VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE DELL ASSISTENZA
|
|
- Eugenia Nicolosi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE DELL ASSISTENZA Centro Congressi Fiera di Verona Sala Salieri Convegno per Operatori, Infermieri, Fisioterapisti e Educatori Professionali Giovedì 28 Maggio 2009 ore Zani Michele Gruppo di Ricerca Geriatrica (BS) Associazione Italiana Operatori Cure Contiunative Fondazione Le Rondini Città di Lumezzane (BS)
2 IL PROGRAMMA Ore Ore Ore Ore Presentazione del corso La valutazione metodi e strumenti Dalla valutazione alla progettazione Discussione Ore Pausa Ore Ore Ore Ore La valutazione: momento qualificante del lavoro in equipe Il Piano Assistenziale Individualizzato Coinvolgere la famiglia nella valutazione e progettazione: una sfida vincente Conclusione del corso
3 PERCHE VALUTARE la valutazione assume un ruolo centrale nel processo di cura; è la rilevazione della realtà nella sua dinamiche più diverse, organizza secondo una logica temporale che deve essere rispettata scrupolosamente Attenzione analitica Senso del tempo Prof. Marco Trabucchi in La valutazione in geriatria
4 PERCHE VALUTARE OBIETTIVI 1. Migliorare le cure dei pazienti anziani 2. Comprendere e trattare gli elementi che possono contribuire allo sviluppo della fragilità in età avanzata Ermellina Zanetti in La valutazione in geriatria
5 PERCHE VALUTARE NEL SEGNO DEL SINTOMO Nell anziano il sintomo, come elemento di selezione tra il sano e il malato, perde parte del significato che lo caratterizza nel giovane e nell adulto; infatti molte espressioni sintomatologiche sono indipendenti dalla malattia, mentre alcuni processi morbosi non producono sintomi e la qualità di questi non è necessariamente predittiva della gravità della patologia Prof. Marco Trabucchi in La valutazione in geriatria
6 PERCHE VALUTARE MAGGIORE VULNERABILITA Gli anziani tendono a manifestare una maggiore vulnerabilità e una maggiore complessità clinica; l espressione della malattia è spesso atipica e subdola; presentano maggiore incidenza di problemi cognitivi, affettivi e funzionali; sono particolarmente esposti a danni iatroigeni Ermellina Zanetti in La valutazione in geriatria
7 PERCHE VALUTARE MODIFICAZIONI FISIOLOGICHE Nel corso dell invecchiamento si verifica una progressiva riduzione età correlata della funzione di numerosi organi, con conseguente aumento della vulnerabilità di fronte a varie noxae patogene. Ermellina Zanetti in La valutazione in geriatria
8 PERCHE VALUTARE Solamente una strategia che si fondi sulla valutazione globale dei bisogni può fornire informazioni complete sui problemi dell anziano e conseguentemente essere garanzia di un piano finalizzato alla conservazione della massima autonomia personale e sociale Una valutazione rigorosa, è garanzia del rispetto per ogni singola persona e indicazione di ottimismo sulle potenzialità dell anziano e sulle possibilità di rispondere in modo significativo a un progetto di care Prof. Marco Trabucchi in La valutazione in geriatria
9 PERCHE VALUTARE PER ANDARE OLTRE LA PERCEZIONE SE NON MISURO NON MIGLIORO
10 VALUTARE PER CONOSCERE CONOSCERE PER COMPRENDERE Roeline W., Pasman A. et Al Feeding nursing home patients with severe dementia: a qualitative study Journal of Advanced Nursing, 2003; 42:304 Le infermiere interpretano diversamente i disturbi comportamentali dei pazienti dementi e di conseguenza assumono decisioni diverse e contraddittorie.
11 VALUTARE PER CONOSCERE CONOSCERE PER COMPRENDERE Bartels SJ, Horn SD, Smout RJ, Dums AR. Agitation and depression in frail nursing home elderly with dementia: treatment characteristics and service use. Am J Geriatr Psychiatry, 2003;11: I pazienti affetti da demenza complicata da un mix di agitazione e depressione hanno un più elevato numero di ospedalizzazioni e assumono più psicofarmaci.
