IL SISTEMA DELLA RICERCA E DELL INNOVAZIONE IN ROMANIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL SISTEMA DELLA RICERCA E DELL INNOVAZIONE IN ROMANIA"

Transcript

1 Novembre 2008 IL SISTEMA DELLA RICERCA E DELL INNOVAZIONE IN ROMANIA Opportunità di collaborazione scientifica e tecnologica per il sistema pugliese dell innovazione

2 Il presente Quaderno si basa su un ampio lavoro realizzato, su incarico dell ARTI, da Finance & Consulting Group. 2 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

3 Collana Quaderni Internazionali ARTI L ARTI, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l Innovazione, in accordo con gli Assessorati al Mediterraneo e allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, ha avviato una attività rivolta principalmente ai Paesi dell area balcanica e mediterranea, finalizzata alla promozione della cooperazione scientifica e tecnologica tra gli attori regionali, siano essi imprese innovative o istituti universitari e di ricerca, e i loro omologhi nei Paesi stranieri. La collana Quaderni Internazionali dell ARTI nasce per raccogliere i rapporti sui sistemi dell innovazione e della ricerca dei Paesi considerati. I Quaderni sono strumenti di rapida consultazione che, oltre a presentare un quadro informativo generale sulla struttura e i sistemi di governance dell innovazione, individuano un numero limitato di enti e organizzazioni eccellenti in termini di competenze scientifiche, risultati prodotti e propensione alla collaborazione transnazionale negli ambiti tecnologici di maggiore interesse per la Regione Puglia, in modo da facilitare l attivazione di contatti bilaterali e la creazione di partnership. Nella prima fase del progetto, i Paesi presi in esame sono: Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Giordania, Libano e Territori Palestinesi, Israele, Turchia, Grecia, Balcani Occidentali (Serbia, Montenegro, Croazia, Bosnia-Erzegovina, FYROM-Macedonia, Albania, Bulgaria), Romania, Slovenia, Argentina e Cile. 3

4 Fonte: The World Factbook - CIA 4 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

5 IL SISTEMA DELLA RICERCA E DELL INNOVAZIONE IN ROMANIA Opportunità di collaborazione scientifica e tecnologica per il sistema pugliese dell innovazione 5

6 6 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

7 Sommario Prima parte: Inquadramento generale 1. L economia romena 1.1. Principali indicatori macroeconomici Introduzione I dati ufficiali del Investimenti e commercio estero 1.2. Costi della manodopera e dei fattori produttivi 2. I settori industriali e tecnologici 2.1. Il settore agroalimentare Breve presentazione del settore Commercio estero e dinamiche interne Analisi swot del settore agroalimentare 2.2. Il settore aerospaziale 2.3. Il settore delle energie rinnovabili Introduzione La produzione di energia rinnovabile in Romania nel contesto Europeo Energia eolica Energia solare Energia da biomasse Conclusioni 2.4. Il settore dell ITC in Romania Presentazione generale del settore La Romania come fornitore di servizi offshore Il cluster dell ITC e dell elettronica di Bucarest 2.5. Il settore della meccatronica 3. Attività di R&S nei principali settori tecnologici 3.1. Il settore agroalimentare 3.2. Il settore aerospaziale 3.3. Il settore dell ICT I parchi tecnologici ITC di Romania 7

8 Il parco scientifico e tecnologico di Galati Il parco Sofware di Brasov Centri di ricerca e trasfer tecnologico nella regione Bucarest-Ilfov 4. Il settore della ricerca in Romania 4.1. La ricerca in Romania La ricerca in Romania: valutazione e criticità Valutazione delle performance della ricerca in Romania La ricerca scientifica vista dai quadri didattici La percezione del sistema universitario romeno 4.2. Le priorità romene nella R&S e nell Innovazione 4.3. Il piano nazionale per la ricerca e lo sviluppo Il contesto interno Le priorità degli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo 5. Il sistema nazionale per la ricerca e l innovazione 5.1. Il sistema nazionale per la promozione della ricerca e lo sviluppo Evoluzione del sistema di governance delle politiche di R&S Principali attori istituzionali per la promozione della RSI Analisi delle politiche per l Innovazione 5.2. Quadro normativo nazionale della ricerca e sviluppo 5.3. Le proposte presidenziali per la modernizzazione della ricerca I finanziamenti differenziati e flessibili La riorganizzazione del sistema di ricerca Lo stimolo con misure concrete all educazione permanente Piani in R&S per favorire la ripresa economica Il piano settoriale del Ministero dell Economia e delle Finanze 6. I finanziamenti nazionali e strutturali per R&S 6.1. Fondi Strutturali rivolti allo ricerca e allo sviluppo in Romania Introduzione Situazione attuale del settore produttivo Assi prioritari del PO Crescita della Competitività Economica 6.2. Fondi nazionali 6.3. Piani di finanziamento per il supporto all innovazione ( ) Finanziamenti strutturali all innovazione attraverso i P.O Altri programmi a sostegno dell innovazione 8 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

9 Seconda parte: repertorio dei centri di ricerca 7. Schede dei centri 7.1. Agro-alimentare 7.2. Aerospaziale 7.3. Biotecnologie 7.4. Chimica 7.5. Energia 7.6. Meccatronica 7.7. Nuovi materiali 7.8. Tecnologie Ambientali 7.9. Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione (ICT) 9

10 10 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

11 Prima parte: Inquadramento generale 11

12 12 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

13 1. L economia romena 1.1. Principali indicatori macroeconomici Introduzione Per l investitore straniero, i principali vantaggi competitivi del sistema paese Romania sono relativi a un mercato interno pari a 23 milioni di consumatori (il secondo dell Europa Centrale) e al vantaggio geoeconomico dato dall intersezione degli itinerari commerciali tradizionali, che permettono l accesso a oltre 240 milioni di consumatori in un raggio di km. Come membro UE dal , la Romania, paese stabile a livello economico-finanziario e politico, garantisce la certezza degli investimenti stranieri e registra da anni tassi di crescita, a ritmi asiatici, dei consumi e del PIL. I forti incentivi agli investimenti stranieri, gli sgravi fiscali (aliquota fissa al 16%), i finanziamenti a tassi agevolati, le leggi che rendono molto semplice la costituzione di imprese (sia come società estere che come partners di imprese nazionali) e, soprattutto, il costo estremamente contenuto della manodopera locale (inferiore a quello cinese, fonte studio A.Warner), rendono la Romania, paese che ogni anno esporta cervelli a buon mercato in tutto il mondo (ITC, chimica, fisica, ingegneria, matematica), un mercato più appetibile dei decantati mercati Orientali. Il territorio è ricco di alluminio, ferro, gas naturali, petrolio, legname. La reperibilità di materia prima è, in generale, semplice ed il costo non elevato. Per questi motivi l industria del legno, il tessile, il calzaturiero, il comparto meccanico e delle materie plastiche, l agricoltura e l allevamento sono molto cresciuti negli ultimi anni. Il vantaggio di investire in Romania non È solo legato alla delocalizzazione delle produzioni (o dell outsourcing), punto di forza della massiccia presenza nel Paese di investitori stranieri in settori storici come il manifatturiero, l abbigliamento, il calzaturiero, i trasporti, l ITC e l agricoltura, ma anche alle ottime prospettive offerte per chi opera in settori come l ambiente, l energia, le infrastrutture e la finanza. Ad oggi, come per ultimi 10 anni, il maggior numero di imprese straniere sul territorio romeno sono a capitale italiano. Va poi fatta menzione di come lo scenario romeno degli incentivi alle imprese stia subendo profondi cambiamenti, non solo perché grazie all adesione all UE (aboliti dazi e dogane) il Paese riceverà, nel periodo , fondi comunitari per un valore di circa 29,5 miliardi di euro, ma soprattutto perché si indirizzerà verso una politica di sostegno volta allo sviluppo delle imprese. L adesione della Romania all'unione Europea permette alle imprese dell intero territorio romeno, soprattutto alle PMI anche a partecipazione italiana 100%, di accedere a contributi a fondo perduto dal 40% al 70% messi a disposizione dai Fondi Strutturali. La Romania, a piú di un anno dall adesione UE, sembra rispondere pienamente alle attese europee, dimostrandosi all altezza della situazione. Sicuramente l ingresso nell UE ha L ECONOMIA ROMENA

