Corso di Laurea Magistrale in Preventive e Adattate AMPA (LM67) Corso: : Attività motorie per popolazioni speciali Novembre 2013

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1 Corso di Laurea Magistrale in Attività Motorie Preventive e Adattate AMPA (LM67) Corso: : Attività motorie per popolazioni speciali DISABILITA MOTORIE Lez Novembre 2013 AA Attività sportiva in soggetti mielolesi 1. FATTORI LIMITANTI LA PRESTAZIONE 2. BENEFICI DELL ESERCIZIO ESERCIZIO FISICO 3. ADATTAMENTI CV INDOTTI DALL ESERCIZIO FISICO 4. LETTERATURA INTERNAZIONALE 5. RISCHI CORRELATI ALLA PRATICA DELLO SPORT 2 1

2 1. FATTORI LIMITANTI LA PRESTAZIONE Sono principalmente determinati da alterazioni a carico del SISTEMA CARDIOVASCOLARE SISTEMA RESPIRATORIO SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO SCHELETRICO TERMOREGOLAZIONE 3 Alterazioni funzione Muscolare Fibre muscolari in soggetti mielolesi Ipotrofiche (diminuita CSA) Minor contenuto di proteine contrattili Diminuzione della forza erogata Diminuita resistenza alla fatica 4 2

3 Alterazioni Termoregolazione L interruzione delle VIE ASCENDENTI comporta la Perdita parziale delle afferenze sensoriali ai centri diencefalici ici a provenienza dai termocettori cutanei sottolesionali. I termocettori centrali conservano la capacità di informare i centri superiori circa la temperatura del sangue circolante. ASSENZA DELLA PERCEZIONE DELLE SENSAZIONI DI CALDO/FREDDO NEI DERMATOMERI INNERVATI DAI NEUROMERI SITUATI AL DISOTTO DEL LIVELLO DI LESIONE Esposizione al calore: temperature interne superiori Esposizione al freddo: temperature interne inferiori 5 Alterazioni Termoregolazione [2] Ridotta tolleranza alle variazioni estreme della temperatura L interruzione delle VIE ASCENDENTI comporta anche Abolizione della vasodilatazione Abolizione della sudorazione al disotto del livello di lesione 6 3

4 Fattori limitanti: Costo energetico? 7 8 4

5 9 Scopo dello studio Dimostrare l importanza l della misura della spesa energetica del cammino durante un programma di riabilitazione Al fine di: Fornire una misura della compromissione del cammino Stabilire un programma di riabilitazione con il cammino Stabilire un protocollo di allenamento per migliorare lo stato d 10 Stabilire un protocollo di allenamento per migliorare lo stato di i forma 5

6 Metodi: Soggetti 11 Costo energetico del cammino (ECW) Portata metabolica (Kcal*( min - 1 ) = VO 2 (l*min - 1 ) [4+R] L ECW si esprime in J m - 1 kg - 1 attraverso la moltiplicazione della portata metabolica per e dividendo per la velocità e per la massa corporea. 12 6

7 K4b 2 Cosmed Metabolimetro.. Misura del consumo di ossigeno (VO 2 ), Produzione di anidride carbonica (VCO 2 ) Ventilazione polmonare (VE) Frequenza cardiaca 13 Open Field Walking Pazienti mielolesi Deambulazione con ortesi a reciprocazione d ancad anca (Reciprocating Gait Orthosis,, RGO) 14 7

8 Risultati 15 Risultati

9 Risultati 3 17 Conclusioni 18 9

10 Conclusioni 2 19 e se si aggiunge un po di allenamento? 20 10

11

12 BWT: Inizio allenamento con il sistema WARD. EWT: Fine dell allenamento con il sistema WARD. BCSM: Fine dell allenamento con il sistema WARD (mantenimento della condizione esistente prima dell inizio dell allenamento). WEC: Walking Energy Cost ATS: Appropriate Treadmill Speed WEC (J kg -1 m -1 ) ATS (m. min -1 )... BWT EWT BCSM 23 Valutazione del miglioramento dello stato di forma WCC (beats m -1 ) BCSM y = 0.56 x r ² = WEC= Walking Energy Cost WCC= Walking Cardiac Cost BWT= Before WARD Training BCSM= End of WARDW Training at the same treadmill speed and same body weight unloading of beginning of training WEC (J. kg -1. m -1 ) BWT y = x r 2 =

