INFORMAZIONE TECNICA SUI MERCATI FINANZIARI MONTHLY

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1 Cicli&Mercati Tutto, nella vita e sui mercati, si muove in cicli Chi non impara dalla storia è condannato a ripeterla INFORMAZIONE TECNICA SUI MERCATI FINANZIARI MONTHLY Ago 2014 SCENARIO ECONOMICO: EUROPA IN DIFFICOLTA COSA INTENDIAMO PER OPPORTUNITA ITALIA LA MAPPA DI MIB TITOLI (ITALIA EUROPA USA) BONDS E TASSI DI INTERESSE COMMODITIES, ORO E TITOLI AURIFERI VALUTE PORTAFOGLI MODELLO - ANALISI ---STRATEGY SUMMARY--- Posizione attuale degli indicatori economici: Modello economico Europa POSITIVO (in salita) Modello economico USA POSITIVO (in salita) Modello economico GLOBALE POSITIVO (in salita) Barometro Europa RALLENTAMENTO (in calo) Barometro USA ESPANSIONE (stabile) Barometro GLOBALE RIPRESA (in calo) Il MODELLO ECONOMICO è centrato sui dati economici ed è un indicatore PIU STABILE ma PIU LENTO. Il BAROMETRO tiene conto anche di borsa e tassi ed è un indicatore PIU IRREGOLARE ma PIU REATTIVO. ECONOMIA FASE CICLICA BORSE BONDS VALUTE COMMODITIES ORO EU RALLENTAMENTO USA CRESCITA GLOBALE CRESCITA CONTRASTATA EMG E BRIC POSITIVI US E EU IN DISTRIBUZIONE CON MT E BT NEGATIVI IN FASE POSITIVA (CALO DEI RENDIMENTI) RAFFORZAMENTO DELLE VALUTE PERIFERICHE E INDEBOLIMENTO DELL EUR IN RIALZO I METALLI INDUSTRIALI ANCORA IN FASE LATERALE L ECONOMIA GLOBALE È IN UNO STADIO DI RIPRESA ECONOMICA NOMINALE, RALLENTATA E INDEBOLITA DALLO STRASCICO DI DECENNI DI ECCESSO DI MONETARISMO. IL CICLO PIÙ AVANZATO, COME SEMPRE, È QUELLO USA, IN PIENA FASE DI MATURAZIONE E SEMPLICEMENTE IN ATTESA DEL TRIGGER FINALE DELL AUMENTO DEI TASSI PER INCOMINCIARE LA FASE DI INVERSIONE (STADIO 4 DEL NOSTRO MODELLO CICLICO) IL CICLO EUROPEO È IN RITARDO. RIPARTITO NEL 2012 DOPO UNA CONTRAZIONE DI METÀ CICLO CHE PER MOLTI PAESI EUROPEI SI È TRASFORMATA IN RECESSIONE, IL CICLO È IN UNA FASE MEDIA DI AVANZAMENTO. Scenario economico: Europa in difficoltà L economia mondiale si sta di nuovo spaccando, come era già avvenuto nel E adesso, come allora, è l Europa a mostrare segnali di debolezza e di estrema friabilità della ripresa, mentre gli USA continuano in una marcia lenta ma regolare (tutti dati positivi) e Asia e Latam procedono a strappi ma con una tendenza al miglioramento. Tre dei quattro BRIC sono positivi (solo la Russia è in difficoltà, per le note ragioni). L Europa rischia, in caso di peggioramento dei dati, di perdere il contatto e di scendere dal treno della ripresa globale, con ovvie conseguenze non certo limitate ai mercati, che di questo quadro sono i semplici messaggeri. Per ora i dati negativi europei si sono ufficialmente limitati a poche economie periferiche e hanno avuto un impatto più forte sul Barometro (più sensibile) che sul Modello Economico. Ma il dato reale, espresso ancora una volta in anticipo dal lavoro asettico e algoritmico dei nostri modelli, che avevano ipotizzato questo tipo di scenario già da oltre un paio di mesi, allertando proprio sull Europa, è che il deterioramento rischia di avere proporzioni ben maggiori. La partita è in mano ai prossimi dati sulla fiducia dei consumatori (l ultimo dato è stato interlocutorio massima attenzione a un dato sotto 101) e al comportamento delle borse: entrambe fiducia e borse - devono dare segnali positivi per uscire dalla zona di rischio. STANNO TORNANDO A DARE SEGNI DI RISVEGLIO, CON TEMPI E MODI DIVERSI, LE ECONOMIE DEI PAESI EMERGENTI (BRIC, ASIA, LATAM), PERALTRO TIPICAMENTE BACK-END-OF-CYCLE E QUINDI CORRELATE CON LE COMMODITIES. I DATI SULLA FIDUCIA DEI CONSUMATORI SONO POSITIVI, ANCHE SE CON UNA CERTA IRREGOLARITÀ DA MONITORARE ATTENTAMENTE SIA NEGLI USA CHE IN EUROPA. RICORDIAMO CHE LA FIDUCIA È NELL OTTICA DEL NOSTRO LAVORO IL SINGOLO DATO ECONOMICO PIU IMPORTANTE E IL PIUÌ CORRELATO AI MERCATI. IL SECONDO DATO È QUELLO DELL OCCUPAZIONE, CHE RESTA POSITIVO NEGLI USA (SOTTO IL 6.5% A SUO TEMPO INDICATO COME SPARTIACQUE DELLA POLITICA MONETARIA) ED È IN MIGLIORAMENTO COME DA NOI AMPIAMENTE ANTICIPATO SULLA BASE DEI NOSTRI MODELLI CICLICI ANCHE IN EUROPA. QUESTO MIGLIORAMENTO, PUR LENTAMENTE, CONTINUERÀ. IL DATO CHE FRENA TUTTO È L INFLAZIONE, CHE NONOSTANTE GLI STIMOLI È VICINA ALLO ZERO ED E NEGATIVA IN ALCUNI SETTORI. QUESTO OVVIAMENTE STA PORTANDO A UN APPIATTIMENTO DELLA CURVA DEI TASSI CON I TASSI A LUNGO CHE SONO ANCORA IN CALO (RECORD DEL BTP <3%), OSTACOLA QUALUNQUE IPOTESI DI RIALZO DEI TASSI E HA ANZI PORTATO LA BCE A UN PACCHETTO DI STIMOLI CHE AVRÀ COME SICURO EFFETTO COLLATERALE QUELLO DI UN INDEBOLIMENTO DI LUNGO TERMINE DELL EURO E QUELLO DELLA CREAZIONE DI UNA BOLLA SULL EQUITY EUROPEA, IN QUANTO RADERÀ A ZERO LA GIÀ SCARSISSIMA COMPETITITVITÀ DELLE ALTRE CLASSI DI ASSET PAG 1

