Interazione didattica e comunicazione interculturale. Claudio Baraldi Università di Modena e Reggio Emilia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Interazione didattica e comunicazione interculturale. Claudio Baraldi Università di Modena e Reggio Emilia"

Transcript

1 Interazione didattica e comunicazione interculturale Claudio Baraldi Università di Modena e Reggio Emilia

2 Le scuole multiculturali Quattro diverse condizioni multiculturali : 1. Immigrazione recente 2. Immigrazione pregressa 3. Seconde generazioni 4. Meticciato

3 Interventi nelle scuole secondarie di primo grado (Modena) Quasi esclusivamente italiano L2 Pochi interventi di mediazione interculturale Pochi progetti interculturali nelle classi Pochi insegnanti coinvolti nelle attività Diversità culturale considerata come problema Mancanza di considerazione per la varietà dei problemi

4 Problemi nella prospettiva degli insegnanti Il fatto che un insegnante sia consapevole di interagire con uno studente non competente nella sua lingua/cultura ha conseguenze sull interazione. Si ha una frequente rimozione o connotazione negativa dell identit identità culturale degli studenti migranti. Ad esempio: pregiudizi sulle loro competenze nel rispondere alle domande. La visione aprioristica dello studente migrante impedisce di individuare carenze o incompetenze in aree o abilità specifiche

5 Interventi nelle classi multiculturali Prevalenza di teorie e pratiche di assimilazione Diversità culturale come valore astratto, ma negato in concreto Valorizzazione della condivisione Insoddisfazione e rivendicazione ( Non( si è fatto abbastanza per gli italiani in questi anni )

6 Qual è il problema? I pregiudizi degli insegnanti sono il problema fondamentale? Il problema centrale è la comunicazione in classe

7 Analisi della comunicazione in classe Analisi valutativa: che cosa significa? Obiettivo: verificare le condizioni di efficacia e i problemi di realizzazione della comunicazione in classe Analisi del processo comunicativo e analisi dei risultati Problema dell efficacia efficacia nella gestione della classe Comunicazione in classe e interazione didattica

8 L interazione didattica Definizione di interazione: presenza fisica? Uso del linguaggio: sequenze di turni Coppia adiacente e next positioning 1. I. Poi abbiamo letto alcune storie. Per esempio dalla prima abbiamo notato diverse cose. Tu, Paolo, cos hai notato da questa prima storia? 2. S1. Che anche gli animali si possono aiutare insieme. 3. I. Sì,, che anche gli animali possono aiutarsi a vicenda. Ma questa storia l hai trovata molto diversa dalle nostre oppure hai notato qualche somiglianza? 4. S1 [dopo un attimo di titubanza]. No, ci sono alcune somiglianze. Sistematicità della partecipazione attiva

9 Analisi dell interazione didattica Interazione didattica come interazione educativa Fattori linguistici e fattori culturali: uso del linguaggio nell interazione e presupposti culturali Distinzione analitica tra fattori linguistici e fattori culturali Rilevanza degli indicatori di contestualizzazione (contextualization cues)

10 Esempio 1 (ripresa) 1. I. Poi abbiamo letto alcune storie. Per esempio dalla prima abbiamo notato diverse cose. Tu, Paolo, cos hai notato da questa prima storia? 2. S1. Che anche gli animali si possono aiutare insieme. 3. I. Sì,, che anche gli animali possono aiutarsi a vicenda. Ma questa storia l hai trovata molto diversa dalle nostre oppure hai notato qualche somiglianza? 4. S1 [dopo un attimo di titubanza]. No, ci sono alcune somiglianze.

11 Fattori linguistici locali :: un esempio Dalla coppia adiacente alla tripletta domanda- risposta- feedback di valutazione Varietà delle forme della tripletta La tripletta in se stessa non definisce una forma di interazione educativa.

12 Esempio 1 (continuazione) 1. I. Poi abbiamo letto alcune storie. Per esempio dalla prima abbiamo notato diverse cose. Tu, Paolo, cos hai notato da questa prima storia? 2. S1. Che anche gli animali si possono aiutare insieme. 3. I. Sì,, che anche gli animali possono aiutarsi a vicenda. Ma questa storia l hai trovata molto diversa dalle nostre oppure hai notato qualche somiglianza? 4. S1 [dopo un attimo di titubanza]. No, ci sono alcune somiglianze. 5. I. Direi che ci sono diverse somiglianze. Sono molto simili ad alcune storie che ci raccontiamo qui in Italia. E ve la ricordate? Tu Gennaro. G 6. S2. C è una formica che sta affogando e la colomba la prende e la tira su. 7. I. Sì,, e poi che succede Marco? 8. S3. Che poi la formica lo punge per salvarla. 9. I. Che nel momento in cui un cacciatore sta per sparare alla colomba, la formica lo punge in modo da fargli sbagliare il tiro. Abbiamo quindi un caso di -? 10. Bambini. Amicizia.

13 I presupposti culturali: l educazionel Visibilità delle intenzioni formative Differenziazione dei ruoli in base alle prestazioni Azione dell insegnante esperienza/azione dello studente Aspettative cognitive e normative Anelito al cambiamento e controllo dell incertezza: valutazione (corretto/scorretto)

14 Comunicazione interculturale in Controversie: classe 1. Intercultura come problema e come soluzione 2. Aspetti linguistici e culturali nella comunicazione Comunicazione interculturale = manifestazione di presupposti culturali diversi nella comunicazione Come osservare la comunicazione interculturale in classe?

15 Osservazione della comunicazione interculturale Non nasce dall incontro di culture precostituite (prima le culture e poi la comunicazione) Si vede invece nell interazione (la comunicazione crea la differenza tra le culture) È necessario osservare se nella comunicazione si produce una diversità di presupposti culturali (aspettative riferite a valori, modi di agire, risultati, conseguenze) Rilevanza degli indicatori linguistici (verbali e non verbali)

16 Modi di manifestazione della diversità culturale nella comunicazione Si possono identificare 3 modi in cui si manifesta la diversità culturale nella comunicazione: Costruzione didattica (azione dell insegnante insegnante) (esempi 2 e 3) Costruzione conflittuale dello studente (esempi 4, 5) Costruzione di disagio e difficoltà (azione dell insegnante insegnante) ) (esempio( 6)

17 Costruzione didattica

18 Esempio 2 1. I. Allora, andiamo avanti? Possiamo? Se avete delle cose da chiedere le chiedete. Lo conoscete voi C.? 2. S1.. No 3. I.. Allora dobbiamo anche imparare a conoscerci. Allora, lui si chiama C.S. C. è il nome, S. è il cognome, vero? 4. S1.. Sì. S 5. I.. Fa la seconda media. In che corso sei? Sei vicino a qualcuno di loro come classe? 6. S1.. Sì. S 7. I.. Li conoscevi già? 8. S1.. Conoscevo ( )( 9. I.. Lui già dall anno anno scorso 10. S1.. Anche lui. Ma non conoscevo altri. 11. I.. Ho capito. Allora come ti trovi a scuola? Prova a raccontare tu-t 12. S1.. Benissimo! 13. I. Benissimo? Vuoi aggiungere qualcosa? Se no, si va avanti. Quando qualcuno ha finito passa la parola all altro. altro.

19 Esempio 3 1. I.. Parlando di vestiti, D. e K., vi potrebbero raccontare che i vestiti che hanno in Ghana sono famosi in tutto il mondo. D., glielo puoi raccontare? Pendi il quaderno. 2. S1.. Io mi vesto in Italia come in mio paese. 3. I.. Ma tu mi avevi portato l anno l scorso un vestito e le stoffe del Ghana? 4. S2 [leggendo]. Sono di due tipi: il primo kente è di seta e un altro si chiama adinkra,, di cotone, con disegni stampati. 5. I.. I colori hanno dei significati particolari, vero? Anche in Cina 6. S2 [sempre leggendo]. Il colore rosso è della terra e del sangue, blu è dell amore, giallo, come l oro, l è il colore della ricchezza. 7. I.. Allora durante le feste i colori dei vestiti possono cambiare a seconda del tipo di festa. E in Cina i colori sono? Ho letto che anche in Cina hanno dei significati diversi (..). Ti ricordi? 8. S3. Mmm No ( )( ) Ho il quaderno a casa.

