Introduzione all economia aziendale
|
|
- Roberta Riccardi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ECONOMIA AZIENDALE - LEZIONE 1 Dott. Fabio Monteduro, Dott.ssa Sonia Moi Introduzione all economia aziendale Introduzione Uno spettro si aggira per le aule delle Facoltà di Lettere: la paura della matematica, delle formule, dei grafici e delle equazioni. Solitamente accade che, fin da bambini, alcuni sembrano mostrare una naturale predisposizione per la matematica, mentre altri si mostrano più portati per l italiano. Già a partire da quel momento genitori ed insegnanti si lanciano in previsioni riguardanti le loro professioni future: chi di noi è riuscito a sfuggire a luoghi comuni del tipo chi è bravo in matematica diverrà un ottimo ingegnere o se sei bravo a scrivere dovresti iscriverti a lettere? E così, spesso, ci si ritrova attaccati addosso un etichetta, un identità mai verificata, ma continuamente alimentata dai giudizi spesso affrettati dei professori e sostenuti da quelli dei genitori; ed il trascorrere del tempo non fa altro che consolidare tale identità, al punto che lo studente si scopre così sempre più incline alle citazioni letterarie, magari in latino, che alle formule ed ai calcoli e così, senza averlo mai verificato realmente, si convince di non essere predisposto per la matematica, iniziando da quel momento tutta una vita di slalom tra situazioni, materie e problemi che non faranno che confermare questa allergia ai numeri. Nella realtà è tutto falso. Non esiste, infatti, una predisposizione genetica per la matematica; esistono invece insegnanti che riescono a fare odiare una materia o un argomento: in alcuni casi l oggetto del proprio odio è Dante, in altri la storia o magari la musica. Pertanto, questo preambolo vuole essere un ammonimento contro la demonizzazione a priori delle scienze matematiche e una dimostrazione della non validità di un sillogismo del tipo dove c è economia c è matematica, dove c è matematica ci sono problemi. La percezione che dell economia e della matematica hanno oggi molti studenti che studiano in facoltà non economiche è ancora inficiata da pregiudizi e convinzioni radicati nell immaginario collettivo, che hanno generato timori e rigetto culturale. La realtà professionale di tutti i giorni però fa scoprire costantemente che oggi più che mai il mondo è intriso di economia: è assolutamente necessario conoscere i rudimenti di tale materia, anche solo per seguire un dibattito in televisione, leggere un giornale economico, valutare un programma elettorale. Inoltre, basta guardare i telegiornali per sentire termini altisonanti come globalizzazione, competizione, mercati finanziari, welfare, non profit, spesso non capendo fino in fondo il loro significato ma, soprattutto, le ripercussioni che hanno nella nostra vita quotidiana. D altro canto, questo bombardamento mediatico è comprensibile, visto lo stretto legame tra benessere economico e la vita di (e in) ogni Paese. Inoltre, poiché il benessere economico di un paese dipende, in buona parte, dalla vitalità delle aziende che lo compongono, maggiore è il dinamismo delle stesse, la produttività, migliore è sicuramente il tenore di vita registrato nello stesso paese. Per tali ragioni, emerge sempre di più l esigenza di conoscere le dinamiche sottostanti la gestione delle aziende, siano esse pubbliche, private o non profit. Pertanto, dal momento che le Amministrazioni Pubbliche, le imprese, le organizzazioni non profit sono realtà complesse, perché esse siano comprese appieno, è necessario ricorrere ad un approccio
2 interdisciplinare che sappia coniugare diverse prospettive (giuridiche, ingegneristiche, ecc.) con quella dell economia aziendale, dell economia politica, della sociologia e delle altre scienze cugine. In particolare, il problema dell acquisizione di una conoscenza interdisciplinare si pone proprio in riferimento alla necessità di integrare una prospettiva di tipo manageriale nell analisi delle realtà organizzative dello Stato, del Mercato e del Terzo Settore. In tal senso è da leggersi, quindi, l opportunità di approfondire le tematiche legate all economia di azienda, come un modo per avvicinarsi alla complessità della gestione delle aziende, per capirne ed interpretarne le dinamiche e, perché no, imparare a governarle. La prima parte di questo corso sarà dedicata allo studio e alla comprensione dei concetti che stanno alla base dell economia aziendale. La seconda parte, invece, sarà più tecnica, il cui scopo è quello di imparare a leggere ed interpretare un bilancio di esercizio, per comprendere le dinamiche aziendali. Infine, verrà chiarito che l utilizzo del bilancio di esercizio, pur fornendo una serie di informazioni utili a comprendere la gestione dell azienda, non fornisce informazioni sulle ricadute sociali delle attività che, con l azienda, si realizzano. Pertanto verrà analizzata un altra tipologia di bilancio, il cui scopo è quello di rappresentare gli impatti dell attività economica nella società. L economia aziendale Per comprendere il funzionamento delle aziende, è necessario indagare sul perché le stesse sono state create e quali sono i suoi scopi. Fin dalla prima apparizione dell uomo sulla terra, la sua vita è stata caratterizzata dalla necessità di soddisfare una molteplicità di bisogni. Pertanto, qualsiasi attività, qualsiasi gesto dell uomo, è improntato al soddisfacimento dei propri bisogni. Secondo gli studi di Maslow, possiamo distinguere i diversi bisogni attraverso l utilizzo di una piramide, che ne rappresenta la scala di importanza (vedi figura). Secondo Maslow, nel primo livello della piramide ci sono i bisogni fisiologici, ossia tutti quei bisogni che risultano essenziali per la sopravvivenza dell uomo e dell'ambiente. Poiché la
