Fascicoli regionali. su politiche, attori e progetti sull e-government e la Società dell informazione. Aggiornati al 31 ottobre 2008

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1 0H Fascicoli regionali su politiche, attori e progetti sull e-government e la Società dell informazione Aggiornati al 31 ottobre 2008 Accordo di collaborazione fra Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie e Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione del 30 giugno 2008 finalizzato alla realizzazione del Sistema informativo e statistico della Società dell informazione 1

2 Indice 1HGuida alla lettura... 73H3 2HFascicolo regionale Abruzzo... 74H4 3HFascicolo regionale Basilicata... 75H16 4HFascicolo regionale Calabria... 76H25 5HFascicolo regionale Campania... 77H39 6HFascicolo regionale Emilia Romagna... 78H49 7HFascicolo regionale Friuli Venezia Giulia... 79H63 8HFascicolo regionale Lazio... 80H70 9HFascicolo regionale Liguria... 81H83 10HFascicolo regionale Lombardia... 82H93 11HFascicolo regionale Marche... 83H116 12HFascicolo regionale Molise... 84H131 13HFascicolo regionale Piemonte... 85H143 14HFascicolo provinciale Provincia Aut. Di Bolzano... 86H162 15HFascicolo provinciale Provincia Aut. di Trento... 87H171 16HFascicolo regionale Puglia... 88H185 17HFascicolo regionale Sardegna... 89H196 18HFascicolo regionale Sicilia... 90H214 19HFascicolo regionale Toscana... 91H226 20HFascicolo regionale Umbria... 92H238 21HFascicolo regionale Valle d Aosta... 93H248 22HFascicolo regionale Veneto... 94H260 2

3 Guida alla lettura Di seguito si presentano 21 fascicoli contenenti informazioni, aggiornate alla data del 31 ottobre 2008, sull evoluzione del quadro relativo allo sviluppo dell e-government e, più in generale, della Società dell informazione nelle Regioni e Province autonome. I fascicoli sono stati redatti dai singoli CRC, con il coordinamento e la supervisione dello staff centrale di progetto, e validati dai rispettivi coordinatori regionali. Ogni fascicolo è strutturato nelle seguenti sezioni: - evoluzione del quadro strategico regionale sull e-government e la Società dell informazione: elencazione e presentazione sintetica degli strumenti di policy strategici e attuativi, di livello generale, specifico sulla SI e settoriale, che orientano gli interventi dedicati al tema a livello regionale; - attori dell innovazione: aggiornamento del quadro delle competenze politiche, amministrative e tecniche relative ai temi dell e-government e della SI; per ogni Regione, Provincia e Comune capoluogo viene segnalata la presenza della delega politica esplicita sul tema, tecnico-amministrativa e l eventuale partecipazione ad agenzie, strutture di supporto e società miste pubbliche di settore; - avanzamento della progettualità e nuove iniziative: dettagli quali-quantitativi sugli interventi in corso o su nuova progettualità, derivanti da politiche nazionali, regionali e comunitarie, relativi a e-government e Società dell informazione; - focus regionale (opzionale): approfondimento su un tema di specifica rilevanza nella singola regione, teso a valorizzare soprattutto iniziative a carattere territoriale. In base alla reperibilità delle fonti informative, alla disponibilità del dato e al grado di maturazione e avanzamento delle azioni mappate in ciascuna regione, è presente una variabilità delle informazioni, sia in termini quantitativi sia qualitativi. Ciò vale in particolare per quanto riguarda la progettualità, la cui rappresentazione non vuole essere esaustiva degli interventi SI a livello regionale. Rimane ferma la presenza di alcune informazioni minime comuni a tutti i fascicoli, quali la mappatura delle policy di settore e l aggiornamento del quadro degli attori. La maggior parte delle informazioni riportate costituiscono un aggiornamento rispetto a quanto mappato nel Rapporto nazionale sull innovazione nelle regioni d Italia del Tutte le informazioni di dettaglio, oltre ad essere presentate nei fascicoli, vanno a costituire una base dati finalizzata ad elaborazioni e letture trasversali. La base dati è in via di completamento e sarà prossimamente trasmessa al DIT. 3

4 23H Fascicolo regionale Abruzzo sull e-government e la Società dell informazione 2008 Accordo di collaborazione fra Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie e Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione del 30 giugno 2008 finalizzato alla realizzazione del Sistema informativo e statistico della Società dell informazione 4

5 L evoluzione del quadro strategico regionale per l e-government e la SI La Regione Abruzzo nel periodo 2000/2006 è stata impegnata nella realizzazione di un programma di interventi integrati finalizzato allo sviluppo della società dell informazione. Tale impegno è testimoniato dalla conclusione di larga parte dei progetti avviati nel periodo di riferimento e dai risultati raggiunti sia in termini di riduzione del digital divide che di realizzazione di un insieme di servizi applicativi utilizzabili dai cittadini sull intero territorio regionale, in sintonia con le strategie nazionali e comunitarie in ambito di Information and Communication Technology. Per la realizzazione degli obiettivi relativi allo sviluppo della società dell informazione si è delineato nel corso del tempo un complesso quadro di interventi integrati tra loro e finanziati con risorse provenienti da diverse fonti di finanziamento. Tali interventi nel settore ICT sono stati, nel 2001,sistematizzati nel documento strategico PASI, con l obiettivo di guidare la transizione della Regione e della comunità abruzzese nel suo complesso (cittadini, imprese, terzo settore) alla Società dell Informazione ed affermare il ruolo della Pubblica Amministrazione sia in qualità di policy maker che di soggetto attivo ed utilizzatore di tutte le opportunità messe a disposizione dalla Società dell Informazione stessa. Il nuovo Piano Strategico di Sviluppo Regionale per la Società dell Informazione, in approvazione, ha come obiettivo quello di consolidare, rafforzare e sviluppare quanto realizzato negli anni nel segno dell innovazione continua e della creazione di un community interoperante. In particolare gli obiettivi da perseguire risultano essere: promuovere l utilizzo delle nuove ICT come strumento strategico per attuare il processo di rinnovamento sia a livello di amministrazioni regionali che della P.A.L. e conferire piena efficienza ed efficacia al processo di decentramento e, in più generale, all azione amministrativa regionale e degli Enti locali; supportare il rafforzamento della competitività del sistema produttivo abruzzese; contribuire al progressivo superamento delle barriere fisiche che impediscono alle aree interne di crescere alla stessa velocità delle aree regionali più avanzate realizzando un tessuto omogeneo in ambito ICT; recuperare il gap esistente tra la Regione Abruzzo ed altre realtà più avanzate attraverso una serie di azioni quali: o o o integrazione dei modelli e processi di e-government con il coinvolgimento di tutte le strutture della P.A. ed enti locali abruzzesi; consolidamento e potenziamento delle infrastrutture di rete, elaborative ed applicative della Regione Abruzzo; educazione all utilizzo delle tecnologie ICT e alla loro diffusione sia a livello di P.A. regionale e locale; sviluppare i rapporti di cooperazione tra gli Enti della P.A., i cittadini e le imprese. Nell ambito del contesto sopra delineato il modello logico architetturale di riferimento prevede che ci siano un insieme di Enti, tra loro connessi e cooperanti, dotati ciascuno di una infrastruttura di comunicazione ed elaborativa omogenea ed operante secondo protocolli standard. Gli Enti, siano essi sedi della P.A.L., imprese o centri (mediateche, centri culturali, associazioni, ) sono visti come nodi logici della rete di trasporto IP multidominio della Regione, la ComNet-RA, la quale raccoglie il traffico dalla rete di accesso supportando le esigenze di connettività degli utenti collocati nelle diverse aree geografiche. Il collegamento tra tipologie di utenti così diversi, nell ambito della ComNet-RA, viene realizzato attraverso il ricorso a modelli di reti private virtuali (Intranet, Extranet) 5

