Educazione e istruzione

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1 Educazione e istruzione "L uomo che l educazione deve realizzare in noi non è l uomo come la natura l ha fatto, ma come la società vuole che sia. (Emile Durkheim) 1

2 L educazione è la trasmissione del patrimonio di idee, di valori, di conoscenze di una società, di un paese alle nuove generazioni: con quali modalità tale trasmissione avviene all interno dei sistemi scolastici? L educazione è l azione esercitata dalle generazioni adulte su quelle che non sono ancora mature per la vita sociale 1 comma, pag. 401 (Durkheim). 2

3 Società moderna che si sviluppa a partire dal 500, ma che trova grande impulso nelle Rivoluzioni di fine 700 (industriale e francese), pone una serie di problemi riguardo alla convivenza sociale: 1. Nuovi modi di produzione 2. Nuovi modi di lavorare 3. Nuovi modi di stare insieme 4. Nuovi processi di urbanizzazione e di sviluppo delle città 5. Nuove relazioni di lavoro 6. Profonde trasformazioni dei legami parentali e familiari Società moderna è centrata su 2 nuove figure: 1. Lavoratore 2. Cittadino Entrambe le figure, come le trasformazioni, implicano un evidente centralità assegnata all EDUCAZIONE per la costruzione di un nuovo soggetto sociale, in grado di corrispondere pienamente ai compiti sociali della società moderna, fondata sulla divisione del lavoro, sulla specializzazione, ma anche sull emergere dell individualità, con implicazioni importanti per i processi di integrazione e coesione sociale. 3

4 Questa funzione è colta bene da Durkheim: La società non può vivere se non esiste fra i suoi membri un omogeneità sufficiente; l educazione perpetua e rinforza tale omogeneità, fissando a priori nell anima del fanciullo le similitudini essenziali che impone la vita collettiva. Ma, dall altro canto, senza una certa diversità qualsiasi cooperazione sarebbe impossibile: L educazione assicura la persistenza di questa diversità necessaria, diversificandosi essa stessa e sviluppandosi. Emile Durkheim 4

5 Emile Durkheim ( ) LE PREOCCUPAZIONI CON CUI L AUTORE SI AVVICINA ALLO STUDIO DELL EDUCAZIONE SONO: Individuazione di un metodo scientifico-sociologico con cui analizzare i fenomeni (fatti) sociali Dare una risposta ad un interrogativo teorico-politico di carattere generale come è possibile la solidarietà (sociale?) nella società moderna? EDUCAZIONE COME FATTO SOCIALE (esteriorità e coercizione) come insieme di pratiche e di istituzioni che si sono lentamente organizzate nel tempo, che sono solidali con tutte le altre istituzioni sociali e le esprimono e che, di conseguenza, non possono essere modificate a piacimento più della stessa struttura della società. Per capire cosa è educazione bisogna, quindi, osservare pratiche ed istituzioni, analizzare come si sono formate e sviluppate, capire a quali necessità rispondono, in prospettiva diacronica e sincronica, respingendo visioni idealistiche ed astratte dal contesto. 5

6 L educazione è un processo morale e cognitivo assieme. Attraverso l educazione si opera la costruzione dell essere sociale. L educazione come creazione socialmente determinata. L uomo nasce tabula rasa (con pulsioni antisociali). L uomo è una creatura complessa (sistema intrapsichico), diversa dall animale, ed ha bisogno di un lungo (life long learning) percorso educativo (training) guidato dall adulto (modelling, tutoring, mentoring ). Attraverso l educazione si costruisce l essere morale (sociale). ATTRAVERSO L EDUCAZIONE PASSA SIA L OMOGENEIZZAZIONE (EDUCAZIONE UNA), SIA LA DIFFERENZIAZIONE DEI SOGGETTI (EDUCAZIONE MOLTEPLICE), CHE E NECESSARIA ALLA SOCIETA EDUCAZIONE UNA EDUCAZIONE MOLTEPLICE Emile Durkheim ( ) 6

7 EDUCAZIONE UNA La società può vivere soltanto se esiste tra i suoi membri un omogeneità sufficiente: l educazione la conserva e la rafforza fissando nel bambino le fondamentali uguaglianze richieste dalla vita collettiva. Attraverso essa si costituiscono nel soggetto quell insieme di principi che generano il senso di appartenenza ( bisogno, vedi Maslow) e la comunione sociale. Attraverso essa si costruisce una sorta di coscienza collettiva laica, che garantisce il mantenimento della coesione sociale all interno di una determinata società (priorità per le società). Solo la scuola di tutti (ma ancora non per tutti), e sotto il controllo della Stato, può garantire una base comune a tutti i cittadini di una nazione, indipendentemente dal settore specifico in cui, poi, si potranno inserire. Lo Stato attraverso la scuola deve garantire che si trasmettano i principi fondamentali del vivere sociale moderno: la fiducia nella ragione, nella scienza, nella morale democratica. L insegnante deve trasmettere questi principi che pochi osano avversare apertamente, e sarà tanto più efficace nella misura in cui si riconosceranno pienamente in essi. La famiglia, invece, non è in grado di Prof. garantire Sergio Severino una formazione comune di tipo universalistico, in quanto troppo orientata al benessere dei propri figli. 7