14 rafforzato l immagine e il prestigio del paese, attirando un numero crescente di investitori stranieri. Nei primi due mesi del 2008 gli investimenti stranieri sono incrementati del 40% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Gli stessi indicatori macroeconomici confermano un trend positivo: la crescita del paese è stata del 8.2% nel primo trimestre 2008, il PIL è cresciuto del 7.5% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente e la disoccupazione è scesa di unità. Tuttavia, permangono alcuni aspetti sensibili sui quali le istituzioni romene devono prestare una certa attenzione, in primo luogo l inflazione, che ha toccato a marzo 2008 l 8.63%, seguita dal deficit di conto corrente, che ha raggiunto la cifra di 1.1 miliardi di euro, superando in modo considerevole il PIL nazionale. Nel primo trimestre del 2008 l economia romena ha registrato una crescita dell 8,2% rispetto allo stesso periodo del 2007, molto più di quanto previsto dagli analisti e nonostante le sfavorevoli condizioni internazionali. Questo contro un crescita media europea del 2,5%. L aumento del PIL, nelle condizioni della crisi economica internazionale, fa sì che la Romania rimanga un paese attraente dal punto di vista del clima d affari, occupando il secondo posto nell Europa Centrale e dell Est, dopo la Russia. L Istituto Romeno di Statistica precisa che il totale degli investimenti realizzati nell economia nazionale è stato del 35,2% maggiore, nel primo trimestre del 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, ammontando complessivamente a 3,4 miliardi di euro. Persino le più rosee previsioni degli analisti romeni sono state superate, a causa della combinazione di vari fattori che hanno portato a tale record. Senz'altro, la crescita economica del paese è stata trainata dal settore delle costruzioni: per questo settore si prevede una continua crescita negli anni a venire (infrastrutture, uffici, spazi residenziali). Il secondo evento eccezionale è stato poi l'incasso record di TVA (la nostra IVA), dovuto soprattutto ai finanziamenti europei per la costruzione di infrastrutture. Va poi fatta menzione dello sviluppo del settore auto, con la Dacia che sforna a pieno ritmo le Logan e Ford che investe in Automobili Craiova. Sul modo in cui questo indicatore influenza l incremento degli investimenti e il tenore di vita dei romeni, va fatta menzione di un approfondimento di Valentin Tigau. La crescita economica del primo trimestre del 2008 (8,2%) ha superato le aspettative degli analisti e delle autorità, che prevedevano una crescita del PIL di solo il 7,5 %. La performance si registra nelle condizioni in cui i prezzi degli alimenti sono aumentati, condizione che colloca la Romania, da questo punto di vista, al sesto posto tra i paesi UE. Il salario medio dei romeni, di 2,86 euro l ora, piazza il paese al penultimo posto tra i paesi europei membri. L analista economico Liviu Voinea ritiene, però, naturale questa evoluzione: Una crescita economica porta alla crescita del prezzo di tutti gli attivi dell economia e, implicitamente, al caro-prezzi. Dunque, è un fenomeno. Soprattutto nei paesi che tentano di raggiungere il livello di altre economie, come è il caso della Romania, che vuole raggiungere il livello medio dell UE e ha ritmi di crescita superiori alla media comunitaria, i prezzi in simili economie tendono a crescere più velocemente. È un processo di convergenza anche dei prezzi, parallelamente alla convergenza economica. Liviu Voinea aggiunge che, in questo caso, vanno considerate le fonti della crescita economica spettacolare: Nessuno nega che 14 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

15 si verifichi una crescita economica reale in Romania, ma è molto importante vedere quali sono le fonti di tale crescita, perchè se esse nonsono sostenibili e si basano principalmente su un consumo finanziato dai crediti, è un grosso problema. Stando ad un sondaggio dell agenzia Reuters, nel 2008 la crescita economica della Romania continuerà il suo trend positivo. I principali settori di interesse degli investitori stranieri in Romania sono l edilizia, le infrastrutture e l industria automotive. Una crescita economica dell 8,2% è incoraggiante, soprattutto visto che, fra 6 anni, la Romania dovrebbe passare all euro. Ma, richiamano l attenzione gli specialisti, Bucarest dovrà essere molto attenta anche ad altri criteri, come i costi del personale, il grado di qualificazione dei dipendenti e il comfort legislativo. Ciò, in quanto, nel momento in cui dovrà scegliere fra la Romania e un altro paese della regione, per un investitore straniero la crescita economica non sarà il criterio decisivo I dati ufficiali del 2008 La Romania nel primo trimestre 2008 ha registrato una crescita economica dell 8.2% rispetto allo stesso periodo del 2007, nonostante le condizioni internazionali sfavorevoli. Vengono riportati di seguito i principali indicatori macro-economici per il periodo , con una previsione per il Tabella 1. Principali indicatori macroeconomici Indicatore (%) (Prev) Crescita PIL Deficit Conto Corrente/PIL Inflazione Disoccupazione Fonte: Istituto Nazionale di Statistica ( Lo sviluppo senza precedenti registrato dall economia romena dagli inizi del nuovo millennio per effetto della domanda interna e dei consumi privati, è confermato dalla progressiva ascesa del PIL: infatti se nel 2002 la crescita del PIL è stata del 5%, nel 2007 ha toccato il 7.5% e per tutto il 2008 si stima che il PIL potrebbe crescere più del 7%, vista la performance registrate sinora. La serie storica riportata nella Tabella 2 indica in percentuale quanto i vari segmenti di attività economica incidano sulla formazione del PIL. Dalla lettura della tabella, emerge che, nel periodo considerato, i due settori principali che hanno inciso in modo massiccio sulla formazione del PIL sono stati l industria e il commercio, seguiti dalle attività finanziarie L ECONOMIA ROMENA

16 Tabella 2. Incidenza delle attività economiche sul PIL (%) Agricoltura Industria/energia Costruzioni Commercio Attività finanziarie Altre attività di servizi Imposte nette sui beni Fonte: Istituto Nazionale di Statistica ( Tuttavia, va fatta menzione del fatto che il settore industriale, rispetto a quello commerciale e finanziario, si stia progressivamente ridimensionando, passando da un incidenza del 27,1% nel 2002 a una del 23.5% nel 2007.Un settore che sta conoscendo di recente uno sviluppo promettente è quello delle costruzioni, che dal 5.8% del 2002 è passato al 9.1% nel Allo stesso modo del PIL, anche l occupazione (e di pari passo gli stipendi) sono aumentati sensibilmente grazie all offerta del settore edile e dei servizi, riducendo in modo considerevole il tasso di disoccupazione che dall 8.4% del 2002 è sceso al 4.3% nel Rispetto all inflazione, ci sono stati miglioramenti notevoli, il tasso a due cifre del 2002 (17.85%) è stato progressivamente ridimensionato al 4.2% nel Ciononostante, il paese rimane condizionato dall insufficienza del conto corrente, infatti il deficit di conto corrente continua ad ampliarsi, tanto che nel 2007 ha raggiunto il -12.8% rispetto al -3.4% del 2002, in ragione di una domanda interna consistente, accompagnata dall apprezzamento del RON. Tuttavia, si prevede un lieve compressione del deficit per il 2008 se vi sarà una ripresa dal lato delle esportazioni. Anche il primo trimestre 2008 ha registrato un andamento soddisfacente, a riprova della forte crescita del paese. La crescita del PIL è stata del 7.5% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, attestandosi come il valore più alto mai rilevato dal 1990 ad oggi. Per quanto riguarda il PIL pro capite, si è passati da euro nel 2007 a euro nell anno in corso. Di conseguenza, il tenore di vita è migliorato: ne sono testimonianza l aumento in termini nominali del credito non governativo del 66%, seguito dalla crescita dei crediti al consumo e la tendenza al risparmio, che ha raggiunto il 45%. Il grafico seguente conferma quanto ribadito sinora: tra le voci che nel primo trimestre 2008 hanno inciso in modo positivo sul tasso di crescita del PIL (rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente) ritroviamo i consumi finali (12%) e il capitale fisso lordo (6.9%), a cui vanno però aggiunte le esportazioni nette, che hanno avuto un riflesso negativo (-10.3%). 16 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

17 Figura 1. Componenti che incidono sul tasso di crescita del PIL ( ) Disponibilità scorte 1,2% -10,3% Esportazioni nette Capitale fisso lordo 6,3% Spese finali governative 0,4% Consumi finali 12,0% PIL 3,2% -15,0% -10,0% -5,0% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% Fonte: Elaborazione FINCO su dati ICE Va sottolineato inoltre il buon andamento della bilancia commerciale, dal momento che le esportazioni sono cresciute del 13.55% nei primi tre mesi del 2008, superando la dinamica delle importazioni, pari a 12.3%. Questo ha favorito un calo del 21.2% del deficit di conto corrente, che potrebbe ulteriormente ridimensionarsi con un miglioramento dell export e delle politiche monetarie e fiscali. Per quanto riguarda gli investimenti diretti esteri invece, che hanno raggiunto 1,22 miliardi di euro nei primi due mesi del 2008, va fatta menzione di come siano incrementati del 40% rispetto allo stesso periodo del Tuttavia è necessario un occhio di riguardo nei confronti dell inflazione, che negli ultimi mesi del 2007 e nell inizio del 2008 ha subito una leggera crescita, anche se per il momento sembra stia rientrando. Il cambio ufficiale comunicato dalla Banca Nazionale Romena al è stato pari a 3,53 RON/EURO rispetto ai 3,41 RON/EURO del Nel periodo compreso tra il gennaio 2007 e maggio 2008, il cambio EURO/RON e USD/RON ha registrato evoluzioni diverse. Durante la prima metà del 2007 i due cambi hanno mantenuto valori costanti, ma da ottobre 2007 a maggio 2008 il cambio EURO/RON è cresciuto sensibilmente rispetto a quello USD/RON, che ha fortemente risentito della crisi finanziaria americana. La tabella che segue reassume gli indicatori relative al rischio paese, col dato del rating messo a confronto con gli altri paesi dell Europa centro Orientale L ECONOMIA ROMENA