3 sopravvivenza dell uomo dipende dal soddisfacimento di questa tipologia di bisogni, gli altri tendono ad avere, inizialmente, una priorità inferiore. Tuttavia, dopo aver soddisfatto i bisogni principali, man mano si creano (o si dovrebbero creare) le condizioni e le capacità di soddisfare i bisogni posti negli altri gradini della scala. I bisogni fondamentali inoltre, una volta soddisfatti, tendono a non ripresentarsi, mentre i bisogni situati nei gradini più alti, oltre a variare nel tempo, tendono a ripresentarsi in diverse forme. Per poter soddisfare i propri bisogni, quindi, l uomo deve utilizzare le risorse presenti in natura, sia in maniera diretta che mediata, ossia attraverso la loro trasformazione, realizzando, quindi delle attività. Quindi, possiamo definire che il soddisfacimento dei bisogni dell uomo, caratterizzati da un variabile grado di priorità in relazione alle diverse sfere della sua esistenza ed al contesto socioeconomico e culturale nel quale l individuo vive, implica la realizzazione di un attività che possiamo definire genericamente umana 1. Tuttavia, le risorse di cui sopra, non sono illimitate, al contrario, sono disponibili in quantità limitate: nel linguaggio economico si tratta di risorse scarse. Pertanto, l uomo si trova a dover fronteggiare una molteplicità di bisogni con una quantità limitata di risorse: questo è definito come problema economico. L attività dell uomo, deve quindi essere oculata. Egli deve attentamente ordinare i propri bisogni ed individuare le modalità più appropriate per soddisfarli con i mezzi e le risorse scarse di cui dispone. In tal senso, è possibile affermare che l uomo si trova a dover realizzare una serie di attività, frutto della selezione dei bisogni prioritari e dei mezzi per il loro soddisfacimento, che prende il nome di attività economica. Poiché si tratta di una scelta nei confronti dei bisogni da soddisfare, dei mezzi e delle risorse necessari alla realizzazione di tale fine, è importante stabilire i criteri su cui basare tale selezione. In particolare, la scelta dipenderà sicuramente dal sistema di valori propri di ciascun individuo, come le proprie convinzioni politiche, il proprio credo religioso od il contesto sociale in cui è inserito. Tali principi, quindi, sono di ordine etico. Oltre ai principi di carattere etico, esistono dei principi che rispondono ad altri criteri, come quello del tornaconto o principio edonistico per cui la scelta è guidata dal calcolo economico, ossia, volta al soddisfacimento del maggior numero di bisogni attraverso un utilizzo ottimale delle risorse a disposizione. In genere la scelta non avviene secondo uno o un altro principio, ma è più plausibile che avvenga attraverso un mix degli stessi. La soluzione al problema economico può essere individuata nella creazione dei mezzi necessari al soddisfacimento dei bisogni e nel loro utilizzo, con lo scopo ultimo di appagare le necessità dell uomo, cioè escogita e realizza una serie di funzioni (dette economiche) che gli consentono di realizzare l attività economica al fine di soddisfare i propri bisogni. Tali funzioni economiche vengono svolte da una pluralità di attori che, a titolo esemplificativo, possiamo identificare in: individui famiglie associazioni Enti aziende Le tre funzioni attraverso cui l uomo persegue il proprio obiettivo sono identificate nella produzione, distribuzione e consumo. La produzione è un attività volta all ottenimento di quei beni che non sono reperibili direttamente in natura; questi possono essere, quindi, beni materiali o immateriali (si pensi ai servizi in generale). In linea di massima è possibile affermare che la produzione riguarda la trasformazione di input (materie prime) in output (prodotto finale), anche se, spesso, viene proposta una definizione più ampia del termine, considerando anche qualsiasi altro processo che implica una preparazione ed adattamento di risorse atte a soddisfare dei bisogni. Inizialmente esisteva solo la produzione per 1 GIOVANELLI L, Elementi di economia aziendale, Giappichelli
4 il consumo, infatti, gli individui (o gruppi di individui) tendevano a produrre beni per provvedere alla soddisfazione dei propri bisogni immediati. Successivamente, invece, è emersa l esigenza di produrre i beni e scambiarli con altri, dando luogo alla funzione definita come distribuzione. Dopo lo scambio, infine, l uomo ottiene i beni desiderati e si realizza il consumo. Per poter produrre e, quindi, realizzare un attività economica, l uomo ha creato delle unità economiche : l azienda rappresenta, quindi, un entità creata dall uomo, un mezzo che egli utilizza per il soddisfacimento dei proprio bisogni. Il fine ultimo dell azienda non è quello di soddisfare i bisogni dell uomo; questo è un fine dell uomo. È, tuttavia, un fine indiretto per l azienda, in quanto è creata per rispondere alle necessità dell uomo. Qual è, quindi, il fine dell azienda? Per usare le parole di R. Ferraris Franceschi (1994), il fine assegnato all azienda è la creazione di ricchezza o di valore. L azienda ha responsabilità sociali in quanto opera nella collettività, non ha, invece, fini sociali diretti. Questo significa che l azienda ha, come fine proprio, quello della creazione di valore. Tuttavia, perché questo accada, l azienda deve salvaguardare se stessa, durare e crescere nel tempo, per cui, quest ultimo risulta essere il suo fine ultimo. Lungi dal voler definire che cos è un azienda (definizione che verrà ampiamente trattata nella seconda lezione), cercheremo di capire in questa sede cos è l economia aziendale, quando nasce e quali sono i contenuti che ci accingeremo ad analizzare e studiare nei prossimi capitoli. La disciplina chiamata economia aziendale, nasce nel 1927 ad opera di Gino Zappa. In particolare, durante l apertura dell anno accademico 1926/1927 dell Università Ca Foscari di Venezia, Zappa, nel suo discorso Tendenze nuove negli studi di Ragioneria parlò di una scienza che studia le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita delle aziende, che, appunto, chiamò con il nome di scienza dell amministrazione economica delle aziende o economia aziendale. Pertanto, è possibile affermare che lo scopo principale dell Economia Aziendale è quello di analizzare e comprendere il funzionamento economico delle diverse realtà produttive le aziende al fine di individuare indicazioni utili per un governo ed una gestione improntati a logiche di efficacia ed efficienza, L economia aziendale, così come l ha presentata Zappa, unisce la dottrina della gestione a quella dell organizzazione economico-aziendale. In parole povere, l