Edizione Con il patrocinio di. Presidenza del Consiglio dei Ministri Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l innovazione

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1 Edizione 2012 Con il patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l innovazione

2 Comitato Editoriale UniCredit - I&C Italy, Territorial Relations Rodolfo Ortolani Alessandro La Porta Paola Garibotti Francesca Perrone Giuseppina Seccareccia Giusy Stanziola Serena Frazzoni, Territorial Research & Strategies Roberto Cafagna Michela Fantini Giulia Bertagnolio

3 Prefazione Il nostro è un Paese di talenti: quelli del passato, che hanno fatto la storia e rendono grande l Italia, e quelli che ogni giorno con le proprie idee innovative alimentano un circolo virtuoso fatto di energia e creatività. I giovani di valore, il loro coraggio di mettersi in gioco e la voglia di fare impresa nonostante la congiuntura economica ancora sfavorevole sono un patrimonio da coltivare e proteggere. Linfa vitale per dare slancio all economia. Investire nei giovani ad alto potenziale è una scelta strategica, sempre. Lo testimoniano le storie di successo dei tanti che ce l hanno fatta: quando all ingegno viene dato spazio per crescere e svilupparsi, nascono imprese capaci di rilanciare l economia ed esportare il marchio italiano nel mondo. In questa complessa fase di passaggio, un grande gruppo bancario e un importante movimento imprenditoriale hanno l opportunità di giocare un ruolo chiave, investendo nei progetti migliori e sviluppando strategie di accompagnamento adeguate per le startup. Abbiamo scelto di fare qualcosa di concreto per i giovani, certi che il futuro di crescita e di benessere dell Italia sia strettamente connaturato alla capacità che le Istituzioni, il mondo imprenditoriale e soggetti economici come le banche hanno di valorizzare il merito, favorendo la nascita di aziende innovative. Anche quest anno, dopo il successo della prima edizione del Talento delle Idee, la nostra iniziativa nazionale torna a dare l opportunità a tante idee brillanti di decollare. Decine di progetti che rischiavano di non vedere la luce sono stati valutati con criteri rigorosi, insieme a una giuria altamente qualificata, e i migliori potranno diventare impresa, creando valore e occupazione. I risultati dell iniziativa parlano da sé: 436 le proposte raccolte quest anno, contro le 277 dell edizione 2009/2010. I dati dimostrano che in Italia la crisi non ha fermato la voglia di mettersi in gioco e di scommettere con coraggio sul proprio futuro, anche nel difficile contesto di crisi attuale e di fronte ad ostacoli strutturali di avvio di iniziative imprenditoriali. Per le imprese che chiedono di nascere la strada è quasi sempre in salita: lottano per ottenere un capitale sufficiente per passare dall idea al prototipo, fanno fatica a strutturarsi e spesso sono in affanno. In molti, nel percorso, si arrendono: ogni volta che accade è una perdita di valore, per tutti. Non agire per invertire la rotta significa permettere che venga buttato via il carburante necessario per alimentare la crescita, un potenziale immenso. Il rischio è di ritrovarsi con giocatori forti che siedono in panchina. Cambiare sistema per risvegliare il Paese, per farlo tornare sui giusti binari significa non solo cambiare i meccanismi che ostacolano lo sviluppo delle giovani aziende e impediscono alle idee brillanti di decollare. Vuol dire cambiare innanzitutto una serie di schematismi culturali che imbrigliano la nostra società. Dobbiamo invertire la rotta, da subito: bisogna credere nel nostro Paese e nelle sue enormi potenzialità che devono essere lasciate libere di sprigionare la loro energia, valorizzare i talenti e i comportamenti innovativi. Ma soprattutto, bisogna riconoscere il merito come pietra miliare di un nuovo modello di sviluppo. E cruciale per il presente, ma rappresenta anche la migliore garanzia per il futuro. Solo così metteremo le basi per il progresso morale e materiale del Paese, a vantaggio di tutti. Gabriele Piccini Country Chairman Italy UniCredit Jacopo Morelli Presidente Giovani Imprenditori Confindustria

4 Indice LE PROSSIME SFIDE NELL ACCOMPAGNAMENTO DEI PROCESSI DI INNOVAZIONE 2 Supporto all innovazione: il punto di vista di 80 attori 10 I sei ambiti strategici per rafforzare i processi di innovazione 13 Le proposte di alcuni attori dell innovazione IL TALENTO DELLE IDEE: UN INIZIATIVA A SUPPORTO DELLE STARTUP INNOVATIVE 36 Introduzione ai progetti partecipanti 41 Profili dei vincitori