18 Tabella 3. Rischio paese dei paesi dell Europa Centro- Orientale Area Valuta Rating Romania LEU BBB/A-3 Polonia ZLOTY BBB+/A-2 Ungheria FIORINO BBB+/A-2 Croazia KUNA BBB+/A-2 Bulgaria LEV BBB+/A-2 Fonte: Guida Paese Boscolo&Partners Investimenti e commercio estero La Romania continua a catalizzare un numero crescente di investitori stranieri. Il grafico riportato in basso a sinistra rappresenta il volume di investimenti diretti esteri (IDE) defluiti in Romania dal 2002 al Figura 2. IDE in Romania dal 2002 al milioni di Euro Fonte: Elaborazione FINCO su dati INS Ne risulta che, salvo il 2002 e il 2003, anni in cui gli IDE furono inferiori ai milioni di euro, negli anni seguenti gli investimenti stranieri sono cresciuti sensibilmente, raggiungendo il picco più alto nel 2006 (9.060 milioni di euro), a cui è seguito un calo nel Guardando al primo trimestre 2008, gli IDE sono cresciuti fino a 1,22 miliardi di euro nei primi due mesi del 2008, registrando una crescita del 40% rispetto allo stesso periodo del 2007, durante il quale gli IDE non hanno superato gli 1,31 miliardi di euro. A marzo 18 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

19 invece, gli investimenti esteri diretti sono cresciuti del 38%, raggiungendo i 1,67 miliardi di euro. I principali settori verso cui sono confluiti gli investimenti diretti esteri nel primo trimestre 2008 sono stati: - industria (38,7% sul totale) - commercio all ingrosso e al dettaglio (23,5%) - costruzioni (17%) - agricoltura (9,4%) - altro (13%). Tali valori sono riportati nel grafico a torta seguente, riassuntivo della ripartizione percentuale degli IDE per macrosettori. Figura 3. Scomposizione degli IDE in settori C ostruzioni 17% Agricoltura 9% Commercio all ingrosso e al dettaglio 23% Altro 13% Industria 38% Fonte: Elaborazione FINCO su dati ICE L ECONOMIA ROMENA

20 Rispetto a quanto detto sinora, è evidente l incidenza degli investimenti diretti esteri sulla crescita del paese, dal momento che coprono i vari settori economici nazionale. L istogramma seguente indica quanto gli IDE abbiano inciso sul PIL nel periodo 2002 e L andamento del rapporto IDE/PIL nel periodo considerato ha registrato un trend positivo tra il 2004 e il 2006, passando dall 8.5% al 9.3%, a cui è seguito nel 2007 un ridimensionamento dell incidenza degli IDE sul PIL per effetto di una forte riduzione del volume degli investimenti, che, stando ad alcune previsioni, dovrebbe comprimersi anche nel Figura 4. Evoluzione del rapporto IDE/PIL dal 2002 al % 9% 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% 0% Fonte: Elaborazione FINCO su dati della Guida Paese Boscolo 2007 Per quanto riguarda i soggetti investitori, i paesi che guardano alla Romania sono principalmente i paesi europei e l Italia è il primo in graduatoria sia per numero di aziende che per capitale investito. Al 31 dicembre 2007, secondo i dati ufficiali del Registro del Commercio, le imprese italiane registrate erano , per un capitale versato di 890 milioni di euro. Sono indicati di seguito i principali paesi stranieri investitori al Tabella 4. Maggiori paesi investitori in Romania, per numero di aziende Paese Nr. aziende Totale Romania Italia Germania Turchia Cina IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

21 Ungheria Irak USA Francia Siria Israele Fonte: Uffico del Registro del Commercio di Romania Da un confronto tra i dati relativi al numero di aziende e al capitale investito dai paesi stranieri, emerge come il volume di capitali investiti non sia proporzionale al numero di aziende dislocate sul territorio. Esemplificativo a riguardo è il caso italiano. Si sottolinea che i paesi posizionati in vetta alla classifica per la quantità di capitale investito sono l Olanda con 3446 milioni di euro, l Austria con 2377 milioni di euro, seguite da Germania e Francia, con un capitale inferiore ai 2000 milioni di euro. Figura 5. Capitale straniero investito in Romania al Olanda Austria Germania Francia Milioni di Euro Italia Cipro Gran Bretagna Grecia Antille Olandesi Turchia Fonte: Ufficio del Registro del Commercio di Romania In relazione al commercio estero, va fatta menzione di come la Romania nel 2007 abbia registrato un deficit della bilancia commerciale di milioni di euro, un valore ancora più negativo rispetto al 2006, che aveva un saldo di milioni di euro. Questo notevole aumento è dovuto alla forte crescita della domanda di beni di importazione e alla bassa competitività dei prodotti romeni sul mercato interno e internazionale. Infatti, nel periodo , le importazioni sono aumentate di milioni di euro, a differenza delle L ECONOMIA ROMENA

22 esportazioni che hanno subito un incremento impercettibile, passando da a milioni di euro. Di seguito è riportata una tabella che indica l evoluzione della Bilancia Commerciale dal 2002 al 2007 nelle voci Export FOB, Import FOB e saldo. Tabella 5. Bilancia commerciale , in milioni di euro Export FOB Import FOB Bilancia commerciale Fonte: Ufficio del Registro del Commercio di Romania I dati dimostrano chiaramente come il saldo negativo della Bilancia Commerciale sia cresciuto progressivamente nel periodo esaminato, in ragione di un aumento molto più marcato delle esportazioni rispetto alle importazioni. Ad ogni modo, l incremento esponenziale del saldo Import FOB/Export FOB è avvenuto tra il 2006 e il 2007, periodo in cui le importazioni hanno avuto una variazione annua rispettivamente del 24.8% e del 25.1%, mentre le esportazioni del 16.6% e del 13.7%. Per quanto riguarda il 2008, le previsioni non sono incoraggianti, in quanto si stima che le importazioni toccheranno i 60,7 miliardi di euro e le esportazioni i 35 miliardi di euro, portando il saldo della Bilancia Commerciale a 25 miliardi di euro. Tuttavia, il ritmo di crescita sarà inferiore rispetto agli anni precedenti, vista la buona performance delle esportazioni accompagnata da una frenata delle importazioni. Tabella 6. Bilancia commerciale: previsioni (valori in miliardi di euro e variazione annuale %) Esportazioni Variazione annua % 16.6% 13.7% 17.4% Importazioni Variazione annua % 24.8% 25.1% 18.1% Saldo bilancia commerciale Fonte: Ministero delle Finanze di Romania Export: Le esportazioni FOB nel 2007 sono state pari a milioni di euro e hanno registrato una crescita del 13.7% rispetto allo stesso periodo del La struttura delle esportazioni è data da 8 tipi di merci. Il grafico 7 indica i prodotti per i quali la Romania sui mercati internazionali è più competitiva, in ragione delle esportazioni. Spiccano i settori dei 22 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

23 dispositivi meccanici e degli apparecchi elettrici, che coprono il 21% delle esportazioni, seguiti da prodotti tessili (19%) e metallurgici (16%). Figura 6. Analisi dell export romeno, per prodotti Chimici e plastica 9% Minerari 8% Mezzi di trasporto 12% Agroalimentari 4% Altri 11% Meccanici ed elettrici 21% Tessili 19% Metallurgici 16% Fonte: Nota congiunturale dell Istituto del Commercio Estero Import: Stando ai dati ell ICE e dell ARIS, le importazioni FOB (free on board) nel 2007 sono state pari a milioni di euro e hanno registrato una crescita del 25.1% rispetto allo stesso periodo del Il grafico che segue individua i prodotti maggiormente importati in Romania e il relativo peso percentuale di ognuno sull import. Tra questi, va fatta menzione dei dispositivi meccanici (25%), i prodotti di lavorazione chimica (14%) e i mezzi di trasporto (14%). Figura 7. Analisi delle importazioni romene, per prodotti L ECONOMIA ROMENA

