Lezione 10 La crescita economica e la convergenza
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- Daniela Zanetti
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1 Lezione 10 La crescita economica e la convergenza 1
2 C è qualche provvedimento che il governo indiano possa prendere per far crescere l economia dell India come quella dell Indonesia o dell Egitto? E se non c è, che cosa nella natura dell India lo rende impossibile? Le conseguenze per il benessere materiale degli uomini implicite in domande come queste sono stupefacenti: una volta che si comincia a porsele è difficile pensare ad altro. Robert E. Lucas Jr. 2
3 Il percorso La crescita economica II Il progresso tecnologico nel modello di Solow. Le politiche economiche che favoriscono la crescita. Evidenza empirica: confrontiamo le teorie con i dati. Teoria della crescita endogena: la produttività del capitale è decrescente? La convergenza assoluta e condizionata La distribuzione del reddito 3
4 Il progresso tecnologico nel modello di Solow L efficienza del lavoro La funzione di produzione del modello di Solow: F(K, L) Può essere generalizzata per tenere conto della variazione dell efficienza produttiva: F(K, L x E) E = efficienza del lavoro 4
5 Il progresso tecnologico nel modello di Solow L efficienza del lavoro In cui L E è il numero di lavoratori effettivi Il progresso tecnologico equivale a un aumento della forza lavoro. L efficienza del lavoro E aumenta al tasso g: g D E E Esempio: g = 0,02, l efficienza di L cresce al 2% all anno Progresso tecnologico: Labor-augmenting 5
6 Il progresso tecnologico nel modello di Solow L efficienza del lavoro Possiamo esprimere tutte le variabili per unità di lavoro effettivo: Reddito: Capitale: y = Y/LE = F(K/LE,1) = f(k) k = K/LE Risparmio, investimenti: s y = s f(k) 6
7 Il progresso tecnologico nel modello di Solow L efficienza del lavoro La variazione del capitale per unità di lavoro effettivo: ( d + n + g)k d k ammortamento n k crescita della popolazione g k progresso tecnologico (maggiore efficienza dei lavoratori) 7
8 Lo stato stazionario In presenza di progresso tecnologico Come nel modello base di Solow, in stato stazionario il capitale per unità di lavoro effettivo non varia: Dk = s f(k) ( d + n + g)k = 0 Nota: in questo caso quello che smette di crescere è il capitale per unità di lavoro effettivo 8
9 Lo stato stazionario In presenza di progresso tecnologico Investimenti, investimenti di sviluppo uniforme Investimenti di sviluppo uniforme, ( d + n + g)k In stato stazionario: Investimenti, sf(k) Dk = sf(k) ( d + n + g)k = 0 k Capitale per lavoratore effettivo, k 9
10 Gli effetti del progresso tecnologico Quali sono i tassi di crescita delle variabili di stato stazionario? Variabile Simbolo Tasso di crescita di stato stazionario Capitale per lavoratore effettivo Prodotto per lavoratore effettivo Prodotto per lavoratore k = K /(E x L) y = Y /(E x L)= f(k) Y/L = y x E 0 0 g Prodotto totale Y = y x (E x L) n + g Solo il progresso tecnologico spiega una crescita persistente del tenore di vita. 10
11 La regola aurea Progresso tecnologico e crescita della popolazione Il consumo di stato stazionario è dato da: c * = y * i * = f (k * ) ( d + n + g) k * c * è massimo quando: ovvero PMK = d + n + g PMK d = n + g 11
12 La regola aurea Progresso tecnologico e crescita della popolazione Graficamente nello stato stazionario della regola aurea la pendenza della funzione di produzione è uguale a quella della retta di ammortamento: Prodotto per unità di lavoro effettivo, y f (k) ( d + n + g)k s gold f(k) PMK = d + n + g k* gold Capitale per unità di lavoro effettivo k 12
13 Le politiche per promuovere la crescita Valutare il tasso di risparmio. Il risparmio andrebbe aumentato o ridotto? Allocare gli investimenti in una economia: Capitale privato, pubblico o capitale umano? Incentivare il progresso tecnologico: Quali strumenti e quali politiche permettono di incentivare il progresso tecnologico? 13