economia aziendale si compone di: Ragioneria (rilevazione); Tecnica amministrativa (gestione); Organizzazione d azienda. In particolare, con la rilevazione, ci si occupa della registrazione, la rappresentazione e l interpretazione dei dati e dei risultati delle operazioni aziendali, per tecnica amministrativa, o gestione, si intendono quelle le operazioni economiche, combinate e collegate, da intraprendere o intraprese, per l ottenimento degli scopi aziendali, mentre l organizzazione d azienda si occupa delle combinazioni dei fattori materiali e immateriali che operano nell azienda, la struttura organizzativa e le relative funzioni aziendali; Tale impostazione differiva da quelle del teorico Fabio Besta, che si concentrava su tre aspetti (gestione, direzione e controllo) ma considerati in maniera separata, ragion per cui, non poteva essere considerata una scienza. È grazie a Gino Zappa, quindi, che l economia aziendale diventa a tutti gli effetti una scienza generale, empirica, sociale. È definita generale in quanto si tratta di una disciplina che intende rappresentare delle leggi che siano valide per tutte le aziende (leggi economiche ). È una scienza empirica, poiché non esprime leggi astratte, ma verificate, confutate, modificate sul campo. È, infine una scienza sociale, poiché l oggetto di studio è l uomo e le sue interazioni con i propri simili L economia aziendale, quindi, studia le aziende: ne studia le caratteristiche, le modalità di funzionamento, di sopravvivenza, di crescita. In altri termini, l obiettivo è quello di individuare le
5 condizioni che consentono alle aziende di avere successo e realizzare i propri fini in maniera stabile e duratura nel tempo. Poiché l economia aziendale è un campo molto vasto, occorre tracciare i confini entro i quali ci muoveremo durante tutta la durata del corso. Come già accennato, infatti, analizzeremo, dal punto di vista concettuale, la nozione di azienda ed impresa, il campo di gestione e le funzioni aziendali; parleremo dell organizzazione di azienda attraverso l individuazione dei soggetti e le delle variabili dell organizzazione, avendo cura di soffermarci su questioni di attualità come i valori etici e la questione del cambiamento organizzativo. Analizzeremo, poi, della funzione di programmazione e controllo delle aziende ed impareremo a leggere, analizzare ed interpretare un bilancio di esercizio. Infine, introdurremo il concetto di rendicontazione sociale. Bibliografia GIOVANELLI L, Elementi di economia aziendale, Giappichelli, Torino, 2007 GIUNTA F, Economia aziendale, Cedam, Padova, 2008 MASLOW H. A, Motivazione e personalità, 1992 ZAPPA G, Tendenze nuove negli studi di ragioneria, Istituto Editoriale Scientifico, Milano, 1927
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE Lezione 1: Introduzione all economia aziendale Dott. Fabio Monteduro OBIETTIVI DEL CORSO: Entrare nel mondo dell
DettagliUniversità degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE Lezione 2: L attività economica ed il sistema azienda Dott. Fabio Monteduro L attività economica ed il sistema
DettagliModulo 1 : IL SISTEMA AZIENDA
Libro di testo da pag. 11 a pag. 22 Modulo 1 : IL SISTEMA AZIENDA Lezioni 1 di Economia Aziendale classe prima - Prof.ssa Monica Masoch e Deborah Oldoni OBIETTIVI DELL UNITA DIDATTICA: AVVIARE LA COSTRUZIONE
DettagliEconomia Aziendale. Oggetto di studio. Obiettivo. L azienda. capire le condizioni di esistenza e di sviluppo. comprendere le manifestazioni di vita
Economia Aziendale Oggetto di studio L azienda Obiettivo capire le condizioni di esistenza e di sviluppo comprendere le manifestazioni di vita 1 L economia aziendale si compone di tre anime distinte, ma
DettagliIl quadro di riferimento
Il quadro di riferimento A.A. 2013-2014 Dott.ssa Alessandra Stefanoni 1 L oggetto di studio L azienda La ricerca, l individuazione e la condivisione dei caratteri universali dell azienda Caratteri riscontrabili
DettagliApprocci alla valutazione delle politiche sociali. Giuseppe Moro Università degli studi di Bari A. Moro
Approcci alla valutazione delle politiche sociali Giuseppe Moro Università degli studi di Bari A. Moro Oggetti Il progetto può essere considerato l elemento base e non divisibile dell azione pubblica la
DettagliGilda Ricciardi. Il sistema azienda
Gilda Ricciardi Il sistema azienda Istituti e aziende Il concetto di azienda Elementi costitutivi dell azienda L azienda di produzione L azienda come sistema L azienda come sistema aperto L azienda come
DettagliEconomia e Gestione delle Imprese
Economia e Gestione delle Imprese Azienda soggetto economico Lezione 1 L azienda come dimensione economica delle Istituzioni Prof. Paolo Di Marco Azienda soggetto economico Argomenti Lez1: I caratteri
DettagliLa progettazione a ritroso. ADi materiale elaborato da Silvia Faggioli a partire da materiale prodotto da Paola Varonesi
La progettazione a ritroso ADi materiale elaborato da Silvia Faggioli a partire da materiale prodotto da Paola Varonesi DI COSA PARLEREMO? Introdurremo la programmazione per competenze Vedremo come è possibile
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CONSULENZA E MANAGEMENT AZIENDALE DIRITTO DEL LAVORO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CONSULENZA E MANAGEMENT AZIENDALE Tesi di laurea in DIRITTO DEL LAVORO Efficacia soggettiva del contratto collettivo:
DettagliInsegnamento di ECONOMIA AZIENDALE a.a. 2015/2016. Seminario dell 8/10/2015
Insegnamento di ECONOMIA AZIENDALE a.a. 2015/2016 Seminario dell 8/10/2015 DALLA RAGIONERIA ALL ECONOMIA AZIENDALE PRINCIPI DI ECONOMIA E STRATEGIA AZIENDALE L ALBERO DELLE SCIENZE LE RELAZIONI DELLA SCIENZA
DettagliDIRITTO DEGLI ENTI LOCALI (5 cfu I semestre) Prof. Monica Cocconi
DIRITTO DEGLI ENTI LOCALI (5 cfu I semestre) Prof. Monica Cocconi Il corso di Diritto degli enti locali è diretto a descrivere e fa comprendere la disciplina del modo di essere e di funzionare delle autonomie
DettagliLe aziende secondo il fine perseguito
1 Le classificazioni delle aziende Molteplici possono essere le classificazioni delle aziende, ma le più significative sono effettuate in relazione a: 1. il fine perseguito; 2. la natura dei soggetti promotori.