2 Cosa intendiamo per opportunità Il nostro lavoro di analisi è basato sulla ricerca di tre aspetti dei mercati: 1. la convenienza 2. la presenza e persistenza del trend 3. l'opportunità. Il concetto di opportunità fa riferimento alla nostra metodologia ciclica e ad un approccio di mercati essenzialmente ciclico e quindi segmentato. La base logica di riferimento nasce dalla definizione stessa di trend come sequenza di spinte in una direzione. In questo senso, quando si individua un trend non è possibile a priori determinarne la lunghezza e l ampiezza: pertanto la strategia migliore è quella - da un punto di vista opportunistico - di sfruttare tutte le correzioni del trend nella direzione del trend stesso. Esistono anche opportunità di più ampio respiro che si determinano quando un mercato presenta caratteristiche storiche di particolare interesse e quindi esigono una attenzione specifica da parte dell'investitore. In termini di opportunità ciclica identifichiamo tre diversi livelli: 1. opportunità di breve 2. opportunità di medio 3. opportunità di lungo termine Una opportunità di breve si viene a creare quando in un trend di medio lungo periodo definito (ipotizziamo in questo momento per semplicità un trend rialzista) si viene a creare una correzione che genera una possibilità di entrata a basso rischio nella direzione del trend e quindi in senso contrario alla direzione della correzione. In questo senso quello che molto semplicemente facciamo è identificare le situazioni migliori in termini di posizione ciclica di medio + lungo periodo, trend e forza relativa e all'interno di queste aspettare in modo opportunistico le correzioni per entrare nella direzione del trend. L'ultimo esempio di una situazione del genere si è venuto a creare alla fine del 2013 sui mercati azionari: rimandiamo al report di quel periodo per comprendere come noi abbiamo sfruttato quella opportunità. Che cos ha di diverso adesso questo calo rispetto a quello? Alcuni importanti aspetti tecnici e comportamentali. 1. Il quadro ciclico è totalmente diverso, con il momentum di medio e lungo termine in discesa 2. Come vedremo dopo, il quadro interno del mercato italiano (ma anche di quelli europei e in parte di quelli USA) si è deteriorato e ulteriori cali peggiorerebbero la situazione 3. Anche da un punto di vista puramente visivo, dal grafico (che potete del resto vedere sul nostro sito, sezione Motore PAG 2

3 Grafico ) si nota come il movimento si stia sviluppando tutto sotto le medie, che quindi, muovendosi tutte in discesa, rappresentano una prima importante resistenza Una opportunità di medio termine si viene invece a creare quando all'interno di un trend di lungo termine o anche secolare rialzista il CM mensile sì porta sotto lo zero ed effettua un gancio di acquisto al rialzo. In questo senso è come se il mercato avesse concluso una fase di correzione di medio periodo, quindi rilevabile sui grafici mensili e si fosse ricaricato e quindi fosse pronto a rientrare nella direzione del trend primario. Richiamiamo a questo proposito alla Proiezione del FTSE MIB (ultimo Quarterly Report Momentum, trend, convenienza, pp.36-37), che citava testualmente: Questa è la proiezione, con il MODELLO ECONOMICO in INDEBOLIMENTO. Qualora si verifichi un peggioramento nel nostro Modello, legato a un rallentamento economico globale o a fattori esogeni (tra i quali NON mettiamo la politica interna), vediamo come estremamente difficili nuovi massimi nel Il grafico che segue era l esemplificazione dell unione tra le tre forze considerate: momentum di medio termine (mensile), momentum di lungo termine (trimestrale), tendenza dell economia (in questo caso, in ribasso a partire da Agosto). La tattica da utilizzare in questo caso è quella di effettuare delle entrate graduali sulla lettera nella fase di riaccumulazione e di concludere il posizionamento e quindi gli acquisti al momento di un segnale positivo del nostro algoritmo di trend. E questo il caso della borsa italiana? Può essere ma è troppo presto per affermarlo. Sicuramente questa situazione rappresenta per molti motivi e molti mercati (Europa in testa, lo ripetiamo), un acid test di grande importanza. Se si osserva il grafico mensile qui sopra, si nota come l indice MIB si sia riportato verso le medie (che in questo caso hanno ancora una conformazione positiva di medio termine) ma anche come si isa rimangiato tutto il guadagno dal in due mesi, sintomo non certo di forza. Il momentum (in basso) in questo caso sta scendendo e non dà segnali di rallentamento. Anche il momentum trimestrale (vedi grafico seguente) sta facendo un flesso al ribasso. Confermiamo integralmente. In questa situazione macroeconomica e ciclica, è veramente difficile ipotizzare che la borsa italiana nel 2014 riesca a superare i massimi toccati in Giugno (22590). E certamente necessario quantomeno un lavoro riparatore e riaccumulativo laterale di qualche mese, prima di riprendere la strada del rialzo. Questa situazione mette in dubbio l inquadramento secolare positivo della Borsa Italiana espresso più volte in questo report e nel libro MIB 50000? No, anzi questa fase era stata esattamente prevista, come si può vedere dai tre grafici nella pagina seguente, tratti proprio dal libro. In questo calo sono ravvisabili elementi di rischio ma anche di opportunità. La vera problematica per la borsa italiana non deriva a nostro avviso dal mercato stesso, che resta uno dei più interessanti e tecnicamente intriganti. Deriva piuttosto dai fattori ambientali in cui questo movimento si sviluppa, sia a livello di posizione macroeconomica italiana ed europea (non ci può essere rialzo stabile con una crescita zero e men che meno negativa) che a livello di potenziali conseguenze dei picchi speculativi, ampiamente trattati, raggiunti dalla borsa USA. A questo proposito segnaliamo (ne parleremo più diffusamente nel prossimo report mensile) che la leva finanziaria sulla borsa americana è arrivata a nuovi record storici. Gli indizi quindi per definire questo calo una opportunità al momento sono ancora scarsi e la situazione andrà vagliata nelle sue prossime evoluzioni. Sicuramente le borse non hanno ancora creato un panic selling, in termini di capitolazione psicologica e tecnica, degno di questo termine PAG 3