20 Costruzione conflittuale dello studente

21 Comunicazione e conflitto interculturale Manifestazione della diversità significa generalmente conflitto interculturale Il conflitto nasce dalla partecipazione (come espressione di diversità) Normalità ed improbabilità del conflitto

22 Gestione del conflitto in classe I conflitti nascono e vengono gestiti nella comunicazione: dall apertura apertura alla soluzione Fondamentale è la forma della comunicazione, cioè i presupposti culturali della gestione Gestione prevalente in classe = complementarità gerarchica: 1. Fissazione Fissazione di una norma 2. Formulazione di un giudizio (ragione/torto) 3. Creazione del consenso

23 Gestione della comunicazione interculturale Complementarità gerarchica: 1. Domande sistematiche (enfasi sulla conoscenza) 2. Correzioni culturali 3. Formulazioni didattiche 4. Asimmetria nella ricchezza semantica Presupposti educativi gestione della comunicazione interculturale

24 Esempio 4 1. I1. Sentiamo A. che cosa deve dire. 2. S1 (rumeno( rumeno) Ventotto Novembre, giorno della liberazione dai turchi. 3. [Alcuni ragazzi ridono] 4. I2. Siamo a Febbraio. 5. I1. Scusa A., non c entra c niente. Stavamo parlando del carnevale a Febbraio. Allora, c èc il Carnevale in Romania? 6. S1. No.

25 Esempio 5 1. I. In Cina tutti i cibi vengono messi già pronti. Al posto del pane- 2. S1.. Usiamo il riso. 3. S2.. E E vero che mangiano le rane? 4. S3 Anche i pesci vivi! 5. I.. Avete fatto un po di confusione. S4, ti ricordi come si chiamano le posate che abbiamo studiato al corso del mattino? 6. S1, S2, S3, S4.. Cucchiaio, forchetta e coltello.

26 Costruzione di disagio

27 Esempio 6 1. I. Chi è che aveva la mano alzata? J., vai. 2. M. Nooo! 3. S1. Allora M., alzi la mano e aspetti il tuo turno. 4. M. Sì, S, ma l'avevo alzata prima io. 5. S2. Non essere geloso. 6. I. Oh là! l 7. M. E di cosa dovrei essere geloso? 8. S3. Degli altri. 9. I. Allora chi è che si sente di parlare a M., prima che possa parlare J. Un discorso per cui M. possa stare tranquillo. C èc qualcuno che riesce a farlo? S4, parla a M. 10. S4. M. se ti senti I. Guardalo M. 12. M. [girandosi[ verso il compagno]. Non mi sento escluso. 13. S4. Ma se te vuoi parlare aspetta che parlino prima gli altri M. Ma se avevo alzato prima io la mano. 15. S4. Poi quando hanno finito puoi parlare pure te. 16. I. Qual è il problema di Madi?

28 Gestione etnocentrica della comunicazione interculturale La costruzione della norma, del giudizio e del consenso previene o evita i conflitti interculturali La costruzione della norma, del giudizio e del consenso è causa di etnocentrismo (distinzione tra un Noi positivo ed un Loro negativo) L etnocentrismo non dipende dalla volontà del singolo partecipante: è una forma culturale Prevalentemente, l etnocentrismol non è esplicito (non è razzismo)

29 Etnocentrismo in classe 1. Costruzione didattica di universalità (esempio 1) 2. Costruzione didattica di differenze (esempio 3) 3. Repressione del conflitto avviato dallo studente (esempio 4) 4. Elusione del conflitto avviato dallo studente (esempio 5) 5. Costruzione di disagio (esempio 6) o di difficoltà

30 Conseguenze per la comunicazione interculturale 1. Mancanza di variabilità di espressioni 2. Mancanza di partecipazione nella costruzione delle identità culturali 3. Formulazioni didattiche che bloccano la partecipazione 4. Azione dell insegnante che vincola l azione l degli studenti 5. Mancanza di collaborazione degli studenti come seconda parte della coppia adiacente

31 I problemi interculturali nell educazione educazione I presupposti culturali del sistema educativo spiegano: 1. La difficoltà nel distinguere tra assimilazione e espressione della diversità culturale 2. La difficoltà nel produrre una comunicazione interculturale efficace L interazione educativa tende a sopprimere la diversità culturale. Non sono sufficienti nén l abolizione dei pregiudizi degli insegnanti, nén la valorizzazione delle competenze degli studenti perché l ostacolo è nei presupposti dell interazione educativa.

32 Mediazione come forma di gestione dei conflitti Mediazione in classe: insegnanti come mediatori? Aspettative rivolte alla mediazione Coordinamento tra le parti in conflitto, realizzato da una terza parte, che porta ad un apprezzamento reciproco e alla soddisfazione delle reciproche aspettative Mediazione come sostegno del dialogo

33 Il dialogo Il dialogo è una forma di comunicazione, quindi non dipende da un unico partecipante L azione dialogica di un partecipante promuove opportunità di dialogo nella comunicazione Il successo comunicativo dell azione dialogica dipende dalla comprensione e dall accettazione accettazione dell interlocutore L azione dialogica è l unica chance per rendere probabile il dialogo in situazioni comunicative difficili (gestione del conflitto)

34 Azioni dialogiche Asserzioni di sostegno e conferma Narrazione in prima persona Verifica della percezione Retroazione (feedback) sugli effetti della propria azione Formulazione dei significati dell azione dell interlocutore Apprezzamento

35 Azione dialogica come azione centrata sulla persona Differenziazione dei contributi in base alle espressioni personali Centralità dell azione personale dello studente e del docente Aspettative affettive (espressione personale) Auto-valutazione (?)

36 Azione educativa e azione dialogica Verifica dell attivit attività e del contenuto Sostegno/conferma dell espressione espressione personale e della prestazione di ruolo Apprezzamento come attenzione affettiva e come valutazione cognitiva o giudizio normativo Narrazione personale e di ruolo Formulazione promozionale e didattica

37 Esempio 7 1. E. Sentite una cosa, a noi interessava sapere che idea vi siete fatti di queste tre giornate che andremo a passare insieme - 2. S1. Che ci osservate mentre lavoriamo 3. E. Poi (.) qualcun altro? 4. S2. Fare dei test, dei lavori di gruppo - 5. E. Fare dei test, dei lavori di gruppo, e poi? solo questo? 6. S3. Dei dettati 7. E. Dei dettati 8. [risate[ risate] 9. E. Però lui ha detto la sua S4. Avrà voglia di fare dei dettati E. Non ha detto che aveva voglia, ma che si aspettava di fare questo S2. Forse delle domande E. Delle domande in che senso, che voi facevate delle domande a noi? 14. S2. Sì,, beh anche quello, noi a voi, voi a noi E. Ah, farsi delle domande reciprocamente

38 Esempio 8 3. E.. A me interessa vedere come arrivate alla decisione - 4. S1.. Chi vota per la storia? 5. E.. A me interessa sapere come arrivate alla decisione 6. S2.. (.) Noi facciamo solo le votazioni 7. B. Facciamo una leggenda! 8. S1.. Facciamo un accordo (.) chi vota per la storia? 9. [S2[ alza la mano] 10. S3 [deridendo Katia]: Ah, ah 11. S1.. Chi vota no? 12. [quattro[ mani alzate] 13. S4. Ah, ah,, 4 contro 1, [allora: S2. [Però io voglio fare la storia 15. B.. E va bene, la facciamo (.) la facciamo S1.. Oh, 'scolta- 17. E [rivolto a B.]: Vince la maggioranza, dicono 18. S5.. Sì, S, infatti, dicono così,, "vince la maggioranza", e prima abbiamo incollato le foto che a qualcuno non andava! 19. E.. E a te questa cosa sta bene, che vince la maggioranza?