24 Minerari 12% Mezzi di trasporto 14% Agroalimentari 6% Chimici e plastica 14% Altri 8% Tessili 10% Meccanici ed elettrici 25% Metallurgici 11% Fonte: Nota congiunturale dell Istituto del Commercio Estero Nel periodo aprile-giugno 2008 si è registrato per il mercato romeno nel suo complesso un trend positivo di crescita rispetto al trimestre precedente (industria, commercio, costruzioni e servizi). Tabella 7. Tendenze generali dei vari mercati (II trimestre 2008) Evoluzione Industria manifatturiera Costruzioni Commercio al dettaglio Servizi Situazione economica crescita crescita crescita crescita Contratti e ordini crescita crescita crescita crescita Numero Dipendenti stabile stabile crescita crescita Prezzi aumento stabile aumento aumento Fonte: Elaborazione FINCO su comunicati del Ministero delle Finanze 24 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

25 In relazione all industria manifatturiera, va fatta menzione di come il secondo trimestre 2008 abbia registrato una crescita del settore, sia in termini di produzione (saldo congiunturale +23%) che di contratti e ordini (saldo congiunturale +19%). Per le esportazioni dei prodotti finiti, si è riscontrata una leggera crescita, questo in ragione di una maggiore competitività dei prodotti romeni sul mercato europeo (saldo congiunturale 7%). Il numero di lavoratori dipendenti si è stabilizzato, mentre i prezzi dei prodotti sono aumentati in modo consistente, del 25%. Tuttavia, l intensità di crescita è stata inferiore rispetto al primo trimestre. Il box che segue riassume la situazione registrata nei maggiori comparti dell economia romena. Tabella 8. Analisi della realtà dei settori in maggiore crescita Costruzioni Commercio al dettaglio Servizi Il settore edile, in conformità con le previsioni, ha registrato uno sviluppo notevole. Si è verificato un incremento della produzione accompagnato dalla crescita dei contratti e degli ordini. I prezzi invece non hanno subito variazioni rispetto al trimestre precedente. Per quanto riguarda l occupazione, vi è stato un aumento considerevole dei dipendenti nel settore. Anche il commercio al dettaglio nel periodo aprilegiugno 2008 ha avuto un andamento più che soddisfacente, infatti le vendite sono cresciute del 39% e si stima che nel prossimo trimestre subiranno ulteriori incrementi. Dal lato dei dipendenti, si è avuto un numero significativo di assunzioni e i prezzi, in ragione dell inflazione e della domanda, hanno registrato pesanti rincari, con un aumento del 44%. Il settore dei servizi è un settore in ascesa: i benefici più consistenti riguardano le grandi aziende seguite dalle medie e piccole imprese. La domanda di servizi è cresciuta in modo marcato e di pari passo i prezzi sono aumentati del 27%. L occupazione ha registrato invece una crescita del 10%. Fonte: Elaborazione FINCO su comunicati del Ministero delle Finanze 1.2. Costi della manodopera e dei fattori produttivi Nel anno 2007 lo stipendio medio lordo in Romania è stato di RON (352 euro), mentre nel 2008 lo stipendio medio lordo si è attestato su un livello pari a lei (430 euro). I dati di giugno 2008 dell Istituto Nazionale di statistica presentano il quadro, riassunto nella tabella seguente, relativo alle retribuzioni nei diversi settori d attività, ad un cambio pari a 3,6 RON/1 euro. A partire dal 1 gennaio 2007, il Contratto collettivo unico a livello nazionale per gli anni prevede uno stipendio di base minimo lordo di 440 RON/mese (circa 130 euro) L ECONOMIA ROMENA

26 per un programma di lavoro di 170 ore. A partire dal 1 gennaio 2008 lo stipendio di base minimo È stato portato a 500 RON/mese. A riguardo del valore minimo vanno evidenziati due aspetti essenziali: - Il salario minimo lordo obbligatorio può essere superiore a 500 RON se esistono regolamentazioni diverse nei contratti collettivi di settore. - Nel calcolo del salario minimo bisogna tener conto dei coefficienti di inquadramento stabiliti dai contratti collettivi di lavoro. I diritti previsti nel Contratto collettivo nazionale sono da considerarsi quali diritti minimi per la successiva negoziazione dei contratti collettivi aziendali (obbligatori per le società con più di 20 dipendenti). Tabella 9. Reddito medio mensile lordo nei diversi settori dell economia (Euro) Settore di attività giugno 2007 giugno 2008 Valore medio per economia Agricoltura e servizi annessi Industria (in generale) Industria tessile Industria metallurgica Costruzioni metalliche e prodotti in metallo Industria chimica Costruzioni Alberghi e ristoranti Sanità e assistenza sociale Amministrazione pubblica Nettezza urbana Intermediazioni finanziarie Trasporti terrestri Fonte: Istituto Nazionale di Statistica Nella tabella seguente, riassumiamo inoltre il costo medio mensile supportato da un azienda operativa in Romania. Tabella 10. Costi mensili medi per le aziende in Romania Voce di costo Euro Carburante 0,71 Acqua (euro / m2) 0,18 Energia elettrica (euro / kwh) IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

27 Gas (euro / m3) 0,11 Lavoro (stipendio lordo) 260,00 Trasporto dall'italia a Bucarest 2070,00 Fonte: ICE, sede di Bucarest Riassumiamo inoltre (tabella in basso, nr.11) i dati relativi ai costi delle utilities (2008) nelle varie regioni del paese. Va fatta menzione di come i costi riportati dipendano dai consumi e dall energia elettrica (i prezzi non includono l IVA). Tabella 11. Costi delle utilities nelle maggiori regioni di Romania (2008) Regione Potenza Ron / kwh (*) Gas Ron/1000 mc West Region 0,1680-0, ,33-999,10 South Region 0,1691-0, , ,92 East Region 0,1671-0, ,16-983,10 North Region 0,1675-0, ,01-901,89 Central Region (compresa Cluj) 0,1671-0, ,16-983,10 (*) alto voltaggio 220 kv Fonte: Agenzia Romena per gli Investimenti Stranieri L ECONOMIA ROMENA

28 2. I settori industriali e tecnologici 2.1. Il settore agroalimentare Breve presentazione del settore La crescita economica della Romania potrebbe superare la soglia dell 8% nel 2008, nonostante l anno agricolo non sia stato uno dei migliori in termini di quantità prodotte. Nel primo trimestre dell anno, l economia ha registrato un aumento inaspettato dell 8.2%, in ragione dell eccedenza del settore edilizio e dei servizi, ma, secondo i rappresentanti della BNR, un anno agricolo produttivo potrebbe contribuire addirittura di 1-2 punti percentuali sulla crescita economica 2008, che potrebbe dunque superare la soglia del 7%. L agricoltura ecologica rappresenta infatti, assieme all industria tessile, all industria leggera e quella di mobile, una delle tre principali risorse dell export romeno. La Romania, con una superficie di km² e una popolazione di 21,7 milioni di abitanti, occupa il secondo posto in Europa, dopo la Francia, come terreno agricolo procapite. L agricoltura in Romania, in generale, è sempre stato un settore di primaria importanza per il Paese. Tale vocazione primaria è riscontrabile anche dai dati relativi alla popolazione residente nelle zone rurali, pari al 44,8% del totale. Mentre pero i settori industriali e dei servizi si evolvono avvicinandosi a valori tipici di un economia più evoluta, l agricoltura invece mostra segni di stasi. Le persone occupate in agricoltura sono risultate essere, nel 2006, 2,8 milioni, pari al 30,5% del totale della popolazione occupata. Anche il contributo alla formazione del PIL nazionale è abbastanza significativo, attestandosi intorno al 7,5%. Va poi fatta menzione di come la popolazione agricola registry una struttura professionale di buon livello: 50 mila specialisti hanno ottenuto certificate di preparazione superiore e il 35,4% della popolazione occupata in agricoltura ha un istruzione media. Il terreno arabile rappresenta circa il 63% della superficie agricola, le colture permanenti il 3% e i pascoli permanenti il 33%. La zona temperata presenta una grande varietà di colture distribuite sui milioni terreno fertile. La produzione, basata prevalentemente sui cereali, spazia dai legumi al cotone, dalle patate al lino, dal girasole alla colza, dalla barbabietola da zucchero alla canapa. La Romania è tra i primi produttori europei di granturco e frumento. Notevole diffusione hanno le colture ortofrutticole e la produzione di vite (la Romania è l ottavo produttore mondiale di vino) e di tabacco. A livello europeo, la Romania detiene uno dei primi posti nel settore della produzione degli oli comestibili, il cui settore di lavorazione È cresciuto rapidamente concentrandosi intorno a pochi attori importanti: romeni e internazionali (le americane Bunge e Cargill) che dominano il mercato delle oleaginose. Di grande rilevanza sono anche le produzioni di avena, segale e riso. Forte anche il settore dell agricoltura ecologica. Si valuta che le superficie totali coltivate in sistema ecologico abbiano raggiunto i circa 75 mila ettari, includendo colture cerealicole, per foraggi, pascoli, piante oleaginose e proteiche, ortaggi, frutti (visciole, ciliege) frutti di bosco ecc. Nel settore zootecnico ecologico, si stimano incrementi ai capi bestiame di circa 10 mila capi per le muche per latte, 70 mila capi ovini per latte, 6 mila capi di pollame. 28 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

