Progetto definitivo per l ampliamento del parcheggio a servizio del comprensorio sciabile dello Jafferau RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA

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1 REGIONE PIEMONTE COMUNE DI BARDONECCHIA Comprensorio sciabile dello Jafferau Progetto definitivo per l ampliamento del parcheggio a servizio del comprensorio sciabile dello Jafferau Opera connessa ai sensi L.R. 285/00 Interventi per i Giochi Olimpici invernali Torino RELAZIONE TECNICO - ILLUSTRATIVA Progettisti: Arch. Paolo Merlo Arch. Paolo Thiébat Collaboratori: Dott. Arch. Pietro Merlo 1

2 Premessa La stazione invernale di Bardonecchia vanta una gloriosa tradizione storica nel campo dello sci e degli sport invernali che poche altre località dell intero arco alpino possono uguagliare. La stazione è divisa in due comprensori non collegati tra loro ma, per molti aspetti, complementari; la stazione, situata all interno di un maestoso anfiteatro naturale è formata dal comprensorio degli impianti del Colomion, Les Arnauds e Melezet con esposizione prevalente verso Nord e uno sviluppo di piste esteso prevalentemente in area boscata, fino a raggiungere la quota massima di m s.l.m. e dal comprensorio dello Jafferau, con esposizione prevalente verso Ovest e un ampio sviluppo di piste situato al di sopra del limite dell area boscata, fino alla quota massima di m s.l.m.. Il Comprensorio dello Jafferau La stazione a valle dell impianto di trasporto a fune di base (impianto di arroccamento peraltro servito anch esso da una pista di rientro) è situata appena sopra al paese di Bardonecchia, a poca distanza dall autostrada e dall imbocco del tunnel autostradale del Frejus ed è dotata di piazzali per il parcheggio ricavati modellando il terreno con una serie di terrazzamenti. L impianto a fune, di tipo seggioviario, è lungo quasi due chilometri e raggiunge la località denominata Fregiusia, che rappresenta il centro di arroccamento dei servizi della stazione situato a quota m s.l.m. e dotato di scuola di sci, un vecchio albergo e ristoranti. Da Fregiusia un altra seggiovia biposto sale a 2200 metri di altitudine, nel cuore del comprensorio dove partono due sciovie e una nuova seggiovia biposto, disposti a raggiera, in modo da consentire il pieno sfruttamento dei vasti plateau che la zona dello Jafferau offre agli sciatori: quelli della Testa del Ban (m. 2750), del Pian delle Selle (m. 2300) e del monte Jafferau (m. 2650). In totale il comprensorio è attrezzato con tre seggiovie e tre sciovie, inoltre, parte delle piste dello Jafferau è servita da impianto di innevamento programmato. I programmi di sviluppo degli operatori e dell Amministrazione comunale prevedono di valorizzare e sviluppare il comprensorio sciabile dello Jafferau, in particolare con l ammodernamento e potenziamento sia degli impianti di risalita che di 2

3 innevamento programmato, dei parcheggi alla base, dei servizi e dell insediamento alberghiero esistente presso la stazione a monte dell impianto di arroccamento. I parcheggi esistenti sono, di fatto, sottodimensionati per i periodi di massima affluenza; la vecchia seggiovia biposto Bardonecchia Fregiusia è ormai obsoleta; la pista di rientro a valle richiede interventi di sistemazione e ampliamento; mancano servizi per una accoglienza adeguata anche dei non sciatori e mancano posti letto per le settimane bianche in località Fregiusia, la zona strategicamente più importante di arroccamento e accoglienza del comprensorio. Descrizione del luogo e dello stato di fatto Subito dall uscita dell autostrada (800 metri), oppure salendo i pochi tornanti dal paese di Bardonecchia (2 km. dalla stazione ferroviaria), alla base del versante, si arriva al piazzale asfaltato principale dove, al fondo, è situata la stazione a valle della vecchia seggiovia biposto di arroccamento; subito oltre la linea dell impianto a fune si trova un fabbricato bar-ristorante; a monte di questo piazzale, proseguendo sulla strada principale, esistono altri due terrazzamenti asfaltati destinati a parcheggio; in totale esistono tre terrazzamenti principali e tra un terrazzo e l altro vi è dislivello di circa 9/10 metri, raccordato da scarpate inerbite e corredate con piantumazione di giovani conifere; la pendenza delle scarpate e dello stesso versante si mantiene costante intorno ai 30 circa; complessivamente, tra i piazzali ed i bordi della strada, trovano posto circa 600 auto. I piazzali di sosta si trovano in posizione non visibile dalle auto che arrivano dall autostrada mentre l area è parzialmente visibile dal paese; mentre dai terrazzi del parcheggio si gode un ottima vista sia sul paese di Bardonecchia che sul compresorio del Colomion; la pista di discesa si snoda dal bosco soprastante i piazzali ed arriva fino ai bordi del terrazzamento principale più basso, in quota con la stazione di partenza della seggiovia. Tutta l area è circondata da bosco giovane di alto fusto e si estende verso Nord formando aree quasi pianeggianti, boscate, molto gradevoli dal punto di vista ambientale e paesaggistico, suscettibili di valorizzazione anche per la stagione estiva. 3

