ANAAO TOSCANA Domenica, 17 maggio 2015

Transcript

1 ANAAO TOSCANA Domenica, 17 maggio 2015

2 ANAAO TOSCANA Domenica, 17 maggio /05/2015 Corriere della Sera Pagina 5 Simona Ravizza La guerra dello Stomatologico 1 17/05/2015 Corriere della Sera Pagina 45 M. G. F. Autorizzazione per le prestazioni programmate 3 17/05/2015 Il Tirreno Pagina 20 Asl, missione livornese in Nicaragua 4 17/05/2015 Il Tirreno Pagina 20 Buongiorno, martedì dibattito sulla sanità toscana 5 17/05/2015 Il Tirreno Pagina 20 Gadducci direttore di pediatria 6 17/05/2015 Il Tirreno Pagina 20 Pronto soccorso, bisogna fare presto 7 17/05/2015 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Pagina 32 I dubbi del Pd sulla riforma della sanità 9 17/05/2015 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Pagina 32 Pronto soccorso, bisogna fare presto 10 17/05/2015 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Pagina 15 Medici di famiglia chiusi «Ci vogliono eliminare» 12 17/05/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 31 Emergenza sangue, parte l' appello dell' Asl /05/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 18 Scatta la protesta di medici e pediatri Chiusi gli ambulatori 15 17/05/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 30 Tagli alla convenzione Asl la Croce Verde va in crisi 17 17/05/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 7 ALFIERI MATTEO Sciopero dei medici, scatta la prescrizione«stanno smantellando /05/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 9 Morta al pronto soccorso, processo a settembre 19 17/05/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 12 «Alta mortalità: serve uno studio» 20 17/05/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 12 «Servizi sociali in convenzione: si faccia chiarezza» 21 17/05/2015 La Nazione (ed. Livorno) Pagina 12 Giornata della sicurezza stradale: studenti protagonisti della prevenzione 22 17/05/2015 La Nazione (ed. Lucca) Pagina 11 Vaccinazione con i medici di famiglia 23 17/05/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 8 Giovani infermieri, una borsa di studio 24 17/05/2015 La Nazione (ed. Massa Carrara) Pagina 19 LEONCINI MONICA Niente scuola, tutti all' ambulatorio 25 17/05/2015 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Pagina 2 «Investire sul territorio per non ingolfare l' ospedale» 26 17/05/2015 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Pagina 3 Tumore del colon retto Un esame per riuscire a prevenirlo 27 17/05/2015 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Pagina 3 Dalla terapia del dolore per i malati di Sla alla cura dell' anoressia: /05/2015 La Nazione (ed. Viareggio) Pagina 7 «La sanità è in pericolofermeremo le leggi» 29 17/05/2015 La Nazione (ed. Viareggio) Pagina 15 MASSEGLIA DANIELE La Croce Verde costretta a ridurre i postivilla Ciocchetti a rischio... 30

3 Pagina 5 Corriere della Sera La guerra dello Stomatologico L' ex direttore sanitario dell' istituto: licenziato perché rifiutavo di alterare le cartelle I nuovi vertici: l' ospedale depauperato per affari personali. Tre le cause in Tribunale. Espulsioni, licenziamenti, cause civili e denunce penali. L' Istituto Stomatologico, il più importante ospedale di Milano per la cura dei denti, è al centro di un duro regolamento di conti ai vertici. Gli interrogativi che si accavallano sono inquietanti. C' è chi per anni ha approfittato del nome prestigioso dello Stomatologico per intascarsi i soldi delle visite a scapito dei conti dell' istituto? E chi l' ha guidato a suo uso e consumo senza rispettare gli orari di lavoro? E ancora: sono state modificate le schede di dimissione ospedaliera per ottenere rimborsi più alti dal Pirellone commettendo una truffa? Per rispondere alle domande sono in corso ben tre processi, due civili e uno penale. Il coperchio su quello che sta accadendo allo Stomatologico, che è una cooperativa onlus, si è sollevato perché la Procura ha aperto un' indagine. Dal 2014, come anticipato ieri dal Corriere, nelle cartelle cliniche e nei resoconti inviati all' Asl per ottenere i rimborsi sono stati utilizzati artificiosamente codici che portano a ottenere un pagamento più alto per scongiurare la chiusura dell' istituto. La denuncia è partita dall' interno dopo un (burrascoso) cambio ai vertici al centro delle due cause civili. Il medico che negli ultimi dieci anni è stato il padre padrone dello Stomatologico, Roberto Borloni, già dimissionario da presidente, è stato espulso come socio della cooperativa. La motivazione: «Risulta che lei abbia effettuato interventi in libera professione su pazienti dell' istituto, (...) fatturando a proprio nome le prestazioni effettuate ( per quasi 35 mila euro, ndr )». «E tutto ciò si legge in un altro documento ha comportato un depauperamento dell' ente». La difesa di Borloni: «I pazienti erano miei e non dello Stomatologico». Altro ruolo ai vertici, nuova vertenza aperta. È stato prima sospeso, poi espulso come socio e licenziato, anche Carlos Alberto Lucchese, lo storico direttore sanitario. Tra le contestazioni, il (presunto) mancato rispetto dell' orario di lavoro e l' invio di una lettera all' Asl che ha messo in difficoltà lo Stomatologico. Ma Lucchese non ci sta. E, dai documenti depositati in Tribunale, emerge tutt' altra versione dei fatti: Lucchese ritiene di essere stato cacciato principalmente per essersi rifiutato di compilare le cartelle cliniche con i codici ritoccati all' insù. Così passato e presente s' intrecciano. Ma una cosa è certa: l' istituto ha rischiato di chiudere perché i conti non stavano più in piedi. Il bilancio del 2013 aveva un rosso di 522 mila euro. E, per il 2014, le Continua > 1

4 Pagina 5 < Segue Corriere della Sera cose hanno rischiato di andare anche peggio: «Le nuove regole di sistema ( varate da Regione Lombardia, ndr ) prevedono che alcune tra le prestazioni che per noi rappresentano la più larga parte dell' attività subiscano un forte abbattimento tariffario si legge in una lettera inviata all' Asl e al Pirellone. (...) Tutto ciò si riflette in modo più che consistente sul nostro bilancio, con una riduzione presunta di circa 1,5 milioni di rimborso a fine anno, che si tradurrà nell' impossibilità (...) di poter proseguire nel garantire la nostra attività sul territorio». In questo contesto si inserisce l' uso di un correttivo nei codici di fatturazione per avere un rimborso più alto. Ma è una truffa al sistema sanitario oppure un modo di vedere riconosciuto un rimborso congruo rispetto all' operato? Il bilancio 2014 alla fine ha chiuso in attivo di 10 mila euro. Ora sulla questione indaga la Procura. Simona Simona Ravizza 2