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE DELL ATTIVITA AMMINISTRATIVA
Economia delle Aziende e delle Amministrazioni Pubbliche CRITERI DI VALUTAZIONE DELL ATTIVITA AMMINISTRATIVA Anno Accademico 2002-2003 LEZIONE 3 1 OBIETTIVO LEZIONE Presentare e descrivere criticamente
DettagliI Lezione ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE. Anno Accademico: Prof. Marco Papa
DIPARTIMENTO JONICO IN "SISTEMI GIURIDICI ED ECONOMICI DEL MEDITERRANEO: SOCIETÀ, AMBIENTE, CULTURE" ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE Anno Accademico: 2016-2017 I Lezione 1 q L orario delle lezioni
DettagliECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE. Prof. Marco Papa. Anno Accademico: I Lezione. Prof. Marco Papa
ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE Anno Accademico: 2015-2016 I Lezione 1 q L orario delle lezioni Martedì: 15.00 18.20 Mercoledì: 9.50 13.10 q Il ricevimento Mercoledì dopo la lezione e-mail: marco.papa@uniba.it
DettagliAZIENDE VENETE CHE ESPORTANO:
PAOLA GAZZOLA, UNIVERSITA CA FOSCARI VENEZIA SIMONE NOVELLO, UNIVERSITY COLLEGE DUBLIN AZIENDE VENETE CHE ESPORTANO: PRINCIPALI RISULTATI DELLA RICERCA CONDOTTA NEL 2008 La ricerca condotta nel 2008 sulle
DettagliAPPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità
Corso di Alta Formazione Modulo 2 APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità Dott.ssa F.Camilli Il Paradigma della gestione della qualità ECONOMICITA EFFICIENZA EFFICACIA Economicità Per ogni tipologia
Dettagli1 Programmi svolti ID Anno scolastico 2014-2015 Disciplina Docente Classe Scienze umane e sociali Orlandino Chiara ID NUCLEO TEMATICO 1 Le scienze umane e sociali e la ricerca in campo sociale (modulo
DettagliSOLUZIONI DEGLI ESERCIZI DI FINE CAPITOLO 1
SOLUZIONI DEGLI ESERCIZI DI FINE CAPITOLO 1 1-1 L affermazione di Emerson riflette la natura del problema economico, dato dal tentativo di soddisfare desideri illimitati attraverso l impiego di risorse
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA. competenze base Abilità conoscenze
CLASSE: 2 AFM DOCENTE: FRANCESCA CONSONNI MATERIA: ECONOMIA AZIENDALE ASSE CULTURALE STORICO-SOCIALE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA competenze chiave Comunicazione nella madrelingua Competenza matematica e competenze
DettagliRelazione Finale. sul progetto
Relazione Finale sul progetto Il presente intervento formativo è stato inserito nell ambito di un esperienza di ricercaazione su strategie didattiche innovative e alternative sulla Qualità d Aula e nasce
DettagliIl concetto di azienda da un punto di vista economico-aziendale
Il concetto di azienda da un punto di vista economico-aziendale Attività economica Insieme di operazioni compiute dall'uomo per produrre, scambiare e consumare i beni economici idonei a soddisfare il suoi
DettagliEconomie e Competitività d Impresa ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE- A.A UNIVERSITA DI CATANIA
Economie e Competitività d Impresa ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE- A.A 2011-2012 UNIVERSITA DI CATANIA LEADERSHIP DI COSTO E COMPETITIVITA Alla base delle strategie competitive delle imprese e, in particolare,
DettagliPOLITICHE PUBBLICHE E FORMAZIONE. PROCESSI DECISIONALI E STRATEGIE
POLITICHE PUBBLICHE E FORMAZIONE. PROCESSI DECISIONALI E STRATEGIE CORSO DI ALTA FORMAZIONE LO SCENARIO La ricchezza dell Europa è nel sapere e nella capacità delle sue persone: questa è la chiave per
DettagliTAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI MATERIA: I.R.C. CLASSI TERZE Obiettivi disciplinari * Contenuti o abilità Attività didattica Strumenti Tipologia verifiche Tempi Sapersi confrontare con i
DettagliDipartimento di Diritto ISIS ZENALE E BUTINONE TREVIGLIO Anno scolastico
PROGRAMMAZIONE CURRICULARE DIRITTO E LEGISLAZIONE TURISTICA CLASSI TERZE E QUARTE ISTRUZIONE TECNICA NEL TURISMO COMPETENZE Competenze chiave di cittadinanza imparare ad imparare: organizzare il proprio
DettagliDispensa n. 2 Argomenti trattati nelle Lezioni del 10 e 12 Marzo Il sistema dei servizi alla persona e le grandi riforme dagli anni 80 a oggi a
1 Dispensa n. 2 Argomenti trattati nelle Lezioni del 10 e 12 Marzo 2009 Il sistema dei servizi alla persona e le grandi riforme dagli anni 80 a oggi a cura di Paolo Ferrario Questa dispensa si struttura
DettagliServizi HR. Servizi personalizzati per la crescita delle organizzazioni e delle persone che le compongono
Servizi personalizzati per la crescita delle organizzazioni e delle persone che le compongono Soluzioni concrete per lo sviluppo delle imprese. Le vostre domande Il dinamismo dei mercati e i continui mutamenti
DettagliPrincìpi e strumenti dell economia aziendale
Francesco Giaccari ISBN 978-88-6611-570-0 Il volume, rivolto primariamente agli studenti dei corsi di laurea magistrali, fornisce un supporto per l approfondimento di alcuni dei temi più rilevanti dell