29 I processi di privatizzazione dei terreni agricoli, avviati all inizio degli anni 90, hanno provocato un estrema parcellizzazione degli stessi. Nel 1990, l intera superficie si trovava ancora in proprietà collettiva (CAP cooperative agricole di produzione o IAS aziende agricole statali). A partire dal 1991 (in base alla legge 18) un gran numero di vecchi proprietari è entrato in possesso dei propri terreni; sono stati restituiti circa 9340 mila ettari terreno arabile, però non più di 10 ettari per famiglia. Si sono formate, in questo modo, 3,9 milioni di piccole proprietà agricole. In agricoltura, il settore privato rappresenta ad oggi il 97,3% del valore della produzione, cioè il 97,4% della produzione vegetale e il 98,9% della produzione zootecnica. Le piccole proprietà detengono circa il 66,5% della superficie agricola del Paese. Dato che queste non hanno la dovuta capacità di fare investimenti, impiegare sistemi di irrigazioni, concimare i terreni e applicare tecnologie moderne, una parte dell agricoltura non è riuscita a registrare aumenti di produttività e uscire da uno stato di sussistenza per avviarsi verso relazioni di mercato. Anche l industria alimentare mostra chiari segnali di crisi dovuta dallo stato delle attrezzature, alla mancanza di capacità tecnica ed alla scarsità di capitali disponibili per gli investimenti. L agroindustria sta attraversando, infatti, da oltre dieci anni un periodo di crisi, dovuto soprattutto all obsolescenza delle attrezzature e alla arretratezza delle tecniche, che impediscono di soddisfare la domanda interna e costringono la Romania ad importare i prodotti agroalimentari. Le difficoltà del settore derivano anche dagli alti costi di gestione e dall impossibilità di usufruire di economie di scala a causa dell eccessiva frammentazione delle proprietà e dalle piccole dimensioni delle aziende. Circa il 90% del terreno agricolo è in mano ai privati e la superficie agricola media aziendale è di 2,7 ettari. In Romania esistono, attualmente, circa 3,9 milioni di unità agricole, il 40% delle quali coltiva meno di un ettaro e il 6% del totale della superficie coltivata. I 2/3 delle aziende hanno una dimensione inferiore ai 3 ettari, per una superficie complessiva che rappresenta circa il 20% del totale. Caso unico tra i pesi dell Europa Centrale, l agricoltura romena ha registrato un incremento in termini occupazionali (39,6% nel 1997) negli anni 90. Nel periodo successivo al 1989 nell agricoltura della Romania si sono verificati cambiamenti meno spettacolari rispetto a quelli avvenuti in altri settori, per quanto riguardano la struttura e il volume della produzione. Comunque, nel settore si sono registrati mutamenti importanti nella struttura della proprietà e della popolazione occupata, come nelle relazioni di export-import. L industria degli alimenti e delle bevande è un settore di particolare rilevanza per l economia romena, rappresentando il 7% del PIL nazionale e occupando il 4% degli occupati nazionali ( unità). I piu importanti sottosettori dell industria alimentare sono: industria molitoria e della panificazione, industria della carne, industria degli oli e industria lattierocasearia. La produzione dei principali prodotti alimentari ha conosciuto un aumento continuo nel periodo : carne (+59,4%), preparati di carne (+96.4%), semiconserve di pesce (+199,6%), prodotti lattei freschi (+135,2%). formaggi (+86,1%), mentre per i vini si e registrato un calo dell 8,2% (dovuto alle condizioni climatiche sfavorevoli) I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI

30 L industria alimentare ha avuto, nel 2006, un peso del 12,8% rispetto al totale del comparto industriale. Il valore della produzione alimentare È aumentato nel periodo del 62,1%. Nonostante l alto potenziale produttivo, l agro-industria romena non riesce a soddisfare la domanda interna di prodotti agricoli e alimentari, costringendo il Paese a diventare un importatore netto di tali prodotti. Significativi sono i dati relativi all import di alcuni prodotti alimentari di primaria importanza come la carne, per la quale viene importato il 70% del fabbisogno nazionale, il latte per il quale tale percentuale è del 30-40% o lo zucchero il cui import copre l 80% della domanda. L industria alimentare romena sta facendo tutto il possibile per sopravvivere, nonostante le condizioni siano avverse in relazione agli approviggiamenti di materie prime e la concorrenza dei prodotti stranieri sia sempre più spietata. Con l appoggio dell Agenzia Nipponica per la Cooperazione Internazionale (JICA), l Agenzia Nazionale di Consulenza Agricola ha iniziato nell autunno del 2003 lo svolgimento di un programma di istruzione dei produttori agricoli per la creazione di un sistema di cooperative agricole destinate a ottenere livelli superiori di rendimento. Tali cooperative, che garantiscono la proprietà, si occuperanno del prelevamento della produzione, della standardizzazione, dell osservanza delle norme di qualità e della valorizzazione della produzione. I due organismi svolgono corsi per la Formazione dei formatori che si occupino dell istruzione dei futuri membri cooperatori. Sono stati istruiti e formati dal punto di vista professionale oltre 40 mila produttori agricoli. La figura seguente illustra, per regione geografica, la conformazione pedoclimatica del territorio romeno, con menzione del tipo di coltura che piu si addice alla morfologia e alle caratteristiche delle diverse aree agricole romene. 30 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

31 Figura 8. Fattori pedoclimatici dell agricoltura romena Fonte: Ministero dell Agricoltura e dello Sviluppo rurale di Romania (2006) - ZONA 1: Localizzazione: sud della Romania area molto irrigata; Province: Mehedinţi, Dolj,Olt, Teleorman, Ilfov, Giurgiu, Ialomiţa, Calaraşi, Constanţa.Zona favorevole alla coltivazione di: Cereali; piante d innesto; Zootecnia (carne;latte). - ZONA 2: Localizzazione: sud della Romania - zona collinare Province: Gorj, Vâlcea, Argeş, Dâmboviţa, Prahova, Buzău.Zona favorevole alla: Zootecnia (allevamento bestiame);pomicoltura;coltura dei legumi; Viticoltura - ZONA 3: Localizzazione: est della Romania zona collinare e pianeggiante; Province: Caraş Severin, Timiş, Arad, Bihor, Satu Mare.Zona favorevole alla: Pomicoltura, coltivazione di cereali, piante d innesto e allevamento di bestiame I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI

32 - ZONA 4: Localizzazione: Transilvania - zona collinare; Province: Maramureş, Bistriţa Năsăud, Sălaj, Cluj, Mureş, Harghita, Covasna, Alba, Hunedoara, Sibiu, Braşov.Zona favorevole alla: Zootecnia (carne, latte); Coltura di legumi e patate;pomicoltura; Coltivazione dei cereali - ZONA 5: Localizzazione: Moldova zona di pianure, colline e delta; Province: Botoşani, Suceava, Iaşi, Neamţ, Vaslui, Bacău, Vrancea, Galaţi, Brăila, Tulcea. Zona favorevole alla: Zootecnia (carne, latte); Viticoltura; Coltura di legume e patate; Piscicoltura Commercio estero e dinamiche interne In relazione al commercio estero, va fatta menzione di come la bilancia agroalimentare della Romania sia da anni nettamente negativa. Si tratta di uno dei problemi mai risolti a livello di politica economica nazionale dall inizio della transizione post-comunista ad oggi. La Romania rimane ancora un paese dipendente dalle importazioni di alimenti: secondo le statistiche, il valore dei prodotti alimentari importati negli ultimi cinque mesi del 2008 è stato di miliardi di euro. Comunque, i prodotti che hanno registrato gli aumenti più significativi nell ultimo mese in termini di importazioni sono stati frutta, carne e olio. Al contrario, il valore delle esportazioni nello stesso periodo preso in esame è stato quasi tre volte inferiore, pari a miliardi di euro, questo in ragione di una moneta nazionale molto forte e degli alti costi di produzione, che hanno messo in cattiva luce i prodotti romeni sul mercato internazionale. Ne consegue che, secondo i rappresentanti del settore delle esportazioni, il deficit commerciale del paese dovrebbe raggiungere addirittura i 25 miliardi di euro. Tabella 12. Saldo della bilancia dei pagamenti in agricoltura (2005- fine 2007) Gen-set 2006 Gen-dic 2007 Export 673,4 854,0 550,5 759,9 Import 2.021, , , ,9 Saldo , , , ,0 Variazione saldo +16,5% +34,9% Fonte integrale: Nota sull agricoltura dell ICE di Bucarest, giugno Stando alle statistiche INS, alcuni prodotti stanno diventando sempre più cari, nonostante siano prodotti di stagione: é il caso di frutta, olio, carne di maiale ed altri tipi di carne, i cui prezzi sono aumentati sensibilmente, a differenza dei prezzi di uova, verdure e latticini che hanno registrato una leggera flessione. Stando agli analisti, un incremento dei prezzi della frutta è inevitabile all inizio dell estate, dal momento che si tratta della prima produzione interna, mentre i rincari dei prezzi della carne sono dovuti alla mancanza di foraggio, infatti negli ultimi tre mesi, i prezzi della carne suina sono aumentati del 30% e quelli della carne di manzo del 40-50%. Le esportazioni romene di prodotti agroalimentari nei primi 9 mesi del 2007 sono state pari a 759,9 milioni di Euro, con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2006 del 38%. Le 32 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

