La posizione degli oggetti celesti Altezza e Azimut di prima visibilità delle stelle
|
|
- Gabriella Mele
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 La posizione degli oggetti celesti Altezza e Azimut di prima visibilità delle stelle Immagine: l ammasso aperto delle Pleiadi (copyright e fonte: NASA, ESA, AURA/Caltech, Palomar Observatory) Gli astronomi definiscono univocamente la posizione di un oggetto sulla sfera celeste mediante una coppia di coordinate ortogonali riferite ad un determinato sistema di riferimento. Ogni corpo celeste visibile nel cielo è caratterizzato, in una data epoca, da una posizione ben precisa rispetto ad un osservatore posto in un punto sulla superficie della Terra. Tale posizione può essere definita facendo uso di uno dei quattro sistemi fondamentali di coordinate celesti noti in Astronomia: il sistema Altazimutale, quello Equatoriale, il sistema Eclittico e per ultimo il sistema Galattico. 1
2 Il cosiddetto sistema Altazimutale il quale ha come coppia di coordinate l'azimut astronomico contato partendo dalla direzione del Nord astronomico, in senso orario, cioè in senso concorde con il movimento apparente degli astri sulla sfera celeste, e l'altezza dell'oggetto celeste rispetto all'orizzonte astronomico locale, materializzato, ad esempio, dalla linea del profilo del mare. L'orizzonte astronomico locale è differente dall'orizzonte naturale locale in quanto quest ultimo si riferisce al profilo del paesaggio ondulato localmente visibile da un punto di osservazione posto sulla superficie terrestre. Se il punto di osservazione fosse posto in mezzo al mare aperto allora l'orizzonte marino materializzerebbe sia l'orizzonte astronomico locale sia quello naturale. Se invece il nostro punto di osservazione fosse posto in montagna allora l'orizzonte astronomico locale sarà difficilmente visibile, mentre il profilo del paesaggio montuoso definisce l'orizzonte naturale locale. I cerchi fondamentali del sistema di coordinate altazimutali sono quindi l'orizzonte Locale e il Meridiano Locale che interseca il cerchio dello orizzonte nei punti cardinali (astronomici) Nord e Sud. Immagine: sistema di coordinate Altazimutale 2
3 Il sistema Altazimutale ha il difetto di essere legato alla posizione locale dell'osservatore, nel senso che due osservatori situati in località geograficamente differenti sulla Terra misureranno alla stessa ora del giorno, per lo stesso astro, valori differenti sia di Azimut che di Altezza sull'orizzonte. Oltre a questo, esiste anche un altro problema con questo sistema di coordinate e cioè che esse sono dipendenti dall'istante temporale in cui l'osservatore misura la posizione di un dato astro visibile nel cielo. Infatti essendo l'azimut legato all'angolo orario, il suo valore varierà con continuità durante la giornata passando da un valore minimo corrispondente all'istante di sorgere dell'astro considerato ad un valore massimo misurato all'istante del suo tramonto. Allo stesso modo l'altezza sull'orizzonte raggiungerà il suo valore minimo al sorgere e al tramontare dell'astro e il suo valore massimo nell'istante di culminazione o, in altre parole, di transito al meridiano locale. Nel caso del disco solare, la culminazione dell astro avverrà all istante del mezzogiorno vero e locale del punto di osservazione. Ovviamente il valore dell'altezza sull'orizzonte di un certo astro sarà funzione sia della latitudine che della longitudine geografica dell'osservatore. Nonostante tutti questi problemi tecnici il sistema altazimutale è fondamentale per l'archeoastronomia in quanto riflette perfettamente la situazione in cui si trovavano gli antichi che dovevano, con mezzi modesti, compiere osservazioni relativamente alla posizione apparente degli astri visibili nel cielo ed ai loro movimenti. 3
4 Il secondo sistema di coordinate è quello Equatoriale. Questo sistema è quello maggiormente usato attualmente in Astronomia in quanto è indipendente dalla posizione geografica dell'osservatore. Questo significa che la posizione di un dato astro sarà determinata da una coppia di coordinate, dette Ascensione Retta e Declinazione, le quali saranno sempre le stesse per qualsiasi postazione osservativa posizionata geograficamente in una qualsiasi località della Terra. Immagine: sistema di coordinate Equatoriale I cerchi fondamentali per questo sistema sono l'equatore Celeste, che è definito come la proiezione dell'equatore terrestre sulla sfera celeste, ed il Meridiano Astronomico Fondamentale il quale è il meridiano che partendo dal Polo Nord celeste attraversa l'equatore nella posizione occupata dal Sole all'istante dell'equinozio di primavera cioè ad una delle intersezioni tra il cerchio dell'eclittica e quello dell'equatore Celeste. Questo particolare punto è detto Punto Vernale o Punto d'ariete o anche Punto Gamma o più semplicemente Punto Equinoziale Primaverile. Affinché le coordinate di un astro, in questo sistema, siano indipendenti dal luogo di osservazione è necessario che il sistema di coordinate Equatoriali sia in costante movimento di rotazione apparente in accordo con il moto di rotazione apparente della Sfera Celeste, ma non solo, essendo l'equatore celeste uno dei due cerchi fondamentali, l'inclinazione del sistema di coordinate equatoriali, rispetto al cerchio dell'orizzonte astronomico locale sarà differente per differenti latitudini sul globo terrestre. 4