DettagliIstituto Omnicomprensivo Dante Alighieri di Nocera Umbra. Scuola Secondaria di 1 grado 1 di Valtopina
Istituto Omnicomprensivo Dante Alighieri di Nocera Umbra Scuola Secondaria di 1 grado 1 di Valtopina Scuola Secondaria di 1 grado 1 di Valtopina Una scuola al passo coi tempi Una scuola integrata nel territorio
DettagliL adozione di MATLAB e Simulink nei Corsi di Ingegneria al Politecnico di Milano. Maurizio Magarini MATLAB EXPO Milano, 4 novembre 2014
L adozione di MATLAB e Simulink nei Corsi di Ingegneria al Politecnico di Milano MATLAB EXPO Milano, 4 novembre 2014 Sommario Introduzione. Il ruolo dei laboratori informatici nella didattica, formazione
Dettaglia.s DIRITTO ED ECONOMIA Classe II LICEO SCIENTIFICO Prof.ssa Illia Lanfredi I.I.S. BRESSANONE a.s
a.s. 2015-2016 DIRITTO ED ECONOMIA Prof.ssa Illia Lanfredi I.I.S. BRESSANONE a.s. 2015-2016 Piano di lavoro individuale Istituto di istruzione secondaria di II grado Bressanone I.T.E. "Falcone e Borsellino"
DettagliLiceo delle Scienze Umane Liceo Linguistico Liceo Economico Sociale Liceo Musicale
I.S.I.S. Liceo Caterina Percoto Via Leicht n. 4-33100 Udine UD tel. +39 0432 501275 - fax +39 0432 504531 cod. fisc. 80006400305 www.liceopercoto.ud.it e-mail: info@liceopercoto.it pec: udpm01009@pec.istruzione.it
DettagliUNITA DI APPRENDIMENTO
UNITA DI APPRENDIMENTO LEGGO E MI INFORMO (Il giornale in classe) Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE GRIGLIA DI VALUTAZIONE Ente capofila progetto; AUTORI
DettagliLa relazione persona-organizzazione: il commmitment. Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi
La relazione persona-organizzazione: il commmitment Gianni Maria Strada Corso di sistemi organizzativi 2 Modello di consapevolezza di Johari Quadrante aperto Si riferisce al comportamento, ai sentimenti
DettagliPROGRAMMAZIONE CURRICOLARE PRIMA TECNICO GRAFICO GEOGRAFIA Anno Scolastico 2015/2016 CLASSI 1^ Tecnico Grafico
PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE PRIMA TECNICO GRAFICO CLASSI 1^ Tecnico Grafico. antropica e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e complessità dell Italia e dell Europa attraverso il confronto
DettagliIndice. 1 Le fasi della ricerca osservativa Le tecniche e gli strumenti L analisi del comportamento docente...7
INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE II PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le fasi della ricerca osservativa...3 2 Le tecniche e gli strumenti...5 3 L analisi del comportamento
DettagliARGOMENTI. Il Sistema Impresa. La logica Competitiva. L Impresa. L imprenditore e le sue caratteristiche
L IDEA IMPRENDITORIALE ed il SISTEMA IMPRESA ARGOMENTI Il Sistema Impresa La logica Competitiva L Impresa L imprenditore e le sue caratteristiche Il Sistema Impresa L impresa è un sistema cioè un insieme
DettagliRELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING
RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING Il Corso AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING che viene presentato dall Istituto nella sua articolazione RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING, integra - competenze
DettagliIL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE
IL VANTAGGIO DI DIFFERENZIAZIONE 1 Il vantaggio di differenziazione si ottiene quando un azienda riesce a ottenere, grazie alla differenziazione, un premio sul prezzo, che eccede il costo sostenuto per
DettagliIl principio di economicità
Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Dumas Il principio di economicità Dott. Federico Rotondo frotondo@uniss.it Economia aziendale: lezione n. 10 POSTULATO DELLA DUPLICITÀ DEGLI SCOPI AZIENDALI
DettagliTRAGUARDI DI COMPETENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZE
CLASSE PRIMA A. E SPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI B. OSSERVARE E SPERIMENTARE L alunno ha capacità operative e manuali che utilizza in contesti di esperienza-conoscenza per un approccio scientifico
DettagliI bisogni espressi e le modalità della loro soddisfazione
Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche A.A. 2012-2013 Sommario I bisogni espressi e le modalità della loro soddisfazione L'analisi dei bisogni e le forme della loro soddisfazione; La
DettagliDipartimento di Diritto ISIS ZENALE E BUTINONE TREVIGLIO Anno scolastico
ricprogrammazione CURRICULARE DIRITTO E LEGISLAZIONE TURISTICA CLASSI QUINTA ISTRUZIONE TECNICA NEL TURISMO COMPETENZE Competenze chiave di cittadinanza imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento
DettagliIndagine conoscitiva sul livello di. BENESSERE ORGANIZZATIVO Della CAMERA DI COMMERCIO DI VERONA Edizione 2016
Indagine conoscitiva sul livello di BENESSERE ORGANIZZATIVO Della CAMERA DI COMMERCIO DI VERONA Edizione 2016 a cura dello Staff Sistema Qualità e del Servizio Studi della CCIAA di Verona Indice Introduzione.