33 categorie di prodotti più esportati sono: animali vivi, tabacco, sementi e frutti oleaginosi, piante industriali o medicinali, paglia e foraggi. L Unione Europea assorbe il 74% dell export romeno. Il principale Paese di destinazione è l Italia con una quota del 21,5%, seguita da Bulgaria (8,9%), Ungheria (8,5%), Grecia (8,0%) e Germania (7,9%). I principali prodotti esportati in Italia sono il tabacco, gli animali vivi, gli ortaggi ed i cereali. I dati di interscambio settoriale con gli altri Paesi dell UE relativi ai primi 9 mesi del 2007 registrano un valore dei prodotti importati pari a 1.709,1 milioni di Euro, in crescita dell 80% rispetto allo stesso periodo del Dal 1 gennaio 2007, infatti, lo spazio doganale romeno È diventato parte dello spazio comunitario, perciò le operazioni di import/export sono diventate operazioni di commercio intracomunitario con conseguente abolizione dei dazi per i beni importati dagli altri Paesi dell UE. I principali prodotti importati dall Ungheria sono i cereali e prodotti dell industria molitoria, prodotti carnei, zucchero e dolciumi. Per quanto riguarda la Germania quasi i tre quarti dell import è costituito da prodotti carnei ai quali si aggiunge la voce caffè-tè. L Olanda esporta principalmente prodotti carnei, piante e fiori, ortofrutticoli freschi e preparati. L Italia è risultata essere il quarto Paese fornitore di prodotti agroalimentari della Romania con un valore di prodotti esportati di 142,2 milioni di euro, in netta crescita rispetto al valore registrato nello stesso periodo dell anno precedente (+66.9%). Nonostante la crescita economica degli ultimi anni, le attività commerciali sono state influenzate dal limitato potere d acquisto dei consumatori romeni rimasto ancora a livelli molto bassi rispetto alla media UE. I redditi della popolazione sono rappresentati per oltre il 61% da redditi da lavoro dipendente. In media, al netto di tasse e contributi, uno stipendio si aggira intorno ai Euro mensili, con variazioni legate al territorio (si registrano stipendi più alti nelle città o dove esiste una forte presenza di investitori esteri come ad esempio Bucarest dove lo stipendio medio era superiore del 37% rispetto alla media nazionale), ed al settore (come l industria estrattiva, del tabacco, dei trasporti aerei e delle intermediazioni finanziarie, per i quali lo stipendio netto è di circa 680 Euro), mentre una pensione media raggiunge solo i 150 Euro al mese. Pertanto, il mercato dei beni di consumo, ed in particolare dei prodotti alimentari di alta qualità, è direttamente condizionato alla crescita del tenore di vita della popolazione e potrà assumere un certo interesse solo nel medio-lungo periodo. I problemi legati al consumo derivano anche da un certo rincaro dei prezzi registrato negli ultimo anni. Secondo uno studio realizzato da Eurostat, i prezzi dei prodotti agroalimentari in Romania sono cresciuti del 16.3% nell ultimo trimestre di quest anno rispetto allo stesso periodo dell anno scorso. I produttori autoctoni sono in attesa di una stabilizzazione dei prezzi del settore, ma tutto dipende da fattori esogeni, quali l evoluzione della moneta nazionale rispetto all euro, i prezzi delle utilities e il costo della manodopera. Finora le principale cause di aumento dei prezzi sono il deprezzamento della moneta nazionale e la crescita dei prezzi delle materie prime. Facendo un confronto con la media europea, la maggior parte dei prezzi di prodotti alimentari romeni è di oltre 7.3 punti percentuali superiore al livello medio registrato nell UE I SETTORI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI

34 Tenedo quale punto fermo la crescita dei prezzi di queste categorie di prodotti, la Romania occupa ben la quinta posizione nella graduatoria dei paesi con i prezzi agroalimentari più alti d Europa, dopo la Lituania, che ha registrato un aumento dei prezzi del 47.1%, l Estonia (46%), la Gran Bretagna (38.6%) e la Lettonia (33.1%). I prezzi delle piante industriali sono di 31.6 punti percentuali più cari rispetto all UE 27, i prezzi delle verdure sono di 8.3 punti percentuali a sfavore dei romeni, quelli dei cereali hanno registrato una crescita del 60.7% e i prezzi della frutta sono del 20.8% più cari rispetto all UE. Tra gli IDE giunti in Romania, È possibile stimare che nel 2008 circa lo 0,9% di questo ammontare sia destinato al settore agricolo e zootecnico e circa il 7,5% all industria alimentare. Tali investimenti si sono diretti soprattutto verso produzione di birra, bevande analcoliche, tabacco, vini e dolciumi. Tabella 13. Principali prodotti esportati dall Italia nei primi 9 mesi del 2007 Prodotti Valori MEuro Quote % Prodotti Ortofrutticoli 24,29 23,95 332,10 Carni 14,71 14,51 10,54 Preparazioni Alimentari Diverse 7,83 7,72 17,47 Oli e Grassi 5,90 5,82 8,65 Vini 5,54 5,46 102,70 Prodotti Dolciari 5,49 5,41 51,82 Caffè 5,32 5,25 5,09 Conserve e Succhi vegetali 3,38 3,34 32,84 Prodotti Itici 3,19 3,14-10,47 Alcool e Prodotti Alcolici 2,62 2,58 145,50 Pasta 2,32 2,29 28,65 Prodotti Latiero Caseari 2,24 2,21 92,68 Acque Minerali e Bevande non Alcoliche 1,83 1,81 132,20 Animali 1,25 1,23 13,49 Riso 1,17 1,15 68,34 Vermut 0,75 0,74 21,33 Altri Prodotti di Origine Animale: Miele, Uova ecc. 0,61 0,60 463,30 Altri Prodotti di Origine Vegetale: Cereali, Speze ecc. 0,59 0,58-31,10 Aceti 0,21 0,20 32,81 Var % Fonte: Elab. ICEsu dati ISTAT Relativamente ai canali distributivi, la figura di base È l importatore (generalmente esclusivista per il mercato), dotato di rete di distribuzione sul territorio e, spesso, provvisto di mezzi di trasporto. Il numero di supermercati, iper, discount e i centri commerciali è in rapido aumento. 34 IL SISTEMA DELL INNOVAZIONE E DELLA RICERCA IN ROMANIA

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Annuario Istat-Ice 2008

Annuario Istat-Ice 2008 Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

L INTERSCAMBIO DI PRODOTTI AGROALIMENTARI TRA I PAESI AGRONET : STATO DELL ARTE, TREND E PROSPETTIVE FUTURE

L INTERSCAMBIO DI PRODOTTI AGROALIMENTARI TRA I PAESI AGRONET : STATO DELL ARTE, TREND E PROSPETTIVE FUTURE L INTERSCAMBIO DI PRODOTTI AGROALIMENTARI TRA I PAESI AGRONET : STATO DELL ARTE, TREND E PROSPETTIVE FUTURE Direttore Area Agricoltura e Industria alimentare Nomisma spa I TEMI DI APPROFONDIMENTO Gli scambi

Dettagli

Il mercato spagnolo del riciclaggio

Il mercato spagnolo del riciclaggio Nota settoriale Il mercato spagnolo del riciclaggio Agenzia ICE Ufficio di Madrid Data di realizzazione: aprile 2013 Agenzia ICE ufficio di Madrid Il settore del riciclaggio 1 CENNI SUL MERCATO SPAGNOLO

Dettagli

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1

VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

VARIABILI MACROECONOMICHE Graf. 2.1 La provincia di Modena è notoriamente caratterizzata da una buona economia. Ciò è confermato anche dall andamento del reddito procapite elaborato dall Istituto Tagliacarne