5 Un terzo sistema di coordinate astronomiche è quello Eclittico. Le due coordinate tipiche di questo sistema sono la Longitudine e la Latitudine Eclittica. Il cerchio fondamentale in questo caso è l'eclittica che è la proiezione dell'orbita della Terra sulla sfera celeste. Immagine: variazione dell Obliquità dell Eclittica dal 4000 a.c. al 2000 d.c. L'Eclittica è inclinata rispetto all'equatore celeste, di un angolo che varia lentamente, ma periodicamente nel tempo. Questo particolare angolo è l'obliquità dell'eclittica ed attualmente il suo valore è 23,44, mentre, ad esempio, nel 1800 a.c. era 23,91 e nel 2500 a.c. il suo valore raggiungeva i 24,00. L'angolo di Obliquità dell'eclittica varia ciclicamente nel tempo con un periodo vicino ai anni a causa delle influenze gravitazionali combinate del Sole, della Luna in particolar modo ed in misura minore di tutti gli altri pianeti che compongono il Sistema Solare. L'influenza perturbativa gravitazionale implica una variazione dell inclinazione dell'asse della Terra. La variazione dell Obliquità della Eclittica esercita una notevole influenza sia sulla posizione del Sole che di quella della Luna osservati da una determinata località geografica quindi la conoscenza dell'angolo di inclinazione dell'asse terrestre e la sua variazione nel tempo riveste una particolare importanza dal punto di vista archeoastronomico in quanto esso entra praticamente sempre in tutti i calcoli finalizzati ad ottenere un'accurata ricostruzione dell'aspetto del cielo visibile in corrispondenza di una determinata epoca remota, sia dal punto di vista della posizione delle stelle sia del Sole e della Luna. 5
6 Variazione dell Obliquità dell Eclittica dal a.c. al d.c. Nell immagine qui a fianco eclittica ed equatore celeste. I punti di intersezione e sono rispettivamente il Nodo ascendente (Punto Vernale) ed il Nodo discendente. Le costellazioni che il cerchio immaginario dell'eclittica attraversa sono dette "Zodiacali", termine anche questo di derivazione antica. L'inclinazione dell'eclittica sull'equatore Celeste implica l'esistenza di due punti di intersezione, tra i due cerchi, che sono detti nodi. 6
7 Il quarto sistema di coordinate astronomiche è quello Galattico, ma dal punto di vista archeoastronomico esso non ha rilevanza in quanto la sua introduzione risale al secolo scorso con lo scopo di definire la posizione degli astri all'interno della nostra galassia. Ovviamente esistono delle formule che permettono la trasformazione delle coordinate istantanee di un oggetto celeste riferite a un certo sistema a un altro, e viceversa. Tutte le coordinate appartenenti ai sistemi descritti sono soggette a piccole, ma sistematiche variazioni con il passare degli anni e dei secoli. L'andamento delle variazioni non è lineare e dipende dalla posizione sulla sfera celeste dell astro considerato, però per brevi periodi di tempo l'approssimazione lineare funziona bene. In Archeoastronomia i periodi di tempo di cui è necessario andare indietro sono generalmente grandi, di conseguenza le approssimazioni lineari non sono più adeguate per il calcolo delle coordinate delle stelle nelle epoche antiche, occorre quindi applicare metodo rigorosi che tengano conto di tutti i fenomeni, anche quelli di minore importanza, che provocano un graduale cambiamento di posizione degli astri, nel tempo. Nel campo dell'archeoastronomia la letteratura relativa all'esistenza vera o presunta, in taluni siti, di allineamenti diretti verso il punto di levata o di tramonto di oggetti astronomici è abbondante. Capita spesso di leggere che talune linee di pietre o buche di palo sarebbero orientate verso il punto di sorgere o di tramonto del Sole, della Luna o di qualche stella luminosa in corrispondenza di qualche data o posizione particolare. Il Sole e la Luna sono astri molto luminosi che possono essere osservati non appena il loro lembo superiore fa capolino al limite dell'orizzonte locale apparente o di quello fisico, se nel luogo considerato esistono dei rilievi che si elevano di alcuni gradi sopra l'orizzonte astronomico. Talvolta si legge anche di orientazioni stellari e generalmente nella letteratura viene preso in considerazione, dopo le debite correzioni per la rifrazione atmosferica, l'azimut di levata della stella all'orizzonte astronomico locale. In realtà un simile approccio non è metodologicamente corretto in quanto non vengono quasi mai presi in considerazione gli effetti dell'estinzione atmosferica la quale gioca un ruolo determinante facendo sì che la stella diventi visibile solamente quando la sua altezza rispetto all'orizzonte astronomico locale abbia già raggiunto un consistente valore, che chiameremo in questa sede "altezza di prima visibilità", abbreviata in HPV. La HPV dipende pressappoco dalla trasparenza dell'atmosfera in prossimità dell'orizzonte in direzione della stella che sorge e dalla sua magnitudine visuale apparente. In letteratura possiamo trovare il termine "angolo di estinzione" per designare HPV e qualche studio relativamente ad esso è stato fatto in passato. L'archeoastronomo A. Thom (1967) propose una semplice regola messa a punto da O. Neugebauer sulla base di antiche osservazioni stellari registrate su tavolette babilonesi. La regola di Thom-Neugebauer ci dice che una stella di magnitudine visuale "m" diverrà visibile nel cielo mattutino a un'altezza sull'orizzonte approssimativamente pari alla sua magnitudine visuale. 7