14 Le politiche per promuovere la crescita La valutazione del tasso di risparmio La regola aurea può essere utilizzata per determinare se il tasso di risparmio è troppo alto, basso oppure ottimale. Per fare questo confrontiamo: (PMK d) con (n + g) Se (PMK d) > (n + g), allora s deve aumentare Se (PMK d) < (n + g), allora s deve diminuire 14
15 Le politiche per promuovere la crescita Variare il saggio di risparmio Quali politiche possono permettere un aumento del tasso di risparmio nazionale? o o Aumentare il risparmio pubblico: ridurre il deficit o aumentare il surplus. Aumentare il risparmio privato attraverso diversi incentivi: o o o Aumentando la redditività degli investimenti: riduzione della tassazione sui profitti Riduzione delle imposte sui redditi (e aumento di quelle sui consumi come l imposta sul valore aggiunto) Esenzioni fiscali sui piani previdenziali 15
16 Le politiche per promuovere la crescita Allocare gli investimenti in una economia o o o Nella realtà esistono diversi tipi di capitale produttivo. Capitale privato (impianti, macchinari, ) Capitale pubblico (infrastrutture, autostrade, ) Capitale umano: le conoscenze e abilità acquisite con il processo educativo, il lavoro ( learning by doing ), l apprendistato, ecc. In quale tipo di capitale è opportuno investire? 16
17 Le politiche per promuovere la crescita Allocare gli investimenti in una economia Il governo dovrebbe intervenire in maniera attiva? In quale modo? Gli economisti sono divisi tra: Interventisti: Il governo dovrebbe promuovere gli investimenti in tipi di capitale e settori caratterizzati da esternalità positive. Esempio: Educazione pubblica Esempio: Settori strategici (politica industriale) 17
18 Le politiche per promuovere la crescita Allocare gli investimenti in una economia Liberisti: Il governo dovrebbe lasciare che l allocazione delle risorse avvenga liberamente nel mercato. La posizione del governo deve essere neutrale (ad esempio, uguale tassazione dei redditi di tutti i tipi di capitale). 18
19 Le politiche per promuovere la crescita Allocare gli investimenti in una economia Liberisti. Le motivazioni: Dubbi sulle capacità del governo di stimare le esternalità: È il governo in grado di decidere quali settori hanno un contenuto strategico? Dubbi sugli obiettivi dei politici: i processi di lobbying possono influenzare la politica industriale più delle considerazioni economiche (ad esempio, corruzione). 19
20 Le politiche per promuovere la crescita Incentivare il progresso tecnologico Protezione dei brevetti: incoraggia l innovazione garantendo un monopolio temporaneo (nuovi prodotti e beni capitali) Politiche fiscali di incentivo alla ricerca e sviluppo Fondi e borse di studio per incoraggiare la ricerca di base e universitaria Politica industriale (vedi critiche diapositiva precedente). 20
21 Analisi di un caso Il rallentamento globale della crescita Variabile Canada 2,9 1,8 Francia 4,3 1,6 Germania Federale 5,7 2,0 Germania Italia 4,9 2,3 Giappone 8,2 2,6 Gran Bretagna 2,4 1,8 Stati Uniti 2,2 1,5 21
22 Analisi di un caso Il rallentamento globale della crescita Quali sono le cause di questo rallentamento della crescita: 1. Problemi di misurazione? 2. I prezzi del petrolio? 3. La qualità del lavoro? 4. La mancanza di idee? 22
23 Analisi di un caso Il rallentamento globale della crescita 1. Problemi di misurazione: Perché dovrebbero essere aumentati dopo il 1972? 2. Prezzo del petrolio: Gli shock sono avvenuti all inizio del calo di produttività Perché la produttività non è aumentata quando i prezzi del petrolio sono calati di nuovo negli anni 80? 23
24 Analisi di un caso Il rallentamento globale della crescita 1. Qualità e quantità dei lavoratori: A partire dal 1970 numerosi lavoratori a bassa esperienza (donne e figli del baby-boom) sono entrati nel mondo del lavoro. La produttività media può essere calata. 2. Stiamo finendo le idee? Forse la lenta crescita attuale è normale e la vera anomalia è stata dal 1948 al
