Corso di Laurea Magistrale in Preventive e Adattate AMPA (LM67) Corso: : Attività motorie per popolazioni speciali Novembre 2013
|
|
- Clementina Santini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di Laurea Magistrale in Attività Motorie Preventive e Adattate AMPA (LM67) Corso: : Attività motorie per popolazioni speciali DISABILITA MOTORIE Lez Novembre 2013 AA Attività sportiva in soggetti mielolesi 1. FATTORI LIMITANTI LA PRESTAZIONE 2. BENEFICI DELL ESERCIZIO ESERCIZIO FISICO 3. ADATTAMENTI CV INDOTTI DALL ESERCIZIO FISICO 4. LETTERATURA INTERNAZIONALE 5. RISCHI CORRELATI ALLA PRATICA DELLO SPORT 2 1
2 1. FATTORI LIMITANTI LA PRESTAZIONE Sono principalmente determinati da alterazioni a carico del SISTEMA CARDIOVASCOLARE SISTEMA RESPIRATORIO SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO SCHELETRICO TERMOREGOLAZIONE 3 Alterazioni funzione Muscolare Fibre muscolari in soggetti mielolesi Ipotrofiche (diminuita CSA) Minor contenuto di proteine contrattili Diminuzione della forza erogata Diminuita resistenza alla fatica 4 2
3 Alterazioni Termoregolazione L interruzione delle VIE ASCENDENTI comporta la Perdita parziale delle afferenze sensoriali ai centri diencefalici ici a provenienza dai termocettori cutanei sottolesionali. I termocettori centrali conservano la capacità di informare i centri superiori circa la temperatura del sangue circolante. ASSENZA DELLA PERCEZIONE DELLE SENSAZIONI DI CALDO/FREDDO NEI DERMATOMERI INNERVATI DAI NEUROMERI SITUATI AL DISOTTO DEL LIVELLO DI LESIONE Esposizione al calore: temperature interne superiori Esposizione al freddo: temperature interne inferiori 5 Alterazioni Termoregolazione [2] Ridotta tolleranza alle variazioni estreme della temperatura L interruzione delle VIE ASCENDENTI comporta anche Abolizione della vasodilatazione Abolizione della sudorazione al disotto del livello di lesione 6 3
4 Fattori limitanti: Costo energetico? 7 8 4
5 9 Scopo dello studio Dimostrare l importanza l della misura della spesa energetica del cammino durante un programma di riabilitazione Al fine di: Fornire una misura della compromissione del cammino Stabilire un programma di riabilitazione con il cammino Stabilire un protocollo di allenamento per migliorare lo stato d 10 Stabilire un protocollo di allenamento per migliorare lo stato di i forma 5
6 Metodi: Soggetti 11 Costo energetico del cammino (ECW) Portata metabolica (Kcal*( min - 1 ) = VO 2 (l*min - 1 ) [4+R] L ECW si esprime in J m - 1 kg - 1 attraverso la moltiplicazione della portata metabolica per e dividendo per la velocità e per la massa corporea. 12 6
7 K4b 2 Cosmed Metabolimetro.. Misura del consumo di ossigeno (VO 2 ), Produzione di anidride carbonica (VCO 2 ) Ventilazione polmonare (VE) Frequenza cardiaca 13 Open Field Walking Pazienti mielolesi Deambulazione con ortesi a reciprocazione d ancad anca (Reciprocating Gait Orthosis,, RGO) 14 7
8 Risultati 15 Risultati
9 Risultati 3 17 Conclusioni 18 9
10 Conclusioni 2 19 e se si aggiunge un po di allenamento? 20 10
11
12 BWT: Inizio allenamento con il sistema WARD. EWT: Fine dell allenamento con il sistema WARD. BCSM: Fine dell allenamento con il sistema WARD (mantenimento della condizione esistente prima dell inizio dell allenamento). WEC: Walking Energy Cost ATS: Appropriate Treadmill Speed WEC (J kg -1 m -1 ) ATS (m. min -1 )... BWT EWT BCSM 23 Valutazione del miglioramento dello stato di forma WCC (beats m -1 ) BCSM y = 0.56 x r ² = WEC= Walking Energy Cost WCC= Walking Cardiac Cost BWT= Before WARD Training BCSM= End of WARDW Training at the same treadmill speed and same body weight unloading of beginning of training WEC (J. kg -1. m -1 ) BWT y = x r 2 =
13 Riduzione della spesa energetica del cammino (spesa energetica per metro di cammino). Aumentata efficienza del cammino (spesa energetica alla stessa velocità). Miglioramento dello stato di forma (costo cardiaco allo stesso livello di spesa energetica) Effetti benefici dell esercizio esercizio fisico Nei soggetti mielolesi il rischio di morte a seguito di malattie cardiovascolari è più elevato che in soggetti normo-dotati. Ciò va attribuito, tra l altro, l ad una diminuita concentrazione di HDL. Nei soggetti mielolesi praticanti esercizio fisico, il profilo lipidico migliora E stato dimostrato che l esercizio l fisico induce: Riduzione del Colesterolo totale dell 8%; Riduzione delle LDL del 15%; Aumento del 20% delle HDL 26 13
14 2b. Effetti benefici dell esercizio esercizio fisico Nei soggetti mielolesi la riduzione del metabolismo basale da ridotta massa muscolare e la diminuita spesa energetica possono comportare re un aumento di peso corporeo. L ESERCIZIO FISICO NEI MIELOLESI: Contribuisce ad innalzare il metabolismo basale e la spesa energetica limitando l aumento l ponderale. Esercita effetti benefici sul SISTEMA IMMUNITARIO,, innalzando il livello ematico di linfociti ed in genere di cellule immunitarie. Contribuisce alla prevenzione di fenomeni osteoporotici,, della calcolosi renale,, dell ipotensione ortostatica e della stasi venosa. 27 2c. Effetti benefici dell esercizio esercizio fisico L esercizio aerobico aiuta a contrastare molti fattori di rischio associati allo sviluppo della malattia coronarica. La pratica sportiva è necessaria a contrastare il decadimento fisico imposto dalla sedentarietà legata alla nuova condizione di vita. Esercizio fisico non soltanto come mezzo per migliorare l efficienza fisica, ma anche una precisa indicazione medica
15 3. Adattamenti CV indotti dall esercizio fisico ADATTAMENTI CENTRALI Fc a riposo Volume di scarica sistolica Contrattilità miocardica Post-carico (riduzione Resist. Perif.) Pre-carico GETTATA CARDIACA Potenza aerobica e capacità anaerobica (Davis e (Davis e Shepard., 1988) 29 3b. Adattamenti CV indotti dall esercizio fisico ADATTAMENTI PERIFERICI Numero dei mitocondri. Estrazione O 2. Flusso ematico muscoli. Esercitazioni/specialità sportive di tipo aerobico sono senza dubbio le più indicate al fine di migliorare l efficienza del sistema cardiovascolare / respiratorio, e ridurre il rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari
16 I mielolesi allenati come si valutano? 31 Premessa In molti casi, il test incrementale consiste in gradini della durata di 2-3 min fino ad esaurimento. Poiché il V O 2peak dipende dal livello di lesione, l intensità dei carichi utilizzati è ovviamente inferiore a quella utilizzata nei test standard dedicati ad una popolazione non mielolesa. Poiché non esistono equazioni predittive per quel che riguarda persone con disabilità motorie legate a lesione del MS, si procede con la misura diretta del V O 2peak
