Osservatorio Nazionale sul credito per le PMI. Report 3 Trimestre 2012

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1 Osservatorio Nazionale sul credito per le PMI Report 3 Trimestre 2012 Novembre 2012

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3 INDICE Struttura dell Osservatorio nazionale sul credito per le PMI... Fonti... Executive Summary... Parte I... Analisi Dinamica... Sintesi 3 trimestre Clima di fiducia... Congiuntura e previsioni... Focus Congiuntura: le imprese manifatturiere... Focus Congiuntura: le imprese dei servizi... Focus Congiuntura: le imprese delle costruzioni... Fabbisogno finanziario... Osservatorio sul credito... Focus: i servizi bancari... Metodo... Appendice Congiuntura... Parte II... Analisi Statica... Nota metodologica e Avvertenze... Analisi Statica: principali evidenze... Variazioni assolute degli stock delle Imprese - Imprese Totali... Variazioni assolute degli stock delle Imprese - Imprese Artigiane... Finanziamenti bancari in essere nel periodo Dicembre 2008 Giugno Depositi Bancari e Risparmio Postale nel periodo Dicembre 2009 Giugno Allegati... Tabelle Provinciali Finanziamenti bancari: Giugno Giugno Tabelle Provinciali Finanziamenti bancari: serie storica Dicembre Dicembre Tabelle Provinciali Depositi: Dicembre Giugno

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5 Struttura dell Osservatorio nazionale sul credito per le PMI Artigiancassa e Rete Imprese Italia hanno siglato il 25 luglio 2012 un Protocollo d intesa biennale per la realizzazione dell Osservatorio nazionale sul credito per le PMI, un documento trimestrale di analisi ed approfondimenti che estende il campo d indagine a tutte le PMI della filiera di Rete Imprese Italia (artigianato, commercio, servizi, turismo) con focus specifici sui Settori Produttivi, sulle Imprese Produttive e sul totale delle Piccole Imprese (Altre Piccole Imprese e Imprese Artigiane). In occasione della sigla dell accordo è stato presentato l Osservatorio relativo al 2 trimestre La cadenza trimestrale permette un continuo aggiornamento delle tendenze e dei fenomeni e rende l Osservatorio uno studio in questo momento unico nel suo genere. L Osservatorio è diviso in due parti: la Parte I (Analisi Dinamica) riporta le tendenze derivanti dalle elaborazioni dei questionari somministrati ad un campione di imprese nel mese di settembre 2012, per la cui realizzazione Artigiancassa si è avvalsa della collaborazione di Format Research, società leader nelle indagini di mercato. Le principali tematiche presenti nella Parte I riguardano: Clima di fiducia; Congiuntura e Previsioni; Fabbisogno finanziario; Osservatorio sul credito; Focus sui servizi bancari; Appendice Congiuntura. la Parte II (Analisi Statica) riporta sia i dati sulle Variazioni assolute degli stock delle imprese totali (comprese quelle del commercio) e di quelle artigiane nel 2 trimestre 2012 raffrontati con i dati del 1 trimestre 2012, sia delle serie storiche di dati aggiornati a giugno 2012 sui Finanziamenti bancari in essere e sui Depositi e sul Risparmio Postale relativi al Totale Sistema con alcuni focus sui Settori Produttivi, sulle Imprese Produttive (con particolare riguardo ai settori riconducibili a Rete Imprese Italia), sul totale delle Piccole Imprese, sulle Altre Piccole Imprese e sulle Imprese Artigiane. A completamento del documento sono state, inoltre, aggiunte tabelle con il dettaglio a livello provinciale dei dati forniti. Fonti Per la realizzazione dell Osservatorio nazionale sul credito per le PMI sono stati utilizzati dati provenienti da: Banca d Italia ABI Borsa Italiana Istat InfoCamere Format *** I dati sono aggiornati alla data del 12 ottobre Ad essi si sono aggiunte le indagini sul campo eseguite da Format Research direttamente sul campione di imprese. Artigiancassa è certificata UNI EN ISO 9001:2008 (ISO 9001:2008) per la Gestione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese e relativi servizi. La riproduzione e/o diffusione parziale o totale delle informazioni contenute nel presente volume è consentita esclusivamente con la citazione completa della fonte: Osservatorio Nazionale sul credito per le PMI Report 3 Trimestre 2012.

