PROGETTARE IL PROGETTO. Anno scolastico : 2013 / 2014 Classe/Sezione: SCUOLE DELL INFANZIA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO

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1 Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO Via F.lli De Giuli 1, LENO ( Brescia) ; Tel Fax codice ministeriale BSIC89600Q - C.F bsic89600q@istruzione.it bsic89600q@pec.istruzione.it PROGETTARE IL PROGETTO Anno scolastico : 2013 / 2014 Classe/Sezione: SCUOLE DELL INFANZIA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO AREA DEL BISOGNO TITOLO DEL PROGETTO CI PIACE LA PACE RAGIONI DELLA SCELTA (motivazioni del progetto, esplicitazione dei bisogni dei soggetti) Il progetto, ormai da anni consolidato, nato dall incontro con alcuni volontari della scuola di San Nicolas, in Ecuador, ha offerto l opportunità di conoscere realtà lontane e di confrontarle con le proprie; dando il via all impegno, che vede le scuole dell infanzia dell istituto comprensivo, impiegate nel sostegno alla scuola di SAN NICOLAS. Il tema scelto quest anno, è inerente alla pace; il percorso aggancia ed evolve i temi precedentemente sviluppati, in cui, integrazione e accettazione dell altro, erano il fulcro delle nostre iniziative. Titolo del progetto CI PIACE LA PACE, si basa sul racconto il carro armato dal cuore tenero scelto per i contenuti educativi, che ci consentono di parlare di pace, rispettando ogni forma di vita, stabilendo relazioni positive attraverso atteggiamenti di cooperazione. Il progetto, orientamento metodologico trasversale ai vari progetti e campi di esperienza, si fonda sugli obiettivi generali del processo educativo della Scuola dell' Infanzia: Maturazione dell'identità; Conquista dell autonomia; Sviluppo delle competenze.

2 AREA DELLE FONTI RIFERIMENTI TEORICI: Indicazioni per il curricolo della scuola dell infanzia, 2012: Nel suo itinerario formativo ed esistenziale lo studente si trova a interagire con culture diverse, senza tuttavia avere strumenti adatti per comprenderle e metterle in relazione con la propria. Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un identità consapevole e aperta. Demetrio-Favaro, Immigrazione e pedagogia interculturale. Demetrio-Favaro, Bambini stranieri e scuola. Accoglienza e didattica interculturale nella scuola dell infanzia e nella scuola primaria. COLLEGAMENTI CON IL POF: Tra i diversi indicatori che delineano la qualità del servizio della nostra scuola il Pof indica LA VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE E DELLE CULTURE ALTRE. Nelle linee guida per l ampliamento dell offerta formativa troviamo: PROMUOVERE L AVVICINAMENTO DI CULTURE. AZIONI DI SVILUPPO: FASI DI SVILUPPO DEL PROGETTO FASI AZIONI TEMPI SOGGETTI COINVOLTI 1 Individuazione area del bisogno Fine Settembre Tutte le Insegnanti dei Plessi: Leno, Porzano e Castelletto Strutturazione del progetto: individuazione della Tutte le Insegnanti dei Plessi: 2 metodologia idonea, delle risorse, dei tempi e Inizio Ottobre Leno, Porzano e Castelletto degli spazi. 3 Presentazione del progetto ai rappresentanti dei genitori 4 Presentazione del progetto a tutti i genitori. 5 6 Avvio progetto: Imput: lettura della storia Realizzazione delle pagine del calendario Pranzo del povero Vendita dei calendari a scuola, al mercato e alla festa della pro-loco Realizzazione di oggetti per la bancarella. Volantinaggio al mercato e sul territorio. Allestimento delle bancarelle al mercato. Durante l intersezione Assemblea di Plesso Novembre Ottobre Dicembre Aprile Insegnanti dei plessi e genitori Insegnanti del plesso Insegnanti del plesso, tutti i bambini/e, i genitori. Insegnanti del plesso, bambini/e, genitori

3 COMPETENZE ATTESE IL SE E L ALTRO: Il bambino pone domande sui temi della diversità culturale: si interroga e cerca risposte su eventi della vita e sulle diversità. Il bambino riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e sa tenerne conto. E consapevole delle differenze e sa averne rispetto. ASPETTI DELL ORGANIZZAZIONE (tempi,spazi,raggruppamenti): Il progetto solidarietà coinvolge tutte le scuole dell infanzia dell Istituto Comprensivo e si articola in una serie di iniziative fra le quali: l incontro a scuola con i volontari che operano in Ecuador, la realizzazione di un calendario, la vendita dei calendari alla bancarella del mercato a Leno, l esperienza del pranzo del povero, l allestimento della bancarella della solidarietà al mercato a Leno L incontro con i volontari In alcuni momenti dell anno, i volontari della scuola di S. Nicolas, vengono accolti nelle nostre scuole. Lo stretto contatto con i volontari che raccontano le loro esperienze, attraverso fotografie e materiali dall Ecuador, permette di dare un volto e una voce alle persone che sosteniamo con il nostro progetto e aiuta i bambini/e a comprendere che il loro impegno corrisponde ad una azione concreta. Il calendario Ogni anno, nei primi mesi di scuola, viene scelto il tema da sviluppare nel progetto. I bambini/e attraverso percorsi didattici, realizzeranno disegni, collage, cartelloni a tema, che saranno utilizzati per la realizzazione del calendario. Per sostenere le spese di stampa il supporto di alcuni sponsor e la collaborazione delle famiglie è fondamentale. La vendita del calendario in ogni scuola è prevista presso la bancarella del mercato di Leno. La partecipazione ai mercatini natalizi organizzati dalla Proloco vede coinvolti tutti i rappresentanti dei genitori nella vendita dei calendari in piazza a Leno. Il 50% del ricavato verrà destinato alla scuola di San Nicolas. Il restante 50% verrà utilizzato per l acquisto di giochi e materiali per le scuole dell infanzia dell istituto comprensivo. Pranzo del povero Un altra esperienza importante per la realizzazione del progetto è il pranzo del povero. I bambini e le bambine della scuola dell infanzia mangeranno, come gli amici di San Nicolas, la sopa, piatto tipico dell Ecuador (passato di verdura e quinoa) accompagnato dal pane.

