavori di restauro conservativo. Fontana secca Campagnano (Roma). Lavori di consolidamento e pulitura dei materiali lapidei. Palazzo Koch, sede della Banca d Italia Via Nazionale, Roma. Lavori di restauro dei prospetti. Meridiana e Cratere Giardini del Quirinale, Roma. Lavori di restauro conservativo. Chiesa di S. Andrea al Quirinale Via del Quirinale, Roma. Lavori di restauro dei prospetti e delle coperture. Palazzo Sciarra Via del Corso, Roma. Lavori di restauro del portale monumentale in travertino. Chiesa di SS. Vincenzo e Anastasio Piazza Fontana di Trevi, Roma. Lavori di restauro del prospetto principale e delle coperture. SUPERFICI A CORTINA, GRAFFITI E FINTO TRAVERTINO Palazzo Ricci Roma. Lavori di restauro dei dipinti murali, delle superfici graffite e degli elementi in travertino dei prospetti. Basilica di S. Maria in Cosmedin Piazza Bocca della Verità, Roma. Lavori di restauro della facciata, del campanile e della Bocca della Verità. Ufficio Postale, sede centrale - Ostia Lido. Lavori di restauro dei propsetti. Palazzo Vaini Carpegna, Sede dell Accademia Nazionale di S. Luca Roma. Lavori di consolidamento e di restauro del prospetto principale, parte del prospetto su vicolo Scavolino e di una porzione delle coperture. 4

5 Palazzo Primoli Via de Soldati, Roma. Lavori di restauro dei prospetti in cortina di mattoncini e delle superfici lapidee. Edificio sito in Via Quattro Fontane - Roma. Lavori di restauro conservativo. Edificio sito in Via di Fontanella Borghese - Roma. Lavori di restauro delle facciate esterne. Banco Ambrosiano Veneto Via del Traforo, Roma. Lavori di restauro dei prospetti esterni e delle coperture. Basilica di S. Maria in Trastevere - Roma. Consolidamento e restauro del campanile. Basilica dei SS. XII Apostoli Piazza SS. Apostoli, Roma. Restauro del Monumento a Papa Clemente XIV. Curia Generalizzata dei Frati Conventuali Minori Piazza SS. Apostoli, Roma. Restauro dei Chiostri. Curia Generalizzata dei Frati Conventuali Minori Piazza SS. Apostoli, Roma. Restauro delle facciate del convento. Basilica dei SS. XII Apostoli Piazza SS. Apostoli, Roma. Restauro della facciata e del portico della basilica. Palazzo Volpi Sansovetti Via del Quirinale, Roma. Restauro delle facciate. Pontificia Università Gregoriana Piazza della Pilotta, Roma. Lavori di restauro del prospetto principale. SUPERFICI INTERNE DECORATE Palazzina della Coffee House Palazzo del Quirinale, Roma. Lavori di restauro esterni ed interni. Vasella Vecchia Palazzo del Quirinale, Roma. Lavori di restauro di superfici verticali, pavimentazioni e volte decorate. 5

6 Vasella Vecchia Palazzo del Quirinale, Roma. Lavori di restauro di superfici decorate. Palazzina della Coffee House Palazzo del Quirinale, Roma. Lavori di restauro esterni ed interni. Palazzo Vitelleschi Tarquinia Lavori di restauro della pavimentazione in cotto. Palazzina Urbano VIII Palazzo del Quirinale, Roma. Lavori di restauro dei prospetti, delle coperture, degli ambienti e degli elementi lignei. Palazzo Koch, sede della Banca d Italia Via Nazionale, Roma. Lavori di restauro e tinteggiatura del soffitto a volte del salone della cassa centrale. PalazzoLancellotti Piazza Lancellotti, Roma. Lavori di restauro del pavimento in seminato alla veneziana. COPERTURE Chiesa di S. Silvestro al Quirinale Roma. Lavori di rifacimento del tetto e consolidamento della struttura portante del cassettonato. Basilica di S. Maria in Cosmedin Piazza Bocca della Verità, Roma. Lavori di revisione della copertura e restauro delle superfici decorate. Istituto Visconti Piazza del Collegio Romano, Roma. Lavori di restauro della copertura. Chiesa di S. Maria dei Miracoli Piazza del Popolo, Roma. Lavori di restauro della cupola e delle facciate. Ex Chiesa di S. Giovanni in Ayno Via Monserrato, Roma. Lavori di restauro delle facciate e delle coperture. Confraternita dei Macellai Piazza della Quercia, Roma. Lavori di restauro e revisione delle coperture. Chiesa di S. Nicola da Tolentino Via di S. Nicola da Tolentino, Roma. Lavori di rifacimento del tetto. 6

7 OPERE EDILI E CONSOLIDAMENTI Chiesa di S. Giovanni Fianello, Rieti. Lavori di consolidamento e revisione delle coperture. Osservatorio Astronomico di Monte Mario, Roma. Lavori di ristrutturazione. Edificio sito in Via Stilicone, Roma. Lavori di restauro e risanamento conservativo. Villa Elba Via Cortina d Ampezzo, Roma. Lavori di restauro e riqualificazione funzionale della villa e del Parco. Fabbricato dei Finimenti e delle Carrozze Palazzo del Quirinale, Roma. Lavori di restauro e di riqualificazione funzionale degli ambienti interni. 7