17 Obiettivi dello studio: 1) Descrivere la risposta CV e metabolica acuta in atleti Paralimpici praticanti: Sci nordico seduti (NS( NS,, n = 5), Corsa di lunga distanza su sedia a ruote (WR( WR,, n = 6), Basket su sedia a ruote (WB( WB,, n = 13), Scherma su sedia a ruote (WF( WF,, n = 6), and Tennis su sedia a ruote (WT( WT,, n = 4); 2) Studiare la correlazione tra test da campo e test in laboratorio attraverso misure di efficienza della fitness aerobica in atletu Paralimpici. 33 Base scientifica Numerosi studi hanno descritto quali sono le risposte fisiologiche all esercizio in individui con lesioni del MS. Alcuni studi hanno rivelato che il V OV 2 di picco, la T-Vent, la potenza e la capacità anaerobica sono maggiori in atleti Paralimpici rispetto a sedentari senza lesione del MS. Non esistono allo stato attuale molti studi che abbiano valutato le risposte fisiologiche in atleti Paralimpici durante simulazioni di gara
18 Ipotesi di partenza L intensità di esercizio ottenuta in atleti Paralimpici eccede quella imposta dall ACSM (40% 50% del V O2peak o 55% 65% della Fc di picco). Ci si potrebbe aspettare di trovare una correlazione positiva tra il consumo di ossigeno (V O2) misurato durante test da campo e misure di laboratorio della fitness aerobica (i.e., VT e V O 2peak ). 35 Materiali e Metodi 36 18
19 Materiali e Metodi Test incrementale effettuato con un ergometro a manovella per determinare la soglia ventilatoria (VT) ed il consumo di Ossigeno di picco (V O 2peak ). Test da campo: sistema telemetrico (K4b2) per misurare le risposte cardiorespiratorie nei rispettivi sport min di riscaldamento a 50 W. Incrementi di 10 o 15 W ogni minuto (1 Watt ogni 6 o 4 s), in relazione alla classificazione funzionale e alla stima della fitness aerobica di ciascun atleta. Il protocollo prevede che il test duri all incirca 10 minuti
20 Test da campo Sci nordico da seduti (Nordic Skiing - NS) Sono state effettuate misure durante una simulazione di gara (5-km) su un percorso di cross-country country skiing all aperto. aperto. La temperatura era intorno agli 0-C 0 C o inferiore, e l umiditl umidità relativa era del 30%. Agli atleti veniva richiesto un impegno di intensità pari a quello profuso durante una reale competizione. In due casi, lo sciatore è stato testato durante la competizione reale. La durata media della gara sui 5km è stata di 17 +/-1.6min. 39 Test da campo Corsa su sedia a ruote (Wheelchair Wheelchair Racing - WR) Corsa di 5-km all aperto. La temperatura media era di circa 24-C, e l umidità relativa era di circa il 40%. In genere, l atleta completava il test in circa 15 min con una velocità media tra i 7 ed i 7.5 m/s (corrispondenti a circa 25 e 27 km/h). Per simulare la prestazione di gara, all atleta veniva chiesto di accelerare nella fase finale del test
21 Test da campo Scherma su sedia a ruote (Wheelchair Fencing - WF) Ciascun test includeva una serie di attacchi tra due schermidori al fine di raggiungere il punteggio di 15 durante tre rserie di attacchi della durata di 3 min con pause tra le serie di 1 min. Il periodo di riposo tra i diversi test durava 5 min (simulazione e di allenamento) e 30 min (simulazione di gara). Per rendere il test più affaticante, il miglior schermidore della classe inferiore (Classe B) competeva con uno appartenente alla classe più alta (Classe A). I test venivano condotti indoor in condizioni controllate. Temperatura: 22.4-C C T 3.05-C; Umidita relativa: 43.5%. 41 Test da campo: Tennis su sedia a ruote (Wheelchair Tennis - WT) La prestazione e e stata effettuata in ambiente chiuso. Temperatura e umidita : : 24.1-C C +/ C C and 45.5% +/- 6.61%. Ciascun giocatore e e stato testato in almeno due momenti durante la prima e la seconda metà dell incontro. Tra le due meta (2 x 5 min) era concesso un intervallo di 15min. Di fatto, i 10 min di gioco effettivo corrispondevano a un tempo di circa 12 +/- 1.3 min
22 Metodi: Misure effettuate TEST DA CAMPO: : misura dei seguenti valori di V OV 2 : a) Valor medio ottenuto in tutto il periodo di valutazione. b) Valori di picco mediati su intervalli di 15-s intervals ottenuti durante tutto il periodo di valutazione (peak field test). Questi valori sono stati espressi come % rispetto al VO VO 2peak. I valori di T-Vent ottenuti durante il test incrementale. 43 Metodi: Misure effettuate Lattatemia Determinazione della T-Vent (V-slope Method) 44 22
23 Risultati Risultati
24 Risultati (3) Tabella 3 47 Risultati Lattato 48 24
25
26 Quali implicazioni per la prestazione e l allenamento? l IN PRIMO LUOGO le equazioni 1 e 2 possono essere usate per stimare il V OV 2 medio in queste 5 discipline sulla base della T-Vent e del V OV 2 determinato durante il test incrementale. Equazione 1 Equazione 2 Questa informazione, insieme alle misure di Laboratorio di T-Vent e V O2peak, V possono essere utilizzate dagli scienziati dello sport, per valutare la prestazione degli atleti e monitorare l allenamento. l 51 Quali implicazioni per la prestazione e l allenamento? l Gli errori standard della media (SEE) (Slope( Equation) riportato nelle equazioni 1 e 2 erano 2.29 e 2.36 ml/kg/min per la predizione della T-Vent e del V OV 2 peak, rispettivamente. Equazione 1 Equazione 2 Questo corrisponde ad un errore di predizione di circa il 5% del V OV 2 peak ottenuto durante il test incrementale
27 Quali implicazioni per la prestazione e l allenamento? l IN SECONDO LUOGO, il fatto che : Gli atleti regolavano la loro intensita di lavoro, durante i test da campo, intorno a valori corrispondenti alla T-Vent,, e che Queste misure erano significativamente correlate sia alla T-Vent che al V OV 2peak sottintende, in questi atleti, un elevata fitness aerobica E di una certa rilevanza per questi atleti. 53 Secondo l ACSMl ACSM. L ACSM raccomanda, per individui non disabili l intensità minima per incrementare la fitness aerobica: a) Fc equivalente al 55% 65% della Fc di picco b) V O 2 corrispondente al 50% del V O 2peak ottenuto durante test a gradini in Laboratorio. In individui ben allenati, il limite superiore per l intensità di allenamento è pari al 90% della Fc di picco e all 85% del V O 2peak
28 Secondo questo studio.. Sulla base dei risultati di questo studio (Tabella 3), la Fc media ed il V OV 2 medio ottenuti eccedono l intensital intensita di lavoro minima richiesta in questa popolazione (ACSM) e sono assimilabili a quelli raccomandati per atleti ben allenati. 55 Conclusioni La capacita aerobica degli atleti praticanti lo Sci Nordico e risultata significativamente maggiore rispetto a quanto osservato nel Basket,, nel Tennis, Corsa e negli atleti praticanti la Scherma. Durante i test da campo gli atleti hanno spontaneamente lavorato ad un intensita intensita prossima alla Soglia Ventilatoria individuale misurata in Laboratorio
29 Conclusioni 2 La Fc ed il V OV 2 ottenuti durante i test da campo nelle 5 discipline Paralimpiche studiate erano all interno del range raccomandato dall ACSM per migliorare la fitness aerobica in individui e ben allenati (normodotati). Esiste una forte correlazione tra il V O 2 misurato durante test da campo e le misure di laboratorio. La prestazione in queste discipline ad impegno intermittente negli atleti Paralimpici è strettamente dipendente dalla loro fitness aerobica