13 Riduzione della spesa energetica del cammino (spesa energetica per metro di cammino). Aumentata efficienza del cammino (spesa energetica alla stessa velocità). Miglioramento dello stato di forma (costo cardiaco allo stesso livello di spesa energetica) Effetti benefici dell esercizio esercizio fisico Nei soggetti mielolesi il rischio di morte a seguito di malattie cardiovascolari è più elevato che in soggetti normo-dotati. Ciò va attribuito, tra l altro, l ad una diminuita concentrazione di HDL. Nei soggetti mielolesi praticanti esercizio fisico, il profilo lipidico migliora E stato dimostrato che l esercizio l fisico induce: Riduzione del Colesterolo totale dell 8%; Riduzione delle LDL del 15%; Aumento del 20% delle HDL 26 13

14 2b. Effetti benefici dell esercizio esercizio fisico Nei soggetti mielolesi la riduzione del metabolismo basale da ridotta massa muscolare e la diminuita spesa energetica possono comportare re un aumento di peso corporeo. L ESERCIZIO FISICO NEI MIELOLESI: Contribuisce ad innalzare il metabolismo basale e la spesa energetica limitando l aumento l ponderale. Esercita effetti benefici sul SISTEMA IMMUNITARIO,, innalzando il livello ematico di linfociti ed in genere di cellule immunitarie. Contribuisce alla prevenzione di fenomeni osteoporotici,, della calcolosi renale,, dell ipotensione ortostatica e della stasi venosa. 27 2c. Effetti benefici dell esercizio esercizio fisico L esercizio aerobico aiuta a contrastare molti fattori di rischio associati allo sviluppo della malattia coronarica. La pratica sportiva è necessaria a contrastare il decadimento fisico imposto dalla sedentarietà legata alla nuova condizione di vita. Esercizio fisico non soltanto come mezzo per migliorare l efficienza fisica, ma anche una precisa indicazione medica

15 3. Adattamenti CV indotti dall esercizio fisico ADATTAMENTI CENTRALI Fc a riposo Volume di scarica sistolica Contrattilità miocardica Post-carico (riduzione Resist. Perif.) Pre-carico GETTATA CARDIACA Potenza aerobica e capacità anaerobica (Davis e (Davis e Shepard., 1988) 29 3b. Adattamenti CV indotti dall esercizio fisico ADATTAMENTI PERIFERICI Numero dei mitocondri. Estrazione O 2. Flusso ematico muscoli. Esercitazioni/specialità sportive di tipo aerobico sono senza dubbio le più indicate al fine di migliorare l efficienza del sistema cardiovascolare / respiratorio, e ridurre il rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari

16 I mielolesi allenati come si valutano? 31 Premessa In molti casi, il test incrementale consiste in gradini della durata di 2-3 min fino ad esaurimento. Poiché il V O 2peak dipende dal livello di lesione, l intensità dei carichi utilizzati è ovviamente inferiore a quella utilizzata nei test standard dedicati ad una popolazione non mielolesa. Poiché non esistono equazioni predittive per quel che riguarda persone con disabilità motorie legate a lesione del MS, si procede con la misura diretta del V O 2peak

17 Obiettivi dello studio: 1) Descrivere la risposta CV e metabolica acuta in atleti Paralimpici praticanti: Sci nordico seduti (NS( NS,, n = 5), Corsa di lunga distanza su sedia a ruote (WR( WR,, n = 6), Basket su sedia a ruote (WB( WB,, n = 13), Scherma su sedia a ruote (WF( WF,, n = 6), and Tennis su sedia a ruote (WT( WT,, n = 4); 2) Studiare la correlazione tra test da campo e test in laboratorio attraverso misure di efficienza della fitness aerobica in atletu Paralimpici. 33 Base scientifica Numerosi studi hanno descritto quali sono le risposte fisiologiche all esercizio in individui con lesioni del MS. Alcuni studi hanno rivelato che il V OV 2 di picco, la T-Vent, la potenza e la capacità anaerobica sono maggiori in atleti Paralimpici rispetto a sedentari senza lesione del MS. Non esistono allo stato attuale molti studi che abbiano valutato le risposte fisiologiche in atleti Paralimpici durante simulazioni di gara

18 Ipotesi di partenza L intensità di esercizio ottenuta in atleti Paralimpici eccede quella imposta dall ACSM (40% 50% del V O2peak o 55% 65% della Fc di picco). Ci si potrebbe aspettare di trovare una correlazione positiva tra il consumo di ossigeno (V O2) misurato durante test da campo e misure di laboratorio della fitness aerobica (i.e., VT e V O 2peak ). 35 Materiali e Metodi 36 18

