Corso di Economia e Gestione delle Imprese. Modulo di Project Management
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- Leonzia Corona
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1 Facoltà di Economia F. Caffè Dipartimento di scienze aziendali ed economico-giuridiche Corso di Economia e Gestione delle Imprese Prof. ssa Francesca Faggioni Modulo di Project Management Ernesto La Rosa Maggio ^ Parte 2 1
2 Il controllo, in fase di esecuzione di un progetto, ha la funzione di verificare che tempi, costi e attività siano coerenti con la pianificazione iniziale; la verifica avviene confrontando i dati reali con le stime iniziali. Se esiste uno scostamento si renderà necessario risalire alle cause che hanno originato gli scostamenti per aggiornare l attività a finire. 3 Controllo Integrato T/C/W Un Controllo efficace dipende dalla capacità di fare una valutazione contemporanea di : T e m p i C o s t i W o r k D o n e Il sistema di controllo integrato tempi/costi/milestones si basa su una metodologia denominata "Earned Value" (valore guadagnato) 11 2
3 Cost Quanto lavoro è stato fatto a fronte di questo costo PV tn AC AC < PV tn Time now Time 12 Concetto di Earned Value Supponiamo di dover eseguire in 10 giorni (con andamento lineare) una attività di pavimentazione di un capannone industriale, stimata in 10k Dopo 5 giorni (t now ), facendo un controllo si verifica la seguente situazione: a) Lavoro fisico realizzato pari al 30% (invece del presumibile 50%) b) Costo contabilizzato pari al 40% del costo totale Work performed Actual Cost at t now Work planned at t now 0% 30% 40% 50% 100% Time Now 13 3
4 Concetto di Earned Value Per ogni progetto/attività, in qualunque momento di controllo (Time Now), è sempre possibile poter individuare tre dati espressi in termini di "COSTO" relativi a: Il costo che si era pianificato di avere a quella data (PV) Il costo che è stato contabilizzato a quella data (AC) Il costo a valore di budget del lavoro realizzato a quella data (EV) Work done EV o BCWP Actual Cost at t n AC o ACWP Work planned at t n PV o BCWS 0% 30% 40% 50% 100% Time Now 14 Valutazione Temporale Dal punto di vista del lavoro fatto (30%), si sarebbe dovuto spendere, in base al preventivo di budget, 3 k ; questo valore viene denominato : Budget Cost of Work Performed (BCWP) = 3 k = Earned Value (EV) Dal punto di vista del tempo trascorso, (50%), in termini di costi pianificati si sarebbe dovuto realizzare il 50% del lavoro, cioè 5 k ; questo valore viene denominato: Budget Cost of Work Scheduled (BCWS) = 5 k (PV) La differenza fra questi due valori, denominata Schedule Variance (SV) fornisce - in termini di costo il delta fra ciò che è stato realmente realizzato e quanto previsto a livello di budget : SV = BCWP BCWS = EV PV = 3 5 = - 2 k 15 4
5 Valutazione Costi Ciò che è stato realizzato (30%) alla data, quanto vale in termini di budget? Budget Cost of Work Performed (BCWP) = 3 k = Earned Value (EV) Quale è il costo realmente contabilizzato alla data (40%)? Actual Cost of Work Performed (ACWP) = 4 k La differenza fra questi due valori, denominata Cost Variance (CV) valuta il delta - in termini di costi fra ciò che è stato realizzato e quello realmente speso : CV = BCWP ACWP = EV AC = 3 4 = - 1 k 17 Indici E.V. EV Schedule Deviation BC WP Cost Deviation PV BC WS AC WP AC SPI = BCWP / BCWS Schedule Performance Index CPI = BCWP / ACWP Cost Performance Index se < 1 Indica un Ritardo se < 1 indica un Extra Costo 20 5
6 Indicatori E.V. CV (Cost Variance) = BCWP - ACWP SV (Schedule Variance ) = BCWP - BCWS SV > 0 Anticipo CV < 0 Inefficiente SV > 0 Anticipo CV > 0 Efficiente SV < 0 Ritardo CV < 0 Inefficiente SV < 0 Ritardo CV > 0 Efficiente 21 Indici E.V. CPI (Cost Performance Index) = BCWP/ACWP SPI (Schedule Performance Index ) = BCWP/BCWS SPI > 1 in anticipo CPI < 1 più costoso SPI > 1 in anticipo CPI > 1 più economico SPI < 1 in ritardo CPI < 1 più costoso SPI < 1 in ritardo CPI > 1 più economico 22 6