25 Variabile Analisi di un caso La new economy e le tecnologie informatiche? Canada 2,9 1,8 Francia 4,3 1,6 Germania Federale 5,7 2,0 Germania Italia 4,9 2,3 Giappone 8,2 2,6 Gran Bretagna 2,4 1,8 Stati Uniti 2,2 1, ,4 1,7 1,2 1,5 1,2 2,5 2,2 25
26 Analisi di un caso La new economy e le tecnologie informatiche La rivoluzione del computer e di internet ha fatto ripartire la crescita nel mondo anglosassone (da metà anni 90), ma non nell Europa continentale e in Giappone. Perché? 1. La frazione di PIL dell industria del computer è cresciuta solo verso la fine degli anni L adozione di nuove tecnologie richiede tempo. 3. Unificazione tedesca, politiche restrittive per rispettare i parametri di Maastricht, trappola della liquidità,... E in futuro? 26
27 La crescita: dalla teoria alla prassi La crescita bilanciata Nello stato stazionario del modello di Solow le diverse variabili crescono allo stesso tasso di crescita bilanciata 1. Y/L e K/L crescono allo stesso tasso: g. Questo implica che il rapporto K/Y dovrebbe essere costante nel tempo. 2. I salari crescono allo stesso tasso di Y/L mentre la rendita del capitale (redditi totali da capitale su stock di capitale) è costante. le predizioni sono verificate nella realtà? 27
28 La distribuzione della ricchezza prodotta Quota del reddito da lavoro sul totale Capitolo 3: Il reddito nazionale: da dove viene e dove va 28
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31 La crescita: dalla teoria alla prassi La convergenza Il modello di Solow predice che, a parità di condizioni, i paesi poveri (con Y/L e K/L inferiori) dovrebbero crescere più velocemente di quelli ricchi in quanto caratterizzati da una PMK superiore. Le differenze di reddito pro capite tra paesi ricchi e paesi poveri dovrebbero diminuire nel tempo e i tenori di vita dovrebbero convergere. Nella realtà però, molti paesi poveri crescono più lentamente dei paesi ricchi! Possiamo concludere che il modello di Solow fallisce in predire il funzionamento del mondo reale? 31
32 La crescita: dalla teoria alla prassi La convergenza In realtà il modello di Solow predice una convergenza condizionale: Ogni paese converge al suo stato stazionario che dipende da una serie di variabili che possono essere diverse tra i paesi. Se s e n sono uguali, la differenza di reddito si riduce del 2% all anno (in media). La mancata convergenza può essere dovuta a differenze di risparmio, crescita della popolazione e disponibilità di capitale umano. Anche questa predizione teorica è verificata? 32
33 La crescita: dalla teoria alla prassi Accumulazione dei fattori contro efficienza I diversi redditi pro capite dei diversi paesi possono essere spiegati da: I. Differenze in capitale (fisico o umano) pro capite. II. Differenze nell efficienza dei processi di produzione: il livello tecnologico. Nella realtà: produttiva Entrambi i fattori sono importanti; I paesi con maggiore capitale (fisico o umano) pro capite hanno maggiore efficienza produttiva. Perché? 33
34 La crescita: dalla teoria alla prassi Accumulazione dei fattori contro efficienza produttiva L efficienza produttiva può incentivare l accumulazione di capitale fisico e umano. Il capitale accumulato potrebbe avere delle esternalità positive sull efficienza produttiva e sul livello tecnologico. Esistono condizioni esogene che rendono la produzione più efficiente e l accumulazione di capitale più facile (zone tropicali, mortalità, istituzioni religiose e norme sociali). 34
35 Oltre il modello di Solow La teoria della crescita endogena Nel modello di Solow, la crescita di stato stazionario (bilanciata) dipende dal progresso tecnologico (il miglioramento dell efficienza produttiva). Tuttavia Solow non spiega il progresso tecnologico che è quindi una variabile esogena. Teoria della crescita endogena : Un insieme di modelli in cui il tasso di crescita del reddito e del tenore di vita è studiato come una variabile endogena spiegata dal modello. 35