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7 Executive Summary I risultati della 2 rilevazione dell Osservatorio nazionale sul credito delle PMI, si riferiscono sia alle attese di cambiamento per il 4 trimestre 2012 (analisi dinamica di tipo qualitativo, derivante dall elaborazione delle interviste telefoniche somministrate con il sistema Cati ad un campione statistico di imprese minori nel mese di settembre), sia al consuntivo riferito al 1 semestre 2012 (analisi statica di tipo quantitativo, riferita al numero di piccole imprese attive, totali ed artigiane, ai finanziamenti e ai depositi bancari in essere, alla raccolta postale, articolate rispetto alle direttrici d indagine geo-settorialidimensionali). Nel complesso, le risultante evidenziano crescenti difficoltà di accesso al credito da parte delle piccole imprese e conseguente diminuita capacità degli operatori di far fronte al loro fabbisogno finanziario. L aumento del peso dei prestiti destinati a garantire l attività ordinaria d impresa a discapito degli investimenti costituisce una delle novità emergenti, causa non secondaria dell accresciuta vulnerabilità dell imprenditoria minore. Clima di fiducia delle imprese Resta negativo nel terzo trimestre del 2012 il clima di fiducia delle microimprese e delle piccole imprese, che non prevedono alcun miglioramento nell economia italiana, rilevando peraltro un ulteriore peggioramento dell andamento della propria azienda nel medesimo periodo. Le criticità rilevate sono inversamente proporzionali al numero di addetti, specie presso le imprese del Mezzogiorno. Segnali di miglioramento, per contro, si hanno nelle regioni del Nord Italia, nel settore delle costruzioni e presso le imprese di dimensioni più grandi (19-50 addetti). I principali indicatori economici rilevati confermano l atteggiamento negativo manifestato dalle imprese: per il 3 trimestre 2012 emerge un leggero deterioramento dei ricavi, un peggioramento dell occupazione e un aumento dei prezzi praticati alle imprese minori dai propri fornitori. Fabbisogno finanziario E peggiorata la capacità degli operatori di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario, ossia sono aumentate le imprese in difficoltà nell effettuare i propri pagamenti. In particolare, le ditte individuali sono quelle che continuano a manifestare le maggiori difficoltà, sebbene anche le altre tipologie d imprese abbiano fatto registrare un significativo deterioramento. Decisamente migliore é la situazione delle imprese del Nord Ovest, come pure è in marcato miglioramento quella delle imprese dell Italia Centrale. Dall analisi settoriale emergono in forte sofferenza le imprese del settore del turismo e quelle manifatturiere, mentre segnali di deciso recupero si osservano nel comparto delle imprese dei servizi e - sebbene su livelli di criticità più marcata - in quello delle costruzioni. In termini di aspettative per il quarto trimestre, marcati peggioramenti si osservano nelle imprese operanti nel settore del turismo e della manifattura, al pari delle imprese del Nord Ovest. Segnali di recupero si osservano per le imprese di più piccole dimensioni, per quelle operanti nei settori dei servizi, del commercio e per quelle presenti nel Nord Est e nel Centro Italia. Accesso al credito In riduzione nel terzo trimestre del 2012, rispetto al trimestre precedente, la percentuale delle piccole imprese che si sono rivolte alle banche per richiedere un fido, un finanziamento o la rinegoziazione di un fido o finanziamento preesistente (15,4% vs. 21,7%). Tale dinamica trova conferma anche per le imprese artigiane (13,1% vs. 19,2%).