6 con tecnologia VPN per le quali il punto di raccolta e terminazione è costituito dai centri diversi elaborativi regionali (Regione Abruzzo, Abruzzo Engineering, ARIT). Nel Piano Strategico di Sviluppo Regionale per la Società dell Informazione le aree principali che saranno oggetto di intervento sono di seguito riportate: Infrastruttura di comunicazione integrata a banda larga Interoperabilità e Cooperazione Applicativa PA Digitale Servizi pubblici innovativi in ambito E-Government Sanità Elettronica Protezione e Vigilanza Ambientale Infomobilità Beni Culturali Miglioramento della disponibilità di servizi ICT alle imprese Capitale Umano Tali aree derivanti e collegate anche alle indicazioni emerse dalle risultanze del precedente programma consentono di definire uno schema organico in grado di proseguire sulla scia delle azioni effettuate e nel contempo affrontare le tematiche emergenti a livello nazionale e internazionale in ambito E-Government. Tale strategia ha come obiettivo principale quello di promuovere una reale trasformazione verso una economia fondata sulla conoscenza in cui gioca un ruolo fondamentale anche la capacità da parte del tessuto produttivo regionale di affacciarsi e di competere nei settori ad alta tecnologia ed a maggior valore aggiunto. Sotto tale punto di vista le analisi dei settori strategici di intervento dimostrano come il territorio regionale esprima tutte le potenzialità per avviare con successo azioni che mirano a sviluppare settori industriali ad alto contenuto tecnologico anche nello specifico segmento ICT. Di conseguenza lo sviluppo della società dell informazione e della nuova economia riveste un ruolo cardine nelle politiche regionali, anche in completo accordo con quanto previsto dagli orientamenti approvati dalla Commissione europea per le azioni innovative, per consentire la riduzione del deficit d innovazione rispetto alla regioni più avanzate. In un tale contesto la Regione Abruzzo ha individuato dei macro obiettivi all interno del quale collocare delle specifiche azioni operative ed in particolare: 1. Potenziare il sistema infrastrutturale nel segmento ICT ed in particolare quello relativo alle comunicazioni integrate attraverso la realizzazione di una infrastruttura di comunicazione integrata a larga banda diffusa capillarmente sull intero territorio regionale per sostenere e diffondere l uso e l integrazione delle reti telematiche tra le amministrazioni pubbliche, i cittadini e le imprese. 2. Realizzare un sistema completamente integrato di E government (Electronic Government) regionale che faciliti il collegamento al sistema dei servizi pubblici e ad aree dei servizi ai cittadini. Il tutto collegato al concetto della centralità del cittadino utente ed orientato al modello di erogazione di servizi con livelli di qualità ed affidabilità operanti nel rispetto delle normative sulla sicurezza e sulla privacy. 3. Migliorare la disponibilità dei servizi ICT alle imprese attraverso la realizzazione di specifici servizi di comunicazione, integrazione ed interoperabilità che consentano di semplificare le interazioni con la Pubblica Amministrazione e permettano di facilitare l introduzione all interno delle aziende ed in particolare delle PMI di quegli strumenti ICT che consentono di progredire nel segmento dell innovazione tecnologico che è alla base del processo di 6

7 selezione competitiva attualmente operante in un modello di concorrenza in ambiente globale. All interno dei macro-obiettivi individuati possono essere direttamente ed indirettamente collocate delle specifiche azioni attuative che per maggior semplicità espositiva sono state definite sulla base di specifiche tematiche omogenee. Tabella 1: La strategia regionale per l innovazione e la SI in Abruzzo Titolo policy Estremi di Linee di azione/obiettivi approvazione Programma Operativo Asse III Società dell informazione C(2007) 3980 Regionale - Regione Abruzzo Obiettivi specifici: II.1 e II.2 del FESR Obiettivi operativi: II.1.1, II1.2, II2.1, II 2.2, II 2.3 Piano Strategico di Sviluppo in corso di Regionale per l Innovazione e approvazione la Società dell Informazione Fonte: Osservatorio CRC Cnipa, 2008 Il dettaglio delle azioni e degli obiettivi, specifici e operativi, del Piano Operativo FESR sono riportati sinteticamente nella tabella sottostante. Principalmente le attività previste si differenziano in base al target oggetto degli interventi: le imprese per il potenziamenti di servizi ICT ad esse dedicati da una parte, il territorio e i cittadini che ne fanno parte per gli interventi di riduzione del divario digitale a partire da quello infrastrutturale. Tabella 2: La Società dell informazione nel POR FESR Abruzzo Asse Obiettivo specifico Obiettivo operativo Azione/attività Asse III Società dell informazione Fonte: Osservatorio CRC Cnipa, 2008 Promuovere l attrattività e la competitività del territorio regionale, attraverso politiche di custodia e prevenzione dell ambiente naturale volte alla riduzione degli squilibri territoriali, alla valorizzazione del capitale naturale nonché al miglioramento della qualità della vita delle aree urbane e delle zone di montagna. III.1 Sviluppare servizi per le PMI nel campo della Società dell informazione III.2 Promuovere le infrastrutture di banda larga nelle aree montane ed i relativi servizi III.1.1 Miglioramento della disponibilità di servizi ICT per le imprese III.2.1 Potenziamento delle reti immateriali (banda larga) nelle aree di montagna III.2.2 Miglioramento della disponibilità di servizi ICT per i cittadini delle aree montane Tabella 3: Le linee di intervento settoriale per la SI Titolo policy Estremi di approvazione Linee di azione/obiettivi Piano Sanitario Regionale Un sistema di garanzie per la salute POR FSE Regione Abruzzo Fonte: Osservatorio CRC Cnipa, 2008 DCR del 4/03/2008 C(2007) 5495 del Asse Adattabilità 7