36 La teoria della crescita endogena Il modello di base: AK Funzione di produzione: con produttività marginale del capitale costante: Y = AK A = esogeno e costante PMK = A Poiché l investimento è sempre pari a sy e l ammortamento è dk, l equazione dinamica del modello diventa: DK = sy dk 36
37 La teoria della crescita endogena Il modello di base: AK Poiché Y = AK possiamo scrivere la variazione del capitale come: Inoltre: DK/K= DY/Y. DK/K = s A d Quindi se sa > d, allora il reddito crescerà per sempre senza mai rallentare. La crescita permanente dipende da s: al contrario che in Solow, il tasso di risparmio influisce sia sul reddito pro capite sia sul tasso di crescita. 37
38 La teoria della crescita endogena La PMK è decrescente? È ragionevole abbandonare l ipotesi di PMK decrescente? Se per capitale intendiamo soltanto i macchinari: no. La PMK è decrescente. Ma in una accezione più ampia che includa il capitale sia fisico sia umano sia la conoscenza: sì! La PMK può non essere decrescente. In effetti, alcuni economisti ritengono che la conoscenza abbia rendimenti di scala crescenti. 38
39 I rendimenti crescenti Settore primario governato principalmente dai rendimenti decrescenti Settore fondato sulla conoscenza rendimenti crescenti (computer, prodotti farmaceutici, aerei automobili, software, materiali per le telecomunicazioni) Alto investimento iniziale in ricerca, sviluppo progettazione e realizzazione una volta avviate le vendite la produzione in serie è relativamente meno costosa L aumento della produzione comporta vantaggi aggiuntivi: learning by doing (acquisizione di esperienza, competenza e comprensione dei processi produttivi che permette di ottimizzare i processi produttivi) I rendimenti crescenti modificano i rapporti di competitività fra nazioni, possono inoltre bloccare su un sentiero di sviluppo inferiore alcune nazioni 39
40 la convergenza La convergenza si realizza sotto le seguenti ipotesi: (1) la produttività marginale del capitale è decrescente, (2) a differenti dotazioni di capitale per addetto corrispondono differenti saggi di rendimento del capitale. I paesi sottosviluppati, dove è minore la dotazione di capitale per addetto (e dove è più basso il rapporto fra capitale e lavoro) hanno alti tassi di rendimento del capitale attraggono capitali esteri hanno tassi di crescita del prodotto pro capite più elevati dei paesi sviluppati lungo periodo = convergenza 40
41 la convergenza convergenza assoluta: due paesi hanno simili strutture di preferenze, tasso di crescita della popolazione e livello di tecnologia = convergenza nei tassi di crescita e nei livelli di reddito pro capite di stato stazionario di regola aurea (crescita di equilibrio che massimizza i consumi) La crescita si realizza quando i paesi, con l investimento in capitale, conseguono tassi di crescita e livelli di reddito pro capite che colmano il divario rispetto ai paesi avanzati questa teoria non sembra suffragata dall evidenza empirica: (1) l ineguaglianza fra paesi non si è attenuata negli ultimi anni e (2) la mobilità dei capitali non ha favorito la riduzione del divario 41
42 la convergenza condizionata La convergenza condizionata: le analisi empiriche Visto che si è compreso che non è possibile accertare un processo di convergenza assoluta si è sviluppato lo studio sulla convergenza condizionata le differenze nei tassi di crescita fra paesi avanzati e sottosviluppati sono dovuti a differenze strutturali: livelli di risparmio, crescita della popolazione, istruzione e capitale umano, spesa pubblica, ecc. 42
43 la convergenza condizionata Ogni paese converge verso un suo stato stazionario determinato dalle sue caratteristiche strutturali. Secondo Barro (1991) non considerare i fattori strutturali, e i loro effetti sui tassi di crescita dei paesi sottosviluppati, porta al medesimo risultato del modello di Solow: la convergenza fra paesi N.B. la convergenza condizionata è compatibile con la divergenza persistente visto che le caratteristiche strutturali sono persistenti 43