5 Supporto all innovazione: il punto di vista di 80 attori L innovazione, le nuove tecnologie e la creatività delle giovani imprese sono elementi fondamentali per guidare la crescita delle economie moderne. Esse permettono di delineare nuovi standard di qualità della vita, ridisegnare la geografia di cosa si produce e di come lo si produce, offrire opportunità per reagire alle discontinuità generate dalla crisi macroeconomica e seguire i vortici globali di convergenza verso cambiamenti sostenibili. E pertanto cruciale capire quali sono le sfide nell accompagnamento dei processi di innovazione, insieme agli strumenti e alle attività su cui focalizzarsi per costruire un piano di azione concreto rivolto a sviluppare un economia della conoscenza per il miglioramento generale della società. Per fare questo UniCredit, nel periodo compreso tra giugno e settembre 2012, ha coinvolto diversi attori, circa 80, che si occupano di innovazione con approcci ed esperienze differenti: ha raccolto il loro punto di vista e ha mappato le loro proposte per dare slancio ai processi innovativi in Italia. In particolare abbiamo ascoltato il mondo della ricerca scientifica, degli incubatori e acceleratori di impresa, business angels, gestori di fondi, startup e imprenditori innovativi, soggetti istituzionali e rappresentanti dei network internazionali dell innovazione, associazioni di categoria, professionisti, consulenti e tutor esperti impegnati nell iniziativa il Talento delle Idee. Il quadro che è emerso abbraccia tutte le fasi dello sviluppo di un progetto imprenditoriale nuovo - dall ambiente di riferimento per concepire idee innovative, al periodo di verifica di fattibilità e lancio delle startup, alla loro fase di crescita ed eventualmente di cessione - e tocca anche le modalità di innovazione nelle imprese del tessuto produttivo italiano e globale. In particolar modo, le esperienze sul campo degli attori coinvolti hanno permesso di individuare sei pilastri intorno a cui costruire una strategia per l innovazione e focalizzare un piano di azioni concrete: l Ecosistema, il Funding, le Competenze, la Formazione, il Network, le Piattaforme intelligenti di contatti e servizi per l innovazione. Questo si traduce in: Formare una cultura d impresa avendo particolare attenzione per l orientamento dei giovani e giovanissimi verso l imprenditorialità con programmi permanenti e diffusi sul territorio Sviluppare reti stabili di dialogo tra imprese e centri tecnologici, strutturate anche a livello internazionale, e l interconnessione fluida tra gli operatori lungo tutta la catena del valore dell innovazione (concepimento idee e scouting, prototipazione, sviluppo, lancio, etc.) Rendere disponibili capitali di investimento e finanziamento con strumenti moderni che tengano conto delle caratteristiche specifiche delle startup tecnologiche e innovative Arricchire le competenze dei team imprenditoriali assicurando: 1) l accesso a expertise tecniche o manageriali che mancano agli innovatori di specifici progetti di business; 2) percorsi altamente qualificati di formazione imprenditoriale mirata, diffusi sul territorio, con professionisti, manager e imprenditori di valore Favorire la creazione di network globali di imprenditori, professionisti, investitori, innovatori per sviluppare opportunità commerciali, di partnership, scambio di esperienze e confronto continuativo Sviluppare piattaforme moderne, on line e internazionali, di accesso a servizi a supporto dell innovazione che prevedano, per esempio, il matching tra domanda e offerta di innovazione e brevetti con obiettivi di trasferimento tecnologico, apporti di competenze, ricerca di partner e capitali, etc. Nelle pagine seguenti abbiamo riportato le principali attività per accompagnare i processi di innovazione proposte dai soggetti coinvolti e mappate per fase di vita delle idee imprenditoriali innovative. Il programma di azione indicato è molto preciso e declinato lungo numerose linee guida per ogni categoria di priorità identificata. Al termine della sezione, inoltre, abbiamo dato spazio ad alcuni contributi di attori rappresentativi del mondo dell innovazione in Italia, per trasmettere l enfasi che ciascuno di loro ha posto su contesti e meccanismi specifici rivolti allo stimolo di percorsi di innovazione. I soggetti più diffusamente chiamati a svolgere un ruolo chiave per attuare i nuovi paradigmi dell innovazione sono prevalentemente le istituzioni pubbliche e le autorità governative, per gli aspetti di indirizzo generale e di disponibilità di risorse pubbliche verso azioni coerenti per rilanciare l innovazione, e soggetti facilitatori, tra cui la Banca, nel ruolo tradizionale di finanziatore, ma sempre più come partner strategico che offre network e infrastrutture intelligenti di contatti, occasioni di dialogo e coordinamento degli attori più diversi impegnati nel supporto all innovazione. L auspicio è che il lavoro svolto sia utile per ripensare alle modalità di sostegno e rafforzamento dei processi di innovazione in Italia da parte di tutti coloro che possono dare un contributo concreto in questa direzione. 2 Il Talento di oggi per l impresa di domani Il Talento di oggi per l impresa di domani 3

6 Le prossime sfide nell accompagnamento dei processi di innovazione: quali le priorità, gli strumenti e le azioni su cui puntare Life Cycle delle Idee Imprenditoriali Innovative Creare cultura di impresa Concepimento Idee PRIORITÀ Orientare sistemicamente i giovani e i giovanissimi verso l imprenditorialità AZIONI PROPOSTE Sviluppo di format e percorsi, diffusi sul territorio, di: stimolo alla capacità creativa, di problem solving e strutturazione di progetti di business da parte di giovani e giovanissimi Concepimento Idee Sviluppo Idee Set Up del progetto Lancio/Startup Espansione e Crescita Exit Creare un ambiente favorevole a fare emergere progetti e talento imprenditoriale Promuovere la cultura dell innovazione e delle sue potenzialità per la società e il business orientamento e accompagnamento all imprenditorialità per giovani e giovanissimi con testimonianze di imprenditori, educatori e formatori esperti diffusione delle potenzialità di soluzioni innovative a imprese, decisori pubblici e grande pubblico per le loro attività e stile di vita Disponibilità di fondi pubblici verso soggetti altamente qualificati per sviluppare i format, i percorsi di orientamento e le azioni a sostegno dell innovazione Elementi facilitatori: Focus su: Focus su: Focus su: Focus su: Opzioni possibili: Sostenere l imprenditorialità femminile Percorsi di accompagnamento e aggiornamento su tematiche aziendali e di finanza Fertilità dell ambiente di riferimento Visione Cultura imprenditoriale Orientamento all innovazione Idea di business Verifica opportunità di mercato Fattibilità tecnologica, commerciale, legale ed economica Sviluppo tecnologia/ soluzione Risorse economiche/ friends&family/angels Team imprenditoriale Modello di business Value Proposition Segmento di mercato e clientela Struttura organizzativa Attività pilota Reperimento capitali/ seed Costituzione/ Trasferimento delle idee ad imprese esistenti Vendita prodotti e soluzioni Modello operativo funzionante Capitali per business su larga scala/ Finanziamenti Efficientamento modello operativo Miglioramento organizzativo Espansione del business Capitali/Venture Capital Cessione quote azionarie a: nuovi investitori aziende IPO Voucher da utilizzare per la cura della famiglia e della casa Le azioni riportate in questa sezione sono rappresentative di una lista più ampia di proposte raccolte da parte degli esperti sull innovazione coinvolti 4 Il Talento di oggi per l impresa di domani Il Talento di oggi per l impresa di domani 5

