EPG in Psicologia di comunità e della salute. Dr. Pietro Berti

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1 EPG in Psicologia di comunità e della salute Dr. Pietro Berti

2 Obiettivi dell EPG Obiettivi di apprendimento nozionistico Obiettivi di apprendimento applicativo Rendere gli studenti in grado di: 1) Conoscere le nozioni generali per scrivere un progetto 2) Conoscere le nozioni generali per valutare un progetto di intervento sociale 3) Saper individuare le domande adatte da porsi per eseguire una valutazione ex ante 4) Saper programmare la valutazione ex post 5) Saper scrivere, nei punti essenziali, un progetto di intervento sociale 2

3 La progettazione e la valutazione di interventi sociali 3

4 Cos è un progetto? Etimologia della parola progetto dal latino projacere gettare avanti Progetto indica un piano di azioni concrete e organiche per rispondere a uno o più bisogni della realtà in cui si opera 4

5 Una premessa Oggigiorno, gran parte delle attività sociali anche quelle istituzionali degli enti pubblici! sono finanziate sulla base di progetti d intervento. Il finanziamento a pioggia non è quasi più previsto. (es.: i fondi ex-40% per la ricerca scientifica; la concessione di contributi di enti pubblici e/o privati; i fondi europei; ecc.) Saper progettare è diventata quindi una competenza indispensabile per poter reperire risorse 5

6 Attenzione! Saper progettare non significa saper rispondere ad un bando di concorso! 6

7 ma non solo... ( ) il lavoro sociale non è più affidato, come in alcuni casi avveniva nel passato, alla semplice buona volontà e capacità d'improvvisazione, ma all'abilità di organizzare le proprie azioni e precederne gli esiti in maniera realistica, nonché alla conoscenza di metodi e procedure efficaci per promuovere il cambiamento. (Inguglia, 2012, pag. 23) 7

8 Bisogno Progetti, azioni per soddisfare il bisogno Valutazione ex ante o di contesto Valutazione in itinere o di processo, o monitoraggio Obiettivi Outputs Valutazione ex post (di efficacia e di efficienza) Risultati Outcomes 8

9 Le tappe logiche della progettazione 1) Ideazione 2) Attivazione (creazione di alleanze) 3) Progettazione (stesura): Premessa Finalità e obiettivi Target Metodologie e attività Tempi di realizzazione Budget Realizzazione Valutazione Fonte: Lavanco e Novara 2002 Elementi di psicologia di comunità Mc Graw - Hill 9

10 Lo schema di progetto di Inguglia (2012) Definizione del problema e analisi dello scenario Obiettivi generali e specifici Destinatari dell'intervento Metodologia e attività Tempi di realizzazione e articolazione Valutazione Mezzi e risorse 10 (pp )

11 Definizione del problema e analisi dello scenario (1 di 4) Come prima cosa, è necessario definire quale sia il contesto (geografico, sociale, culturale,.) all'interno del quale si intende operare. Dovrò cioè delimitare il mio ambito di intervento, descrivendo il perché della scelta 11

12 Definizione del problema e analisi dello scenario (2 di 4) L'analisi dello scenario prevede anche: - le caratteristiche del problema/ bisogno - il target per cui è rilevante il problema - fattori, cause, dinamiche che concorrono alla manifestazione del problema - eventuali effetti che questo comporta su altre situazioni esterne 12

13 Definizione del problema e analisi dello scenario (3 di 4) Tutti gli elementi precedenti devono concorrere a spiegare il razionale della mia proposta (ovvero, perché decido di occuparmi di quella cosa?) 13

14 Definizione del problema e analisi dello scenario (4 di 4) Strenghts (Punti di forza): Caratteristiche interne del contesto che possono aiutare a raggiungere i risultati Weaknesses (punti di debolezza): Caratteristiche interne del contesto che possono ostacolare il raggiungimento dei risultati Opportunities (Opportunità): Caratteristiche esterne del contesto che possono aiutare a raggiungere i risultati Threaths (minacce): Caratteristiche esterne del contesto che possono ostacolare il raggiungimento dei risultati 14

15 Obiettivi generali e specifici Finalità (o obiettivi generali): sono astratte, generiche e indicano l ideale a cui si vuole tendere Es.: sensibilizzare la comunità all accettazione della diversità e alla integrazione delle persone disabili Obiettivi (o obiettivi specifici): sono concreti, pratici Es: eliminare le barriere architettoniche per persone in carrozzina nella sede municipale, in modo che possano accedere agli uffici senza disagi 15

16 Gli obiettivi specifici devono essere sempre realistici, realizzabili in un tempo ragionevole Il linguaggio deve essere semplice, diretto, senza giri di parole o troppe parafrasi 16