4 Il dimensionamento dei parcheggi Come detto più sopra, gli attuali spazi a parcheggio sono dimensionati per accogliere circa 550 auto; molto dipende dalla quantità di neve esistente e dal grado di sgombero della neve stessa dalla strada e dei piazzali. La seggiovia biposto esistente, del tipo a morsa fissa, ormai di vecchia concezione e tecnologia, presenta una potenzialità di trasporto orario (teorica) di circa 900 persone/ora; di fatto, la capacità di trasporto reale degli impianti a fune di tipo aereo, risulta essere sempre inferiore rispetto a quella teorica dal momento che, su questo tipo di impianto di risalita, non si riesce a far salire sempre due persone su ogni seggiola biposto. Nel corso degli ultimi anni si stima che, mediamente, oltre 2000 sciatori, nei giorni di punta, si rechino a sciare sul comprensorio dello Jafferau. Risulta subito evidente come l attuale dotazione di parcheggi sia insufficiente allo stato attuale, nonostante si debba tenere presente che, oltre alle auto, la località è collegata con il paese di Bardonecchia, mediante continue corse di navetta in servizio pubblico. Lo stesso impianto di arroccamento, quindi, oltre che obsoleto, risulta anch esso, allo stato attuale, insufficiente a soddisfare il carico totale di sciatori ammissibile sulla parte alta del comprensorio; infatti, con l attuale portata oraria disponibile, occorrono oltre tre ore per caricare il bacino sciabile. Tenuto conto poi delle previsioni di sviluppo e potenziamento anche degli impianti in quota del comprensorio, ancor più attuali in previsione dell evento olimpico, risulta sempre più evidente l insufficienza della attuale dotazione di parcheggi nell attestamento veicolare dell impianto di base dello Jafferau. Considerata la lunghezza di tale impianto (quasi due chilometri) e le caratteristiche di trasporto pubblico che tale impianto riveste, dal momento che, d inverno, è l unico mezzo di collegamento tra il fondo valle e la località di Fregiusia, località di arroccamento sciistico ma con destinazione residenziale e alberghiera già esistente e con vocazione per ulteriori sviluppi, il nuovo impianto di arroccamento dovrà essere del tipo con cabina chiusa per consentire maggiore confort di viaggio, in generale, ma anche per consentire il trasporto dei clienti dell albergo. Peraltro risulta iniziata la progettazione, a livello preliminare, per la sostituzione ed il potenziamento della linea di trasporto a fune di arroccamento in discorso, dove 4

5 risulta essere allo studio una soluzione di telecabina con vetture chiuse da 8 posti, per una portata oraria di circa 2000 persone/ora. Da quanto sopra esposto risulta chiaro che la dotazione attuale di posti auto, gia insufficiente allo stato, risulterà ancora più carente in prospettiva. Le possibili soluzioni alternative Precedenti studi, condotti dalla società esercente degli impianti a fune di Bardonecchia, individuavano la possibilità di creare nuovi piazzali di sosta, oltre a quelli esistenti, proseguendo in direzione Nord, proprio sopra l imbocco sud del tunnel del Traforo, su terreni di proprietà comunale, sede di un bosco giovane e fitto, oggetto di un recente intervento di rimboschimento. Tali nuovi piazzali sarebbero stati realizzati, in analogia con quelli esistenti, parte in sbancamento e parte su terreno di riporto, con scarpate raccordate e inerbite. Nel corso del presente studio si è però ritenuto di non seguire questa soluzione perché le aree di sosta sarebbero risultate molto distanti dalla partenza dell impianto (anche oltre 800 metri) e quindi poco funzionali se si considera che gli sciatori non possono camminare agevolmente, su terreno inclinato e attraversando lunghe aree piene di macchine in sosta; inoltre questa soluzione avrebbe comportato lo sfruttamento di nuove aree boscate di pregio sia ambientale che paesaggistico. Altre soluzioni sviluppate a livello di studio preliminare, tenuto conto che la soluzione dell autorimessa interrata comportava un impegno economico superiore alle disponibilità, prevedevano la realizzazione di una struttura in carpenteria metallica, pluripiano, aperta, da installarsi sul piazzale basso, creando quindi un secondo piano alto circa 3,5 metri sul piazzale principale esistente, il più vicino all impianto di risalita; soluzione che però è stata ritenuta di impatto paesaggistico poco mitigabile, dagli uffici competenti e pertanto abbandonata; si è inoltre individuata l esigenza, nell ambito dell intervento di potenziamento delle aree a parcheggio in discorso, di dotare l area di servizi primari indispensabili in luoghi di grande concentrazione di utenti, oggi quasi del tutto assenti in quest area, oltre che di migliorare il parcheggio dal punto di vista dell inserimento ambientale e paesaggistico e di renderlo quindi più funzionale. La soluzione scelta Con riferimento all impianto di risalita esistente ed al progetto di potenziamento, in previsione dell evento olimpico, dello stesso, è opportuno precisare 5