8 Superfici intonacate 8

9 ROMA, PALAZZO DEL QUIRINALE - EX SCUDERIE PAPALI Lavori di restauro dei prospetti principali e degli stucchi. La costruzione delle Scuderie Papali in Piazza del Quirinale (ex di Montecavallo) viene iniziata da Alessandro Specchi intorno agli 20 del Settecento e portata a compimento solo nel da parte di Ferdinando Fuga, su incarico del Pontefice Clemente XII. Nell area sono già presenti altre strutture con medesima destinazione d uso, ma il nuovo edificio ha la peculiarità di non essere il risultato di un adattamento, bensì di essere stato pensato per assolvere a questa precisa funzione. Di notevoli dimensioni, con un corpo centrale a due ali che fronteggiano il Palazzo Pontificio, le Scuderie sorgono su una porzione di terreno ceduta nel XVII secolo dalla Famiglia Colonna al papa per ampliare la piazza e dare maggior lustro al Palazzo Pontificio. I lavori svolti hanno riguardato la revisione degli intonaci, la ripresa delle cornici, la finitura a stucco romano, la tinteggiatura a latte di calce e terre naturali per quanto riguarda le parti in intonaco, la pulitura tramite idrolavaggio, spazzolatura e microsabbiatura all ossido di alluminio, la stuccatura delle giunzioni ed una velatura finale per quanto riguarda le parti in travertino. La questione più impegnativa da affrontare era la scelta della coloritura dei prospetti, scelta che ha coinvolto diverse personalità tra cui il Progettista, il Direttore dei Lavori 9

10 della Soprintendenza dei beni Ambientali e Architettonici di Roma, il Soprintendente, il Consigliere della Presidenza della Repubblica ed il Direttore dell Istituto Centrale per il Restauro. Viene quindi svolto un importante lavoro di ricerca suddiviso in tre parti principali: indagine storico critica, stato di conservazione dei prospetti e analisi stratigrafiche degli intonaci; viene ricostruita la storia del colore del palazzo, vengono esaminati vari documenti iconografici, viene eseguita la mappatura dello stato di degrado e l indicazione dei saggi e dei punti di prelievo dei campioni sottoposti alle analisi di laboratorio. Si sono così potuti confrontare i dati desunti dalle fonti di archivio con la scala cromatica raggiunta eseguendo le analisi stratigrafiche direttamente sul copro di fabbrica. Con questi dati, trasferiti al computer, sono state simulate le diverse soluzioni cromatiche che si sarebbero potute adottare. Sulle basi di quanto desunto da tali indagini si è adoperata una scelta critica che ha tenuto conto sia del contesto, sia della storia del singolo edificio. 10

11 ROMA, PALAZZO DEL QUIRINALE Lavori di restauro muro e cancellata del viale della Lungamanica, dei muraglioni perimetrali, Palazzina del Fuga Esedra Palazzina Oliviero Serra e del muro di contenimento quota Coffe House, nonché ripavimentazione del relativo camminamento. All interno del complesso Presidenziale del Quirinale la Dromos ReStauri ha realizzato il restauro di diverse opere che rientrano nel programma di ristrutturazione e manutenzione del Compendio Demaniale del Quirinale. Tali opere consistono nel muro e nella cancellata del viale della Lungamanica, nella balaustra davanti alla Palazzina del Fuga, nel muraglione soprastante la Serra, nel muro di contenimento del giardino a quota Coffe House e nella pavimentazione del camminamento del Belvedere. Il muro che delimita il giardino dal viale della Lungamanica è costituito da pilastri e specchiature in muratura, sormontate da un inferriata in ferro lavorato. La struttura muraria presenta sconnessioni, distacchi dell intonaco e scrostature della pellicola pittorica mentre l inferriata mostra episodi di ruggine e corrosione che hanno intaccato diversi elementi strutturali. I lavori hanno riguardato la bonifica della muratura tramite l eliminazione dell umidità ascendente, la revisione dell intonaco, il consolidamento dello stesso con iniezioni di malta idraulica e inserimento di barrette di vetroresina, la pulitura delle parti in pietra e il 11

12 trattamento dell inferriata mediante sabbiatura e scartavetratura, ricostruzione degli elementi deteriorati e di quelli mancanti, verniciatura con piombaggine previo trattamento antiruggine. La balaustra di fronte alla Palazzine del Fuga, pur non presentando episodi particolarmente negativi necessita di opere di pulitura e di protezione del materiale; è stata quindi effettuata la pulitura tramite lavaggio con acqua nebulizzata, impacchi di polpa di carta e soluzioni basiche, l asportazione di vecchie massellature, la ricostruzione delle parti mancanti e la stuccatura delle lesioni con malte di grassello e polvere di travertino, la protezione della pietra tramite prodotti a base di paraloid. I lavori per il restauro del muraglione che va dalla Palazzina del Fuga alla Palazzina Olivieri, di cui il porticato sottostante è stato recentemente restaurato, hanno riguardato la revisione dell intonaco, il consolidamento delle murature, la realizzazione di colletta di malta di grassello di calce e polvere di travertino e la tinteggiatura con colori di terre naturali sciolte in latte di calce. E stata inoltre realizzata una nuova pavimentazione in cotto e sono state ricostruite le grandi fioriere del camminamento ai piedi del muraglione. Il muro adiacente alla Serra che va ad attestarsi alla Pagliata, ultimo edificio delle Scuderie da Tiro dal lato del Giardino, presenta un intonaco fatiscente ed inesistente per ampie zone, si è allora proceduto alla spicconatura e successiva ricostruzione dell intonaco previa sbruffatura con malta di calce e pozzolana, rasatura con colla di calce e polvere di travertino, tinteggiatura a latte di calce. 12

13 Il muraglione di sostegno del giardino al di sotto della Coffe House, che va dal cancello del giardino alla terrazza del fabbricato Gregoriano, risulta eseguito in parte in scapoli di tufo a vista ed in parte in muratura intonacata. Le opere rese necessarie per il restauro sono state il consolidamento degli elementi instabili mediante perforazioni ed inserimento di barre in acciaio, il trattamento superficiale per la protezione della pietra, la revisione del paramento murario e la ripresa dell intonaco dove fatiscente, la realizzazione della colletta a stucco e la tinteggiatura a latte di calce. E stata inoltre realizzata la nuova pavimentazione in cotto trafilato a mano del camminamento esistente sulla sommità di detto muraglione che, per i lavori impiantistici recentemente eseguiti, presentava diverse lacune, sconnessioni e zone non omogenee. 13