7 Quale è la Situazione di questo Progetto? ATT. GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO BUDGET - TOTALE A B C D PIANIFICATO = 150 EFFETTIVO = 120 PIANIFICATO = 150 EFFETTIVO = 100 PIANIFICATO = 100 EFFETTIVO = 150 T now PIANIFICATO = 0 EFFETTIVO = Totali alla data Costo Pianificato (BCWS) = 400 Costo Effettivo (ACWP) = 370 Scostamento : Costo effettivo alla data inferiore al budget: Situazione Positiva? Quanto lavoro è stato fatto a fronte del costo effettivo? 23 Esempio di EV Se si calcola l Earned Value ATT. GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO BUDGET - TOTALE A B C D 100 % PIANIFICATO = 150 EFFETTIVO = % PIANIFICATO = 150 EFFETTIVO = % PIANIFICATO = 100 EFFETTIVO = 150 T now PIANIFICATO = 0 EFFETTIVO = Totali alla data Costo Pianificato (BCWS) = 400 Earned Value (BCWP) = 350 Costo Effettivo (ACWP) =
8 Esempio di EV Costo Pianificato (BCWS) = PV = 400 Costo Effettivo (ACWP) = AC = 370 Earned Value (BCWP) = EV = 350 Considerazioni: CV = EV AC = = -20 CPI = 350 / 370 = 0,9 SV = EV PV = = -50 SPI = 350 / 400 = 0,8 Conclusioni al Timenow Si sta spendendo di più rispetto al budget di quanto si sarebbe dovuto spendere per ciò che è stato realizzato Si sta realizzando di meno rispetto a ciò che era stato pianificato 25 Stima dei Costi a Finire - 1 Cost ETC AC EAC = AC + ETC EAC Estimate At Completion: stima del nuovo costo totale del progetto ETC Estimate To Complete: stima del costo per completare il progetto Time now Time 29 8
9 Stima dei Costi a Finire - 2 A. EAC = AC + (Baget - EV) Se si ritiene che la stima dei costi iniziale è sempre valida e le deviazioni riscontrate sono da ritenersi episodiche, si utilizza una formula che valuta il costo finale del progetto tenendo conto dello speso e di quanto realizzato (EV) Nell esempio di prima: EAC = ( ) = 620 (+ 20 extra costi vs budget) B. EAC = AC + (Baget - EV) / CPI Se si ritiene che la deviazione sia piuttosto metodica e difficile da correggere, è applicabile la formula che rivede il costo finale del progetto tenendo conto dello speso, quanto realizzato (EV) e il trend dato dall indice di efficienza (CPI) Nell esempio di prima: EAC = ( ) / 0.90 = 689 (+ 89 extra costi vs budget) 31 Project Risk 34 9
10 35 R i s k Il Rischio è un elemento intrinseco del Progetto stesso e rappresenta la possibilità che un evento indesiderato (desiderato), in grado di condizionarne il risultato, si avveri, comportando un danno (opportunità) ai soggetti interessati 36 10
11 Dimensioni del Rischio "Risk" è qualcosa di probabilistico in quanto riconducibile a circostanze di incertezza; esso è tipicamente rappresentato per mezzo di due dimensioni: Incertezza Probabilità Effetto sugli obiettivi Impatto Opportunità Impatto Positivo Danno Impatto Negativo 37 Fonti di Incertezza Dimensione del progetto Natura del progetto Chiarezza dei requisiti Competenza e leadership del Project Manager Motivazione e coinvolgimento del Team Pressioni ed esigenze degli stakeholder Affidabilità dei Fornitori
12 Risk Management Identificazione Valutazione Monitoraggio e Revisione Mitigazione Risk Management is un Processo Iterativo!! 39 Identificazione di un Rischio Cause Event Impact La causa mira a identificare l origine dell evento L impatto allude all effetto che il rischio comporta Se l evento X accade dovuto alla causa C allora l Impatto Y potrebbe accadere 40 12