8 In questo modo una stella di prima magnitudine diverrà visibile a 1 grado di altezza sull'orizzonte astronomico locale. Una di seconda magnitudine sarà visibile a due gradi e cosi via. Al tramonto le cose s invertono nel senso che la stella di seconda magnitudine sparirà al tramonto a due gradi dall'orizzonte, quella di prima grandezza a un grado e così via. La dipendenza di HPV dalla trasparenza atmosferica può essere tecnicamente quantificata mediante il coefficiente di estinzione atmosferica K nella banda visuale ben noto a chi lavora nel campo della fotometria fotoelettrica. I fotometristi sanno determinare sperimentalmente notte per notte il valore di K, per le lunghezze d'onda di osservazione, ma volendo stimare l'azimut di prima visibilità di una stella ad esempio 3000 anni fa, nessuna determinazione sperimentale è ovviamente possibile. Gli effetti dell'estinzione atmosferica agiscono pressappoco sul cammino dei fotoni provenienti dalla stella attraverso tre differenti strati all'interno dell'atmosfera terrestre. Il primo strato importante è quello della fascia di ozono a circa 20 Km di altezza dal suolo, il secondo è quello che si stende a circa 8.2 Km di quota e contribuisce al cosiddetto "Rayleigh scattering" e il terzo è lo strato degli aerosols, posizionato a circa 1500 metri di altezza e in cui possiamo trovare particelle di acqua nebulizzata, polveri portate dal vento, pollini degli alberi e altre particelle solide che interagiscono con la luce che giunge dalla stella. In letteratura è possibile reperire alcuni modelli utili alla quantificazione degli effetti di estinzione attraverso i vari strati. Ad esempio Hayes e Latham (1975) si sono occupati di tutte e tre le zone, Bower e Ward (1982) si sono occupati dello strato di ozono e vari autori, tra i quali Shafer (1993) si sono occupati dello strato in cui predominano gli aerosols. Una formula rigorosa e chiusa per mettere in relazione "m" e "Kv" non esiste, ma esistono dati sperimentali e dati di simulazione al computer ottenuti da Schafer e Liller (1990) a cui è possibile fare riferimento. Al fine di stabilire un algoritmo di calcolo pratico sufficientemente semplice risulta molto utile applicare una rete neuronale artificiale e addestrarla sui dati sperimentali disponibili sia derivanti dalle simulazioni che dalle osservazioni chiedendo a essa di ottimizzare una forma funzionale approssimata, ma sufficientemente accurata. Esaminando i modelli messi a punto da questi autori siamo in grado di estrarre le informazioni che ci permettono di mettere a punto la topologia iniziale (mesostruttura) della rete neuronale artificiale da addestrare in modo che l'approssimazione ottenuta permetta di predire con un buon margine di affidabilità l'altezza di prima visibilità delle stelle in funzione della loro magnitudine e di alcuni parametri atmosferici locali e dell'incertezza con cui la valutazione di HPV è possibile. Nota HPV, la sua conversione nell' "azimut di prima visibilità" a una data latitudine geografica diventa solamente una questione di semplice calcolo trigonometrico. Impiegando le funzioni che descrivono la "massa d'aria" pertinenti a ciascuno strato, è stato possibile mettere a punto un modello numerico capace di fornire la HPV di una stella in funzione della sua magnitudine visuale apparente, della latitudine geografica e della quota sul livello del mare del luogo e del tasso di umidità relativa dell'aria. 8
9 Il problema è comunque mal determinato e il grado d incertezza insito in esso è molto elevato, tale da richiedere l'utilizzo di particolari tecniche matematiche di valutazione quali sono le reti neuronali artificiali dette a Link Funzionale, sviluppate per la prima volta da Pao (1989) al fine di migliorare la potenza di calcolo delle reti neuronali artificiali, aumentandone la capacità di approssimare il comportamento di sistemi non lineari, diminuendo nel frattempo il tempo richiesto dalla fase di apprendimento. Tornando al presente problema, la mesostruttura ritenuta più efficiente per permettere alla rete neuronale artificiale di stimare HPV è stata la seguente: Formata da una sottorete FLN a cinque link funzionali non lineari più un elemento sommatore e da un neurone addizionale con attivazione a rampa capace di aggiungere gli effetti dovuti alla rifrazione atmosferica e alla quota del sito. La fase di apprendimento ha permesso di arrivare alle determinazioni del seguente insieme ottimale di pesi: ottenuti minimizzando l'energia complessiva della rete. 9