12 QUALE VALUTAZIONE? ASSESSMENT GERIATRICO Valutazione multidimensionale interdisciplinare nel corso della quale molteplici problemi sono indagati, descritti e, se possibile, spiegati; valuta le risorse, le potenzialità e i bisogni della persona, e permette di costruire un programma coordinato di interventi focalizzato sui problemi. Prof. Marco Trabucchi in La valutazione in geriatria
13 QUALE VALUTAZIONE? ASSESSMENT GERIATRICO 1. Raccolta dei dati e informazioni 2. Diagnosi accurata 3. Selezione degli internventi 4. Individuazione dell ambiente ottimale per la cura 5. Definizione della prognosi 6. Monitoraggio dei cambiamenti Prof. Marco Trabucchi in La valutazione in geriatria
14 QUALE VALUTAZIONE? Scale per valutare il deterioramento Cioè valutare le risorse residue ASSESSMENT GERIATRICO Schematizzare i dati Misurare le modificazioni nel tempo Prof. Marco Trabucchi in La valutazione in geriatria
15 ASSESSMENT GERIATRICO COME MOTODO 1. Prevede il contributo di più figure professionali al fine di raccogliere informazioni sui parametri fisici, mentali, psicologici, sociali e funzionali 2. Individua nella valutazione funzionale, e quindi nella definizione dei livelli di autonomia, uno dei propri compiti nodali 3. Valuta longitudinalmente le modificazioni, fornendo una visione dinamica dello stato di salute dell anziano Prof. Marco Trabucchi in La valutazione in geriatria
16 ASSESSMENT GERIATRICO: QUANDO? 1. Condizioni di normalità 2. Condizioni di rischio di perdita dell autonomia 3. Condizioni di scompenso in atto 4. Condizioni di istituzionalizzazione Prof. Marco Trabucchi in La valutazione in geriatria
17 ASSESSMENT E COMPASSIONE l efficacia dell assessment è stata largamente confermata dagli studi randomizzati e controllati; non può essere disgiunta da un atteggiamento di comprensione e compassione verso il paziente. Solo così il dato freddo diviene una base significativa sulla quale chi ha responsabilità individuali o collettive di cura costruisce il proprio personale progetto, con realistiche possibilità di attuazione. Nessun sistema automatico sarà in grado di sostituire la mente di un operatore nel progettare unintervento Prof. Marco Trabucchi in La valutazione in geriatria
18 VALUTARE: L INIZIO DEL PERCORSO Elderly/Family Preferences Scientific Evidence Nursing Care Decision Clinical Assessment Vicki S.Conn et al Evidence Based Practice for gerontological Nursing Journal of Gerontological Nursing, 2002, 28(2),
19 ASSESSMENT: ELEMENTI ESSENZIALI 1. Attività della vita quotidiana 2. Funzione fisica 3. Funzione mentale 4. Funzione psicosociale o benessere affettivo in un determinato contesto sociale e culturale 5. Risorse sociali 6. Risorse economiche 7. Risorse ambientali
20 ASSESSMENT: GLI STRUMENTI STRUMENTI DI VALUTAZIONE SOGGETTIVA Si fondano principalmente sull autovalutazione o sul riferimento dei caregiver: la validità può risultare compromessa per inesattezza o ambiguità nelle domande e delle categorie di risposte. Può essere problematico se il soggetto ha una difficoltà lieve, media o severa. D altra parte non è sempre chiaro se si fa riferimento ad attività che la persona svolge in quel momento o alla capacità teorica di svolgere quell attività basata su un giudizio soggettivo e può essere difficile valutare accuratamente la capacità fisico funzionale di una persona anziana se esistono problemi cognitivi (Guralnik et al., 1989)
21 ASSESSMENT: GLI STRUMENTI STRUMENTI DI VALUTAZIONE SOGGETTIVA Alcuni esempi: 1. Indice di Barthel 2. Activites of Daily Living di Katz 3. Instrumental Activites of Daily Living di Lawton e Brody 4.
22 LE ATTIVITA DI BASE DELLA VITA QUOTIDIANA KATZ ADL SCALE Strumento di semplice utilizzo che valuta le capacità attuali del paziente, senza supervisione o aiuto da parte di altri (tranne se specificato), in 6 attività della vita quotidiana: fare il bagno nella vasca o nella doccia, vestirsi, andare alla toilette, mobilità, continenza e alimentarsi Generalmente vi è una perdita dalla prima all ultima abilità avviene dall ultima verso la prima mentre il recupero delle Esaminatore: Infermiere, fisioterapista, operatore socio sanitario e operatore socio assistenziale adeguatamente preparati Punteggio: 0 corrisponde alla totale autosufficienza, 6 alla completa dipendenza
23 KATZ ADL SCALE 1) PER FARE IL BAGNO NELLA VASCA O NELLA DOCCIA (0) è autonomo. Entra ed esce dallla vasca senza bisogno di aiuto (0) riceve assistenza soltanto nella pulizia di una parte del corpo (ad esempio schiena o gambe) (1) Rive assistenza per la pulizia di due o più parti del corpo (o non fa il bagno) 2) VESTIRSI (PRENDERE GLI ABITI DALL ARMADIO O DAL CASSETTO E VESTIRSI) (0) prende i vestiti e li indossa senza bisogno di alcuna assistenza (0) prende i vestiti e li indossa senza bisogno di assistenza eccetto che per l allacciatura delle scarpe (1) Riceve assistenza senza prendere i vestiti o per vestirsi o rimane parzialmente vestito
24 LE ATTIVITA DI BASE DELLA VITA QUOTIDIANA BARTHEL INDEX Valuta 10 abilità: mangiare, spostarsi dalla sedia al letto e ritornare, toilette personale, sedersi e alzarsi dal wc, fare il bagno, camminare in piano o spingere la sedia a rotelle, salire e scendere le scale vestirsi, controllo della defecazione, controllo della minzione. Ne esiste anche una forma modificata nella quale sono state aumentate le categorie usate per quantificare il livello di prestazione di ogni funzione Esaminatore: infermiere, medico, fkt, assistente sociale e operatore socio sanitario adeguatamente preparato Punteggio: 100 corrisponde all autosufficienza mentre 0 corrisponde alla totale deipendenza
25 BARTHEL INDEX FUNZIONI ESAMINATE NO CON AIUTO INDIPENDENT E 1) Mangiare (se c è bisogno di tagliare il cibo con aiuto) 2) Spostarsi dalla sedia al letto e ritornare (include il sedersi sul letto) 3) Toilette personale (lavarsi la faccia, pettinarsi, farsi la barba, lavarsi i denti) 4) Sedersi e alzarsi dal wc (togliersi e mettersi gli indumenti, pulirsi e tirare l acqua)
26 BARTHEL INDEX MODIFICATO CONTINENZA URINARIA (O) Incontinente o catetere a dimora. Dipende per l applicazione di dispositivi interni o esterni (2) Incontinente ma in grado di cooperare all applicazione di un dispositivo interno o esterno (5) In genere asciutto il giorno ma non di notte, necessario uso parziale dei dispositivi (8) Generalmente asciutto durante il giorno e la notte, ha occasionalmente qualche perdita o necessita di minimo aiuto per l uso dei dispositivi esterni o interni (10) Controllo completo durante il giorno e la notte e/o indipendente con i dispositivi esterni o interni
27 LE ATTIVITA STRUMENTALI DELLA VITA QUOTIDIANA IADL Lawton e Brody E una scala che analizza il grado di autosufficienza di un soggetto in relazione a 8 attività strumentali della vita quotidiana necessarie per vivere autonomamente al proprio domicilio: capacità di usare il telefono, fare acquisti, preparazione del cibo, governo della casa, biancheria, mezzi di trasporto, responsabilità nell uso di medicinali e capacità di maneggiare il denaro Esaminatore: Inferemiere, fisoterapista, assistente sociale, medico, operatore socio sanitario adeguatamente preparati Punteggio: un punto soggetto indipendente, 0 se dipendente. Autonomia: punteggio superiore o uguale a 6 (NA= non applicabile). Punteggio 0 massima dipendenza 5 massima indipendenza nei maschi
28 IADL Lawton e Brody CAPACITA DI USARE IL TELEFONO (1) Usa il telefono di propria iniziativa, stacca il microfono e compone il numero (1) Compone alcuni numeri solo ben conosciuti (1) Risponde al telefono, ma non è capace di comporre il numero (0) Non è capace di usare il telefono (NA) Non Applicabile
29 LE ATTIVITA AVANZATE DELLA VITA QUOTIDIANA Non esistono strumenti standardizzati. Reuben e Solomon (1989) ipotizzarono che il declino delle AADL potesse essere un fattore predittivo di un successivo e più grave decadimento funzionale. Come costruire questa scala?