8 Inoltre, il 30,0% delle piccole imprese ha ottenuto un ammontare pari o superiore rispetto a quello richiesto, contro il 36,5% del trimestre precedente. Il 13,7% ha ottenuto un ammontare inferiore rispetto a quello richiesto, contro il precedente 25,3%. Il 22,1% (rispetto al precedente 11,1%) ha visto rifiutata la propria domanda di credito. Dopo diversi trimestri inizia anche a ridursi la cosiddetta area di irrigidimento (credit crunch), costituita dalla somma delle imprese che si sono viste accordare un credito inferiore, rispetto a quello richiesto, e da quelle alle quali il credito è stato rifiutato. Nel 3 trimestre 2012 l area del credit crunch ha interessato il 35,8% delle piccole imprese, contro il 36,4% del 2 trimestre. Tale area, confermando le aspettative, risulta amplificata nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno. La cosiddetta area di stabilità, costituita dalle imprese che hanno visto accogliere la propria domanda di credito secondo un ammontare pari o superiore alla richiesta, connota le regioni del Nord (in particolare quelle Nord Ovest), con un multiplo di cinque rispetto alla media del Centro-Sud-Isole. In termini di finalità della richiesta del finanziamento, si osserva una generalizzata crescita per esigenze di liquidità e cassa, da un lato, e di ristrutturazione del debito, dall altro, a scapito delle esigenze di investimento. Gli interventi creditizi sono pertanto finalizzati principalmente a consentire la semplice e ordinaria gestione delle attività. Cresce il numero delle imprese registrate Nel 2 trimestre 2012 si è assistito ad un aumento del numero delle imprese registrate (risultato rilevante perché segue ad un periodo di contrazione del numero), incremento quasi totalmente appannaggio delle imprese riconducibili alla filiera di Rete Impresa Italia. Oltre il 50% dell incremento imprenditoriale è stato fatto registrare dai settori del commercio e dei servizi di alloggio e ristorazione. I due terzi degli incrementi hanno interessato le regioni del Centro Nord (con incrementi significativi nel Lazio, Toscana ed Emilia Romagna). Gli aumenti più significativi nel Mezzogiorno, sono stati registrati in Puglia e Sicilia. Diminuiscono i finanziamenti in essere Al 30 giugno 2012, i prestiti bancari ai settori produttivi domestici erano pari a milioni di euro, in diminuzione del 2,5% su base annua ( milioni di euro), con una leggera crescita del peso dei prestiti a medio/lungo termine a discapito di quelli a breve termine. Il 14,9% dei suddetti prestiti bancari è in favore delle imprese del Commercio (Sezione ATECO G) ed il 6,1% a quelle del Turismo (Sezioni ATECO I-N). Aggiungendo a tali percentuali la quota delle Imprese Artigiane che non rientrano nelle Sezioni ATECO già considerate, pari al 4,1%, si raggiunge il 25,1%, rappresentativo della quota complessiva dei prestiti bancari a favore delle imprese riconducibili a Rete Imprese Italia, pari a circa la metà del contributo che tali imprese apportano al Valore Aggiunto ed all Occupazione! Dall analisi dinamica comparata delle statistiche ufficiali al 31 luglio 2012, elaborata a cura di Rete Imprese Italia su dati Bastra News della Banca d Italia, emerge che soltanto le imprese medio-grandi riconducibili a Rete Imprese Italia registrano una riduzione dei prestiti più contenuta rispetto alla media complessiva, mentre le Quasi Società Artigiane risultano quelle più penalizzate dal credit crunch in atto. Dinamica comparata su base annua (CAGR%) dei Prestiti Bancari alle Imprese per dimensione al 31/7/2012 TOTALI Artigianato Commercio e Turismo Rete Imprese Italia MICRO-IMPRESE NF FINO A 5 ADDETTI -1,7-4,4-1,7-2,9 QUASI SOCIETA' NON FINANZIARIE -3,1-5,3-2,1-3,5 ALTRE IMPRESE (MEDIO-GRANDI) -1,9 n.a. -1,5-1,5 TOTALE IMPRESE -2,0-4,9-1,7-2,3 FONTE: Flussi di Ritorno delle Segnalazioni di Vigilanza (BASTRA New)

9 *** Alcune considerazioni generali emergono in modo piuttosto evidente. A soffrire gli effetti della crisi che da ormai oltre quattro anni ha colpito l economia mondiale e quella del nostro paese sono, tra gli altri, alcuni dei settori che al contrario dovrebbero, o potrebbero, rappresentare una delle leve fondamentali del Sistema Italia: si pensi soltanto al ruolo del turismo, oppure a quello del terziario avanzato o delle imprese manifatturiere, impegnate nelle produzioni di qualità ed alta gamma. Il rischio è quello di vedere ridurre la presenza di imprese in settori ad alta creatività e/o tradizione. Tale fatto non può non destare allarme tenuto conto del ruolo trainante che certi settori economici hanno nei confronti dell intero tessuto delle imprese. Desta allarme anche l aumento delle richieste di credito da parte delle imprese al sistema delle banche, per esigenze non di investimento, quanto piuttosto di liquidità e cassa. Questo vale ancora di più per le microimprese che hanno inoltre bisogno di affiancare al credito anche altre forme di intervento che possono consistere nel migliorare le modalità di contrasto dell evasione fiscale, l adozione dell Iva per cassa, la riduzione dell Irap, la defiscalizzazione degli utili reinvestiti in azienda, la lotta all abusivismo e al sommerso e il rispetto delle scadenze di pagamento. La riduzione degli investimenti, con il conseguente calo delle richieste di finanziamento, è certamente uno dei modi attraverso i quali si manifesta il calo della fiducia degli operatori economici. Ci si chiede quanto