4 Schema interpretativo su base mensile (da: MIB ) Schema interpretativo su base trimestrale (da: MIB ) PAG 4

5 I tre grafici raccontano tutti la medesima storia: un Bull Market secolare non è un movimento lineare, ma anzi è intervallato da profonde correzioni che servono a tre scopi: 1. RICREARE CONVENIENZA OGGETTIVA 2. RICREARE CONVENIENZA TECNICA E CICLICA 3. ABBATTERE SPECULAZIONE E CONFIDENZA Pertanto questa fase, magari difficile e che magari si prolungherà nel tempo e nell abbattimento dei prezzi oltre ciò che sarebbe razionalmente prevedibile, è una fase del tutto fisiologica e, per un investitore di lungo termine, rappresenta anzi una opportunità da cogliere: quando sarà il momento. Il terzo tipo di opportunità (di lungo periodo) è per definizione piuttosto raro e si viene a creare quando - ad esempio all'interno di un trend secolare rialzista - il composite momentum trimestrale sì posiziona sotto lo zero e quindi in una posizione di acquisto di lungo termine a basso rischio. E chiaro che un tipo di segnale del genere non può avere effetti di trading e quindi deve essere trattato comunque congiuntamente con gli altri cicli di livello inferiore, in particolare con il cm settimanale, per effettuare una sintonia fine degli ingressi e massimizzare la potenzialità opportunistica. Questo tipo di situazioni può anche essere individuato verso la fase conclusiva di grandi trend ribassisti anche se è chiaro che in questo secondo caso sono richieste ulteriori condizioni per generare una situazione realmente interessante e comunque vale - per questo tipo di situazioni - lo stesso approccio tattico evidenziato sopra e cioè una operatività estremamente graduale, estremamente opportunistica e basata sulla intersezione dei segnali di lungo periodo con quelli di medio e soprattutto di breve periodo. Attenzione: tutto questo va sempre filtrato attraverso un concetto che deve essere chiaro, e cioè che non esiste alcun metodo che garantisca guadagni continui e costanti e soprattutto che nessun metodo di approccio al mercato che sia direzionale, controdirezionale o misto - è esente da falsi segnali, perdite o errori. La gestione della posizione e il controllo delle perdite sono difatti due punti cardine. Questo è l inquadramento della situazione da un punto di vista metodologico. Venendo alla situazione attuale contingente, quello che possiamo rilevare è la presenza di pochissime di queste opportunità su qualunque base temporale mentre su molti mercati si è passati da una persistenza di trend positivo ma maturo - quindi con la presenza di forti ipercomprati - a un deterioramento della posizione di momentum, con la permanenza dei segnali rialzisti da così tanto tempo da impedire sostanzialmente di valutarli come vere opportunità se non in ottica di puro trading. Un esempio di quest'ultimo tipo di opportunità è stata la nostra segnalazione sui titoli auriferi tra la seconda parte del 2013 e l'inizio di quest'anno. Un altro esempio precedente è stata l individuazione del minimo del 2012 del mercato azionario italiano e ancora prima del panic bottom del 2009 sui mercati azionari globali (vedi grafici trimestrali sul sito). E evidente che questo tipo di situazioni è raro ed è altrettanto evidente che presentano da un lato delle opportunità nettamente superiori a quelle di altre giunture di acquisto di livello inferiore, dall'altro - trattandosi di segnali che vengono rilevati su base trimestrale - si prestano a margini di errore estremamente elevati dal punto di vista del timing. Investitori e operatori per la maggior parte del tempo sono convinti che proprio nel momento in cui loro decidono di osservare il mercato il mercato debba per forza fare qualche cosa di importante e quindi muoversi in una direzione in maniera molto netta rialzo a ribasso. Questa spesso è un aspettativa delusa: di solito infatti di mercati si muovono per non più del per cento del loro tempo il trend, mentre passano il restante tempo in fasi laterali dove ovviamente sono molto meno sensibili ai sistemi direzionali e anche molto meno profittevoli per tutti i tipi di speculazione tattica e strategica. Quello che invece è vero è che non tutti i mercati sono in trend nello stesso momento, ma c'è sempre qualche mercato in trend e qualche mercato interessante da seguire. Anche in questo i mercati sono ciclici, nel senso che estrapolano la loro profittabilità in modo ciclico tra le varie classi di asset: non esiste una classe di asset che sia strutturalmente più performante in senso direzionale delle altre; esiste invece un passaggio abbastanza fisiologico e abbastanza importante da una classe di asset all'altra con a fianco di tutte le normali classi di asset una categoria che ha un ruolo centrale ma che assume questo ruolo e assume un ruolo di leadership nei confronti degli altri mercati soltanto in rare occasioni. Questa categoria è la categoria delle valute. In questo momento, se noi dovessimo scegliere di osservare un mercato preferiremmo osservare il mercato delle principali valute piuttosto che gli altri perchè osservando la posizione tecnica e osservando la posizione dei nostri modelli riteniamo non solo che PAG 5

