La batteriosi del kiwi in Piemonte:
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- Michelangelo Campana
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1 La batteriosi del kiwi in Piemonte: ricerca e sperimentazione
2 La produzione di actinidia in Piemonte Piemonte (20%; ton su ha) 80% aree pedemontane ( m) Cuneo e Torino Altri impianti ad isole in pianura (Vercelli) dove è stato sostituito il pesco capacità complessiva di stoccaggio: t fatturato annuo: oltre 200 milioni di Euro
3 Pseudomonas syringae pv actinidiae Giappone: 1984 Corea del Sud: 1992 Cina: 2004 Italia: 2008 (Emilia-Romagna, Lazio, Piemonte, Veneto) Francia: 2010 (Rhône-Alpes) Nuova Zelanda: 2010 Cile: 2011 Actinidia species: o A. chinensis (Hort16A, JinTao e Soreli), > densità di aperture stomatiche o A. deliciosa (Hayward) o A. arguta, o A. kolomikta
4 Sintomi Cancri sul tronco e sui tralci Cancri sul tronco e sui tralci Produzione di un essudato di colore variabile dal bianco opaco al rosso scuro
5 Sintomi Sulle foglie determina la comparsa di maculature angolari di colore marrone scuro Sulle foglie determina la comparsa di maculature angolari di colore marrone scuro, spesso circondate da un alone di colore giallo sui fiori
6 Sintomi Sui boccioli provoca spesso degli imbrunimenti di color nocciola andando incontro Sui boccioli provoca spesso degli imbrunimenti di color nocciola andando incontro a cascola.
7 Isolamento e caratterizzazione Isolamento in capsula su substrato agarizzato 24 ore di crescita a temperatura ambiente colonie batteriche di forma circolare, margini interi, diametro di 2 mm, di colore biancogiallo chiaro. Caratterizzazione morfologica, funzionale, biochimica e nutrizionale Gram negativi, aerobi, non producono pigmenti fluorescenti Negativi all ossidasi, alla produzione di marciume su fettine di patata, all arginina deidrolasi, a tirosinasi e ureasi, alla riduzione dei nitrati, alla crescita a 40 C, all idrolisi dell arbutina, della caseina, alla tirosinasi e all ureasi. P iti i ll d i di l ll di t l i ll d i di id d Positivi alla produzione di levano, alla presenza di catalasi, alla produzione di acido da sorbitolo, all utilizzazione del saccarosio ed alla reazione di ipersensiblità su foglie di tabacco
8 Identificazione molecolare Sequenziamento del segmento 16S della regione ribosomale. Più lunga, laboriosa e costosa rispetto all analisi PCR. PCR specifica Ricerca di primer specifici per l amplificazione selettiva di isolati di PSA rispetto ad isolati appartenenti ad altre patovar di Pseudomonas syringae o ad altre specie all interno del genere Pseudomonas. RAPD (Koh e Nou, 2002) gene 16SrDNA (Scortichini et al., 2002) gene argk (Sawada et al., 2002; Templeton et al., 2005) spaziatori ribosomali intertrascritti (ITS): due nuove coppie di primer (PsaF1/R2 e PsaF3/R4) (Rees-George et al., 2010).
9 Monitoraggio Monitoraggio i svolto nel corso del 2010 dai tecnici i delle organizzazioni i i di produttori, coordinati dal Creso in collaborazione con il Servizio Fitosanitario Regionale. 92 piante sintomatiche: Barge (CN), Busca (CN), Castellar(CN), Costigliole Saluzzo (CN), Envie (CN), Dronero (CN), Manta (CN), Piasco (CN), Revello (CN), Saluzzo (CN), Savigliano (CN), Verzuolo (CN), Alice Castello (VC), Viverone (BI).
10 Analisi eseguite Isolamento da foglie e rami quadratini di 0,5 cm di lato, disinfettati in ipoclorito di sodio e omogenati, omogenato piastrato su capsule di LB a 27 C per 24 ore colonie trasferite in nuove capsule lisi delle cellule batteriche è avvenuta a 95 C per 10' Il lisato è stato usato per PCR con primer specifici Rees-George et al. (2010) Ulteriore conferma dell identificazione: alcuni campioni risultati positivi all amplificazione mediante primer specifici per PSA, sono stati sottoposti ad amplificazione e sequenziamento della regione ITS
11 Isolati piemontesi positivi Le amplificazioni con le coppie di primer PsaF1-PsaR2 e Psa3F-Psa4R hanno generato due amplificati di rispettivamente 280 bp e 175 bp in 60 dei 92 campioni analizzati presso il Servizio Fitosanitario Regionale e AGROINNOVA. PSA1F/PSA2R PSA3F/PSA4R Immagine del gel di agarosio della reazione di amplificazione con i primer Psa1F/2R (in alto) e Psa3F/4R (in basso) dei 13 isolati batterici da kiwi. I primi 7 pozzetti sono gli isolati ottenuti da foglia, gli altri 6 da ramo.