19 Materiali e Metodi Test incrementale effettuato con un ergometro a manovella per determinare la soglia ventilatoria (VT) ed il consumo di Ossigeno di picco (V O 2peak ). Test da campo: sistema telemetrico (K4b2) per misurare le risposte cardiorespiratorie nei rispettivi sport min di riscaldamento a 50 W. Incrementi di 10 o 15 W ogni minuto (1 Watt ogni 6 o 4 s), in relazione alla classificazione funzionale e alla stima della fitness aerobica di ciascun atleta. Il protocollo prevede che il test duri all incirca 10 minuti

20 Test da campo Sci nordico da seduti (Nordic Skiing - NS) Sono state effettuate misure durante una simulazione di gara (5-km) su un percorso di cross-country country skiing all aperto. aperto. La temperatura era intorno agli 0-C 0 C o inferiore, e l umiditl umidità relativa era del 30%. Agli atleti veniva richiesto un impegno di intensità pari a quello profuso durante una reale competizione. In due casi, lo sciatore è stato testato durante la competizione reale. La durata media della gara sui 5km è stata di 17 +/-1.6min. 39 Test da campo Corsa su sedia a ruote (Wheelchair Wheelchair Racing - WR) Corsa di 5-km all aperto. La temperatura media era di circa 24-C, e l umidità relativa era di circa il 40%. In genere, l atleta completava il test in circa 15 min con una velocità media tra i 7 ed i 7.5 m/s (corrispondenti a circa 25 e 27 km/h). Per simulare la prestazione di gara, all atleta veniva chiesto di accelerare nella fase finale del test

21 Test da campo Scherma su sedia a ruote (Wheelchair Fencing - WF) Ciascun test includeva una serie di attacchi tra due schermidori al fine di raggiungere il punteggio di 15 durante tre rserie di attacchi della durata di 3 min con pause tra le serie di 1 min. Il periodo di riposo tra i diversi test durava 5 min (simulazione e di allenamento) e 30 min (simulazione di gara). Per rendere il test più affaticante, il miglior schermidore della classe inferiore (Classe B) competeva con uno appartenente alla classe più alta (Classe A). I test venivano condotti indoor in condizioni controllate. Temperatura: 22.4-C C T 3.05-C; Umidita relativa: 43.5%. 41 Test da campo: Tennis su sedia a ruote (Wheelchair Tennis - WT) La prestazione e e stata effettuata in ambiente chiuso. Temperatura e umidita : : 24.1-C C +/ C C and 45.5% +/- 6.61%. Ciascun giocatore e e stato testato in almeno due momenti durante la prima e la seconda metà dell incontro. Tra le due meta (2 x 5 min) era concesso un intervallo di 15min. Di fatto, i 10 min di gioco effettivo corrispondevano a un tempo di circa 12 +/- 1.3 min

22 Metodi: Misure effettuate TEST DA CAMPO: : misura dei seguenti valori di V OV 2 : a) Valor medio ottenuto in tutto il periodo di valutazione. b) Valori di picco mediati su intervalli di 15-s intervals ottenuti durante tutto il periodo di valutazione (peak field test). Questi valori sono stati espressi come % rispetto al VO VO 2peak. I valori di T-Vent ottenuti durante il test incrementale. 43 Metodi: Misure effettuate Lattatemia Determinazione della T-Vent (V-slope Method) 44 22

23 Risultati Risultati

24 Risultati (3) Tabella 3 47 Risultati Lattato 48 24

25

26 Quali implicazioni per la prestazione e l allenamento? l IN PRIMO LUOGO le equazioni 1 e 2 possono essere usate per stimare il V OV 2 medio in queste 5 discipline sulla base della T-Vent e del V OV 2 determinato durante il test incrementale. Equazione 1 Equazione 2 Questa informazione, insieme alle misure di Laboratorio di T-Vent e V O2peak, V possono essere utilizzate dagli scienziati dello sport, per valutare la prestazione degli atleti e monitorare l allenamento. l 51 Quali implicazioni per la prestazione e l allenamento? l Gli errori standard della media (SEE) (Slope( Equation) riportato nelle equazioni 1 e 2 erano 2.29 e 2.36 ml/kg/min per la predizione della T-Vent e del V OV 2 peak, rispettivamente. Equazione 1 Equazione 2 Questo corrisponde ad un errore di predizione di circa il 5% del V OV 2 peak ottenuto durante il test incrementale