5 Pagina 45 Corriere della Sera Dalle Asl Autorizzazione per le prestazioni programmate Essere curati in un ospedale europeo specializzato, o poter usufruire oltre confine di una terapia non ancora disponibile nel nostro Paese. Per ricevere in un altro Stato dell' Ue prestazioni programmate (cioè che costituiscono il motivo del viaggio) sono due le procedure possibili. La prima (da Regolamenti comunitari tuttora in vigore) prevede l' assistenza diretta: le cure effettuate in una struttura pubblica o convenzionata di un Paese Ue sono a carico dello Stato italiano se si ha l' autorizzazione preventiva dell' Asl di residenza (di norma, la rilascia se si tratta di prestazioni erogabili dal nostro Servizio sanitario, ma che non possono essere garantite nei tempi adeguati). L' altra procedura (Direttiva Europea sulle cure transfrontaliere, recepita ad aprile 2014) stabilisce che i pazienti possono scegliere dove farsi curare (anche presso erogatori di assistenza sanitaria privati di un altro Paese Ue), ma devono pagare i costi delle prestazioni (che devono rientrare nei Livelli essenziali di assistenza) e poi farsi rimborsare dall' Asl. In base a questa Direttiva, è possibile ottenere in un altro Paese Ue una prestazione che non sia disponibile tempestivamente in Italia, ma è bene accertarsi presso l' Asl se occorre l' autorizzazione preventiva per aver diritto al rimborso (e per alcune prestazioni è sempre necessaria l' autorizzazione preventiva dell' Asl). M. G. F. M. G. F. 3

6 Pagina 20 Il Tirreno Asl, missione livornese in Nicaragua COOPERAZIONE SANITARIA INTERNAZIONALE. Una delegazione dell' Asl è partita per il Nicaragua per aiutare la lotta all' insufficienza renale cronica, secondo un impegno di cooperazione del La missione prevede l' organizzazione della "Giornata del rene" nel Municipio di Larreynaga, durante la quale i nefrologi visiteranno circa 100 abitanti. Alla missione partecipano: i medici Roberto Bigazzi, Stefano Bianchi (foto) e Carla Sgarrella, Andrea Grillo (referente Asl settore cooperazione) e Mauro Rubichi (responsabile Ass. Italia Nicaragua Livorno) 4

7 Pagina 20 Il Tirreno Buongiorno, martedì dibattito sulla sanità toscana Martedì pomeriggio alle ore 18 nella sala della ex Circoscrizione 2 (scali Finocchietti 2) appuntamento con Buongiorno Livorno. In agenda un incontro dal titolo "Sanità toscana: incontro di approfondimento". Intervengono: Gavino Maciocco (Dipartimento di Sanità Pubblica, Università di Firenze e promotore e coordinatore del progetto Salute Internazionale) e Daniele Rovai (autore del libro inchiesta "La Nuova Sanità Toscana. I 4 nuovi ospedali e la legge truffa del project financing"). L' incontro viene sottolineato punta a mettere a fuoco la riforma della sanità basata sulle macro Asl di Enrico Rossi e gli strumenti finanziari attualmente diffusi nelle politiche sanitarie della nostra regione. 5

8 Pagina 20 Il Tirreno OSPEDALE. Gadducci direttore di pediatria Finora era facente funzioni, dopo che Micheletti aveva lasciato. LIVORNO Fabrizio Gadducci è ufficialmente il nuovo direttore dell' Unità operativa di pediatria medica agli Spedali Riuniti. Fino ad ora era facente funzione dopo che Edoardo Micheletti aveva lasciato l' incarico per motivi d' età. Sessantaquattro anni, allievo a Pisa del prof. Giuliano Baldini, acquisisce grande esperienza nella cura delle malattie respiratorie ed allergiche. Un' esperienza che porta il prof. Luciano Vizzoni, primario a Livorno, ad affidargli, una volta vinto il concorso, il Centro di broncopneumologia ed allergologia respiratoria, incoraggiandone per lungimiranza un Centro di fisiopatologia respiratoria per l' infanzia. Nel 1994 viene nominato responsabile della sezione di Broncopneumologia. A questa attività viene dato grande impulso anche durante il periodo in cui il direttore di Pediatria e del Dipartimento materno infantile è stato il dott. Edoardo Micheletti potenziando il laboratorio di Fisiopatologia respiratoria con moderne apparecchiature per la diagnosi di asma nel bambino non collaborante. Nel settembre 2012 riceve l' incarico di medico tutor per i pazienti chirurgici ricoverati presso il reparto di Pediatria secondo il principio di "Area Pediatrica. Ha partecipato, in qualità di relatore a 28 convegni ed ha al suo attivo 40 pubblicazioni. Gian Ugo Berti. 6

9 Pagina 20 Il Tirreno Pronto soccorso, bisogna fare presto Cecina, Lippi sulla decisione di far tornare Pennati in pianta stabile: «Dirigere bene le attività del reparto è fondamentale» di Anna Cecchini wcecina «E' necessario che facciano alla svelta, in modo che il pronto soccorso sia efficiente da giugno con l' avvio della stagione turisica». Samuele Lippi, presidente della Società della salute e primo cittadino di Cecina, commenta così il piano di riorganizzazione del reparto di emergenza urgenza dell' ospedale cittadino annunciato dall' Asl 6. L' azienda, è bene ricordarlo, nei giorni scorsi (a inizio settimana) ha spiegato l' intenzione di non assumere medici al pronto soccorso per l' estate, ma di prevedere invece una turnazione diversa degli otto professionisti attualmente attivi. Il giorno dopo l' azienda deve averci ripensato, annunciando il ritorno alla struttura cecinese di Paolo Pennati, primario del pronto soccorso locale a cui nei mesi scorsi era stata affidata (a scavalco) anche la gestione del pronto soccorso di Livorno. Una decisione che in verità era già stata prevista dall' azien da sanitaria nelle settimane scorse. È datata infatti 11 maggio la determina 254 del direttore generale dell' Asl 6, in cui si annuncia l' intenzione di bandire un concorso per individuare un primario per il pronto soccorso livornese. Una delibera dalla quale si evince chiaramente l' intenzione di riportare Paolo Pennati a Cecina. Il sindaco cecinese Lippi non nega di essere stato a conoscenza che l' idea dell' Asl fosse quella di recuperare a pieno la professionalità di Pennati sul pronto soccorso di Cecina, ma sottolinea come tutto sia legato ai tempi di attuazione del progetto. «È vero dice Lippi che l' Asl ha bandito già nei giorni scorsi il concorso per il primario del pronto soccorso livornese, con la volontà quindi di riportare Pennati a Cecina. Ma questa era una procedura da effettuare probabilmente in tempi lunghi, invece adesso l' azienda sanitaria ha annunciato il ritorno del primario in tempi brevi. E così deve essere. L' importante è che Pennati torni da subito al pronto soccorso di Cecina, anche perché credo che la direzione dell' attività del reparto sia fondamentale». Come a dire, insomma, che il problema delle lunghe attese al pronto soccorso cittadino potrebbe essere non certo risolto ma almeno contenuto con una riorganizzazione totale dell' attività di assistenza. Quanto al fatto che l' Asl 6 ha confermato di non avere intenzione di potenziare l' organico dei professionisti, Lippi sembra non volersi esporre troppo. «Non sono un esperto del settore premette il primo cittadino ma l' azienda sostiene che quel numero (otto unità in genere suddivise in turni 3 3 2, come ha spiegato la spiegato la stessa Asl) è sufficiente. Secondo me, in certi momenti due medici soli Continua > 7