17 Alcuni suggerimenti per scrivere gli obiettivi a) Usare verbi orientati all'azione (aumentare, diminuire, ridurre, ecc.) b) non confondere gli obiettivi con le attività! c) un obiettivo = un risultato atteso d) tutti gli obiettivi devono essere coerenti fra loro (coerenza interna) 17

18 Obiettivo specifico Risultato atteso Indicatore di valutazione Ovvero, il parametro con il quale valuterò il successo della mia azione 18

19 Gli obiettivi devono essere SMART: S = specifici / spezzettati M = misurabili A = assunto come responsabilità R = realizzabile T = tempificato 19

20 S = specifici / spezzettati M = misurabile Laddove gli obiettivi siano troppo generici o troppo ampi, è bene segmentarli in diverse azioni, in modo che sia possibile raggiungerli per gradi Bisogna trovare una misura, anche empirica, di ciò che vogliamo perseguire. Non è obbligatorio infatti avere uno strumento di misura certificato, dobbiamo dare l idea dei parametri che andremo ad osservare 20

21 A = assunta come responsabilità R = realizzabile La responsabilità del portare avanti le azioni, così come delle misure dei cambiamenti, deve essere assegnata o assunta da una persona (o da un team nei casi più complessi) che se ne fa carico e che deve seguire tutto il percorso. Tutto quello che ci si prefigge deve essere realistico, tenendo conto anche del contesto in cui vengono inserite le azioni. Se infatti le condizioni ambientali non sono favorevoli, l obiettivo non può essere SMART 21

22 T = tempificato Tutto il processo deve essere scandito in tempi predefiniti, in modo da sapere a priori (e su che cosa) quando si valuteranno gli stati di avanzamento delle azioni. Non basta stabilire una data di termine, è necessario fissare delle scadenze intermedie. 22

23 Destinatari dell'intervento (target) Distinguere fra: Destinatari diretti Destinatari indiretti Destinatari a breve termine Destinatari a medio/lungo termine 23

24 Metodologie e attività (1 di 3) In primo luogo, scegliere una metodologia o modello di intervento, in altre parole di dichiara quali assunti teorici e operativi costituiscono la base per le attività che verranno realizzate. (Inguglia, pag. 36) Si può partire dalla letteratura, dalla propria esperienza, da altri progetti simili realizzati, da nuove ipotesi che si vogliono verificare, ecc. NB: Evidence-based! (Inguglia, pag. 36) 24

25 Metodologie e attività (2 di 3) Scelta la metodologia, si strutturano le attività (o work packages), le azioni e i compiti (task). I compiti sono i passi specifici da realizzare, strutturati in azioni, strutturati in attività. Work plan = insieme di tutte le attività, azioni, compiti gerarchicamente strutturate 25

26 Metodologie e attività (3 di 3) Esempio: Obiettivo: prendere la laurea magistrale in psic. Scolastica e di comunità Attività: superare gli esami Azione: superare l'esame di Promozione della salute nelle comunità Task 1: studiare il capitolo 1 del libro Zani Cicognani Task 2: studiare il capitolo 2... Attività: discutere la tesi di laurea 26

27 Tempi 27

28 La Valutazione 28

29 Verifica e Valutazione VERIFICARE: controllare, certificare l esattezza e/o la regolarità di qualcosa VALUTARE: confrontare, giudicare con apprezzamento la valutazione è un processo dinamico attraverso il quale un soggetto (CHI) esprime giudizi di valore, qualitativi e/o quantitativi, nei confronti di un oggetto (COSA) in base a criteri determinati, facendo riferimento a standard e utilizzando metodi e strumenti appropriati (COME). 29

30 La valutazione deve essere: Utile Fattibile Accurata Appropriata 30

31 Le 3 tipologie essenziali di valutazione Valutazione ex ante Riguarda la valutazione fatta preliminarmente alla stesura di un progetto d intervento; comprende la valutazione di contesto e di struttura Valutazione in itinere Anche detta monitoraggio, valuta se il progetto si sta svolgendo come programmato Valutazione ex post E la valutazione dei risultati; comprende la valutazione di efficacia, efficienza, output e outcome 31

32 La valutazione ex ante (o di contesto, o di struttura) 32

33 Ex ante: valutazione di contesto Tramite la valutazione di contesto si viene a conoscere la realtà sociale, politica ed economica all interno della quale è inserito il progetto. In questo tipo di analisi, ricoprono particolare importanza le risorse e le carenze della comunità che potrebbero facilitare (o ostacolare) il progetto stesso, oltre che i bisogni del territorio. È utile pertanto identificare i servizi, le istituzioni, le associazioni che potrebbero essere interessate allo sviluppo dell intervento, prendere contatto con i leader di comunità (formali e informali) e prevedere momenti di incontro. 33

34 Da valutare anche la legittimità dell intervento, ovvero: il progetto si sovrappone a qualche altra realtà già esistente? Se si, come sono i rapporti con essa, e come si prevede possano cambiare? Ci sono istituzioni pubbliche pronte a riconoscere l intervento? 34