10 Il modello proposto è quindi il seguente: in cui il peso sinaptico r(1) è il contributo R della rifrazione atmosferica, calcolato analiticamente più avanti, H è la quota del sito rispetto al livello del mare (in Km), K è il coefficiente di estinzione atmosferica che misura il cammino ottico totale verso lo zenit e che è misurato in magnitudini per unità di massa d'aria, Ho è l'altezza apparente dell'orizzonte fisico rispetto a quello astronomico. Il contributo dovuto alla rifrazione astronomica può essere valutato mediante la seguente relazione: in funzione della pressione atmosferica P (in millibar), della temperatura dell'aria T in oc, della quota dell'osservatore H (in Km) e dell'elevazione Hm che vale: che rappresenta l'altezza di prima visibilità, ottenuta trascurando la rifrazione atmosferica, in cui Hp=1.1 Km. Il coefficiente di estinzione è legato alla profondità ottica "q" nel modo seguente: K = q e al grado di trasmissione atmosferica T come segue: K = -2.5 Log(T) Il coefficiente K dipende dalla lunghezza d'onda della luce incidente e dai materiali predominanti nei vari strati di atmosfera attraversati dalla luce della stella. Esso consta di tre distinte componenti, vale a dire a) una componente che dipende dalla scattering di Rayleigh (Kr) che può essere facilmente determinato in funzione della lunghezza d'onda (Wl) della luce incidente, della quota H dell'osservatore e dell'indice di rifrazione dell'aria secondo quanto indicato da Hayes and Latham (1975): che per le osservazioni visuali diventa (Wl=0.55 microns (V-band)): in cui Hr=8.2 Km 10
11 La componente dovuta agli effetti dell'ozono stratosferico è determinabile in base al modello di Bower and Ward (1982): Ko = [ f cos(as) - cos(3 f) ] dove "f" è latitudine geografica del sito e As è l'ascensione Retta del Sole la quale codifica le variazioni stagionali dello strato di Ozono. L'ultima componente è quella dipendente dal contenuto di aerosols nella bassa atmosfera. Questo è di gran lunga il termine più difficoltoso da valutare in quanto dipende da numerosissimi fattori quali la concentrazione delle polveri, dei pollini degli alberi dispersi dal vento nell'atmosfera, dalle goccioline di acqua di mare nebulizzata nella bassa atmosfera e così via. Al contrario di oggi l'inquinamento atmosferico può essere trascurato per quanto riguarda l'antichità'. Nonostante queste difficoltà è possibile eseguire una stima conveniente anche di questo fattore: in cui S è il grado di umidità relativa dell'aria e "Ha" vale 1.5 Km. L'incertezza sulla valutazione di Ka può essere stimata mediante la seguente semplice approssimazione: e[k(a)] = Ka Il coefficiente di estinzione totale K vale quindi approssimativamente: K = Kr + Ko + Ka che tutto sommato rappresenta comunque un'approssimazione molto grossolana. L'azimut di prima visibilità, FVA, sarà facilmente determinato mediante la seguente relazione trigonometrica: dove D è la declinazione della stella che sorge. L'Archeoastronomia si occupa prevalentemente di allineamenti diretti verso taluni punti dell'orizzonte, quindi gli oggetti celesti interessati hanno generalmente altezze molto ridotte, qualche grado al massimo. E quindi facile rilevare che per astri bassi sull'orizzonte l'effetto dello strato di aerosols a 1.5 Km di altezza è quello determinante e quindi il valore del coefficiente di estinzione generale K è prevalentemente dominato dalle particelle solide disperse nell'atmosfera attraversata dai fotoni provenienti dall'astro che sta sorgendo o tramontando. 11
12 L'intensita di luminosità di un astro osservato attraverso l'atmosfera è esprimibile mediante la seguente relazione matematica: In cui Io è la luminosità extra-atmosferica e Dm è la perdita di magnitudine causata dell'estinzione. Per un astro molto basso sull'orizzonte, abbiamo una variazione della luminosità apparente proporzionale pressappoco con un valore di massa d'aria X~40. L'intensità di luminosità di un astro osservato molto basso sull'orizzonte approssimativamente calcolabile mediante la seguente relazione matematica: è, quindi, da cui appare chiaro che variando, ad esempio, K da 0.24 a 0.25 si ottengono variazioni d intensità di luminosità osservata visualmente dell'ordine del 45%, quindi la sorgente più consistente di "fuzziness" sulle altezze (e quindi sugli azimut) di prima e ultima visibilità proviene proprio dall'incertezza relativa a quello che succede nei primi 1500 metri di altezza dal suolo, dove il contributo degli aerosols è dominante. Adriano Gaspani Bibliografia Bower, F. A., Ward, R. B., 1982, "Stratospheric Ozone and Man", CRC Press. Hayes, D. S., Latham, D. W., 1975, Astrophys. J., Vol. 197, Pao Y. H., 1989, "Adaptive Pattern Recognition and Neural Networks", Addison Wesley, Reading, MA. Shafer B. E., 1993, Vistas in Astronomy, Vol.36, pp Thom, A., 1967, "Megalithic Sites in Britain", Clarendon Press, Oxford 12
Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale.
Cenni di geografia astronomica. Tutte le figure e le immagini (tranne le ultime due) sono state prese dal sito Web: http://www.analemma.com/ Giorno solare e giorno siderale. La durata del giorno solare
Dettagli1.6 Che cosa vede l astronomo
1.6 Che cosa vede l astronomo Stelle in rotazione Nel corso della notte, la Sfera celeste sembra ruotare attorno a noi. Soltanto un punto detto Polo nord celeste resta fermo; esso si trova vicino a una
DettagliASTRONOMIA SISTEMI DI RIFERIMENTO
Sfera celeste ASTRONOMIA Il cielo considerato come l'interno di una sfera cava al fine di descrivere le posizioni e i movimenti degli oggetti astronomici. Ogni particolare osservatore è situato al centro
DettagliLa scuola integra culture. Scheda3c
Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data
DettagliVALUTAZIONE TECNICO ECONOMICA DEL SISTEMA AUTOMATICO DI ORIENTAMENTO CON INSEGUITORE SOLARE DELLA ZILIO S.p.a.