14 ROMA, PALAZZO DEL QUIRINALE PROSPETTI ADIACENTI ALLA FONTANA DELL ORGANO Lavori di risanamento e restauro La Fontana dell Organo, all interno dei Giardini del Quirinale, è una delle testimonianze dell originaria sistemazione dei giardini, ricchi di grotte, fontane, giochi d acqua e piccole costruzioni tipiche del periodo barocco, prima delle trasformazioni ottocentesche operate da Gregorio VXI. L intervento riguarda le pareti intonacate e quelle a cortina poste presso la fontana; è stato suddiviso in tre parti a cui sono state corrisposte tre fasi successive di lavori: il muro speronato, che presentava problemi di umidità ed aloni circolari dovuti alla presenza di resine interne; la parete bugnata interessata da problemi di umidità e caduta di porzioni di intonaco; la parete in cortina di mattoncini, dove erano localizzate diverse lacune, lesioni, carenze di malta tra i giunti ed abbondanti depositi superficiali. Si è proceduto alla bonifica dell umidità alla spicconatura dell intonaco, le microperforazioni orizzontali della muratura e le iniezioni di resine silaniche per arginare l umidità ascendente e quella controterra, l impiego di cemento speciale a penetrazione osmotica dato a pennello per ottenere l effetto impermeabilizzante sia in profondità nella struttura che in superficie. Dopo di che si è potuto realizzare l intonaco tradizionale, creare un intercapedine mediante l inserimento di una parete di forati e di pannelli isolanti, ricreare la bugnatura nella parte basamentale della parete presso la 14

15 Fontana dell Organo e procedere con le opere di finitura con tinta a latte di calce e terre naturali. Per la parete in cortina, dopo avere eseguito la pulitura tramite idrolavaggio, uso di solventi e spazzolatura, è stata ripresa la malta dei giunti ponendo attenzione all effetto cromatico d insieme, sono state chiuse le lacune e sostituiti i mattoncini lesionati con materiale analogo per dimensioni, impasto e colore a quello esistente. E stato eseguito il trattamento finale della superficie tramite patinatura con ossidi e solfati diluiti in acqua curando la variazione cromatica dovuta ai vari tipi di invecchiamento e alle riprese delle zone lacunose. 15

16 ROMA, EX ISTITUTO S. MICHELE, CORTILE DEL PORTO (CONSERVATORIO DELLE ZITELLE)) Lavori di revisione della copertura e restauro del prospetto. Il complesso del San Michele, che si sviluppa per 334 m. a ridosso del Tevere dov era il porto di Ripa Grande, si articola con vari corpi attorno a diversi cortili. Venne costruito nel corso di circa un secolo e mezzo, dal 1676 ai primi decenni dell ottocento; il primo nucleo sorse verso piazza di Porta Portese e fu destinato, per iniziativa del monsignor Tommaso Odescalchi a conservatorio per ragazzi. In questa fabbrica lavorano Mattia De Rossi, Carlo Fontana, Ferdinando Fuga e Niccolò Michetti che contribuì al progetto del Conservatorio delle Zitelle. Nel complesso di questo edificio, i lavori di restauro eseguiti dalla Dromos Restauri hanno riguardato un prospetto del Cortile del Porto e parte della copertura in corrispondenza di detta facciata. Il prospetto presenta un trattamento ad intonaco liscio, le finestre hanno mostre semplici, i piani superiori sono scanditi da cornici marcadavanzale, mentre il cornicione del penultimo piano, coperto da coppi ed embrici, è caratterizzato da modanature più complesse. I lavori hanno compreso la revisione degli intonaci, la reintegrazione delle zone fatiscenti, il rifacimento di cornici e fregi con la ricostruzione delle parti mancanti tramite modini creati sulle porzioni esistenti e l impiego di materiali analoghi a quelli originari per assicurare il massimo di compatibilità con le strutture preesistenti, il trattamento diversificato delle parti a 16

17 finto travertino e delle superfici di fondo. Lo studio del bicromatismo è stato effettuato in accordo con il prospetto esistente restaurato recentemente, tenendo conto dell invecchiamento delle tinteggiature causato dagli agenti atmosferici. Gli infissi delle finestre ed i portoncini del piano terreno sono stati smontati per poter restaurare le parti ammalorate, revisionare la ferramenta e pitturarli con vernici ad olio. Il manto di copertura è stato smontato; per creare una struttura di rinforzo alla falda è stato realizzato un sottofondo armato con rete metallica e per la coibentazione termica sono stati inseriti pannelli isolanti di polistirene estruso. Si è proceduto al rifacimento del manto, con parziale riutilizzo dei coppi e delle tegole provenienti dal precedente smontaggio, ed alla sostituzione dei canali di deflusso delle acque meteoriche. 17

18 ROMA, EX CASERMA LA MARMORA Lavori di consolidamento e restauro dei prospetti Il complesso dell ex Caserma La Marmora nasce dalla trasformazione, avvenuta tra il 1873 ed il 1943, di gran parte del convento annesso alla Chiesa di S. Francesco a Ripa. Tale complesso sorge dove erano la chiesa di S. Biagio e un monastero benedettino del X secolo. Nel 1229 passò ai frati minori e divenne oggetto di diversi ampliamenti tra la fine del cinquecento e gli inizi del settecento. L intervento di restauro dei prospetti si inquadra in un più vasto progetto di ristrutturazione e ripristino dell intero complesso edilizio. I lavori svolti hanno riguardato la revisione degli intonaci, la risarcitura delle lacune ed il consolidamento delle zone pericolanti. Sull intera superficie è stata realizzata la colletta a stucco romano, utilizzando materiali tradizionali analoghi a quelli originari. Le coloriture, a base di latte di calce e terre naturali, sono state realizzate, dopo aver eseguito un accurata campionatura, nelle cromie originarie sui toni del mattone e del travertino. Particolare attenzione è stata posta nel trattamento dei palombelli sottogronda e delle pianelle soprastanti, per le quali si è proceduto alla pulitura tramite l idrolavaggio, la spazzolatura e, 18