Dettagli

Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015)

Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) La Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) 1 ECONOMIA IN ITALIA In Italia, dopo tre cali annuali consecutivi (2012-2,8%, 2013-1,7%, 2014-0,4%), il CSC prevede una crescita del PIL dell 1%. quest

Dettagli

Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali

Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali Massimo Scaccabarozzi, Presidente Farmindustria 52 Simposio AFI -1 giugno 2012 La farmaceutica è la prima industria hi-tech per

Dettagli

Il mercato tedesco del vino

Il mercato tedesco del vino Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Ufficio di Berlino Nota Settoriale Il mercato tedesco del vino Berlino, marzo 2013 2 INDICE 1. Importanza del mercato

Dettagli

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IL SISTEMA IMPRENDITORIALE 1 1.1 Le imprese attive per settore e forma giuridica Nei primi tre mesi del 2015 risultano iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Lodi 21.784 posizioni,

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle

Dettagli

Indagine sulla presenza imprenditoriale veneta in Romania

Indagine sulla presenza imprenditoriale veneta in Romania Indagine sulla presenza imprenditoriale veneta in Romania I Risultati in Breve Il numero totale delle ditte italiane presenti in Romania e di 12.366. A dicembre 2002, il numero delle aziende partecipate

Dettagli

Le aziende italiane e la loro rappresentanza in Romania

Le aziende italiane e la loro rappresentanza in Romania S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE Romania Fiscalità, agevolazioni e opportunità per le PMI Le aziende italiane e la loro rappresentanza in Romania Luca Serena Responsabile Unimpresa Romania dei Rapporti

Dettagli

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati

l evoluzione del listino: societa e titoli quotati L Evoluzione del Listino: società e titoli quotati Nel biennio 1997-98 la Borsa italiana ha compiuto importanti progressi, in termini sia di dimensione complessiva che di livello qualitativo del listino.

Dettagli

Le tendenze e gli scenari futuri per l agro-alimentare lombardo

Le tendenze e gli scenari futuri per l agro-alimentare lombardo Le tendenze e gli scenari futuri per l agro-alimentare lombardo Roberto Pretolani Dipartimento di Economia, Management e Metodi quantitativi Università degli Studi di Milano Regione Lombardia, 4 dicembre

Dettagli

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior

Dettagli

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014

Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Roma 28 novembre 2013 - Nel 2012 il volume economico generato dal sistema italiano delle costruzioni, compresi i servizi, è stato

Dettagli

Il mercato cinese dei prodotti agroalimentari

Il mercato cinese dei prodotti agroalimentari Il mercato cinese dei prodotti agroalimentari Il mercato cinese dei prodotti agroalimentari Il settore alimentare cinese sta progressivamente cambiando grazie all aumento del potere d acquisto e all evoluzione

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

Costruzioni, investimenti in ripresa?

Costruzioni, investimenti in ripresa? Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara

Dettagli

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane

Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati BAROMETRO CRIF DELLA DOMANDA DI CREDITO DA PARTE DELLE FAMIGLIE A si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati Le

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA RISULTATI GENERALI L andamento dell Industria di Roma e Provincia nel quarto trimestre del 2002 è risultato sostanzialmente negativo. Con riferimento al Comune, i

Dettagli

L internazionalizzazione del sistema economico milanese

L internazionalizzazione del sistema economico milanese L internazionalizzazione del sistema economico milanese Il grado di apertura di un sistema economico locale verso l estero rappresenta uno degli indicatori più convincenti per dimostrare la sua solidità

Dettagli

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione

Dettagli

Alimentazione naturale

Alimentazione naturale B Alimentazione naturale Secondo i dati dell ISMEA (Osservatorio del mercato dei prodotti biologici), in un anno di crisi come il 2010 i consumi di prodotti ortofrutticoli biologici hanno avuto un andamento

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

Approfondimenti: Provincia di Cuneo

Approfondimenti: Provincia di Cuneo Approfondimenti: Provincia di Cuneo Premessa Contesto e attività/1 Nel generale contesto di crisi che ha continuato a caratterizzare il sistema economico italiano nel 2013 i dati relativi al Piemonte hanno

Dettagli

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008

Dettagli

Quadro dei consumi energetici

Quadro dei consumi energetici Quadro dei consumi energetici La situazione nazionale Il quadro dei consumi energetici nazionali degli ultimi anni delinea una sostanziale stazionarietà per quanto riguarda il settore industriale e una

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA

Dettagli

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA CRESME IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA Sintesi dello studio generale 2006 a cura di Federico Della Puppa I RISULTATI PRINCIPALI I risultati principali Prosegue

Dettagli

I FLUSSI DI ESPORTAZIONE DEL COMPARTO AGROALIMENTARE ITALIANO. Milano, 6 ottobre 2015

I FLUSSI DI ESPORTAZIONE DEL COMPARTO AGROALIMENTARE ITALIANO. Milano, 6 ottobre 2015 I FLUSSI DI ESPORTAZIONE DEL COMPARTO AGROALIMENTARE ITALIANO Milano, 6 ottobre 2015 INFORMAZIONI GENERALI Export Il settore agroalimentare ha continuato a registrare negli ultimi anni una costante crescita

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).

COMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila). COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2010, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato

Dettagli

IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO

IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO 869 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO 29 maggio 2014 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Lo scorso 28 maggio l Istat ha rilasciato

Dettagli

A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A

A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A Ma g g i o 2 0 0 3 di G i u s e p p e A i e l l o 1. L andamento

Dettagli

Istituto nazionale per il Commercio Estero. Nota Congiunturale URUGUAY

Istituto nazionale per il Commercio Estero. Nota Congiunturale URUGUAY Istituto nazionale per il Commercio Estero Nota Congiunturale URUGUAY Maggio 2011 L'economia uruguaiana, nel 2010, ha registrato una significativa crescita del PIL dell 8,5% rispetto al 2009 e, nel primo

Dettagli

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA

Dettagli

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte SCHEDA D INFORMAZIONE N 3: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte Parlare della riforma dell imposizione delle imprese significa anche affrontare i timori relativi

Dettagli

I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI

I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI Anche gli stranieri hanno capito che è conveniente acquistare un immobile in virtù del costo del denaro sui prestiti ipotecari che nonostante gli aumenti di questi ultimi

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014 UMBRIA Import - Export caratteri e dinamiche 2008-2014 ROADSHOW PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE Perugia, 18 dicembre 2014 1 Le imprese esportatrici umbre In questa sezione viene proposto

Dettagli

Outlook finanziario dell agricoltura europea

Outlook finanziario dell agricoltura europea Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità

Dettagli

L agro-alimentare italiano e la sfida dell internazionalizzazione

L agro-alimentare italiano e la sfida dell internazionalizzazione Dies Academicus 2014-2015 in occasione del trentennale della sede di Cremona e della SMEA Lectio L agro-alimentare italiano e la sfida dell internazionalizzazione Prof. SMEA, Alta scuola in economia agro-alimentare

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli

Dettagli

LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI LA SPESA DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE PER INVESTIMENTI FISSI: CONFRONTO EUROPEO ESTRATTO DALL OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI GIUGNO

Dettagli

agroalimentare I trimestre 2014

agroalimentare I trimestre 2014 AGRItrend Evoluzione e cifre sull agro-alimentare La bilancia commerciale agroalimentare I trimestre 2014 A 8 LA BILANCIA COMMERCIALE AGROALIMENTARE A differenza di quanto riscontrato nel corso del 2013,

Dettagli

CHECK UP 2012 La competitività dell agroalimentare italiano

CHECK UP 2012 La competitività dell agroalimentare italiano Rapporto annuale ISMEA Rapporto annuale 2012 2. L agricoltura italiana a confronto con l Ue IN SINTESI Nel 2011, secondo i conti economici dell agricoltura pubblicati da Eurostat, il reddito agricolo italiano

Dettagli

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Venezia, 10 novembre 2008 COMUNICATO STAMPA Indagine congiunturale di Unioncamere del Veneto sulle imprese manifatturiere III trimestre 2008 L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Trimestre negativo

Dettagli

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa

Dettagli

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA di Giuseppe D Aloia 1 - Retribuzioni Lorde di fatto Reali- Industria manifatturiera - Valuta Nazionale (deflazionate con il

Dettagli

Export agroalimentare: obiettivo 50 miliardi nel 2020

Export agroalimentare: obiettivo 50 miliardi nel 2020 Export agroalimentare: obiettivo 50 miliardi nel 2020 Sono passati due anni da quando il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il 9 aprile 2014, in occasione del Vinitaly, ha indicato, per il 2020, l

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010

Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 8 aprile 2011 Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 Direzione centrale comunicazione ed editoria Tel. +39 06.4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel.