30 AADL tutti i giorni Leggere i libri più volte alla settimana almeno una volta/sett raramente mai
31 ASSESSMENT: GLI STRUMENTI STRUMENTI DI VALUTAZIONE OGGETTIVA O DI PERFORMANCE Consistono nel chiedere all individuo di eseguire un compito preciso rilevando, secondo criteri prestabiliti, alcuni parametri oggettivi (ad esempio quante volte o quanto tempo impiega un soggetto a compiere una azione)
32 ASSESSMENT: GLI STRUMENTI STRUMENTI DI VALUTAZIONE OGGETTIVA O DI PERFORMANCE Le prove di performance maggiormente studiate sono relative alla performance fisica e permettono di oggettivare le capacità di esecuzione delle funzioni di base e di definire la celerità con cui possono essere svolte. Questo approccio può essere inoltre d'aiuto per identificare il fattore che determina l'incapacità a svolgere una certa attività in ogni singolo soggetto, suggerendo il tipo di intervento necessario. Per esempio, per quanto riguarda il vestirsi, la valutazione delle componenti necessarie per portare a termine questo compito può permettere di identificare più precisamente la sorgente della disabilità.
33 ASSESSMENT: GLI STRUMENTI STRUMENTI DI VALUTAZIONE OGGETTIVA O DI PERFORMANCE 1. Essendo la prova oggettiva, non ci sono ambiguità sul tipo di attività a cui si sta facendo riferimento. 2. La misura del tempo necessario per compiere una certa attività fornisce un punto di riferimento per valutare il grado di difficoltà incontrato dal soggetto; 3. Le misure di performance sono verosimilmente poco influenzate da fattori culturali, linguistici e educativi. 4. Poichè è possibile una rigorosa standardizzazione nella somministrazione dei test, la riproducibilità è molto alta e l'influenza del livello mentale è limitata alla sola capacità di comprendere le istruzioni per l'esecuzione di compiti semplici
34 ASSESSMENT: GLI STRUMENTI STRUMENTI DI VALUTAZIONE OGGETTIVA O DI PERFORMANCE Alcuni esempi: 1. Scala di Tinetti 2. Mini Mental State Examination di Folstein 3. Physical Performance Test di Ruben 4.
35 SCALA DI TINETTI Test: Tinettibalace and gait scale Cosa valuta: equilibrio e andatura Punteggio: 0 (maggior rischio) 28 (massimo rischio) Limiti: test da camera non riproducibile in tutti gli ambienti di vita
36 SCALA DI TINETTI A) Equilibrio: il soggetto è seduto su di una sedia rigida senza braccioli se il soggetto non sta in equilibrio il punteggio è 0 1) Equilibrio da seduto 2) Alzarsi dalla sedia 3) Tentativo di alzarsi 4) Equilibrio in stazione eretta (primi 5 sec.) 5) Equilibrio nella stazione eretta prolungata 6) Romberg 7) Romberg sensibilizzato 8) girarsi di 360 9) sedersi tot. (1/16).