39 Esempio E. Io mi ricordo quand'ero con un gruppo di ragazzi che andavamo sempre in montagna assieme, no? inizialmente avevamo previsto tutta tta una serie di gite in montagna, no? ci si trovava alla domenica mattina, si arriva al sentiero si faceva tutti insieme poi si arrivava al rifugio, "come è andata" e si tornava a casa. Ad un certo punto succede che il gruppo comincia a litigare, ma no, andiamo di qua, andiamo dall'altra parte, allora a sapete cosa abbiamo fatto? 26. S4. Eh, no E. Abbiamo deciso di [trovare S1. [Di trovare un accordo 29. E. Un accordo, che consisteva nel- (.) un gruppo andava da una parte, un gruppo andava dall'altra poi ci si trovava al rifugio ed ognuno no aveva fatto quello che voleva, però tutti ci si ritrovava al rifugio. Questo vi può suggerire qualche cosa? 30. S1. Ho capito: lei fa il [testo S2. [E poi ci ritroviamo al rifugio con il testo! 32. E. Che cosa significa? (..) Guarda che hai avuto una bella: a me piace p questa idea!

40 Esempio 7 (continuazione) 16. S5.. Che ci osservavate mentre facevamo il nostro lavoro Vari S. S Eh, l'aveva già detto 18. E. Beh ci mettiamo un asterisco, che vuol dire che altri (..) ma, tu pensavi mentre facevate lezione o mentre facevate altro? 19. S5.. Sempre mentre facevamo lezione, ma in un altro modo 20. S6.. Forse vuole dire mentre facevano dei lavori in gruppo E. Chiediglielo 22. S6.. Forse volevi dire così S5.. SìS

41 Esempio 8 (continuazione) 33. S2.. Io faccio il testo, se loro non vogliono fare il testo lo faccio da sola e poi (.) la guardiamo insieme, lo leggiamo e: 34. E.. Allora, scusatemi: se lei dice io scrivo la storia, e poi ci ritroviamo r al rifugio e la leggiamo insieme (.) voi potreste aiutarla? 35. S1.. Semmai facciamo che (.) non lei da sola, qualcuno l'aiuti e altri fanno il cartellone, lo abbelliscono E.. La sua è una bella proposta, ma sentiamo anche la sua 37. S4.. Facciamo così: : chi vuol fare la storia? 38. S5.. E: però così votiamo! 39. S4.. No, no,, non è la maggioranza (.) te sola la vuoi fare? allora, facciamo così,, lei scrive la storia, e noi tutti facciamo il cartellone 40. S1.. No, no!! (.) è la cosa che avevo detto io, però se lei fa la storia da sola, non è una storia di gruppo! 41. S4.. Qualcuno mi deve aiutare, io scrivo mentre lui segue 42. S1.. O:h, ad esempio, io scrivo, tu vedi, segui (.) ad esempio -

42 Mediazione dialogica in classe Promozione della partecipazione (esempio 7) e invito alla verifica della percezione (esempio 7, continuazione) Verifica dell esistenza esistenza del conflitto (esempio 8) Promozione della riflessione sul conflitto (esempio 8) Mediazione attraverso narrazione, apprezzamento (esempio 9) e formulazioni (esempio 7) Risultati: soluzioni creative ;; soddisfazione (esempio 8, continuazione)

43 Passaggi nella mediazione dialogica La mediazione dialogica mitiga la complementarità gerarchica nella comunicazione in classe 1. Azioni dialogiche promozione di partecipazione e apertura di possibilità 2. Partecipazione/apertura riflessione e mediazione 3. Mediazione auto-gestione e soddisfazione

44 Presupposti della mediazione dialogica Paradosso della promozione della partecipazione personale come presupposto dell espressione espressione di apparenze culturali Cambiamento dei presupposti educativi come premessa della comunicazione interculturale

45 Considerazioni di sintesi 1. L osservazione delle interazioni è lo strumento più efficace per capire la comunicazione interculturale in classe 2. Le azioni dialogiche sono possibili in situazioni e condizioni diverse 3. Le azioni dialogiche consentono di promuovere la partecipazione dei partecipanti deboli (empowerment) 4. In classe è possibile promuovere la mediazione dialogica (riflessione)

46 Domande per ricercatori e insegnanti Problema generale: forma della comunicazione interculturale Problema specifico: condizioni di efficacia della mediazione dialogica 1. In che misura e in base a quali azioni dialogiche? 2. Con quale efficacia per la gestione dei conflitti interculturali? 3. Con quali conseguenze per l interazione l didattica?

La mediazione dialogica. Claudio Baraldi Università di Modena e Reggio Emilia

La mediazione dialogica. Claudio Baraldi Università di Modena e Reggio Emilia La mediazione dialogica Claudio Baraldi Università di Modena e Reggio Emilia Per una descrizione della mediazione 1. Come si realizza? 2. Qual è la sua funzione? 3. Che cosa sono le sue dimensioni culturale,

Dettagli

Che cosa significa dare spazio al paziente nella mediazione nei servizi socio-sanitari? sanitari? Università di Modena e Reggio Emilia

Che cosa significa dare spazio al paziente nella mediazione nei servizi socio-sanitari? sanitari? Università di Modena e Reggio Emilia Che cosa significa dare spazio al paziente nella mediazione nei servizi socio-sanitari? sanitari? Claudio Baraldi e Laura Gavioli Università di Modena e Reggio Emilia Fattori per descrivere la mediazione

Dettagli

La decostruzione di stereotipi e pregiudizi nella comunicazione: dall etnocentrismo alla promozione del dialogo. Esempi dal contesto scolastico

La decostruzione di stereotipi e pregiudizi nella comunicazione: dall etnocentrismo alla promozione del dialogo. Esempi dal contesto scolastico La decostruzione di stereotipi e pregiudizi nella comunicazione: dall etnocentrismo alla promozione del dialogo. Esempi dal contesto scolastico Elisa Rossi Università di Modena e Reggio Emilia Dipartimento

Dettagli

Dott.ssa Ombretta Franco

Dott.ssa Ombretta Franco Sintonizzarsi con i figli per costruire una relazione e mantenere il contatto Come apprendere modalità di comunicazione efficace Dott.ssa Ombretta Franco COMUNICAZIONE TEORIA DELLA COMUNICAZIONE 1

Dettagli

Errore e Revisione. Lilia Andrea Teruggi

Errore e Revisione. Lilia Andrea Teruggi Errore e Revisione Lilia Andrea Teruggi Definizione Il deviare da una regola o norma di comportamento Violazione della legge Violazione di una norma giuridica o morale Il risultato della mancata applicazione

Dettagli

SCRITTURA AUTOBIOGRAFICA DIARIO dal laboratorio IIS Cardano IP Vespucci Milano

SCRITTURA AUTOBIOGRAFICA DIARIO dal laboratorio IIS Cardano IP Vespucci Milano SCRITTURA AUTOBIOGRAFICA DIARIO dal laboratorio IIS Cardano IP Vespucci Milano Destinatari Studenti stranieri inseriti nel biennio della scuola secondaria di II grado di diverse provenienze geografiche

Dettagli

Io penso, dunque siamo

Io penso, dunque siamo Io penso, dunque siamo Verbania, 29 maggio 2010 La filosofia con i bambini nel Quarto Circolo di Verbania a cura di Chiara Colombo Tre elementi caratterizzanti Il forte legame tra educazione, filosofia