DettagliLa grande frontiera dell utilità nell economia del benessere
Seminario di Scienza delle Finanze Marco Passarella La grande frontiera dell utilità nell economia del benessere Martedì 3 maggio 2011 Legenda: Parti trattate in Bosi (2006, cap. 1.2-1.3) Parti non trattate
DettagliCorso di Psicometria Progredito
Corso di Psicometria Progredito 8.2 Introduzione ai test psicologici Validità a priori di un test Rif. bibliografico: Boncori, L. (2006). I test in psicologia. Capitolo 2 Gianmarco Altoè Dipartimento di
DettagliProf.ssa Cinzia DESSI. Economia e Organizzazione Aziendale. Il Programma. Industriali A.A. A.A primo primo semestre
Prof.ssa Cinzia DESSI Economia e Organizzazione Aziendale Il Programma Università degli degli studi studi di di Cagliari Cagliari Corso Corso di di Laurea Laurea in in Biotecnologie Industriali A.A. A.A.
DettagliOfferta Formativa Specifica dell indirizzo Logistica - Settore Tecnologico
Offerta Formativa Specifica dell indirizzo Logistica - Settore Tecnologico - Applicazione delle procedure informatiche alle materie di indirizzo - Utilizzo di laboratori per raggiungere una preparazione
DettagliOrari. Lezioni Venerdì 5 ottobre A partire dal 15 ottobre fino 6 novembre, lunedì e martedì Venerdì 9 novembre 17-20
Economia Politica Laurea triennale in Amministrazione, Governo e Sviluppo Locale Sede di Nuoro Giovanni Sulis (microeconomia) Fabio Cerina (macroeconomia) Orari Lezioni Venerdì 5 ottobre 17-20 A partire
DettagliCapitolo Il Budget della Produzione. Programmazione e Controllo Prof. Federico Verrucchi
Capitolo 3 35 Il Budget della Produzione Programmazione e Controllo Prof Federico Verrucchi Il Budget dei Volumi di Produzione Il Budget dei volumi di produzione segue logicamente quello delle vendite
DettagliLettura ed Analisi del Bilancio. Le aziende nel sistema economico
Le aziende nel sistema economico Il problema che sta alla base della scienza economica è il rapporto tra bisogni illimitati e mezzi limitati per soddisfarli. FENOMENO ECONOMICO continua proliferazione
DettagliI bisogni di assistenza di una Persona non autosufficiente 9 gennaio 2015
I bisogni di assistenza di una Persona non autosufficiente 9 gennaio 2015 Autore Anne Destrebecq Prof. associato MED/45 UNIMI UOMO Entità biologica Entità psichica Entità sociale Entità spirituale INDISSOLUBILMENTE
DettagliECONOMIA E COMMERCIO (CLEC)
ECONOMIA E COMMERCIO (CLEC) Il Corso di Laurea in Economia e Commercio (CLEC) è un programma accademico triennale che forma giovani destinati a intraprendere la libera professione come revisore contabile,
DettagliNozione di patrimonio
Nozione di patrimonio In prima approssimazione possiamo definire il patrimonio aziendale come un insieme coordinato di risorse finalizzate allo svolgimento di un attività economica di creazione di valore.
DettagliIstituto Tecnico Tecnologico Basilio Focaccia Salerno. Programmazione Disciplinare: Diritto ed Economia Classi prime
Istituto Tecnico Tecnologico Basilio Focaccia Salerno Programmazione Disciplinare: Diritto ed Economia Classi prime Finalità della Disciplina: L'insegnamento del diritto e dell'economia nei bienni della
DettagliANNO SCOLASTICO: 2017/2018 MATERIA: DIRITTO-ECONOMIA INSEGNANTE: MARIA INSERO CLASSE: I F SERVIZI COMMERCIALI OPERATORE GRAFICO
ANNO SCOLASTICO: 2017/2018 MATERIA: DIRITTO-ECONOMIA INSEGNANTE: MARIA INSERO CLASSE: I F SERVIZI COMMERCIALI OPERATORE GRAFICO FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina):
DettagliLICEO STATALE G. TURRISI COLONNA
LICEO STATALE G. TURRISI COLONNA Liceo delle Scienze umane Liceo Linguistico Liceo delle Scienze umane opzione Economico Sociale Dipartimento di Diritto ed Economia Il rafforzamento dell identità del liceo
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE. Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA:
UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE Facoltà di Scienze della Formazione Corso di Laurea in Scienze dell Educazione COMUNITA DI PRATICA: CONTESTO DI LAVORO, DI ESPERIENZA, DI APPRENDIMENTO NEL CASO DELLA ASL
DettagliLa Carta della Terra per una progettazione educativa sostenibile
La Carta della Terra per una progettazione educativa sostenibile Incontri con le Commissioni POF della Rete La Terra nel cuore Carlo Baroncelli,, Luisa Bartoli Rovato,, 17 febbraio 2011 1. Questioni emerse
DettagliCome studiare: consigli pratici sul metodo di studio COME STUDIARE MATEMATICA
Via Carcano, 31 - DIPARTIMENTO DI MATEMATICA Come studiare: consigli pratici sul metodo di studio COME STUDIARE MATEMATICA Studiare matematica, perché? In questo contesto qualunque risposta sarebbe necessariamente
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI DIPARTIMENTO MICROAREA DISCIPLINE GIURIDICHE-ECONOMICHE
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI DIPARTIMENTO MICROAREA DISCIPLINE GIURIDICHE-ECONOMICHE LICEO DELLE SCIENZE UMANE E LICEO DELLE SCIENZE UMANE OPZIONE ECONOMICO-SOCIALE (programmazione elaborata in conformità
DettagliLa struttura per scadenza dei tassi d interesse e la teoria dell immunizzazione finanziaria: Considerazioni
Facoltà di Economia e Commercio Cattedra di Matematica Finanziaria La struttura per scadenza dei tassi d interesse e la teoria dell immunizzazione finanziaria: Considerazioni Relatore: Prof. Paolo De Angelis
DettagliOrari. Lunedì, Martedì e Mercoledì,
Economia Politica Corsodilaureain Scienze Politiche (classe di laurea 15) Stefano Usai (micro) e Massimo Del Gatto (macro) Orari Lezioni Lunedì, Martedì e Mercoledì, 14.00-16.00 Ricevimento Gio, ore 12.00-13.00
DettagliUnità A2. Progettazione concettuale. Obiettivi. Astrazione. Astrazione per aggregazione
Obiettivi Unità A2 Progettazione concettuale Imparare ad astrarre i dati per definire entità. Saper distinguere tra astrazione per classificazione, per aggregazione e per generalizzazione. Saper distinguere
DettagliInsegnamento di Economia Aziendale e Ragioneria Generale. III LEZIONE Profilo economico e finanziario della gestione. Prof.