8 Tabella 4: La Società dell informazione nel POR FSE della regione Abruzzo Asse Obiettivo specifico Obiettivo operativo Adattabilità Sistemi di formazione continua e sostenere l'adattabilità dei lavoratori Favorire l'innovazione e la produttività attraverso migliore organizzazione e qualità del lavoro Sviluppare politiche e servizi per l anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l imprenditorialità Fonte: Osservatorio CRC Cnipa, 2008 Azioni di aggiornamento nei distretti produttivi e nei comparti economici strategici, anche in un'ottica di adattamento alle innovazioni tecnologiche e organizzative (ICT e imprese di rete) Azioni di formazione, comunicazione e formazione sulla cultura dell innovazione e sull implementazione delle politiche per l innovazione Formazione e sperimentazione di modelli per l erogazione di servizi on-line alle imprese da parte degli enti locali Azioni finalizzate a formare le figure professionali dei mediatori della conoscenza, idonee a favorire il trasferimento delle innovazioni tecnologiche e organizzative al sistema produttivo, con particolare riguardo alle PMI Percorsi integrati diretti a soggetti occupati in posizioni manageriali e/o in ruoli chiave per lo sviluppo e l innovazione delle imprese finalizzati alla acquisizione di elevate competenze interdisciplinari tecnicoscientifiche e/o gestionali e/o organizzative, incentrate su conoscenze in materia di R&S, ingegnerizzazione, ICT, management, internazionalizzazione, prototipazione ecc. Attivazione di servizi e iniziative a supporto delle PMI, con particolare riferimento alle strategie nel campo dell innovazione tecnologica Sanità Elettronica nel Piano Strategico di Sviluppo Regionale per l Innovazione e la Società dell Informazione All interno del piano strategico SI, la sanità è individuata come settore primario di intervento delle ICT in ottica di semplificazione, risparmio, efficienza/efficacia. Il rinnovamento del sistema sanitario deve necessariamente passare attraverso una riorganizzazione dei processi assistenziali ed un rinnovamento delle soluzioni. In questa ottica l ICT può risultare l elemento cruciale per migliorare l efficienza e la qualità dei modelli organizzativi e pratici. Le nuove soluzioni informatiche, infatti, offrono la possibilità di condividere le informazioni cliniche individuali in modo da facilitare la cooperazione tra operatori sempre più specializzati e per normalizzare e standardizzare gli interventi sempre più frammentati a causa del numero sempre crescente di strutture sanitarie che un paziente si trova ad affrontare nel suo percorso clinico. Un aspetto centrale per l efficacia dell informazione sanitaria è quello della sua accessibilità. Il punto cardine in tale ambito risulta quello dell interoperabilità semantica tra le applicazioni, cioè la possibilità di scambiare o condividere informazioni cliniche tra sistemi informativi eterogenei (che fanno riferimento, per lo più, a strutture sanitarie differenti), in modo che i dati risultino elaborabili secondo le necessità dell assistenza e del governo clinico. Tuttavia non è sufficiente garantire una cooperazione efficace tra gli operatori sanitari, in quanto risulta oggi sempre più necessario il bisogno non solo di definire quali dati clinici devono essere raccolti (Dataset Clinici), ma anche di specificare in quali circostanze debbano essere acquisiti e quando debbano essere scambiati. L obiettivo primario è quello di contribuire al raggiungimento della completa interoperabilità ehealth non solo a livello nazionale ma in generale a livello europeo; da qui la necessità di instaurare un dialogo per il raggiungimento di tale scopo, dando particolare 8

9 importanza alla creazione di un processo, attraverso il quale possano essere raccolti in maniera appropriata e concreta tutte le attività che lo riguardano. L obiettivo principale è, perciò, quello di contribuire a creare mezzi, con i quali medici professionisti autorizzati possano ottenere un accesso diretto alle informazioni essenziali sulla salute del paziente, previa il suo consenso e con il pieno rispetto della sua privacy e secondo i requisiti cogenti. Tali informazioni potranno, poi, essere immesse in opportuni archivi elettronici sanitari o medici, nel patient summary ed in dati d emergenza, accessibili da qualunque parte. Infine nel segmento dell educazione, istruzione e formazione gli interventi operativi dovranno: cercare di aumentare la consapevolezza dei propri cittadini sui benefici derivanti dall introduzione di standard elettronici per l archiviazione di informazioni sanitarie e della loro interoperabilità, agendo, in particolare, sui sistemi di comunicazione, sulle strutture sanitarie pubbliche e private, sulle compagnie d assicurazione ed altri stakeholder; pensare alle caratteristiche dell istruzione di medici e personale sanitario su tali sistemi elettronici; porre particolare attenzione alla formazione ed all istruzione sui sistemi elettronici di archiviazione, di immagazzinamento e di elaborazione di informazioni cliniche, oltre che sul consenso informato dei pazienti e sulle leggi che lo riguardano; promuovere, contestualmente a quanto detto prima, campagne d informazione per tutti i cittadini, in particolare per i degenti. Tali strumenti dovranno porsi l obiettivo di rendere più chiari gli effettivi benefici per l utilizzo di informazioni sanitarie per la propria salute, puntando l attenzione in particolare sul fatto che, così, potranno ricevere trattamenti sanitari direttamente nelle proprie abitazioni. Società dell Informazione nel Piano sanitario Tra gli obiettivi espressi nel Piano sanitario verso innovazione e Società dell informazione, l'implementazione della ricerca e innovazione tecnologica in ambito medico, la creazione di alcuni Sistemi informativi tematici (su patologie/organizzazioni) per avvicinare il cittadino e aumentare efficienza sanitaria. Come per la maggior parte dei documenti di pianificazione settoriale sanitaria regionali in ottemperanza delle indicazioni nazionali, anche il Piano sanitario abruzzese pone l attenzione sull importanza del sistema informativo sanitario come strumento di governo e gestione dei servizi sanitari. Questo ha una insostituibile funzione gestionale ed è finalizzato a produrre elementi conoscitivi a supporto dei processi decisionali dei responsabili delle funzioni di governo e di gestione del Sistema Sanitario Regionale, delle aziende sanitarie regionali e, in considerazione della natura e delle caratteristiche del fabbisogno conoscitivo specifico, dei riferimenti di Sistema a livello nazionale. Si sottolinea inoltre l attenzione prestata allo strumento di teleconsulto. Il teleconsulto su un esame può essere realizzato molto semplicemente mediante distribuzione web delle immagini: ogni PACS può essere interfacciato ad internet mediante un web server, per fornire le immagini di un esame, dietro accesso autenticato, mediante username e password. Un teleconsulto più completo può essere realizzato mediante interfacciamento ad internet del sistema informativo radiologico (RIS-PACS): un web-ris permette di estendere tutte le funzioni di lavoro della radiologia oltre i limiti della rete locale. Il teleconsulto, pur non risolvendo il problema della carenza organica di radiologi, se inserito 9