35 Molti progetti falliscono perché. Non è stata fatta la valutazione di contesto o è stata fatta male, pertanto: Si è pianificato un intervento dove non ce n era bisogno Non si è tenuto conto di alcuni fattori collegati (es.: un consultorio aperto in orari non comodi) Non si è creata a priori una rete di collaborazione Non si è indagato a priori le risorse già esistenti, e si è duplicato un intervento già presente 35

36 Ragioniamo sulla valutazione di contesto.. 1) Aprireste (e se si, dove) una gelateria nella vostra città/ paese? 2) Aprireste (e se si, dove) uno studio di psicoterapia? 3) Doveste programmare un intervento per ridurre la disoccupazione nel vostro territorio, quali informazioni andreste a ricercare? 4) Quali sono le condizioni favorenti e ostacolanti per un programma a favore della promozione della domiciliarietà di una persona anziana? 36

37 La valutazione in itinere (o di processo) 37

38 In itinere: la valutazione di processo Quali le componenti critiche (in positivo e in negativo) del progetto? Come queste si legano agli obiettivi e risultati attesi del progetto? Quali facilitano e quali ostacolano? Come si può modificare il progetto per far sì che i principali ostacoli possano essere superati e/o aggirati? 38

39 Secondo Rossi e Freeman (1993), valutare il processo significa verificare la corrispondenza fra quanto teorizzato e quanto realizzato, prendendo in considerazione anche le risorse impiegate e il target di popolazione raggiunto. (si veda tab. 2 pag. 38 Dallago, Santinello, Vieno 2004) 39

40 Ragioniamo sulla valutazione di processo Pensate al vostro percorso scolastico fino ad ora: Pensate agli imprevisti: cosa vi ha accelerato e cosa vi ha rallentato? Quali sono le materie che studiate meglio e quali quelle che studiate meno volentieri? Avete trovato un vostro metodo di studio? Come affrontate le prove intermedie (esami, interrogazioni )? Avete portato dei correttivi al vostro studio nel corso del tempo? Come pensate di proseguire d ora in avanti? 40

41 La valutazione ex post (o di risultato, o di esito) 41

42 Ex post: la valutazione di risultato (o di esito) È la valutazione comunemente intesa, e mira a indagare quali risultati siano stati raggiunti Si valutano 4 aspetti fondamentali: Risultati ottenuti (output) Efficacia Efficienza Impatto (outcome) 42

43 Chi ha paura del lupo cattivo? (ovvero, perché la valutazione fa tanta paura?) Ci sono due modi di intendere la valutazione: Valutazione sommativa (summative): per capire se un progetto deve essere rifinanziato, o modificato, o annullato Valutazione costruttiva (formative): per capire cosa e come migliorare nel futuro (Scriven 1991) 43

44 Come si valuta? Fissando a priori: Criteri Indicatori (ovvero, le variabili che saranno valutate) Standard (il livello della variabile valutata che risulta discriminante per il giudizio di valore). Standard di derivazione storica Standard di derivazione scientifica Standard di derivazione normativa (.e se manca?) Metodi e Strumenti 44

45 Cosa ricerchiamo dalla valutazione ex post? - l'efficienza - l'efficacia - l'impatto - la sostenibilità 45

46 Efficienza Efficienza: rapporto fra costi e benefici I risultati ottenuti, si potevano ottenere con una spesa inferiore? La spesa è sostenibile nel futuro o è legata a circostanze contingenti favorevoli (es.: finanziamento difficilmente ripetibile) 46

47 Efficacia Efficacia: capacità di un progetto di raggiungere i risultati attesi Confronto fra risultati sperati e ottenuti Valutata da chi ha portato avanti l intervento Valutata dal target di riferimento 47

48 L impatto (outcome) Rappresenta il come i risultati ottenuti dal progetto hanno ridotto il bisogno di partenza Il bisogno di partenza è rimasto uguale o si è modificato? In alcuni casi, lo scopo di un progetto potrebbe essere quello di aumentare il bisogno di partenza, come nei casi dei progetti di sensibilizzazione ad un problema non troppo sentito (es.: tutti i progetti di comunicazione del rischio sanitario) Si può valutare l impatto o è molto difficile farlo? (es.: quante vite ha salvato l introduzione del casco obbligatorio?) Può essere a breve, medio o lungo termine 48

49 Sostenibilità Rappresenta la probabilità che il progetto/ intervento continui anche dopo la fine del finanziamento 49

50 Ragioniamo sulla valutazione dei risultati Quali risultati vorreste conoscere per valutare un progetto di riduzione del tasso di disoccupazione? Sono utili le campagne di promozione del dono del sangue nelle scuole medie? 50