10 Pagina 20 < Segue Il Tirreno in turno non sono sufficienti. Certo molto dipende anche da come si distribuiscono i pazienti sul territorio. Credo che quando partiranno i Pet (punti di emergenza territoriale) ci sarà meno gente al pronto soccorso. Comunque, già il fatto che torni attivo il primario e che si assumano 5 fra infermieri e Oss, è un segno positivo. Diciamo che è importante che ci sia stato un segnale di vita, quello che mi auguro è che questo piano venga attuato velocemente». 8

11 Pagina 32 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) I dubbi del Pd sulla riforma della sanità Timori per la riorganizzazione dei servizi: «Non devono essere penalizzate le aree periferiche» CECINA «Il Partito democratico accoglie con favore la notizia del ritorno del direttore, dottor Pennati, a dirigere il pronto soccorso». Questa la posizione del Pd locale che si dice favorevole anche al «potenziamento infermieristico del pronto soccorso per dare risposta alle gravi difficoltà registrate da sempre e aggravatesi nell' ultimo periodo». Detto questo, il Pd non nascone di rimanere «fortemente preoccupato per le prospettive della sanità toscana di fronte agli ulteriori tagli al fondo sanitario nazionale, che per la nostra regione ammontano a 350 milioni per il 2015 e, probabilmente, altrettanti per il prossimo anno». Secondo i Democratici «la riforma che prenderà avvio nei prossimi mesi, con la riduzione a tre del numero delle Asl, porterà alla ridefinizione della rete ospedaliera. La Bassa Val di Cecina e la Val di Cornia, con il documento approvato dalle Conferenze dei sindaci delle due zone, azione sostenuta con forza anche dal Partito democratico con tutte le unioni comunali del territorio, stanno cercando di affrontare questa complessa riorganizzazione forti di un bacino di utenza di abitanti». Il Pd fa sapere che «la riscrittura della rete ospedaliera prenda avvio soprattutto da tutte quelle situazioni dove sono avvenute duplicazioni di servizi, che hanno seguito spesso logiche diverse dal soddisfacimento dei bisogni dei cittadini, e che riguardano soprattutto le specialistiche di alta complessità (come ad esempio le cardiochirurgie). La riorganizzazione non può e non deve avere come risultato la penalizzazione delle zone periferiche, in cui devo essere mantenuti i servizi di base e inseriti in percorsi di collaborazione con l' Azienda ospedaliera universitaria». «Le notizie che paventano chiusure di attività nei due presidi di Cecina e Piombino, oltre che premature, ingenerano ansia ed incertezza nella popolazione e negli operatori. Occorre mantenere invece un atteggiamento responsabile e costruttivo». 9

12 Pagina 32 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Pronto soccorso, bisogna fare presto Lippi sulla decisione di far tornare Pennati in pianta stabile: «Dirigere bene le attività del reparto è fondamentale» di Anna Cecchini wcecina «E' necessario che facciano alla svelta, in modo che il pronto soccorso sia efficiente da giugno con l' avvio della stagione turisica». Samuele Lippi, presidente della Società della salute e primo cittadino di Cecina, commenta così il piano di riorganizzazione del reparto di emergenza urgenza dell' ospedale cittadino annunciato dall' Asl 6. L' azienda, è bene ricordarlo, nei giorni scorsi (a inizio settimana) ha spiegato l' intenzione di non assumere medici al pronto soccorso per l' estate, ma di prevedere invece una turnazione diversa degli otto professionisti attualmente attivi. Il giorno dopo l' azienda deve averci ripensato, annunciando il ritorno alla struttura cecinese di Paolo Pennati, primario del pronto soccorso locale a cui nei mesi scorsi era stata affidata (a scavalco) anche la gestione del pronto soccorso di Livorno. Una decisione che in verità era già stata prevista dall' azien da sanitaria nelle settimane scorse. È datata infatti 11 maggio la determina 254 del direttore generale dell' Asl 6, in cui si annuncia l' intenzione di bandire un concorso per individuare un primario per il pronto soccorso livornese. Una delibera dalla quale si evince chiaramente l' intenzione di riportare Paolo Pennati a Cecina. Il sindaco Lippi non nega di essere stato a conoscenza che l' idea dell' Asl fosse quella di recuperare a pieno la professionalità di Pennati sul pronto soccorso di Cecina, ma sottolinea come tutto sia legato ai tempi di attuazione del progetto. «È vero dice Lippi che l' Asl ha bandito già nei giorni scorsi il concorso per il primario del pronto soccorso livornese, con la volontà quindi di riportare Pennati a Cecina. Ma questa era una procedura da effettuare probabilmente in tempi lunghi, invece adesso l' azienda sanitaria ha annunciato il ritorno del primario in tempi brevi. E così deve essere. L' importante è che Pennati torni da subito al pronto soccorso di Cecina, anche perché credo che la direzione dell' attività del reparto sia fondamentale». Come a dire, insomma, che il problema delle lunghe attese al pronto soccorso cittadino potrebbe essere non certo risolto ma almeno contenuto con una riorganizzazione totale dell' attività di assistenza. Quanto al fatto che l' Asl 6 ha confermato di non avere intenzione di potenziare l' organico dei professionisti, Lippi sembra non volersi esporre troppo. «Non sono un esperto del settore premette il primo cittadino ma l' azienda sostiene che quel numero (otto unità in genere suddivise in turni 3 3 2, come ha spiegato la spiegato la stessa Asl) è sufficiente. Secondo me, in certi momenti due medici soli in turno non sono sufficienti. Certo molto dipende anche Continua > 10