10 in modello organizzativo aggiornato, nel rispetto dei carichi di lavoro e sulla base di percorsi diagnostici condivisi, risulta essere un valido strumento per affrontate questa fase di trasformazione del SSR. Un modello di teleconsulto semplice ed efficace può essere costituito da un web- RIS-PACS con doppia modalità di accesso: 1. una modalità più ampia riservata agli operatori della rete radiologica che accedono mediante il Web-RIS-PACS all'intero sistema Radiologia; 2. una modalità ristretta che permette al solo medico autorizzato dal paziente ad accedere alle immagini di un singolo esame. 10

11 Gli attori dell innovazione per l egovernment e la SI Rispetto al quadro degli attori SI illustrato nel Rapporto Innovazione 2006 non si registrano sostanziali differenze. La mappatura delle competenze politiche e amministrative è quello riportato nella tabella 5. Tabella 5: Gli attori dell innovazione nella Regione Abruzzo Livello amministrativo Regione Abruzzo Competenza politica (in attesa di ridefinizione in base alle elezioni amministrative del 30/11-1/12/2008) Competenza gestionale interna Struttura speciale di supporto Sistema Informativo Regionale Società/agenzie partecipate Agenzia Regionale per l Informatica e la Telematica (ARIT) Province Chieti L Aquila Pescara Teramo Comuni capoluogo Chieti L Aquila Pescara Teramo Fonte: Osservatorio CRC Cnipa, 2008 Si ritiene di particolare interesse descrivere il modello di governo regionale previsto per l attuazione e il supporto del nuovo Piano strategico per la SI. Per realizzare gli obiettivi individuati all interno del piano strategico nell ambito della Società dell Informazione nella Regione Abruzzo si utilizza un insieme di strutture di governance caratterizzate da un elevato grado di know-how tecnico e tecnologico e da una necessaria esperienza applicativa specifica per le aree di competenza. Di seguito (figura 1) sono quindi descritte le strutture di governance con i relativi ruoli e la loro collocazione all interno del quadro di insieme anche in funzione delle attività esercitate. 11

12 Figura 1 il quadro di riferimento per le strutture di governance regionale per la SI In tale quadro oltre alla Regione Abruzzo, direttamente espressa attraverso la Struttura Speciale di Supporto Sistema Informativo Regionale (S.I.R), sono individuate l ARIT e l Abruzzo Engineering strutture regionali strumentali e funzionali all esecuzione delle attività operative il cui coordinamento è di competenza del SIR. Esistono poi delle altre strutture ed in particolare il Centro Regionale di Competenza per l'e-government e la Società dell'informazione, ed i Centri di Servizio Territoriali che hanno un compito non specificatamente operativo e riferiscono funzionalmente ed in termini di coordinamento alle strutture regionali e che possono essere utilizzate per facilitare nel territorio la diffusione dell e-government e lo sviluppo della Società dell Informazione. Tali strutture concentrano nei fatti l insieme delle risorse intellettuali e strumentali dell intera regione nell ambito ICT ed è quindi indispensabile privilegiare una modalità armonizzata di cooperazione tra le stesse per focalizzare lo sforzo complessivo e realizzare in modo efficace ed efficiente le azioni operative necessarie per il raggiungimento degli obiettivi previsti all interno del Piano Strategico di Sviluppo Regionale per la Società dell Informazione. Le strutture di governance hanno quindi come principale obiettivo quello di essere lo strumento operativo di attuazione del Piano Strategico in modo da collegare il dominio della PA regionale al sistema economico, sociale ed imprenditoriale regionale, con particolare riferimento ai cittadini ed alle PMI ponendo a disposizione degli stessi sia servizi che competenze e conoscenze in ambito ICT. Nello specifico al SIR sono riservate le attività di programmazione, coordinamento e monitoraggio, oltre a quelle di pianificazione strategica degli interventi e delle interazioni con gli enti ed organismi regionali, nazionali ed internazionali in modo da garantire il pieno e completo rispetto del quadro d insieme in funzione degli obiettivi da raggiungere. Inoltre SIR risulta essere Centro di competenza per l interoperabilità e la cooperazione applicativa tra le regioni e le amministrazioni sovraregionali. Il SIR coordina direttamente in termini funzionali ed operativi il Centro Regionale di competenza per l E-Government e la Società dell Informazione La società operativa regionale Abruzzo Engineering ha come sua mission la riduzione del digital divide all'interno del territorio regionale e la rimozione del gap tecnologico che divide le zone non raggiunte da servizi detti "a larga banda" dai grandi centri urbani attraverso la realizzazione di una infrastruttura di rete multiservizio che si basa sull'integrazione di tecnologie di comunicazione wired e wireless altamente innovative. Questa infrastruttura dovrà essere realizzata capillarmente ed essere dotata di tutti i servizi di base tipici di una rete di un operatore di telecomunicazioni potenzialmente 12