19 dove necessario, la sabbiatura a secco. E stata poi eseguita la scialbatura con latte di calce e pigmenti naturali per uniformare l effetto cromatico. I palombelli in legno sono stati trattati con prodotti antiparassitari e successiva spalmatura di mordente. 19

20 PALAZZO VAINI-CARPEGNA SEDE DELL ACCADEMIA NAZIONALE DI S. LUCA ROMA Lavori di restauro dei prospetti del portico e del portale borrominiano Il Palazzo Vaini-Carpegna, sede dell Accademia Nazionale di S. Luca, è stato edificato fra il XVI e XVII secolo per la famiglia Vaini. I Carpegna, succeduti alla famiglia detta, lo fecero ingrandire da Borromini, cui si deve anche l esecuzione del portale esterno a conclusione del portico. I prospetti sono caratterizzati da due tipi di trattamento: cortina con finitura superficiale (prospetto principale e su via della Stamperia) e intonaco (prospetti sui cortili e su vicolo Scavolino). Le aperture sono connotate da mostre lapidee e/o in stucco. I LOTTO RESTAURO DEL PORTALE D INGRESSO Il primo intervento ha riguardato il restauro del portale d ingresso in travertino e peperino, fortemente alterato dall azione degli agenti atmosferici e dallo smog dovuto al vicino traffico veicolare. I lavori si sono articolati nel modo seguente: preconsolidamento del materiale; pulitura delle superfici con acqua nebulizzata ed impacchi con soluzioni leggermente basiche, rifinitura a bisturi; consolidamento delle parti decoese; trattamento protettivo ed equilibratura cromatica finale con preparato a base di latte di calce. 20

21 II LOTTO RESTAURO DEI PROSPETTI DEL CORTILE E PORTICO ESTERNO I prospetti del cortile hanno richiesto una revisione generale degli intonaci ed una operazione di scelta della cromia da adottare in continuità con il colore travertino del portico esterno (riproposto a seguito di indagini stratigrafiche). La tonalità della nuova coloritura, che allude al colore dei mattoncini, è stata trovata mediante campionatura eseguita sul prospetto principale. Il cornicione di coronamento piuttosto articolato e degradato, è stato completamente revisionato ed integrato nelle parti lacunose. III LOTTO RESTAURO DEI PROSPETTI LATERALI E PORTALE BORROMINIANO Rispetto ai prospetti prospicienti il cortile, il fronte su via della Stamperia presentava la peculiarità di essere in cortina con trattamento superficiale, oltre ad avere alcune mostre e cornici in peperino. Il trattamento riservato alle superfici verticali ha compreso la revisione generale della cortina, la posa in opera di colletta a stucco e la coloritura con tinta a latte di calce e terre naturali (non coprente). Per quanto concerne le superfici lapidee ed il portale borrominiano, la pulitura è stata realizzata con il laser, tecnica all avanguardia che assicura ottimi risultati e rispetto della superficie lapidea. Il portale è stato, poi sottoposto ad un intervento di consolidamento e finitura superficiale. 21

22 IV LOTTO SOSTITUZIUONE DEGLI INFISSI ESTERNI Lo stato di alterazione piuttosto avanzato degli infissi ha reso necessaria la rispettiva sostituzione. Si è proposta una tipologia di infissi analoga a quella esistente con alcune modifiche richieste dalla volontà di migliorare la tenuta all azione degli agenti atmosferici. In particolare è stato studiato un disegno adeguato per gli infissi centinati dell ultimo livello, corrispondente all area mussale. Il valore delle opere contenute all interno del palazzo ha richiesto anche la posa di vetri antisfondamento. 2

23 PALAZZO LAVAGGI VIA DEGLI UFFICI DEL VICARIO, 49 - ROMA Restauro dei prospetti esterni ed interni, revisione delle coperture L edificio si pone in posizione centrale all interno della città, nella via che era antica sede del Cardinale Vicario. L INTERVENTO DI RESTAURO I lavori si concentrano essenzialmente sulle facciate esterne e su quelle direttamente prospicienti una piccole corte interna. Il prospetto principale si articola in due piani e piano terreno con trattamento a finto bugnato. Nel piano terreno si apre un semplice portale in travertino sovrastato da balcone con balaustra lapidea. I piani superiori sono scanditi da cornici marcapiano e coronati da cornicione summitale. Il piano nobile e superiore sono diversificati dal trattamento delle aperture: mostre più complesse decorano il primo livello. I prospetti secondari presentano un trattamento superficiale più semplice. La situazione verificata al momento di inizio lavori evidenziava un frequente distacco degli intonaci, oltre alla presenza di una tinteggiatura incapace di seguire il partito architettonico presente nei prospetti. Infiltrazione frequenti di acque meteoriche denunciavano l alterazione e degenerazione del sistema di copertura. Per quanto concerne i prospetti i lavori di restauro hanno compreso la revisione degli intonaci e la reintegrazione delle 23

24 parti fatiscenti; il trattamento diversificato delle superfici in modo da distinguere le parti in finto travertino rispetto alle altre. La scelta del cromatismo è stata effettuata in accordo a quanto desunto da indagini preventive e tenendo conto del nobile contesto in cui l edificio si inserisce. Un particolare trattamento protettivo è stato realizzato in corrispondenza delle cornici e degli aggetti delle finestre. Le ardesie del cornicione summitale sono state verificate e sostituite. Per quanto concerne le coperture, oltre alla sostituzione dei canali di deflusso delle acque si è proceduto alla scomposizione del tetto ad al rifacimento di quanto rilevato in condizioni di degrado avanzato. 24

