ART. 5, lett. a) legge n. 283/1962. La genuinità alimentare La tutela degli interessi commerciali del consumatore
|
|
- Eugenia Casagrande
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ART. 5, lett. a) legge n. 283/1962 La genuinità alimentare La tutela degli interessi commerciali del consumatore
2 È vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, somministrare o distribuire per il consumo, sostanze alimentari: a) private anche in parte dei propri elementi nutritivi o mescolate a sostanze di qualità inferiore o trattate in modo da variarne la composizione naturale
3 sostanze private dei propri elementi nutritivi L espressione utilizzata ( private ) <<si riferisce al fatto obiettivo della mancanza degli elementi nutritivi, quale che ne possa essere la causa>> (Cass , Ollino, FI, 1987, II, 167), nel senso che non occorre una azione positiva e volontaria dell uomo rivolta a tale risultato. Al contrario, una simile condotta manipolativa, farebbe trascendere il fatto nella sfera dei più gravi delitti del codice penale, ove ne derivasse pericolo per la salute (sotto il profilo della adulterazione dell alimento).
4 sostanze mescolate ad altre di qualità inferiore Si realizza quando l alimento contiene nella propria composizione degli ingredienti diversi e più scadenti (in sé o per l apprezzamento del consumatore) rispetto a quelli indicati in etichetta
5 Commette il reato di frode in commercio previsto dall'art. 516 cod. pen. colui il quale pone in vendita salsiccia fresca di carne suina che poi risulti contenere carne bovina. Tale condotta assorbe, se caratterizzata dal dolo, quella contravvenzionale prevista dall'art. 5 della legge 30 aprile 1962 n. 283 e d'altro canto per sostanza alimentare non genuina deve intendersi anche quella che non contiene le sostanze o i quantitativi previsti (oppure contiene additivi non consentiti) e, in mancanza di specifici cartelli indicatori, deve ritenersi il confezionamento delle salsicce esclusivamente con carne suina. (Cass , Pittarello)
6 Il fatto che la carne bovina sia piu' costosa o pregiata di quella suina e' circostanza del tutto irrilevante ai fini della sussistenza della contravvenzione di cui all'art. 5 legge 30 aprile 1962, n Infatti, tale disposizione di legge vieta categoricamente il trattamento di prodotti alimentari in modo da modificarne la composizione la quale, nel caso degli insaccati, non solo trova elementi di determinazione nella pratica commerciale secondo cui gli insaccati di pura carne suina hanno maggior pregio rispetto a quelli preparati con altre carni, o a composizione mista, ma e' altresi' ben specificata da apposita disposizione di legge (art. 55, R.D. 20 dicembre 1928, n. 3298) che espressamente vieta nella preparazione degli insaccati destinati al commercio di "mescolare carni appartenenti a specie diverse di animali (Cass , Borelli)
7 La presentazione di salsicce fresche come composte da carne bovino-suina ma, in effetti prive delle prima delle due componenti, non integra la sussistenza del reato di cui all'art. 5 della legge 30 aprile 1962, n. 283, che vieta il trattamento di prodotti alimentari in modo da modificarne la composizione: cio' in quanto gli insaccati di pura carne di suino hanno maggior pregio rispetto agli insaccati confezionati con altre carni o con mescolanza di carni di qualita' inferiore, nonche' in conformita' a quanto disposto dall'art. 55 R.D. n del 1928 che vieta, nella preparazione degli insaccati destinati al commercio, di mescolare carni appartenenti a specie diverse di animali (Cass , Carbone)
8 La GENUINITA <<La nozione di non genuinità della sostanza alimentare, si distingue in naturale e formale: la prima attiene a quelle sostanze alimentari che abbiano subito un'artificiosa alterazione nella loro essenza e nella loro composizione normale mediante commistione di sostanze estranee o sottrazione di principi nutritivi caratteristici, mentre la seconda concerne quelle che, dovendo contenere determinate sostanze o ben precisati quantitativi di esse, non le contengano nella misura richiesta>> (Cass , Fiorito, GP, 1995, II, 469).
9 Per parte della dottrina (Pica) non può parlarsi di alimento non genuino se questo non abbia subito una artificiosa manipolazione. Si contesta dunque la categoria della genuinità normativa o formale o legale <<ciò comporta sul piano logico che non basta la semplice difformità dalla composizione tipicizzata a far sussistere la non-genuinità, ma l'interprete deve ulteriormente accertare se tale difformità sia il frutto di un'azione umana (altrimenti non può neppure parlarsi di «non genuinità»), ed in caso affermativo se la manipolazione dell'uomo abbia semplicemente variato la composizione in forma irrilevante,(anche aggiungendo additivi vari), o abbia effettivamente falsificato l'alimento. La mera differenza delle percentuali di componenti riscontrate in concreto rispetto a quella ticipicizzata è irrilevante ai sensi dell art. 516 c.p., se non comporta lo «snaturamento» del prodotto>> (PICA)
10 Il rinvio alla disciplina settoriale è contenuto nell inciso «salvo quanto disposto da leggi e regolamenti speciali» (C., Sez. VI, , Russo, GP, 1970, II, 887, 1883). Viene così confermato che ove la disposizione parla di «composizione naturale» questa non può essere intesa in senso strettamente letterale e naturalistico ma deve esserlo in chiave normativa. Qualora manchino disposizioni prescrittive sulla composizione alimentare del prodotto la giurisprudenza richiama la pratica commerciale come parametro di riferimento (C., Sez. VI, , Borelli, RP, 1993, 443) o alla tradizione gastronomica (Correra)
11 CASISTICA la produzione per la vendita di provole affumicate con contenuto di grassi inferiore al dovuto (C , Argiolas) anche se per effetto dell'art. 53, l. 142/1992 la percentuale minima di materia grassa è prescritta solo per i formaggi tipici o a denominazione d'origine messa in commercio di latte con presenza di antibiotici (G.I.P. T Torino, , Frola ined.) importazione di grano radioattivo oltre i limiti di ammissibilità fissati dal reg. Euratom 3954/1987 (P Bari, , Loizzo) presenza di OGM oltre i limiti ammessi trattamento degli animali da macello con sostanze vietate
12 Trattamento illecito di animali La somministrazione di sostanze vietate agli animali destinati al consumo umano o l utilizzo di sostanze ammesse ma per scopi non terapeutici bensì di improprio incremento ponderale determina una VARIAZIONE NELLA COMPOSIZIONE delle carni e dunque la violazione dell art. 5. Ciò vale sia quando l accertamento dei residui vietati avvenga sulle carni sia quando ciò avvenga sugli animali in allevamento.