13 Pagina 32 < Segue Il Tirreno (ed. Piombino Elba) da come si distribuiscono i pazienti sul territorio. Credo che quando partiranno i Pet (punti di emergenza territoriale) ci sarà meno gente al pronto soccorso. Comunque, già il fatto che torni attivo il primario e che si assumano 5 fra infermieri e Oss, è un segno positivo. Diciamo che è importante che ci sia stato un segnale di vita, quello che mi auguro è che questo piano venga attuato velocemente». 11

14 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) Medici di famiglia chiusi «Ci vogliono eliminare» Martedì sciopero, saranno garantite solo le urgenze e le visite programmate Montalti: la nuova sanità vuol togliere ai cittadini la libertà di scelta. PISTOIA Studi medici chiusi, martedì prossimo, anche a Pistoia, per lo sciopero nazionale dei medici di famiglia. A Pistoia e provincia sono 265 i medici interessati, di cui circa 180 nell' area pistoiese e il resto in Valdinievole. Coinvolti anche i 35 pediatri (19 dei quali nell' area pistoiese, montagna compresa). I cellulari dei medici risponderanno dalle 8 alle 10 per le visite domiciliari urgenti. Saranno anche garantite le visite in assistenza programmata ai malati terminali e le prestazioni di assistenza domiciliare integrata, quelle cioè programmate ai pazienti che non possono muoversi. Ma per il resto i medici di famiglia martedì terranno chiuso: una decisione che ha pochi precedenti e destinata sicuramente a creare disagi e problemi ai cittadini. I medici di famiglia e i pediatri pistoiesi hanno convocato la stampa (presenti Beppino Montalti, presidente della Fimmg provinciale, il segretario Massimo Niccolai, la vicesegretaria Paola David e i pediatri Patrizia Beacci e Andrea Mannini ) per chiedere scusa in anticipo ai loro assistiti, ma per spiegare le ragioni della protesta, che dicono i medici nasce proprio dal desiderio di tutelare i diritti dei cittadini. Il primo dei quali, spiegano, è quello di scegliersi il medico di fiducia. Invece se si affermerà il modello delle Aft, le "Aggregazioni funzionali territoriali" (in pratica comunità di medici che lavoreranno nelle future "Case della salute"), un cittadino si vedrà in pratica assegnare un medico sulla base del suo indirizzo. «Salta la libertà di scelta spiega Beppino Montalti, presidente della Fimmg pistoiese e bisognerà rivolgersi al medico che ci tocca. È vero che i nostri ambulatori rimarranno, ma ciascuno di noi dovrà garantire quote di orario per la propria Aft, sottraendolo al suo studio medico». Secondo la Fimmg, questa è la strada che il governo e le Regioni (soprattutto alcune) vogliono prendere. E lo stallo nel rinnovo degli Accordi collettivi nazionali,la convenzione che regola il rapporto tra Asl e medici di famiglia, costituirebbe un tassello chiave di questa strategia che vorrebbe trasformare i medici di famiglia in puri e semplici dipendenti. Il tutto con l' obiettivo di ridurre la spesa complessiva per la sanità. «Obiettivo illusorio ribattono i medici Fimmg ad esempio a Pistoia sono circa i malati che proprio grazie agli sforzi dei medici di famiglia e degli infermieri domiciliari vengono assistiti a casa invece che stare in ospedale. Questo, davvero, è risparmio». Continua > 12

15 Pagina 15 < Segue Il Tirreno (ed. Pistoia Montecatini) In questo quadro, cosa succede a Pistoia? Secondo la Fimmg, l' Asl 3 cerca di anticipare questo modello, insistendo ad esempio sul controllo delle prestazioni e degli accessi domiciliari dei medici. «Soprattutto quest' ultima dirigenza sottolinea Montalti si distingue in questo senso». Ma tante iniziative vengono prese per ridurre la spesa per farmaci, che obiettivamente nell' Asl di Pistoia è molto alta... «L' assistenza territoriale a Pistoia ribatte Montalti è molto apprezzata dai cittadini, come risulta dalle pagelle dell' Università Sant' Anna. Segno che c' è un rapporto di fiducia importante. Se poi questo lo si paga con una spesa per farmaci leggermente più alta delle altre Asl, beh, non si possono fare le nozze con i fichi secchi. E poi ricordiamoci che a livello nazionale la Toscana è tra le regioni a più bassa spesa per farmaci. Quindi Pistoia spenderà pure più di altri, ma in un contesto nazionale non è affatto eccezionale». Fabio Calamati. 13

16 Pagina 31 Il Tirreno (ed. Pontedera) Emergenza sangue, parte l' appello dell' Asl 11 EMPOLI C' è urgente bisogno di sangue gruppo B positivo e negativo, gruppo Zero positivo e negativo e gruppo A negativo. L' Asl 11 rivolge un appello ai cittadini, che sempre hanno dimostrato un forte spirito solidale e altruistico, affinché si rechino quanto prima nei centri trasfusionali del territorio o prendano contatto tramite le associazioni dei donatori di sangue per effettuare la propria donazione. I gruppi sanguigni B e Zero (Rh positivo e Rh negativo) e A Rh negativo sono i più necessari, ma l' invito è rivolto anche a tutti gli altri donatori, qualunque sia il loro gruppo. I donatori, e tutti coloro che volessero compiere questo indispensabile gesto di umanità, sono invitati a recarsi ai centri trasfusionali che sono dislocati negli ospedali "San Pietro Igneo" di Fucecchio, "Santa Verdiana" di Castelfiorentino e "San Giuseppe" di Empoli. E' possibile donare sangue dal lunedì al sabato dalle ore 7.30 alle 11 e plasma dalle 7.30 alle 12. L' età minima per donare sangue è 18 anni, quella massima 65 anni, il peso corporeo deve essere superiore a 50 chili. 14