VALUTAZIONE TECNICO ECONOMICA DEL SISTEMA AUTOMATICO DI ORIENTAMENTO CON INSEGUITORE SOLARE DELLA ZILIO S.p.a. INTRODUZIONE I sistemi solari fotovoltaici per la produzione di energia sfruttano l energia
DettagliAltezza del sole sull orizzonte nel corso dell anno
Lucia Corbo e Nicola Scarpel Altezza del sole sull orizzonte nel corso dell anno 2 SD ALTEZZA DEL SOLE E LATITUDINE Per il moto di Rivoluzione che la Terra compie in un anno intorno al Sole, ad un osservatore
DettagliProgetti SCRUTANDO IL CIELO DEL PARCO
Progetti SCRUTANDO IL CIELO DEL PARCO Sin dai tempi più remoti il cielo ha avuto grande importanza per l uomo. Il cielo è testimone di miti, di leggende di popoli antichi; narra di terre lontane, di costellazioni
DettagliLA FORMA DELLA TERRA
LA FORMA DELLA TERRA La forma approssimativamente sferica della Terra può essere dimostrata con alcune prove fisiche, valide prima che l Uomo osservasse la Terra dallo Spazio: 1 - Avvicinamento di una
DettagliTermodinamica: legge zero e temperatura
Termodinamica: legge zero e temperatura Affrontiamo ora lo studio della termodinamica che prende in esame l analisi dell energia termica dei sistemi e di come tale energia possa essere scambiata, assorbita
DettagliIstituto Comprensivo Statale A. Vespucci
Istituto Comprensivo Statale A. Vespucci Via Stazione snc, 89811 Vibo Valentia Marina Tel. 0963/572073 telefax 0963/577046 Cod. mecc. VVIC82600R cod. fiscale 96013890791 Distretto Scol. n. 14 vvic82600r@istruzione.it
DettagliLa propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile
Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul
DettagliTOPOGRAFI A E ORIENTAMENTO IN MONTAGNA. 04-09-2014 XXIV Corso di Alpinismo A1
Club Alpino Italiano - Sezione di Bozzolo TOPOGRAFI A E ORIENTAMENTO IN MONTAGNA TOPOGRAFIA E ORIENTAMENTO IN MONTAGNA Cenni di geodesia e topografia Cartografia Lettura ed interpretazione delle carte
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliDimensione di uno Spazio vettoriale
Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione
DettagliLA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE
GRAVIMETRIA LA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE r La legge di gravitazione universale, formulata da Isaac Newton nel 1666 e pubblicata nel 1684, afferma che l'attrazione gravitazionale tra due corpi è
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliEnergia potenziale elettrica
Energia potenziale elettrica Simone Alghisi Liceo Scientifico Luzzago Novembre 2013 Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 1 / 14 Ripasso Quando spingiamo
DettagliPro e contro delle RNA
Pro e contro delle RNA Pro: - flessibilità: le RNA sono approssimatori universali; - aggiornabilità sequenziale: la stima dei pesi della rete può essere aggiornata man mano che arriva nuova informazione;
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliGeneral Linear Model. Esercizio
Esercizio General Linear Model Una delle molteplici applicazioni del General Linear Model è la Trend Surface Analysis. Questa tecnica cerca di individuare, in un modello di superficie, quale tendenza segue
DettagliRelazioni statistiche: regressione e correlazione
Relazioni statistiche: regressione e correlazione È detto studio della connessione lo studio si occupa della ricerca di relazioni fra due variabili statistiche o fra una mutabile e una variabile statistica
DettagliLA LUNA Satellite della terra, fasi lunari, eclissi La Luna E il satellite naturale della terra Ruota attorno alla terra La Luna e' il corpo celeste più vicino alla Terra e l'unico, finora, parzialmente
DettagliL elemento fondamentale è l obiettivo, ovvero la lente o lo specchio che forniscono l immagine dell oggetto.
Il telescopio, è lo strumento ottico impiegato in astronomia, per osservare e studiare gli oggetti celesti. È generalmente separato in due componenti principali: una parte ottica (costituita dal tubo delle
DettagliL osservatorio è collocato all interno del Parco pineta tra Saronno e Varese. Attorno ad esso troviamo un incredibile distesa di alberi.
L osservatorio L osservatorio è collocato all interno del Parco pineta tra Saronno e Varese. Attorno ad esso troviamo un incredibile distesa di alberi. All interno troviamo la sala conferenze e i vari
Dettaglirisulta (x) = 1 se x < 0.
Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente
DettagliScuola Alpinismo "Cosimo Zappelli" CAI Viareggio NOZIONI DI ORIENTAMENTO
Scuola Alpinismo "Cosimo Zappelli" CAI Viareggio NOZIONI DI ORIENTAMENTO Viareggio 02/05/2013 Introduzione Cos è l orientamento? L'orientamento è l'insieme delle tecniche che permettono di riconoscere
DettagliScegli per ciascuna risposta l'alternativa corretta. Scegli per ciascuna risposta l'alternativa corretta
ERIICA La Terra e la Luna Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? L eclisse di Sole è dovuta all ombra della Luna che si proietta sulla Terra Durante un eclisse di Sole la Luna può oscurare il Sole anche
Dettagli1. Scopo dell esperienza.
