Le Indicazioni per la scuola secondaria di primo grado

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1 "Azione di sistema per l'obbligo di istruzione e la continuità fra Secondarie di I e II grado - Fase 2 - USP Torino Asse Scientifico-tecnologico Cipriani Anna - Del Sonno Antonio - Ficara Matilde Lanfranco Daniela - Lora Maria Grazia - Vio Elisabetta Le Indicazioni per la scuola secondaria di primo grado a cura di Elisabetta Vio Torino, 10 febbraio 2010

2 Indicazioni per il curricolo per la scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione Pubblicato nel settembre 2007 Per ogni disciplina elenca i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria e al termine della scuola secondaria di primo grado elenca gli obiettivi di apprendimento al termine della classe terza e quinta della scuola primaria e della classe terza della scuola secondaria di primo grado.

3 Scienze naturali e sperimentali Presupposto di un efficace insegnamento/apprendimento delle scienze è un interazione diretta degli alunni con spazi fisici adatti alle esperienze concrete e alle sperimentazioni temi e modalità di lavoro che diano ampi spazi alla discussione e al confronto. Il coinvolgimento diretto rafforza e sviluppa la comprensione e la motivazione e sollecita il desiderio di apprendere

4 Didattica elicoidale I processi di apprendimento delle scienze naturali e sperimentali procederanno quindi attraverso percorsi progressivi e ricorrenti, fatti di esperienze, riflessioni e formalizzazioni. Questo per portare il ragazzo dal pensiero spontaneo fino a forme di conoscenza sempre più coerenti e organizzate.

5 Dimensioni comuni a molte discipline Abituare gli allievi a: - osservare i fenomeni - descrivere e registrare quanto si vede e si fa accadere - interpretare fatti e processi - fare previsioni a quanto può accadere e controllare la loro attendibilità - arricchire e rivedere le interpretazioni in base a nuovi strumenti sperimentali e interpretativi

6 SAPERE = CAPIRE + RICORDARE Bisogna educare gli studenti a farsi domande, a risolvere problemi, situazioni, ad osservare e.. arrivare a semplici conclusioni. Si deve cercare di non proporre un modello e poi cercare conferma in laboratorio, ma con il laboratorio si deve insegnare a procedere per concetti chiave che possono diventare stimolo per conoscere, capire, e quindi crearsi un modello. Chi insegna, più che esporre, deve "stuzzicare" la curiosità ponendo domande, coinvolgendo le facoltà mentali, provocando la voglia della ricerca.

7 Conoscenze.. competenze Se le competenze e non solo le conoscenze sono l obiettivo da perseguire a scuola allora non è sufficiente considerare un modello di insegnamento puramente trasmissivo. Emerge la necessità di una didattica diversa.

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9 I percorsi sperimentali devono avere delle caratteristiche: Essere accessibili a qualsiasi tipo di classe e basarsi su attività didattiche di facile realizzazione e di basso costo; stimolare negli allievi la curiosità e il gusto della scoperta; permettere una grande varietà di collegamenti e di connessioni a rete e ricchi di potenzialità di approfondimento; essere coinvolgenti e essere ben calibrati a seconda dell età degli allievi e dei loro precedenti percorsi di apprendimento; in questo modo piaceranno anche agli allievi meno motivati allo studio o con difficoltà di apprendimento.

10 Qualsiasi percorso dovrà comunque mantenere un costante riferimento ai fenomeni dell esperienza quotidiana. Importante è insegnare a guardare la realtà con sguardo da fisico, da biologo, da chimico per interpretare se stessi e il mondo attraverso modelli sempre più raffinati.

11 I compiti dell insegnante Far emergere, attraverso la proposta di alcuni quesiti preliminari, le preconcezioni, le misconcezioni degli studenti, al fine di evidenziare i diversi modelli cognitivi e le relative rappresentazioni mentali. Individuare gli ostacoli concettuali connesso all argomento trattato Trasferire le competenze integrando e rielaborando preconcezioni e misconcezioni, in modo da non rendere il nuovo modello un entità totalmente estranea a quello precedentemente posseduto dall allievo.

12 Un esempio: Scienze della Terra Al termine della classe terza della scuola primaria: Osservare, descrivere, confrontare, correlare elementi della realtà circostante: per esempio imparando a distinguere piante, animali, terreni e acque cogliendone somiglianze e differenze e operando classificazioni secondo criteri diversi. Al termine della classe quinta della scuola primaria: Indagare strutture del suolo, relazioni tra suoli e viventi.. Distinguere e ricomporre le componenti ambientali Al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado: Continuare ad approfondire la conoscenza, sul campo e con esperienze concrete, di rocce, minerali, fossili per comprendere la storia geologica ed elaborare idee e modelli interpretativi della struttura terrestre.

13 Due pagine di un libro di testo della scuola secondaria di primo grado nella quale si rilevano una serie di conoscenze, ma i ragazzi capiscono la reale struttura di un vulcano?

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15 Concezioni spontanee sui vulcani CONCEZIONE LOCALE CONCEZIONE GLOBALE

16 Disegna un isola vulcanica e descrivi la sua struttura Ma sotto il mare cosa c è?

17 Secondo esempio: posizione reciproca di Terra, Sole e Luna L esperienza vuole mettere in risalto la percezione delle misure dei corpi celesti e la loro relativa distanza. Subito è emersa la difficoltà da parte degli allievi di stimare in modo preciso le distanze astronomiche o anche solo ipotizzare unità di misura significative

18 il Sole di diametro circa 1m la Terra (il pallino azzurro) di diametro 1cm e Luna invisibile tenute da un cartoncino alla distanza di circa 30 cm.

19 . Si misura 117 metri

20 Sole Terra-Luna Terra -Luna scuola

21 .. un insegnamento per trasmettere non solo nozioni che rimangono astratte ma che porti a. costruire competenze

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