44 la convergenza condizionata quali sono i fenomeni che determinano le differenze nei fattori strutturali? In questa letteratura in genere si sostiene che questi fattori siano negativamente influenzati da errate decisioni pubbliche e che solo le politiche economiche di liberalizzazione dei mercati possono ristabilire i paesi sottosviluppati sul sentiero di crescita di convergenza assoluta. A partire dagli anni Ottanta si è sviluppato lo studio delle misurazioni empiriche per verificare le ipotesi di convergenza condizionata. 44
45 la convergenza condizionata Sono emerse due caratteristiche principali che sono valide per periodi di tempo molto lunghi: (1) non è stata individuata un stretta relazione fra il livello del PIL pro-capite e il tasso di crescita dei paesi (2) la crescita del PIL pro-capite è correlata con variabili economiche influenzate dalle decisioni pubbliche: il commercio estero, la dotazione di infrastrutture, i mercati finanziari, la distribuzione del reddito e della ricchezza. Questi risultati sono dunque compatibili con le analisi di convergenza condizionata e divergenza 45
46 la convergenza condizionata La convergenza condizionata si regge sull ipotesi che il livello tecnologico sia uguale in tutti i paesi (questo perché la tecnologia può essere acquisita da tutti i paesi come un qualsiasi bene sul mercato internazionale) Secondo i teorici della crescita endogena al contrario i tassi di crescita dei diversi paesi possono divergere anche per periodi di tempo molto lunghi perché il progresso tecnico è generato endogenamente dall accumulazione di istruzione e conoscenza di un paese. Il fatto importante è che i test di verifica dei due 46 approcci conducono ai medesimi risultati
47 la convergenza condizionata L analisi della convergenza attraverso la distribuzione del reddito Questo approccio cerca di misurare i processi di convergenza attraverso l analisi della varianza nella distribuzione del reddito fra paesi. Questo perché può ad esempio accadere che, mentre con le misurazioni dei livelli di crescita del reddito si può decretare che è in atto un processo di convergenza, con le misurazioni sulla distribuzione del reddito non si ottiene il medesimo risultato. 47
48 100% % Y uguaglianza nella distribuzione del reddito coefficiente di Gini, curva di Lorenz B Distribuzione egualitaria A 10% distribuzione effettiva Curva di Lorenz 0 10% Percentuali delle famiglie 100% 48
49 Distribuzione del reddito Coefficiente di Gini = rapporto fra l area A e l area sottostante alla semiretta a 45. Quanto maggiore è l area A più aumenta il coefficiente di Gini fino a raggiungere il valore 1 (100%) una famiglia percepisce l intero reddito. 49
50 uguaglianza nella distribuzione del reddito coefficiente di Gini 50
51 Distribuzione del reddito Gli economisti dello sviluppo (anni 50 e 60) non consideravano il problema distributivo una priorità accumulazione di capitale conduce al trikling down conferma empirica fornita da S. Kuznets (1955) sui rapporti fra crescita e distribuzione per Inghilterra, Germania e Stati Uniti curva a U rovesciata 51
52 Distribuzione del reddito Indice di Gini Reddito pro capite 52
53 Distribuzione del reddito L indice di Gini, e la disuguaglianza, dapprima cresce e poi inizia a decrescere in corrispondenza dell aumento del reddito pro-capite plausibile nel caso del passaggio da un economia agricola ad una di tipo industriale = trasformazione strutturale + trasformazioni sociali ed istituzionali. La generalizzazione ad un campione più ampio di paesi (dagli anni 60 agli anni 90) non produce gli stessi risultati: nel 90% dei casi la curva di Kuznets non sussiste all aumentare del reddito la disuguaglianza non si riduce 53
54 Distribuzione del reddito Quale distribuzione di reddito (egualitaria o disuguale) è maggiormente favorevole allo sviluppo? > disuguaglianza > capacità di risparmio e investimento crescita < disuguaglianza < capacità di risparmio e investimento > propensione al consumo crescita modesta o limitata 54