1. Scopo dell esperienza. Lo scopo di questa esperienza è ricavare la misura di tre resistenze il 4 cui ordine di grandezza varia tra i 10 e 10 Ohm utilizzando il metodo olt- Amperometrico. Tale misura
DettagliFondamenti osservativi di un Mappamondo Parallelo
Fondamenti osservativi di un Mappamondo Parallelo Néstor CAMINO Complejo PLAZA DEL CIELO Facultad de Ingeniería (UNPSJB) y ISFD N 804 Esquel, Chubut, Patagonia, ARGENTINA. nestor.camino@speedy.com.ar -
DettagliCiao!! Un cielo stellato così come lo puoi vedere con i tuoi occhi. Il cielo visto da un potente telescopio molto lontano dalle città
1 Ciao!! Quando guardi il cielo ogni volta che si fa buio, se è sereno, vedi tanti piccoli punti luminosi distribuiti nel cielo notturno: le stelle. Oggi si apre l immaginario Osservatorio per guardare...
DettagliForza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA
Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi
DettagliFunzioni funzione dominio codominio legge argomento variabile indipendente variabile dipendente
Funzioni In matematica, una funzione f da X in Y consiste in: 1. un insieme X detto dominio di f 2. un insieme Y detto codominio di f 3. una legge che ad ogni elemento x in X associa uno ed un solo elemento
Dettagli~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE
STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.
DettagliENERGIA. Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica
1 ENERGIA Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica 2 Energia L energia è ciò che ci permette all uomo di compiere uno sforzo o meglio
DettagliInserimento di distanze e di angoli nella carta di Gauss
Inserimento di distanze e di angoli nella carta di Gauss Corso di laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio a.a. 2006-2007 Inserimento della distanza reale misurata nella carta di Gauss (passaggio
DettagliGIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω
GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,
DettagliI punti cardinali EST ORIENTE LEVANTE OVEST OCCIDENTE PONENTE SUD MEZZOGIORNO MERIDIONE NORD MEZZANOTTE SETTENTRIONE
I punti cardinali Sin dall antichità l uomo ha osservato il movimento apparente del Sole e ha notato che sorge sempre dalla stessa parte, a oriente e tramonta dal lato opposto, a occidente. I termini oriente
Dettagli1 Gli effetti della forza di Coriolis
LA FORZA DI CORIOLIS di Giulio Mazzolini 2012 1 Gli effetti della forza di Coriolis È un effetto noto che i venti nell emisfero nord deviano sempre verso destra, invece nell emisfero sud deviano sempre
Dettaglie-dva - eni-depth Velocity Analysis
Lo scopo dell Analisi di Velocità di Migrazione (MVA) è quello di ottenere un modello della velocità nel sottosuolo che abbia dei tempi di riflessione compatibili con quelli osservati nei dati. Ciò significa
DettagliLezione 18. Magnetismo WWW.SLIDETUBE.IT
Lezione 18 Magnetismo Cenni di magnetismo Già a Talete (600 a.c.) era noto che la magnetitite ed alcune altre pietre naturali (minerali di ferro, trovati a Magnesia in Asia Minore) avevano la proprietà
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliFisica II - CdL Chimica. Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici
Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici Ottica geometrica In ottica geometrica si analizza la formazione di immagini assumendo che la luce si propaghi in modo rettilineo
DettagliLE FUNZIONI A DUE VARIABILI
Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre
DettagliIl fotone. Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine
Il fotone Emanuele Pugliese, Lorenzo Santi URDF Udine Interpretazione di Einstein dell effetto fotoelettrico Esistono «particelle»* di luce: i fotoni! La luce è composta da quantità indivisibili di energia
DettagliLa misura degli angoli
La misura degli angoli In questa dispensa introduciamo la misura degli angoli, sia in gradi che in radianti, e le formule di conversione. Per quanto riguarda l introduzione del radiante, per facilitarne
Dettagliunità A3. L orientamento e la misura del tempo
giorno Sole osservazione del cielo notte Stella Polare/Croce del sud longitudine in base all ora locale Orientamento coordinate geografiche latitudine altezza della stella Polare altezza del Sole bussola
DettagliRipasso pre-requisiti di scienze per gli studenti che si iscrivono alle classi prime
Ripasso pre-requisiti di scienze per gli studenti che si iscrivono alle classi prime Per seguire proficuamente i corsi di scienze della scuola superiore devi conoscere alcune definizioni e concetti di
DettagliL influenza della corrente sulla barca si manifesta in due effetti principali: uno sul vento e uno sulla rotta percorsa.
CORRENTI e DIAGRAMMI POLARI Come la corrente trasforma le polari di una barca Durante una discussione nel corso di una crociera, è stata manifestata la curiosità di sapere come possano essere utilizzate
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliParimenti una gestione delle scorte in maniera non oculata può portare a serie ripercussioni sul rendimento sia dei mezzi propri che di terzi.
Metodo per la stima del ROE e del ROI in un azienda operante nel settore tessile abbigliamento in funzione delle propria struttura di incasso e pagamento e della gestione delle rimanenze di magazzino.