Dettagli

Scrivere con altri. Scuole dell Infanzia del Comune di Torino 30 marzo 2010

Scrivere con altri. Scuole dell Infanzia del Comune di Torino 30 marzo 2010 Scrivere con altri Scuole dell Infanzia del Comune di Torino 30 marzo 2010 È tipo un avviso bambini di 4 e 5 anni È tipo un avviso bambini di 4 e 5 anni Claudio : E mio l ho fatto quando sei andata via

Dettagli

Organizzazione per la Preparazione Professionale degli Insegnanti DESCRIZIONE: Conoscenza di sé e degli altri

Organizzazione per la Preparazione Professionale degli Insegnanti DESCRIZIONE: Conoscenza di sé e degli altri Organizzazione per la Preparazione Professionale degli Insegnanti? DESCRIZIONE: Conoscenza di sé e degli altri IV POMERIGGIO DI FORMAZIONE 20 GENNAIO 2017 CONOSCERE SE STESSI, CONOSCERE L ALTRO Vera Bondi

Dettagli

La partita. La vita è quella cosa che accade mentre tu stai facendo altri progetti. John Lennon. Capitolo 1

La partita. La vita è quella cosa che accade mentre tu stai facendo altri progetti. John Lennon. Capitolo 1 4 La vita è quella cosa che accade mentre tu stai facendo altri progetti. John Lennon Capitolo 1 Napoli. Ore 18.00. Una strana telefonata fra due amici. - Pronto, Margherita? - Ciao, Ciro. Dimmi. - Allora

Dettagli

La comunicazione interculturale nel sistema sanitario: un percorso formativo partecipato per operatori del Servizio Sanitario

La comunicazione interculturale nel sistema sanitario: un percorso formativo partecipato per operatori del Servizio Sanitario La comunicazione interculturale nel sistema sanitario: un percorso formativo partecipato per operatori del Servizio Sanitario Staff Ricerca e Innovazione Azienda U.S.L. di Reggio Emilia Motivazione Formare

Dettagli

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani

DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO. Luciana Milani DOCENTE ALLENATORE EMOTIVO Luciana Milani RELAZIONE EDUCATIVA APPRENDIMENTO GESTIONE GRUPPO CLASSE SONO IN UNA INTER-AZIONE RECIPROCA E SONO INSCINDIBILI. EDUCARE AL SILENZIO Il silenzio diventa il contenitore

Dettagli

1. Pensi che per imparare bene una lingua straniera si debba essere portati?

1. Pensi che per imparare bene una lingua straniera si debba essere portati? 1 IMPARARE LE LINGUE STRANIERE A SCUOLA CONFRONTO TRA LICEI E ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI, Febbraio 2010 Scuole campione in cittadine medio-piccole del Nord Italia: 6 Licei Classici, Scientifici,

Dettagli

FRANCESE. Classe SECONDA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. SEZIONE A: Traguardi formativi e percorsi didattici

FRANCESE. Classe SECONDA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. SEZIONE A: Traguardi formativi e percorsi didattici FRANCESE Classe SECONDA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE SPECIFICHE LINGUA Saper raccontare un fatto passato. Ascoltare linguistiche riprodotte con materiale audio e audiovisivo. Ascoltare ritmi

Dettagli

8 FANTASMAGORICA PROVA. Mago Magone vuol sapere se Chicco e Nanà sanno essere attenti

8 FANTASMAGORICA PROVA. Mago Magone vuol sapere se Chicco e Nanà sanno essere attenti 8 FANTASMAGORICA PROVA Mago Magone vuol sapere se Chicco e Nanà sanno essere attenti STRUTTURA DELL ATTIVITA Inizio Ciao a tutti! Mettiamoci seduti in cerchio! (predisporre dei segnaposto e utilizzarli

Dettagli

Ascoltare, parlare,interagire

Ascoltare, parlare,interagire Ascoltare, parlare,interagire Corso 2008/2009 So-stare nel conflitto 1. Incontro: 6 ottobre 2008 LE INDICAZIONI PER IL CURRICULO 2007 Segnano una discontinuità rispetto alle precedenti - non tanto ideologica,

Dettagli

Morfologia e sintassi

Morfologia e sintassi Morfologia e sintassi Organizzando la biblioteca in seconda Agli alunni sono stati consegnati piccoli gruppi di libri affinché ne leggano il titolo e individuino la prima lettera del titolo, per poter

Dettagli

La mediazione linguistico culturale nelle scuole del Comune di Modena. Adriana Querzè 1 aprile 2009

La mediazione linguistico culturale nelle scuole del Comune di Modena. Adriana Querzè 1 aprile 2009 La mediazione linguistico culturale nelle scuole del Comune di Modena Adriana Querzè 1 aprile 2009 Delibera Giunta Regione E.R./2004 Prime disposizioni inerenti la figura professionale del mediatore interculturale

Dettagli

FRANCESE. Classe TERZA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. SEZIONE A: Traguardi formativi e percorsi didattici

FRANCESE. Classe TERZA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. SEZIONE A: Traguardi formativi e percorsi didattici FRANCESE Classe TERZA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE SPECIFICHE LINGUA ORALE Ascoltare e comprendere un linguaggio di classe sempre più articolato Ascoltare, comprendere ed eseguire istruzioni

Dettagli

Terzo Circolo Didattico, Siena. Anno scolastico 2010/2011 Classi seconde

Terzo Circolo Didattico, Siena. Anno scolastico 2010/2011 Classi seconde ITINERARIO MODULARE 1 I dialoghi in casa Terzo Circolo Didattico, Siena. Anno scolastico 2010/2011 Classi seconde Periodo di svolgimento: ottobre, novembre, dicembre Obiettivi formativi: Identità e convivenza

Dettagli

Come trasformare la competizione in collaborazione;

Come trasformare la competizione in collaborazione; OBIETTIVI Come trasformare la competizione in collaborazione; PRESUPPOSTI La competizione è un opportunità per i dipendenti e per l azienda quando è gestita correttamente; La competizione, quando gestita

Dettagli

Reference 1-1,38% Coverage

Reference 1-1,38% Coverage - 1 reference coded [1,38% Coverage] Reference 1-1,38% Coverage pasta tipica bolognese, deriva si dice che rappresenti l ombelico della dea Venere, qua c è una altra pasta che non

Dettagli

Scuola Primaria. Scuola Secondaria di Primo Grado. L I N G U A T E D E S C A Scuola dell Infanzia. Primo anno Secondo anno Terzo anno

Scuola Primaria. Scuola Secondaria di Primo Grado. L I N G U A T E D E S C A Scuola dell Infanzia. Primo anno Secondo anno Terzo anno Primo anno Secondo anno Terzo anno Primo anno Secondo anno Terzo anno Quarto anno Quinto anno L I N G U A T E D E S C A Scuola dell Infanzia Scuola Primaria a. Obiettivi formativi della disciplina Scuola

Dettagli

ATTIVITÀ 1 LEGGI IL TESTO E SOTTOLINEA GLI 8 VERBI ALL IMPERATIVO. GIORGIA Spirito libero Video:

ATTIVITÀ 1 LEGGI IL TESTO E SOTTOLINEA GLI 8 VERBI ALL IMPERATIVO. GIORGIA Spirito libero Video: ATTIVITÀ 1 LEGGI IL TESTO E SOTTOLINEA GLI 8 VERBI ALL IMPERATIVO GIORGIA Spirito libero Video: http://www.youtube.com/watch?v=h-aklwpy6mm Non sopporto più la televisione non sopporto chi ti vuole cambiare

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BARBERINO DI MUGELLO Scuola Secondaria di primo grado classi prime Insegnante: Enrico Masi. Solidi, liquidi e gas

ISTITUTO COMPRENSIVO DI BARBERINO DI MUGELLO Scuola Secondaria di primo grado classi prime Insegnante: Enrico Masi. Solidi, liquidi e gas ISTITUTO COMPRENSIVO DI BARBERINO DI MUGELLO Scuola Secondaria di primo grado classi prime Insegnante: Enrico Masi Solidi, liquidi e gas 1 PREFAZIONE Alcune note sul metodo usato Non si deve dare definizioni