37 SCALA DI TINETTI A) Andatura: il paziente sta in piedi di fronte al valutatore; cammina lungo il corridoio o attraversa la stanza all inizio con il suo passo usuale, poi con un passo rapido, ma sicuro. Può utilizzare gli abituali ausili per il cammino. Se il soggetto non deambula il punteggio è 0. 10) inizio della deambulazione 11) lunghezza e altezza del passo 12) simmetria del passo 13) continuità del passo 14) traiettoria 15) tronco 16) cammino tot. (1/12). Punteggio tot: tot equilibrio + tot andatura
38 TEST: MMSE Mini mental State Examination, MMSE COSA VALUTA: Valuta in ambito clinico le capacità cognitive del soggetto Costituito da 11 item è suddiviso in 5 sezioni tramitele quali vengono valutate: l orientamento spazio temporale, la memoria immediata, l attenzione e il calcolo, la memoria episodica recente, il linguaggio e la prassia costruttiva PUNTEGGIO: Valore massimo è 30/30 (assenza di deficit cognitivo); sono considerati normali i punteggi uguali o superiori a 24/30; 0/30 (deficit cognitivo grave) LIMITI: La sua brevità ne è la caratteristica sia positiva che negativa in quanto non permette una valutazione completa delle funzioni cognitive
39 MMSE 1) ORIENTAMENTO TEMPORO SPAZIALE Il paziente sa riferire il giorno del mese, l anno, il mese, il giorno della settimana e la stagione (0/1/2/3/4/5) Il paziente sa riferire il luogo, il piano, la città, la regione e lo stato in cui si trova (0/1/2/3/4/5) 2) MEMORIA L esaminatore pronuncia ad alta voce 3 termini (casa, pane, gatto) e chiede al paziente di ripeterli immediatamente (0/1/2/3). L esaminatore deve ripetere i 3 termini fino a quando non siano stati appresi (max 6 tentativi) e registrare il numero di tentativi 3) ATTENZIONE AL CALCOLO Far sottrarre 7 da 100 per 5 volte. Fermarsi dopo le prime 5 risposte (0/1/2/3/4/5) Se il paziente avesse difficoltà di calcolo far scandire la parola MONDO al contrario una lettera alla volta (0/1/2/3/4/5)
40 MMSE 4) RICHIAMO DELLE 3 PAROLE Richiamare i 3 termini precedentemente imparati(0/1/2/3) 5) LINGUAGGIO E PRASSIA Mostrare un orologio e una matita e chiedere di nominarli (0/1/2) Far ripetere la frase tigre contro tigre (0/1) Far eseguire il comando prenda un foglio con la mano destra, lo pieghi a metà e lo metta sul tavolo (0/1/2/3) Presentare al paziente un foglio con scritto chiuda gli occhi e invitare il paziente a eseguire il comando indicato (0/1) Far scrivere al paziente una frase formata almeno da soggetto e verbo (0/1) Far copiare al paziente un disegno (due pentagoni incrociati a un angolo) (0/1) Punteggio totale:./30
41 IL TEST DI PERFORMANCE Strumento di valutazione oggettiva che richiede l esecuzione di prestazioni standardizzate valutando la performance e il tempo impiegato. Sono concessi al massimo due tentativi per ciascuna prestazione e per le prestazioni 6,7,8 è consentito l utilizzo degli ausili se abitualmente utilizzati. E disponibile in due versioni a 9 item e a 7 item (senza le prestazioni 8 e 9) Le prestazioni richieste sono: scrivere una frase, simulare di mangiare, porre un libro su uno scaffale, mettere e togliere la giacca,raccogliere una moneta, girarsi di 360, camminare per 15 metri, salire le scale (una rampa), salire le scale Esaminatore: Infermiere, fisioterapista Indice: 7 item 28 punti = assenza di disabilità 9 item 36 punti = assenza di disabilità
42 Physical Performance Test (pag. 54) PRESTAZIONE TEMPO CRITERIO PUNTI 1) Scrivere una frase sec. < 10 sec = 4 10,5-15 = 3 15,5-20 = 2 > 20 sec = 1 Incapace = 0
43 PROGETTARE DIZIONARIO ENCICLOPEDICO ITALIANO TRECCANI Fare il progetto di qualcosa, cioè idearla, studiare i modi di eseguirla.
44 PROGETTARE La progettazione è la conseguenza attuativa di una attenta valutazione e una chiara comprensione dei problemi del soggetto anziano. La progettazione, così come la valutazione, necessita del contributo dei vari attori dell assistenza senza dimenticarsi del paziente e della sua famiglia.
45 DALLA COMPRENSIONE ALLA PROGETTAZIONE UN ESEMPIO: LA CONTENZIONE FISICA Organizzazione Procedure decisionali Staff Percorsi graduali Utilizzo della tecnologia Coinvolgimento della famiglia Obiettivo riduzione non abolizione Paziente Assessment dei pazienti Sviluppo di protocolli per situazioni cliniche definite Operatori Presenza di un esperto Formazione Attivazione della consulenza clinica Dott.ssa Ermellina Zanetti Trento 2008
46 DALLA COMPRENSIONE ALLA PROGETTAZIONE UN ESEMPIO: LA CONTENZIONE FISICA IL PAZIENTE: ASSESSMENT La valutazione degli effetti dell introduzione di un protocollo di assessment standardizzato (RAI) dimostra un miglioramento significativo della qualità delle cure fornite ai residenti. Allo stesso tempo, questi risultati suggeriscono che occorre fare di più per migliorare la qualità del processo. I risultati suggeriscono che RAI è uno strumento che utile al personale, ai terapisti, ai farmacisti consulenti, medici e può essere utilizzato per sostenere i loro continui sforzi per fornire alta qualità delle cure e della vita per una popolazione di 1,7 milioni di residenti casa di cura. Hawes C, Mor V, Phillips CD, Fries BE, Morris JN, Steele-Friedlob E, Greene AM, Nennstiel M. The OBRA-87 nursing home regulations and implementation of the Resident Assessment Instrument: effects on process quality. J Am Geriatr Soc Aug;45(8):977-85
47 DALLA COMPRENSIONE ALLA PROGETTAZIONE UN ESEMPIO: LA CONTENZIONE FISICA IL PAZIENTE ASSESSMENT A quattro anni (1990/1993) dall introduzione del protocollo di assessment standardizzato (RAI) alcune problematiche cliniche si sono ridotte, in particolare il ricorso alla contenzione fisica (37.4 to 28.1% (P <.001)) and e l utilizzo del catetere vescicale (9.8 to 7% (P <.001)). Hawes C, Mor V, Phillips CD, Fries BE, Morris JN, Steele-Friedlob E, Greene AM, Nennstiel M. The OBRA-87 nursing home regulations and implementation of the Resident Assessment Instrument: effects on process quality. J Am Geriatr Soc Aug;45(8):977-85
48 DALLA COMPRENSIONE ALLA PROGETTAZIONE UN ESEMPIO: LA CONTENZIONE FISICA Sviluppo di protocolli per situazioni cliniche definite Rischio di caduta Interferenza con i trattamenti terapeutici Wandering Agitazione Disturbi comportamentali Deficit cognitivo