ancora il nostro sistema delle imprese, ed a seguire il sistema del credito, potranno continuare a dialogare ed a coordinarsi tra di loro in assenza da una parte di politiche di investimento, ovvero di politiche improntate alla crescita, e dall altra di una politica dell offerta di credito che tenga conto di una domanda di credito molto diversa rispetto al passato. Le banche si attengono strettamente alle loro regole dimostrando di non saper sempre leggere il progetto e quindi di non saper giudicare e selezionare l impresa richiedente. Una maggiore conoscenza ed una maggiore consuetudine da parte delle imprese rispetto ai meccanismi che portano le banche all erogazione del credito, del sistema delle agevolazioni e del sistema dei confidi potrebbero probabilmente contribuire a migliorare e ad aumentare l erogazione del credito da parte delle banche. Così come del resto una rinnovata attenzione ad una domanda di credito differente rispetto al passato, che chiede il credito più per esigenze di liquidità e meno per esigenze legate ad investimenti, potrebbe contribuire sul fronte dell offerta a performare il ruolo dell offerta di credito, ovvero delle banche. Del tutto evidente sotto questo profilo è il nesso fondamentale costituito dalla struttura intermedia dei Confidi, strumento ormai del tutto integrato nei processi di sviluppo dei territori e di soluzione agli effetti della crisi. E perciò auspicabile valorizzare ulteriormente il ruolo di queste strutture di garanzia potenziandone il patrimonio e favorendo la semplificazione dell attuale filiera della garanzia nel rispetto delle differenze territoriali che caratterizzano il nostro paese. Appare più corretto in questo momento parlare di capacità di sopravvivenza delle piccole imprese piuttosto che di propensione alla crescita, che risulta fortemente sotto stress ormai in tutti i comparti produttivi. Permettere alle aziende di ridotte dimensioni di invertire il ciclo negativo degli investimenti con strumenti ad hoc, allentare gli effetti del credit crunch attraverso una più mirata politica del credito da parte delle banche, sostenere con più vigore la formazione di reti di imprese, sostenere il ruolo dei confidi e attenuare il peso fiscale continuano ad essere i punti fermi di una auspicabile agenda politica attraverso cui sia possibile rimettere al centro dell attenzione la parte più cospicua ma anche meno ascoltata del sistema produttivo del paese.

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11 Parte I Analisi Dinamica Sintesi 3 trimestre 2012 Fiducia delle imprese Rimane stabile il giudizio negativo da parte delle microimprese e delle piccole imprese (nel seguito per semplicità sono identificate come piccole imprese ) sull andamento dell economia italiana, con le imprese artigiane che evidenziano una sofferenza superiore, ma una dinamica meno critica di quelle non artigiane. Un miglioramento è atteso per l ultimo trimestre dell anno, soprattutto per le imprese artigiane. Il miglioramento è atteso soprattutto dalle imprese che operano nel settore dei servizi alle imprese, del commercio, nel Nord e in quelle di maggiori dimensioni; segnali negativi sono attesi dalle imprese manifatturiere e, soprattutto, del turismo. Anche il giudizio degli imprenditori delle piccole imprese circa l andamento della propria impresa subisce nel terzo trimestre un ulteriore deterioramento. Tale situazione non trova però conferma nelle aspettative di fine anno. Le maggiori criticità si rilevano per le imprese con 1 addetto e, soprattutto, per quelle del Mezzogiorno, in quest ultimo caso anche in forte deterioramento. Segnali di deciso miglioramento, per contro, si hanno in tutto il Nord, nel settore delle costruzioni e nelle imprese tra addetti, queste ultime ora più in linea con le imprese di dimensioni maggiori. Nella prospettiva dell ultima parte dell anno sono attesi generalizzati segnali di miglioramento, salvo che per le imprese del settore del turismo e quelle di dimensioni maggiori, sebbene queste ultime continuino a denotare un livello di fiducia attesa tra i più virtuosi in assoluto. Congiuntura Si deteriora lievemente il giudizio relativo all andamento dei ricavi da parte delle piccole imprese, con quelle artigiane lievemente più stabili. Segnali di miglioramento sono attesi per la parte finale dell anno. Critiche le ditte individuali, le imprese dei servizi alle persone e quelle del Mezzogiorno; in miglioramento il settore delle costruzioni e il Nord Ovest, laddove quelle del turismo, pur su livelli superiori alla media, evidenziano una marcata flessione. In prospettiva il miglioramento dei ricavi appare generalizzato, salvo che per le imprese del turismo, del commercio e dei servizi in genere, oltre che nel Mezzogiorno. Si deteriora ulteriormente il giudizio sull andamento dell occupazione nelle piccole imprese, sebbene le sole artigiane riflettano segnali più confortanti. Purtroppo le attese dell ultimo trimestre appaiono negative. In particolare, le imprese di maggiori dimensione e del Mezzogiorno e, nelle attese, del turismo, riflettono situazioni più critiche al contrario di quelle dei servizi alle persone e, in generale, di quelle nel Nord Est. Il sostanziale peggioramento del giudizio relativo ai prezzi praticati dai fornitori per le piccole imprese, con le imprese artigiane in forte difficoltà, diviene generalizzato e di entità significativa nelle attese del quarto trimestre.