8 EDUCAZIONE MOLTEPLICE Si tratta della formazione destinata allo inserimento nei vari settori specifici della società. In particolare della formazione ai ruoli lavorativi; compito delle corporazioni (associazioni o burocrazie) del mondo produttivo. 8

9 Poiché la società è innanzitutto una autorità morale, l educazione (il problema pedagogico), ossia il mezzo attraverso il quale tale autorità si trasmette (influenza sociale: uniformità, conformità, obbedienza), non può non avere un importanza centrale. La soluzione proposta è quella relativistica, funzionalistica, olistica: L importante non è tanto quali sono i principi insegnati, ma che vi sia un autorità morale che rappresenta la società e che inculchi nei giovani un qualche sistema educativo, quale che esso sia. Relatività delle diverse configurazioni sociali a partire da una distinzione fondamentale tra due tipi di società, alle quali appartengono due tipologie di solidarietà: meccanica e organica. Emile Durkheim 9

10 Nella trasmissione del patrimonio culturale si possono distinguere tre elementi: la cultura materiale i modi di agire standardizzati le conoscenze e i valori, che possono essere trasmessi attraverso le parole per via orale o scritta 10

11 Per la maggior parte del tempo della storia umana la trasmissione culturale è avvenuta oralmente La diffusione della scrittura segna il passaggio dalla cultura orale a quella scritta Tra il 650 e il 550 a.c. in Grecia viene creato il primo sistema completo di scrittura alfabetica Fra l introduzione della scrittura e la sua diffusione generale è trascorso più di un millennio 11

12 Il passaggio dalla cultura orale a quella scritta ha avuto molteplici implicazioni: - primato dell occhio sull orecchio - rafforzamento della sfera privata, dell introspezione, del distacco - sviluppo del pensiero logico-empirico e della scienza - mutamento nell atteggiamento verso il passato - sviluppo della burocrazia - nascita e sviluppo della scuola 12

13 Le principali teorie riguardo all educazione sono tre: funzionalista marxista weberiana 13

14 TEORIA FUNZIONALISTA La richiesta di istruzione è una conseguenza della modernizzazione ed è caratterizzata dalla crescente differenziazione istituzionale e dal conseguente aumento del numero di ruoli specializzati: 1. Vi è in primo luogo una tendenza all aumento dei posti di lavoro che richiedono un alto livello di qualificazione e una tendenza parallela alla diminuzione di quelle che ne richiedono uno basso 2. Vi è in secondo luogo una tendenza degli stessi posti di lavoro ad un costante innalzamento del livello di qualificazione richiesto 14

15 TEORIA FUNZIONALISTA Tale qualificazione è fornita dalle istituzioni scolastiche che provvede il livello di qualificazione richiesto: 1. L istruzione rende la forza lavoro più produttiva 2. Essa viene fornita non da molte, ma da un unica istituzione specializzata LA SCUOLA (vedi scheda) 15

16 16

17 TEORIA FUNZIONALISTA Il periodo di formazione cresce in maniera proporzionale al livello di qualificazione richiesto Aumenta la percentuale della popolazione che deve passare attraverso le istituzioni scolastiche, così come aumenta la durata del periodo che questa deve trascorrere in esse. 17

18 Teoria della stratificazione sociale Per i suoi sostenitori la teoria funzionalista spiega l esistenza universale della stratificazione sociale, perché questo è uno strumento utile per collocare e motivare tutti gli individui nella struttura sociale. Quattro sono i punti principali di questa visione: In ogni società non tutte le posizioni hanno la stessa importanza In ogni società il numero di persone disponibili per ricoprire quelle posizioni è limitato La conversione delle capacità in competenze richiede un periodo di addestramento durante il quale vengono sostenuti sacrifici di varia natura da parte di coloro che vi si sottopongono Per indurre le persone a sottoporsi a questi sacrifici è necessario dar loro un compenso sociale, materiale o morale. 18