6 questi mercati siano vicini a uno sbocco di volatilità importante ma che questo sblocchi la partita e possa avere conseguenze rilevanti e correlazioni forti anche con altre classi di asset. Nel caso particolare parliamo dei due cambi principali, USD/JPY e EUR/USD. Il triangolo che si forma tra questi due cambi e il cross EUR/JPY è in questo momento il singolo elemento che noi teniamo più sotto la lente d'ingrandimento - se vogliamo insieme alla dato sulla fiducia dei consumatori Europea e al Carry Trade Index, il quale peraltro è fortemente correlato proprio con i cambi di cui parlavamo prima. L EUR/USD (grafico a fianco) ha rotto al ribasso 1.35 ed ha come obiettivo di medio periodo Lo stop tattico di questo trend è , lo stop strategico 1.37 (sopra il quale lo scenario sarebbe da rivedere pro EUR). Ma la situazione più interessante è quella che si viene a creare sul cross tra queste due valute, e cioè sull EUR/JPY, soprattutto per la sua strettissima correlazione storica diretta con i mercati azionari europei. Il USD/JPY è da mesi in trading range tra 103 e 101. Se dovesse rompere al ribasso 101, potrebbe andare verso 94-92, cogliendo completamente impreparato un mercato che sta scommettendo sulla volontà della BOJ di svalutare lo Yen. Il grafico sotto mette a confronto l Eurostoxx 50 (in blu) con l EUR/JPY (in rosso). Non c è stato calo importante dell uno che non si sia accompagnato a un analogo movimento dell altro. Per questo è importante tenere sotto controllo i due cambi.un indebolimento dell EUR/JPY sotto 136/135 potrebbe rappresentare un elemento fortemente peggiorativo dello scenario di medio/breve PAG 6

7 Ci sono inoltre alcune importanti annotazioni statistiche da segnalare che riguardano i nostri modelli: in primo luogo, con il segnale short appena entrato l'indice italiano ha interrotto la sua striscia record consecutiva di segnali long. In particolare, l'ultimo segnale short sulla Borsa Italiana del nostro modello risaliva ad aprile 2012 e da allora fino ad adesso si erano verificati soltanto due segnali neutral,i il primo a febbraio 2013 e il secondo a giugno Da agosto 2013 fino ad adesso il nostro modello era sempre rimasto al rialzo. Le sequenze record prima o poi si interrompono. Sempre. Una situazione analoga è riscontrabile sul Nasdaq, dove l'indice e al suo secondo anno consecutivo compiuto senza un segnale ribassista del nostro modello: come riscontrabile dal grafico qui a lato non ci sono precedenti storici. e comunque richiederebbero mercati azionari inferiori ai minimi recentemente toccati. Non c è nessuna legge, ovviamente, che obbliga i mercati a rispettare le statistiche e quindi non c è nessuna legge che obbliga il mercato americano a scendere ancora. Semplicemente, questa è la chiave logica di interpretazione delle nostre indicazioni, quando affermiamo che questi mercati non sono mercati di investimento ma mercati essenzialmente di trading. La nostra affermazione è supportata da questi dati perchè è una cosa ben diversa entrare in un mercato che ha un segnale - chiamiamolo così fresco (nuovo appena generato), piuttosto che entrare in un mercato che ha un segnale maturo e che quindi ha una possibilità che da un certo punto in poi è in incremento esponenziale mese dopo mese di venire rovesciato. L esempio più recente e calzante è proprio il MIB. Sul nostro sito potete trovare nella sezione Grafici i grafici mensili, trimestrali e adesso per molti strumenti anche settimanali relativi agli strumenti trattati nelle tabelle e alle sei più importanti blue chips Italiane. Nella parte superiore di questi grafici troverete i segnali del nostro algoritmo, che sono esattamente quelli a cui ci stiamo riferendo in queste note. Vi suggeriamo di prendervi un po' di tempo e di andare a vedere personalmente sui vari strumenti e sui vari archi temporali su quali mercati avvengono distorsioni di questo tipo e che cosa succede quando avvengono: l'unica nostra linea guida per cercare di capire che cosa è un rischio e cosa è un'opportunità è l'esame della situazione attuale e il confronto tra essa e le situazioni passate attraverso i nostri algoritmi e i nostri modelli ciclici. Lo stesso vale per gli ultimi 30 anni sul Dow Jones Transportations. Una analisi storicamente ancora più approfondita è quella che possiamo vedere sull' indice Dow Jones Ind. e sullo S&P. Se esaminiamo le casistiche passate con una assenza di segnali short del nostro modello mensile per almeno due anni vediamo che ci sono alcuni precedenti , Tornando ancora più indietro il , il , , Si può aggiungere anche il periodo Cosa hanno in comune tutti questi periodi? che nella quasi totalità dei casi il ritorno susseguente a una permanenza dell'indice per almeno due anni in zona rialzista o neutrale senza segnali ribassisti ha sempre portato a ritorni negativi nel periodo seguente e in particolare tra il 6 e il 18 mesi seguenti. In alcuni casi questo ritorno fu solo leggermente negativo, in altri casi fu pesantemente negativo. Con queste considerazioni non si vuol mettere in discussione la natura del nostro algoritmo, ma semplicemente valutarne le implicazioni statistiche, quando queste arrivano come adesso a letture senza precedenti. Quello che intendiamo dire è che è molto diverso posizionarsi al rialzo o entrare al rialzo o aumentare le posizioni rialzo quando ci si trova in una situazione seguente a un segnale negativo che poi diventa un segnale positivo, piuttosto che entrare al rialzo quando ci si trova già in una condizione statisticamente di record di numero di posizioni del sistema e quindi con una probabilità che aumenta di periodo in periodo in maniera esponenziale di un segnale ribassista. Se voi guardate le tabelle operative vedrete come per tutti questi strumenti di cui abbiamo parlato i segnali ribassisti siano ancora a diversi punti percentuali percentuali di distanza, quindi richiederebbero per essere toccati delle variazioni negative consistenti Quello che esprimiamo nei nostri lavori non è mai ripetiamo: mai - espressione di ottimismo o pessimismo fine a se stessa, ma è semplicemente una valutazione quanto più possibile asettica di quelle che appaiono, alla luce dei nostri modelli, le opportunità o le situazioni di rischio. Relativamente alle borse, il dilemma dell investitore in questo momento è: questa è una correzione/opportunità oppure è l inizio di qualcosa di simile al o al ? Premesso che la correzione è per ora in atto esclusivamente ui mercati europei, con il mercato USA che si è solo leggermente indebolito e i mercati emergenti che anzi stanno continuando a salire (e che da mesi sono la nostra prima scelta di investimento), la nostra posizione su quello che può succedere sui mercati in questo contesto è invariata da tempo e trova la sua base teorica nella Teoria delle Stanze, esplicitata oltre un anno fa. Cosa succede in una casa quando le stanze, una ad una, sono rese inagibili? Succede che la gente esce, chiude la porta e si trasferisce nelle altre stanze. Questo è esattamente quello che sta accadendo sui mercati. Gli investitori inizialmente sono usciti dalla stanza della liquidità (che non rende da lungo tempo più nulla) e hanno affollato gradualmente tutte le altre stanze della casa: prima i bonds governativi ad alto rating, poi i corporate corti, poi i corporate lunghi, poi i bonds governativi periferici, poi gli high yield, infine le convertibili. Hanno spazzolato tutto: duration e rischio di credito. Adesso stanno uscendo anche da alcune di queste stanze, perché sono sovraffollate e ormai troppo care. Sono anche entrati in borsa, se non altro per assenza di alternative: prima quelle più solide e mature, poi man mano quasi tutte le altre dove c'era aria di denaro a tasso zero. Prima le blue chips, poi le mid cap, poi le small cap. Insomma: i tassi zero hanno portato a galla tutto PAG 7