13 utilizzabile da diversi fornitori di servizio. Ad Abruzzo Engineering sono riservate le attività progettuali, realizzative e gestionali connesse alla infrastruttura di comunicazione integrata multi servizio a banda larga regionale ed a tutti i servizi di primo livello ad essa connessi (connettività, monitoraggio, telecontrollo, vigilanza, protezione civile, telemedicina, ecc.) che richiedono metodiche standardizzate tipiche in ambito operatori di telecomunicazione connesse anche alla erogazione di specifici livelli di qualità del servizio. All ARIT sono riservate invece le attività progettuali, realizzative e gestionali connesse a specifici servizi di secondo livello erogati agli Enti o tramite gli stessi ai cittadini mediante l utilizzo della rete a banda larga con particolare riferimento a servizi evoluti nel segmento e-government ai diversi livelli (Sanità Elettronica, Sicurezza, Interoperabilità e Cooperazione Applicativa, Turismo Culturale, Servizi al cittadino, Servizi alle imprese, ecc.). Il Centro Regionale di competenza per l e-government e la Società dell Informazione ha il compito di integrare a armonizzare le politiche nazionali in campo di e-government con quelle locali, sviluppando la cooperazione e il coordinamento tra i livelli di governo nei sistemi regionali, e, in aggiunta, di supportare uno sviluppo armonico ed equilibrato della società dell'informazione sul territorio nazionale, rendendo tutti gli Enti Locali soggetti partecipi di questo sviluppo. Per questo motivo la mission primaria è finalizzata a supportare gli Enti Locali, rafforzandone le competenze nella definizione e attuazione di programmi e progetti per la diffusione della SI. 13

14 L avanzamento della progettualità e nuove iniziative Rispetto il precedente quadro fornito dal Rapporto Innovazione 2006, si intende qui illustrare maggiormente nel dettaglio le attività previste sul POR FESR che si tradurranno in nuova progettualità SI. Attività III.1.1 Miglioramento della disponibilità di servizi ICT per le imprese Attraverso il potenziamento dei servizi ICT (e-business, e-commerce, tracciabilità agroalimentare, ottimizzazione logistica) e delle infrastrutture informatiche connesse, si potrà raggiungere una crescita più armoniosa di tutto il sistema produttivo regionale realizzando un sostanziale incremento dell accessibilità a nuove applicazioni e servizi da parte delle PMI delle aree montane. I servizi alle imprese che il PO FESR intende facilitare sono quelli finalizzati a sostenere le PMI nell interazione di cluster e/o di filiera, fornendo loro la possibilità di accedere alle tecnologie informatiche anche quando appartengono a contesti tecnologicamente disagiati, come le zone montane. Tali obiettivi vengono perseguiti attraverso la realizzazione di piattaforme a supporto della qualità e tracciabilità dei prodotti, e dei servizi logistici di filiera, portali web che favoriscano l interazione tra PMI e PA e rendano possibile azioni di marketing territoriale, nonché lo sviluppo di interfacce comuni, sistemi di autenticazione, sistemi di portabilità dell identità, ecc. In particolare la tracciabilità agroalimentare, opportunamente integrata con sistemi di e-business, consentirà di valorizzare la qualità dei prodotti locali, incrementando la competitività delle imprese e favorendo lo sviluppo del territorio. In questo modo si punta ad agevolare l accesso e l utilizzo delle PMI agli strumenti ICT a disposizione dall innovazione tecnologica, favorendone l introduzione nel loro interno e rafforzandone così le capacità di innovazione di prodotto, di processo e di servizio. L Attività si articola in due fasi di attuazione: la prima in cui l Amministrazione svilupperà gli strumenti necessari per l erogazione dei servizi alle imprese (Piattaforme tecnologiche per l ebusiness, l e-commerce, la tracciabilità agroalimentare, gli strumenti di ottimizzazione logistica); la seconda fase prevede l effettivo accesso delle imprese ai servizi attraverso il cofinanziamento di sistemi periferici (postazioni di lavoro, apparati per la tracciabilità, etc.). Attività III.2.1. potenziamento delle reti immateriali (banda larga) nelle aree di montagna Questa azione mira a diffondere la banda larga nelle zone interne di montagna intervenendo nel rispetto dei principi della necessità (nelle aree interne ove si registra un chiaro fallimento del mercato), della neutralità tecnologica e della proporzionalità (il finanziamento pubblico sarà infatti limitato alla quota necessaria a raggiungere costi/ricavi per ciascuno degli interventi infrastrutturali necessari). In particolare, si intende con questa azione facilitare l accesso ai servizi a banda larga da parte delle amministrazioni locali e nel contempo promuovere la competitività territoriale attraverso gli strumenti legati alla Società dell Informazione per promuovere la localizzazione di nuove imprese in territori svantaggiati. Il progetto dovrà perseguire, come indicato anche nel Master Plan sulla banda larga redatto dalla Regione, anche l obiettivo della massima utilizzazione di infrastrutture già disponibili alla Regione e riutilizzabili (in particolare l anello di trasporto in fibra ottica già realizzato che connette i quattro capoluoghi di provincia e tre comuni rilevanti per densità di popolazione). Tale intervento dovrà pertanto essere realizzato puntando a fornire un infrastruttura a banda larga che fornisca almeno 4Mbps alle amministrazioni locali, in modo da agevolare la fruizione di servizi ICT. 14