19 TEORIA MARXISTA Per i teorici marxisti e neomarxisti i sistemi scolastici hanno la funzione di riprodurre le disuguaglianze esistenti tra le classi (vs canale di mobilità sociale). Secondo Louis Althusser, nella società capitalistica la riproduzione dei rapporti di produzione viene assicurata dall esercizio del potere di stato negli apparati di stato: repressivi sfera pubblica (governo, esercito, polizia, tribunali) ideologici sfera privata (chiesa, famiglia, scuola, mass-media) Nelle società contemporanee la scuola è diventata l apparato ideologico più importante. 19

20 Secondo gli economisti Samuel Bowles e Herber Gintis, il sistema scolastico serve a perpetuare e a riprodurre il sistema capitalistico. 1. Promuovendo la credenza che il successo economico dipenda esclusivamente dal possesso di determinate capacità e competenze 2. Trasmettendo agli allievi non tanto conoscenza, quanto piuttosto quegli attributi NON COGNITIVI (tratti della personalità, modi di presentazione metacognitivi) che permettono agli adulti di svolgere le mansioni loro assegnate perpetuando la divisione gerarchica del lavoro In genere la scuola premia la docilità, la passività, l obbedienza e scoraggia la spontaneità e la creatività. 20

21 KARL MARX ( ) STRUTTURA ECONOMICA ED EDUCAZIONE La realtà sociale è una realtà prodotta dagli uomini e dipende dall attività di esseri umani concreti L organizzazione della società è definita dalla sua struttura economica, che ne è pertanto la base materiale I rapporti sociali sono rapporti economici, di produzione che si impongono agli uomini fin dalla nascita Il materialismo storico è l analisi delle condizioni materiali degli uomini così come si sono storicamente determinate storia dell umanità, cioè dei modi in cui gli uomini si sono organizzati insieme per produrre. 21

22 Principio di corrispondenza Il sistema scolastico opera in questo modo non perché lo vogliano in maniera consapevole gli insegnanti o i presidi, ma perché esiste una stratta corrispondenza fra i rapporti sociali che vi sono a scuola e quelli che vigono nel mondo della produzione: 1. Gli studenti hanno poco potere sul curriculum di studi, quanto i lavoratori sulle mansioni 2. Sia l istruzione, sia il lavoro sono attività puramente strumentali, che vengono svolte non per il piacere o il senso di realizzazione che danno, ma per ottenere premi o per evitare conseguenze spiacevoli 3. Alla frammentazione del lavoro nel mondo della produzione corrisponde una fortissima competizione fra gli studenti, provocata dal sistema di valutazione del loro rendimento da parte degli insegnanti 22

23 TEORIA WEBERIANA Per Weber è impossibile analizzare i sistemi educativi e i mutamenti che essi hanno subito nel tempo, senza tener conto della stratificazione sociale e degli interessi e dei conflitti che essa crea. I sistemi di istruzione vanno analizzati in base ai tipi di potere. A ogni tipo di potere corrisponde un ideale educativo: potere carismatico ideale dell iniziato potere tradizionale ideale dell uomo colto potere legale-razionale ideale dello specialista Lo sviluppo dell istruzione è dovuto alle azioni dei diversi ceti sociali per mantenere e migliorare la propria nel sistema di stratificazione, dando così vita al fenomeno del credenzialismo 23

24 Max Weber Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 OGNI STRATO PREVALENTE DEFINISCE L IDEALE EDUCATIVO L EDUCAZIONE E IL RIFLESSO NECESSARIO DELLA STRUTTURA DI POTERE STORICAMENTE VIVENTE. IL PROCESSO DI SOCIALIZZAZIONE/EDUCAZIONE HA 4 OBIETTIVI: 1. RIBADIRE LA LEGITTIMITA DELL ORDINE ESISTENTE 2. CONSOLIDARE IL POTERE 3. RIPRODURRE IL TIPO SOCIALE STORICAMENTE SIGNIFICATIVO 4. FAVORIRE UNA PROGRESSIVA RAZIONALIZZAZIONE DEL SISTEMA NELLA STORIA SI SUSSEGUONO E SI SOVRAPPONGONO 3 TIPI DI POTERE E DI SOCIALIZZAZIONE: 1. CARISMATICO 2. TRADIZIONALE 3. LEGALE 24

25 forme di potere legittimazione cultura Ideale educativo meccanismi istituzionali di controllo Ambiti Strutture formative carismatico carisma orale iniziato iniziazione individui Famiglia clan tradizionale tradizione scritta colto plasmazione Gruppi di status Corporazioni di status Legale o burocratica razionalità Tecnico pratica Specialista esperto Esame formale Tutti i cittadini scuola Il carisma è definito come: qualità personale, dono di individui eletti La tradizione è definita come:miti e valori tramandati da individui caratterizzati da status La razionalità è definita come: valutazione della conveniente corrispondenza tra Interessi comuni e interessi privati 25