51 Ragioniamo sulla valutazione ex post... 51

52 I risultati ottenuti (output) Quali sono i principali risultati ottenuti? Come e chi li ha misurati? Con quali strumenti? 52

53 Non tutto quello che si può contare conta, non tutto quello che conta si può contare. Albert Einstein 53

54 Cosa cercate di sapere per poter dare un giudizio su un fenomeno? Un parametro statistico (es.: p<0,5) Un dato numerico assoluto Un dato numerico relativo o comparativo (es.: %) Una tendenza statistica Un confronto fra un T0 e un T1 54

55 Alcuni esempi di valutazione fuorviante Il farmaco XYZ si è dimostrato molto efficace nella riduzione della pressione arteriosa. Testato su persone, e paragonato ad un concorrente, ha ottenuto risultati migliori con p<0.001 La riduzione in termini assoluti però era poco meno di 1 mm, quindi del tutto irrilevante dal punto di vista clinico 55

56 Alcuni esempi di valutazione fuorviante (2) Il progetto ABC per la raccolta di generi alimentari da donare a persone bisognose ha avuto un ottimo esito: grazie alla sensibilizzazione nelle parrocchie, in un anno sono stati raccolti 170 quintali di cibo. L anno precedente, senza l azione di sensibilizzazione, ne erano stati raccolti 167 quintali, e l azione è costata

57 Alcuni esempi di valutazione fuorviante (3) Un politico alla conclusione del suo mandato, dice: durante la mia gestione, sono state costruite nuove strade, con un incremento del 17% rispetto a prima. All inizio del mandato, con un decreto legge aveva trasformato in 3 corsie le autostrade a 2 (+ 50%) senza effettuare alcun lavoro. Al termine del mandato, con un altro decreto ha riportato a 2 corsie le autostrade a 3 corsie (- 33%). Il tutto senza aprire alcun cantiere. 57

58 Alcuni esempi di valutazione fuorviante (4) In Italia, nel periodo i laureati sono aumentati di molto Si, però c è stata l istituzione della laurea triennale, che ha risparmiato 2 anni di studio a moltissimi studenti prima di essere laureati! 58

59 Alcuni esempi di valutazione fuorviante (5) In un convegno nel 2001, una ricercatrice affermò che un progetto di educazione civica in una scuola superiore per l utilizzo del casco aveva avuto un grande successo: nel questionario pre a inizio marzo, solo il 20% dichiarava di usarlo, nel questionario post a fine aprile, ben il 90%! La ricercatrice però si era dimenticata di dire che il 16 marzo 2001 il casco era diventato obbligatorio per legge 59

60 Alcuni esempi di valutazione fuorviante (6) La compagnia aerea XYZ ha avuto un ottimo risultato industriale, aumentando dell 8% la vendita di biglietti aerei rispetto all anno prima. Si, però il dato è relativo all anno 2002, e dimostra una tendenza positiva rispetto all anno 2001, quando dopo l 11 settembre ci fu un crollo delle vendite. Il bilancio 2001 si chiuse con un 25%. Ragionando in termini monetari, nel 2001 la compagnia perse molto, e perse meno ma perse nel

61 Alcuni esempi di valutazione fuorviante (7) L'Azienda XYZ, per quanto riguarda le spese di struttura, è passata in un anno dal 15% al 20%, segno di una gestione inefficace e deludente Invece no! Le spese si sono ridotte! fatturato 1 anno: ,00 spese struttura (15%) fatturato 2 anno: ,00 spese struttura (20%) 61

62 Attenzione a non confondere mai correlazione e causalità: ad esempio, una gravidanza è legata causalmente con un rapporto sessuale, ma difficilmente risulteranno correlati con uno studio statistico 62

63 Tutto considerato, come sono i principali modelli di progettazione? Risposta: circolari 63

64 Project Cycle Management: le fasi Programmazione strategia operativa Valutazione Ideazione Realizzazione azioni Formulazione Finanziamento reperimento risorse 64

65 Model l o PRECEDE/ PROCEED (L.W.Green) PRECEDE V FASE DIAGNOSI AMMINISTRATIVA E POLITICA IV FASE DIAGNOSI EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA III FASE DIAGNOSI DEI COMPORTAMENTI E DELL AMBIENTE II FASE DIAGNOSI EPIDEMIOLOGICA I FASE DIAGNOSI SOCIALE PROMOZIONE DELLA SALUTE Educazione alla salute Definizione del piano e delle politiche di intervento Fattori predisponenti Fattori rinforzanti Fattori abilitanti Comportamenti e stili di vita Ambiente Salute Qualità della vita VI FASE IMPLEMENTAZIONE DELL INTERVENTO VII FASE VALUTAZIONE DI PROCESSO VIII FASE VALUTAZIONE DI IMPATTO IX FASE VALUTAZIONE DI RISULTATO PROCEED 65

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