8 Riprendiamo integralmente quanto scritto a questo proposito nel report mensile di Giugno: Presumibilmente, dopo gli ultimi eventi (BCE), la sequenza di avvenimenti sui mercati sarà la seguente: 1. Corsa finale ai rendimenti con ulteriore calo dei tassi a lungo, con tendenza all appiattimento della curva. Già adesso il Bund è a poca distanza dai massimi storici (minimi di rendimento), il BTP li ha raggiunti mentre solo il Bond USA non reagisce più per via della consapevolezza degli investitori della fine degli stimoli. 2. Questa ulteriore limata ai rendimenti e quindi alla convenienza del segmento obbligazionario (ormai che senso ha investire e bloccare i soldi per anni a rendimenti tra lo 0% e l 1%, senza alcuna speranza di rivalutazione dell asset e anzi con un rischio di perdita nel caso di necessità di vendita dell asset prima del rimborso?) porterà INEVITABILMENTE a un flusso verso l unica asset class rimasta con qualche speranza di rivalutazione: le azioni. 3. Calo dell Euro, che si è già ampiamente indebolito contro diverse valute ma che solo scendendo sotto 1.35 USD darebbe il segnale anche contro la valuta USA, la quale peraltro non è certo una di quelle forti del sistema in questo momento (EUR e USD sono in questa fase le due più deboli: vedi tabella delle valute). La conseguenza del QE europeo è la probabile creazione di una bolla obbligazionaria ma soprattutto azionaria, con gli investitori che si ammasseranno nella stanza delle azioni, particolarmente sui mercati europei più sottovalutati, senza volerne o poterne uscire per l inagibilità (= non redditività) totale della stanza della liquidità e l inagibilità parziale della stanza dei bonds. Lo scenario, quindi, è ancora completamente pro borse sia dal punto di vista della sequenza ciclica che dal punto di vista logico. Espresso in maniera semplice, il nostro concetto-guida è che i flussi di denaro si stanno spostando verso le azioni a livello globale, non per una questione di convenienza delle azioni stesse, ma per una prolungata e persistente diminuzione della convenienza delle altre classi di asset primarie (liquidità e bonds). Una volta investito in azioni, il capitale non ha più interesse ( convenienza) a essere riallocato altrove, se non nel momento in cui si sarà ricreato valore sulle altre classi di asset ( rialzo dei tassi). Pertanto [ ] nonostante il quadro appena descritto non escluda assolutamente nel prossimo futuro correzioni violente anche a livello dell equity globale, è necessario avere bene in mente che fino a che questo scenario non si sarà completato, oppure fino a che non sarà interventuo un fattore esogeno (quindi al momento imprevedibile) a cambiarlo, chi uscirà dalla parte azionaria avrà il problema di dove allocare i soldi in modo produttivo e quindi rischierà di dover rientrare a prezzi più elevati. azionario, ricalcando lo schema comportamentale già in atto da tempo negli USA. Le criticità in questo schema possono arrivare da un evento esogeno negativo e particolarmente significativo, da una impennata violenta dei prezzi delle commodities agricole e dell energia, oppure più probabilmente da fattori interni al mercato stesso, come una esagerazione nell uso della leva e dei prodotti speculativi o in un posizionamento bulgaro del mercato ( tutti al rialzo + copertura forzosa degli short) che quindi porterebbe a una impennata degli indici. Lo svolgimento dei mercati ha confermato gran parte di questo scenario (corsa finale ai rendimenti e indebolimento dell Euro), ragion per cui non vediamo motivo per deflettere da questa linea di ragionamento. In sostanza, unendo tutto quanto espresso finora nell analisi in un flash, i punti-cardine sono i seguenti: 1. Questa è la prima correzione importante delle borse da oltre due anni. Esistono fattori di rischio di medio/lungo termine (maturità del ciclo, leva USA) che suggeriscono grande prudenza. 2. L assenza di alternative di investimento può tuttavia giocare un ruolo di supporto sul ciclo rialzista delle borse e potrebbe mantenerlo vivo per alcuni mesi dopo la fine di questa fase negativa. 3. Una ripetizione per le borse di un evento simile ai Megabears e è una probabilità al momento estremamente marginale in quanto manca l ipercomperato globale sulle borse che c era a quel tempo. 4. La chiave è nell economia reale e non nel QE che ormai ha perso ogni potere residuale. Qualora la debolezza delle economie e dei mercati europei si estendesse anche agli USA e a EMG, ASIA e BRIC, questa correzione potrebbe conformarsi in un movimento più ampio, o alternativamente estendersi rapidamente sul tipo di quelle del 1987, 1998, 2010, 2011 ( Fast & Furious) 5. L Italia si è appoggiata per ora sul supporto di (vedi dopo: Mappa di MIB 50000). In caso di peggioramento collettivo potrebbe certamente sfondarlo, ma benchè sia impossibile avere certezze qualunque calo nei prossimi mesi, specie se significativo rappresenterebbe comunque una opportunità strategica notevole di ingresso per chi è restato alla finestra tra la metà del 2012 e il Nel prossimo futuro valuteremo analiticamente di rientrare sul mercato italiano solo in due casi: 1) panic selling con volatilità elevata; 2) segnale di uscita dallo short mensile 7. Le carte migliori da giocarsi in questa fase del ciclo, specie su correzione, restano tuttavia gli Emergenti: lo stiamo dicendo da mesi e continueremo a ripeterlo fino a che non ci saranno indicazioni diverse. Questo è, in ultima analisi, lo schema di formazione di una bolla. Ci aspettiamo che man mano che questo processo prenderà corpo tutti media, economisti, pubblico diventeranno sempre più positivi e compiacenti nei confronti dell investimento PAG 8

