Esperienza di integrazione di preparazione fisica
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- Ernesto Romagnoli
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1 Esperienza di integrazione di preparazione fisica 6 Corso Preparatori Fisici Pallacanestro TIRRENIA Aprile P.F. Silvio Barnabà
2 Obiettivo del preparatore fisico Economizzare il più possibile il gesto tecnico di ogni singolo giocatore e
3 Obiettivo del preparatore fisico...migliorare la capacità di reiterare i gesti tecnici ad intensità gara
4 Lavorare per Migliorare il costo energetico di ogni singolo giocatore può permettere allo stesso di effettuare azioni intense e con con una maggiore densità.
5 Come??? È necessario seguire di pari passo gli aspetti legati alla forza e ai metabolismi Con interventi personalizzati sul singolo giocatore. Attraverso il lavoro integrato tra coach e preparatore fisico.
6 Raggiungere l obiettivo sviluppando e controllando Il lavoro in palestra Il lavoro sul campo
7 IL LAVORO IN PALESTRA Analisi funzionale Cura delle problematiche individuali Insegnare i metodi Adattare la struttura Inserire i carichi Lavori per la coordinazione specifica
8 Il lavoro in palestra In sala pesi per: Migliorare le catene cinetiche Rinforzare la struttura rispettando le problematiche individuali Migliorare la coordinazione tra i vari segmenti corporei e la capacità di accelerazione e decelerazione
9 Il lavoro in palestra In sala pesi per: Migliorare il controllo Stimolare e abituare ad alte frequenze le fibre veloci per ottenere un alta efficienza delle stesse. Movimenti specifici con un carico appena superiore a quello gara.
10 In sala pesi con: Carichi liberi in stazione eretta Esercizi poliarticolari Movimenti funzionali Esercizi in monopodalico e in catene crociate Massima velocità esecutiva Esercizi balistici Il lavoro in palestra Lavori di stabilizzazione dinamica Esercizi di coordinazione specifica Allenamento funzionale
11 IL LAVORO SUL CAMPO in sintonia con lo staff tecnico Costruzione del carico tecnico Monitoraggio del carico tecnico Valutazione del carico tecnico Progressione del carico tecnico
12 Il lavoro integrato Deve creare i presupposti affinché il lavoro in palestra abbia un seguito sul campo.
13 Il lavoro integrato Il giocatore o l atleta in genere diventa più economico se ripete spesso quello che poi fa in gara pertanto bisogna creare un abitudine ad un tipo di prestazione. Controllare, valutare e programmare il lavoro sul campo darà la possibilità al giocatore e alla squadra di economizzare il più possibile il gesto tecnico visto che saranno eseguiti con angoli, forza e velocità vicini ai ritmi gara.
14 Il lavoro integrato In sala pesi sin da subito bisogna gradatamente lavorare per migliorare e rinforzare la struttura, migliorare la capacità di applicare la forza e migliorare la coordinazione specifica.
15 Il lavoro integrato Sul campo invece all inizio della stagione dovranno esserci pochi aspetti di forza e man mano che questi crescono (in sala pesi e non solo) bisogna introdurne sempre di più. In seguito in allenamento più la densità degli aspetti di forza aumenta,ma sempre nei canoni del modello prestativo, più sarà valido dal punto di vista energetico. Questa sarà la modalità con cui allenare il metabolismo aerobico nel basket
16 monitorare il lavoro tecnico Perché???? è importante stabilire metabolicamente la qualità e la quantità dell allenamento tecnico al fine poi di renderlo più allenante possibile e/o di prevedere interventi extra del PF
17 monitorare il lavoro tecnico Quando???? a inizio stagione e ogni volta che si intende verificare il carico e/o lo stato delle cose
18 monitorare il lavoro tecnico Come???? segnando durata degli esercizi e il rapporto lavoro/pausa degli esercizi e usando la telemetria per monitorare la fc durante le esercitazioni
19 LA STRUMENTAZIONE
20 LA STRUMENTAZIONE
21 Modelli prestativi Tenendo presente di quello che ci dice il modello di prestazione di un giocatore di basket e quindi i tempi di gioco, i tempi di pausa, il rapporto tra questi, il lattato e le curve prodotte in gara nei diversi ruoli. Valutiamo ciò che è stato fatto sul campo.
22 1-20" 21"-40" 41"-60" 61"-80" 81"-100" 101"-120" >120" TEMPI DI GIOCO % tempo di gioco per il 73% del tempo si gioca senza pausa fino a 60 per il 5% si gioca senza pausa oltre 120 PROF. COLLI 2002
23 1-20" 21"-40" 41"-60" 61"-80" 81"-100" 101"-120" >120" TEMPI DI PAUSA Il 78% delle pause dura fino a 60 Il 30% delle pause dura 20, pause oltre i 90 sono rare PROF. COLLI 2002
24 NUMERO,DURATA E TIPOLOGIA DELLA PAUSA TEMPO DI PAUSA TIPOLOGIA Palle perse o toccate dalla difesa,falli senza tiri liberi Falli con tiri liberi N casi Timeout, time out e tiri liberi >90 R. Colli 24
25 CENTRO inizio gara subito 3 falli PROF. COLLI 2002
26 GUARDIA tutta la partita PROF. COLLI 2002
27 PLAY MAKER 33 di gioco totale PROF. COLLI 2002
28 Monitorare gli allenamenti tecnici Quindi attraverso la registrazione dell allenamento con la telemetria e possibilmente su più atleti nello stesso giorno, senza aver dato particolari indicazioni al tecnico e segnando la tipologia degli esercizi con il relativo rapporto lavoro/pausa, si procede al monitoraggio di un martedì, mercoledì, giovedì e venerdì al fine di avere ben chiara la situazione del carico giornaliero e settimanale.