Dettagli

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI

LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI LIFE SKILLS - SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL CORSO DA PARTE DEI PARTECIPANTI 1) Il corso ha corrisposto, in linea di massima, alle Sue aspettative iniziali? Si 13 No 1 Abbastanza 1 Sì, perché? Perché ciò che

Dettagli

Presentazione a cura di: Dottoressa Raffaella Carchio Psicologa Dottoressa Mariolina Gaggianesi - Psicologa

Presentazione a cura di: Dottoressa Raffaella Carchio Psicologa Dottoressa Mariolina Gaggianesi - Psicologa Presentazione a cura di: Dottoressa Raffaella Dottoressa Mariolina Gaggianesi - Psicologa Buon giorno a tutti! Vi ricordate di noi?! Siamo Carla e Luigi e questo è il nostro bambino Fabio! Beh ora è cresciuto

Dettagli

Modulo per sviluppare le competenze di leadership

Modulo per sviluppare le competenze di leadership 3 Modulo per sviluppare le competenze di leadership Motivare gli altri I moduli Sviluppa le competenze di leadership sono stati creati per supportarti nella preparazione del Forum e per sviluppare quelle

Dettagli

S C U O L E D E L L ' I N F A N Z I A E S T E D O V E S T

S C U O L E D E L L ' I N F A N Z I A E S T E D O V E S T ISTITUTO COMPRENSIVO DI BAGNOLO MELL A S C U O L E D E L L ' I N F A N Z I A E S T E D O V E S T 2014-2015 PROGETTO UGUAGLIANZA-DIVERSITÀ Leggendo le diverse conversazioni che abbiamo tenuto con i bambini

Dettagli

Ci sono momenti in cui i bambini osservano un modello per sapere come fare qualcosa Si può anche utilizzare un modello per dipingere

Ci sono momenti in cui i bambini osservano un modello per sapere come fare qualcosa Si può anche utilizzare un modello per dipingere Unità Confronti metodo Bright Start Scuola dell Infanzia Villastellone Insegnante Emanuela Tosco Lezione N 1 Funzioni cognitive: Utilizzare un modello Confrontare Esplorare sistematicamente Etichettare

Dettagli

COMPRENSIONE GLOBALE TROVA I PARAGRAFI CANCELLA QUELLO IN PIU SCRIVI IN GENERALE RICOSTRUISCI LE FRASI CONTROLLA SE PUOI TOGLIERE ANCORA QUALCOSA

COMPRENSIONE GLOBALE TROVA I PARAGRAFI CANCELLA QUELLO IN PIU SCRIVI IN GENERALE RICOSTRUISCI LE FRASI CONTROLLA SE PUOI TOGLIERE ANCORA QUALCOSA FASI DI UN RIASSUNTO COMPRENDERE IL TESTO COMPRENSIONE GLOBALE TROVA I PARAGRAFI Cerca di capire il senso generale dopo la PRIMA lettura Smonta il testo e trova i vari PARAGRAFI dopo la SECONDA lettura.

Dettagli

La lingua dell autonomia e del successo

La lingua dell autonomia e del successo La lingua dell autonomia e del successo Le ricerche sull educazione bilingue hanno dimostrato che L apprendimento della madrelingua in ambito scolastico sia come strumento veicolare sia come materia facoltativa

Dettagli

LA SCUOLA DELL INCLUSIONE: Modelli pedagogici ed operativi

LA SCUOLA DELL INCLUSIONE: Modelli pedagogici ed operativi LA SCUOLA DELL INCLUSIONE: Modelli pedagogici ed operativi LE TRE FASI DELLA SCUOLA ITALIANA DI FRONTE AL FENOMENO MIGRATORIO 1. Accoglienza delle differenze 2. Integrazione linguistica: brusio delle pratiche

Dettagli

Scrivere a scuola, oggi: strumenti e significati. Pietro Boscolo Università di Padova Firenze,

Scrivere a scuola, oggi: strumenti e significati. Pietro Boscolo Università di Padova Firenze, Scrivere a scuola, oggi: strumenti e significati Pietro Boscolo Università di Padova Firenze, 6.02.2015 Il mio interesse per la scrittura: le tappe L insegnamento nella scuola elementare, media e superiore

Dettagli

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNAULE DIDATTICA

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNAULE DIDATTICA Docente PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Plessi SBRANA-LAMBRUSCHINI-TENUTA Classe IV Disciplina ITALIANO Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE

Dettagli

Un progetto dell Istituto scolastico di Porza in collaborazione con l Assemblea dei genitori e l Ispettorato scolastico

Un progetto dell Istituto scolastico di Porza in collaborazione con l Assemblea dei genitori e l Ispettorato scolastico Un progetto dell Istituto scolastico di Porza in collaborazione con l Assemblea dei genitori e l Ispettorato scolastico Anno scolastico 2010 / 2011 Non possiamo andare avanti così! I guai a ricreazione,

Dettagli

Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare. Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione

Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare. Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione 1 Come ascoltare i figli e come farsi ascoltare Uno sguardo pedagogico centrato sull educazione Come ascoltare 2 nei momenti normali e speciali a) Guardarlo negli occhi; b) Non fare qualcos altro; c) Ascoltare

Dettagli

e risultati 16 aprile 2008

e risultati 16 aprile 2008 QUESTO MOMENTO FRA NOI DUE Testo inviato da Arianna Cocco (psicologa, Milano) e presentato all incontro Esserci nei diversi momenti della malattia di Alzheimer, promosso dal Gruppo Segesta a Milano il

Dettagli

Communication is key Nome Cognome

Communication is key Nome Cognome Communication is key Nome Cognome Benvenuto! Imparare una nuova lingua ti permetterà di comunicare con moltissime persone! Conoscerai una nuova cultura e avrai l occasione di divertirti Non ti proponiamo

Dettagli

Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling SERVIZI PER LE SCUOLE

Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling SERVIZI PER LE SCUOLE Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI Formazione linguistica Corsi di inglese e spagnolo per il raggiungimento del

Dettagli

La Santa Sede INIZIATIVA "IL TRENO DEI BAMBINI" PROMOSSA DAL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO

La Santa Sede INIZIATIVA IL TRENO DEI BAMBINI PROMOSSA DAL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO La Santa Sede INIZIATIVA "IL TRENO DEI BAMBINI" PROMOSSA DAL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO Atrio dell'aula Paolo VI Sabato, 3 giugno 2017 [Multimedia] Ragazzi e ragazze,

Dettagli

IMPARARE LE LINGUE STRANIERE A SCUOLA Un sondaggio delle convinzioni di studenti e insegnanti I ELABORAZIONE, Aprile 2009

IMPARARE LE LINGUE STRANIERE A SCUOLA Un sondaggio delle convinzioni di studenti e insegnanti I ELABORAZIONE, Aprile 2009 1 IMPARARE LE LINGUE STRANIERE A SCUOLA I ELABORAZIONE, Aprile 29 Scuole campione: 6 Licei Classici, Scientifici, Linguistici di cittadine medio-piccole del Nord Italia; 3 classi prime (N=81); 4 classi

Dettagli

da valutare e certificare Seminario CIDI Milano 20 gennaio 2011 a cura di Daniela Bertocchi

da valutare e certificare Seminario CIDI Milano 20 gennaio 2011 a cura di Daniela Bertocchi da valutare e certificare a cura di Daniela Bertocchi 1 Definizione europea (QEQ) di competenza La comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni

Dettagli

CIBO, CULTURA e IDENTITÀ. Prof.ssa Elisabetta Nigris Università di Milano Bicocca 17 Aprile 2012