Dettagli

Agenzia ICE - ufficio di Stoccolma. Svezia. Il mercato dei prodotti biologici

Agenzia ICE - ufficio di Stoccolma. Svezia. Il mercato dei prodotti biologici Agenzia ICE - ufficio di Stoccolma Svezia Il mercato dei prodotti biologici agosto 2013 INDICE 1. ASPETTI NORMATIVI SULLE IMPORTAZIONI DI PRODOTTI AGRO- ALIMENTARI (SINTESI)...2 2. IL SISTEMA DISTRIBUTIVO

Dettagli

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni.

Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni. Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni. Quali sono le aspettative delle imprese, come le imprese riconoscono e valorizzano la qualità dell'offerta: l'esperienza

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

Lo Sviluppo delle PMI nel Bacino del Mediterraneo. Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane

Lo Sviluppo delle PMI nel Bacino del Mediterraneo. Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Lo Sviluppo delle PMI nel Bacino del Mediterraneo Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Antonio Ventresca a.ventresca@ice.it ICE - Agenzia per la promozione

Dettagli

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010 Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia Grano Italia, Bologna 30 settembre - 1 ottobre 2010 Aula Magna della Facoltà di Agraria Prof. Gabriele Canali SMEA, Alta Scuola

Dettagli

Il mercato internazionale dei prodotti biologici

Il mercato internazionale dei prodotti biologici Marzo 2014 Il mercato internazionale dei prodotti biologici In sintesi Il presente Report sintetizza i principali dati internazionali diffusi di recente in occasione della Fiera Biofach di Norimberga.

Dettagli

INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI

INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI Mercoledì 18 marzo 2015, ore 17.00 Camera di Commercio, Sala Arancio, Via Tonale 28/30 - Lecco Materiale a cura di: Direzione Studi e Ricerche,

Dettagli

Gestione del rischio

Gestione del rischio FORUM INTERNAZIONALE DELL AGRICOLTURA E DELL ALIMENTAZIONE POLITICHE EUROPEE SVILUPPO TERRITORIALE MERCATI Gestione del rischio Roberto D Auria Workshop su La nuova Pac - Un analisi dell accordo del 26

Dettagli

IL QUADRO MACROECONOMICO

IL QUADRO MACROECONOMICO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO LA CONGIUNTURA ECONOMICA - PUNTI DI VISTA E SUGGERIMENTI DI ASSET ALLOCATION IL QUADRO MACROECONOMICO DOTT. ALBERTO BALESTRERI Milano, 16 marzo 2015 S.A.F.

Dettagli

3. L industria alimentare italiana a confronto con l Ue

3. L industria alimentare italiana a confronto con l Ue Rapporto annuale 2012 3. L industria alimentare italiana a confronto con l Ue IN SINTESI Nel 2011, la contrazione della domanda interna nonostante la tenuta di quella estera ha determinato un calo dell

Dettagli

2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro

2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro 2.1.3 Inquadramento: numeri, sviluppo storico, previsioni per il futuro Nel 2004 (dopo 3 anni di crescita stagnante dovuta principalmente agli effetti degli attacchi terroristici dell 11 settembre e all

Dettagli

NOTA CONGIUNTURALE ROMANIA Gennaio-dicembre 2013

NOTA CONGIUNTURALE ROMANIA Gennaio-dicembre 2013 NOTA CONGIUNTURALE ROMANIA Gennaio-dicembre 2013 Biroul de la Bucuresti Str. A.D.Xenopol, nr.15, sector 1-010472 Bucuresti T +40 21 2114240 F +40 21 2100613 bucarest@ice.it www.italtrade.com/romania 11

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 1. QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE Negli ultimi mesi del 2011 si è verificato un peggioramento delle prospettive di crescita nelle principali economie

Dettagli

Internazionalizzazione delle imprese

Internazionalizzazione delle imprese Internazionalizzazione delle imprese italiane: contesto ed opportunità 3 Marzo 2015 Business Analysis Pio De Gregorio, Responsabile Anna Tugnolo, Senior Analyst Dopo un 2013 difficile, le esportazioni

Dettagli

Negli ultimi 12 mesi, la sua famiglia ha effettuato interventi di ristrutturazione dell'abitazione principale? 20,7

Negli ultimi 12 mesi, la sua famiglia ha effettuato interventi di ristrutturazione dell'abitazione principale? 20,7 % Dalla riqualificazione (anche energetica) degli edifici nuova linfa al settore immobiliare Nomisma e Saie fotografano il trend e le prospettive della ri-qualificazione energetica e del ri-uso urbano

Dettagli

Tavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100)

Tavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100) capitolo 12 prezzi Tavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100) Capitoli Numeri indici Varizioni medie annue

Dettagli

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Tra il 1990 e il 2008 le importazioni ed i consumi dell Europa hanno contribuito alla deforestazione di 9 milioni di ettari (una superficie

Dettagli

3 miliardi di euro l anno) per finanziare le misure del. mercato) di circa 4 miliardi di euro (per l OCM non vi

3 miliardi di euro l anno) per finanziare le misure del. mercato) di circa 4 miliardi di euro (per l OCM non vi PAC 2014-20202020 L agricoltura italiana verso il futuro I NUMERI La dotazione assegnata all Italia è di circa 52 miliardi di euro, in 7 anni. Circa 27 miliardi di euro totali (circa 4 miliardi di euro

Dettagli

Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita

Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita A cura del Centro Studi Confindustria Toscana Qualche dato generale Gli investimenti diretti dall estero in Italia Secondo i dati dell Ufficio Italiano

Dettagli

1. La situazione economica e del mercato del lavoro

1. La situazione economica e del mercato del lavoro 1. La situazione economica e del mercato del lavoro Per la lettura dei dati non si può prescindere dal considerare l impatto dei molteplici fattori che hanno mutato radicalmente il mondo del lavoro a causa

Dettagli

E ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO COMMERCIO E SERVIZI

E ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO COMMERCIO E SERVIZI Sono 37.086 le imprese della provincia di Modena che svolgono un attività nel settore terziario, che si occupano quindi di commercio o di servizi rivolti alle imprese e alle famiglie; tale numero è in

Dettagli

COMMERCIO ESTERO E QUOTE DI MERCATO LA COMPETITIVITÀ DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA

COMMERCIO ESTERO E QUOTE DI MERCATO LA COMPETITIVITÀ DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA COMMERCIO ESTERO E QUOTE DI MERCATO LA COMPETITIVITÀ DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA COMMERCIO ESTERO E QUOTE DI MERCATO - la competitività della provincia di Bologna Indice 1. Esportazioni e competitività:

Dettagli

BILANCIO ANNO 2014. MERCATO DI MODENA Prezzo medio categoria 156/176 kg: 1,469 /kg (-2,1%)

BILANCIO ANNO 2014. MERCATO DI MODENA Prezzo medio categoria 156/176 kg: 1,469 /kg (-2,1%) 01/2015 Mercato Mercati nazionali 5.1.11 di Cosmino Giovanni Basile BILANCIO ANNO 2014 MERCATO DI MODENA Prezzo medio categoria 156/176 kg: 1,469 /kg (-2,1%) Nel 2014, il prezzo medio dei suini da industria

Dettagli

Tabella 1 - Immatricolazioni Autocarri Pesanti (>16 t) EST Europeo - Fonte ACEA

Tabella 1 - Immatricolazioni Autocarri Pesanti (>16 t) EST Europeo - Fonte ACEA Crollo del Mercato Autocarri e del Trasporto Merci su strada in Italia, quali le cause? Rapporto 2015 Cabotaggio, concorrenza sleale, dimensioni delle Aziende di trasporto, scarsa produttività, costi del

Dettagli

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori.

SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013. La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. SCHEDA DATI STATISTICO-ECONOMICI NOVEMBRE 2013 1 La crisi economica colpisce soprattutto i lavoratori. A luglio 2013 gli occupati sono il 55,9% ossia 22 milioni 509 mila, mentre i disoccupati sono 3 milioni

Dettagli

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL MUTUATARIO PREMESSA I segnali di ripartenza sul mercato del credito sono sempre più evidenti. Le prime avvisaglie di miglioramento si

Dettagli

Tab. 1 La spesa finale per lo sport in Italia nel 2001 (valori in euro)

Tab. 1 La spesa finale per lo sport in Italia nel 2001 (valori in euro) Il quadro macroeconomico Il fatturato del sistema sportivo italiano può essere valutato nel 2001 in circa 31,6 miliardi di euro. Tale cifra rappresenta la somma di quanto è speso dalle famiglie italiane,

Dettagli

Management Game 2011

Management Game 2011 Management Game 2011 La Mobilé Inc 1 Introduzione 1.1 La Mobilé Inc in breve Mobilé Inc è un azienda produttrice di telefonini che ha sede negli Stati Uniti che si è concentrata sulla produzione di telefonini

Dettagli