6 che le caratteristiche di massima flessibilità del progetto qui proposto per l ampliamento del parcheggio, consentiranno, in qualsiasi caso, l adattamento del progetto stesso alle nuove esigenze che la costruzione del un nuovo impianto di risalita potrà richiedere (soprattutto è importante considerare, ai fini di cui sopra, che il magazzino di ricovero delle cabine del nuovo impianto è previsto a monte, a fianco della stazione motrice e pertanto non condizionerà in alcun modo gli spazi disponibili oggetto del presente progetto). A seguito di un preciso rilievo topografico, in sede di progettazione definitiva, si sono potuti ampliare oltre che ottimizzare gli spazi destinati a parcheggio sui tre terrazzamenti esistenti. La morfologia dell area destinata a parcheggio a servizio della seggiovia Jafferau (area denominata Biovej ), oggetto del presente progetto di ampliamento e sistemazione, è caratterizzata da un profilo artificiale sistemato a terrazzamenti, dove si ritagliano tre piazzali situati a circa 9 metri di dislivello l uno dall altro. Tutta l area in questione era stata così modellata grazie al riporto di materiali di smarino di cava e successiva stesura di strato superficiale di terra vegetale. I piazzali si presentano attualmente con pavimentazione in asfalto e scarpate inerbite con presenza di novellame e arbusti (cfr. Relazioni geologica e naturalistica allegate); le piante di alto fusto si contano in poche unità e sono rappresentate, nella loro esatta posizione, nella tavola di stato di fatto; di queste è previsto il mantenimento in sito. La strada di accesso ai tre piazzali è utilizzata anch essa, nei tratti dove la larghezza di sedime lo consente, a parcheggio sui lati e tale dotazione di posti auto viene per lo più mantenuta. La dotazione di posti auto attuale conta, complessivamente, circa 550 auto; e si tratta comunque di una stima teorica perché l effettivo parcamento è variabile in relazione alle condizioni climatiche e di sgombero neve. La dotazione attuale di posti auto, relativa ai tre piazzali, (esclusi quindi i posti auto ricavati a margine della strada) come risulta dalla Tav. DA 3 di sovrapposizione stato attuale/progetto è di 388 6