CIBO, CULTURA e IDENTITÀ. Prof.ssa Elisabetta Nigris Università di Milano Bicocca 17 Aprile 2012 CIBO, CULTURA e IDENTITÀ Prof.ssa Elisabetta Nigris Università di Milano Bicocca 17 Aprile 2012 LE DOMANDE DEGLI INSEGNANTI Il corso ha dato risposta alla nostra domanda di cambiamento. Noi volevamo qualcosa

Dettagli

Matteo Broggini, Centro di lingua e cultura italiana per stranieri L ALTRA METÀ ISTRUZIONI

Matteo Broggini, Centro di lingua e cultura italiana per stranieri L ALTRA METÀ ISTRUZIONI L ALTRA METÀ Livello: A2-B1 Destinatari: adolescenti ed adulti Durata: pre-visione: 15-20 minuti; visione: 20-25 minuti; post-visione: 20-30 minuti Contenuti: competenza lessicale (le età della vita);

Dettagli

La valutazione per promuovere il successo formativo Apprendimenti, apprendimenti differenziati e valutazione differenziata

La valutazione per promuovere il successo formativo Apprendimenti, apprendimenti differenziati e valutazione differenziata Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo Area D Ufficio Sostegno alla Persona Interventi Educativi

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il bambino: ascolta e comprende brevi messaggi orali;

Dettagli

Il libro di testo...questo sconosciuto!!! Guida pratica per affrontarlo al meglio da subito

Il libro di testo...questo sconosciuto!!! Guida pratica per affrontarlo al meglio da subito Il libro di testo...questo sconosciuto!!! Guida pratica per affrontarlo al meglio da subito Il titolo: è il biglietto da visita del libro permette di anticipare ciò che si può trovare all interno è una

Dettagli

Osservare l interlingua

Osservare l interlingua Osservare l interlingua Protocollo per osservare strutture linguistiche diagnostiche dai 10 ai 15 anni a cura di Stefania Ferrari www.glottonaute.it Protocollo per osservare strutture linguistiche diagnostiche

Dettagli

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO

LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO LIBO' L'ITALIANO ALLA RADIO ESERCIZI PUNTATA N 15 In giro per la città A cura di Marta Alaimo Voli Società Cooperativa 2011 1 IN GIRO PER LA CITTA DIALOGO PRINCIPALE A- Carmen! Sono qui. B- Danilo! Ciao

Dettagli

Parole chiave. Graziella Pozzo Torino, 21 maggio

Parole chiave. Graziella Pozzo Torino, 21 maggio Graziella Pozzo 1 Parole chiave Il soggetto competente Progettazione vs programmazione Apprendimento attivo, operazioni competenti Metodologia laboratoriale Valutazione Non replicabilità delle pratiche,

Dettagli

FRASI A. Prof, mi sono appena storto la caviglia sui gradini. Posso rimanere in classe durante la ricreazione?

FRASI A. Prof, mi sono appena storto la caviglia sui gradini. Posso rimanere in classe durante la ricreazione? LEGGIMO INSIEME. Schede di lavoro per la lettura attiva Piccole bugie, mezze verità, grossi pasticci, di nnette Neubauer, Il attello a Vapore, serie zzurra OTT E RISPOST Nel libro le dinamiche tra i personaggi

Dettagli

Intervista con la professoressa Elisabetta Santoro, docente di Lingua Italiana presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP).

Intervista con la professoressa Elisabetta Santoro, docente di Lingua Italiana presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP). Lezione 15 Intervista con la professoressa Elisabetta Santoro, docente di Lingua Italiana presso la Facoltà di Lettere dell Università di São Paulo (FFLCH USP). Tema: Il passato prossimo e l imperfetto

Dettagli

CONTATTO CON I FORNITORI SUDAMERICANI CIVALE Vincenzo Napoli 19/03/1977 CONTATTO CON I FORNITORI SUDAMERICANI SOGGETTO DI ORIGINI SPAGNOLE

CONTATTO CON I FORNITORI SUDAMERICANI CIVALE Vincenzo Napoli 19/03/1977 CONTATTO CON I FORNITORI SUDAMERICANI SOGGETTO DI ORIGINI SPAGNOLE CONTATTO CON I FORNITORI SUDAMERICANI CIVALE Vincenzo Napoli 19/03/1977 CONTATTO CON I FORNITORI SUDAMERICANI SOGGETTO DI ORIGINI SPAGNOLE PRINCIPALE COMMITTENTE LUPO Antonino Palermo 30/08/1963 COMMITTENT

Dettagli

Gestione classe. Maurizio Gentile. Studio di Psicologia Formazione Anno scolastico Classe e competenze

Gestione classe. Maurizio Gentile. Studio di Psicologia Formazione   Anno scolastico Classe e competenze SPF SPF Gestione classe Maurizio Gentile Studio di Psicologia Formazione www.successoformativo.it www.lumsa.it Anno scolastico Classe e competenze 2 SPF Incontro del 10/04 1. Introduzione 2. Pensa condividi

Dettagli

IL CACIO CON LE PERE di Musica Nuda Claudia Meneghetti, Università Ca Foscari. I verbi riflessivi. Elementi linguisticogrammaticali

IL CACIO CON LE PERE di Musica Nuda Claudia Meneghetti, Università Ca Foscari. I verbi riflessivi. Elementi linguisticogrammaticali IL CACIO CON LE PERE di Musica Nuda Claudia Meneghetti, Università Ca Foscari La didattizzazione è presente anche nel sito www.itals.it Livello degli studenti Livello A1 Elementi lessicali Lessico del

Dettagli

L IMPATTO SOCIALE della GRAVE DISABILITA in ETA EVOLUTIVA

L IMPATTO SOCIALE della GRAVE DISABILITA in ETA EVOLUTIVA L IMPATTO SOCIALE della GRAVE DISABILITA in ETA EVOLUTIVA Verona, 27/28 Settembre 2012 Gianluigi Visentini Psicologo-psicoterapeuta La Nostra Famiglia Padova Alla nascita di un bimbo il mondo non è mai

Dettagli

allievo insegnante Oggetto culturale

allievo insegnante Oggetto culturale L esperienza delle SSIS per una reale innovazione nella formazione universitaria degli insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli Docente di Didattica generale Università degli Studi di Perugia Direttore

Dettagli

Si può fare un riassunto in matematica?

Si può fare un riassunto in matematica? Si può fare un riassunto in matematica? Livello scolare: 1 biennio Abilità Esprimersi nel linguaggio naturale con coerenza e proprietà. Usare, in varie situazioni, linguaggi simbolici. Analizzare semplici

Dettagli

Educare all interculturalità =

Educare all interculturalità = Educare all interculturalità = Educare al rispetto delle diversità culturali, promuovendo, attraverso la comunicazione e la mediazione, una precoce e diffusa conoscenza e coscienza interculturale. Formare

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2015/2016 FRANCESE CLASSE PRIMA

PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2015/2016 FRANCESE CLASSE PRIMA Istituto Comprensivo di Calderara di Reno Scuola Secondaria di Primo Grado Due Risorgimenti PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2015/2016 FRANCESE CLASSE PRIMA NUCLEI TEMATICI CONTENUTI STRUMENTI E METODI LA

Dettagli

L Educazione interculturale di fronte ai razzismi ( )

L Educazione interculturale di fronte ai razzismi ( ) L Educazione interculturale di fronte ai razzismi (10.02.2010) Educare interculturale in una società multiculturale Il diritto all istruzione (dichiarazione dei diritti dell infanzia) Altrove: bisogni

Dettagli

LA RELAZIONE EDUCATIVA. Progetto Mentor 17 novembre 2014 Dott.ssa Arianna Zanetti

LA RELAZIONE EDUCATIVA. Progetto Mentor 17 novembre 2014 Dott.ssa Arianna Zanetti LA RELAZIONE EDUCATIVA Progetto Mentor 17 novembre 2014 Dott.ssa Arianna Zanetti La relazione educativa e essenzialmente una relazione tra persone però si differenzia in quanto ha caratteristiche precise