25 EDIFICIO IN VIA SISTINA N. 118 ROMA Risanamento ed ordinaria manutenzione delle facciate L edificio, con unica facciata sul fronte stradale, è sottoposto ad una revisione completa della stessa, realizzata mediante battitura dell intera superficie intonacata ed accertamento puntuale nei casi in cui la diagnosi non fosse considerata univocamente interpretabile. Lo svolgimento dei lavori si è articolato nelle seguenti fasi: rimozione degli elementi di ingombro, privi di funzionalità e dannosi per l immagine d insieme; revisione della cornice e cornicione summitale con la seguente reintegrazione delle parti lacunose; sostituzione delle lastre di ardesia e delle copertine in peperino; preparazione e tinteggiatura del prospetto con tinte a base di latte di calce e terre naturali. La scelta cromatica è stata eseguita garantendo il rispetto di un contesto tanto significativo quale quello della via Sistina. 25

26 EDIFICIO IN VIA DEL FORO PISCARIO N. 138 ROMA Restauro della facciata Il restauro della facciata dell edificio di via del Foro Piscario n. 138 nasce da una selezione compiuta sugli immobili del quartiere del centro di Roma denominato Ghetto, oggetto di un progetto di intervento da parte del Comune di Roma, che prevedeva la scelta dell immobile anche in funzione della creazione di un cantiere scuola. Si è voluto individuare pertanto un immobile che potesse essere esemplificativo per tipologia e finiture e vetustà del quartiere. L INTERVENTO DI RESTAURO Il palazzetto scelto è sito a ridosso dell area archeologica del Teatro di Marcello, su cui affaccia con un terrazzino, e poggia su delle murature di epoca romana. L edificio stesso si presume risalga ad epoca medievale. Nella filosofia del cantiere-scuola si è voluto far precedere all intervento vero e proprio una serie di analisi tese ad individuare il tipo di materiale utilizzato nella costruzione, il suo stato di degrado e quindi il tipo di restauro da compiere. Lo stesso rilievo è stato eseguito con metodi computerizzati attraverso i metodi delle sezioni sottili, la sezione lucida, la termografia ; sono stati individuati sia le varie stratificazioni esistenti sui materiali originali utilizzati e la loro consistenza attuale, sia le diverse operazioni di ristrutturazione eseguite sulla facciata, 26

27 quali chiusura di archi, di un camino, etc. In base a queste nozioni, ottenute quindi tramite metodi non distruttivi e oggetto di una serie di cartelloni informativi, è stato eseguito il progetto di restauro, che si basa sulla premessa di conservare i materiali esistenti dovunque sia possibile operare il consolidamento (anche per quanto concerne gli intonaci), e di evidenziare il susseguirsi degli interventi che l edificio ha subito nei secoli. Le stesse lavorazioni eseguite nelle zone fatiscenti o da reintegrare sono effettuate per quanto è possibile con le modalità e componenti originali individuati attraverso le analisi. 27

28 PALAZZO CIANCARELLI - RIETI Restauro delle coperture e delle facciate L intervento si presenta come il restauro tipico di un palazzetto in muratura in un centro storico di pregio. Le coperture sono state totalmente disfatte e si è così provveduto al ripristino dell orditura principale e secondaria in legno, procurando di fornirgli un adeguato appoggio nel cordolo summitale delle murature perimetrali, e riposizionando poi, in loco il manto di copertura originario; anche le porzioni di copertura a terrazza sono state soggette a lavori di rifacimento. Per le facciate si è proceduto ad una completa revisione degli intonaci, eseguendo le integrazioni ed i consolidamenti necessari con malte analoghe a quelle preesistenti per ottenere il massimo della compatibilità e dell adesione al supporto murario; successivamente sono stati dipinti i prospetti con tinteggiature a base di latte di calce e pigmenti naturali, articolando le cromie in base alle orditure architettoniche della facciata. 28

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30 CASE A SCHIERA VIA VITTORIA, 73 ROMA Consolidamento e restauro dell unità abitativa e delle coperture L intera unità abitativa presentava, prima del restauro operato, un generale stato di degrado dovuto alla mancata manutenzione per un lungo lasso di tempo. Si sono resi necessari lavori di consolidamento di tutte le strutture murarie, costruite già in origine con tecniche e materiali eterogenei e più volte rimaneggiate: per rendere alle murature la necessaria continuità sono stati necessari interventi di rifacimento di tratti a cuci e scuci, l esecuzione di iniezioni e la ricucitura di lesioni. Una volta assicurata la stabilità delle pareti d ambito e della spina muraria centrale si è potuto procedere al rifacimento dei solai in legno ed al restauro del tetto, con il consolidamento dell orditura principale e la completa revisione di quella secondaria e del manto di copertura. Il restauro è stato completato dalle necessarie opere di ristrutturazione degli spazi interni e dal restauro della facciata: sono stati completamente revisionati gli intonaci, eseguendo riprese e consolidamenti e si è eseguita la tinteggiatura dei prospetti nel rispetto delle cromie originali. Particolare attenzione è stata prestata a particolari architettonici quali la riprese delle cornici modanate in pietra o a stucco, il restauro degli infissi e del portoncino a piano terreno. 30

31 VILLA ROSA VIA DELLE FORNACI 303/315 - ROMA Restauro delle facciate e delle coperture; lavori di ristrutturazione interna L edificio denominato Villa Rosa è un tipico villino dei primi del 900, situato in una bellissima posizione in via delle Fornaci non lontano dal Vaticano. Architettonicamente presenta le caratteristiche dell epoca: tetti a falde, cornici, stucchi, elementi in travertino a corredo di portoni e finestre; cornicioni e marcapiani. L INTERVENTO DI RESTAURO L edificio presentava al momento dell intervento segni di degrado generalizzato, che interessavano coperture, intonaci, infissi, elementi decorativi oltre all evidente necessità di ristrutturazione e adeguamento funzionale dell interno. Si è quindi reso necessario un intervento approfondito che ha interessato anche l area del giardino circostante l edificio, con l intento, fra l altro, anche per poter eseguire una bonifica delle murature con la realizzazione di un intercapedine. Il restauro ha poi interessato anche l area del giardino circostante l edificio, con l intento, fra l altro, anche per poter eseguire una bonifica delle murature con la realizzazione di un intercapedine. Il restauro ha poi interessato le coperture, che sono state completamente smantellate e rifatte dopo la realizzazione di un massetto di protezione sopra il pianellato e con 31