30 ACSM (American College of Sports Medicine) Linee guida per l attivitl attività sportiva in soggetti portatori di patologie croniche e disabili 3-55 sessioni / settimana Durata sessioni: : min Intensità: 50-80% V OV 2peak (50-80% Fc max) 59 ACSM MODALITA DI ESERCIZIO Arm cranking Propulsione sedia a ruote Nuoto Sport su sedia a ruote Circuit resistance training (CRT) Electrically stimulated cycling Electrically stimulated walking 60 30
31 LETTERATURA INTERNAZIONALE
32 J Strength Cond Res 24(1): 8 16, ArchPhys Med Rehabil 2012;93: Arch Phys Med Rehabil 2010;91:
33 65 Metodi Risultati 1 Eighteen individuals (12 males and 6 females) with complete motor paraplegia (T6 T10) volunteered to serve as subjects for this investigation
34 Risultati 2 67 Risultati
35 Discussione Participation in RT can produce significant increases in work capacity through enhancements of muscular strength and anaerobic power in persons with SCI. The average increase in V O 2peak achieved by the RT group (13.1%) was greater than the cardiorespiratory enhancements previously reported after most programs of low-intensity long-duration ET. 69 Discussione 2 The increased values of V O 2peak after RT in this study are likely a function of improved upper extremity force generation related to neurological and anaerobic metabolism adaptations. The significant changes in V O 2peak after both RT and ET in this study might suggest that a sole training strategy designed to provide the physiological adaptations of the two exercise approaches may provide even greater benefits
36 Conclusions Strength, power, and cardiorespiratory fitness are vital in SCI subjects. RT provides important benefits in cardiorespiratory fitness, muscular strength, and muscular power. Therefore, individuals with SCI maybenefit froma single mode of exercise training (RT) because it provides not only muscular strength and power benefits but also cardiorespiratorybenefits. 71 J Strength Cond Res 24(1): 8 16,
37 Metodi All wheelchair athletes were characterized by variety in classification and motor impairments; 2 participants were classified as tetraplegic and 6 as paraplegic. Inclusion criteria of subjects with SCI, especially for subjects with tetraplegia, were that they could be able to perform all testing and training conditions (i.e., to lift a minimum of 20 kg in the bench press). None of the control subjects had any physiological or orthopedic limitations that could haveaffected performance. 73 Metodi 2 We analyzed power by measuring vmax and amax of the barbell using a light sensor (Figure 1). Moreover,we recorded 2 time intervals (t1 = first 4 mm and t2 = first 8 cm of the bench throw) representing the initial acceleration of this ballistic movement
38 Metodi 3 Fmax and MRFD were evaluated by measuring forcetime curves in isometric condition in bench press (Figure 2). MRFD was determined at the steepest point and Fmax was determined at the highest peak of the force-time slope. The parameter MRFD was determined from the trial with maximal value for Fmax. 75 Metodi 4 Sprinting Performance We tested 10-m sprinting performance in wheelchair athletes using a double light barrier system. Sprints were performed in wheelchairs used in competition. In all testing situations the starting position and performance were standardized for all subjects (group E and group C) regarding angles, distance between sternum and barbell, and starting position in sprinting. Best trials were taken for further statistical analyses
39 Metodi 5 Training The subjects participated in an 8-week program consisting of hypertrophy oriented strength training. Twice per week for a total of 16 sessions. The training exercise was bench press. In each session 5 sets were performed while loads ranged from 10 to 12 repetitions representing approximately 80% of 1RM. Rest intervals ranged from 3 to 5 minutes. The weight was increased every time a subject exceeded 12 repetitions. 77 Risultati 78 39
40 Risultati 2 79 Risultati
41 Wheelchair athletes demonstrated significant improvements in strength and power parameters as a result of resistance training and that these effects are comparable to control subjects without spinal cord injury. In athletes performing sports such as wheelchair basketball and wheelchair rugby (quad rugby), however, we recommend a training regimen with barbells as it was used in the present study. The strength training should be performed twice per week consisting of 5 sets with a load range from 10 to 12 repetitions representing approximately 80% of 1RM. this phase of muscle hypertrophy should be followed by a phase of increased intensity and decreased volume called the strength and power phase. The risk of hyperthermia should be avoided
42 Methods 83 Metodi Set up Sperimentale 84 42
43 Each subject participated in two data collection sessions, one for resistive treadmill training and the other for assistive treadmill training. The two sessions were scheduled with 2 weeks in between to wash out any lingering carryover. Each session consisted of three main components in sequence, including (a) a pre-training overground test, (b) resistive/assistive treadmill training, and (c) a posttraining overground test. During (a) and (c), subjects were instructed to walk over an instrumented walkway (GaitMat II, E.Q. Inc, Chalfont, PA) twice at their comfortable speed. During resistive/assistive treadmill training, the training speed was set at the speed obtained in the pretraining overground test. Body weight support was provided as necessary to assure stable stepping. The amount of resistance/assistance provided was set at the maximum level that each subject felt comfortable to tolerate. 85 Metodi
44 Risultati 87 Risultati
45 Risultati 3 89 ArchPhys Med Rehabil 2012;93:
46 Metodi 91 Metodi 2 - Training 8-week training trial was conducted by using a randomized crossover schedule. Subjects were randomly assigned to 1 of 2 groups with assistance or resistance training. After the first 4 weeks of training, subjects from both groups were switched from assistance to resistance training or from resistance to assistance training, and then completed another 4 weeks of training. Training was performed 3 times a week for 8 weeks, with the training time for each visit set to 45 minutes as tolerated