Insegnamento di Economia Aziendale e Ragioneria Generale III LEZIONE Profilo economico e finanziario della gestione 1 I contenuti dell economia aziendale Nel primo modulo studiamo: q le variabili strutturali
DettagliDocente: Alessandra Fralleoni
Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A. 2016-2017 13 marzo 2017 Documentazione e scrittura di servizio sociale Strumento fondamentale
DettagliECONOMIA E ESTIMO RURALE
ECONOMIA E ESTIMO RURALE Universita degli Studi di Teramo Corso di Laurea di Tutela e benessere Animale Obiettivi del corso: apprendimento dei concetti di base di economia delle aziende in generale, e
DettagliProgettare e valutare l intervento sociale
Progettare e valutare l intervento sociale Una precisazione semantica Piano - Programma Progetto I tre termini, spesso utilizzati come sinonimi, hanno in realtà una precisa connotazione che ne indica :
DettagliUNITÀ DIDATTICA DI APPRENDIMENTO RIF.3 A.S. 2015/16 A PRESENTAZIONE. Classe V ODONTOTECNICO. Linguistico, Storico-sociale, Matematico
UNITÀ DIDATTICA DI APPRENDIMENTO RIF.3 A.S. 2015/16 TITOLO: IL CONTRATTO DI LAVORO ED I PRINCIPALI CONTRATTI TIPICI E ATIPICI COD. A PRESENTAZIONE Destinatari Classe V ODONTOTECNICO Periodo Gennaio-febbraio-marzo
DettagliAnalisi positiva e normativa
Analisi positiva e normativa ANALISI POSITIVA Come si possono valutare gli effetti di un intervento pubblico Gli effetti delle politiche pubbliche sono difficili da determinare La teoria economica aiuta
DettagliPEDAGOGIA GENERALE GRIGLIE DI AUTOVALUTAZIONE DEL PERCORSO DI STUDIO PERSONALE
PEDAGOGIA GENERALE GRIGLIE DI AUTOVALUTAZIONE DEL PERCORSO DI STUDIO PERSONALE Sandra Chistolini Il processo di studio dura un anno accademico Autovalutazione dei prerequisiti e degli obiettivi presenti
DettagliISTITUTO TECNICO STATALE L. EINAUDI
DIPARTIMENTO DELLE DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE Percorso formativo relativo alla disciplina di DIRITTO Classi 5^R.I.M. Numero Modulo 0 Lo Stato 1 I soggetti e le fonti del commercio internazionale
DettagliIl VALORE : dal mondo economico a quello sanitario: significato e generazione del valore nelle aziende sanitarie
Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario: significato e generazione del valore nelle aziende sanitarie Agenda Premessa Il VALORE : dal mondo economico a quello sanitario Creazione del valore
DettagliProgetto Crescere insieme con il modello ICF MONITORAGGIO IN ITINERE
Progetto Crescere insieme con il modello ICF MONITORAGGIO IN ITINERE Questionario A Come giudichi questa esperienza formativa? abbastanza utile 38% altro inutile Efficace 62% Efficace abbastanza utile
DettagliGeografia dell UE. Simone Bozzato
Geografia dell UE Simone Bozzato Sistema Complesso Anni 80 Nello strutturalismo, ma anche nel sistema generale, la città viene analizzata come realtà complessa e particolare attenzione è offerta all oggetto
DettagliMODELLO e RAPPRESENTAZIONE
MODELLO e RAPPRESENTAZIONE I calcolatori elaborano informazione e restituiscono nuova informazione: questa deve essere rappresentata in forma simbolica Esempio : Per poter gestire una biblioteca dobbiamo
DettagliOrganizzazione del capitolo
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 3 (a) Fattori specifici e distribuzione del reddito 1 Slide 3-1 Organizzazione del capitolo Introduzione Il commercio internazionale nel modello a fattori
DettagliAndrea Longo Andamenti del PIL in Italia e nei Paesi della zona euro: un informazione complementare. Presentazione di Angelina Marcelli
A13 Andrea Longo Andamenti del PIL in Italia e nei Paesi della zona euro: un informazione complementare Presentazione di Angelina Marcelli Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it
DettagliPROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA
Comitato Unico di Garanzia Servizio Risorse Sportello Donna PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA Novembre 2012 / Maggio 2013 1 PREMESSA
DettagliMetodologie e Modelli di Progetto
Metodologie e Modelli di Progetto Università degli Studi del Sannio Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Informatica CorsodiBasidiDati Accademico 2006/2007 docente: ing. Corrado Aaron Visaggio
DettagliBagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo VI. Identità e socializzazione. Identità e socializzazione
Identità e socializzazione 1 Ogni società deve assicurare la propria continuità nel tempo. È necessario, quindi, che essa disponga di pratiche e istituzioni, atte a trasmettere almeno una parte del patrimonio
DettagliLE MOTIVAZIONI ALLA PRATICA MOTORIA E SPORTIVA
LE MOTIVAZIONI ALLA PRATICA MOTORIA E SPORTIVA 1. PREMESSA I comportamenti umani sono sostenuti da complessi processi motivazionali spesso difficilmente comprensibili dall esterno. La loro interpretazione
DettagliCome nascono le domande di ricerca?