MMSE. Mini Mental State Examination. Folstein e coll. (1975)
MMSE Mini Mental State Examination Folstein e coll. (1975) Scopo Il MMSE è un test ampiamente utilizzato nella pratica clinica della valutazione delle funzioni cognitive dei soggetti anziani. E un test
DettagliPer il calcolo dell indice ADL (ACTIVITIES OF DAILY LIVING) si ricorre a una scala semplificata che prevede l assegnazione di un punto per ciascuna
Per il calcolo dell indice ADL (ACTIVITIES OF DAILY LIVING) si ricorre a una scala semplificata che prevede l assegnazione di un punto per ciascuna funzione indipendente così da ottenere un risultato totale
Dettagli53 Congresso Nazionale Sigg L Italia? Non è un paese per vecchi 7 Corso di Riabilitazione geriatrica: un approccio globale Firenze 26/29-11-2008
53 Congresso Nazionale Sigg L Italia? Non è un paese per vecchi 7 Corso di Riabilitazione geriatrica: un approccio globale Firenze 26/29--28 Linee guida T.O. C Cotroneo T.O. M. Quadrana, T.O. D. russo
DettagliSEGNALAZIONE/PROPOSTA RICOVERO HOSPICE
Modulo 01/HS Tel/fax 0825530341/342 Protocollo di presa d atto n. del a cura del Personale Hospice Proposta di ricovero in Hospice del Medico di Medicina Generale Medico Ospedaliero Dr/Dr.ssa Telefono
DettagliBambini e nonni insieme per una vita più bella. incontro con la Malattia di Alzheimer
Bambini e nonni insieme per una vita più bella incontro con la Malattia di Alzheimer Società Cooperativa Sociale Occhio Magico BAMBINI E NONNI INSIEME PER UNA VITA PIÙ BELLA incontro con la Malattia di
DettagliCriteri di selezione del collettivo e definizioni
Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione
DettagliNEGLECT E QUOTIDIANITA ROSSANA FARAVELLI TERAPISTA OCCUPAZIONALE
NEGLECT E QUOTIDIANITA ROSSANA FARAVELLI TERAPISTA OCCUPAZIONALE Il neglect è un disturbo conseguente ad un danno cerebrale (vascolare e/o traumatico) che si manifesta come un inabilità a orientare o reagire
DettagliL integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale
L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento
DettagliMedicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità assistenziale per le persone affette da demenza
52 Congresso Nazionale SIGG Paese vecchio, assistenza nuova: il caso Italia Firenze, 1 dicembre 2007 Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità
DettagliProgetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
DettagliPROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL
PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014 Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL Il dolore Il dolore è una delle principali malattie che si incontrano
DettagliINTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE. Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata
INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata L infermiere Dal D.M. 14 Settembre 1994 n, 739: Art. 1: l infermiere è responsabile dell assistenza
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliLa Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico
La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico Dott.ssa Sara Fascendini Centro Alzheimer, Fondazione Europea di Ricerca Biomedica (FERB), Ospedale Briolini, Gazzaniga (BG) CHE COSA È LA DEMENZA?
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS
ANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS Dott. Maurizio Ricci U. O. Medicina Riabilitativa Azienda Ospedaliero- Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
DettagliINRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO
INRCA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIREZIONE SCIENTIFICA EVENTO FORMATIVO Le visite infermieristiche domiciliari preventive per il paziente affetto da malattia di Alzheimer e del
DettagliIl RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )
Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente
DettagliL ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute
L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti
DettagliPEP 3:Psychoeducational Profile Third Editition
Eric Shopler, Margaret D.Lansing, Robert J. Reichler, Lee M. Marcus PEP 3:Psychoeducational Profile Third Editition Valutazione psicoeducativa Individualizzata TEACCH per bambini con DSA Descrizione del
DettagliI metodi per l identificazione e la prima valutazione dell anziano fragile
La prevenzione della disabilità nell anziano fragile: sperimentazione di un modello in due Società della Salute Firenze - 4 maggio 2011 I metodi per l identificazione e la prima valutazione dell anziano
DettagliLa medicina del buon senso. ADR (Adverse Drug Reactions) Prevalenza
L appropriatezza diagnostica tra evidenze e buon senso Savigliano, 11 Giugno 2011 Pazienti in trattamento cronico con farmaci: 60% ne assume due tipi La medicina del buon senso 25% assumono 4 o più tipi
DettagliContenzione fisica e cadute: quali evidenze?
Le cadute dell anziano Fondazione Madre Cabrini ONLUS Sant Angelo Lodigiano Contenzione fisica e cadute: quali evidenze? Ermellina Zanetti Gruppo di Ricerca Geriatrica, Brescia Soc. Italiana di Gerontologia
DettagliCorso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014
Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014 Lezione 8 Interventi socio assistenziali nell anziano Docenti: Claudia Onofri Ivana Palumbieri L invecchiamento
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliCome promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile?
Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile? Studio condotto presso i 5 Istituti di cura per anziani della Città di Lugano. Giornata RAI 2011 Lugano 27
DettagliCosa intendiamo per fragilità
Fragilità in Toscana: linee guida e esperienze Pisa, 10 novembre 2012 Cosa intendiamo per fragilità Enrico Mossello Unità Funzionale di Gerontologia e Geriatria Università degli Studi di Firenze Aspettativa
Dettagli(modulo da compilare in stampatello) Il/la sottoscritto/a. Nato/a..Prov. il... Residente a Sesto San Giovanni Indirizzo.n. Telefono Cellulare.