13 Per l art. 1, d.lgs. 158/2006 costituisce trattamento illecito : l utilizzazione di sostanze o prodotti non autorizzati, ovvero di sostanze o prodotti autorizzati, a fini o a condizioni diversi da quelli previsti dalle disposizioni vigenti
14 Ai sensi dell art. 3, d.lgs. 158/2006 è vietata la somministrazione agli animali d azienda salvo che per scopi terapeutici e assimilati di: tireostatici stilbeni e derivati estradiolo 17-beta e derivati sostanze beta-agoniste sostanze ad azione estrogena, androgena o gestagena Alcune di queste sostanze (come DES e estradiolo 17-beta sono provatamente cancerogene) Altre sostanze vietate: desametazone e isoniazide
15 Il trattamento sanzionatorio dell utilizzo in zootecnia di sostanze vietate si articola come segue: art. 5, lett. a), l. 283/1962 art. 17/ 2 e 22/4, l. 281/1963 (mangimi) (mod. l. 49/2001) art. 440 c.p. (per le sostanze pericolose per la salute) art. 515 c.p. e inoltre nei segue illeciti amministrativi: art. 32, d.lgs. 158/2006 art. 108, d.lgs. 193/2006 (farmaco veterinario)
16 prevalenza dell art. 5, l. 283/1962 sugli illeciti amministrativi art. 9/3 l. 689/1981 (deroga al principio di specialità) diversità degli interessi protetti (la normativa zootecnica ha funzione di attuazione di direttive comunitarie senza interferire con gli aspetti penali) (contra Paone) diversità strutturale L illecito amministrativo viene integrato dalla somministrazione in sé della sostanza, mentre l art. 5, l. 283 richiede un quid pluris: la variazione nella composizione dell alimento, ossia la presenza di residui
17 Tale diversità nella struttura delle fattispecie a confronto comporta che nel trattamento di animali da macello con sostanze e/o con modalità vietate l illecito penale (art. 5, lett. a, l. 283/1962) e l illecito amministrativo (art. 3, d.lgs. 158/2006) possono CONCORRERE Dal momento che l esistenza del reato dipende dall accertamento dell illecito non penale si è in presenza della connessione ex art. 24/1, l. 689/1981, che radica nel giudice penale la competenza a decidere anche sull illecito amministrativo
18 Contra Paone 1994: <<nello stesso momento in cui si effettua la somministrazione delle sostanze ad azione anabolizzante si verifica indefettibilmente una variazione della struttura bio-chimica dell animale ( ). In altre parole, dunque, il trattamento illecito è oggetto dell accertamento giudiziale e non già la variazione della composizione naturale dell animale che è conseguenza normale e ordinaria del medesimo trattamento. Ciò è tanto vero che, anche nel caso di mancato ritrovamento di residui, l avvenuta somministrazione potrebbe essere provata, ad esempio, mediante testimonianze o chiamate in correità, cioè con mezzi diversi dalle prove di laboratorio. Per questo motivo, la scomparsa, nel tempo, dei residui dell anabolizzante utilizzato è un evento del tutto irrilevante per ritenere integrato il reato di cui all art. 5, lett. a), l. 283/62: infatti, al più vengono meno gli effetti del trattamento, ovvero la variazione della composizione naturale dell animale, ma non viene certo meno un reato già consumato ( ) a nulla rilevando, se non per i profili di carattere probatorio, il fatto che la modificazione della composizione della sostanza possa essere temporanea >>
19 Si può obiettare che la somministrazione di sostanza vietata è cosa concettualmente e praticamente diversa dalla detenzione di animali o carni variati nella loro composizione così come non può scambiarsi la causa con l effetto inoltre la somministrazione potrebbe non avere in concreto determinato una modificazione metabolica tale da integrare il reato
20 <E' noto invece che, nel caso della sostanza ormonale in oggetto, il trascorrere del tempo può comportare la scomparsa dei residui senza che, per ciò, sia scongiurato con sicurezza il pericolo per i consumatori delle carni. Ciò ha giustificato e giustifica l'applicazione di sanzioni amministrative al semplice fatto della messa in vendita di animali o loro carni dopo l'illecita somministrazione, indipendentemente dalla presenza di residui, cioè dalla sicura, attuale modificazione della composizione naturale della sostanza alimentare. Ma ha pure giustificato in passato, e giustifica ora, l'applicazione di sanzione penale, qualora la sostanza alimentare presenti l'ulteriore requisito di essere, all'atto della detenzione per la vendita (e della immissione sul mercato, della macellazione, della vendita, della distribuzione per il consumo) modificata nella sua naturale composizione a seguito degli illeciti trattamenti, desumibile dalla presenza di residui>> (Pret. Cuneo , Perotto, DGA, 1993, II, 556).