7 Sviluppo Idee Set Up del progetto PRIORITÀ AZIONI PROPOSTE PRIORITÀ AZIONI PROPOSTE Orientare la ricerca scientifica verso progetti con potenziale di business Favorire la cultura della ricerca in ottica di filiera con le imprese Ridurre le asimmetrie informative tra ricerca scientifica, incubatori/acceleratori universitari e mercato Facilitare la nascita di incubatori/acceleratori qualificati in grado di investire tempo e denaro nelle migliori startup Creare un sistema efficace di Trasferimento Tecnologico delle idee verso l impresa per l industrializzazione dei risultati delle idee e della ricerca che non portano alla creazione di startup Linee di azione declinate, anche solo parzialmente, nel Decreto Sviluppo approvato il 4 ottobre 2012 Sostegno e incentivi pubblici alla ricerca e innovazione orientati al business e con rilevanti/concrete potenzialità di mercato Creazione/implementazione di cluster stabili tra imprese e centri di ricerca anche a livello internazionale, per un dialogo continuativo e lo sviluppo di progetti imprenditoriali concreti Sviluppo di sistemi maggiormente standardizzati per la selezione di progetti imprenditoriali ad alto potenziale da incubare/accelerare con l identificazione di criteri, documentazione, set informativi minimali condivisi da parte dei soggetti coinvolti nel supporto alle idee imprenditoriali (comprese banche e investitori) Fondi pubblici e incentivi per la creazione di incubatori gestiti da professionisti qualificati con le competenze per 1) identificare e contribuire a sviluppare progetti imprenditoriali e 2) attrarre capitali privati da utilizzare per far crescere le startup Creazione di piattaforme gratuite di Trasferimento Tecnologico, che sfruttino tutte le tecnologie moderne per facilitare il matching tra domanda e offerta di innovazione filtrando secondo le esigenze, connettendo in modo efficace le parti coinvolte e sviluppando un legame strategico con le PMI, asset cruciale per un trasferimento tecnologico diffuso Incentivare, coprendo parte dei costi, la partecipazione a piattaforme di open innovation ¹ anche da parte delle aziende di dimensioni minori per permettere loro di accedere a un network ampio e globale di innovatori e brevetti disponibili Divulgare i risultati della ricerca italiana attraverso testate dedicate in lingua inglese o in partnership con grandi testate internazionali 1 Intermediari dell innovazione in grado di coordinare il flusso delle domande di innovazione e le loro soluzioni intermediando appunto fra agenti diversi, in particolare i singoli inventori o ricercatori e la platea dei potenziali utilizzatori (PMI e grandi imprese). Esempi di piattaforme di open innovation sono: IdeaConnection, Yet2.com, InnoCrowding, PRESANS, Hypios, Innoget, etc. Fornire conoscenza e indirizzare gli imprenditori innovativi in modo istituzionale e super partes Rafforzare l orientamento all impresa dei team intorno al progetto imprenditoriale spostando il focus dalle competenze tecniche a quelle manageriali Facilitare il reperimento di fondi per progetti non sufficientemente redditizi per investitori professionali Facilitare la costituzione di startup 1 Startup Chile è il programma attraverso cui il governo cileno intende trasformare il Cile nell hub sudamericano per le giovani imprese: un luogo dove attrarre investitori esteri, favorire la diffusione delle idee innovative e stimolare i giovani locali ad aprire attività imprenditoriali. Le startup da tutto il mondo possono partecipare all iniziativa e se selezionate ricevono un finanziamento di $ e un visto per un anno, tale finanziamento non è soggetto ad alcun vincolo e non comporta la partecipazione del governo cileno nella società Costituzione di un entità di riferimento per gli operatori dell innovazione, principalmente in grado di: 1) erogare conoscenza su opportunità e best practice per le nuove aziende; 2) indirizzare gli imprenditori dai partner più appropriati e sugli strumenti agevolativi/incentivi disponibili Accesso ad un sistema globale di professionisti e consulenti per confronti su sviluppo del modello di business/strategia/ approcci ottimali alla gestione operativa attraverso forme di Tutorship rese disponibili da soggetti coinvolti nel supporto a startup ad alto potenziale Creazione di piattaforme per lo scambio di Skills for Equity da parte di professionisti, manager, consulenti di esperienza nei confronti delle startup con potenziale Disponibilità di fondi pubblici di ammontare standard per startup che rispondono a criteri di selezione minimali (sull esempio dell iniziativa del governo cileno StartUp Chile ¹) Disponibilità di fondi pubblici per startup tecnologiche con meccanismi di erogazione legati all investimento dei fondatori o dei Business Angel: es. i fondatori/ba investono per Euro e i fondi pubblici automaticamente sono attivati per ulteriori Euro Sviluppo di piattaforme di Crowdfunding per investire/donare somme ridotte in startup innovative Abbattimento delle procedure e dei costi di costituzione attraverso, per esempio, l eliminazione delle spese notarili, la realizzazione di convenzioni nazionali con commercialisti e consulenti del lavoro per gli aspetti contabili e di gestione del personale, la predisposizione di pacchetti legali per startup relativi ai contratti più ricorrenti ad un prezzo definito, etc. 6 Il Talento di oggi per l impresa di domani Il Talento di oggi per l impresa di domani 7

8 Lancio/Startup Espansione e Crescita PRIORITÀ AZIONI PROPOSTE PRIORITÀ AZIONI PROPOSTE Allargare le forme di finanziamento alle startup innovative Ridurre le asimmetrie informative tra i finanziatori e le startup Disponibilità di incentivi/risorse pubbliche per le startup Incentivare gli investimenti privati nelle startup Snellire gli oneri per le startup Disponibilità di strumenti di finanziamento tradizionali ed evoluti in grado di tenere conto delle specificità delle startup innovative e della loro mancanza di storia creditizia Introduzione di criteri di valutazione condivisi tra i soggetti finanziatori/prestatori di garanzie/concedenti agevolazioni/ incubatori/startup Attivazione di sistemi di autovalutazione delle business idea e della investor/credit readiness per gli imprenditori Gestione attiva delle agevolazioni destinata all innovazione da parte di intermediari finanziari (es. il Fondo Nazionale dell Innovazione gestito da UniCredit) Defiscalizzazione degli investimenti in startup, detraibilità delle perdite su investimenti in startup, limitazione del prelievo fiscale sulle plusvalenze da alienazione delle partecipazioni in startup, etc. Riduzione di regolamentazione e tassazione delle imprese in fase di startup, introduzione di semplificazioni fiscali per gli amministratori Facilitazione di aggregazioni di imprese, ed eventualmente di centri di ricerca, intorno a progetti di dimensioni rilevanti e di profilo internazionale Facilitare la formazione di partnership e networking internazionale Exit PRIORITÀ Facilitare le exit per gli investimenti in startup Incentivi e sostegno alla nascita di Reti di Impresa, con condizioni di credito più favorevoli Creazione di piattaforme e network di professionisti, tecnici, investitori, manager e startup per brainstorming periodici Incentivazione alla creazione di advisory board per le startup con soggetti competenti Facilitare alleanze globali tra imprenditori per una maggiore rappresentatività verso governi e istituzioni AZIONI PROPOSTE Lavorare con associazioni imprenditoriali, istituzioni, banche, investitori esteri, etc., per creare un vero mercato per le startup italiane Rafforzare l orientamento all impresa e all approccio manageriale per la gestione aziendale Sviluppo di percorsi formativi manageriali mirati, con strutture diffuse sul territorio e richiami periodici per i primi anni di attività, costruiti sulla base delle esigenze delle startup, con coinvolgimento di professionisti e imprenditori con esperienze concrete su crescita, internazionalizzazione, finanza di impresa consapevole, etc. Per le startup ad alto potenziale accesso ad un network di imprenditori, professionisti, soggetti istituzionali e alla loro rete di contatti attraverso l attivazione di forme di collaborazione/tutorship per il supporto alla crescita Linee di azione declinate, anche solo parzialmente, nel Decreto Sviluppo approvato il 4 ottobre Il Talento di oggi per l impresa di domani Il Talento di oggi per l impresa di domani 9

