Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro

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1 Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e di lavoro N Assegno di ricollocazione Categoria: Previdenza e lavoro Sottocategoria: Indennità di disoccupazione Entro la fine del mese di novembre si avvierà il progetto Assegno di ricollocazione previsto dal Jobs Act, a favore di coloro che involontariamente hanno perso il posto di lavoro e per coloro il cui stato di disoccupazione perdura anche oltre il periodo di copertura degli ammortizzatori sociali. Il suo importo varierà da a in funzione del rating personalizzato. Premessa L'assegno di ricollocazione è stato introdotto dal Decreto Legislativo n. 22 del , Decreto attuativo della Legge n. 183 del più nota con il termine di Jobs Act. È finanziato dal Fondo per le politiche attive presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Vediamo nel corso di questa disamina gli aspetti fondamentali ed il funzionamento di questa forma di sostegno al reddito. Questa prima fase prevede l'attivazione di circa assegni a favore quindi di altrettanti disoccupati su tutto il territorio nazionale. Assegno di ricollocazione Con l'assegno di ricollocazione si è voluto stabilire un collegamento tra le misure economiche di sostegno al reddito e le funzioni di politiche attive tese ad incentivare la ricollocazione ed il reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti disoccupati o privi di lavoro, purché immediatamente disponibili allo svolgimento e alla ricerca di una nuova attività lavorativa. 1

2 È bene precisare che non si tratta di una prestazione a sostegno del reddito e soprattutto che il destinatario dell'assegno non sarà direttamente il disoccupato bensì il Centro per l'impiego o l'ente di formazione accreditato il quale si opererà nell'attività di ricerca attiva del lavoro a favore del disoccupato iscritto. Le condizioni indispensabili per poter accedere all'assegno di ricollocazione Le condizioni di accessibilità lo stato di disoccupazione da almeno 4 mesi, accertata in data successiva al , ed il conseguente diritto a percepire la Naspi (Nuova Assicurazione Sociale Per l'impiego), entrata ormai a tutti gli effetti in vigore; l'iscrizione ad una banca dati unica meglio identificata come Portare Unico registrazione persone in cerca di lavoro che avrà il compito di gestire il profilo del soggetto interessato ad inserirsi o a reinserirsi sul mercato del lavoro; la partecipazione attiva del soggetto ad un percorso di formazione, di riqualificazione professionale, a percorsi di politiche attive promossi dal Centro per l'impiego ed indicate nel Patto di Servizio sottoscritto tra quest'ultimo Centro ed il lavoratore disoccupato; l'impegno ad accettare eventuali proposte di lavoro in linea al proprio profilo attitudinale e professionale; la disponibilità a svolgere attività di volontariato presso il proprio Comune di residenza. La presentazione da parte del lavoratore disoccupato della domanda di iscrizione al Portale Unico assume la valenza di dichiarazione di immediata disponibilità (D.I.D.) nel caso di chiamata e di proposta al disoccupato di un lavoro. 2

3 Entro il termine di 60 giorni dalla registrazione al portale il disoccupato dovrà essere convocato dal Centro per l'impiego per la sottoscrizione del Patto individuale di Servizio ; strumento indispensabile a definire il profilo individuale di occupabilità e il percorso formativo e di riqualificazione più idoneo da adottare. Come abbiamo individuato nelle condizioni di ammissibilità, il disoccupato potrà essere chiamato a svolgere prestazioni socialmente utili nell'ambito territoriale del proprio Comune di Residenza, senza che ciò precluda la possibilità di sottoscrivere un nuovo contratto di lavoro. Il patto individuale di servizio Tra gli impegni che il disoccupato si assume al fine di poter beneficiare dell'assegno di ricollocazione abbiamo prima individuato quello di sottoscrivere il Patto individuale di servizio, ovvero un accordo sottoscritto tra il Centro per l'impiego o l'ente di Formazione scelto dal disoccupato ed il disoccupato stesso. Sono abilitati a sottoscrivere contratti di ricollocazione, di cui all'art. 17 del Decreto Legislativo n. 22 del , anche le agenzie di somministrazione, di intermediazione per il lavoro, di ricerca e selezione del personale e di ricollocazione autorizzate dal Ministero del Lavoro, nonché tutti gli eventuali organismi, pubblici e privati, accreditati presso le Regioni. Le informazioni contenute nel Patto Individuale di Servizio sono necessarie per meglio definire le condizioni di erogazione e di fruizione dei servizi (ovvero dei corsi di formazione, dei percorsi di riqualificazione professionale, di orientamento e di addestramento). Si definiscono quindi meglio i profili professionali dei soggetti destinatari dei servizi così da favorire meglio l'incontro tra domanda e offerta, l'ingresso occupazionale anche in relazione al fabbisogno concreto ed attuale del mercato. Parimenti nel Patto sarà indicato l'insieme delle iniziative atte a favorire l'individuazione occupazionale più adatta ed ideale in relazione all'individuato rating personale, ovvero profilo di occupabilità del soggetto che sarà seguito da un responsabile del progetto. 3