21 bisogna, però, riconoscere che il d.lgs. 158/2006 (come già il d.lgs. 336/1999) non punisce solo (amministrativamente) la somministrazione di sostanze vietate ma anche la detenzione per la vendita di animali che contengono le sostanze vietate o nei quali stata constatata la presenza di tale sostanza
22 Rapporti tra art. 5, l. 283/1962 e art. 108, d.lgs. 193/2006 (farmaco veterinario) Anche qui si deve ammettere il concorso tra il reato e l illecito amministrativo Quest ultimo sanziona la somministrazione del farmaco non autorizzato all animale che è cosa diversa dal rinvenimento di residui del farmaco nell animale o nelle sue carni
ART. 5, lett. a) legge n. 283/1962. La genuinità alimentare La tutela degli interessi commerciali del consumatore
ART. 5, lett. a) legge n. 283/1962 La genuinità alimentare La tutela degli interessi commerciali del consumatore È vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, somministrare o distribuire
DettagliTrattamento illecito degli animali d azienda. Illeciti amministrativi
Trattamento illecito degli animali d azienda Illeciti amministrativi Art. 108 d.lgs. 193/2006 2. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque, violando la disposizione dell'articolo 9, comma 1, somministra
DettagliCONSEGUENZE e SANZIONI per l IRREGOLARE FORNITURA del PRODOTTO ALIMENTARE
CONSEGUENZE e SANZIONI per l IRREGOLARE FORNITURA del PRODOTTO ALIMENTARE Prof. a c. Avv. Gianclaudio Andreis Studio Avvocato Andreis e Associati Torino Milano gianclaudio.andreis@andreiseassociati.it
DettagliGIURISPRUDENZA SULL ART. 516 C.P. (Vendita di sostanze alimentari non geniune come genuine)
GIURISPRUDENZA SULL ART. 516 C.P. (Vendita di sostanze alimentari non geniune come genuine) Il delitto di cui all'art. 516 cod. pen., vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, copre l'area
DettagliL Art. 5, lett. c) della legge n. 283 del le cariche microbiche
L Art. 5, lett. c) della legge n. 283 del 1962 le cariche microbiche È vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, somministrare o distribuire per il consumo, sostanze alimentari:.
DettagliART. 5, lett. g) e h) legge 283/1962. l uso di additivi e fitofarmaci
ART. 5, lett. g) e h) legge 283/1962 l uso di additivi e fitofarmaci È vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, somministrare o distribuire per il consumo, sostanze alimentari:
DettagliIL SISTEMA DI ALLARME RAPIDO PER GLI ALIMENTI E I MANGIMI RASFF
CONTROLLI UFFICIALI DI ALIMENTI ORIGINE VEGETALE ARPAV effettua attualmente di origine vegetale. i controlli chimici su prodotti I prelievi dei campioni ufficiali sono eseguiti dalle Forze dell Ordine,
DettagliART. 5, lett. d) legge n. 283 del gli alimenti insudiciati, alterati o comunque nocivi
ART. 5, lett. d) legge n. 283 del 1962 gli alimenti insudiciati, alterati o comunque nocivi È vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, somministrare o distribuire per il consumo,
DettagliDELITTI CONTRO LA SALUTE PUBBLICA ART. 439 SS. C.P.
DELITTI CONTRO LA SALUTE PUBBLICA ART. 439 SS. C.P. Art. 439 c.p. (Avvelenamento di acque o di sostanze alimentari) Chiunque avvelena acque o sostanze destinate alla alimentazione, prima che siano attinte
DettagliART. 5, lett, b) della legge 283 del il cattivo stato di conservazione degli alimenti
ART. 5, lett, b) della legge 283 del 1962 il cattivo stato di conservazione degli alimenti NON riguarda le condizioni INTRINSECHE dell alimento MA le sue MODALITÀ DI CONSERVAZIONE, ossia le CONDIZIONI
DettagliIndice. Presentazione... pag. III. Introduzione... pag. V
Ruffo.qxd 12-06-2009 11:40 Pagina 7 Presentazione... pag. III Introduzione... pag. V Capitolo I. Controlli ufficiali della legislazione alimentare europea e riflessi sulla sanità pubblica veterinaria italiana...