55 Distribuzione del reddito Alcuni esempi in cui la distribuzione diseguale frena la crescita la disuguaglianza nella distribuzione iniziale della terra frena la crescita e viceversa. i mercati finanziari chi non possiede un patrimonio difficilmente accede ai finanziamenti e non può attivare investimenti (in attività produttive o in istruzione) 55
56 la convergenza condizionata Studio dinamico della distribuzione del reddito, due risultati: (1) persistenza nel tempo della disuguaglianza fra paesi (2) polarizzazione fra paesi ricchi e paesi poveri I percorsi di crescita che conducono verso equilibri stabili per tutti i paesi non sembrano descrivere la realtà economica delle economie mondiali stagnazioni per lunghi periodi, crescita repentina e recessioni teoria degli equilibri multipli gli andamenti di crescita 56 dipendono dalle condizioni iniziali
57 la convergenza condizionata La teoria degli equilibri multipli cerca di spiegare perché la crescita economica non conduce verso uno stato di equilibrio stazionario unico e stabile Nella realtà si registrano, accanto a casi di sviluppo regolare, anche casi di stagnazione perpetua oppure accelerazioni o disastri improvvisi La teoria degli equilibri multipli afferma che società fondamentalmente simili dal punto di vista della tecnologia e delle preferenze possono presentare differenze persistenti nei livelli di crescita a causa di specifiche condizioni iniziali ad. es. dotazione di risorse oppure il grado di disuguaglianza 57
58 La microeconomia della ricerca e dello sviluppo Chi produce progresso tecnologico e conoscenza? 1. La maggior parte delle spese di ricerca e sviluppo (R&S) è condotta da imprese private allo scopo di massimizzare il profitto. 2. Le imprese ottengono profitti dalla R&S solo se le invenzioni garantiscono profitti di monopolio agli innovatori: attraverso brevetti e per il fatto che la prima impresa che introduce un nuovo prodotto ha comunque dei vantaggi sulla concorrenza. 58
59 La microeconomia della ricerca e dello sviluppo 3. Le innovazioni producono esternalità che riducono il costo delle innovazioni future anche da parte di altre imprese. Le teorie della crescita endogena considerano questi elementi all interno di modelli teorici al fine di comprendere le determinanti del progresso tecnologico. 59
60 La R&S privata dovrebbe essere aumentata? L esistenza di esternalità positive nella creazione di conoscenza suggerisce che il settore privato non stia facendo abbastanza ricerca e sviluppo. Tuttavia imprese in concorrenza tra loro duplicano gli sforzi di R&S. Stime empiriche: la R&S crea un 40% di esternalità sociali positive. Il governo dovrebbe incoraggiare la ricerca e sviluppo. 60
61 In sintesi I risultati principali del modello di Solow con progresso tecnico sono: La crescita di stato stazionario dipende soltanto dal tasso di crescita tecnologica che è esogeno. L economia ha un livello di capitale inferiore a quello di regola aurea. I modi per aumentare il risparmio Aumentare il risparmio pubblico (quindi ridurre il deficit o aumentare il surplus) Incentivi fiscali al risparmio. 61
62 In sintesi Rallentamento della produttività e new economy Negli anni 1970 la crescita della produttività è rallentata. A metà degli anni 1990 è di nuovo cresciuta forse a causa delle tecnologie informatiche. Studi empirici Solow spiega la crescita bilanciata (le variabili crescono a tassi costanti) e la convergenza condizionale. Le differenze di reddito e di crescita dovute all accumulazione di capitale e all efficienza produttiva. Le teorie della crescita endogena Studiano le determinanti del tasso di progresso tecnologico (che in Solow sono esogene e date). Studiano le decisioni che determinano la creazione della conoscenza attraverso le attività di ricerca e sviluppo (R&S). 62
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