4 Compito quindi dell'ente accreditato sarà quindi quello di assistere il disoccupato nella ricerca attiva di una nuova occupazione (da qui il termine di politiche attive che presuppongono anche una riqualificazione ed un aggiornamento professionale). L'importo dell'assegno di ricollocazione Abbiamo già detto che l'importo dell'assegno di ricollocazione sarà determinato in relazione al rating personalizzato, ovvero al profilo individuale e professionale del richiedente e conseguente dal livello di potenziale occupabilità del disoccupato, nonché in relazione al grado di difficoltà di ricollocare il disoccupato stesso. Gli importi stabiliti per questa prima fase andranno da un minimo di 1.000,00 ad un massimo di 5.000,00. Come specificato sopra, l'assegno di ricollocazione non costituisce una prestazione a sostegno del reddito in quanto la spendibilità dell'assegno è possibile, entro il termine di 12 mesi, esclusivamente presso gli Enti accreditati, i quali potranno incassarlo solo se l'inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro del disoccupato si sia attuato. Anche per questo motivo non costituiranno reddito fiscalmente imponibile per il soggetto al quale, seppure indirettamente, sono destinati, ovvero il disoccupato. L'Anpal e il Fascicolo Elettronico Individuale Al fine di rendere concretamente attivabile l'assegno di ricollocazione è stato istituito l'anpal (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro); nato quale collaborazione tra Inps, Inail, Enti di Formazione, Agenzie per il Lavoro, Intermediari accreditati, Italia Lavoro e Isfol, allo scopo di creare ed organizzare una rete di specifici servizi con l'obiettivo di migliorare e garantire l'incontro tra la domanda e l'offerta sia in ambito pubblico che privato. Per ciascun soggetto sarà attivato un Fascicolo Elettronico Individuale accessibile a tutti gli operatori interessati, costantemente aggiornato. In questo modo si favorirà l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, mettendo in relazione le aziende che ricercano personale con specifiche qualifiche, abilità, competenze e i lavoratori in cerca di occupazione in possesso di tali requisiti. 4

5 L'aggiornamento di questa banca dati dovrà tenere conto anche delle assunzioni, trasformazioni di rapporto di lavoro, cessazioni e licenziamenti. Il soggetto richiedente quindi non potrà rifiutare la proposta se non in casi particolari. Al fine di non decadere dal diritto all'assegno, non potrà rifiutare l'offerta in presenza dei seguenti presupposti: coerenza con esperienze e competenze maturate; retribuzione superiore del 20% rispetto all'ultima indennità percepita nel mese precedente; durata della disoccupazione; distanza dal domicilio e tempi di trasferimento (ovvero entro i 50 chilometri dal luogo di residenza o sede raggiungibile in non più 80 minuti servendosi dei mezzi di trasporto pubblici). In caso di immotivato rifiuto di una proposta congrua con il proprio profilo e quindi coerente con le proprie esperienze professionali o di mancato rispetto degli impegni con riferimento al percorso di riqualificazione, al soggetto verrà ridotta o addirittura sospesa l'indennità che stava percependo. Decadenza L'assegno di ricollocazione sarà spendibile presso le strutture accreditate più volte citate che forniranno l'assistenza necessaria all'inserimento del soggetto nel mercato del lavoro; consentirà di accedere, in funzione del proprio personale profilo attitudinale, a percorsi di formazione, aggiornamento, riqualificazione professionale così da favorirne l'interesse da parte delle aziende. La domanda del voucher e la conseguente iscrizione al Portale di fatto varrà quale dichiarazione di immediata disponibilità a rispondere alle eventuali chiamate purché per lavori attinenti al proprio profilo individuale. Il disoccupato parziale Il Decreto Legislativo n. 22 del , ha introdotto anche lo status di disoccupato parziale il quale potrà comunque avere accesso al contratto ed al relativo assegno di ricollocazione. 5

6 Rientrano in questa categoria: il lavoratore dipendente o autonomo in cui reddito annuo prevedibile corrisponda a una imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell'ex art. 13 del D.P.R. N. 917/86; la persona che lavora part-time a meno del 70% del tempo e sia alla ricerca di una diversa occupazione; il percettore di un sussidio, in costanza di rapporto di lavoro, quale ad esempio la cassa integrazione, che lavori per meno del 50% delle ore; il percettore di un sussidio, in costanza di rapporto di lavoro, quale ad esempio la cassa integrazione, che lavori per meno del 50% delle ore. - Riproduzione riservata - 6