32 il rifacimento anche dei vari comignoli esistenti. Si è quindi fatto l intervento sulle facciate la cui tinteggiatura è stata eseguite con tinte a latte di calce. Anche l interno sono stati eseguiti interventi di restauro con operazioni di consolidamento e ripristino delle strutture. 32

33 Superfici con elementi lapidei 33

34 CHIESA DI S. MARIA DEI MIRACOLI - ROMA Lavori di restauro del prospetto principale e del pronao. I lavori di restauro sono iniziati con la revisione dell intonaco: sono state rimosse tutte le parti maggiormente deteriorate e realizzate le riprese tramite la rincocciatura, rinzaffo a più strati e, dove necessario, per garantire una migliore tenuta al supporto, sono state inserite scaglie di laterizio, chiodi e filo di ferro ricotto. La tinteggiature delle superfici, previa adeguata preparazione, è stata realizzata con tinta a latte di calce e terre naturali, seguita da una velatura finale resa necessaria per armonizzare la superficie ad intonaco con quella a travertino. Per il pronao costituito da imponenti colonne con capitelli corinzi, trabeazione e frontone in travertino, così come per le parti in travertino del prospetto (lesene e capitelli) sono stati eseguiti diversi interventi di pulitura a secondo della complessità delle forme architettoniche dei manufatti ed al loro stato di conservazione: pulitura con acqua nebulizzata pulitura con impacchi di polpa di cellulosa imbevuti in soluzioni dilavanti quali AB57 pulitura con microsabbiatrici caricate all ossido di alluminio pulitura con l uso di bisturi o del vibroincisore manuale per la rimozione delle stuccature fatiscenti. Nello stesso modo sono state trattate le statue poste sopra la copertura del pronao. Si è proceduto al consolidamento ed al restauro delle lesioni tramite barre 34

35 di vetroresina, alla ricostruzione delle parti mancanti uguali per dimensione e forma a quelle originarie, alla stuccatura delle fratture e dei giunti con malte idrauliche opportunatamente selezionate per tenere conto dei materiali originari e della coloritura del travertino. Infine è stato eseguito un trattamento protettivo delle superfici e la calibratura cromatica tramite velature a calce e terre naturali. Per quanto concerne la copertura del pronao, l intervento si è basato sul rifacimento del manto di tetto, del sottofondo e dello strato di impermeabilizzazione, eliminando così i problemi di umidità e di infiltrazioni presenti nell intradosso del pronao. I lavori hanno compreso il restauro dei tre portoni d ingresso alla chiesa con massellatura delle parti ammalorate, stuccatura, sverniciatura alla fiamma e verniciatura con smalti ad olio e la sistemazione dei gradini esterni di accesso alla chiesa procedendo alla rimozione e al riposizionamento delle lastre sconnesse. 35

36 36

37 COMPLESSO MONUMENTALE DI MONTE CAVALLO PIAZZA DEL QUIRINALE ROMA Lavori di restauro conservativo Il gruppo decorativo che si trova nella piazza del Quirinale è stato concepito della lunga via Pia, attualmente costituita da via del Quirinale e da via Venti Settembre. E costituito dai due colossi dei Di oscuri che frenano i rispettivi cavalli. Provenienti dalle terme di Costantino, le statue, copie di età imperiale romana di originali greci del Vsecolo a.c., erano rivolte fino al 1589verso l attuale palazzo della Consulta, in quell anno Sisto Vle restauròe le fece trasportare nella nuova posizione, ponendovi in mezzo una piccola fontana alimentata dall acquedotto Felice, utilizzandoli come uno dei capisaldi della sua struttura viaria. Bernini studiò una diversa sistemazione, immaginandoli incoronati dentro un arco trionfale con una più grande fontana;ma solo con Pio VI, che fece orientare le statue con i cavalli con i cavalli divergenti verso il Quirinale per poter ergere al centro l obelisco proveniente dal mausoleo di Augusto, e in seguito con Pio VII che commissionòuna nuova fontana si raggiunse la sistemazione attuale. I lavori di restauro di tale complesso monumentale si inquadrano in un più vasto progetto di riqualificazione urbana prevista per il grande Giubileo del 20, che vede coinvolti diversi elementi della piazza tra i quali anche le exscuderie del Quirinale. L intervento ha riguardato il preconsolidamento, la pulitura e la protezione finale degli elementi 37

38 lapidei, costituiti dal grande basamento e dai due Di oscuri con i loro cavalli. Alcune parti presentavano fenomeni di disgregazione e decoesione del materiale, che con trattamenti specifici sono stati arginati, depositi superficiali ed incrostazioni sono stati eliminati con trattamenti successivi di pulitura quali lavaggi con acqua nebulizzata, impacchi di polpa di carta imbevuti in soluzioni dilavanti (AB 57), uso di bisturi o di vibroincisore manuale, microsabbiature con l ossido di alluminio; particolare impegno hanno richiesto delle grandi macchie provocate dagli scoli di elementi in bronzo applicati sull obelisco centrale. Si è poi provveduto al parziale rifacimento della copertina in cocciopisto posto a protezione del basamento, e della sua equilibratura cromatica in rispetto dell intero gruppo decorativo. 38

39 MERIDIANA E CRATERE GIARDINI DEL QUIRINALE ROMA Lavori di restauro conservativo Nei giardini del Quirnale, situati di fronte alla palazzina della Coffe House si trovano la splendida Meridiana e il Cratere in marmo. I due manufatti presentavano degradi di genere diverso, la Meridiana era interessata da fenomeni di disgregazione del materiale lapideo e dalla presenza di muschi e licheni ma risultava nel suo insieme integra ed omogenea. Il Cratere invece era caratterizzato da parti lacunose e da rifacimenti incongrui realizzati con malte a base di cemento localizzate soprattutto nella parte del basamento; il vaso risultava più integro ed il materiale lapideo in buono stato di conservazione. Gli interventi si sono basati su una fase preliminare finalizzata alla mappatura della superficie dei due manufatti, tale da localizzare i diversi trattamenti di restauro. Per la Meridiana si è proceduto con il preconsolidamento della pietra, la pulitura tramite acqua nebulizzata,il trattamento con idonei biocidi, il consolidamento e la protezione finale con l uso di esteri all acido salicilico. Mentre per il Cratere si è proceduto rimuovendo tutte le stuccature e i rifacimenti cementiti, risarcendo le lacune con malte appropriate e ricostruendo le parti mancanti, analoghe per forma a quelle originarie. 39