DettagliRESPONSABILITÀ LEGALE DEL FOOD CONTACT EXPERT
RESPONSABILITÀ LEGALE DEL FOOD CONTACT EXPERT Avv. Neva Monari Avvocati per l Impresa Desenzano del Garda, 26 giugno 2013 neva.monari@avvocatiperlimpresa.it 1 DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE MATERIALI
DettagliPANORAMICA SUL QUADRO SANZIONATORIO DEL SETTORE MANGIMISTICO
PANORAMICA SUL QUADRO SANZIONATORIO DEL SETTORE MANGIMISTICO Bologna, 3 maggio 2017 Avv. Giorgia Andreis Studio Avvocato Andreis e Associati Torino Milano Avv. Giorgia Andreis - 1 LEGISLAZIONE Normative
DettagliAcquisto di prodotti contraffatti: nessuna responsabilità' penale
STUDIO LEGALE AVV. ELISABETTA DORO VIA CARLO SIGONIO 2 40137 BOLOGNA TEL. 051.346996 FAX 051.7160309 E-mail: info@studiolegaledoro.it Sito internet: www.studiolegaledoro.it Acquisto di prodotti contraffatti:
DettagliMarcello Tordi Mantova 11 giugno mangimi medicati e prescrizioni in deroga
Marcello Tordi Mantova 11 giugno 2010 mangimi medicati e prescrizioni in deroga lo scopo del lavoro del veterinario per animali da reddito fare sicurezza alimentare attraverso: sanità animale benessere
DettagliL uso del farmaco veterinario in acquacoltura
L uso del farmaco veterinario in acquacoltura XVI CONVEGNO NAZIONALE S.I.P.I. ORVIETO 27-29 MAGGIO 2010 Dr. Salvatore Macrì Dirigente veterinario Uff. IV Farmaco veterinario Direzione Generale della Sanità
DettagliLA RESPONSABILITA DEL PRODUTTORE ASPETTI LEGALI. Avv. Giorgia Andreis Studio Avvocato Andreis e Associati Torino Milano - Bruxelles
LA RESPONSABILITA DEL PRODUTTORE ASPETTI LEGALI Avv. Giorgia Andreis Studio Avvocato Andreis e Associati Torino Milano - Bruxelles 1 PRINCIPI LEGISLAZIONE ALIMENTARE Art. 17 par. 1 Reg.CE 178/02: Spetta
DettagliGLI ASPETTI SANZIONATORI NEL SETTORE DEI MOCA TIZIANO VECILE SIAN ASL CN 1
GLI ASPETTI SANZIONATORI NEL SETTORE DEI MOCA TIZIANO VECILE SIAN ASL CN 1 L ASPETTO SANZIONATORIO RELATIVO ALLE VIOLAZIONI IN TEMA DI MOCA REGOLAMENTI COMUNITARI NON PREVEDONO SANZIONI PREVEDONO PERO
DettagliRegolamenti comunitari riguardanti la sicurezza alimentare ( 2^ parte ) Relazione della Dott.ssa Candida Fattore
Regolamenti comunitari riguardanti la sicurezza alimentare ( 2^ parte ) Relazione della Dott.ssa Candida Fattore I regolamenti contenuti nel pacchetto igiene rivedono un po tutte le regole della sicurezza
DettagliCONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA.
CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA. Incontro di studio sul tema: Il contrasto al traffico di stupefacenti: tecniche investigative e problemi applicativi. Roma, 30 novembre-2 dicembre 2009. Le condotte
DettagliLA FRODE TOSSICA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO E REVOCA DELLA AUTORIZZAZIONE
LA FRODE TOSSICA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO E REVOCA DELLA AUTORIZZAZIONE Art. 6 l. 283/1962 Salvo che il fatto costituisca più grave reato, i contravventori alle disposizioni del presente articolo e
DettagliREGOLAMENTO DI PRODUZIONE DELLA CARNE DI RAZZA BOVINA PIEMONTESE DEL CONSORZIO MACELLAI TIPICI DI CUNEO
Pagina: 1 di 7 REGOLAMENTO DI PRODUZIONE DELLA CARNE DI RAZZA BOVINA DEL CONSORZIO MACELLAI TIPICI DI CUNEO Pagina: 2 di 7 Premessa Il Consorzio Macellai Tipici di Cuneo - Carnè promuove la realizzazione
DettagliL impegno del Ministero della Salute a tutela del consumatore nell ambito delle frodi alimentari
L impegno del Ministero della Salute a tutela del consumatore nell ambito delle frodi alimentari Patrizia Ippolito - Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica veterinaria, della sicurezza
DettagliCORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 19 GIUGNO 2014, N.
CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 19 GIUGNO 2014, N. 26478: il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci e la vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione
DettagliIl Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
DECRETO 8 agosto 2008 n. 2551 Modalita applicative dei regolamenti (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, e n. 566/2008 della Commissione, recante l organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni
DettagliART. 5, lett, b) della legge 283 del il cattivo stato di conservazione degli alimenti
ART. 5, lett, b) della legge 283 del 1962 il cattivo stato di conservazione degli alimenti NON riguarda le condizioni INTRINSECHE dell alimento MA le sue MODALITÀ DI CONSERVAZIONE, ossia le CONDIZIONI
Dettaglii reati in tema di falsità
i reati in tema di falsità intro L'art. 25-bis del D. Lgs. 231/2001 ha esteso la responsabilità amministrativa dell ente ai reati in materia di falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori
DettagliSC IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE ATTIVITA 2010
La Struttura Complessa di Igiene degli Alimenti di Origine Animale svolge i controlli ufficiali in qualsiasi fase della produzione, della trasformazione e della distribuzione degli alimenti di origine.
DettagliSERVIZIO STUDI TEL Dossier n. 403
Schema di decreto legislativo recante disciplina sanzionatoria per le violazioni delle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 767/2009 sull'immissione sul mercato e sull'uso dei mangimi (A.G. n. 353)
DettagliLA FRODE TOSSICA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO E REVOCA DELLA AUTORIZZAZIONE
LA FRODE TOSSICA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO E REVOCA DELLA AUTORIZZAZIONE Art. 6 l. 283/1962 Salvo che il fatto costituisca più grave reato, i contravventori alle disposizioni del presente articolo e
DettagliI principali illeciti penali legati alla commercializzazione del pescato:
Centro Congressi Torino Incontra, 17 giugno 2013 C.C. (C.P.) Sebastiano CARTA I principali illeciti penali legati alla commercializzazione del pescato: 1) Commercializzazione di novellame; 2) Commercializzazione
DettagliSC IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE ATTIVITA 2012
La Struttura Complessa di Igiene degli Alimenti di Origine Animale svolge i controlli ufficiali in qualsiasi fase della produzione, della trasformazione e della distribuzione degli alimenti di origine.