9 Italia La Mappa di Mib In questa pagina e in quella che segue troverete un grafico e una tabella presenti anche nel libro MIB Il grafico rappresenta una mappa statistica, una specie di rete neurale del Bull Market, centrata sull ipotesi di un tasso medio di rivalutazione del mercato del 10% all anno, a partire da quello che è lo starting point ufficiale e cioè la chiusura del (primo anno con una chiusura annuale superiore al massimo dell anno precedente). Il grafico del libro (che è su base annuale) è stato modificato nel senso di espanderlo a livello trimestrale e di aggiungere i dati reali del mercato, per permettere ai nostri utenti di monitorare la posizione dell indice italiano rispetto allo schema di base. L indice italiano, che nel primo trimestre si stava muovendo nella banda superiore dello schema e quindi in area di SOPRAVVALUTAZIONE, ora si è riportato sulla parte inferiore (FAIR VALUE CONVENIENZA). I livelli significativi sono rappresentati dai livelli immediatamente superiori e inferiori a quello attuale dello schema tra ora e fine 2014 livelli segnati in rosso nella tabella. Questi livelli rappresentano aree di resistenza e di potenziale presa graduale di profitto, specialmente quando in un trimestre viene ecceduto il livello massimo (es.: in questo secondo trimestre ) e non rappresentano targets. Il MIB a inizio 2014 era nella parte alta del range (fascia +30/+40%) e quindi era SOPRAVVALUTATO In pochi mesi si è riportato nella fascia bassa e quindi di CONVENIENZA PAG 9

10 Anche da questo schema grafico si intuiva come, rispetto a una dinamica realistica di lungo periodo, il trend a inizio anno fosse troppo inclinato e come vi fosse la necessità di un ritorno verso per riacquistare potenzialità PAG 10

11 A partire da Marzo il report è improntato ad una sempre maggior chiarezza operativa, attraverso la presentazione per ogni classe di asset di uno schema introduttivo che sintetizza il rating, la tipologia di trend PRIMARIO (quindi relativo al medio/lungo termine) in atto, eventuali eccessi e l approccio operativo di base che va applicato secondo le indicazioni degli algoritmi, nel caso in cui l investitore operi in maniera discrezionale e non attraverso le indicazioni dei Portafogli Modello. Mercati azionari La tabella sopra sintetizza la posizione dei principali mercati azionari dal punto di vista delle due componenti principali per l analisi: la posizione ciclica e il trend. Ne emerge una spaccatura profonda. In questi casi, bisogna rammentare che il momentum è una componente qualitativa del trend, che è invece la componente prevalente a cui ogni altra si piega. Il momentum pertanto va seguito solo quando arriva un segnale di conferma anche sul trend (cioè sul prezzo), altrimenti può trattarsi di una correzione laterale che anzi rafforza il trend primario in quanto convince molti operatori a uscire o addirittura a schierarsi contro trend (forzandoli poi a rientrare e/o a ricoprirsi). Tabella ciclica degli Indici Ci sono quattro possibili posizioni cicliche, in relazione al nostro oscillatore Composite Momentum: 1. inferiore a zero + in salita = UP (U) > corrisponde generalmente alla fase di ACCUMULAZIONE 2. superiore a zero + in salita = ADVANCING (A) > corrisponde generalmente alla fase di RIALZO 3. superiore a zero + in discesa = DOWN (D) > corrisponde generalmente alla fase di DISTRIBUZIONE 4. inferiore a zero + in discesa = TERMINATING (T) > corrisponde generalmente alla fase di RIBASSO Il passaggio dalla fase A alla fase D non implica necessariamente un ribaltamento al ribasso immediato: indica però la perdita della spinta rialzista (momentum) del mercato. Il contrario vale per il passaggio dalla fase T alla U. Bisogna tenere sempre in considerazione che per i movimenti ciclici vale la stessa regola che vale per la posizione dei nostri indicatori di trend trimestrali, mensili e settimanali e cioè che quando ci sono due movimenti maggiori che prevalgono e che sono nella stessa direzione (come p.e. adesso sull Italia, in cui il ciclo mensile e il ciclo trimestrale sono entrambi positivi) il ciclo di breve può influire soltanto con movimenti di breve entità e/o durata, perché si pone in contrasto con due forze di grado superiore. La posizione dei mercati azionari, in base alla loro posizione ciclica e alla DOMINANZA, è: dominanza bearish(d+t=68%) di breve + topping di medio (grandissima incertezza e contrapposizione, con U+A = 50%, esattamente come D+T) + topping di lungo (A+D=81% con D>50% per la prima volta da anni) > strategia ciclica = fase ciclica distributiva di lungo termine - privilegiare esclusivamente i mercati/settori/titoli leaders di forza relativa PAG 11