DettagliLA CORRENTE ELETTRICA
L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso
DettagliL EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare
L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare Cap.4 giroscopio, magnetismo e forza di Lorentz teoria del giroscopio Abbiamo finora preso in considerazione le condizionidi equilibrio
Dettagli1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR
Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta
DettagliLe correnti e le maree. Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze. Prof. Neri Rolando
1 Le correnti e le maree Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze Prof. Neri Rolando Le correnti marine Le correnti marine sono spostamenti orizzontali di ingenti masse di acqua che seguono direzioni
DettagliLA RETTA. Retta per l'origine, rette orizzontali e verticali
Retta per l'origine, rette orizzontali e verticali LA RETTA Abbiamo visto che l'equazione generica di una retta è del tipo Y = mx + q, dove m ne rappresenta la pendenza e q il punto in cui la retta incrocia
DettagliMisure di base su una carta. Calcoli di distanze
Misure di base su una carta Calcoli di distanze Per calcolare la distanza tra due punti su una carta disegnata si opera nel modo seguente: 1. Occorre identificare la scala della carta o ricorrendo alle
DettagliCalcolo del Valore Attuale Netto (VAN)
Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di
Dettaglif(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da
Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede
Dettagli19 Il campo elettrico - 3. Le linee del campo elettrico
Moto di una carica in un campo elettrico uniforme Il moto di una particella carica in un campo elettrico è in generale molto complesso; il problema risulta più semplice se il campo elettrico è uniforme,
DettagliI COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE
I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE Nell ultima notte di osservazione abbiamo visto bellissime immagini della Galassia, delle sue stelle e delle nubi di gas che la compongono.
DettagliLaboratorio di Fisica 3 Ottica 2. Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09
Laboratorio di Fisica 3 Ottica 2 Studenti: Buoni - Giambastiani - Leidi Gruppo: G09 24 febbraio 2015 1 Lunghezza d onda di un laser He-Ne 1.1 Scopo dell esperienza Lo scopo dell esperienza è quello di
DettagliIndica il numero delle ore giornaliere nelle quali un punto (o una superficie) è colpito dalla radiazione solare.
APPUNTI SUI PERCORSI SOLARI Bibliografia Manuale di architettura bioclimatica - Cristina Benedetti Maggioli Editore SOLEGGIAMENTO. SOLEGGIAMENTO = NUMERO DI ORE Indica il numero delle ore giornaliere nelle
DettagliSorgente di luce e illuminanti
C&A Application Note No.1 Sorgente di luce e illuminanti La differenza tra "sorgente di luce" e "illuminante" è fonte spesso di molta confusione. Anche se il termine è chiaro, c'è una profonda incertezza
DettagliProgetto La fisica nelle attrazioni Attrazione ISPEED
Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione ISPEED Dati utili Lunghezza del treno: 8,8 m Durata del percorso: 55 s Lunghezza del percorso: 1200 m Massa treno a pieno carico: 7000 kg Altezza della prima
DettagliCorrispondenze e funzioni
Corrispondenze e funzioni L attività fondamentale della mente umana consiste nello stabilire corrispondenze e relazioni tra oggetti; è anche per questo motivo che il concetto di corrispondenza è uno dei
Dettagli2. Leggi finanziarie di capitalizzazione
2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M
DettagliVademecum studio funzione
Vademecum studio funzione Campo di Esistenza di una funzione o dominio: Studiare una funzione significa determinare gli elementi caratteristici che ci permettono di disegnarne il grafico, a partire dalla
DettagliIL CIELO. INAF - Osservatorio Astronomico di Trieste (b) Istituto Comprensivo S. Giovanni Sc. Sec. di primo grado M. Codermatz" - Trieste
IL CIELO G. Iafrate (a), M. Ramella (a) e V. Bologna (b) (a) INAF - Osservatorio Astronomico di Trieste (b) Istituto Comprensivo S. Giovanni Sc. Sec. di primo grado M. Codermatz" - Trieste Questo modulo
Dettagli9. Urti e conservazione della quantità di moto.
9. Urti e conservazione della quantità di moto. 1 Conservazione dell impulso m1 v1 v2 m2 Prima Consideriamo due punti materiali di massa m 1 e m 2 che si muovono in una dimensione. Supponiamo che i due
DettagliI GRUPPI TRANSFRONTALIERI.
I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate
DettagliForze come grandezze vettoriali
Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due
DettagliGUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE
GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico
DettagliFOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE
FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE Il Sole Sfera di gas riscaldato da reazioni di fusione termonucleare che, come tutti i corpi caldi emette una radiazione elettromagnetica o solare. L energia solare è
DettagliCome visto precedentemente l equazione integro differenziale rappresentativa dell equilibrio elettrico di un circuito RLC è la seguente: 1 = (1)
Transitori Analisi nel dominio del tempo Ricordiamo che si definisce transitorio il periodo di tempo che intercorre nel passaggio, di un sistema, da uno stato energetico ad un altro, non è comunque sempre
DettagliMatematica generale CTF
Successioni numeriche 19 agosto 2015 Definizione di successione Monotonìa e limitatezza Forme indeterminate Successioni infinitesime Comportamento asintotico Criterio del rapporto per le successioni Definizione
DettagliFunzioni. Funzioni /2
Funzioni Una funzione f è una corrispondenza tra due insiemi A e B che a ciascun elemento di A associa un unico elemento di B. Si scrive: f : A B l'insieme A si chiama il dominio della funzione f, l'insieme
DettagliIl Sole Variazioni dell energia solare entrante: Obliquità orbitale Attualmente l asse di rotazione terrestre è inclinato di 23.4 rispetto alla perpendicolare sul piano orbitale terrestre. Ogni 41 000
DettagliIl Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione. 1 e prende il nome frequenza di
Il Campionameto dei segnali e la loro rappresentazione Il campionamento consente, partendo da un segnale a tempo continuo ovvero che fluisce con continuità nel tempo, di ottenere un segnale a tempo discreto,
DettagliWeb: ParcoAstronomico.it - email: ParcoAstronomico@gmail.com - Infotel 349/8470776! 7 Gennaio 2015. Cometa C/2014 Q2 Lovejoy
SIDEREUS il 1 Parco Astronomico del SALENTO contrada Leopaldi 73050 Salve (LE) Web: ParcoAstronomico.it - email: ParcoAstronomico@gmail.com - Infotel 349/8470776 7 Gennaio 2015 Cometa C/2014 Q2 Lovejoy
DettagliCAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY)
CICLO DI LEZIONI per Progetto e Gestione della Qualità Facoltà di Ingegneria CAPACITÀ DI PROCESSO (PROCESS CAPABILITY) Carlo Noè Università Carlo Cattaneo e-mail: cnoe@liuc.it 1 CAPACITÀ DI PROCESSO Il
DettagliPer studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R
Studio di funzione Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R : allo scopo di determinarne le caratteristiche principali.