13 Valutazione del Rischio Un modo semplice di determinare un possibile valore del rischio è quello di pesare il valore economico dell impatto per la sua probabilità di accadimento, utilizzando la formula: R = I x P 41 Impatto del Rischio Un metodo efficace per classificare l Impatto (I) del rischio sul progetto è quello di qualificarlo come: P e s o Categoria 3 Critico 2 Consistente 1 Marginale Criterio Semantico Può provocare al progetto extra costi e/o ritardi molto consistenti e metterne in dubbio il successo Può portare al progetto dei danni limitati senza comprometterne il risultato L eventuale danno non compromette il successo ed il risultato del progetto 42 13
14 Probabilità del Rischio La Probabilità (P) che il rischio si verifichi si può valutare sinteticamente come: P e s o Categoria 3 Alta 2 Media 1 Bassa Criterio Semantico Solo un intervento può prevenire o mitigare gli effetti negativi del danno associato Ci sono segnali che il rischio si avveri e solo un intervento di mitigazione lo può fare evitare Ci sono segnali deboli; solo se la situazione peggiora si può presentare; è bene monitorare 43 Risk Factor Table P r o b a b i l i t y I m p a c t 3 3 R 3 R 1 6 R 6 R 2 9 R R 9 R 5 R R 8 R 10 R 4 R f = I x P Tutti i Rischi con un Risk Factor 3 necessitano di essere gestiti con un azione di mitigazione specifica 44 14
15 Mitigazione Per ridurre la probabilità (prevenzione) e/o l impatto degli eventi rischiosi negativi (protezione): Trovare delle alternative Trasferire il rischio (assicurazioni) Fare più test Scegliere un fornitore più affidabile Accettare il rischio Mettere delle riserve (contingency) Certificazione di Project Manager 46 15
16 Professione Project Manager: la Legge 4/2013 ART. 7 - Sistema di Attestazione 1. Al fine di tutelare i consumatori e di garantire la trasparenza del mercato dei servizi professionali, le associazioni professionali possono rilasciare ai propri iscritti, previe le necessarie verifiche, sotto la responsabilità del proprio rappresentante legale, un'attestazione relativa: a) alla regolare iscrizione del professionista all'associazione; b) ai requisiti necessari alla partecipazione all'associazione stessa; c) agli standard qualitativi e di qualificazione professionale che gli iscritti sono tenuti a rispettare nell'esercizio dell'attività professionale ai fini del mantenimento dell'iscrizione all'associazione d)..... ART. 9 - Certificazione di conformità a norme tecniche UNI 1. Le associazioni professionali di cui all'art. 2 e le forme aggregative di cui all'art. 3 collaborano all'elaborazione della normativa tecnica UNI relativa alle singole attività professionali, attraverso la partecipazione ai lavori degli specifici organi tecnici Gli organismi di certificazione accreditati dall'organismo unico nazionale di accreditamento ai sensi del regolamento.... possono rilasciare, su richiesta del singolo professionista anche non iscritto ad alcuna associazione, il certificato di conformità alla norma tecnica UNI definita per la singola professione. 47 Certificazione IPMA ( Titolo Corso Durata Modalità di erogazione Destinatari Preparazione alla Certificazione IPMA (International Project Management Association) 30 ore Le modalità formative, fortemente basate su esercitazioni svolte in piccoli gruppi e a livello individuale, hanno lo scopo si simulare le prove scritte dell esame; ad esse seguiranno delle pillole formative atte a richiamare, chiarire e rinforzare i concetti di project management trattati per ogni tipologia di domanda. Il corso è destinato a coloro che desiderano intraprendere l esame di Certificazione internazionale IPMA. Prerequisiti La partecipazione al Corso è aperta a tutti coloro che abbiano una conoscenza delle tematiche del Project Management Docenza Il corso sarà tenuto in aula da un docente esperto certificato IPMA 48 16
17 Grazie per l Attenzione P e r Q u a l u n q u e Dubbio o Curiosità E r n e s t o L a Ro s a elarosa2@gmail.com
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