15 Attività III.2.2. Miglioramento della disponibilità di servizi ICT per i cittadini delle aree montane Questa attività è volta potenziare i servizi ICT e delle infrastrutture informatiche connesse, anche mediante l'utilizzo di nuove tecnologie da parte della Pubblica Amministrazione nelle zone interne di montagna (anticipazione dell'offerta per stimolare la domanda potenziale) per ottenere una crescita equilibrata, un miglioramento dell accessibilità immateriale e una completa fruizione di servizi su tutto il territorio regionale. Fornendo strumenti tecnologici adeguati alle amministrazioni locali è possibile offrire al cittadino servizi avanzati, sfruttando i vantaggi offerti dall uso delle tecnologie dell informazione, come ad esempio: la tele assistenza e l e-health; l e-government. Il progetto dovrà prevedere la realizzazione di un sistema integrato che sia in grado di concentrare la piattaforme tecnologiche e di erogare servizi agli enti pubblici. La realizzazione del Centro Operativo dovrà tener conto delle progettualità già sviluppata da parte della Regione Abruzzo, l integrazione e valorizzazione delle piattaforme applicative già in possesso dell Amministrazione. Il sistema integrato sarà costituito da un Centro Operativo che avrà il compito di implementare le piattaforme tecnologiche in grado di erogare tali servizi. Tale intervento risulta complementare all Attività III.2.1 in quanto abilita la fruizione di servizi informatici avanzati da parte degli enti locali attraverso la riduzione del digital divide. 15

16 24H Fascicolo regionale Basilicata sull e-government e la Società dell informazione 2008 Accordo di collaborazione fra Dipartimento per l Innovazione e le Tecnologie e Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione del 30 giugno 2008 finalizzato alla realizzazione del Sistema informativo e statistico della Società dell informazione 16

17 L evoluzione del quadro strategico regionale per l e-government e la SI L obiettivo di questo paragrafo è quello di fornire un quadro aggiornato all anno in corso delle politiche per l e-government e la società dell informazione. L ambito di osservazione riguarda in primo luogo la strategia regionale dedicata alla SI e all e-government, compresi piani specifici per lo sviluppo di infrastrutture e servizi a banda larga; poi va ad osservare l asse e gli obiettivi operativi e le azioni dedicate alla SI all interno dei POR FESR In alcuni casi si passano in rassegna le politiche settoriali con interventi SI, dalla sanità alla formazione, ecc. Per questo motivo, anche in Basilicata, viene preso in considerazione il piano sanitario e gli interventi dedicati alla sanità elettronica, alla razionalizzazione del back office, ecc. piuttosto che il POR FSE Per la Regione Basilicata viene dato maggiore risalto all interno del fascicolo alle linee contenute nel POR FESR, che dovrebbero essere di orientamento al Piano SI aggiornato, che nella versione precedente era fortemente connesso al POR Viene inoltre dato spazio alla politica per la riduzione del digital divide, ad oggi di particolare rilievo nella regione. Tabella 1: La strategia regionale per l innovazione e la Società dell informazione in Basilicata Titolo policy Estremi di approvazione Linee di azione/obiettivi Programma Operativo Regionale - Regione Basilicata FESR C(2007) 6311 del Piano banda larga Basilicata No Digital Divide Fonte: Osservatorio CRC Cnipa, 2008 In fase di approvazione Asse II - Società della conoscenza Obiettivi specifici: II.1 e II.2 Obiettivi operativi: II.1.1, II1.2, II2.1, II 2.2, II 2.3 Superamento del digital divide infrastrutturale Di seguito viene indicata, dal punto di vista dei contenuti trattati, la suddivisione degli obiettivi specifici e operativi dell Asse II indicato in tabella. Tabella 2: Il POR FESR per la SI in Basilicata Asse Obiettivo specifico Obiettivo operativo Asse II - Società della conoscenza II.1 Sostegno alla domanda di innovazione delle imprese finalizzata all innalzamento della competitività del sistema produttivo regionale attraverso il rafforzamento II.1.1 Incentivare gli investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale da parte di imprese in collaborazione con organismi di ricerca prevalentemente nell ambito di distretti tecnologici e cluster produttivi 17

18 delle reti di cooperazione tra imprese ed organismi di ricerca II.2 Diffusione delle nuove tecnologie e dei servizi avanzati connessi all impiego dell ICT, rafforzando i processi di modernizzazione della P.A. e di innovazione delle PMI II.1.2 Rafforzamento delle attività di trasferimento tecnologico (azioni di assistenza e accompagnamento all innovazione, auditing tecnologico e organizzativo, acquisizione di servizi avanzati) delle innovazioni dal sistema della ricerca a quello delle imprese II.2.1 Potenziamento delle reti regionali dell Information and Communication Technology II.2.2 Rafforzamento dei processi di innovazione della Pubblica Amministrazione mediante il ricorso alle nuove Tecnologie dell Informazione e Comunicazione II.2.3 Sostegno all innovazione di prodotto e di processo nelle PMI e nelle microimprese mediante il ricorso alle nuove Tecnologie dell Informazione e Comunicazione Tabella 3: Le linee di intervento settoriale per la SI in Basilicata Titolo policy Estremi di Linee di azione/obiettivi approvazione Obiettivi di salute e di programmazione economico finanziaria delle Aziende Sanitarie della Regione Basilicata anno DGR 1713 del 27 ottobre 2006 Piano banda larga Basilicata No Digital Divide Fonte: Osservatorio CRC Cnipa, 2008 In fase di approvazione Raccordo tra Aziende Sanitarie e MMG/PLS per quanto riguarda i progetti di telemedicina e di medici in rete Promozione e sviluppo della società dell informazione e della conoscenza per quanto concerne le politiche di e-health Superamento del digital divide infrastrutturale In Basilicata, l ambito sanitario, come testimoniano i progetti illustrati all interno del terzo paragrafo, è uno dei settori in cui maggiore è stata l applicazione delle ICT e in generale delle azioni proprie della Società dell informazione per innovare servizi e amministrazioni coinvolte. Uno degli ultimi provvedimenti di regolazione del comparto, il documento Obiettivi di salute e di programmazione economico finanziaria delle Aziende Sanitarie della Regione Basilicata anno , contiene infatti alcuni degli orientamenti che hanno informato la progettualità SI in ambito sanitario. Da una parte si sottolinea l importanza delle ICT per uso tecnico-medicale, nella telemedicina, e del raccordo tra le strutture deputate all interfaccia col cittadino/paziente (ad esempio progetti di Medici in rete). Dall altra si evidenzia la promozione/adesione da parte della Regione a progetti volti alla realizzazione della società dell informazione e della conoscenza, sostenendo la puntuale attuazione delle iniziative regionali della Società dell Informazione in ambito sanitario e sociale; il potenziamento dell infrastruttura tecnologica delle reti territoriali e interaziendali del Servizio Sanitario Regionale (SSR); la messa a punto di flussi informativi regionali e il controllo sulla tempestività e qualità dei flussi informativi aziendali; la predisposizione efficiente degli strumenti telematici di informazione, accessibilità, telemedicina e refertazione a distanza in connessione con gli obiettivi di diffusione e potenziamento dell assistenza territoriale. 18