47 Metodi 3 Training Treadmill speed was consistent with maximum comfortable walking speed. At the initiation of locomotor training, controlled assistance (for assistance training group) or resistance (for resistance training group) loads were applied at the ankle of both legs. For the assistance training group, the amount of assistance load was gradually decreased during the course of training. In contrast, for the resistance training group, the amount of resistance load was gradually increased depending on the tolerance of the subject. The amount of body weight support was also gradually decreased and the treadmill speed 93 increased during the course of training on the basis of the tolerance of each subject. Risultati
48 Risultati 2 95 Risultati
49 97 Risultati - Last RESISTANCE TRAINING: : The gains in selfselected gait speed were greater for the higher speed walkers after (fig 4). ASSISTANCE TRAINING: : the gains in selfselected gait speed were greater for slower speed walkers. Assistance training may be more effective for lower functioning patients but less effective for higher functioning patients
50 Conclusioni
51 DESCRIZIONE PROTOCOLLO ALLENAMENTO. 101 Effects of interventions on skeletal muscle CSA and body composition
52 Effects of RT + diet versus diet on lipid metabolism. 103 Discussione e Conclusioni
53
54 107 Metodi
55 Metodi 2 TREADMILL PROTOCOL An incremental wheelchair exercise test of increasing speed and incline was used. The test ceased when 2 of the following were reached: desired score on the RPE, inability to keep up with the treadmill, maximum heart rate was reached, or the R value exceeded 1.1. TRAINING PROTOCOL Training was undertaken unsupervised at home for 1 hour, 5d/wk for 8 weeks, and training diaries of the sessions, RPE, and stimulation intensities were kept. Participants received weekly phone calls or s to track compliance and provide guidance on the intensities required to achieve aerobic responses. All were asked to continue with usual daily activities for the 109 duration of the study and testing. Elettrostimolazione (FES)
56 Risultati 111 Effetto della FES: Confronto con altri studi
57 Conclusioni Training with a novel NMES system resulted in improved VO2peak and HRpeak in a sedentary adult spinal cord injured population. Compliance with training was high, possibly indicating the convenience of using this system. Results compare favorably with current FES modalities reported in the literature. This system offers a portable and convenient method of aerobic exercise, with the potential to provide the associated health benefits of exercise to the spinal cord injured population
58 5. RISCHI CORRELATI ALLA PRATICA SPORTIVA 115 Lesioni da Sport Una definizione di lesione Ogni condizione lesiva che comporti la sospensione dell attivit attività dell atleta o che ne limiti o modifichi l attivitl attività per un giorno o più ù. (Ferrara et al., Sports Med 30:137 30: , 143, 2000). I dati riportati in letteratura non concordano circa la maggiore o minore incidenza di lesioni da sport in soggetti mielolesi. I tempi di recupero sono più lunghi in soggetti mielolesi rispetto a soggetti normo-dotati
59 Lesioni da Sport 2 Indagini condotte sull incidenza di lesioni da sport durante i Giochi Paraolimpici e/o Campionati Mondiali hanno evidenziato che: Patologie più frequenti: lesioni muscolo-scheletriche scheletriche Distretti corporei prevalentemente coinvolti: Colonna Spalla Tronco Localizzazione prevalente delle lesioni: Mielolesi: Arto superiore Non mielolesi: Paralisi cerebrali: Arto inferiore Articolazione del ginocchio 117 Lesioni da Sport LESIONI DA SPORT IN ATLETI DISABILI Incidenza lesioni [%] ATLETI MIELOLESI Spalle Braccia Ginocchio Collo Gamba-Caviglia Piede Polso Dita ATLETI CEREBROLESI Spalle Braccia-gomito Ginocchio Collo Gamba-Caviglia Piede Mano-dita
60 Lesioni da Sport - Uno studio Studio epidemiologico condotto su 227 atleti portatori di disabilit lità motoria. Scopo dello studio è stato quello di determinare la prevalenza, i principali fattori determinanti, e le caratteristiche del SRMP (Sport( Related Muscle Pain). 119 Muscle Pain in Athletes with Locomotor Disability Metodi Lo studio è stato condotto su 227 soggetti,, (58 F, 169 M) Grafico 1 Grafico Lesioni spinali Amputati Patologia cerebrale Altro Nuoto Atletica Pallacanestro Altro Le caratteristiche salienti del gruppo LMDA ( (LocoMotorotor Disabled Athletes) ) sono riportate in Grafico 1 e Grafico
61 Muscle Pain in Athletes with Locomotor Disability Risultati Circa la metà della popolazione studiata (51%) ha dichiarato di aver sperimentato la comparsa di un di dolore muscolare correlato all attivit attività fisica nel corso dell'anno. 17% 27% 16% 1-2 gg 3-7 gg 1-4 sett Grafico 3. Percentuali di interruzione dell attivit attività sportiva 121 Muscle Pain in Athletes with Locomotor Disability Risultati 2 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% spalla braccio schiena fitta contrattura stiramento D.inserzionale leggera moderata forte molto forte Grafico 4. Muscoli più colpiti, sintomi e intensità del dolore (LMDA)
62 Muscle Pain in Athletes with Locomotor Disability Risultati 3 Intensità allenam ento come fattore di rischio Grafico > 7 ore allenamento Tipo di lesione come fattore di rischio Grafico Cerebropatia danno spinale amputazione Muscle Pain in Athletes with Locomotor Disability L'allenamento come fattore di rischio 3 Rischio di dolore [odds ratio] Ore di allenamento/settimana CONCLUSIONE Tipo di Disabilità, Body Mass Index e Training Volume (ore di allenamento settimanali) si sono dimostrati i principali determinanti l insorgenza l di SRMP
Lezione di oggi (Lunedì 19 Novembre)
Lezione di oggi (Lunedì 19 Novembre) ADATTAMENTI METABOLICI INDOTTI DALL ALLENAMENTO Obiettivi della lezione Scoprire come l allenamento possa ottimizzare il rendimento dei sistemi energetici e sviluppare
DettagliTest dei 5 scatti (Dal Monte)
Test dei 5 scatti (Dal Monte) 5 prove di corsa alla massima velocità su di una distanza di 50 m (per gli adulti) intervallate da pause di 60 s Si registrano i tempi e le FC (anche alla fine della prova)
DettagliBioenergetica e fisiologia dell esercizio 7. Risposte all allenamento: effetti su V O 2max e sistema cardiovascolare
Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 7. Risposte all allenamento: effetti su V O 2max e sistema cardiovascolare Prof. Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio, Facoltà di Scienze Motorie,
DettagliESERCIZIO FISICO - DECLINAZIONI
ESERCIZIO FISICO - DECLINAZIONI Si definisce capacità aerobica la capacità dell individuo di svolgere un lavoro di intensità moderata utilizzando il meccanismo aerobico, che sfrutta i grassi e i carboidrati
Dettaglil Allenamento ad Alta Intensità: Nuove Acquisizioni
l Allenamento ad Alta Intensità: Nuove Acquisizioni Carlo Castagna Corso di Laurea in Scienze Motorie Università di Roma Tor Vergata, Rome, Italy Carlo Castagna castagnac@libero.it www.carlocastagna.com
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali INFORMATIVA OMS: ATTIVITÀ FISICA Traduzione non ufficiale a cura di
DettagliValutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.
Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della
DettagliLINEE GUIDA PER LA PRESCRIZIONE DELL ESERCIZIO FISICO
LINEE GUIDA PER LA PRESCRIZIONE DELL ESERCIZIO FISICO A cura di: dr Luciano Bissolotti Prima di prescrivere un programma d allenamento è necessaria una accurata valutazione clinica. In particolare, la
DettagliCome valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo
Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità
DettagliMetodologia e protocolli di allenamento nel nuoto: ambiti di applicazione nel settore Master
Università degli Studi di Siena Metodologia e protocolli di allenamento nel nuoto: ambiti di applicazione nel settore Master Marco Bonifazi L EVOLUZIONE DEGLI ASPETTI TECNICI, FISICI E METODOLOGICI NELL
DettagliRisposte fisiologiche in diversi sport ciclici
Risposte fisiologiche in diversi sport ciclici Fisiologia della prestazione sportiva Università degli Studi di Verona Scienze Motorie aa 2012-1013 1 Le caratteristiche fisiologiche non sono le uniche
DettagliAlimentazione e sport
Momenti di Gloria La medicina incontra lo sport: i muscoli Genova 18 aprile 2013 Alimentazione e sport Luca Spigno La dieta dello sportivo è diversa da quella del soggetto sedentario? Come dobbiamo nutrirci
DettagliTecniche di allenamento per la Maratona. Pietro Balbo
Tecniche di allenamento per la Maratona Pietro Balbo 1 La suddivisione dei periodi di allenamento A = Periodo preparatorio B = Periodo fondamentale C = Periodo specifico R = Recupero G = Gara La definizione
DettagliPROGRAMMA DI ALLENAMENTO 2004-2005 DALLA 13^ ALLA 15^ SETTIMANA 2005 28 marzo 17 aprile 2005
PROGRAMMA DI ALLENAMENTO 2004-2005 DALLA 13^ ALLA 15^ SETTIMANA 2005 28 marzo 17 aprile 2005 CATEGORIE Junior Alta Specializzazione, femminile e maschile TABELLA DI CONTROLLO DEL CARICO DI ALLENAMENTO
DettagliNordic Walking: la salute cammina con i bastoncini
Università dell età libera 2014-2015 Conferenze di informazione salute e movimento Nordic Walking: la salute cammina con i bastoncini Indice INTRODUZIONE 23 ore e mezzo L ATTIVITA FISICA IL NORDIC WALKING
Dettagli. Massimo Consumo di Ossigeno (VO 2 max) INTENSITA DELL ESERCIZIO E CONSUMO DI OSSIGENO. Fattori limitanti il Massimo Consumo di Ossigeno
Massimo Consumo di Ossigeno (VO 2 max) Limite più elevato nell abilità di una persona di aumentare il consumo di ossigeno Buon indicatore della resistenza cardiorespiratoria e della fitness aerobica Può
DettagliALLENARE LA POTENZA AEROBICA IN SPAZI STRETTI. Prof. A.Di Musciano
ALLENARE LA POTENZA AEROBICA IN SPAZI STRETTI Prof. A.Di Musciano PREMESSA IL CALCIO E UN ATTIVITA INTERMITTENTE CASUALE, NEL CORSO DEL QUALE SI ALTERNANO FASI AD ALTA INTENSITA ED ALTRE DI IMPEGNO MINORE
DettagliAttività fisica: strumenti per la
Attività fisica: strumenti per la rilevazione Sara Grioni Unità di Epidemiologia e Prevenzione Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori "Strumenti di Sorveglianza Nutrizionale: luci ed ombre" 28
DettagliFacoltà di scienze motorie Università degli studi di verona. Corso di laurea speciclistica in scienze dell attività motoria preventiva ed adattata
Facoltà di scienze motorie Università degli studi di verona Corso di laurea speciclistica in scienze dell attività motoria preventiva ed adattata 12 novembre 2004 Termoregolazione nell anziano Effetti
DettagliNEWSLETTER N.31. I n q u e s t o n u m e r o : A CURA DELLA SEZIONE ATLETICA DELL US PRIMIERO. T r a s f e r t a
NEWSLETTER N.31 A CURA DELLA SEZIONE ATLETICA DELL US PRIMIERO I n q u e s t o n u m e r o : L e d i t o r i a l e d e l P r e s i d e n t e T r a s f e r t a L a n g o l o t e c n i c o 3 1 a g o s t
DettagliFitness e risposte affettive
Federazione Ginnastica d Italia C.R. Lombardia CORSO di FORMAZIONE ATTIVITA MOTORIA ED ESERCIZIO FUNZIONALE NEI GRANDI ADULTI MILANO, sabato 5 ottobre 2013 Fitness e risposte affettive Matteo Vandoni Ricercatore
DettagliCONTROLLO DELL ALLENAMENTO NELLA PALLACANESTRO MODERNA
CONTROLLO DELL ALLENAMENTO NELLA PALLACANESTRO MODERNA QUALE CARICO? COME ALLENARE? Per definire il modello di allenamento è necessario conoscere i fenomeni fisiologici che si verificano in risposta allo
DettagliI documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE
I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono
DettagliMODULO 2 NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 2 CALCOLO DEL DISPENDIO ENERGETICO GIORNALIERO
MODULO 2 NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 2 CALCOLO DEL DISPENDIO ENERGETICO GIORNALIERO FABBISOGNO ENERGETICO Apporto di energia, di origine alimentare, necessario a compensare il dispendio energetico di individui
DettagliL'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING
L'ALLENAMENTO, IL RISCALDAMENTO, LO STRETCHING 1 - ALLENAMENTO FISICO O TRAINING L ALLENAMENTO consente di raggiungere e mantenere l organismo e/o le varie prestazioni a ben definiti livelli ottimali di
DettagliASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI
ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI Sistemi biologici: soggetti a complessi processi di trasformazione e scambio di energia; I sistemi biologici sono costituiti perlopiù da quattro elementi: H,
DettagliArea: Documentazione, Informazione e Ricerca. L Allenamento Aerobico nello Sport. Relatore: Carlo Castagna. 4 Luglio 2007, Sala CONI Regionale, Ancona
Area: Documentazione, Informazione e Ricerca L Allenamento Aerobico nello Sport Relatore: Carlo Castagna Corso di Laurea in Scienze Motorie Facoltà Medicina e Chirurgia, Roma Tor Vergata 4 Luglio 2007,
DettagliCorso integrato: Monitoraggio e valutazione III Dott.ssa Silvia Pogliaghi
Corso integrato: Monitoraggio e valutazione III Dott.ssa Silvia Pogliaghi Contenuti formativi L obiettivo del corso è l acquisizione di conoscenze e competenze di misura, monitoraggio e valutazione degli
DettagliSTRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE
STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.
Dettaglisembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne
sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne The Women s Health Study Razionale per l uso di bassi dosaggi di aspirina nella prevenzione primaria Nella prevenzione secondaria delle
DettagliLA VALUTAZIONE DELLA POTENZA AEROBICA ( P.A.- VAM- S.A. sinonimi )
Didattica 2013\14 Teoria e metodologia dell Allenamento Docente : Balducci Francesco LA VALUTAZIONE DELLA POTENZA AEROBICA ( P.A.- VAM- S.A. sinonimi ) 1.1. Test di Gacon 1.2. e un test incrementale ad
DettagliPERCHE L ATTIVITA FISICA E SALVACUORE
Lega Friulana per il Cuore PERCHE L ATTIVITA FISICA E SALVACUORE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico della
DettagliSci di fondo. La valutazione degli aspetti energetici. Barbara Pellegrini. barbara.pellegrini@univr.it
La valutazione degli aspetti energetici Sci di fondo Barbara Pellegrini barbara.pellegrini@univr.it Department of Neurological, Neuropsychological, Morphological and Movement Sciences University of Verona,
DettagliAttività motoria Attività sportiva Alimentazione
Club Rapallo Attività motoria Attività sportiva Alimentazione Dott.Lorenzo Marugo Piattaforma dell Unione Europea su dieta, attività fisica e salute Presupposto: I Cittadini dell Unione Europea si esercitano
DettagliALLENAMENTO PER AUMENTO DI MASSA MUSCOLARE
ALLENAMENTO PER AUMENTO DI MASSA MUSCOLARE L obiettivo principale dell allenamento è provocare cambiamenti biochimici all interno del muscolo: ciò è necessario per lo sviluppo della massa muscolare. Sfortunatamente
DettagliBELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti
BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello Drssa Grazia Foti MALATTIE CARDIOVASCOLARI Più importante causa di morte nel mondo, (17.3 milioni di morti ogni anno)
Dettagli&RPLWDWR3URYLQFLDOH0HVVLQD FRQVLGHUD]LRQLSHULOPH]]RIRQGRYHORFH
&RPLWDWR3URYLQFLDOH0HVVLQD 0$66,02&216802',266,*(12 (0$66,0$9(/2&,7$ 9(/2&,7$ $(52%,&$ *(1(5$/,7$ (,1',&$=,21,3(5,//25269,/8332 FRQVLGHUD]LRQLSHULOPH]]RIRQGRYHORFH 6DOYDWRUH/D)DXFLDXFL up}lyzp{h GGklnspGz{
DettagliDisabilità e Sport. La classificazione funzionale nello sport per disabili
Disabilità e Sport La classificazione funzionale nello sport per disabili Matteo Zanin Classificatore Medico del Comitato Paralimpico Italiano Premessa Mettere il Medico di Medicina dello Sport nelle condizioni
Dettagli2 CONVEGNO INTERREGIONALE LA MONTAGNA PER TUTTI. Allenamento e preparazione fisica: bambini e anziani in montagna
Commissione Interregionale Medica Veneto Friulana - Giuliana 2 CONVEGNO INTERREGIONALE LA MONTAGNA PER TUTTI Passo Pordoi, 9 10 ottobre 2004 Allenamento e preparazione fisica: bambini e anziani in montagna
DettagliPROGRAMMA PRE-CAMPIONATO DI ALLENAMENTO PER ARBITRI
PROGRAMMA PRE-CAMPIONATO DI ALLENAMENTO PER ARBITRI STAGIONE AGONISTICA 2014-15 Programma Pre-Campionato Arbitri CRA Caro Arbitro, Il programma di allenamento che trovi in questo allegato ha come obiettivo
DettagliUNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE Corso di Laurea in SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (L22)
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE Corso di Laurea in SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (L22) Insegnamento di Metodi e Didattica degli SPORT DI SQUADRA MeD della PALLAVOLO
Dettaglidistanza maggiore (3000 m) distanza minore (2000m) tempo sui 3000 m tempo sui 2000 m
12 LEZIONE I TEST PER VALUTARE LE QUALITA AEROBICHE (SECONDA PARTE) IL B.A.S. TEST (Bisciotti, Arcelli Sagnol) Test misto: soglia/vam 2 prove massimali su 2 diverse distanze: 2000 3000 metri Si può avere
Dettagli1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb)
LE FIBRE MUSCOLARI La fibra muscolare è considerata l' unità funzionale del muscolo scheletrico o, più semplicemente, una delle tante cellule che lo compongono. Ogni muscolo è infatti formato da un certo
DettagliL Attività Fisica come Farmaco
L Attività Fisica come Farmaco Journal of Applied Physiology 2005 Effetti dell esercizio e della dieta sulle malattie croniche (Roberts( e Barnard) Metanalisi di 424 pubblicazioni Conclusioni: Le malattie
DettagliALLENAMENTO A LUNGO TERMINE. di base o giovanile
ALLENAMENTO A LUNGO TERMINE di base o giovanile di alto livello PERIODIZZAZIONE DELL ALLENAMENTO PIANIFICAZIONE momento generale di formulazione della strategia delle grandi variazioni di struttura dell
DettagliBibliografia. Verona - 22.01.13
Bibliografia Capelli C, Zamparo P. Energy expenditure. In Encyclopedia of Exercise Medicine in Health and Disease, ed. Mooren FC, Springer ref. Heildelberg, D, 2012, pp. 290-293. di Prampero PE. The energy
DettagliNicola Magnavita Istituto di Medicina del Lavoro, UCSC, Roma
Nicola Magnavita Istituto di Medicina del Lavoro, UCSC, Roma Finalità Questo studio indaga le relazioni tra caratteristiche individuali, fattori di rischio professionali fisici e psicosociali e disturbi
DettagliSinossi dei disegni di studio
Sinossi dei disegni di studio di intervento osservazionali serie di casi trasversale ecologici individuali quasisperimentali sperimentali (RCT) coorte caso-controllo Studi caso-controllo Il punto di partenza
DettagliPROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE?