29 si comincia Per capire qual è il punto di partenza del giocatore e della squadra e per poter programmare al meglio il percorso verso il miglioramento del suo costo energetico nelle azioni di basket a velocità gara. Organizziamo un sistema di controllo fatto di test in entrata, intermedi e di uscita. Rilevazioni antropometriche, Squat test, Single leg squat test, test di forza con ergojump ed ergospeed, test di leger e test Colli navetta di controllo 20 /20 con telemetria e rilevazioni telemetriche di allenamenti e possibilmente gare.
30 Rilevazioni antropometriche in entrata nome data ril plica anno di altezza peso nascita plica pettora addom le in plica coscia circ % grasso coscia circ polpacci o circ braccio M A 30-ago , S L 30-ago , A L 30-ago , D L 30-ago , P D 30-ago , S M 30-ago , P F 30-ago , media % grasso 16,1 dev.st 5,9
31 Test di forza in entrata nome data ril cmj uso cmj dx cmj sx bracci a (h) t contatto jump arresto 1 tempo h jump arresto 1 tempo stiffness stiffness Tcontatto H migliori miglior 5 5 salti salti M A 30-ago 38,0 23,0 22,8 288,0 45,3 182,0 35,5 S R A L 30-ago 30-ago 41,1 27,5 24,3 337,0 47,4 206,0 40,6 45,0 25,0 24,0 379,0 48,2 320,0 39,7 D L P D 30-ago 30-ago 35,3 23,6 23,7 441,0 38,4 301,0 32,6 44,1 31,6 29,0 322,0 51,0 213,0 40,0 S M 30-ago 53,5 27,6 29,0 270,0 50,3 233,0 46,4 P F 30-ago 40,5 25,0 27,0 270,0 47,0 220,0 38,8 Media Dev.st 42,5 5,9 26,2 25,7 329,6 46,8 239,3 39,1 3,0 2,6 63,0 4,2 51,3 4,3
32 Analisi funzionali Non è assolutamente raro incontrare situazioni di questo tipo in cui è molto più urgente lavorare sul controllo e sul rinforzo funzionale della struttura piuttosto che migliorare sui numeri tra un test e l altro.
33 Analisi funzionale Situazioni che senza dubbio se ignorate influiranno negativamente sul costo energetico e ovviamente sull integrità del giocatore stesso.
34 Analisi funzionali I movimenti cestistici devono essere rapidi esplosivi ed economici per tanto c è bisogno di piedi allenati e di articolazioni tenute in linea dai muscoli stabilizzatori per non incorrere in compensazioni, cedimenti dolori ed infine infortuni.
35 Test di leger ad inizio stagione per rilevare la massima frequenza cardiaca
36 Navetta 20/20 23mt ad inizio stagione per capire a che livello di potenza aerobica massima si colloca il nostro giocatore Navetta 10x4x 23mt che se terminata correttamente colloca il nostro intorno ai 55ml/min/kg di pot aer.(tab Colli 2006)
37 Navetta 20/20 22mt ad inizio stagione per capire a che livello di potenza aerobica massima si colloca il nostro giocatore Navetta 10x4x 22mt che se terminata correttamente colloca il nostro intorno ai 50ml/min/kg di pot aer.(tab Colli 2006)
38 Test colli navetta intermittente di controllo nome data ril navetta controllo media fc ultimi 3 min M A 30-ago 96% S R 30-ago 95% A L 30-ago 95% D L 30-ago 95% P D S M 30-ago 30-ago 92% 93% Media fc 94% P F 30-ago 92% Dev.st 1,5
39 Considerazioni dopo questa analisi iniziale si comincia a personalizzare i lavori Dalle rilevazioni antropometriche si evince la necessità di abbassare molto la massa grassa corporea di squadra segnatamente a due soggetti che verranno seguiti da una nutrizionista.
40 Considerazioni dopo questa analisi iniziale si comincia a personalizzare i lavori I test di forza uniti alle riprese video e all analisi funzionale indirizzeranno i lavori verso l incremento della coordinazione specifica, della freatt, del controllo e del rinforzo funzionale della struttura.
41 Considerazioni dopo questa analisi iniziale si comincia a personalizzare i lavori Dai test a navetta si conferma la necessità di lavorare sul controllo e sulla capacità di accelerare e decelerare oltre che alla capacità re sintesi del creatinfosfato. Per cui sarà fondamentale tenere sotto controllo insieme al coach l intensità, la durata e le pause degli allenamenti.
42 Conclusioni Dopo aver stabilito quale è in termini di forza, controllo e coordinazione specifica il punto di partenza dei singoli giocatori e quindi della squadra, insieme al tecnico cominciare a programmare il lavoro affinché gli allenamenti costituiscano un momento più allenante possibile.
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