DOMANDA DI ASSEGNAZIONE DEL VOUCHER PER INTERVENTI VOLTI A MIGLIORARE LA QUALITA' DELLA VITA DELLE FAMIGLIE E DELLE PERSONE ANZIANE CON LIMITAZIONE DELL'AUTONOMIA (modulo da compilare in stampatello) DATI
DettagliCorso La complessità in geriatria
Corso La complessità in geriatria Argomento La complessità dell assistenza domiciliare Materiale didattico Dott.ssa Fausta Podavitte Direttore del Dipartimento ASSI 11 marzo 2011 Dalle cure domiciliari
DettagliLe demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno
Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale
DettagliL UTILIZZO DELLA BINA-FAR DA PARTE DELLE CASE RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E DEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI
L UTILIZZO DELLA BINA-FAR DA PARTE DELLE CASE RESIDENZA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI E DEI CENTRI DIURNI PER ANZIANI (servizi accreditati e convenzionati) Prima parte per UVG ed incontri preparatori
DettagliQuestionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015
IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra
DettagliDOMANDA DI ASSEGNAZIONE DEL VOUCHER PER INTERVENTI VOLTI A SVILUPPARE L AUTONOMIA FINALIZZATA ALL INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI
DOMANDA DI ASSEGNAZIONE DEL VOUCHER PER INTERVENTI VOLTI A SVILUPPARE L AUTONOMIA FINALIZZATA ALL INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE DISABILI (modulo da compilare in stampatello) DATI ANAGRAFICI DEL RICHIEDENTE
DettagliDistinguere tra bisogni di cura standard e individualizzati. Valutazione delle esigenze e traduzione di queste in azioni adeguate
Linee guida per la costruzione di test per la valutazione degli esiti dei percorsi di apprendimento per Coordinatori all interno delle strutture residenziali per anziani Queste linee guida sono rivolte
DettagliServizio Sanitario Nazionale Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA SOCIO SANITARIO
Servizio Sanitario Nazionale Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 6 VICENZA L OPERATORE SOCIO SANITARIO Per informazioni : Centro formazione sanitaria Corsi per Operatori Socio - Sanitari Via San Bortolo 85
DettagliLa Health Related Quality of Life (HRQoL): analisi dell evoluzione di un concetto
La Health Related Quality of Life (HRQoL): analisi dell evoluzione di un concetto F. Ierardi*, L. Gnaulati*, F. Maggino^, S. Rodella*, E. Ruviglioni^ *Agenzia Regionale di Sanità della Toscana Osservatorio
DettagliREGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con Determinazione del Direttore Generale n. 244 del 20/07/2010 L importanza di un sistema operativo di valutazione comune e riconoscibile
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliPSICOLOGIA E DISABILITÀ Confini e ambiti di sviluppo professionali per lo Psicologo
22 maggio 2010 PSICOLOGIA E DISABILITÀ Confini e ambiti di sviluppo professionali per lo Psicologo Valutazione dei vari strumenti alternativi e/o complementari nell approccio alla disabilità intellettiva
DettagliPunto Unico di Accesso. Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna
Punto Unico di Accesso Socio-SanitaroSanitaro nella provincia di Modena Violetta Ferrari Emanuela Malagoli 17 Maggio 2012 Bologna Il Punto Unico d'accesso Socio Sanitario (PUASS) è una modalità organizzativa
DettagliPensiero logico, lettura, Autori: Sestili, Moalli, Vianello
Pensiero logico, lettura, scrittura e abilità di calcolo in ragazzi con sindrome di Down di 2 2 e 3 3 media Autori: Sestili, Moalli, Vianello Toffolon Sara Introduzione La ricerca si propone di rilevare
DettagliS. Bonifacio, 13 dicembre 2013 Le cure palliative nelle strutture protette Dr. Roberto Borin Azienda ULSS 20 - VERONA
La 975 alla prova: accessibilità, presa in carico e continuità delle cure S. Bonifacio, 13 dicembre 2013 Le cure palliative nelle strutture protette Dr. Roberto Borin Azienda ULSS 20 - VERONA Nonostante
DettagliCARTA DEI SERVIZI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE. Notizie Operative ed Informazioni Pratiche
CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE Notizie Operative ed Informazioni Pratiche 15/04/2014 ESTRATTO notizie operative ed informazioni pratiche numeri utili Relativi al servizio di Assistenza
DettagliI FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO. Chivasso, Ciriè, Ivrea 2011
I FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO Chivasso, Ciriè, Ivrea 2011 FABBISOGNI NUTRIZIONALI NELL ANZIANO Proteine: 1-1,2 g/kg/die; Calorie: 20-30/kg/die Es.: anziano di 60 kg 60-72 g di proteine; 1200-1800
DettagliIL PROGETTO PERSONALIZZATO: dalla proposizione alla verifica
IL PROGETTO PERSONALIZZATO: dalla proposizione alla verifica Cagliari, 10 dicembre 2008 Paola Mele Il PUNTO UNICO D ACCESSO D per la presa in carico Segnalazione Ospedale Front Front Office Office 1 Livello
DettagliIl Caregiver: figura cardine per la sostenibilità della presa in carico del paziente complesso
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA Il Caregiver: figura cardine per la sostenibilità della presa in carico del paziente complesso Maria Angela Becchi Taranto
DettagliSTRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI
STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliGli interventi delle professioni sanitarie
Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure
DettagliRaccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. Operare con i numeri
COMPETENZA CHIAVE MATEMATICA Fonte di legittimazione Raccomandazione del Parlamento europeo 18/12/2006 CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE L alunno utilizza il calcolo scritto e mentale con i numeri
DettagliLa Leadership efficace
La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2
DettagliRisultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014
Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di
DettagliCOMPETENZE DIGITALI. Le digital Competence Framework mi permettono di : Esplorare nuovi contesti tecnologici in modo flessibile.