Come nascono le domande di ricerca? Domande Perché gli studenti italiani sottovalutano le facoltà umanistiche Come influisce nella scelta dell individuo e nell andamento sociale la presenza di facoltà
DettagliASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO
ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO FISICA, CHIMICA, SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA L asse scientifico tecnologico ha l obiettivo di facilitare lo studente nell esplorazione del mondo circostante, per osservarne
DettagliPaolo Ferrario, Dispensa didattica su: La Mappa/Rete delle istituzioni e analisi sistematica dei soggetti di Terzo settore 7 febbraio 2011
settore 1/17 Paolo Ferrario, Dispensa didattica su: La Mappa/Rete delle istituzioni e analisi sistematica dei soggetti di Terzo settore 7 febbraio 2011 RIASSUNTO PER PUNTI DEI TEMI TRATTATI NELLE PRECEDENTI
DettagliPerché dovresti scegliere di studiare nel Dipartimento di Giurisprudenza?
Perché dovresti scegliere di studiare nel Dipartimento di Giurisprudenza? Studiare Giurisprudenza abitua a ragionare in modo rigoroso, ad analizzare i problemi inquadrandoli nel giusto contesto, ad individuare
DettagliFORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE LINEE GUIDA E PROGRAMMAZIONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA BASILICATA RIPARTIZIONE RISORSE UMANE UFFICIO FORMAZIONE E RAPPORTI SINDACALI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE LINEE GUIDA E PROGRAMMAZIONE Potenza, Novembre 2005 PREMESSA
DettagliCompetenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO TECNOLOGIA Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Descrittori Descrittori 1.1.1 E in grado di comprendere testi e altre fonti di
DettagliLa vocazione professionale e la carriera accademica. Report della prima fase di ricerca
La vocazione professionale e la carriera accademica Report della prima fase di ricerca 1 Obiettivi dell indagine Il focus della nostra ricerca è la vocazione professionale: l esperienza di una passione
DettagliTAVOLA DI PROGRAMMAZIONE PER GRUPPI DIDATTICI
MATERIA: I.R.C. CLASSI PRIME Riconoscere l importanza delle domande di senso per ogni uomo e orientarsi fra le varie proposte odierne con senso critico. Le domande di senso Dibattito. Riflessione personale.
DettagliVia Leonardo da Vinci LAMEZIA TERME(CZ) AMMINISTRAZIONE FINANZA e MARKETING
ASSE DEI LINGUAGGI ASSE DEI LINGUAGGI 2012 /2013 TITOLO UNITA DI APPRENDIMENTO: COMUNICO ERGO SUM. PRODOTTO: PRODUZIONE DI LETTERA, ARTICOLO, SMS, E-MAIL. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi
DettagliEconomia Politica. Corso di laurea in Scienze Sociali per lo Sviluppo. Fabiano Schivardi
Economia Politica Corso di laurea in Scienze Sociali per lo Sviluppo Fabiano Schivardi Il testo consigliato G. Mankiw, Principi di Economia, Zanichelli, 4 ed. 2007 (oppure edizioni precedenti). N. Gregory
DettagliLa motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune
La motivazione ad apprendere tra ricerca psicologica e senso comune Pietro Boscolo Università di Padova Conegliano, 12 febbraio 2009 Due definizioni di motivazione 1. processo dinamico mediante cui caratteristiche
DettagliAMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING TURISMO a.s.2016/17 1 PECUP DELL ALUNNO - OBIETTIVI COMUNI A1 C1 C2 C3 C4 C5 L1 L2 L3 L4 Manifestare la consapevolezza dell importanza che riveste la pratica dell attività
DettagliPerché scegliere il liceo A. B. Sabin?
Perché scegliere il liceo A. B. Sabin? I nostri indirizzi Liceo Scientifico e relativi indirizzi: Scienze Applicate, Sportivo Potenziamento di fisica sperimentale con laboratorio digitale in una sez. di
DettagliL etica e la business ethics
L etica e la business ethics Responsabilità Sociale delle Organizzazioni Prof.ssa Michela Floris Morale ed etica Spesso il termine etica e morale vengono utilizzati come sinonimi! In realtà non lo sono
DettagliDOCIMOLOGIA 2. Gabriella Agrusti Università degli Studi Roma Tre Settima lezione
DOCIMOLOGIA 2 Gabriella Agrusti Università degli Studi Roma Tre Settima lezione Difficoltà di una prova Tutto dipende dai punti di vista Matematica: In una scuola ci sono 300 alunni di quinta elementare.
DettagliIntroduzione alla gestione strategica Nella gestione di un impresa, vi sono determinate operazioni che risultano «strategiche» alla creazione di
Introduzione alla gestione strategica Nella gestione di un impresa, vi sono determinate operazioni che risultano «strategiche» alla creazione di valore. Le altre, che non sono strategiche, sono dette operazioni
Dettagli