9 I sei ambiti strategici per rafforzare i processi di innovazione FOCUS COSA FARE PRINCIPALI ATTORI COINVOLTI FOCUS COSA FARE PRINCIPALI ATTORI COINVOLTI ECOSISTEMI Orientare i giovani e i giovanissimi verso l imprenditorialità Creare una rete strutturata di dialogo internazionale con Cluster stabili tra imprese e Centri tecnologici e collegamenti con Hub Tecnologici internazionali Favorire: 1) l interconnessione fluida tra tutti gli operatori dell innovazione: innovatori/ incubatori/acceleratori/investitori/mentor/ imprese; 2)un sistema maggiormente standardizzato per selezionare le startup ad alto potenziale Consorzi pubblico-privati, Banca, istituzioni, imprese, Centri Tecnologici, incubatori, acceleratori di impresa, investitori professionali FORMAZIONE Creare percorsi di orientamento e accompagnamento all imprenditorialità in tutte le fasi di sviluppo dei progetti imprenditoriali Creare strutture di formazione mirata, diffuse sul territorio e in grado di offrire richiami periodici per i primi anni di attività delle startup, con imprenditori, professionisti, manager con esperienza concreta su crescita, internazionalizzazione, finanza, etc. Consorzi pubblico-privati, Banca, soggetti privati, incubatori, acceleratori d impresa FUNDING Rafforzare strumenti innovativi di Funding per startup: Crowdfunding con microinvestimenti/ donazioni da parte di una molteplicità di piccoli investitori Fondi pubblici strutturali per startup innovative Interventi di finanziamento moderni e coerenti con le caratteristiche delle startup Banca come finanziatore e facilitatore del crowdfunding Governi e istituzioni pubbliche NETWORK Favorire l accesso, per le startup ad alto potenziale, ad una rete globale di mentor: imprenditori, professionisti, soggetti istituzionali e ai loro network con specifici accordi di collaborazione per confronti periodici, sviluppi di business, supporto alla crescita e momenti di brainstorming Banca, incubatori, acceleratori, professionisti/ consulenti/manager/imprenditori COMPETENZE Introdurre nei team delle startup know how e competenze tecniche/manageriali attraverso forme creative di apporto Skills for Equity Banca/soggetti privati come facilitatori del matching tra competenze disponibili e startup richiedenti singoli professionisti/consulenti/manager/ imprenditori per fornire le competenze richieste PIATTAFORME INTELLIGENTI Sviluppare piattaforme on line e con apertura internazionale per realizzare: matching tra domanda e offerta di innovazione crowdfunding apporti Skills for Equity Banca, consorzi pubblico-privati 10 Il Talento di oggi per l impresa di domani Il Talento di oggi per l impresa di domani 11

10 Le proposte di alcuni attori dell innovazione

11 Anna Amati Vice Presidente di META Group, gruppo internazionale dedicato alla creazione e accelerazione delle imprese knowledge intensive. Opera come consulente a livello internazionale in progetti sperimentali focalizzati sulla generazione delle idee, sulla promozione della creatività e dell imprenditorialità giovanile e femminile Orientamento dei giovani e giovanissimi all imprenditorialità Il modello educativo che proponiamo ai nostri giovani è ancora fortemente incentrato sulla cultura del buon lavoro e del posto sicuro. Fin dal primo giorno di scuola parliamo loro di argomenti certo importanti ma non sufficienti per garantire il loro ingresso a testa alta nel mondo. Giorno dopo giorno chiediamo loro di studiare, di apprendere nozioni perché tutto servirà per trovare un buon posto. E nel frattempo, crescendo, frequentano l Università e poi, magari, una specializzazione o un MBA tutto un percorso di apprendimento orientato ad essere un buon professionista o un buon dipendente, magari un manager, nel pubblico o nel privato, in una multinazionale o in una PMI Nulla di sbagliato in questo, ma manca un pezzo importante per la nostra economia: chi diventa, allora, imprenditore? Nella nostra cultura la risposta è, per lo più, un folle o, nella peggiore delle ipotesi, un furbo. Io vorrei poter rispondere, invece, uno di quei giovani che non ha rinunciato, nonostante tutto, alle proprie passioni e che ha continuato, crescendo, a mantenere una visione sul suo ruolo nella società. Ecco, quindi, il problema: come facciamo a modificare la nostra cultura, ad integrare i percorsi formativi scolastici e universitari, a promuovere lo spirito imprenditoriale, per avere un numero di imprenditori tali da migliorarlo davvero questo mondo? Possiamo educare i giovani e i giovanissimi in questa direzione? Possiamo intercettare e stimolare quelli, tra loro, in grado di promuovere il cambiamento, di fare la differenza? Possiamo stimolare la nascita di nuovi imprenditori? Sicuramente sì! In che modo? Creando un ambiente favorevole, un ambiente che sappia interrompere l appiattimento culturale, che permetta ai giovanissimi di generare e scatenare le idee, che faccia capire loro dove sta andando il mondo, cosa sta per succedere e cosa succederà nei prossimi decenni. Un ambiente che insegni a non aver paura di esprimere i propri sentimenti, le proprie idee, le proprie attitudini, che permetta d individuare il proprio talento e di coltivarlo affinché diventi un opportunità imprenditoriale. Un ambiente capace di trasmettere fiducia, valori, ideali, testimonianze positive. Con quali strumenti? Attraverso un lavoro serio, impegnativo e costante con i giovani e giovanissimi, con i loro educatori e formatori, tramite l utilizzo di format di stimolo alla capacità creativa, al problem solving, alla strutturazione di opportunità di business e tramite percorsi di accompagnamento e testimonianze che, durante tutto il percorso di crescita, permettano loro di scoprire le proprie attitudini e motivazioni. Se è vero, come diciamo spesso, che i giovani sono il nostro futuro, dimostriamolo, fornendo loro gli ideali, le passioni, l esempio e gli strumenti per far diventare le loro passioni opportunità imprenditoriali in grado di migliorare il mondo. Focus delle proposte Rafforzamento della cultura di impresa Format di orientamento verso l imprenditorialità per giovani e giovanissimi Percorsi di stimolo alla capacità creativa e alla strutturazione di opportunità di business Il Talento di oggi per l impresa di domani 15