17 Pagina 18 Il Tirreno (ed. Viareggio) Scatta la protesta di medici e pediatri Chiusi gli ambulatori Rischiano di essere assorbiti dall' Asl, ma loro non vogliono perdere i pazienti. Martedì lo stop, garantite le urgenze. di Matteo Tuccini wviareggio Martedì 19 gli ambulatori dei medici di famiglia della Versilia saranno chiusi. Più di un centinaio di professionisti, tra medici e pediatri, aderiranno infatti allo sciopero nazionale indetto dalla categoria contro il progetto di riforma sanitaria delle Regioni. E che prevede, sostanzialmente, l' abolizione della figura del medico di famiglia. Lo sciopero sarà di un giorno e vedrà comunque garantite le urgenze domiciliari. «Se il progetto delle Regioni andrà in porto spiega Mauro Pardini del sindacato Fimmg il medico di famiglia non sarà più un libero professionista convenzionato con l' Asl, bensì verrà assorbito dalla stessa azienda sanitaria. Diventandone formalmente un dipendente». Questo avrà conseguenze immediate sull' aspetto chiave del suo lavoro: non avrà più i suoi pazienti di riferimento. Dovrà lavorare, infatti, in un ambulatorio quelle che oggi sono definite le Case della salute, come ad esempio l' ex Tabarracci di Viareggio o la Croce bianca di Querceta in cui a turno con altri professionisti visiterà i pazienti che si presenteranno. E non soltanto i suoi, come avviene oggi. «In questo modo prosegue il dottor Pardini viene a mancare un rapporto fiduciario tra medico e paziente che si è costruito nel tempo, così come viene a mancare la possibilità di scelta dell' utente stesso. Fa strano pensare che non si potrà più dire "Il mio dottore", come si è detto per anni». Da non sottovalutare, però, l' aspetto economico: oggi il medico di famiglia percepisce dal sistema sanitario regionale 3,5 euro lordi al mese (circa 2,5 netti) a paziente, e il numero di pazienti varia da professionista a professionista: chi ne ha di più guadagna di più. Una volta assorbiti nell' Asl, invece, i professionisti percepiranno tutti il medesimo stipendio. Il problema, ovviamente, riguarda anche i pediatri. Che hanno inviato una lettera alle famiglie in cui spiegano le ragioni della protesta. «L' aspetto essenziale spiega Stefano Castelli del sindacato Fimp è il mantenimento del rapporto di fiducia. Se viene meno questo principio, ci sarà un progetto di pediatria territoriale con pediatri equivalenti che si ruotano dodici ore al giorno, sette giorni su sette. Inoltre prosegue Castelli ci deve essere un piano nazionale e non regionale della pediatria di famiglia. Occorre, infatti, che sia definito un progetto nazionale di riorganizzazione della pediatria, lasciando poco spazio alle Regioni. In modo che Continua > 15

18 Pagina 18 < Segue Il Tirreno (ed. Viareggio) l' assistenza al bambino sia uguale da Bolzano a RIPRODUZIONE RISERVATA. 16

19 Pagina 30 Il Tirreno (ed. Viareggio) Tagli alla convenzione Asl la Croce Verde va in crisi Meno posti letto garantiti dall' azienda sanitaria a Villa Ciocchetti, calano gli introiti Il presidente Ratti: «Situazione grave». Mallegni evoca il fallimento. di Luca Basile wpietreasanta Meno posti letto convenzionati alla casa di riposo Villa Ciocchetti, introiti annuali in calo e di conseguenza bilancio a rischio per la Croce Verde di Pietrasanta. Scenario piuttosto inquietante quello che si va profilando per la pubblica assistenza più antica d' Italia 150 anni di attività tanto da fare evocare al candidato a sindaco Massimo Mallegni «il fallimento nel breve volgere di 3 anni e mezzo». Prospettiva condivisa solo in parte dal presidente della stessa Croce Verde, Riccardo Ratti. «La problematica è seria perché l' attuale convenzione ci penalizza e quindi, se non interverranno fatti nuovi dovremo chiedere aiuto ai privati. Fallimento? No, questo direi di no, però la situazione è oggettivamente grave». Passo indietro doveroso: la Società della Salute, ha preso atto e sottoscritto nel 2014 una richiesta dell' Asl che prevedeva la riduzione o l' aumento, nella percentuale del 10%, dei posti per anziani nelle trutture come Villa Ciocchetti. «Nel nostro caso si applica, però, la riduzione, visto che per questioni strutturali non ci è possibile andare oltre i 42 posti, l' Asl oggi ci garantisce quindi una copertura in convenzione fino a 38 posti. Il resto dipende da noi e dalle nostre forze. La situazione spiega Ratti è monitorata, ma se cominciamo ad andare sotto 41, 40 posti, a fine anno si vanno a perdere fra 30 e 50 mila euro. Uno sbilancio che potrebbe ripercuotersi su tutta la nostra attività: abbiamo una quarantina di dipendenti e quindi dobbiamo individuare, a breve, una soluzione che tuteli la forza lavoro e i nostri servizi» fa sapere Ratti. Più drastico Mallegni: «La delibera comporta una riduzione degli introiti fino a 100 mila euro annui e tutto questo porterà, se non rivista, alla chiusura di Villa Ciocchetti e della stessa Croce Verde che vive delle rette della casa di riposo. Mi domando: ma come ha fatto il sindaco Domenico Lombardi a non accorgersi di avere votato un atto che porta al fallimento la Croce Verde o forse è così sotto la pressione del Pd regionale da portare la nostra pubblica assistenza alla chiusura? Fra l' altro, per quanto ci risulta dice Mallegni dopo quella votazione la Asl ha immediatamente riproposto la convenzione alla Croce Verde chiarendo che se gli stava bene erano 38 posti, altrimenti gli avrebbero revocato tutti i posti assegnati. Dal primo giugno attiverò subito un tavolo per la modifica della delibera e lo stesso farò per il gruppo Sims di via Stagi». 17

20 Pagina 7 La Nazione (ed. Grosseto) Sciopero dei medici, scatta la prescrizione«stanno smantellando tutto il sistema» I dottori di base sul piede di guerra: la prefettura ne «blocca» sei. di MATTEO ALFIERI LO SCIOPERO di martedì è una realtà consolidata. Perché i medici hanno deciso di dire basta. Basta perché il tavolo delle trattative non riesce ad aprirsi ormai da mesi. Cosa chiedono? La regione vorrebbe abolire di fatto il rapporto con i cittadini tra i medici di base, trasferendo d' ufficio, e ob torto collo, i medici in strutture tipo casa della salute. Dando quindi ai medici un ruolo parasubordinato. «Siamo medici e vorremmo continuare a fare il nostro lavoro ha detto Nicola Briganti, medico grossetano e segretario del sindacato medici di medicina generale, il sindacato senza dubbio con più iscritti senza dover chiedere niente a nessuno. Purtroppo non riusciamo a spostare di un millimetro questa posizione. Che ci costringe a fare sciopero». Riporranno quindi lo stetoscopio in un cassetto tutti i medici di famiglia, martedì prossimo per tutta la giornata anche se non si tireranno indietro per visite urgenti. Una serrata che comunque fa discutere. A tal punto che sei medici grossetani sono stati precettati dalla prefettura. «Si tratta di medici che lavorano nella continuità assistenziale ha proseguito Briganti la ex guardia medica. L' azienda sanitaria locale ha l' obbligo di legge di assicurare il 70% dei servizi». Ed è proprio per assicurare i servizi assistenziali a tutti coloro che avranno bisogno, il prefetto di Grosseto Anna Maria Manzone, aderendo alla richiesta formulata dalla Asl 9 di Grosseto, ha proceduto alla precettazione di sei medici che dovranno garantire tutti i servizi minimi essenziali, secondo le indicazioni nominative fornite dalla Asl. «Ci tengo a precisare prosegue Briganti che stiamo discutendo per un servizio a costo zero. E lo facciamo perché comprendiamo il momento grave del paese che sta attraversando in questo momento. La percentuale prevista? Solitamente quando organizziamo uno sciopero a Grosseto lo fa circa il 90% dei nostri associati, ma anche coloro che non vengono rappresentati da alcun sindacato solitamente si appoggiano alle nostre posizioni». Poi chiude: «Non vogliamo soldi, chiediamo semplicemente di essere messi in condizione di poter svolgere tranquillamente il nostro lavoro. O meglio chiediamo di essere messi in condizione di esercitare quello che facciamo da sempre la nostra professione con scienza e coscienza». ALFIERI MATTEO 18