19 Le politiche per la riduzione del Digital Divide in Basilicata La Regione Basilicata, in coerenza con quanto previsto dalle Linee Guida per i Piani territoriali per la banda larga, tra i mesi di aprile e maggio 2008 ha realizzato un indagine sugli operatori di telecomunicazione di rete fissa, mobile e wireless che offrono o che hanno intenzione di offrire i propri servizi di connettività a banda larga sul territorio regionale. Tale indagine è stata utilizzata per la definizione del Piano No Digital Divide finalizzato al superamento del digital divide sul territorio per cittadini e imprese e di assicurare nel contempo adeguata connettività agli Enti e alle sedi della Pubblica Amministrazione. Il piano si svolgerà secondo una duplice programmazione temporale: Superamento del digital divide di prima generazione entro il 2010, per offrire almeno livelli di servizio base (a partire da 640 Kbps fino ad arrivare ai 4-7 Mbps) all intera popolazione regionale; Superamento del digital divide di seconda generazione entro il 2013, con l aumento delle prestazioni rese disponibili alla popolazione fino ad almeno 20 Mbps Per ulteriori informazioni o aggiornamenti è anche attivo il sito: 25Hhttp://nodigitaldivide.basilicatanet.it/index.htm Il termine digital divide indica il divario fra chi abita in zone dove sono disponibili infrastrutture e servizi a banda larga e chi abita in aree remote, ove tali infrastrutture e servizi non sono disponibili. Tale problema è strettamente legato alla difficoltà degli operatori di telecomunicazioni di garantire l evoluzione dei collegamenti telefonici delle famiglie verso infrastrutture a banda larga, che siano disponibili in modo capillare sul territorio. L analisi dettagliata del problema del digital divide deve passare attraverso la distinzione tra generazioni successive di digital divide (e conseguentemente di banda larga). Il digital divide di prima generazione riguarda quei territori e quella popolazione esclusi dal livello di servizio base (a partire da 640 Kbps fino ad arrivare ai 4-7 Mbps resi disponibili dal servizio ADSL) di connettività a banda larga. La copertura a banda larga risulta fortemente differenziata sul territorio e, nonostante l elevato livello di copertura nazionale (94% della popolazione a dicembre 2007), sono ancora molte le regioni in cui la disponibilità di servizi a banda larga è inferiore alla media. L 80% della popolazione regionale risiede in comuni in cui la copertura a banda larga è pressoché totale. Un numero ancora considerevole di comuni (il 32%) risulta invece praticamente privo di copertura, con una popolazione residente pari al 10% del totale. La ridotta densità abitativa, che si ripercuote in un elevato numero di centrali di piccole dimensioni, rende particolarmente critico il ritorno degli investimenti per l abilitazione dei servizi a banda larga. 19

20 Copertura ADSL Velocità disponibili Vincoli strutturali 20

21 La disponibilità o meno della tecnologia ADSL2+, che garantisce un significativo aumento delle prestazioni dei collegamenti (fino 20 Mbps di banda disponibile contro i 4-7 Mbps dell ADSL base), permette di individuare i territori e la popolazione in digital divide di seconda generazione, esclusi da tale disponibilità di servizio. Sebbene in rapido aumento negli ultimi anni, la disponibilità di un tale servizio di connettività avanzato in Basilicata è ancora limitato a circa il 20% della popolazione (a dicembre 2007). Figura 1 Digital Divide di seconda generazione Popolazione in DD (.000) Popolazione in DD 1 Generazione: Popolazione in DD 2 Generazione: Popolazione in DD (%) 100% % % % % 0 Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino Alto Adige Umbria Valle d'aosta Popolazione in DD 1G Popolazione in DD 2G % Popolazione in DD 2G Fonte: Osservatorio Banda Larga - Between, dicembre 2007 Veneto 0% La Regione Basilicata intende partecipare allo sviluppo di un sistema di connettività a banda larga su tutto il territorio per contribuire ad offrire nuove opportunità di sviluppo e far uscire il territorio regionale dall isolamento tecnologico, ricercando: Lo sviluppo socio-culturale, economico e territoriale per la popolazione regionale. La competitività delle imprese; L efficienza e l efficacia della Pubblica Amministrazione; 21

22 Gli attori dell innovazione per l egovernment e la SI Le strutture gestionali interne della Regione Basilicata deputate alla programmazione ed implementazione degli interventi previsti per lo sviluppo della società dell informazione e per la diffusione dell e-government, sono: l Ufficio Società dell Informazione, l Ufficio Autonomie Locali e l Ufficio Sistemi Informativi Regionali e Statistica. Attualmente l ufficio Società dell Informazione e l Ufficio Sistemi Informativi Regionali e Statistica sono sotto la stessa dirigenza. L Ufficio Società dell Informazione è il responsabile principale delle politiche di innovazione per l e-government e la società dell informazione a livello regionale. L Ufficio ha il compito di progettare e gestire gli interventi progettuali finalizzati a dotare il territorio regionale di un infrastruttura a banda larga che collegherà gli enti centrali e periferici della Regione Basilicata, consentendo così la fruizione di servizi evoluti a cittadini e imprese. Il compito istituzionale fondamentale dell ufficio SIRS nasce dall esigenza di innovare i servizi interni ed esterni all Ente e di dare piena attuazione al Codice dell amministrazione digitale soprattutto per quel che riguarda la comunicazione telematica con il cittadino. La Regione Basilicata è da tempo fortemente impegnata nella realizzazione di progetti coerenti con il processo di digitalizzazione e di ammodernamento della P.A. regionale da cui scaturisce l esigenza di agire in maniera coordinata sulla struttura complessiva delle attività e degli impegni per l ICT regionale. In tale contesto, l Ufficio SIRS è impegnato, prevalentemente, sulle attività di razionalizzazione e di sicurezza dei sistemi informativi e sulle attività di integrazione/interoperabilità dei diversi sottosistemi gestionali che consentono di raggiungere l obiettivo importante di condividere informazioni e servizi, di ridurre costi e tempi di realizzazione e di manutenzione, di ottimizzare l uso delle risorse hardware e software e di definire uno standard nell uso delle metodologie e degli strumenti, elemento fondamentale, quest ultimo, per la salvaguardia degli investimenti realizzati. Per quanto riguarda lo sviluppo dell e-government, l Ufficio Autonomie Locali e Decentramento amministrativo supporta il dialogo e la cooperazione tra gli attori coinvolti nel processo di cambiamento in atto, affinché tutta la Pubblica Amministrazione regionale, innovando anzitutto se stessa ed il proprio modo di operare, diventi attore propulsivo del cambiamento. L obiettivo è quello di sviluppare su tutto il territorio regionale, sfruttando le numerose opportunità offerte dall ICT, servizi pubblici di qualità ed efficienza il più possibile integrati. All ufficio Autonomie Locali e Decentramento Amministrativo fa capo il progetto regionale per la realizzazione dei Centri Servizi Territoriali. Il progetto ha individuato nelle province di Potenza e Matera i soggetti attuatori che, con il supporto dell ufficio, hanno il compito di raccordare il territorio. Tabella 4: Gli attori dell innovazione in Basilicata Livello amministrativo Competenza politica Competenza gestionale interna Società/agenzie partecipate Regione Basilicata Provincia Matera Potenza Comune capoluogo Matera Potenza Fonte: Osservatorio CRC Cnipa,