Dettagli

Soffri di rimandite acuta? Ecco 5 passi per curarla definitivamente

Soffri di rimandite acuta? Ecco 5 passi per curarla definitivamente Soffri di rimandite acuta? Ecco 5 passi per curarla definitivamente Ciao Ti do il benvenuto in questo video articolo dal titolo Soffri di rimandite acuta? Ecco 5 passi per curarla definitivamente In questo

Dettagli

Impara a comunicare in Italiano. Semplicemente È la morte sua

Impara a comunicare in Italiano. Semplicemente È la morte sua http://italianosemplicemente.com/ Impara a comunicare in Italiano. Semplicemente È la morte sua Ciao ragazzi, benvenuti su italiano semplicemente. Io sono Giovanni e oggi parliamo di una espressione particolare

Dettagli

PNL, un decalogo per la gestione efficace dell aula

PNL, un decalogo per la gestione efficace dell aula SEMINARIO DI SVILUPPO PROFESSIONALE DEI FORMATORI IPAF 2016 PNL, un decalogo per la gestione efficace dell aula Pier Angelo Cantù Bologna, 21 Gennaio 2016 Savoia Regency Hotel La PNL E lo studio della

Dettagli

Federica Viscusi. Francesca Alloatti.

Federica Viscusi. Francesca Alloatti. !! Flip teaching in un! Istituto professionale!! L esperienza dell I.I.S. Bosso Monti di Torino! Francesca Alloatti francesca@bagnasco.net Federica Viscusi fede.viscusi@gmail.com La nostra esperienza 0-

Dettagli

7 soluzioni per gestire clienti difficili

7 soluzioni per gestire clienti difficili 7 soluzioni per gestire clienti difficili Ciao E ti do il benvenuto in questo Video Articolo dal titolo 7 soluzioni per gestire clienti difficili. Alzi la mano a chi non è capitato come professionista

Dettagli

IMPARARE LE LINGUE STRANIERE A SCUOLA Un sondaggio delle convinzioni di studenti e insegnanti II ELABORAZIONE, Febbraio 2010

IMPARARE LE LINGUE STRANIERE A SCUOLA Un sondaggio delle convinzioni di studenti e insegnanti II ELABORAZIONE, Febbraio 2010 1 IMPARARE LE LINGUE STRANIERE A SCUOLA II ELABORAZIONE, Febbraio 1 Scuole campione: 6 Istituti tecnici e professionali di cittadine medio-piccole del Nord Italia; 4 classi prime (N=84); 4 classi seconde

Dettagli

15 novembre 2016 Giornata Formativa Nazionale. studio e ricerca. La Legge delega sull Inclusione: stato dell arte e proposte operative

15 novembre 2016 Giornata Formativa Nazionale. studio e ricerca. La Legge delega sull Inclusione: stato dell arte e proposte operative 15 novembre 2016 Giornata Formativa Nazionale studio e ricerca La Legge delega sull Inclusione: stato dell arte e proposte operative TEMA n. 9 - I gruppi di lavoro, lavoro di gruppo, lavoro di rete Lavorare

Dettagli

Curare la comunicazione tra genitori e figli. Alessia Franch, Baselga di Pinè 9-16 marzo 2016

Curare la comunicazione tra genitori e figli. Alessia Franch, Baselga di Pinè 9-16 marzo 2016 Curare la comunicazione tra genitori e figli Alessia Franch, Baselga di Pinè 9-16 marzo 2016 Le emozioni Nelle situazioni che ci troviamo a vivere nella quotidianità domestica sempre vengono messe in gioco

Dettagli

MANGIA, E MANGIATO...

MANGIA, E MANGIATO... MANGIA, E MANGIATO... QUANDO? CLASSE III QUANTO? 3 MESI COSA? OSA I biennio CONOSCENZE Varietà di forme e comportamenti negli animali ABILITA' Osservare e descrivere comportamenti di difesa / offesa negli

Dettagli

Cerchiamo di capire che cosa questo significa

Cerchiamo di capire che cosa questo significa http://filosofia.dipafilo.unimi.it/~paganini/index.html A tutti appare chiaro che Quando leggiamo una frase ambigua facciamo molto fatica a cogliere l ambiguità, noi leggiamo la frase in base a una certa

Dettagli

verifica e consolidamento A2 B1 PC, collegamento ad internet

verifica e consolidamento A2 B1 PC, collegamento ad internet FONORISORSA http://www.youtube.com/watch?v=bwjag-cpkvc DESCRIZIONE Dialogo Spot pubblicitario Activia (2010) Alessia Marcuzzi Geppi Cucciari Durata: 00:31 UNITA DIDATTICA: Tempo stimato per l esecuzione

Dettagli

INDICE. INTRODUZIONE... pag. 7. PRIMA DI PARTIRE: DOVE, CON CHI, QUANDO E COME ANDARE... pag. 11. PRIMA DI PARTIRE: COSA FARE?... pag.

INDICE. INTRODUZIONE... pag. 7. PRIMA DI PARTIRE: DOVE, CON CHI, QUANDO E COME ANDARE... pag. 11. PRIMA DI PARTIRE: COSA FARE?... pag. INDICE INTRODUZIONE....................................................................... pag. 7 PRIMA DI PARTIRE: DOVE, CON CHI, QUANDO E COME ANDARE.....................................................................

Dettagli

Trascrizioni Cliente: FONDAZIONE SANTA LUCIA Codice: 60 Servizio 0060/0325/MM

Trascrizioni Cliente: FONDAZIONE SANTA LUCIA Codice: 60 Servizio 0060/0325/MM martedì 21 settembre 2004 Pagina 1 Titolo CENTRO EBRI T.86 FALCETTI: "Antonino Cattaneo, benvenuto anche a lei Professore." PROF. CATTANEO: "Buongiorno, buongiorno." FALCETTI: "Buongiorno. Non è che lei

Dettagli

Metàloghi e Minotauri

Metàloghi e Minotauri Metàloghi e Minotauri Metalogo di Giuseppe O. Longo Padre - Ah, stai disegnando... Figlia - Sì... ma non è finito, non dovresti guardare ancora. P - Ormai ho guardato... Un Minotauro!... Be, sei proprio

Dettagli

Gioco delle emozioni: Come ti sentivi? (10 a 15 minuti)

Gioco delle emozioni: Come ti sentivi? (10 a 15 minuti) www.gentletude.com Impara la Gentilezza 9 COME MI SENTO Guida Rapida Obiettivi: i bambini saranno in grado di: - Esaminare come si sentono emotivamente in situazioni diverse, - Capire che possono scegliere

Dettagli

RACCONTI E PAROLE PROGRAMMAZIONE DEL LABORATORIO LINGUISTICO. bambini di 4 e 5 anni A.S PREMESSA:

RACCONTI E PAROLE PROGRAMMAZIONE DEL LABORATORIO LINGUISTICO. bambini di 4 e 5 anni A.S PREMESSA: Scuola dell Infanzia ASILO INFANTILE DI CARITA MILENA E DONATO GREPPI Ente morale costituito nel 1895 20010 ARLUNO (Mi) - Via Marconi, 36 Telef. 02-9017091 02-42107488 Codice Fiscale 86504420158 - Partita

Dettagli

Materiale per gli alunni

Materiale per gli alunni Testi semplificati di storia Materiale per gli alunni LIVELLO DI COMPETENZA LINGUISTICA RICHIESTA: A2- B1 SI RIVOLGE A: studenti della scuola secondaria di I grado al 3 anno Prerequisiti: Gli alunni sanno