21 Pagina 9 La Nazione (ed. Livorno) CECINA IRENE ANELLI, 35 ANNI, FU STRONCATA DA UN ATTACCO D' ASMA. A GIUDIZIO MEDICO E TRIAGISTA. Morta al pronto soccorso, processo a settembre CECINA È IL CUORE addolorato di un padre che ha fiducia nella giustizia e che ha perso ormai da tre anni e mezzo una figlia, una giovane donna di 34 anni che è spirata in pronto soccorso per un attacco di asma, ad essere preoccupato per i tempi del processo. Massimo Anelli è il babbo di Irene la giovane donna morta per un attacco di asma nel marzo del Per capire il perché di quella morte, che ha lasciato orfane due adolescenti, e senza più sorriso i genitori e la sorella sono a processo il medico del pronto soccorso Enrico Giusti e la triagista della tragedia Alessia Valenti. Entrambi a lavoro quella sera. L' accusa nei loro confronti è omicidio colposo. Il dibattimento avrebbe dovuto aprirsi venerdì nell' aula del tribunale di Livorno in via Falcone e Borsellino, ma per motivi di lavoro del giudice Marina Cirese, che è stata destinata ad altro incarico, gli avvocati degli imputati (presenti tutti e due in aula ndr) hanno chiesto di rinviare l' esame dei primi cinque testi del pm ad altra data. Così il processo è stato rinviato ai primi giorni di settembre quando entreranno nel vivo le testimonianze dell' accusa. In aula venerdì erano presenti i genitori di Irene e la sorella. «Siamo in ansia e siamo preoccupati per i tempi del processo. Mia figlia è morta da tre anni e mezzo e lo spettro della prescrizione ci preoccupa. Ma siamo fiduciosi di poter capire come mai mia figlia non è tornata a casa. Aveva un semplice attacco di asma. Aspettiamo con fiducia l' udienza di settembre». La prossima udienza saranno sentiti cinque dei 13 testimoni del pubblico ministero. Irene Anelli nella notte tra il 16 ed il 17 marzo del 2012 ha avuto un attacco di asma ed è andata al pronto soccorso di Cecina dove è spirata intorno all' una e mezzo. I genitori hanno presentato querela perché vogliono comprendere cosa sia successo «Ci sono state tante cose dice il padre un dolore grande come un macigno affiancato dalla mamma di Irene che ha perso il sorriso che non abbiamo chiare. Non si può morire per un attacco di asma in un pronto soccorso. Nostra figlia non ce la ridarà nessuno. Ma queste cose in un ospedale non devono più accadere». Sarà il dibattimento a ricostruire cosa è successo e se sono ravvisabili negligenze nel comportamento del medico e della triagista. «Aspettiamo con ansia il dibattimento», conclude Massimo Anelli. m.n. 19

22 Pagina 12 La Nazione (ed. Livorno) «Alta mortalità: serve uno studio» I 5Stelle: «Dati allarmanti a Rosignano. E il Comune sottovaluta» ROSIGNANO «BASTA con le chiacchiere. Chiediamo fatti e di essere informati dei fatti. Siamo molto preoccupati sui rischi per la salute e perplessi su come la questione sia stata finora gestita dall' amministrazione Franchi. Fino a gennaio l' amministrazione non aveva ancora attivato percorsi per lo studio di questi dati, lo ha dichiarato lo stesso direttore generale della Asl 6 Porfido nella commissione consiliare del 23 gennaio, l' unica che ha trattato il referto epidemiologico, richiesta dal M5S e firmata da tutta l' opposizione. E la nostra richiesta in consiglio comunale di far analizzare in maniera accurata e approfondita quel referto, come ha chiesto nei giorni scorsi anche il cardiologo Claudio Marabotti, venne respinta dalla maggioranza, troppo impegnata a proteggere se stessa e l' operato della giunta che a occuparsi della salute dei cittadini». Continua la battaglia sui dati epidemiologici dei consiglieri grillini Mario Settino, capogruppo, Elisa Becherini e Francesco Serretti, è con lui che facciamo il punto. CHE TORNANO sulla questione, condivisi anche dal candidato regionale di Rosignano Davide Cappannari che annuncia nel programma toscano un' attenzione particolare per salute pubblica e prevenzione. «Già a dicembre con la nostra mozione avevamo evidenziato di aver avuto il referto epidemiologico di Rosignano dal sindaco di Cecina Samuele Lippi, e l' impegno del vicesindaco Donati a fornire una relazione dettagliata di cui ancora non sappiamo niente. Avevamo chiesto spiegazioni sull' assenza di atti relativi alle procedure per l' ottenimento di un referto epidemiologico e una commissione congiunta urgente in cui discutere anche dei 20mila euro già stanziati nel 2007 per uno studio Asl». QUELLA MOZIONE fu bocciata dal Pd e dal riformista Agostini, ma il consigliere Pd Antonio Pesci si astenne. Da dire che Settino, Serretti e Becherini nell' ultimo consiglio del 30 aprile hanno chiesto con mozione la mappatura della rete idrica con l' esatta posizione delle tubature di amianto nonché un intervento Asa per una bonifica in tempi brevi con spese non messe in conto nelle bollette. «La mappatura è facilmente recuperabile dal sito dell' Autorità idrica toscana», ha risposto Franchi proponendo di approfondire in commissione con tecnici. Mozione approvata all' unanimità anche con l' emendamento per una commissione ad hoc. c.g. 20