40 E stata poi eseguita la stuccatura del materiale lapideo e sono stati sostituiti i perni in ferro ossidati con nuovi in acciaio inox. Anche in questo caso sono stati eseguiti i consueti trattamenti di preconsolidamento, pulitura e protezione finale, ed, inoltre è stata eseguita una scialbatura a latte di calce e pigmenti naturali per equilibrare cromaticamente i rifacimenti in stucco con le parti lapidee. 40

41 FONTANA SECCA CAMPAGNANO (ROMA) Lavori di consolidamento e pulitura dei materiali lapidei Nel centro storico del comune di Campagnano, oltre il Municipio ed il Duomo del paese su di un lato di una piazzetta si trova la Fontana Secca, oggetto dell intervento di restauro. La fontana, del XVI secolo, presenta una struttura ad edicola ed è costituita da elementi in peperino e da parti in muratura ed intonaco. Un architettura in miniatura curata nei particolari delle modanature, delle cornici, dei pilastri e delle centine che costituiscono la strutture portante di tale manufatto. Lo stato di abbandono e di incuria in cui si trovava, avevano comportato il totale dissesto degli elementi in pietra e del corpo murario. Le infiltrazioni d acqua e le piante che abbondanti le crescevano sopra contribuivano ad arrecare danno alla struttura. Si è così provveduto allo smontaggio degli elementi lapidei, alla loro catalogazione ed accantonamento in luogo riparato. Prima di intervenire con i lavori è stata prodotta una documentazione fotografica ed un rilievo critico riportante fedelmente la situazione di dissesto. Durante la fase dello smontaggio sono state eliminate le grappe e le cuciture in ferro che a causa del loro rigonfiamento provocavano lesioni al materiale lapideo; le tamponature in laterizio e le volte sono state rimosse manualmente. Ricreata una solida struttura muraria e la volta in muratura, con il parziale 41

42 riutilizzo del materiale proveniente dallo smontaggio, è stata eseguita la riequilibratura degli elementi lapidei non smontati e sono state invece riposizionate le parti precedentemente rimosse. Avendo garantito la tenuta statica si è poi proceduto all intervento di pulitura e protezione degli elementi lapidei lapidei tramite idrolavaggio, spazzolatura, microsabbiatura all ossido di alluminio, impacchi di polpa di carta imbevuti con soluzioni dilavati quali AB57, stuccatura delle giunture, protezione finale ed equilibratura cromatica mediante scialbatura con latte di calce, terre e Primal. Come ultimo intervento sono sati posizionati dei colonnotti in travertino ed è stata realizzata una pavimentazione con sampietrini per creare, nell intorno, un area di rispetto e di protezione alla fontana. 42

43 SEDE DELLA BANCA D ITALIA VIA NAZIONALE - ROMA Lavori di restauro dei prospetti esterni L edificio Koch della Banca d Italia risulta caratterizzato da un estesa superficie lapidea del prospetto principale e da superfici a finto travertino negli altri fronti. L intervento compiuto ha reso necessario calibrare i risultati ottenuti con le tecniche esecutive richieste rispettivamente dalla pietra e dall intonaco. Sono stati eseguiti saggi di pulitura e di calibratura cromatica. Le lavorazioni eseguite sul prospetto principale possono essere così riassunte: preconsolidamneo delle superfici; pulitura con acqua nebulizzata ed impacchi con soluzioni tipo AB 57;consolidamento di alcune porzioni;protezione fi nale;patinatura con composto a base di calce. Sul bugnato del basamento si è dovuta integrare l operazione di pulitura per la notevole presenza di incrostazioni dovute alle smog. Gli elementi decorativi del cornicione summitale e delle mostre sono stati rifiniti con bisturi. Per quanto concerne le superfici intonacate, a seguito della pulitura, sono state fatte delle prove di resa estetica (anche a distanza) l effetto del finto travertino, ottenuto mediante scialbatura e trattamento di finitura manuale con la pezza. 43

44 4

45 CHIESA DI S. ANDREA AL QUIRINALE VIA DEL QUIRINALE - ROMA Restauro del prospetto principale, prospetti laterali, del tamburo e coperture La chiesa di S. Andrea al Quirinale è un capolavoro del Bernini, che la eresse tra il 1658 e il 1671, in collaborazione con il De Rossi, al posto di una primitiva chiesa omonima. Il card. Camillo Pamphili, committente dei lavori, destinò la chiesa e il convento annesso al Noviziato della Compagnia di Gesù. Il prospetto, interamente in travertino, è caratterizzato da un protiro a linea curva. L interno è a pianta ellittica trasversale, con cappelle annesse ed apparato decorativo molto ricco. La chiesa, posta lungo il rettilineo della via del Quirinale, è visivamente connessa con altri capolavori quali il S. Carlino del Borromini. PRONTOINTERVENTO L operazione di Pronto Intervento condotta sul manufatto si identifica con la sistemazione e restauro del portale posto a destra del prospetto principale della chiesa. I lavori compiuti possono essere distinti nelle seguenti categorie: 1. restauro della cornice che inquadra il portale, comprensivo di rifacimento delle parti degradate; 2. restauro delle due ante lignee e revisione della ferramenteria relativa. 45