12 Matteo Bogana Coordinatore dell Acceleratore d Impresa del Politecnico di Milano, Gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano. Ha maturato oltre 10 anni di esperienza lavorativa presso Accenture, General Electric e Fondazione Politecnico. Negli ultimi anni si è occupato della gestione di progetti internazionali ad alto contenuto tecnologico e ha partecipato alla nascita e allo sviluppo di start up high-tech nel mondo digitale e delle alte tecnologie in generale Francesco Inguscio CEO di Nuvolab, business accelerator che si propone di creare e aiutare a valorizzare concretamente l innovazione presente nel sistema nazionale. Ha curato il lancio dell incubatore italiano M31 in Silicon Valley e ha collaborato all apertura del primo incubatore open italiano, EnLabs, a Roma. Vincitore a Stanford del premio Mind The Bridge 2009 per la startup italiana più innovativa dell anno, ha 30 anni Start up Hi-growth : come favorirne lo sviluppo Tra gli ambiti di azione per rafforzare il sistema di innovazione in Italia mi sembra importante partire da alcuni contesti per delineare proposte concrete che possano migliorare i processi di crescita delle nostre start up. Percezione dell Italia all estero siamo conosciuti come il paese delle 4F, Food, Fashion, Furniture & Ferrari e non come un paese ad alto potenziale tecnologico in termini sia di valore degli scienziati italiani in Italia e all estero, sia dei risultati concreti ottenuti. Le mie proposte sono: sviluppare una testata giornalistica italiana di alto livello, in lingua inglese, che tratti di innovazione stringere partnership di comunicazione in questa direzione con grandi testate internazionali spingere gli atenei e le industrie italiane a promuovere sistemi di divulgazione della ricerca in lingua inglese e di portata internazionale (es. nato da MIT) Esistenza di poche startup di alto livello da finanziare e supportare. Le mie proposte sono: incentivare la formazione verso l imprenditorialità e il rischio imprenditoriale partendo dalle scuole superiori lanciare campagne continuative di promozione dell imprenditoria tra i giovani, in particolare all università e nei corsi post-laurea Inefficienza dei processi di trasferimento tecnologico della ricerca scientifica verso il mondo industriale. Le mie proposte sono: rendere il più vincolante possibile per gli studenti, ai fini della chiusura dei corsi di studi scientifici/tecnologici, la realizzazione di prototipi o applicazioni basati sui risultati della loro ricerca: creare cose funzionanti e tangibili! favorire la brevettazione massiccia dei risultati della ricerca, sia applicata che di base trasferire il processo di vendita di Proprietà Intellettuale a professionisti esterni con forte esposizione internazionale, in particolare verso il mondo statunitense Limitata disponibilità di capitali per finanziamenti pre-seed o seed verso start up, in particolare non appartenenti al mondo Digitale. Le mie proposte sono: creare fondi pubblici di pre-seed per start-up tecnologiche, con erogazioni contenute per singola start up, es. < Euro/investimento, e meccanismi automatici di incentivi a leva sull investimento dei fondatori o dei Business Angel che moltiplichino le risorse investite dai soci detrazione del 100% degli investimenti di BA in start-up nella fase di seed per rendere l investimento nelle giovani imprese ad alto rischio estremamente vantaggioso dal punto di vista fiscale defiscalizzare e deregolamentare le prestazioni lavorative nei primi anni per ridurre i vincoli nella fase iniziale di vita aziendale delle start up, aumentare le probabilità di successo e l appetibilità per gli investitori Focus delle proposte Sviluppo di una testata giornalistica italiana sull innovazione Trasferimento tecnologico efficace Formazione verso imprenditorialità e cultura di impresa Fondi pubblici di pre-seed per startup tecnologiche Defiscalizzazione degli investimenti e deregolamentazioni per le startup Un azione per ogni stagione del life cycle di una startup Vorrei partire da una consapevolezza per parlare di supporto a startup innovative: ci sono ampi margini di miglioramento per facilitare la possibilità di fare impresa in Italia. Per ogni fase di vita di un progetto imprenditoriale vi sono delle criticità da superare sulle quali è importante lavorare. Di seguito ho indicato una serie di proposte legate alle priorità che potrebbero dare slancio alle startup italiane. Fase di concepimento dell idea: contesto: gli aspiranti startuppari non sanno pensare da imprenditori; l università non insegna l ABC dell imprenditorialità e al momento non ci sono corsi rilevanti di diffusione nazionale per creare una cultura imprenditoriale che insegni a pensare da startupparo proposta: creazione di corsi snelli e non convenzionali, con il coinvolgimento di imprese per sviluppare la visione imprenditoriale e di mercato, diffusi sul territorio nazionale con fondi pubblici. Fase di setup: contesto: costi di avvio e gestione disincentivanti per chi vuole fare le cose per bene proposta: abbattimento dei costi di costituzione (no notaio), convenzioni nazionali per gli aspetti contabili e prestazioni lavoro (commercialista, consulente del lavoro) e predisposizione di pacchetti legal per startup (supporto sulla redazione dei contratti più ricorrenti ad un prezzo definito da parte di avvocati qualificati); abolizione doppia imposizione INPS per gli amministratori di azienda. Fase di lancio: contesto: difficoltà nel reperimento di fondi nella fase pre-seed e seed per progetti non abbastanza redditizi per investitori professionali proposta: ricorso al crowdfunding ( adotta una startup ); un ruolo importante potrebbero averlo le banche che da intermediari di fiducia diventano intermediari di speranza promuovendo il crowdfunding Fase di crescita: contesto: rispetto alle principali nazioni europee, in Italia, i Fondi di Venture Capital e i Business Angel investono 1/10 o meno rispetto agli investitori stranieri, contribuendo al nanismo delle startup made in Italy proposta: defiscalizzazione degli investimenti in startup, detraibilità delle perdite su investimenti in startup, limitazione del prelievo fiscale sulle plusvalenze da alienazione partecipazioni in startup, etc. (vd. lo schema EIS del governo inglese 1 ) Fase di exit: contesto: exit difficili per disincentivi economici di investitori stranieri che comprano le nostre aziende, mentre è fisiologico che buone exit siano fatte da buyer con capitali a disposizione, solitamente grandi multinazionali proposta: rilevanti sgravi fiscali e incentivi per i takeover da parte di soggetti stranieri a patto di mantenere reddito ed occupazione sul territorio italiano. Focus delle proposte Programmi innovativi di formazione per sviluppare la visione imprenditoriale Abbattimento di costi di avvio e gestione delle startup Crowdfunding per reperire fondi nella fase pre-seed e seed Defiscalizzazione degli investimenti e limitazione del prelievo fiscale sulle plusvalenze da exit 1 richiamato nell intervento di Danielle Allen riportato a pagina Il Talento di oggi per l impresa di domani Il Talento di oggi per l impresa di domani 17