23 Pagina 12 La Nazione (ed. Livorno) ROSIGNANO. «Servizi sociali in convenzione: si faccia chiarezza» ROSIGNANO QUALI sono le convenzioni e gli affidamenti che il Comune ha con le varie associazioni? Vale a dire con Pubblica Assistenza, Nuovo Futuro, Misericordia di Gabbro, Croce Rossa, Auser? E le convenzioni e gli affidamenti con la Asl? Lo chiedono Luca Simoncini, capogruppo Rds Rosignano Democratica Socialista, ex assessore, e Niccolò Gherarducci, capogruppo Sul Sinistra Unita per il Lavoro. Con un doppio atto consiliare a doppia firma: una mozione e un' interpellanza con cui chiedono anche se la giunta ha intenzione di rivedere tutte le convenzioni nonché la convocazione della commissione consiliare afferente entro il 15 giugno alla presenza del direttore generale Asl. «La questione è che ci sono alcune associazioni che si occupano di determinati servizi, per esempio il servizio per disabili, e altre no. Noi riteniamo importante che ognuna possa avere pari importanza e uguaglianza per poter dare al massimo il proprio apporto», ci spiega Luca Simoncini. Una sorta di associazioni di serie A e di serie B dunque. «Ci sono associazioni avvantaggiate rispetto ad altre, che hanno molti servizi. Chiediamo una mappatura precisa di convenzioni e affidamenti, anche attraverso Asl, già scadute o in scadenza nei prossimi mesi e i parametri su cui si basano le assegnazioni». c.g. 21

24 Pagina 12 La Nazione (ed. Livorno) CECINAIN PRIMA LINEA GLI ALUNNI DEL CATTANEO, DEL LICEO FERMI E DELLE MEDIE GALILEI: IL PROGRAMMA DI DOMANI Giornata della sicurezza stradale: studenti protagonisti della prevenzione CECINA TUTTO PRONTO per l' evento conclusivo del progetto sicurezza stradale in programma domani al Comune Vecchio di Cecina e che ha visto studenti del Marco Polo Cattaneo e del Liceo Fermi protagonisti in una sorta di peer education (educazione/prevenzione tra pari) nei confronti dei ragazzi delle Medie Galilei. Nella sala consiliare saranno presentati elaborati e proiettati video realizzati dagli stessi studenti degli istituti superiori e tesi a sensibilizzare i più piccoli alla prevenzioni degli incidenti e sui comportamenti corretti da tenere in casi di emergenza. «È un' attività questa dell' educazione alla legalità e alla sicurezza spiega il sindaco Lippi fondamentale per sensibilizzare i giovani sull' importanza della prevenzione e per la conoscenza dei comportamenti da adottare in caso di incidenti. Tenere una condotta corretta sulla strada, significa rispettare i diritti degli altri, che possono essere pedoni, ciclisti o altro. Sapersi comportare in caso di soccorso può aiutare a salvare la vita a chi è in pericolo. Ringrazio la polizia municipale che è impegnata da anni su questo fronte insieme ale altre scuole cittadine e ringraziole altre forze dell' ordine presenti: carabinieri, guardia costiera, vigili del fuoco, polizia di stato, stradale e postale, polizia provinciale, guardia di finanza, protezione civile, forestale, a cui va aggiunta l' Asl6 dipartimento alla Salute e le associazioni di volontariato, molte delle quali sono coinvolte nelle simulazioni e nei percorsi educativi. Un particolare apprezzamento per i lavori realizzati dagli studenti del Polo Cattaneo e del Liceo Fermi, con il loro contributo sarà più facile per i più piccoli capire il vero significato della prevenzione». «Responsabilizzare i ragazzi nei confronti del codice della strada e informarli sui pericoli in cui si può incorrere ha aggiunto l' assessore alla Sicurezza Caterina Barzi è uno dei nostri obiettivi primari. Siamo, infatti, convinti che l' attività che svolgiamo con i ragazzi contribuisca senz' altro alla riduzione degli incidenti in cui troppo spesso sono coinvolti i giovani». «I nostri agenti ha sottolineato il comandante Graziano Costagli sono impegnati da anni nell' attività di educazione stradale presso le scuole del territorio, dove vengono svolte lezioni e corsi formativi annuali». La giornata inizia alle 8.45 con il saluto del sindaco, la vista ai vari stand delle forze dell' ordine e delle associazioni di volontariato. Le iniziative si alterneranno per tutta la giornata sia al mattino che nel pomeriggio. Saranno realizzati percorsi in bici e in minicar per i più piccoli, predisposti dalla polizia municipale e al termine, sarà consegnato a tutti un attestato di partecipazione. Non mancheranno simulazioni di soccorso e le esercitazioni delle varie forze dell' ordine presenti. 22

25 Pagina 11 La Nazione (ed. Lucca) SALUTE PROSEGUE LA CAMPAGNA ANTI MENINGITE. Vaccinazione con i medici di famiglia LA CAMPAGNA di vaccinazione contro il meningococco di tipo C prosegue con la collaborazione dei medici d i Medicina generale, con i quali l' Asl 2 di Lucca ha firmato nei giorni scorsi uno specifico accordo. L' Azienda ha già distribuito oltre 3mila dosi di vaccino e dalla prossima settimana arriveranno altre dosi che verranno messe a disposizione dei medici di famiglia. Dunque, potranno rivolgersi al proprio medico curante per informazioni e per la vaccinazione i giovani da 15 a 20 anni e anche le persone tra 21 e 45 che, sempre gratuitamente sul territorio dell' Asl, vogliono farsi somministrare il vaccino. Da evidenziare ancora che è stata individuata, come priorità, la vaccinazione contro il meningococco C dei mai vaccinati e successivamente quella di chi ha fatto solo una dose di vaccino o si è vaccinato molto tempo fa. Come previsto dalla Regione Toscana, nelle strutture aziendali è disponibile un vaccino quadrivalente coniugato, sicuro ed efficace, che protegge contro i 4 ceppi prevalenti (A,C,W,Y). Il vaccino viene somministrato in dose unica per iniezione intramuscolare nel braccio. 23