26 Soprattutto tre fattori hanno influito sull andamento dell istruzione: la religione l idea che hanno avuto nel corso del tempo i gruppi dominanti dell istruzione per le masse lo sviluppo dello stato nazionale 26

27 LA RELIGIONE All inizio del XX secolo si registrano profonde differenze nel livello di diffusione dell istruzione fra le regioni europee, soprattutto tra paesi a maggioranza protestante e paesi a maggioranza cattolica. 27

28 Riforma Protestante Chiesa Cattolica Pag

29 CONCEZIONI DEI GRUPPI DOMINANTI I gruppi dominanti nel corso dei secoli si sono interrogati se l istruzione delle masse fosse funzionale o disfunzionale al mantenimento dell ordine. Sia i fautori che i contrari alla creazione di un sistema di istruzione avevano come obiettivo il controllo della popolazione appartenente allo stato nazionale. 29

30 LO SVILUPPO DELLO STATO NAZIONALE Il diritto all istruzione di massa non è nato in risposta alle necessità del processo di industrializzazione, ma allo sviluppo degli stati nazionali e al riconoscimento dei diritti di cittadinanza (civili e sociali) Gli stati nazionali si basarono su alcune idee di fondo, che favorirono la nascita dei sistemi scolastici: l attore principale della società e dello stato è l individuo lo sviluppo nazionale presuppone lo sviluppo individuale il futuro è portatore di progresso l infanzia è il momento in cui plasmare i bravi cittadini 30

31 Ci sono tre dimensioni che descrivono le differenze tra i paesi occidentali riguardo all istruzione: - il grado di diffusione dell istruzione nella popolazione - il curriculum della scuola elementare - la struttura interna dei sistemi scolastici 31

32 Diffusione dell istruzione tra la popolazione: tendenzialmente per la scuola elementare e media inferiore le differenze sono scomparse e permangono invece nella diffusione dell istruzione secondaria superiore ed universitaria Curriculum della scuola elementare Tende verso l omogeneizzazione e standardizzazione in tutti i paesi considerati, dal 1920 in poi (in precedente forti contrasti) Struttura interna dei sistemi scolastici (pass. all Università) Ci sono due tipi diversi di sistema scolastico: a selezione tardiva a selezione precoce Il primo, competitivo, è tipico del sistema statunitense; il secondo, cooptativo, di quello europeo. Secondo Turner, entambi perseguono l obiettivo di garantire la lealtà al sistema da parte delle classi subalterne. 32

33 Sono fondamentalmente quattro le forme di disuguaglianza scolastica: rendimento scolastico intelligenza o attitudini ambiente di origine ambiente scolastico 33

34 Classi sociali e successo scolastico Le ricerche empiriche mostrano che fra la classe sociale di appartenenza e il successo scolastico vi è una relazione positiva. Tre teorie spiegano questa relazione: teoria del deficit teoria della differenza teoria del capitale culturale 34

35 Teoria del deficit I giovani provenienti dalle classi sociali più basse hanno un cattivo rendimento scolastico e interrompono presto gli studi, perché, a differenza di quanto avviene nelle classi medie, la famiglia non fornisce loro né le capacità cognitive e linguistiche né i valori, gli atteggiamenti e le aspirazioni che la scuola richiede Teoria della differenza I fallimenti e i ritardi degli allievi provenienti dalle classi più svantaggiate dipendono dalle istituzioni scolastiche 35

36 Teoria del capitale sociale Secondo il sociologo francese Pierre Bourdieu, se gli studenti delle classi agiate vanno meglio a scuola è perché godono di privilegi sociali. La famiglia trasmette loro: - capitale culturale - ethos di classe 36

37 Istruzione e meritocrazia Per la teoria funzionalista la società occidentale è diventata sempre più meritocratica la posizione degli individui nella stratificazione sociale è sempre più determinata dalle competenze acquisite e dalle capacità, e sempre meno dall origine sociale. Ma le ricerche empiriche sconfesserebbero tale opinione. 37

38 La vita quotidiana nella classe scolastica Per comprendere ciò che effettivamente avviene in una classe scolastica e quali dinamiche caratterizzano: - il rapporto tra insegnanti e allievi - i processi di socializzazione e di selezione Numerose ricerche hanno analizzato: 1. il tipo di leadership degli insegnanti (autoritario, lassivo, democratico) 2. le strategie adottate da insegnanti e allievi nella definizione della situazione 3. il processo di negoziazione per stabilire e mantenere le regole della convivenza 4. le aspettative degli insegnanti nei confronti degli allievi (la profezia che si autoadempie) 38

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