27 Quali implicazioni per la prestazione e l allenamento? l IN SECONDO LUOGO, il fatto che : Gli atleti regolavano la loro intensita di lavoro, durante i test da campo, intorno a valori corrispondenti alla T-Vent,, e che Queste misure erano significativamente correlate sia alla T-Vent che al V OV 2peak sottintende, in questi atleti, un elevata fitness aerobica E di una certa rilevanza per questi atleti. 53 Secondo l ACSMl ACSM. L ACSM raccomanda, per individui non disabili l intensità minima per incrementare la fitness aerobica: a) Fc equivalente al 55% 65% della Fc di picco b) V O 2 corrispondente al 50% del V O 2peak ottenuto durante test a gradini in Laboratorio. In individui ben allenati, il limite superiore per l intensità di allenamento è pari al 90% della Fc di picco e all 85% del V O 2peak

28 Secondo questo studio.. Sulla base dei risultati di questo studio (Tabella 3), la Fc media ed il V OV 2 medio ottenuti eccedono l intensital intensita di lavoro minima richiesta in questa popolazione (ACSM) e sono assimilabili a quelli raccomandati per atleti ben allenati. 55 Conclusioni La capacita aerobica degli atleti praticanti lo Sci Nordico e risultata significativamente maggiore rispetto a quanto osservato nel Basket,, nel Tennis, Corsa e negli atleti praticanti la Scherma. Durante i test da campo gli atleti hanno spontaneamente lavorato ad un intensita intensita prossima alla Soglia Ventilatoria individuale misurata in Laboratorio

29 Conclusioni 2 La Fc ed il V OV 2 ottenuti durante i test da campo nelle 5 discipline Paralimpiche studiate erano all interno del range raccomandato dall ACSM per migliorare la fitness aerobica in individui e ben allenati (normodotati). Esiste una forte correlazione tra il V O 2 misurato durante test da campo e le misure di laboratorio. La prestazione in queste discipline ad impegno intermittente negli atleti Paralimpici è strettamente dipendente dalla loro fitness aerobica

30 ACSM (American College of Sports Medicine) Linee guida per l attivitl attività sportiva in soggetti portatori di patologie croniche e disabili 3-55 sessioni / settimana Durata sessioni: : min Intensità: 50-80% V OV 2peak (50-80% Fc max) 59 ACSM MODALITA DI ESERCIZIO Arm cranking Propulsione sedia a ruote Nuoto Sport su sedia a ruote Circuit resistance training (CRT) Electrically stimulated cycling Electrically stimulated walking 60 30

31 LETTERATURA INTERNAZIONALE

32 J Strength Cond Res 24(1): 8 16, ArchPhys Med Rehabil 2012;93: Arch Phys Med Rehabil 2010;91:

33 65 Metodi Risultati 1 Eighteen individuals (12 males and 6 females) with complete motor paraplegia (T6 T10) volunteered to serve as subjects for this investigation

34 Risultati 2 67 Risultati

35 Discussione Participation in RT can produce significant increases in work capacity through enhancements of muscular strength and anaerobic power in persons with SCI. The average increase in V O 2peak achieved by the RT group (13.1%) was greater than the cardiorespiratory enhancements previously reported after most programs of low-intensity long-duration ET. 69 Discussione 2 The increased values of V O 2peak after RT in this study are likely a function of improved upper extremity force generation related to neurological and anaerobic metabolism adaptations. The significant changes in V O 2peak after both RT and ET in this study might suggest that a sole training strategy designed to provide the physiological adaptations of the two exercise approaches may provide even greater benefits

36 Conclusions Strength, power, and cardiorespiratory fitness are vital in SCI subjects. RT provides important benefits in cardiorespiratory fitness, muscular strength, and muscular power. Therefore, individuals with SCI maybenefit froma single mode of exercise training (RT) because it provides not only muscular strength and power benefits but also cardiorespiratorybenefits. 71 J Strength Cond Res 24(1): 8 16,

37 Metodi All wheelchair athletes were characterized by variety in classification and motor impairments; 2 participants were classified as tetraplegic and 6 as paraplegic. Inclusion criteria of subjects with SCI, especially for subjects with tetraplegia, were that they could be able to perform all testing and training conditions (i.e., to lift a minimum of 20 kg in the bench press). None of the control subjects had any physiological or orthopedic limitations that could haveaffected performance. 73 Metodi 2 We analyzed power by measuring vmax and amax of the barbell using a light sensor (Figure 1). Moreover,we recorded 2 time intervals (t1 = first 4 mm and t2 = first 8 cm of the bench throw) representing the initial acceleration of this ballistic movement