26 Pagina 8 La Nazione (ed. Massa Carrara) SOROPTIMIST APUANIA INIZIATIVA NEL RICORDO DI ANNA PETACCHI. Giovani infermieri, una borsa di studio MASSA BORSA DI STUDIO in memoria di Anna Petacchi, caposala Asl 1 e che fu socia fondatrice del Soroptimist club di Apuania. Club che ha voluto questo «premio» per i laureandi in infermieristica polo decentrato dell' Università di Pisa Azienda Usl 1 di Massa e Carrara, col fine di ricordare la caposala Petacchi la quale, per molti anni, aveva dedicato cure e attenzioni alla formazione infermieristica dei giovani presso la scuola infermieri istituita presso l' ospedale di Carrara. La borsa di studio fu proposta dalla socia Soroptimista Piera Pieri, ratificata dalla pastpresident Anna Laghi e attualmente ripresa dalla presidente del club Giulia Manfredini Cornali con il sostegno di Franca Leonardi. «La formazione infermieristica rappresenta uno strumento fondamentale per lo sviluppo scientifico della professione osserva la presidente, dottoressa Manfredini garantisce l' acquisizione di conoscenze necessarie alla professione infermieristica e offre la capacità di tradurle in miglioramento della qualità dell' assistenza offerta alle portatrici di patologie del genere femminile». Dunque, il club Soroptimist mette a disposizione per l' anno accademico 2014/2015 due borse di studio di 500 euro ognuna per gli studenti che si laureano nella sessione di tesi prevista nel mesi di ottobre novembre presso l' Università di Pisa e che abbiano frequentato il polo decentrato della Asl 1 di Massa e Carrara. Possono partecipare alla selezione laureandi, di ambo i sessi, frequentanti il corso di laurea in infermieristica presso l' Università di Pisa polo decentrato della Azienda Sanitaria Locale 1 di Massa e Carrara. La domanda di adesione dovrà essere indirizzata al Soroptimist Club di Apuania, c/o Agenzia Formativa, Via Risorgimento 18, Massa e dovrà pervenire entro le ore 12 del 30 settembre 2015 tramite raccomandata AR. Il bando è affisso presso i locali del polo decentrato dell' Università di Pisa in via Risorgimento a Massa. Angela M. Fruzzetti. 24

27 Pagina 19 La Nazione (ed. Massa Carrara) Niente scuola, tutti all' ambulatorio Prevenzione: mattinata di visite gratuite per i ragazzi del Classico. AULLA NIENTE scuola ieri mattina per i ragazzi del liceo classico. Sono stati tutti visitati dai medici dell' Associazione medicina di gruppo, intitolata a Valerio Lazzerini, di Aulla. Ed è stata una mattinata un po' diversa, tra visite odontoiatriche, oculistiche, dermatologiche ed esami di ogni tipo. Il tutto per volersi bene e fare prevenzione, tra gli adolescenti, che spesso non sono abituati a recarsi dal medico di famiglia. «Questo è il secondo anno che portiamo avanti il progetto con il Liceo Classico di Aulla racconta Eugenio Pina, uno dei medici coinvolti, di solito gli studenti non frequentano gli studi medici e questo ci ha fornito un impulso, per portare l' idea agli insegnanti, che hanno subito aderito volentieri». E a quanto pare anche i ragazzi, visto che erano più di cinquanta ieri, ad affollare gli studi medici. Si sono sottoposti ad accertamenti di base come la glicemia, l' elettrocardiogramma, la visita oculistica, della colonna vertebrale, colloqui con una psicologa, un nutrizionista, un dermatologo. «Il nostro obiettivo non è solo vistarli ha detto ancora il medico ma dare un suggerimenti. Ci siamo posti come un termometro della loro situazione medica, giusto per incoraggiarli a rivolgersi al medico, se hanno dubbi». E l' adolescenza è di certo il momento migliore per accorgersi di particolari patologie o per individuare comportamenti sbagliati, magari alimentari. «In media i ragazzi non svolgono molta attività fisica ha detto poi Nino Giudicelli bevono poco acqua e mangiano poca frutta. Questo va migliorato, l' alimentazione è importante, ci sono comportamenti che possono portare a patologie. In particolare siamo in collegamento con Ferruccio Bonino, ricercatore dell' università di Pisa, che sta studiando il rapporto tra alimentazione e fegato grasso, partendo proprio da più giovani e l' elaborazione dei dati che gli forniremo potrebbe essere utile. In effetti, a fine visite, i medici si riuniranno per fare una statistica e verificare la risposta dei ragazzi. Nel gruppo dei medici ci sono anche Pierluigi Mazzoni Fronti e Sandro Bonomi. I ragazzi, del resto, sono stati molto disponibili all' ascolto, tutti con la cartellina gialla in mano, in attesa delle diverse visite mediche. «Anche se è stato un lavoro impegnativo hanno concluso i medici, lo facciamo volentieri e siamo soddisfatti. I ragazzi devono sapere che, se hanno un dubbio, possono rivolgersi al medico». Monica Leoncini. LEONCINI MONICA 25

28 Pagina 2 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) LA STRATEGIA PIÙ RISORSE PER L' ASSISTENZA. «Investire sul territorio per non ingolfare l' ospedale» IN UNA SANITÀ che prevede ospedali pensati soprattutto per acuti, cioè per la fase emergente della malattia, la mossa complementare sarebbe quella di potenziare l' assistenza sul territorio, demandando all' attività ambulatoriale la cura dei malati cronici, le attività di prevenzione e la gestione della fase post dimissioni. Un piano auspicato dai medici di medicina generale che non trova rispondenza però nel rinnovo delle loro convenzioni. «È in corso il tentativo di assimilare il medico di medicina generale a un dipendente spiega Beppino Montalti, presidente Fimmg in questo modo mettendo a rischio anche il rapporto di collaborazione con gli organismi Asl. Qui in ballo non c' è la difesa di privilegi, tanto meno di natura economica, ma del servizio stesso reso ai cittadini. Noi medici di base siamo convenzionati e abbiamo un orario flessibile: di fatto siamo a disposizione delle famiglie dalle 8 alle 20, non stacchiamo il telefono nemmeno a pranzo. Introdurre controlli e burocrazia nel nostro lavoro vuol dire mettere a rischio questa flessibilità e questa disponibilità. In questo modo saremo costretti a difendere i nostri diritti sindacali. E l' esito potrebbe essere controproducente. A fare le spese per il taglio di piccole indennità, per i nostri servizi domiciliari, saranno i cittadini». Il fine di questa operazione, spiegano i medici, è quello di risparmiare risorse per finanziare le Aft (aggregazioni di medici), che alla fine scontenteranno i cittadini legati alla figura del medico di famiglia. «L' attività dei medici di base porta un risparmio tangibile sui costi del lavoro degli ospedalieri spiegano ancora Montalti e Niccolai (Fimmg) Basta vedere l' incremento degli accessi che si registra in Pronto soccorso nel weekend, quando i nostri ambulatori sono chiusi. Vuol dire che, quando ci siamo, noi alleggeriamo il peso delle richieste che altrimenti ricadrebbe sull' ospedale. Piuttosto, sarebbe bene investire sull' attività diagnostica ambulatoriale, che porterebbe un sicuro risparmio di tempo e denaro». Secondo uno studio del Sant' Anna di Pisa, i nostri servizi territoriali sono quelli che hanno il maggior gradimento da parte dei cittadini. m.v. 26