23 L avanzamento della progettualità e nuove iniziative Il progetto Wi-Fi PAL Il progetto rappresenta la naturale evoluzione dei servizi e delle tecnologie a disposizione della rete telematica RUPAR della Regione Basilicata verso il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) e si inquadra nell ambito del Programma per lo sviluppo della banda larga che la Regione sta portando avanti in collaborazione con Infratel Italia. In considerazione delle caratteristiche orografiche del territorio saranno utilizzate tecnologie wireless sia per la raccolta diretta delle sedi degli utenti della rete, sia per la realizzazione della rete dorsale regionale. Il piano prevede la connessione di postazioni radio in modo da garantire la copertura del territorio. La rete di accesso sarà realizzata in tecnologia Hiperlan/Wi-Fi/WiMAX, in funzione delle tecnologie e frequenze disponibili al momento dell attivazione della rete. La sede comunale sarà raggiunta con un collegamento a banda larga attraverso una stazione radio base, che a sua volta rilancia il traffico raccolto nell area di copertura verso la rete regionale attraverso un collegamento con portante radio SDH. Tutta la rete di trasporto verrà agganciata all anello primario della GIGA-RUPAR. La rete sarà strutturata su tre diversi livelli: Rete di Dorsale Regionale (backbone); Rete in Ponte Radio (sbracci); Rete di Accesso. LUMIR LUCANIA MEDICI IN RETE Il progetto LUMIR punta a creare una effettiva comunicazione e condivisione delle informazioni tra gli operatori socio-sanitari della Regione che contribuiscono, a vario titolo, all erogazione i servizi di assistenza territoriale. Tale obiettivo potrà essere perseguito attraverso l integrazione telematica di tutte le strutture sanitarie e attraverso l interconnessione degli operatori e dei cittadini assistiti. In via prioritaria LUMIR garantirà la presa in carico del paziente nell ambito dell assistenza territoriale, attraverso una piattaforma telematica che consenta agli operatori socio sanitari di conoscere sempre la storia clinica del paziente mediante informazioni sintetiche o complete su eventi clinici (malattie, visite mediche, ricoveri. etc.), organizzati in episodi. Questo percorso sarà realizzato per mezzo della gestione e condivisione delle informazioni cliniche rilevanti per i vari operatori; sincronizzando le informazioni ritenute rilevanti tanto a livello di documenti quanto di singoli dati. Inoltre l applicazione di LUMIR consentirà di: sperimentare l integrazione di servizi assistenziali informatizzati; potenziare gli attuali sistemi tecnologici ed informativi dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e degli altri operatori; sviluppare servizi a supporto della condivisione delle informazioni socio-sanitarie e favorirne la diffusione su tutto il territorio. 23

24 LUMIR è un progetto, finanziato dalla Regione Basilicata e basato sull esperienza di un gruppo di ricercatori dell ITB-CNR, ed in particolare su quella acquisita nel Progetto MobiDis. Coinvolge ed impegna diversi soggetti ciascuno dei quali coopera con la propria esperienza e specificità alla realizzazione del progetto. Regione Basilicata ne coordina, gestisce e controlla le singole attività previste dal progetto e ne verifica la congruità e la rispondenza alle esigenze della sanità locale. Progetto Bas- ANAG Il progetto prevede la realizzazione di un sistema di consultazione anagrafica unica regionale che consenta la verifica delle posizioni anagrafiche dei cittadini della regione Basilicata nell ambito degli scenari di cooperazione applicativa in corso di realizzazione a livello nazionale (Sistema Pubblico di Connettività). L attivazione a regime del progetto dovrà consentire: 1) l accesso in rete alle anagrafi dei Comuni, con lo scopo primario di permettere, in sicurezza e previa autorizzazione, la verifica delle posizioni anagrafiche dei cittadini; 2) l integrazione dei Comuni della regione Basilicata in una infrastruttura di cooperazione applicativa. Tale infrastruttura consentirà agli enti di pubblicare o sottoscrivere eventi anagrafici al fine di automatizzare le procedure di consultazione anagrafica; 3) la realizzazione di una infrastruttura multi e inter regionale per l interscambio sicuro di informazioni anagrafiche. Il progetto è coerente con quanto previsto dal Regolamento di Anagrafe, nonché dall attuale normativa in materia di semplificazione amministrativa e di privacy, e dà una risposta alla necessità dei piccoli Comuni di essere aiutati a partecipare attivamente al sistema di cooperazione applicativa. Quindi non prevedendo in alcun modo la costituzione di un anagrafe regionale (o in ogni modo sovra-comunale), tale progetto consente la realizzazione di una rapida ed efficace verifica di posizioni anagrafiche da parte degli uffici delle P.A., in sintonia con i progetti nazionali tra i quali il progetto denominato INA(Indice Nazionale delle Anagrafi)/S.A.I.A.(Sistema di Accesso e di Interscambio Anagrafico), promosso dal Ministero degli Interni ed il progetto interregionale ICAR, precedentemente citato. 24

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