13 Danilo Mazzara Lavora nella practice Strategy di Accenture Management Consulting, dove si occupa di progetti Growth Strategy in ambito di innovazione ed internazionalizzazione nei settori Life Sciences, Largo Consumo e Financial Services. E tutor nei percorsi di accompagnamento delle startup del Talento delle Idee Fabrizio Rovatti Direttore di Innovation Factory, incubatore prima del primo miglio e società in-house di AREA Science Park, Ente di Ricerca nazionale del MIUR e principale parco scientifico e tecnologico italiano. Ha ricoperto il ruolo di Project Manager in diversi progetti nazionali ed internazionali legati al trasferimento tecnologico Skills for Equity L Innovazione rimane una priorità strategica, ma nell attuale contesto di mercato caratterizzato da poche risorse ed incertezza sulle prospettive future deve fare leva su nuovi paradigmi. L innovazione a tutti i costi non è più sostenibile, solo quelle idee che possono tradursi in un ritorno economico in tempi sufficientemente rapidi potranno trovare adeguato sostegno. Com è noto il nostro Paese non è una leading practice, ad esempio nell ultima edizione del Global Innovation Index (classifica sull innovazione e lo sviluppo economico curata dalla Insead), l Italia si è posizionata al 36 posto sui 141 paesi analizzati a causa del contesto normativo (legalità e rigidità del mercato del lavoro), la difficoltà di ottenere finanziamenti, il capitale umano (soprattutto rispetto all istruzione universitaria) e la produzione creativa, con particolare riferimento alla bassa creazione di beni intangibili. Per far fronte alle attuali dinamiche di mercato è necessario che i diversi interlocutori pubblici e privati collaborino all unisono per creare un nuovo ecosistema dell innovazione che si basi sui seguenti paradigmi: 1. Sostegno pubblico focalizzato su pochi settori chiave: quelli in cui l Italia gode già di un vantaggio competitivo o che sono strategici nel medio lungo termine (esempio nuove tecnologie); 2. Catena del valore dell innovazione frammentata per consentire l apporto di competenze ultraspecialistiche nei diversi momenti chiave (scouting, prototipo, sviluppo e lancio); 3. Skills tecniche degli innovatori arricchite con competenze manageriali affinché le idee innovative trovino effettivamente sbocco sul mercato; 4. Aumento del ricorso al capitale di rischio anche a costo di aprire la proprietà a soggetti terzi nei primi momenti di incubazione. Sul fatto che l intervento pubblico debba essere più focalizzato e che il processo di innovazione debba essere aperto a terzi si è detto e scritto tanto, in questa sede volevo fornire un primo spunto di riflessione su competenze e capitale di rischio. In Italia osserviamo un eccesso di skills qualificate sulle aziende tradizionali, che per far fronte alle difficoltà di mercato stanno avviando profondi programmi di ristrutturazione; di contro le difficoltà di trovare un lavoro stabile (soprattutto da parte dei giovani) e la sensibile riduzione dei costi di investimento per avviare una nuova impresa stanno accelerando i fenomeni di imprenditorialità diffusa. Una possibile soluzione potrebbe essere la creazione di piattaforme di Skills for Equity, ovvero sistemi industrializzati che consentano di incrociare la domanda ed offerta di competenze specialistiche, dove l equity diventa una importante componente di scambio. Questo modello creerebbe un sistema aperto e accessibile a più controparti e garantirebbe maggiormente anche i finanziatori visto che la qualità del top management rimane tra le prime motivazioni di investimento. Focus delle proposte Piattaforme di skills for equity Accesso a competenze ultraspecialistiche nelle diverse fasi di sviluppo Sostegno pubblico su settori chiave Orientamento al Business e validazione strutturata dei progetti per start up di successo Il trasferimento tecnologico, ampiamente inteso, sta acquisendo nel corso degli ultimi anni un ruolo sempre più importante nel panorama italiano. Una delle ricadute delle azioni di trasferimento tecnologico - di cui fortunatamente si sente parlare sempre più spesso - in grado di generare un reale impatto positivo sul tessuto economico è la creazione di start up e spinoff della ricerca. Alla base della loro creazione ci sono le persone e le idee, cioè gli innovatori e i ricercatori che, dopo anni di lavoro nel campo della ricerca, vogliono portare sul mercato prodotti o servizi basati sui risultati ottenuti, creando un impresa innovativa che risponde in primis ad una loro intuizione ed a una loro aspirazione profonda: il loro sogno imprenditoriale. La passione che guida il futuro imprenditore è sicuramente un elemento fondamentale, ma per creare una impresa di successo è necessario coniugare questa spinta istintiva con attività di sviluppo strutturate sia dal punto di vista tecnologico che strategico-organizzativo, con una forte attenzione al mercato. Parliamo della fase compresa tra la nascita dell idea imprenditoriale e la costituzione formale della start up, nella quale spesso buone idee si arenano semplicemente perché un applicazione promettente, frutto di ricerche, non riesce a trovare i supporti - orientati al business - insieme ai fondi necessari a completare le fasi di sviluppo e acquisire i primi contatti nel proprio mercato di riferimento. Quanto più si riescono ad anticipare queste attività rispetto alla partenza vera e propria della società, tanto più si riescono a validare le ipotesi di base del business, aumentando di molto le probabilità di successo o, al contrario, a rimodularle per poter partire in maniera corretta. Questo percorso formalizzato, comunemente definito preincubazione, diventa fondamentale per la nascita e la crescita di una start-up, ed è diventato una delle caratteristiche peculiari della metodologia Innovation Factory, l incubatore di AREA Science Park. Diventa quindi importante investire in questa fase, mettendo a disposizione strumenti, competenze e risorse per effettuare le verifiche - sul campo - di fattibilità tecnologica, commerciale, legale ed economica dell idea, per formalizzare in uno schema economico-finanziario tutte le informazioni raccolte, per definire la strategia d impresa e i dettagli del business model e quindi far partire la propria impresa con una elevata probabilità di successo sul mercato. L auspicio per il futuro è che i programmi rivolti alle start up innovative e agli spin off sappiano creare percorsi di filiera che coinvolgano attori diversi nel percorso di sviluppo (dalla preincubazione agli investitori), e possano trovare ancora più spazio nel panorama nazionale, per poter contribuire in maniera decisa alla crescita economica e sociale italiana. Focus delle proposte Sviluppo di strumenti efficaci di validazione dei progetti imprenditoriali Programmi e percorsi di filiera con imprese e professionisti competenti per accompagnare le migliori idee imprenditoriali 18 Il Talento di oggi per l impresa di domani Il Talento di oggi per l impresa di domani 19