12 Fase ciclica di estrema importanza e di grande interesse, tipica del passaggio dalla Fase 3 alla Fase 4 (distribuzione) del ciclo di lungo termine, con netto deterioramento in termini ciclici dei mercati maturi (EU e USA) mentre la stessa posizione è positiva e interessante su EMG e BRIC (seppure con ovvie differenze tra mercato e mercato). N.B.: come già segnalato, questa posizione ciclica evidenzia la maturità del rialzo e la crescente selettività e vulnerabilità dei mercati azionari ma non è di impedimento al mantenimento di posizioni rialziste, purché concentrate sulla parte forte dei mercati e fino a che il trend matematico resterà positivo. Mercati azionari - Tavola riepilogativa automatica PAG 12

13 Bonds e reddito fisso Mercati obbligazionari - Tavola riepilogativa automatica La posizione degli indici obbligazionari nel loro complesso, in base alla loro posizione ciclica e alla DOMINANZA, è: dominanza topping di medio (A+D=81%, con D in forte crescita rispetto al mese precedente) + dominanza incerta di lungo (tutte le coppie di quadranti sommano 50%). strategia = mantenere esclusivamente i leaders di forza relativa con posizione ciclica di medio/lungo favorevole (Bund e Emg Mkts) La posizione tecnica e ciclica migliore in questo momento resta quella deglii EMG Bonds (segnalati tempestivamente cinque mesi fa), mentre BTP e High Yield (da molti mesi leader residuali del mercato obbligazionario) sono in deciso peggioramento in termini ciclici. Soprattutto gli HY appaiono vulnerabili. Il BUND è chiaramente una scelta iperdifensiva: vale 148 e i suoi margini di salita sono pressoché inesistenti in relazione alla volatilità e ai rischi al ribasso prospettici. Il valore dei bonds è stato completamente drenato dal mercato, sia in termini di rischio di credito che in termini di rischio di tasso. Suggeriamo agli investitori la massima attenzione: la prospettiva di guadagni in conto capitale nell arco dei prossimi mesi è vicina allo zero per la maggior parte di questi mercati PAG 13

14 Commodities Commodities e ETC - Tavola riepilogativa automatica La posizione delle commodities, in base alla loro posizione ciclica (vedi schema sotto) e alla DOMINANZA (vedi sotto), è: dominanza bearish di breve (D+T=68%) + dominanza topping di medio (A+D=80%) + dominanza bullish di lungo (U+A=84%) > strategia ciclica = mantenere solo i leaders di forza relativa, in attesa di riaccumulare sulla prossima giuntura di acquisto di medio/breve Le commodities restano in un Bull Market ciclico nonostante la correzione degli ultimi due mesi. Si è completato il transito a livello trimestrale dalla fase discendente a quella ascendente e questo implica un radicale cambio di strategia, da negativa a costruttiva. La partecipazione delle commodities resta tuttavia a macchia di leopardo. Le soft commodities, che avevano guidato nel precedente movimento rialzista, restano deboli. La parte migliore in questo momento sono i metalli industriali, tipico settore-guida delle fasi di fine ciclo PAG 14

15 FTSE MIB L Italia è in forte peggioramento, sia come forza relativa che come situazione interna. Come si vede dallo schema qui sotto, sono in netto calo i titoli sovraperformanti mentre sono in netto aumento i titoli al palo e con posizione ciclica negativa. Ovviamente i titoli da preferire sono quelli con forza relativa elevata (F e FF) e momentum favorevole o comunque non sfavorevole, anche se bisogna tenere presente che in un mercato negativo tutto tende ad essere tirato giù, anche i titoli forti PAG 15

16 FTSE MIB - Tavola riepilogativa automatica La posizione dell indice rispetto ai titoli indica la CONVENIENZA o meno di effettuare una stock selection rispetto a sfruttare il rialzo con l indice. In questo caso ci sono oltre un terzo dei titoli più forti dell indice, quindi la stock selection è pagante. Il grafico precedente evidenzia la relazione che intercorre tra la borsa (FTSE MIB, blu, scala a dx) e i tassi di interesse (BTP 10y, rosso, scala a sin) durante un ciclo completo. Come si vede, buona parte della fase rialzista del ciclo è accompagnata da tassi che scendono per cercare di stimolare l economia. La parte finale del rialzo di borsa è invece accoppiata a tassi in salita, come logico ipotizzando in un ciclo normale un graduale surriscaldamento delle economie. Tutti i nostri modelli (Modello Ciclico, Barometro Economico, Fear/Greed Index ecc.) leggono come componente necessaria della fase finale di un ciclo un rialzo dei tassi, sia a lungo che a breve termine. Per quanto qualunque paragone vada preso con le molle a causa della natura assolutamente particolare di questo ciclo, il grafico indica che il ciclo attuale manca completamente dei segnali di reversal al rialzo dei tassi presenti nelle fasi finali degli altri cicli PAG 16

17 Mid Cap ITALIA Mid Cap ITALIA - Tavola riepilogativa automatica La posizione dell indice rispetto ai titoli indica la CONVENIENZA o meno di effettuare una stock selection rispetto a sfruttare il rialzo con l indice. In questo caso ci sono oltre due terzi dei titoli più forti dell indice, quindi la stock selection è pagante. Indice MIDEX Dopo un raddoppio (da a 30000) è fisiologica una correzione tra il 20% e il 30% dai massimi PAG 17