COMPETENZE DIGITALI Competenze digitali o digital skills. Un approccio in 3D, un mutamento in corso. L immersività generata dagli ambienti multimediali ci sollecitano un esigenza nuova e educabile: sviluppare
DettagliAZIENDA ULSS 20 DI VERONA
AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: via Valverde n.42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640Cod. Fiscale e P. IVA 02573090236 Dipartimento delle Unità Organizzative della Direzione dei Servizi
DettagliSalute percepita nella ASL 8 di Cagliari
Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Percezione del proprio stato di salute: Buono Discreto
DettagliAlcool, disagio psichico e terza età.
Alcool, disagio psichico e terza età. L ANZIANO PROBLEMATICO E L ACCOGLIENZA NEI SERVIZI 1 DOTT.SSA ANTONELLA SPADA COORDINATRICE DI STRUTTURA DELL ASP DISTRETTO DI FIDENZA PUNTI AFFRONTATI: 1) PRESENTAZIONE
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliA Dolore Le 5 nove domande di questo paragrafo riguardano le sue condizioni durante la scorsa settimana. 1) Con quale frequenza ha avuto mal di O mai
Questionario sulla qualita' di vita Quality of Life Questionnaire/ Italian version Qualeffo--41 (le 10 Decembre 1997) International Osteoporosis Foundation Users of this questionnaire (and all authorized
DettagliIl delirium II/II. Firenze 1 dicembre 2007. 8 Corso Multiprofessionale di Nursing
Firenze 1 dicembre 2007 8 Corso Multiprofessionale di Nursing Il delirium II/II M.Pozzebon U.O.C. Geriatria U.S.D. Continuità delle Cure P.O. Treviso Delirium: sindrome multifattoriale che deriva dall
DettagliUNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma
UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma OSPEDALE COTTOLENGO - Torino Corso di Laurea in Infermieristica Corso infermieri guida di tirocinio novembre 2014
DettagliCibo, corpo e psiche I disturbi dell alimentazione
Invito Cibo, corpo e psiche I disturbi dell alimentazione 6 febbraio 2014 Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR di Roma Via San Martino della Battaglia, 44 Roma Convegno organizzato
DettagliLezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale
Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Lezione 10: Il problema del consumatore: Preferenze e scelta ottimale Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Scelta
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliAllenAPP: nuove tecnologie e quotidianità. Ausili per la disabilità cognitiva
AllenAPP: nuove tecnologie e quotidianità Ausili per la disabilità cognitiva UN TEMA CHE RIGUARDA circa 750mila persone in Italia hanno disabilità cognitive. Le cause sono diverse: genetiche ( ad esempio
DettagliScala Rankin modificata
Scala di disabilità Scala Rankin modificata -Sei livelli: da 0 a 5 -Nei casi di decesso viene a volte assegnato il il punteggio arbitrario 6 Affidabile, viene usata largamente in caso di Ictus -Nei trials
DettagliQUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
DettagliSCHEDA PER INSERIMENTO IN PROGRAMMA AFA AD ALTA DISABILITA Codice Fiscale
SCHEDA D SCHEDA PER INSERIMENTO IN PROGRAMMA AFA AD ALTA DISABILITA Codice Fiscale Data (gg/mm/aaaa).. Cognome (in chiaro) Data di nascita (gg/mm/aaaa) Sesso (1. M; 2. F) Nome (in chiaro).. Indirizzo (in
DettagliCorso Argo Secondo Livello. Coadiutore dell animale. ULSS 4 Alto Vicentino
R3/IT Te.D learning programme in Italian Corso Argo Secondo Livello Coadiutore dell animale ULSS 4 Alto Vicentino PREMESSE: Si definiscono Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) le prestazioni a valenza
DettagliSCALA DI NORTON modificata secondo Nancy A. Scotts
SCALA DI NORTON modificata secondo Nancy A. Scotts INDICATORI 1 2 3 4 indice Condizioni generali: livelli di assistenza richiesti per le ADL( fare il bagno, di vestirsi, di usare i servizi igienici, mobilità,
DettagliL OSS: analisi del profilo e delle aree di integrazione con le altre. mv - 2010-2011
L OSS: analisi del profilo e delle aree di integrazione con le altre figure mv - 2010-2011 è l operatore che, al termine di specifica formazione professionale consegue un attestato di qualifica ed è abilitato
DettagliFt. dott. G. Belgiovine Case Manager geriatrico
Direzione Sanitaria 800. 49. 49. 49 www.consorziosanraffaele.it Distretto Sanitario 2 Ft. dott. G. Belgiovine Case Manager geriatrico Noicattaro (BA) 31 gennaio, 1 2 febbraio 2013 SCOPO: La valutazione
DettagliPROGETTO: TEATRO FORUM
24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per
DettagliIl Paziente e la famiglia nella dimissione protetta Bologna 2010. A. Zagari 1
Il Paziente e la famiglia nella dimissione protetta Bologna 2010 A. Zagari 1 Dimissione protetta Definizione È la dimissione di un utente che necessita di prestazioni sanitarie o socio-sanitarie erogabili
DettagliI disturbi di comprensione del testo scritto
I disturbi di comprensione del testo scritto Le difficoltà nella comprensione del testo sono pervasive e difficili da identificare. L insegnante avverte una sensazione di disagio nell interazione con il
DettagliRimini 14-15 Novembre 2014. Dott. Augusto Enea Filimberti
Rimini 14-15 Novembre 2014 Dott. Augusto Enea Filimberti INQUADRAMENTO TEORICO DI RIFERIMENTO Per chi opera all interno dei servizi residenziali, o nella disabilità con adulti: Qual è il costrutto che
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliLA RICERCA INFERMIERISTICA