14 Riccardo Pietrabissa Presidente Netval, associazione che raccoglie 54 università italiane, il CIRA, il CNR e l ENEA, con l obiettivo di supportare la valorizzazione dei risultati della ricerca attraverso le attività formative e di networking con istituzioni, mondo delle imprese e della finanza Loris Nadotti Professore ordinario di economia degli intermediari finanziari nell Università degli Studi di Perugia, delegato per gli spin off e il trasferimento tecnologico. Presidente di PNICube, Associazione degli Incubatori e delle Business Plan Competition accademiche italiane, membro del Consiglio di territorio UniCredit dell Umbria. In collaborazione con APSTI, Associazione Parchi Scientifici Tecnologici Italiani Start-up innovative e ambiente di sviluppo L analisi che segue riguarda principalmente le start-up tecnologiche innovative che nascono per portare sul mercato prodotti, tecnologie, servizi basati su nuova conoscenza, quindi technology push. Questo tipo di società parte senza avere un proprio mercato, talvolta senza conoscere il proprio mercato di riferimento, qualche altra dovendo in parte creare un mercato. Nel passato molte start-up nascevano come indotto territoriale di grandi imprese, quindi maggiormente market pull, e avevano una buona certezza di ordini, quindi di fatturato, sulla base delle esigenze della grande impresa. Raramente partivano cercandosi il mercato. Oggi la situazione è diversa. La start-up che parte con un nuovo prodotto, talvolta con un brevetto da sviluppare, deve cercarsi il mercato. Le start-up italiane in genere hanno i seguenti problemi: sono piccole e non crescono, non sono sufficientemente capitalizzate, sono deboli sul mercato, guardano troppo al prodotto piuttosto che al mercato, non hanno una chiara missione. Fra i problemi che incontrano ci sono tutti quelli che hanno le imprese in Italia, in particolare in questo momento, fra cui: accesso al credito, tassazione elevata, mercato del lavoro difficile, giustizia lenta, pagamenti pubblici lunghissimi e incerti,... Fra gli strumenti che possono essere implementati per favorire il loro sviluppo nell interesse superiore del Paese, nell ipotesi che le start-up tecnologiche diano lavoro ai giovani con superiore preparazione, che introducano innovazione anche radicale nel sistema industriale, che siano rapide nel seguire l evoluzione tecnologica, possiamo indicare i seguenti: 1. accesso alla ricerca. Occorre che le start-up tecnologiche possano crescere in un ambiente che metta a disposizione laboratori di ricerca e sviluppo. I nostri incubatori tecnologici sono quasi sempre strutture per servizi immobiliari, gestionali, amministrativi. Ciò ha favorito solo i settori a basso investimento tecnologico (ICT per esempio) e non ha concentrato start-up con coerenza tematica. Sarebbe utile realizzare incubatori tematici (energia, biotech, materiali, elettronica,...) dotati di laboratori per la ricerca e lo sviluppo tecnologico; 2. accesso alla tecnologia. Gli investimenti in tecnologia sono spesso proibitivi. Ciò richiede una rete di fornitori per cui la start-up diventa più una società di engineering che di produzione con i rischi associati. Nella fase iniziale sarebbe opportuno avere accesso a risorse tecnologiche, ad esempio mediante la presenza di un partner industriale; 3. accesso al mercato. L accesso al mercato è il modo corretto per crescere. Gli strumenti del prestito e del Venture Capital sono spesso troppo rischiosi in assenza di mercato. Una start-up che sviluppa prototipi non trova nessuno che glieli compra per provarli, non ha le credenziali per partecipare a gare di appalto, non acquisisce ordini con cui crescere e accedere al credito. La proposta è di trovare medie o grandi aziende che aprano il proprio mercato per le start-up, ad esempio nel public procurement. Focus delle proposte Ambienti in grado di favorire l accesso alla ricerca, l utilizzo di laboratori e la concentrazione per coerenza tematica delle startup Collaborazioni con partner industriali per utilizzare tecnologie costose Collaborazioni con medie e grandi imprese per provare le soluzioni innovative delle startup Incubatori di impresa efficienti per lo sviluppo di Start up Innovative Gli strumenti che nell opinione dell associazione PNICube e dell Apsti, Associazione Parchi Scientifici Tecnologici Italiani, consentono di facilitare la nascita di nuove start up innovative e accelerarne il percorso di crescita si articolano in 3 categorie: Il luogo fisico I servizi La finanza dedicata Gli incubatori d impresa rappresentano in questa prospettiva i sistemi organizzativi più idonei a facilitare la creazione di nuova impresa, accelerarne il processo di crescita e diffondere la cultura imprenditoriale e dell innovazione offrendo servizi appropriati alle piccole imprese innovative nella fase di avvio a partire dal momento del concepimento dell idea imprenditoriale fino ai primi anni di vita dell azienda. I servizi oggi offerti dagli incubatori sono infatti: servizi strutturali quali ad esempio locali attrezzati, banda larga, spazi fisici, etc. servizi qualificati: formazione avanzata per sviluppare una nuova classe di imprenditori con competenze manageriali e preparazione al dialogo con gli investitori, informative su opportunità di finanziamenti, opportunità di utilizzo di laboratori di ricerca e piattaforme tecnologiche, etc. luoghi di relazione privilegiati tra imprese e investitori con l obiettivo di contribuire a colmare il gap di finanza dedicata e investimenti di early stage necessari per l avvio e lo sviluppo delle start up innovative. Spesso, infatti, gli operatori privati non dispongono di un adeguato collegamento con i territori con conseguenti difficoltà a cogliere la gran parte delle opportunità da essi offerte e le imprese, d altro canto, sono impreparate al dialogo con gli investitori. L investimento di risorse pubbliche nel rafforzamento degli incubatori di impresa appare particolarmente necessario e opportuno. Affinché le risorse pubbliche utilizzate per finanziare l attività e le strutture d incubazione possano produrre il massimo di efficacia è necessario: Definire parametri identificativi a livello nazionale del servizio di incubazione per creare un sistema riconoscibile e codificabile. Valutare e monitorare le performance degli incubatori attraverso l individuazione di indicatori specifici e chiari (indicatori strutturali e finanziari, tasso di sopravvivenza e crescita delle imprese nate nell incubatore, etc.). Per quanto riguarda azioni specifiche, il Ministero dello Sviluppo Economico ha già intrapreso in passato azioni a promozione dell imprenditorialità innovativa, agevolando, nel 2001, 11 progetti per 20,6 milioni di euro e, nel 2005, 19 progetti per circa 43 milioni di euro. Tali azioni, che hanno portato alla nascita di incubatori di successo (l incubatore del Polo Tecnologico di Navacchio, Techno Seed, Innovation Factory, WeTechOff ) e permesso la costituzione di team competenti, potrebbero essere riprese in modo sistematico verso gli incubatori certificati sulla base dei parametri indicati e monitorati per tenere conto delle performance realizzate. Focus delle proposte Rafforzamento degli incubatori di impresa con risorse pubbliche Certificazione degli incubatori di impresa e monitoraggio sistematico delle loro performance 20 Il Talento di oggi per l impresa di domani Il Talento di oggi per l impresa di domani 21