7 L impianto di risalita esistente, di tipo seggioviario con seggiole biposto a morsa fissa, che ha la sua stazione di valle situata a margine del più basso (e più grande) dei tre piazzali in discorso, risulta (come già detto sopra) ormai di tecnologia datata ed obsoleta ed infatti ne è prevista la sostituzione, nell ambito delle opere connesse con l evento olimpico, con una telecabina (vetture chiuse a 8 posti). Stando alla progettazione preliminare, l asse del nuovo impianto non sarà mutato rispetto all attuale e così pure la distanza progressiva per il posizionamento sull asse della nuova stazione; gli ingombri della nuova stazione saranno certamente maggiori degli attuali ma, comunque, rimarranno contenuti all interno dell area delimitata già attualmente da recinzione, così come rappresentato sulla tavola di rilievo dello stato di fatto. ELEMENTI PROGETTUALI Il progetto di ampliamento e sistemazione dell area complessiva a parcheggio prevede i seguenti interventi: - allargamento, tramite sbancamento ovvero tramite riporto, degli attuali piazzali in modo da aumentare le file di posti auto e da razionalizzare le dimensioni e la posizione degli stessi posti auto e delle corsie di manovra; tali movimenti terra richiedono la realizzazione di nuove murature sottoscarpa in pietrame e malta con pezzatura del pietrame scelta e vincolata a dimensione adeguate, dal momento che tali muri di contenimento avranno altezza variabile fino ad un massimo di mt. 1,70; la soluzione scelta della muratura in pietrame e malta consente di realizzare, nel modo più economico, le adeguate condizioni di stabilità e il miglior risultato di inserimento ambientale e paesaggistico; l intervento consentirà di realizzare complessivamente, solo nei piazzali, con esclusione dei posti auto presenti nel tratto di strada a valle, che verranno mantenuti inalterati, 524 posti auto e cioè 136 posti auto nuovi in più rispetto alla dotazione attuale, di cui 12 nel rispetto della normativa vigente per i disabili (uno ogni 50 posti auto nel complesso); - sistemazioni, livellamenti e raccordi delle nuove scarpate che risulteranno lievemente più ripide delle attuali ma senza superare il 90% circa di pendenza per cui sarà sufficiente intervenire, previo il nuovo modellamento del terreno, con la posa di biostuoie vegetali e trattamento di idrosemina per ottenere il pieno consolidamento e il completo inerbimento delle nuove scarpate; la stabilizzazione delle scarpate verrà inoltre garantita dalla piantumazione di talee di salice a chiodo ; per quanto attiene agli esemplari vegetali di alto fusto, rilevati in stato attuale e presenti in poche unità, è previsto, come già detto, il mantenimento in sito; gli interventi sul novellame, sia di abbattimento che di ripristino, sono descritti nella Relazione ambientale di progetto, così come, nel dettaglio, l intervento di inerbimento delle scarpate dopo la rimodellazione del terreno; 7

8 - costruzione di un nuovo blocco di locali destinati a servizi igienici, a disposizione degli utenti del parcheggio e dell impianto di risalita in posizione seminterrata, a livello del piazzale inferiore, con solaio inclinato che si raccorda alla scarpata, ricoperto di terreno vegetale inerbito; la dotazione, nel complesso, consiste in 7 gabinetti per i quali è previsto regolare allacciamento alla rete comunale di cui uno a norma per disabili oltre a un locale di servizio (deposito comunale); il piccolo fabbricato è rivestito con paramento murario in pietrame e malta e prevede architravi e serramenti in legno (Vedere Tav. DA5); - sistemazione dei percorsi pedonali esistenti di collegamento tra i piazzali, che verranno consolidati, durante l intervento di risistemazione delle scarpate, mediante intervento con palificate in legno e messa a dimora di talee oltre ad essere pavimentate in masselli di pietra disposti a coltello (ai fini sia paesaggistici che antisdrucciolo); - è prevista la formazione di un dosso inerbito posto sul ciglio a valle del piazzale principale di altezza mt. 1,50, allo scopo di mascherare il parcheggio; per la sua natura provvista di scarpata ripida verso valle, la realizzazione dell opera è prevista mediante l utilizzo della tecnologia naturalistica detta terra armata, descritta in dettaglio nella relazione ambientale allegata; - è previsto un intervento di potenziamento della raccolta acque piovane sui tre piazzali ampliati dal progetto, tramite la realizzazione di 6 nuovi pozzetti (60x60) allacciati alla dorsale di scarico acque piovane esistente che verrà ispezionata e, se del caso, sistemata; - in ultimo è previsto, nell ambito della esigenza emersa di dotare l area di servizi primari, un impianto di illuminazione pubblica (attualmente del tutto inesistente) che servirà solamente il tratto stradale di accesso al piazzale basso e all impianto di trasporto a fune composto da una decina di pali h. 6 mt. con lampade al sodio 70W. Le prescrizioni di P.R.G.C. L intervento previsto nel presente studio definitivo comprende, oltre alla sistemazione ed allargamento degli attuali terrazzamenti, anche un piccolo blocco di struttura interrata, rivestita anch essa in pietra per la parte in vista, destinata ai servizi primari indispensabili in luoghi di grande concentrazione di utenti come il parcheggio in discorso, non costituente volume, di interesse pubblico, che insiste su di un area già attualmente destinata esclusivamente a parcheggio. 8