DettagliQualità degli alimenti
Qualità degli alimenti La qualità viene definita come la capacità di soddisfare le esigenze del cliente che usufruisce di un prodotto o servizio. Esistono fattori qualitativi oggettivi, che dipendono dall'alimento,
DettagliLA RESPONSABILITA DELL OSA
LA RESPONSABILITA DELL OSA Genova, 15 giugno 2016 Avv. Giorgia Andreis Studio Avvocati Andreis e Associati Torino Milano 1 RESPONSABILITA SOTTO IL PROFILO DELLA SICUREZZA DEI PRODOTTI E SOTTO IL PROFILO
DettagliMEDICINALE VETERINARIO PRINCIPALI NORME
PRINCIPALI NORME DECRETO LEGISLATIVO 6 aprile 2006, n. 193 - Attuazione della direttiva 2004/28/CE recante codice comunitario dei medicinali veterinari (in G.U. n. 121, 26 maggio 2006, Supplemento Ordinario
DettagliSC IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE ATTIVITA 2014
La Struttura Complessa di Igiene degli Alimenti di Origine Animale svolge i controlli ufficiali in qualsiasi fase della produzione, della trasformazione e della distribuzione degli alimenti di origine.
DettagliDOSSIER FARMACO. Da Settimana Veterinaria n 595/13 feb. 2008
DOSSIER FARMACO Da Settimana Veterinaria n 595/13 feb. 2008 Mentre per la cura delle patologie degli animali d affezione l attenzione viene rivolta essenzialmente all efficacia del principio attivo contenuto
Dettaglida Euro 1500,00 a 9000, ,00 da Euro 500, 00 a 3000,00 da Euro 500, 00 a 3000,00
VIOLAZIONI FATTO DISPOSIZIONE VIOLATA SANZIONE Omessa notifica all autorità competente di attività temporanea di alimenti e bevande. Art. 6, comma 2 del Reg. CE da Euro 1500,00 a 9000,00 DISPOSIZIONE di
DettagliLe sofisticazioni alimentari
Le sofisticazioni alimentari ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO a.s. 2016/17 Classe 4^A Alessandro Froldi Davide Martini Sicurezza alimentare Sicurezza alimentare è data dalle attività volte a garantire in tutti
DettagliLa gestione del farmaco nell allevamento degli animali da reddito
La gestione del farmaco nell allevamento degli animali da reddito Dott. Giacomo Tolasi Aprile 2007 Sede: Via del Tritone, 125 00187 ROMA Tel. O6.485923-4881190 - Fax 06.4744332 - E-mail: info@fnovi.it
DettagliConnessione dell illecito amministrativo con un reato. Art. 24 l. 689/1981
Connessione dell illecito amministrativo con un reato Art. 24 l. 689/1981 Art. 24 l. 689/1981 (connessione) QUALORA L'ESISTENZA DI UN REATO DIPENDA DALL'ACCERTAMENTO DI UNA VIOLAZIONE NON COSTITUENTE REATO,
DettagliLE RESPONSABILITA DEL CONVERTER/STAMPATORE E QUELLE DEL COMMITTENTE. I RIFERIMENTI DI LEGGE E L APPARATO SANZIONATORIO
LE RESPONSABILITA DEL CONVERTER/STAMPATORE E QUELLE DEL COMMITTENTE. I RIFERIMENTI DI LEGGE E L APPARATO SANZIONATORIO GLI ACCORDI TRA LE PARTI: MANLEVA Avv. Teodora Uva LA RESPONSABILITA PENALE Dolo/Colpa
DettagliSSICA. - Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti"
Normativa Regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015 relativo ai "Nuovi alimenti" Regolamento (UE) N. 1019/2013 della Commissione del 23 ottobre 2013 che modifica
Dettaglifarmaco-sorveglianza negli allevamenti zootecnici
Il rispetto delle norme garantisce prodotti d origine animale di buona qualità organolettica e sicuri sotto il profilo igienico-sanitario, peculiarità indispensabili richieste dal consumatore. ASSOCIAZIONE
DettagliProntuario sanzioni amministrative settore MEDICINALI VETERINARI
Prontuario sanzioni amministrative settore MEDICINALI VETERINARI Decreto legislativo 27 genniao 1992 n. 119 "Attuazione delle direttive 81/851/CEE, 81/852/CEE, 87/20/CEE e 90/676/CEE relative ai medicinali
DettagliPiano sanzionatorio del Regolamento 1169/2011
Piano sanzionatorio del Regolamento 1169/2011 Napoli, 29 Maggio 2015 Avv. Chiara Marinuzzi 1 Nuovo regolamento quali sanzioni? I regolamenti comunitari non sono dotati di un proprio apparato sanzionatorio
DettagliSC IGIENE ALLEVAMENTI e PRODUZIONI ZOOTECNICHE ATTIVITA 2011
La Struttura complessa Igiene Allevamenti Produzioni Zootecniche svolge attività di controllo ufficiale finalizzate: alla tutela della sicurezza e della salubrità dei prodotti di origine animale a livello
DettagliSalute pubblica e riscontri alla macellazione
Corso Aggiornamento Farmacologia nei suini Mantova 5 Ottobre 2012 Salute pubblica e riscontri alla macellazione CRISTIANA LAFELLI VETERINARIO DIRIGENTE ASL MANTOVA L ISPEZIONE DELLE CARNI E VOLTA AD INDIVIDUARE
DettagliCRONOPROGRAMMA AUDIT SUPERVISIONE
AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST - DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE - - DIPARTIMENTO DELLE PROFESSIONI TECNICO SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE E DELLA PREVENZIONE - CRONOPROGRAMMA AUDIT SUPERVISIONE - ANNO 2017
DettagliBiosicurezza e uso corretto e razionale degli antibiotici in zootecnia Nota Ministero della Salute prot P
Biosicurezza e uso corretto e razionale degli antibiotici in zootecnia Nota Ministero della Salute prot. 0002657-P del 13 FEBBRAIO 2012 Indicazioni pratiche per gli allevatori Premessa Considerare gli
DettagliGazzetta Ufficiale N. 223 del 24 Settembre 2005
Gazzetta Ufficiale N. 223 del 24 Settembre 2005 MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 9 agosto 2005, n.199 Regolamento recante recepimento della direttiva 2003/115/CE che modifica la direttiva 94/35/CE sugli
DettagliProt del (Risposta alla nota del )
Ufficio D2 Disciplina del commercio Via Sallustiana 53 Prot. 504334 del 17.4.2002 FIVA CONFCOMMERCIO Via degli Scipioni 153 00192 ROMA (Risposta alla nota del 3.1.2002) Comune di LOANO (SAVONA) Ufficio
Dettaglifarmaco-sorveglianza negli allevamenti zootecnici
ASSOCIAZIONE PROVINCIALE ALLEVATORI POTENZA REGIONE BASILICATA AZIENDA SANITARIA UNITA SANITARIA LOCALE N. 2 - POTENZA Dipartimento di Prevenzione farmaco-sorveglianza negli allevamenti zootecnici Vademecum:
DettagliDISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 426
Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 426 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore STUCCHI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 10 APRILE 2013 Modifiche al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 109,
DettagliCORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 SETTEMBRE 2010, N.
CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 SETTEMBRE 2010, N. 32941. Fattispecie relativa ad attività di modifica e deviazione degli argini di fontanili, di copertura dei corsi d acqua e
DettagliL etichettatura dei prodotti agroalimentari
L etichettatura dei prodotti agroalimentari Perugia, 23 ottobre 2015 Maria Antonella Leo Caso studio 1 Denominazione salsiccia fresca Il Reg. UE 1169/2011 definisce la denominazione dell alimento e prevede
DettagliBuon giorno a tutti. Ben trovati
Buon giorno a tutti Ben trovati Gilda Zammillo Resp. Mod. Organizzativo Vigilanza Farmacie ADEMPIMENTI PRESCRITTIVI DEL MEDICO VETERINARIO ATTIVITA DI CONTROLLO DA PARTE DEL SERVIZIO FARMACEUTICO Gilda
DettagliPremessa Contravvenzioni ed elemento soggettivo Il problema della colpa come risposta al rischio... 21
SOMMARIO Premessa... XI CAPITOLO 1 I REATI DOLOSI, COLPOSI E LE CONTRAVVENZIO- NI 1. Le basi normative e teoriche della colpa... 1 2. L essenza della colpa... 5 3. Ai confini della colpa... 7 3.1. Reati
DettagliINDICE - SOMMARIO PARTE PRIMA
INDICE - SOMMARIO Prefazione... pag. VII PARTE PRIMA CAPITOLO I IL DIRITTO DELL AMBIENTE 01. - Il diritto dell ambiente in generale... pag. 3 02. - L evoluzione della normativa ambientale...» 7 03. - Il
DettagliLa competenza del giudice penale
La competenza del giudice penale (prima parte) Prof. Giuseppe Santalucia La competenza in generale Il codice di procedura penale distingue: incompetenza per materia; Incompetenza per territorio; Incompetenza
DettagliPRODOTTI TIPICI. Cultura alimentare
PRODOTTI TIPICI Cultura alimentare Prodotti alimentari di qualità A riconoscimento delle culture e tradizioni locali, la Comunità Europea prevede oggi tre livelli di tutela dei prodotti tipici: DOP, IGP
DettagliIL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE DISCIPLINA SANZIONATORIA PER LE VIOLAZIONI DELLE DISPOSIZIONI DI CUI AL REGOLAMENTO (CE) N. 767/2009 DEL 13 LUGLIO 2009 SULL IMMISSIONE SUL MERCATO E SULL USO DEI
DettagliEVENTO ORGANIZZATO DAL DIPARTIMENTO DI SANITÀ ANIMALE E SICUREZZA ALIMENTARE DELL AZIENDA ULSS N 4 ALTO VICENTINO
EVENTO ORGANIZZATO DAL DIPARTIMENTO DI SANITÀ ANIMALE E SICUREZZA ALIMENTARE DELL AZIENDA ULSS N 4 ALTO VICENTINO MONTECCHIO PRECALCINO, 30 MARZO 2013 D. L.VO 6 APRILE 2006 N. 193 ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA
DettagliSC IGIENE ALIMENTI ORIGINE ANIMALE ATTIVITA 2011
La Struttura Complessa di Igiene degli Alimenti di Origine Animale svolge i controlli ufficiali in qualsiasi fase della produzione, della trasformazione e della distribuzione degli alimenti di origine.