46 La procedura seguita comprende l asportazione dei residui pittorici delle ridipinure, l integrazione di parti mancanti e conseguenti finiture. L INTERVENTODI RESTAURO Il restauro del prospetto della chiesa affronta il problema del trattamento di superfici in travertino di particolare pregio, esposte alla ripetuta azione degradante dei gas di scarico delle autovetture. Un tale stato di fatto comporta la necessità di vagliare, a seconda dei casi, la metodologia di intervento più opportuna. La natura complessa delle sintassi architettonica barocca influisce, infatti, sulla determinazione di particolari zone di accumulo del degrado, in cui il semplice lavaggio con acqua nebulizzata risulta insufficiente a rimuovere l alterazione subita. L intervento si è basato, dunque, su di una fase preliminare di studio, finalizzata alla individuazione di una mappatura della superficie lapidea, che rispondesse all applicazione dei seguenti trattamenti (da interpretare quali semplici o composti): a) pulitura con acqua nebulizzata b) pulitura con impacchi di soluzioni quali Idronal, Desogen, etc. c) pulitura mediante l uso di microsabbiatrice La fase finale comprende una omogenea protezione e calibratura cromatica ottenuta con stesura di calce, terre e Primal. SECONDOLOTO Il secondo lotto di lavori interessa: i prospetti laterali del tamburo, 46

47 caratterizzato in finta cortina di laterizio e dalla presenza di otto mensoloni disposti simme-tricamente rispetto alla facciata in travertino; la copertura a tetto delle cappelle radiali. Per quanto concerne il primo punto si è proceduto ad una revisione completa degli intonaci e ad una parziale reintegrazione degli stessi (laddove lo stato di conservazione fosse giudicato precario), alla tinteggiatura (previa apposita ed adeguata preparazione) delle superfici con tinta a latte di calce e terre naturali ed alla successiva stilatura dei giunti della finta cortina. I cornicioni sono stati anch essi integrati nelle parti mancanti. L intervento sulle coperture si è articolato nella revisione dei singoli strati costitutivi le stesse, scegliendo le lavorazioni opportune in ragione del diverso stato di alterazione rilevato. L impermeabilizzazione è stata completamente rifatta, mentre l analisi dell orditura lignea ha verificato un buono stato di conservazione. 47

48 PALAZZO SCIARRA VIA DEL CORSO ROMA Restauro del portale monumentale Il portale monumentale di Palazzo Sciarpa, aperto verso via del Corso, che veniva tradizionalmente attribuito a Flaminio Ponzio o ad Antonio Labacco, risulta invece opera di Ottavio Torrioni (un architetto di cui è documentata una continua ed intensa attività a Roma tra il 160ed il 1657); a costui si deve anche ascrivere il completamento del Palazzo Sciarpa- Colonna. Il portale può essere datato con sicurezza al 1641 grazie ad una patente dei Maestri delle Strade che ne autorizzava la costruzione. L elaborazione progettuale del Torrioni non sarebbe stata originale: egli avrebbe completato l edificio, aggiungendovi il portale tratto dai disegni di un vecchio trattatista, Antonio Labacco, integrati secondo il proprio gusto, in una felice ed originale sintesi di elementi rinascimentali e barocchi. Il portale e la ricca balconata sovrastante sono interamente realizzati in travertino, ad eccezione delle colonnine araldiche sui basamenti che vennero nel periodo della Repubblica Romana (1798-9) (così come tutti i motivi analoghi di questa facciata e di molti altri palazzi) e sono state ricostruite in stucco in un restauro successivo. L INTERVENTODI RESTAURO Il portale presentava, prima del restauro eseguito dalla Dromos restauri tutti i segni di degrado 48

49 caratteristici di un manufatto lapideo esposto all azione di agenti inquinanti e sollecitazioni meccaniche continue. Anche ad un primo esame la superficie appariva ricoperta di croste nere e in parte dilavata; inoltre in taluni punti il degrado aveva raggiunto livelli tali da far sì che la pietra sfarinasse ad un semplice tocco ed alcuni elementi della balaustrata superiore erano sconnessi. L opera di restauro è stata svolta da manodopera specializzata nel trattamento della pietra: si è operata una pulitura accurata con acqua nebulizzata, spazzole di saggina, impacchi di AB57 (una soluzione pulente blandamente alcalina) veicolato da polpa di cellulosa, facendo ricorso all uso della microsabbiatrice di precisione con ossido di alluminio in situazioni di particolare difficoltà, determinate tanto dallo stato di conservazione del monumento, quanto dalle sue proprie linee, caratterizzate da profondi incavi. Dove la pietra non presentava più una superficie compatta si è proceduto ad un opera di consolidamento imbibendola con composti a base di silicati per migliorarne l adesione al supporti sano. Si è posto riparo ai leggeri dissesti verificatisi soprattutto nella porzione superiore del portale riposizionando correttamente gli elementi in questione e stuccandoli con una malta a base di calce e pozzolana. 49

50 CHIESA DI SS. VINCENZO E ANASTASIO FONTANA DI TREVI - ROMA Lavori di restauro del prospetto principale e delle coperture (lavori in corso) Su un più antico edificio sorse questa ricostruzione barocca, ordinata nel 1650dal cardinale titolare della chiesa che era il celebre ministro di Francia Giulio Mazzarino, siciliano di origine e romano di giovinezza, il cui stemma sta sulla facciata. E opera di Martino Longhi il G. il quale la arricchì con ben diciotto colonne corinzie che la fecero soprannominare il canneto. L interno della chiesa è costituito da un unica navata con una serie di cappelle laterali; la decorazione di gusto neoclassico deriva da un restauro del L INTERVENTO DI RESTAURO Superfici lapidee La facciata, interamente di travertino, presenta tutti i segni di degrado caratteristici di un manufatto lapideo esposto all azione degli agenti inquinanti. Le superfici sono ricoperte da depositi superficiali a cui si accompagnano fenomeni localizzati di alveolizzazione, erosione e croste nere. L intervento previsto si suddivide nelle seguenti fasi: Preconsolidamento delle zone ammalorate con l uso di esteri all acido salicilico e/o resine acriliche applicate a pennello o ad iniezione. 50

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