4 Bancarella A primavera, saranno allestite al mercato di Leno, le bancarelle dei vari plessi delle scuole dell infanzia, per la vendita di oggetti realizzati dai bambini/e con la stretta collaborazione dei genitori. I bambini/e saranno impegnati nella realizzazione di oggetti da vendere, nella preparazione di volantini e cartelloni pubblicitari da portare nei negozi,scuole,comune,oratorio,asl del paese. La somma raccolta sarà interamente offerta alla scuola di San Nicolas. ASPETTI DELLA RELAZIONE (ruolo dell adulto, tutoring..): Il ruolo di noi adulti nel rapporto col bambino è quello di osservare, ascoltare e decodificare i suoi messaggi, per partire da ciò che lui sa, pensa, fa. Il bambino è protagonista del processo educativo, perciò non è possibile formulare delle proposte che siano estranee ai suoi bisogni, ai suoi ritmi e alle sue curiosità. In particolar modo facciamo nostro il ruolo di regia educativa, che si caratterizza come capacità di: creare un ambiente in grado di accogliere tutte le evoluzioni e i percorsi possibili; riconoscere le tracce lasciate dai bambini; inserire elementi problematici che possano creare dissonanze capaci di progressive riorganizzazioni dei quadri concettuali di riferimento; favorire nel bambino/a il desiderio di provare, esplorare, pensare, fantasticare; stimolare, mediare, aiutare il bambino a dare significato a vissuti ed esperienze. Le relazioni bambino-bambino coincidono con l attività ludica, attraverso la quale è possibile esplorare, comunicare, osservare, scegliere, acquisire conoscenze, progettare e risolvere problemi. La diversità è un momento di arricchimento e confronto personale di ognuno. L adozione di atteggiamenti di aiuto reciproco e tutoraggio sono stimolati da noi adulti; il lavoro di gruppo è una delle modalità proposte ai bambini per sollecitare atteggiamenti di collaborazione e cooperazione. ASPETTI DELLA METODOLOGIA: Le attività, proposte sotto forma di gioco, consentono di trasformare la realtà secondo le esigenze interiori, di realizzare le potenzialità e di rivelarsi a sé stessi e agli altri, in una molteplicità di aspetti, di desideri e di funzioni. Il gioco nella sua valenza affettiva, emotiva, sociale ed intellettiva diventa uno strumento fondamentale all interno del contesto come stimolo e percorso conoscitivo. Attraverso la lettura, la drammatizzazione e la rielaborazione in sequenza della storia del carro armato dal cuore tenero, i bambini e le bambine hanno realizzato la pagina del calendario.

5 LA STORIA: Una fabbrica ebbe l incarico di produrre un plotone di cento carri armati. Ma, dopo il novantanovesimo, rimasero senza acciaio e, per costruire l ultimo, dovettero usare tutto il ferro ricavato da biciclette, padelle, macchine da cucire Da tutto questo nacque CINGOLO, il carro armato dal cuore tenero. Tutti i carri armati venivano addestrati da un terribile sergente, chiamato il TIGRE. Questo sergente, li faceva marciare e sparare per molte ore. Cingolo, quando poteva riposare, si rinfrescava in un fiumiciattolo insieme alle farfalle e agli uccellini, con cui si lamentava, poiché sparare proprio non gli piaceva. Un giorno il sergente Tigre li portò a sparare in un bosco, che si trasformò in un ammasso di fuoco e di alberi morti. Cigolo avrebbe voluto rifiutarsi di sparare ma aveva paura del sergente. Quando sparò, con grande sorpresa, dal suo cannone uscirono uccellini, farfalle, fiori e profumi. I colpi di cannone di Cingolo, carro armato dal cuore tenero, portavano la vita e non la morte, fu così che il bosco cominciò a rinascere. MODALITÀ E STRUMENTI UTILIZZATI: PER CHI CHE COSA COME Per i bambini e le bambine Insegnanti Genitori L intero progetto Solidarietà L intero progetto Solidarietà e progetti trasversali. Il percorso del progetto solidarietà Con il quadernone dei grandi. Racconto, drammatizzazione, disegni, cartelloni, fotografie, riprese video, materiale di S. Nicolas, incontro volontari. Con la griglia di stesura del progetto. Con la griglia di valutazione del progetto. Presentazione progetto in assemblea. Disegni, cartelloni, fotografie, materiale di S. Nicolas, calendario, oggetti realizzati dai bambini, bancarelle. MONITORAGGIO E VERIFICA: Tutte le insegnanti dell Istituto Comprensivo di Leno La valutazione finale avverrà utilizzando le griglie condivise dal circolo. (Vedere scheda per la valutazione dei progetti)