DettagliEtichettatura nel controllo ufficiale. Monica Giannino Servizio Veterinario Modena
Etichettatura nel controllo ufficiale Monica Giannino Servizio Veterinario Modena m.giannino@ausl.mo.it Quale titolarità? Quale competenza? REGOLAMENTO (CE) N. 882/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
Dettagli4. I delitti contro la salute pubblica nel
4. I delitti contro la salute pubblica nel Codice Penale Le norme relative alla salute dei consumatori contemplate dal Codice Penale, (libro II titolo VI capo II) non solo non sono state oggetto di alcuna
Dettagliwww.dirittoambiente. net Se l allevatore è incapace di gestire un azienda agricola legittimo il sequestro degli animali
www.dirittoambiente. net Se l allevatore è incapace di gestire un azienda agricola legittimo il sequestro degli animali Nota a sentenza Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 19 marzo 2013, n.
DettagliColtivare in casa due piantine di cannabis non è reato: svolta della Cassazione
Coltivare in casa due piantine di cannabis non è reato: svolta della Cassazione La modesta quantità giustifica l'uso personale senza cessione a terzi. Irrilevante la tesi della soglia drogante di Lucia
DettagliPrefettura di Cagliari Ufficio territoriale del Governo
Prot. M_ITPR_CAUTG00232562006-03-23-AREA I bis 23 marzo 2006 AI SIGG. SINDACI DELLE PROVINCE DI CARBONIA-IGLESIAS MEDIO CAMPIDANO e, p.c. AL SIG. QUESTORE AL SIG. COMANDANTE PROV.LE CARABINERI AL SIG.
DettagliSpunti applicativi in tema di concorso formale di illeciti amministrativi ambientali
Spunti applicativi in tema di concorso formale di illeciti amministrativi ambientali A cura di Stefania Pallotta e Bruno Cajano 1. La categoria del concorso formale di illeciti amministrativi Ai sensi
DettagliGIORGIO MONTEFORTE. AlIMEITI 1OFISTICAZ ES PARTICOLARIASPETT1NORMATIVI PER UNA CORRETTA AZIONE DI V1GILANZA E DI CONTROLLO.
GIORGIO MONTEFORTE AlIMEITI 1OFISTICAZ ES PARTICOLARIASPETT1NORMATIVI PER UNA CORRETTA AZIONE DI V1GILANZA E DI CONTROLLO GRUPPOfBlEdicOlVl INDICE DEL TESTO NOTA DELL'EDITORE 13 CAPffOLO I 1.LOSCENARIO
DettagliProfili Penali della violazione di norme in materia di sicurezza dei giocattoli
Profili Penali della violazione di norme in materia di sicurezza dei giocattoli Avv. Riccardo Castiglioni - Studio Legale Castiglioni Marchetti le Divelec Baratta - Torino, 9 novembre 2015 decreto legislativo
DettagliLINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI E PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DA PARTE DELLE AZIENDE
LINEE GUIDA PER LA TRASFORMAZIONE E LA VENDITA DEI PRODOTTI ALIMENTARI E PER LA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE DA PARTE DELLE AZIENDE AGRICOLE SOMMARIO 1. Introduzione 2. Normativa di riferimento
DettagliGUIDA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE TECNICA
GUIDA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE TECNICA per macellerie e laboratori annessi / pescherie e laboratori annessi / depositi all'ingrosso di carni e prodotti della pesca da allegare in caso di notifica
DettagliDIRITTO PENALE DELL'AMBIENTE
LUCA RAMACCI DIRITTO PENALE DELL'AMBIENTE Prefazione di ALDO FIALE OTT. CEDAM CASA EDITRICE DOTT. ANTONIO MILANI 2007 INDICE - SOMMARIO Prefazione pag. VII PARTE PRIMA CAPITOLO I IL DIRITTO DELL'AMBIENTE
DettagliObiettivi della nutrizione e alimentazione animale
Obiettivi della nutrizione e alimentazione animale garantire condizioni di salute e di benessere agli animali Direttiva CE 2/97 a partire dal 1 gennaio 1998 Salute e benessere degli animali Carenze/eccessi
Dettaglidisposizioni che incidono sui MOCA; anche standard di controllo migliori;
1 Relazione del Parlamento europeo sulla attuazione del regolamento MOCA del 18 luglio 2016: Per garantire una maggiore tutela della salute e una riduzione dell impatto ambientale dei MOCA, gli strumenti
DettagliCorte di Cassazione - copia non ufficiale
Penale Sent. Sez. 1 Num. 13937 Anno 2017 Presidente: DI TOMASSI MARIASTEFANIA Relatore: APRILE STEFANO Data Udienza: 09/03/2017 SENTENZA sul ricorso proposto da: Procuratore generale della Repubblica presso
DettagliSERVIZIO STUDI TEL Dossier n. 405
Schema di decreto legislativo recante disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite
Dettagli17β al fine di stimolare la crescita, il CSMVSP ritiene che
14.10.2003 L 262/17 DIRETTIVA 2003/74/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 22 settembre 2003 che modifica la direttiva 96/22/CE del Consiglio concernente il divieto di utilizzazione di talune
DettagliVia Lucrezia Romana 89/A Ciampino (RM) Alla CONFIDA Associazione Italiana Distribuzione Automatica Via P. Borsieri 32 MILANO
Ufficio D2 Disciplina del commercio Prot. 500254 Del 9.01.2001 Alla G.S.A. Via Lucrezia Romana 89/A Ciampino (RM) Alla CONFIDA Associazione Italiana Distribuzione Automatica Via P. Borsieri 32 MILANO Al
DettagliFrodi delle carni fresche e trasformate. Frodi delle carni fresche e trasformate. Frodi delle carni fresche e trasformate