38 Metodi 3 Fmax and MRFD were evaluated by measuring forcetime curves in isometric condition in bench press (Figure 2). MRFD was determined at the steepest point and Fmax was determined at the highest peak of the force-time slope. The parameter MRFD was determined from the trial with maximal value for Fmax. 75 Metodi 4 Sprinting Performance We tested 10-m sprinting performance in wheelchair athletes using a double light barrier system. Sprints were performed in wheelchairs used in competition. In all testing situations the starting position and performance were standardized for all subjects (group E and group C) regarding angles, distance between sternum and barbell, and starting position in sprinting. Best trials were taken for further statistical analyses

39 Metodi 5 Training The subjects participated in an 8-week program consisting of hypertrophy oriented strength training. Twice per week for a total of 16 sessions. The training exercise was bench press. In each session 5 sets were performed while loads ranged from 10 to 12 repetitions representing approximately 80% of 1RM. Rest intervals ranged from 3 to 5 minutes. The weight was increased every time a subject exceeded 12 repetitions. 77 Risultati 78 39

40 Risultati 2 79 Risultati

41 Wheelchair athletes demonstrated significant improvements in strength and power parameters as a result of resistance training and that these effects are comparable to control subjects without spinal cord injury. In athletes performing sports such as wheelchair basketball and wheelchair rugby (quad rugby), however, we recommend a training regimen with barbells as it was used in the present study. The strength training should be performed twice per week consisting of 5 sets with a load range from 10 to 12 repetitions representing approximately 80% of 1RM. this phase of muscle hypertrophy should be followed by a phase of increased intensity and decreased volume called the strength and power phase. The risk of hyperthermia should be avoided

42 Methods 83 Metodi Set up Sperimentale 84 42

43 Each subject participated in two data collection sessions, one for resistive treadmill training and the other for assistive treadmill training. The two sessions were scheduled with 2 weeks in between to wash out any lingering carryover. Each session consisted of three main components in sequence, including (a) a pre-training overground test, (b) resistive/assistive treadmill training, and (c) a posttraining overground test. During (a) and (c), subjects were instructed to walk over an instrumented walkway (GaitMat II, E.Q. Inc, Chalfont, PA) twice at their comfortable speed. During resistive/assistive treadmill training, the training speed was set at the speed obtained in the pretraining overground test. Body weight support was provided as necessary to assure stable stepping. The amount of resistance/assistance provided was set at the maximum level that each subject felt comfortable to tolerate. 85 Metodi

44 Risultati 87 Risultati

45 Risultati 3 89 ArchPhys Med Rehabil 2012;93:

46 Metodi 91 Metodi 2 - Training 8-week training trial was conducted by using a randomized crossover schedule. Subjects were randomly assigned to 1 of 2 groups with assistance or resistance training. After the first 4 weeks of training, subjects from both groups were switched from assistance to resistance training or from resistance to assistance training, and then completed another 4 weeks of training. Training was performed 3 times a week for 8 weeks, with the training time for each visit set to 45 minutes as tolerated

47 Metodi 3 Training Treadmill speed was consistent with maximum comfortable walking speed. At the initiation of locomotor training, controlled assistance (for assistance training group) or resistance (for resistance training group) loads were applied at the ankle of both legs. For the assistance training group, the amount of assistance load was gradually decreased during the course of training. In contrast, for the resistance training group, the amount of resistance load was gradually increased depending on the tolerance of the subject. The amount of body weight support was also gradually decreased and the treadmill speed 93 increased during the course of training on the basis of the tolerance of each subject. Risultati

48 Risultati 2 95 Risultati

49 97 Risultati - Last RESISTANCE TRAINING: : The gains in selfselected gait speed were greater for the higher speed walkers after (fig 4). ASSISTANCE TRAINING: : the gains in selfselected gait speed were greater for slower speed walkers. Assistance training may be more effective for lower functioning patients but less effective for higher functioning patients