15 Donata Folesani Responsabile dei servizi di valorizzazione della proprietà intellettuale e finanza innovativa in ASTER, Consorzio tra la Regione Emilia-Romagna, le Università, CNR, ENEA, le Associazioni imprenditoriali regionali e l Unione Regionale delle Camere di Commercio. ASTER promuove e coordina azioni per lo sviluppo del sistema produttivo regionale verso la ricerca industriale e strategica, per il trasferimento di conoscenze e competenze tecnologiche e per lo sviluppo in rete di strutture dedicate alla ricerca industriale Dario Peirone Ricercatore di Economia e Gestione delle Imprese presso il Dipartimento di Economia S. Cognetti de Martiis e Professore Aggregato presso la Facoltà di Scienze Politiche dell Università di Torino. Consulente e collaboratore di Fondazioni bancarie (Fondazione CRT, Fondazione Giordano dell Amore), è stato AD e Vice Presidente di JStone, società creata dalla Fondazione Sviluppo e Crescita CRT come management e investment company nell innovazione tecnologica Startup, finanza ed ecosistemi territoriali della conoscenza e dell innovazione Nuovi modelli di incubazione, co-investimenti internazionali e ruolo creativo delle banche La creazione di valore nelle imprese, in particolare in quelle piccole e di nuova generazione, non può prescindere da processi di crescita in contesti territoriali a loro favorevoli, attraverso la presenza di competenze per la realizzazione di operazioni sostenibili nel tempo, la disponibilità di strumenti finanziari adeguati, la capacità di attrarre investimenti dall esterno. Nei percorsi di accompagnamento alla nascita di nuove iniziative imprenditoriali è fondamentale assicurare: supporto alla formulazione di idee e modelli di business solidi, disponibilità di risorse finanziarie attraverso smart and patient money, strumenti per dotare l aspirante o neo-imprenditore delle capacità per individuare le risorse economiche necessarie e saperle gestire in maniera efficiente. In questo ambito, tre sono le priorità che ASTER si è data: 1. promuovere presso le start-up lo sviluppo e la diffusione della cultura della finanza di impresa; 2. dare visibilità e attrarre nel territorio risorse e capitali utili per farle nascere e crescere; 3. ridurre le asimmetrie informative tra queste e i finanziatori, anche attraverso l attivazione di sistemi valutativi delle business idea affidati al mercato. 2. a comunicare al mercato in maniera efficace la business idea, con coaching dedicato alla preparazione di pitch e di presentazioni in pubblico; dare vita a luoghi e meccanismi di incontro tra startup, finanziatori, investitori e specialisti utilizzando le tecnologie web: è il caso del Market place della finanza per la crescita e l innovazione, la piattaforma coordinata da ASTER per mettere in contatto imprenditori che desiderano sottoporre al mercato la propria idea e attori della finanza. Da più di 10 anni svolgo attività di ricerca e collaboro con fondi di investimento sulle startup in Italia e credo che il panorama non sia mai stato così vitale come è oggi. Purtroppo, però, il nostro paese non esprime ancora pienamente le proprie potenzialità in termini di innovazione tecnologica e di percentuale di startup diventate grandi e di successo, con serie conseguenze sulla produttività delle imprese e la capacità di creare occupazione. Mancano talenti imprenditoriali? Non si direbbe, guardando il numero degli aspiranti startupper. È un problema di soldi? No. Lo stato investe troppo poco ma i soldi, sia pubblici che privati, ci sarebbero, anche se ancora troppo spesso manca la capacità di metterli a sistema per creare massa critica. È un problema di arretratezza tecnologica? Solo in parte, abbiamo diverse eccellenze in questo senso e comunque non è detto che un impresa di successo debba essere per forza hi-tech. Il problema più serio è che le nostre startup troppe volte non sono hi-growth. E questa è una caratteristica necessaria per tutte le startup. Tale problema deriva, a mio avviso, da alcuni limiti nel processo di trasferimento della conoscenza imprenditoriale, sia dal lato domanda (startup) che dal lato offerta (venture capital e incubatori). di crescita, con precisi obiettivi e conoscenza delle necessità produttive. È quindi urgente migliorare il coaching e i modelli di incubazione, soprattutto sviluppando un rapporto strategico con le piccole e medie imprese, vero asset cruciale del sistema economico italiano, spesso in cerca di innovazioni per accrescere produttività e competitività. Dal lato venture capital sarebbe positivo incoraggiare, possibilmente attraverso un programma di incentivi fiscali mirati, forme di co-investimento con fondi internazionali. Ciò consentirebbe, approfittando di un momento economico in cui c è maggiore propensione degli investitori a dividere il rischio, di attrarre risorse sul nostro territorio, di condividere conoscenze e di allargare i mercati per le startup finanziate. Un ultima riflessione sulle banche. Oggi stanno svolgendo una funzione importante come aggregatori e processatori delle informazioni hard e soft sulle startup. La sfida sarebbe di valorizzare queste informazioni attraverso appositi strumenti destinati alle imprese innovative, magari esplorando un loro ruolo nello stimolare il crowdfunding attraverso il legame di fiducia con i loro correntisti, sul modello già seguito in Francia da istituti bancari di primo piano. Tra le possibili azioni a sostegno dell innovazione: preparare le start-up: 1. ad una finanza di impresa consapevole, con percorsi e strumenti di tutoring e di accompagnamento - anche in autovalutazione - della propria investor e credit readiness; Focus delle proposte Percorsi di tutorship per startup con focus su finanza consapevole e comunicazione al mercato della business idea Accesso a piattaforme web di incontro tra startup, finanziatori, investitori e specialisti Dal lato domanda ci sono poche startup veramente competitive, con modelli di business adeguati e in grado di svilupparli. Non bisogna soltanto provare a commercializzare i risultati della propria ricerca (magari attraverso startup di consulenza ) o scatenare la propria creatività con qualche sito consumer che per forza di cose avrà sbocchi limitati rimanendo in Italia; bisogna, invece, sviluppare modelli di business con forti prospettive Focus delle proposte Coaching per le startup orientato allo sviluppo di business sostenibili Rapporto strategico con le piccole e medie imprese Incentivi fiscali rivolti a favorire co-investimenti con fondi internazionali 22 Il Talento di oggi per l impresa di domani Il Talento di oggi per l impresa di domani 23

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