12 La situazione iniziale in Piemonte e in provincia di Cuneo La distribuzione geografica dei campioni si concentra nella provincia di Cuneo, che è la provincia piemontese di maggior rilievo per la produzione di actinidia, ma interessa anche un comune in provincia di Vercelli e uno della provincia di Biella.
13 Età degli impianti Gli attacchi di PSA interessano prevalentemente t impiantii giovani di actinidia di 1 o 2 anni (55% dei campioni positivi) ma anche impianti contigui più vecchi, tra cui addirittura un actinidieto di 32 anni. Risultano interessati principalmente impianti giovani di actinidia, prevalentemente appartenenti e alla a cultivar Hayward. È verosimile che negli ultimi anni sia stato impiegato materiale propagativo infetto proveniente da vivai localizzati nelle regioni dove PSA aveva già iniziato a manifestarsi con maggiore intensità, tra cui il Lazio.
14 Situazione a inizio 2011 In questi primi mesi del 2011, prima sugli impianti in allevamento e poche settimane dopo su quelli adulti: emissione di essudato denso ( mieloso ) di colore bianco trasparente, che successivamente per processi ossidativi i divienei rossastro, in corrispondenza delle gemme e dell inserzione dei nuovi rami sulle branche più vecchie.
15 Situazione a inizio 2011 Sollevando l epidermide in corrispondenza delle gemme, si riscontra una necrosi corticale (che comprende quindi anche il floema). Allontanandosi dalla gemma finisce l alterazione corticale ma la necrosi può coinvolgere i primi anelli dello xilema. La traslocazione di alcune cellule batteriche nel legno senza produrre sintomi può causare l insuccesso della capitozzatura. Infatti, dalle recenti analisi eseguite su alcune piante capitozzate nel 2010 è stato isolato il batterio direttamente dalla zona del colletto con sintomi. La capitozzatura è realizzabile quindi solo se si riesce ad asportare in via prudenziale una porzione di fusto sano di almeno 60 centimetri così da escludere che cellule batteriche si siano insediate in tessuto ancora apparentemente sano.
16 Caratterizzazione molecolare degli isolati Isolati piemontesi i e laziali li Analisi AFLP Definire l origine degli isolati
17 Materiale propagativo Occorre all atto dell acquisto delle piante di actinidia prodotte con qualunque tipologia (talea o micropropagazione), accertarne la provenienza geografica, per escludere che arrivino i da aree infette. Non essendo prevista per l actinidia la certificazione fitosanitaria (né passaporto delle piante né documento di commercializzazione), si potrà fare affidamento solo sulla rintracciabilità volontaria.
18 Misure preventive Attenta osservazione sulla presenza di eventuali piante sintomatiche. Se sintomi, far analizzare a laboratori specializzati. Le piante che manifestano vistosi sintomi vanno recise e distrutte almeno per quanto riguarda la parte aerea. Eliminazione per bruciatura delle porzioni infette o Fertilizzazione azotata eccessiva o Potature effettuate in maniera non opportuna o Disinfezione costante e continua di tutti gli utensili impiegati o Trattamenti effettuati in autunno (dopo raccolta, al momento della caduta foglie ) e a fine inverno (dopo la potatura) e durante l intera stagione vegetativa, dopo una grandinata, con agrofarmaci a base di sali di rame
19 DPGR 10 del 18 febbraio 2011 Art. 1 Stato di allerta Art. 2 Servizio fitosanitario e altri laboratori: osservazioni sintomi e analisi
20 DPGR 10 del 18 febbraio 2011
21 Il progetto di ricerca 1. Aspetti epidemiologici 2. Difesa 3. Studio per caratterizzare le popolazioni e determinare l origine della contaminazione 4. Divulgazione
22 Epidemiologia Come avvengono le infezioni Ruolo delle ferite Ruolo del polline Diffusione e sopravvivenza di PSA Durata del periodo di incubazione Condizioni ottimali per la comparsa della malattia
23 Difesa Formulati a base di rame Induttori di resistenza Prodotti naturali Olii,..
24 Caratterizzazione di popolazioni Variabilità genetica Caratterizzazione fisiologica e molecolare Diffusione delle popolazioni
25 Divulgazione Incontri con tecnici e agricoltori Pubblicazioni divulgative e scientifiche
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