DettagliEFFEMERIDI AERONAUTICHE
AERONAUTICA MILITARE CENTRO NAZIONALE DI METEOROLOGIA E CLIMATOLOGIA AERONAUTICA Servizio di Climatologia e Documentazione EFFEMERIDI AERONAUTICHE 2014 INDICE Descrizione e modalità d impiego.... III Tavole
DettagliOROLOGI SOLARI: 26/03/2005 Ing. Mauro Maggioni
OROLOGI SOLARI: ASTRONOMIA e ARTE 26/03/2005 Ing. Mauro Maggioni IL SOLE e le OMBRE - Durante il corso del giorno il Sole compie un tragitto apparente nel cielo - Ciò significa che è possibile relazionare
DettagliPressione. www.easymaths.altervista.org. 01 - Pressione.
Pressione 01 - Pressione La forza è una grandezza fisica caratterizzata dal fatto di essere in grado di modificare lo stato di moto di un corpo o di modificarne la struttura interna Supponiamo che una
DettagliLEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante
IDRAULICA LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante 2 LEGGE DI STEVIN Z = ALTEZZA GEODETICA ENERGIA POTENZIALE PER UNITA DI PESO p /
DettagliTesto alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea
Testo alla base del Pitgame redatto dal prof. Yvan Lengwiler, Università di Basilea Funzionamento di un mercato ben organizzato Nel Pitgame i giocatori che hanno poche informazioni private interagiscono
DettagliL uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning
L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la
DettagliSERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11
SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli
DettagliNuovi toner HP ColorSphere
Nuovi toner HP ColorSphere Nuove tecnologie e una speciale formulazione, frutto di oltre 20 anni di impegno nell'innovazione, garantiscono ai clienti HP risultati ottimali nella stampa laser a colori Troppo
DettagliIL SISTEMA CARTOGRAFICO NAZIONALE
IL SISTEMA CARTOGRAFICO NAZIONALE La Il paragrafo è intitolato La Carta di Gauss poiché, delle infinite formule che si possono adottare per mettere in corrispondenza i punti dell'ellissoide con quelli
DettagliDINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA. Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi
DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE E CONCETTO DI FORZA Dinamica: studio delle forze che causano il moto dei corpi 1 Forza Si definisce forza una qualunque causa esterna che produce una variazione dello stato
DettagliI motori di ricerca. Che cosa sono. Stefania Marrara Corso di Sistemi Informativi
I motori di ricerca Stefania Marrara Corso di Sistemi Informativi a.a 2002/2003 Che cosa sono Un motore di ricerca è uno strumento per mezzo del quale è possibile ricercare alcuni termini (parole) all
DettagliALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.
ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite
DettagliGrandezze scalari e vettoriali
Grandezze scalari e vettoriali 01 - Grandezze scalari e grandezze vettoriali. Le grandezze fisiche, gli oggetti di cui si occupa la fisica, sono grandezze misurabili. Altri enti che non sono misurabili
DettagliIL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.
IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento
DettagliAPPLICATION SHEET Luglio
Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno
DettagliIL SOLE. Il Sole è una stella cioè un corpo che emette luce ed energia ed è formato da gas, principalmente idrogeno (74%) ed elio (24%)
IL SOLE Il Sole è una stella cioè un corpo che emette luce ed energia ed è formato da gas, principalmente idrogeno (74%) ed elio (24%) Struttura del Sole 0 - nel NUCLEO viene prodotta l energia emessa
DettagliI CIRCUITI ELETTRICI
I CIRCUITI ELETTRICI Ogni dispositivo elettronico funziona grazie a dei circuiti elettrici. Le grandezze che descrivono un circuito elettrico sono: l intensità di corrente elettrica (i), cioè la carica
DettagliCapitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose.
Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. 2.1 Spettro di emissione Lo spettro di emissione di
DettagliLE COSTANTI E LE LEGGI FISICHE DIPENDONO DAL TEMPO
Pagina 1 di 8 LE COSTANTI E LE LEGGI FISICHE DIPENDONO DAL TEMPO Ing. Pier Franz Roggero, Dott. Michele Nardelli, P.A. Francesco Di Noto Abstract: This paper explains that all physical constants and consequently
Dettagli