50 Conclusioni

51 DESCRIZIONE PROTOCOLLO ALLENAMENTO. 101 Effects of interventions on skeletal muscle CSA and body composition

52 Effects of RT + diet versus diet on lipid metabolism. 103 Discussione e Conclusioni

53

54 107 Metodi

55 Metodi 2 TREADMILL PROTOCOL An incremental wheelchair exercise test of increasing speed and incline was used. The test ceased when 2 of the following were reached: desired score on the RPE, inability to keep up with the treadmill, maximum heart rate was reached, or the R value exceeded 1.1. TRAINING PROTOCOL Training was undertaken unsupervised at home for 1 hour, 5d/wk for 8 weeks, and training diaries of the sessions, RPE, and stimulation intensities were kept. Participants received weekly phone calls or s to track compliance and provide guidance on the intensities required to achieve aerobic responses. All were asked to continue with usual daily activities for the 109 duration of the study and testing. Elettrostimolazione (FES)

56 Risultati 111 Effetto della FES: Confronto con altri studi

57 Conclusioni Training with a novel NMES system resulted in improved VO2peak and HRpeak in a sedentary adult spinal cord injured population. Compliance with training was high, possibly indicating the convenience of using this system. Results compare favorably with current FES modalities reported in the literature. This system offers a portable and convenient method of aerobic exercise, with the potential to provide the associated health benefits of exercise to the spinal cord injured population

58 5. RISCHI CORRELATI ALLA PRATICA SPORTIVA 115 Lesioni da Sport Una definizione di lesione Ogni condizione lesiva che comporti la sospensione dell attivit attività dell atleta o che ne limiti o modifichi l attivitl attività per un giorno o più ù. (Ferrara et al., Sports Med 30:137 30: , 143, 2000). I dati riportati in letteratura non concordano circa la maggiore o minore incidenza di lesioni da sport in soggetti mielolesi. I tempi di recupero sono più lunghi in soggetti mielolesi rispetto a soggetti normo-dotati

59 Lesioni da Sport 2 Indagini condotte sull incidenza di lesioni da sport durante i Giochi Paraolimpici e/o Campionati Mondiali hanno evidenziato che: Patologie più frequenti: lesioni muscolo-scheletriche scheletriche Distretti corporei prevalentemente coinvolti: Colonna Spalla Tronco Localizzazione prevalente delle lesioni: Mielolesi: Arto superiore Non mielolesi: Paralisi cerebrali: Arto inferiore Articolazione del ginocchio 117 Lesioni da Sport LESIONI DA SPORT IN ATLETI DISABILI Incidenza lesioni [%] ATLETI MIELOLESI Spalle Braccia Ginocchio Collo Gamba-Caviglia Piede Polso Dita ATLETI CEREBROLESI Spalle Braccia-gomito Ginocchio Collo Gamba-Caviglia Piede Mano-dita

60 Lesioni da Sport - Uno studio Studio epidemiologico condotto su 227 atleti portatori di disabilit lità motoria. Scopo dello studio è stato quello di determinare la prevalenza, i principali fattori determinanti, e le caratteristiche del SRMP (Sport( Related Muscle Pain). 119 Muscle Pain in Athletes with Locomotor Disability Metodi Lo studio è stato condotto su 227 soggetti,, (58 F, 169 M) Grafico 1 Grafico Lesioni spinali Amputati Patologia cerebrale Altro Nuoto Atletica Pallacanestro Altro Le caratteristiche salienti del gruppo LMDA ( (LocoMotorotor Disabled Athletes) ) sono riportate in Grafico 1 e Grafico

61 Muscle Pain in Athletes with Locomotor Disability Risultati Circa la metà della popolazione studiata (51%) ha dichiarato di aver sperimentato la comparsa di un di dolore muscolare correlato all attivit attività fisica nel corso dell'anno. 17% 27% 16% 1-2 gg 3-7 gg 1-4 sett Grafico 3. Percentuali di interruzione dell attivit attività sportiva 121 Muscle Pain in Athletes with Locomotor Disability Risultati 2 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% spalla braccio schiena fitta contrattura stiramento D.inserzionale leggera moderata forte molto forte Grafico 4. Muscoli più colpiti, sintomi e intensità del dolore (LMDA)

62 Muscle Pain in Athletes with Locomotor Disability Risultati 3 Intensità allenam ento come fattore di rischio Grafico > 7 ore allenamento Tipo di lesione come fattore di rischio Grafico Cerebropatia danno spinale amputazione Muscle Pain in Athletes with Locomotor Disability L'allenamento come fattore di rischio 3 Rischio di dolore [odds ratio] Ore di allenamento/settimana CONCLUSIONE Tipo di Disabilità, Body Mass Index e Training Volume (ore di allenamento settimanali) si sono dimostrati i principali determinanti l insorgenza l di SRMP

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