http://digilander.libero.it/riminisportmedicina riminisportmedicina@libero.it MEDICINA dello SPORT e PROMOZIONE dell ATTIVITA FISICA PROGETTO PIEDIBUS : PUO FUNZIONARE? dr. Eugenio Albini Tutte le più
DettagliCorso di Laurea Specialistica in Scienze e tecniche dello sport e gestione delle attività motorie e sportive. Università degli Studi di Pavia
Tecniche di preparazione fisico-atletica Corso di Laurea Specialistica in Scienze e tecniche dello sport e gestione delle attività motorie e sportive Università degli Studi di Pavia Tecniche di preparazione
DettagliIl ruolo e lo Sviluppo dello Sprinting speed nel calcio
Il ruolo e lo Sviluppo dello Sprinting speed nel calcio Time Motions Analysis dimostano a sufficienza che corti\brevi sprints avvengono in incontri di soccer. Sprints lineari sono presenti before un goal
DettagliIl training fisico nel paziente scompensato
Il training fisico nel paziente scompensato Il training nel paziente con scompenso cardiaco stabile: Migliora la funzione vascolare periferica, muscolare e metabolica Migliora la funzione respiratoria
DettagliScienza e Sport. Applicazioni di contenuti fisico biologici allo studio della corsa. I.M. Duca degli Abruzzi - Treviso
Scienza e Sport Applicazioni di contenuti fisico biologici allo studio della corsa I.M. Duca degli Abruzzi - Treviso Introduzione A questo progetto hanno partecipato 11 studenti della classe 2^D Scientifico
DettagliArgomenti IPERTROFIA IPERTROFIA SI O NO? 21/09/2009 MUSCOLI SINDROME GENERALE DI ADATTAMENTO
ARTI MARZIALI: IPERTROFIA SI O NO? L AUMENTO DEL PESO CORPOREO E DELLE MASSE MUSCOLARI Dott. Luca Belli Biologo Nutrizionista Master in Scienze dello Sport e del Fitness Prof. ac Sorv. Nutrizionale e Val.
DettagliLe nuove frontiere dell elettroterapia: l Horizontal Therapy
Le nuove frontiere dell elettroterapia: l Horizontal Therapy Horizontal Therapy. Terapia di recente acquisizione nell ambito dell elettroterapia, brevettata dalla casa produttrice Hako-Med a partire da
DettagliBe active, healthy and happy!
Be active, healthy and happy! Promuovere l attività fisica sul posto di lavoro Mantenersi in forma restando in azienda. Non è uno slogan pubblicitario, ma la filosofia su cui si basa l ultimo trend arrivato
DettagliScossa muscolare semplice
Scossa muscolare semplice La durata della scossa semplice dipende dal tipo di fibra 1 Caratteristiche dei tipi di fibre muscolari Ossidativo lento Ossidativo rapido Glicolitico rapido Tempo di sviluppo
Dettagli14/11/2012 Piero Ambretti 1
14/11/2012 Piero Ambretti 1 L efficienza funzionale degli apparati cardiocircolatorio e respiratorio può essere valutata attraverso l effettuazione di specifici test. I parametri ricavati forniscono utili
DettagliLa forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara
La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi
DettagliCOSTO ENERGETICO NEGLI ISTRUTTORI
COSTO ENERGETICO NEGLI ISTRUTTORI La ginnastica aerobica è praticata da soggetti di età e caratteristiche fisiche differenti, in prevalenza di sesso femminile, sia a scopo esclusivamente ludico sia per
DettagliVALUTAZIONE DELL IMPEGNO NELLE ATTIVITÀ SPORTIVE PER DISABILI INTELLETTIVI-RELAZIONALI, FISICI E SENSORIALI
VALUTAZIONE DELL IMPEGNO NELLE ATTIVITÀ SPORTIVE PER DISABILI INTELLETTIVI-RELAZIONALI, FISICI E SENSORIALI Seregni Roberta (Roberta.seregni@libero.it), M Martinelli Il presente lavoro di ricerca si è
Dettagli19627426.00 DEU/ITA A ITA GUIDA PRATICA ALLA FORMA FISICA
GUIDA PRATICA ALLA FORMA FISICA 19627426.00 DEU/ITA A ITA SOMMARIO 1. Lasciate che sia il cuore a guidarvi!... 3 2. Un mondo di scelte... 4 3. La zona personale di frequenza cardiaca... 6 4. L allenamento
DettagliHRV il controllo dell allenamento
HRV il controllo dell allenamento L HRV è la naturale variabilità della frequenza cardiaca in risposta a fattori interni o esterni come: frequenza respiratoria, stress, rilassamento, riposo, allenamento.
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di laurea interfacoltà in Scienze delle Attività Motorie e Sportive
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di laurea interfacoltà in Scienze delle Attività Motorie e Sportive effettuate all inizio dell attività, durante i controlli predefiniti
DettagliThe new Fitness world. Entra nel mondo Fitness. STRIDE Walk-Fit
STRIDE Walk-Fit IT The new Fitness world Entra nel mondo Fitness STRIDE Walk-Fit A.I.S. A.S.D. Sviluppo e diffusione attività Stride Walk-Fit Attività didattiche: corsi e formazione Attività dimostrative
DettagliProgramma la tua estate. dalla 10km, passando dalla Mezza Maratona, arrivando alla Maratona
Programma la tua estate dalla 10km, passando dalla Mezza Maratona, arrivando alla Maratona Molte volte si arriva nel periodo estivo e si sente la voglia di mollare un po con gli allenamenti, oppure di
DettagliAssociazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica
Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica ARBITROCLUB SEZIONE A.I.A. AREZZO Linee Guida Programma di allenamento auto-diretto Caro Associato, di seguito troverai
DettagliLAVORO INTERVALLATO STRUMENTI PER LA MISURA DEL RECUPERO. Maurizio Fanchini PhD
LAVORO INTERVALLATO STRUMENTI PER LA MISURA DEL RECUPERO Maurizio Fanchini PhD Introduzione generale HIGH INTENSITY INTERVAL TRAINING (Buchheit 2013) CARICO INTERNO ADATTAMENTI Introduzione generale HIGH
DettagliGLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione
GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE
DettagliCorso di laurea speciclistica in scienze dell attività motoria preventiva ed adattata. 16 novembre 2004
Facoltà di scienze motorie Università degli studi di verona Corso di laurea speciclistica in scienze dell attività motoria preventiva ed adattata 16 novembre 2004 Risposta adattativa all esercizio fisico
DettagliAcute effects of a stretching circuit on CMJ kinematics. Luca Russo Ph.D., Luciano Limido Università degli Studi dell Aquila
Acute effects of a stretching circuit on CMJ kinematics Luca Russo Ph.D., Luciano Limido Università degli Studi dell Aquila Introduzione Da diversi anni la pratica dello stretching viene studiata e gode
DettagliLa preparazione per le gare brevi
I documenti di www.mistermanager.it La preparazione per le gare brevi La maggior parte delle competizioni su cui si cimentano i podisti, sono le gare su strada, le cui lunghezze solitamente sono intorno
DettagliGC = F x Gs. Gli aumenti di GC sono possibili grazie ad aumenti della frequenza cardiaca e della gittata sistolica.
Volume di sangue espulso dal cuore in un minuto. Dipende dalle esigenze metaboliche dell organismo e quindi dal consumo di O 2 Consumo O 2 medio in condizioni basali 250 ml/min GC = 5 l/min Consumo O 2
DettagliCONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con.
CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH Rapporto Attività di Ricerca Prove ad impatto su laminati compositi con Ball Drop Tester Prof. L. Torre Fase 1: Terni 18/6/214 METODI Sono stati effettuati test
DettagliL attivita fisica come strumento di un migliore stile di vita. Dott.Italo Guido Ricagni Dott.Antonio Verginelli
L attivita fisica come strumento di un migliore stile di vita. Dott.Italo Guido Ricagni Dott.Antonio Verginelli STILI DI VITA Lo stile di vita è un modo di vivere che ci permette attraverso l alimentazione
DettagliAPPLICATION SHEET Luglio
Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno
DettagliPROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO
VIII Incontro EXPERT PANEL EMISSIONI DA TRASPORTO STRADALE Roma, 5 novembre 2003 PROGRESS: UN CODICE PER IL CALCOLO DELLE EMISSIONI DA VEICOLI STRADALI IN AMBITO URBANO Massimo Capobianco, Giorgio Zamboni
DettagliIn collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia
"Alopecia areata: update sulla ricerca e possibili terapie future " Colombina Vincenzi, Dermatologa, Bologna In collaborazione con la Professoressa Antonella Tosti, Bologna e Professore di Dermatologia
DettagliFirstbeat SPORTS. Un software professionale basato sull analisi della frequenza cardiaca per la valutazione dei carichi di lavoro e del recupero
Firstbeat SPORTS Un software professionale basato sull analisi della frequenza cardiaca per la valutazione dei carichi di lavoro e del recupero Carico di lavoro ottimizzato Migliori decisioni critiche
Dettagli1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR
Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta
DettagliGIULIO SERGIO ROI INTRODUZIONE...11 IL CARDIOFITNESS...12. Cenni di anatomia e fisiologia degli appartai respiratorio e cardiocircolatorio...
INDICE CAPITOLO I INTRODUZIONE...11 IL CARDIOFITNESS...12 CAPITOLO II Cenni di anatomia e fisiologia degli appartai respiratorio e cardiocircolatorio...15 Il polmone e li vie aeree...15 Il cuore e l apparato
Dettagli-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.
Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono
DettagliRiabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia
Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia L obiettivo ultimo della riabilitazione cardiologica Recuperare e mantenere al livello più elevato possibile le condizioni fisiologiche, psicologiche,
Dettagliè l insieme dei fattori (es. temperatura, umidità, velocità dell aria) che regolano le condizioni climatiche di un ambiente chiuso
IL MICROCLIMA è l insieme dei fattori (es. temperatura, umidità, velocità dell aria) che regolano le condizioni climatiche di un ambiente chiuso quale un ambiente di vita e di lavoro. Considerando che
DettagliDELL ATTIVITÁ FISICA
UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PAVIA corso di laurea in educazione fisica e tecnica sportiva T. T. DIDATTICA ATTIVITÁ MOTORIA. RICREATIVA E DEL TEMPO LIBERO gianpiero.grassi@unimi.it gianpiero.grassi@unipv.it
DettagliValutazione di efficacia di due diversi protocolli di attività fisica adattata in persone affette da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
57 Congresso Nazionale SIGG Società Italiana di Gerontologia e Geriatria Milano, 21-24 Novembre 2012 Valutazione di efficacia di due diversi protocolli di attività fisica adattata in persone affette da
DettagliVALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI SPORTIVE
VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI SPORTIVE ERGO TESTER ERGOJUMP BOSCO SYSTEM Ergo Tester Ergo Tester offre molteplici e fondamentali possibilità di valutazione e controllo dell allenamento al fine di migliorare
DettagliEsperienza di integrazione di preparazione fisica
Esperienza di integrazione di preparazione fisica 6 Corso Preparatori Fisici Pallacanestro TIRRENIA Aprile P.F. Silvio Barnabà Obiettivo del preparatore fisico Economizzare il più possibile il gesto tecnico
DettagliUfficio Stampa Tel. +39 02 6222.7331 Foro Buonaparte, 31 Fax. +39 02 6222.7379 20121 Milano ufficiostampa@edison.it
Edison Spa Ufficio Stampa Tel. +39 02 6222.7331 Foro Buonaparte, 31 Fax. +39 02 6222.7379 20121 Milano ufficiostampa@edison.it Comunicato stampa EDISON LANCIA ENERGY CONTROL : IL NUOVO DISPOSITIVO CHE
DettagliCorso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena
Corso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena Aspetti metodologici e pratici del periodo preparatorio nella pallavolo. Organizzazione della seduta fisico tecnica. Utilizzo di attrezzi e
DettagliBioenergetica e fisiologia dell esercizio 8. Risposte all allenamento: adattamenti biochimici e effetti sulla resistenza
Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 8. Risposte all allenamento: adattamenti biochimici e effetti sulla resistenza Prof. Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio, Facoltà di Scienze Motorie,
Dettagli2. forza-potenza, con lo scopo di ottenere un incremento della forza e della potenza sviluppata dai maggiori gruppi muscolari; 3.
SOMMARIO Il presente lavoro, nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano e la Polisportiva Milanese, ha come obiettivo la valutazione di possibili benefici
DettagliLezione 5 Ripasso Progetto Villa Esperia Exergames Orienteering. Matteo Vandoni
Lezione 5 Ripasso Progetto Villa Esperia Exergames Orienteering Matteo Vandoni Sit and Reach Il sit and reach test ha lo scopo di misurare la flessibilità della catena cinetica posteriore attraverso l
DettagliQUESTO E IL NOSTRO CUORE
QUESTO E IL NOSTRO CUORE Classe V Scuola Primaria Fase di engage Per comprendere meglio alcuni significati che collegano la pratica motoria alla salute del nostro cuore, in questa fase la classe viene
DettagliAims of the studies presented in this thesis were to assess: a) physical fitness of athletes with mental
ABSTRACT Aims of the studies presented in this thesis were to assess: a) physical fitness of athletes with mental retardation (MR) comparing with individuals included in recreational and leisure activity
DettagliBioenergetica e fisiologia dell
Bioenergetica e fisiologia dell esercizio 3. Metabolismo lattacido ed esercizio severo (sovra massimale), equivalente energetico del lattato, potenza e capacità lattacida Prof. Carlo Capelli, Facoltà di
DettagliAnalisi cinematica del passo di corsa in ultramaratoneti: valutazione in relazione alla distanza percorsa
Analisi cinematica del passo di corsa in ultramaratoneti: valutazione in relazione alla distanza percorsa Relatore: Prof. Schena Federico Correlatrice: Dott.ssa Pellegrini Barbara Laureando: Benedetti
DettagliUniversità del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia
Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria Elementi di Epidemiologia Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria: Elementi di epidemiologia
DettagliLA CORSA Test e mezzi di allenamento
LA CORSA Test e mezzi di allenamento Tecnico FITri Raimondo Mantese 1 Introduzione Intraprendere uno sport multiforme quale il triathlon comporta la necessaria conoscenza delle proprie capacità fisiche.
DettagliMetodi statistici per le ricerche di mercato
Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per
Dettagli