Dettagli

Parte 1: Princìpi generali e primo assioma della Comunicazione

Parte 1: Princìpi generali e primo assioma della Comunicazione Psicologia della Comunicazione Parte 1: Princìpi generali e primo assioma della Comunicazione SSML Carlo Bo a cura di Guido Ghirelli la Comunicazione come Processo di Interazione emittente ricevente ricevente

Dettagli

un filo educativo tra famiglia, scuola e territorio per la promozione del benessere di bambine/i e delle famiglie nei contesti comunitari e scolastici

un filo educativo tra famiglia, scuola e territorio per la promozione del benessere di bambine/i e delle famiglie nei contesti comunitari e scolastici un filo educativo tra famiglia, scuola e territorio per la promozione del benessere di bambine/i e delle famiglie nei contesti comunitari e scolastici Il progetto nasce dal tavolo di lavoro famiglia-scuola-territorio

Dettagli

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione. Franca Rossi Università Sapienza Roma

Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione. Franca Rossi Università Sapienza Roma Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione Franca Rossi Università Sapienza Roma L Aquila Conferenza di servizio 15 ottobre 2013 1 Le Indicazioni come

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2014/2015 Programmazione delle attività educativo didattiche INGLESE

Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2014/2015 Programmazione delle attività educativo didattiche INGLESE Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2014/2015 Programmazione delle attività educativo didattiche INGLESE CLASSE: PRIMA DISCIPLINA: INGLESE AMBITO OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ABILITA' CONOSCENZE

Dettagli

TASK PER LA NEGOZIAZIONE L INCIDENTE

TASK PER LA NEGOZIAZIONE L INCIDENTE TASK PER LA NEGOZIAZIONE L INCIDENTE Destinatari scuola secondaria di primo grado Obiettivi comunicativi Negoziare una soluzione Obiettivi linguistici Usare una varietà di espressioni appropriate per -

Dettagli

Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione

Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione Tecniche della comunicazione e relazione Dinamiche e tecniche di comunicazione La prima esperienza di relazione è quella che avviene tra il bambino e la madre (relazione diadica) Diade: entità composta

Dettagli

CURRICOLO DI FRANCESE

CURRICOLO DI FRANCESE ASCOLTO (comprensione orale A1) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe Prima L allievo/a comprende semplici espressioni e frasi di uso quotidiano e identifica il tema generale di un discorso in cui si

Dettagli

Uomo: - Intendevo naturale acqua minerale, non le sembra naturale che io beva acqua minerale?

Uomo: - Intendevo naturale acqua minerale, non le sembra naturale che io beva acqua minerale? ACQUA MINERALE BREVE ATTO UNICO DI ACHILLE CAMPANILE: LA SCENA RAPPRESENTA UN BAR ALL APERTO, UN TAVOLO AL QUALE SONO SEDUTI L UOMO E LA DONNA, DI FIANCO IL CAMERIERE PRENDE LE ORDINAZIONI. CAMERIERE:

Dettagli

Siamo come zucche: nasciamo dai nostri semi

Siamo come zucche: nasciamo dai nostri semi Siamo come zucche: nasciamo dai nostri semi Valentina D Eramo SIAMO COME ZUCCHE: NASCIAMO DAI NOSTRI SEMI racconto www.booksprintedizioni.it Copyright 2013 Valentina D Eramo Tutti i diritti riservati

Dettagli

Benvenuto al corso gratuito di pronuncia inglese!

Benvenuto al corso gratuito di pronuncia inglese! Benvenuto al corso gratuito di pronuncia inglese! Probabilmente conosci un po' l'inglese, ma quando devi parlarlo non ti senti sicuro. Ti senti incerto per i suoni che devi produrre. Parlare in inglese

Dettagli

Programma francese classe III

Programma francese classe III Programma francese classe III Sezione informativa Nome dell Istituto Scuola secondaria di primo grado P. M. Corradini, Palermo. Anno scolastico 2016-2017 Nome insegnante Classe Disciplina Compiti proposti

Dettagli

5 caratteristiche del Professionista Libero per lasciare sempre il segno

5 caratteristiche del Professionista Libero per lasciare sempre il segno Ciao 5 caratteristiche del Professionista Libero per lasciare sempre il segno E ti do il benvenuto in questo video articolo dal titolo 5 caratteristiche del Professionista Libero per lasciare sempre il

Dettagli

TRACCIA PER LA BIOGRAFIA SCOLASTICA E LINGUISTICA DEGLI ALUNNI STRANIERI IN USCITA

TRACCIA PER LA BIOGRAFIA SCOLASTICA E LINGUISTICA DEGLI ALUNNI STRANIERI IN USCITA TRACCIA PER LA BIOGRAFIA SCOLASTICA E LINGUISTICA DEGLI ALUNNI STRANIERI IN USCITA Anno scolastico ( Classe quinta Scuola Primaria e Classe terza Scuola Secondaria di primo grado) Dati personali - Cognome:..

Dettagli

Schede di comprensione e analisi delle canzoni del Festival di Sanremo 2016

Schede di comprensione e analisi delle canzoni del Festival di Sanremo 2016 Laboratorio di Comunicazione Canzoni per educare e migliorare Laboratorio di Italiano come Interculturale e Didattica l apprendimento dell italiano lingua straniera Università Ca Foscari, Venezia Schede

Dettagli

PROCEDIMENTO NR. 8/08 CORTE D ASSISE E NR. 9066/2007 R.G.N.R. ELENCO DELLA DIFESA DI AMANDA KNOX TRASCRIZIONI INTERCETTAZIONI TELEF.

PROCEDIMENTO NR. 8/08 CORTE D ASSISE E NR. 9066/2007 R.G.N.R. ELENCO DELLA DIFESA DI AMANDA KNOX TRASCRIZIONI INTERCETTAZIONI TELEF. PROCEDIMENTO NR. 8/08 CORTE D ASSISE E NR. 9066/2007 R.G.N.R. ELENCO DELLA DIFESA DI AMANDA KNOX TRASCRIZIONI INTERCETTAZIONI TELEF. Nr. 27 Data. 05.11.2007 Ora inizio 18:00:12 Ora fine 18:06:49 Intercettazioni

Dettagli

LINGUA SPAGNOLA SECONDA LINGUA COMUNITARIA

LINGUA SPAGNOLA SECONDA LINGUA COMUNITARIA CURRICOLO VERTICALE LINGUA SPAGNOLA SECONDA LINGUA COMUNITARIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il bambino: comprende brevi

Dettagli

Progetto identità culturale Abbiamo fatto l Italia

Progetto identità culturale Abbiamo fatto l Italia Progetto identità culturale Abbiamo fatto l Italia Classe IV E Michelangelo Augello Simone Donghi Gabriele Garofalo Andrea Ronchi Alessandro Viola Il Progetto Il Progetto identità culturale Abbiamo fatto

Dettagli

Impara a comunicare in Italiano. Semplicemente VATTELAPPESCA

Impara a comunicare in Italiano. Semplicemente VATTELAPPESCA http://italianosemplicemente.com/ Impara a comunicare in Italiano. Semplicemente VATTELAPPESCA Vattelappesca Eccoci qua, amici di Italiano Semplicemente, ad un nuovo episodio dedicato alla lingua italiana.

Dettagli

Uniti nelle diversità

Uniti nelle diversità Scuola Primaria Paritaria Margherita Remotti(Nola) Uniti nelle diversità Progetto di Convivenza Civile Anno Scolastico 2015-2016 Insegnate: Valentina Meo Introduzione La scuola elementare è un momento

Dettagli

LINGUA INGLESE CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA. PARLATO Produzione e interazione orale. ASCOLTO Comprensione orale

LINGUA INGLESE CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA. PARLATO Produzione e interazione orale. ASCOLTO Comprensione orale CURRICULUM SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA LINGUA INGLESE CLASSI PRIMARIA ASCOLTO Comprensione orale O B I E T T I V I D I PARLATO Produzione e interazione orale A P P R E N D I M E N T O LETTURA Comprensione

Dettagli