Frodi delle carni di selvaggina Ogni anno consumiamo mediamente circa 82 kg di carne a testa Valerio Giaccone Dipartimento di Sanità pubblica, Patologia comparata e Igiene veterinaria, Padova Le carni
DettagliNon basta far sapere: occorre comunicare
Non basta far sapere: occorre comunicare COSA si può comunicare Quadro normativo di riferimento Maria Chiara Ferrarese Milano - 29 novembre 2017 Settore animale CARNI BOVINE CARNI AVICOLE CARNI DIVERSE
DettagliAspetti sanzionatori dell etichettatura Dei prodotti alimentari
Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agro-alimentari Aspetti sanzionatori dell etichettatura Dei prodotti alimentari Giuseppe PUGLIA Teramo, 12 dicembre 2014
DettagliScheda informativa del modulo E1
IN QUALI CASI PUOI UTILIZZARE QUESTO MODULO? Il modulo si può utilizzare per gli operatori del settore alimentare, i quali, secondo le disposizioni di cui all'art. 6, comma 2 del Regolamento Comunitario
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 43,
Pagina 1 di 9 Direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente il divieto d'utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze ß-agoniste nelle produzioni
DettagliLABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO
LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO SICUREZZA ALIMENTARE Il quadro normativo tra regolamenti comunitari e legislazione regionale SICUREZZA ALIMENTARE La garanzia che l alimento non provochi
Dettaglihome >> etichettatura ETICHETTATURA
home >> etichettatura ETICHETTATURA Tutti i prodotti biologici e non devono indicare in etichetta una serie di notizie per il consumatore obbligatorie di carattere generale. Ogni tipologia di prodotto
DettagliCHIMICA DEGLI ALIMENTI
CHIMICA DEGLI ALIMENTI Alimento (Reg CE 178/02): qualsiasi sostanza o prodotto trasformato, parzialmente trasformato o non trasformato, destinato ad essere ingerito, o di cui si prevede ragionevolmente
DettagliPROCEDURA PER LA MACELLAZIONI DI SUINI PER USO DOMESTICO PRIVATO
PROCEDURA PER LA MACELLAZIONI DI SUINI PER USO DOMESTICO PRIVATO A livello nazionale la macellazione dei suini a domicilio è ancora regolamentata dall art. 13 del R. D. del 1928 n. 3298, che stabilisce
DettagliRelazione FVO (audit maggio 2010)
A che punto siamo Relazione FVO (audit maggio 2010) In Sardegna la qualità del latte crudo di pecora e di capra e il monitoraggio dell Autorità Competente non è conforme con i pertinenti regolamenti comunitari.
DettagliCorte di Cassazione, Sez. VI penale, sentenza 17 maggio 2017, n (ud. 30 marzo 2017) - Presidente G. Conti, Relatore A.
Corte di Cassazione, Sez. VI penale, sentenza 17 maggio 2017, n. 24557 (ud. 30 marzo 2017) - Presidente G. Conti, Relatore A. Petruzzellis Depistaggio Qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato del
DettagliDott. Dino Cesare Lafiandra
Area di Coordinamento Sanità pubblica Procedura operativa per la valutalione e successivo primaria, negli alimenti, nell'acqua e nell'ambiente Rev. 0 30/09/201 5 PGSA IAPZ' )ag. 1 di 12 REVISIONE REDATTO
DettagliPescara, 13 aprile Capitano di Corvetta Giuseppe BARRETTA Capo di 2 cl. Filomena BATTISTA
DIREZIONE MARITTIMA DI PESCARA Le violazioni più diffuse nella commercializzazione di prodotti ittici Pescara, 13 aprile 2015 Capitano di Corvetta Giuseppe BARRETTA Capo di 2 cl. Filomena BATTISTA 1 Il
DettagliLegge n. 283
Legge 30.4.62 n. 283 Modifica degli artt. 242, 243, 247, 250 e 262 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie, approvato con R.D. 27.7.34, n. 1265: "Disciplina igienica della produzione e della vendita delle
DettagliTIPOLOGIE DI MODELLI DI RICETTA
La ricetta veterinaria Ricetta Veterinaria La prima normativa che regola la materia è del 1992 e prevede la suddivisione degli animali in due categorie: Animali da reddito (DPA) Animali da compagnia (non
DettagliSicurezza Alimentare - Anno 2016
Dipartimento Territoriale di Prevenzione Sicurezza Alimentare - Anno 2016 Sintesi delle attività in materia di controlli ufficiali di cui al reg. (CE) 882/04, svolte dal Dipartimento di Prevenzione - anno
DettagliPRATO 15/12/2010. Progetto Prato - incontri di educazione sanitaria con OSA cinesi: l integrazione passa anche dalla Sicurezza Alimentare
PRATO 15/12/2010 Progetto Prato - incontri di educazione sanitaria con OSA cinesi: l integrazione passa anche dalla Sicurezza Alimentare Ettore Facibeni Sabina Fusco Igiene Alimenti Origine Animale http://ec.europa.eu/food/food/biosafety/establishments/third_country/index_en.htm
DettagliPOLITECNICO DI TORINO
Concessione per la gestione del servizio di caffetteria e tavola calda/fredda presso la cittadella Politecnica del Design e della Mobilità presso la sede di Corso Settembrini, n 178 10135 Torino ALLEGATO
DettagliPromemoria delle principali norme sulla vendita e/o somministrazione di alcol
Promemoria delle principali norme sulla vendita e/o somministrazione di alcol Promemoria delle principali norme sulla vendita e/o somministrazione di alcol (Decreto Legge n 158/2012 e Regolamento di Polizia
Dettagli