Prof. ssa Eufemia Renzi LA RICERCA INFERMIERISTICA DIAPOSITIVA N. 2 IL SIGNIFICATO DI RICERCA INFERMIERISTICA La ricerca infermieristica opera su due grandi aree interdipendenti: quella teorica nursing
DettagliFILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze
XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema
DettagliWORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 2 Edizione
IPAB Casa Albergo per Anziani WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 2 Edizione LA PERSONALIZZAZIONE DEL PIANO ASSISTENZIALE INDIVIDUALIZZATO: I PERCORSI DELL UNITA OPERATIVA
DettagliPiazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna
Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Tolmezzo 09 Settembre 2011 TECNICI (NEUROPSICHIATRI, PSICOLOGI, LOGOPEDISTI INSEGNANTI DI OGNI ORDINE E GRADO GENITORI E DISLESSICI ADULTI Sensibilizzare il mondo
DettagliREGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO
REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 443 del 11/12/1989. Art. 1 Oggetto del servizio Il presente Regolamento
DettagliSCHEDA SANITARIA (redatta da MMG)
Cognome me Nata/o a prov. il Residente a prov. c.a.p. via n. Anamnesi patologica remota Anamnesi patologica prossima Barthel Index [A] [B] [C] [A] dipende [B] con aiuto o saltuariamente [C] indipendente
DettagliANIMAZIONE AVANZATA IN CP/RSA: ESPERIENZE DI ATTIVITA ASSISTITA CON ANIMALI E DI MUSICOTERAPIA GIOVANNI XXIII
Animazione come strumento di stimolazione cognitiva e di contrasto ai disturbi psico-affettivi. Bologna 26 Maggio 2010 ANIMAZIONE AVANZATA IN CP/RSA: ESPERIENZE DI ATTIVITA ASSISTITA CON ANIMALI E DI MUSICOTERAPIA
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliSalute in tutte le politiche. Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore
CIVES CITTÀ VIVE, EQUE E SANE 20-2323 APRILE 2015 Salute in tutte le politiche Carlo Favaretti Università Cattolica del Sacro Cuore Concetti chiave Che cos è la salute Che cos è la promozione della salute
DettagliTerapia del dolore e cure palliative
Terapia del dolore e cure palliative { Legge 38/10 e alcuni dati sulla sua applicazione Dott. Angelo G. Virtuani Ordine dei Medici Chirurghi Monza Sabato 9 novembre 2013 Legge N.38 del 15/03/2010 - G.U.
DettagliServizi Pubblici Gratuiti 0. Cure Familiari 0. Familiare Non convivente 1. Interventi Pubblici a pagamento 2. Volontariato 2
Colonna A Colonna B Colonna C Colonna D E F G Colonna F ADL Descrizione Valutazione PrestazionePrevalente * V.P. P. Programma Socio Assistenziale Familiare Piena mobilità domestica Richiede aiuto per alzarsi/rimettersi
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliNell ambito del progetto ECM Sinergie è in grado di offrire un intervento di formazione per medici di medicina generale e specialisti:
Nell ambito del progetto ECM Sinergie è in grado di offrire un intervento di formazione per medici di medicina generale e specialisti: L attuale esperienza Cosa hanno detto dei corsi precedenti ECM crediti
DettagliWWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ
WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ Imparare a convivere con la BPCO significa cambiare i propri comportamenti in modo da massimizzare lo sfruttamento delle proprie capacità e minimizzare gli effetti negativi della
DettagliLettere al Direttore. Guida per l insegnante
Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di cristallizzazione - È capace di cogliere il significato di quanto si impara a scuola. - Sa determinare in quale misura le sue capacità e i
Dettagliregolamento scuola primaria e secondaria
regolamento scuola primaria e secondaria La mia biblioteca FINALITÀ ED OBIETTIVI GENERALI Sostenere e valorizzare gli obiettivi delineati nel progetto educativo e nel curriculo; Sviluppare e sostenere
DettagliServizi Pubblici 0. Cure Familiari 0. Familiare Non convivente 1. Volontariato 2. Assistente familiare domiciliare 3
Colonna A Colonna B Colonna C Colonna D E F G Colonna F ADL Descrizione Valutazione Prestazione Prevalente * V.P. P. Programma Socio Assistenziale Familiare Piena mobilità domestica 1 Mobilità domestica
DettagliAppunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing
Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso
DettagliTrattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri
SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Trattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri Dr.ssa Marina
DettagliIL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE
IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE Persone al centro Quarrata, 21 febbraio 2009 IL LAVORO DI RETE E un processo finalizzato/tendente a legare fra loro più persone tramite connessioni
DettagliLe competenze dell infermiere in tutte le fasi del PDTA per pazienti con tumore della prostata I bisogni del paziente nelle varie fasi del percorso
Le competenze dell infermiere in tutte le fasi del PDTA per pazienti con tumore della prostata I bisogni del paziente nelle varie fasi del percorso Anna Rita De Luigi e Rita Reggiani 10 dicembre 2014 Perché
DettagliOSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4
OSSERVAZIONI TEORICHE Lezione n. 4 Finalità: Sistematizzare concetti e definizioni. Verificare l apprendimento. Metodo: Lettura delle OSSERVAZIONI e risoluzione della scheda di verifica delle conoscenze
Dettagli