9 Per questi motivi si ritiene di poter affermare che l intervento previsto risulta essere compatibile con le previsioni di zona oltre che non soggetto agli indici di edificabilità di zona in quanto, appunto, di interesse pubblico e non costituente volume. Analizzando comunque più in dettaglio le norme di Piano, l intervento in discorso si trova collocato in zona agricola di P.R.G.C. L art. 22-Zone agricole-, secondo comma, delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano del comune di Bardonecchia recita, tra l altro: oltre alle destinazioni di competenza specifica, possono essere utilizzate soltanto per esercizio degli sport invernali, impianti di risalita, loro infrastrutture e pertinenze. Al sesto comma dell art. 39-Aree di rispetto stradale-, si precisa che: Nelle fascie della larghezza di mt. 60 poste sui due lati della superstrada di accesso al traforo del Frejus, oltre a quanto prescritto nel presente articolo, si applicano le disposizioni di cui al punto b) dell art. 30. Il punto b) dell articolo 30 disciplina gli spazi destinati al servizio delle infrastrutture speciali (trafori, autostrade, ecc.) nei quali sono previsti, tra l altro, anche i parcheggi. L area oggetto dell intervento, in ogni caso, dista, nel punto più vicino, oltre 90 metri dal ciglio dell autostrada e pertanto si ritiene che la stessa area sia collocata in zona agricola, subito all esterno delle fascie di larghezza mt. 60 di rispetto stradale. A tal fine si allega alla presente Relazione l estratto di P.R.G.C. in scala 1:1000 per consentire la verifica di tale distanza. Come si può verificare dalla Legenda allegata all estratto di Piano nella presente Relazione, l area interessata dall intervento risulta essere individuata con il simbolo grafico relativo a: Aree attrezzate per lo sci Comprensori sciistici dove gli interventi sono disciplinati dall art. 24 delle Norme Tecniche. Il terzo comma del citato articolo recita: Su queste aree è inoltre consentita la realizzazione di costruzioni di interesse pubblico connesse al turismo sociale e allo sport, nonché edifici attinenti all esercizio degli sport invernali, loro infrastrutture e pertinenze nel rispetto dei seguenti indici ; seguono indici di edificabilità, distanze e altezze che, come detto sopra, la cui applicazione si ritiene non necessaria non trattandosi di costruzione di nuovo volume. Il comma comunque prosegue con le frasi seguenti: Sono escluse dal conteggio del volume edificabile e dal limite di altezza le costruzioni relative agli impianti di risalita per le quali valgono le norme di legge vigenti in materia. 9

10 Il quarto comma dello stesso articolo, infine, recita: La realizzazione di interventi edificatori in queste aree è inoltre soggetta al reperimento di ampi spazi di sosta e parcheggio d uso pubblico in misura non inferiore agli standards di legge. Anche in riferimento a quest ultimo comma si ritiene che l intervento proposto sia pienamente compatibile con le previsioni di Piano. In ultimo, all art. 27 Parcheggi- delle Norme Tecniche di Attuazione, il comma 4 recita: I nuovi impianti di risalita che venissero eventualmente costruiti nei comprensori sciistici, dovranno prevedere un area di parcheggio commisurata alle capacità dell impianto e comunque non inferiore a mq. 15 (un posto macchina) ogni tre posti disponibili sugli impianti stessi. Atteso che il progetto in discorso non riguarda ancora la realizzazione del nuovo impianto (o meglio: il potenziamento dell impianto esistente) e che si è comunque verificata l insufficienza delle attuali aree a parcheggio, commisurate alla capacità dell impianto esistente, l eventuale applicazione della norma comporta il dubbio circa il fatto che per posti disponibili sugli impianti sia da intendersi la portata oraria dell impianto ovvero la capacità massima giornaliera trasportata; in entrambi i casi la dotazione di parcheggi prevista risulta comunque essere superiore a tale parametro minimo. Le modifiche rispetto al progetto preliminare Gli elaborati grafici allegati al presente progetto illustrano una soluzione che è considerata dai progettisti ottimale, che sfrutta a pieno la conformazione attuale del terreno esistente, limitando il più possibile gli interventi di movimento terra e comunque, come si può vedere dagli elaborati, ricorrendo ampiamente a tecniche di ingegneria naturalistica (palificate, terre armate, geotessili e piantumazioni arbustive) tali da consentire l integrazione nell ambiente dell intervento oltre che stabilizzare il terreno. I posti auto, in questa soluzione, risulteranno pertanto aumentati di n. 136 unità in totale; La nuova dotazione di posti auto, rispetto alla situazione attuale è evidenziata nella Tav. DA3 di sovrapposizione tra stato attuale e progetto con una colorazione in rosso, rispetto alla colorazione grigia dello stato attuale. 10

11 Mentre, per i motivi sopra esposti, viene abbandonata la soluzione esaminata in fase di progettazione preliminare che prevedeva la realizzazione di un nuovo terrazzo artificiale con struttura in carpenteria metallica, situato sul piazzale inferiore. Aosta, li 28 settembre 2004 I Progettisti Arch. Paolo Merlo Arch. Paolo Thiébat Collaboratori Dott. Arch. Pietro Merlo 11

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