18 Blue Chips EUROPA Blue chips Europa - Tavola riepilogativa automatica La posizione dell indice rispetto ai titoli indica la CONVENIENZA o meno di effettuare una stock selection rispetto a sfruttare il rialzo con l indice. In questo caso ci sono oltre due terzi dei titoli più forti dell indice, quindi la stock selection è pagante PAG 18

19 Blue Chips USA Blue chips USA - Tavola riepilogativa automatica La posizione dell indice rispetto ai titoli indica la CONVENIENZA o meno di effettuare una stock selection rispetto a sfruttare il rialzo con l indice. In questo caso ci sono oltre un terzo dei titoli più forti dell indice, quindi la stock selection è pagante PAG 19

20 Tabella di comparazione generale tra gli assets attraverso gli indici Fideuram Indici FIDEURAM - Tavola riepilogativa automatica La tabella degli indici Fideuram è altamente esplicativa di come dovrebbe essere allocato in questo momento un portafoglio. Tra i bonds, area USD e emergenti. Sull equity, Emergenti e USA PAG 20

21 Bonds e reddito fisso 1. Convenienza bassa o molto bassa per quasi tutti i segmenti, ma trend generalmente ancora favorevole. 2. Inutile prendersi rischi di credito o di duration (bonds esotici, illiquidi e/o lunghi). 3. Le convertibili sono relativamente poche, poco liquide, strettamente collegate all andamento dell equity, quindi seguiranno le borse con crescente volatilità dovuta alla scarsissima protezione della componente tasso cedolare. 4. I bonds emergenti sono la nostra MIGLIOR SCELTA in termini di valore e di trend: è chiaro che la loro volatilità è comunque molto più elevata di quella dei segmenti tradizionali, quindi la loro presenza nei portafogli deve essere correlata al grado di rischio di ciascun investitore. Ad esempio, nello schema sotto è trattato un portafoglio obbligazionario conservativo, che prevede una quota di EMG Bonds dell 8.4%. Profili di rischio più elevati permettono una presenza che può arrivare fino al 33%. 5. Attenzione massima agli High Yield, specie europei (molto meno rischiosi quelli USA), che ormai sono trattati come i corporate bonds >A senza averne rating e liquidità probabile bolla in fase terminale. Quella che segue è la struttura proposta per un portafoglio obbligazionario, basato sui presupposti indicati nella prima tabella PAG 21

22 Commodities 1. L indice (supporto CRB a 290) ha sofferto molto il tracollo delle Soft Commodities e il rientro in trading range del Petrolio 2. Molto forti i metalli industriali, a macchia di leopardo i metalli preziosi 3. L Oro (grafico sotto) è vicino al tappo di (analogo blocco per l Argento a ) Metalli ancora trascurati i mercati NON PERCEPISCONO la necessità/utilità di un assicurazione. Valute In questo momento (vedi tabella) Euro e Dollaro sono tra le valute più deboli. E il momento delle valute ad alto rendimento, favorite anche dalle aspettative di ulteriori allentamenti in Europa. Questo trend va sfruttato anche perché coerente con la fase ciclica (pro economie emergenti) e con il trend dei bonds emergenti PAG 22

23 Portafogli Modello - Analisi In questo momento, come mostra la tabella comparativa dei Portafogli Modello, il migliore è il REDDITO FISSO, seguito dal GLOBAL GROWTH e dal MULTIASSET. Tra i benchmark, i primi tre sono gli stessi ma il migliore è il GLOBAL GROWTH. ITA TR, EUR TR e ITA sono i meno efficienti, sia come PM che come benchmark: questo a causa della presenza di Oro e indici Europa. Questo non significa che non stiano guadagnando (vedi tabella sotto), ma certamente non sono nelle condizioni ottimali. Il rendimento di un PM è comunque una funzione del rendimento delle sue singole parti. Come più volte specificato, non c è un momento ottimale per iniziare a seguire un Portafoglio Modello, in quanto sono stati strutturati proprio per ridurre al massimo il drawdown (= perdita dai massimi) sui 12 mesi. Può tuttavia aiutare psicologicamente il fatto di entrare su un portafoglio nel momento in cui non ha asset volatili (oro e borse), per sfruttare i segnali successivi, mentre può essere statisticamente poco vantaggiosa un entrata su un portafoglio che ha già un asset volatile in posizione da molti mesi. L esame delle relative sezioni sul sito permette di monitorare questo aspetto, in quanto sono segnate tutte le posizioni mensili dalla creazione di ciascun portafoglio. **= duration della parte obbligazionaria sul totale del portafoglio ***= duration esclusivamente della parte obbligazionaria (ex azioni e oro) ****= scadenza sintetica della duration della parte in reddito fisso (ex azioni e oro): es. la parte in reddito fisso del PM Italia può essere assimilata a un bond con scadenza 2019 Questa tabella mostra le performances dei PM (dati al 31/5), con le performances annualizzate. Per cinque PM su sette si tratta di performances superiori alla media. Per due (EURO e USD TOTAL RETURN), inferiori PAG 23

24 +bonds -azioni +azioni -bonds Questo grafico è lo spread tra il Benchmark del PM Global Growth (quello più pesato in azioni tra i nostri) e il Benchmark del PM Reddito Fisso. Quando questo spread scende, vuol dire che il mercato spinge sul reddito fisso più che sulle azioni. Quando sale, sono favorite le azioni. Chi avesse avuto questa come unica indicazione da seguire negli ultimi 25 anni, avrebbe avuto informazioni a sufficienza per aumentare il proprio capitale senza soffrire volatilità particolari. In questo momento lo spread è ancora favorevole al PM Global Growth, quindi alla parte azionaria. Bisogna tuttavia tenere conto che la parte azionaria del benchmark del PM Global Growth è formata per il 10% da USA, per il 10% da EMG e solo per il 10% da Europa (l attuale anello debole). Fino a che non sarà generato un segnale contrario, lo scenario globale restarà favorevole alle borse PAG 24

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