12 In miglioramento, invece, il giudizio degli imprenditori sulla situazione relativa al ritardo nei pagamenti da parte dei clienti per le piccole imprese, al contrario delle imprese artigiane. Pressoché del tutto negative le aspettative dell ultima parte dell anno. Fabbisogno finanziario Peggiora ulteriormente la capacità di tutte le piccole imprese di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario nel terzo trimestre dell anno, artigiane comprese. In miglioramento, sebbene non generalizzato, la situazione attesa nel quarto trimestre. In particolare, le ditte individuali continuano a manifestare maggiori difficoltà nel trimestre nel fare fronte ai propri impegni finanziari, sebbene tutte le altre imprese abbiano registrato dinamiche di deterioramento molto più accentuate. Decisamente migliore appare la situazione delle imprese del Nord Ovest, e in marcato miglioramento quelle del Centro. Appaiono in forte sofferenza le imprese del settore del turismo e quelle manifatturiere, mentre segnali di deciso recupero si osservano nel comparto delle imprese dei servizi alle imprese e, sebbene su livelli di criticità più marcata, in quello delle costruzioni. In termini di aspettative per il quarto trimestre, marcati peggioramenti si osservano nelle imprese di dimensione maggiore in quelle operanti nel settore del turismo, della manifattura, al pari delle imprese del Nord Ovest. Segnali di recupero si osservano per le imprese di più piccole dimensioni, per quelle operanti nei settori dei servizi, del commercio e per quelle presenti nel Nord Est, nel Centro e nel Mezzogiorno. Domanda / Offerta di credito In riduzione decisa nel terzo trimestre la percentuale delle piccole imprese che si sono rivolte alle banche per chiedere un fido, un finanziamento, o la rinegoziazione di un fido, o di un finanziamento, esistente. Tale dinamica trova conferma anche per le imprese artigiane. Dopo il percorso di riduzione già registrato dalle imprese artigiane, anche per tutte le piccole imprese ha iniziato a ridursi la cosiddetta area di irrigidimento (percentuale di imprese che si sono viste accordare un credito inferiore rispetto a quello richiesto o che non se lo sono viste accordare affatto). Tale caratteristica connota maggiormente le regioni del Centro e del Mezzogiorno. In termini di finalità della richiesta del finanziamento, si osserva una generalizzata crescita per esigenze di liquidità e cassa, da un lato, e ristrutturazione del debito, dall altro, a scapito di esigenze di investimento. Migliora ulteriormente il giudizio relativo all andamento del costo del credito (tassi di interesse) da parte delle piccole imprese al contrario di quelle artigiane. Con riferimento, invece, al costo delle cosiddette altre condizioni applicate ai finanziamenti, a fronte di segnali positivi per la totalità delle piccole imprese, si attenuano i segnali negativi per la sola componente artigiana. Tale caratterizzazione appare più intensa al decrescere della dimensione di impresa, per le imprese dei servizi e tanto più spostandosi verso le regioni settentrionali. Critiche le imprese del turismo, delle costruzioni (con riferimento ai tassi di interesse) e del commercio (con riferimento alle altre condizioni ). Migliora il giudizio degli imprenditori per quanto concerne la durata del credito da parte delle piccole imprese al contrario della sola componente di imprese artigiane. Tale caratterizzazione trova conferma anche per le garanzie richieste dalle banche a copertura dei finanziamenti concessi. Le imprese dei servizi risultano le più virtuose, sebbene con specifiche caratterizzazioni: quelle dei servizi alle imprese soprattutto in termini di garanzie richieste, e quelle dei servizi alle persone con particolare riferimento alla durata temporale. Significativo il deterioramento per le imprese del turismo in termini di garanzie richieste. Peggiora, infine, il giudizio sul costo dei servizi bancari nel loro complesso da parte delle delle piccole imprese ed in particolar modo per quelle artigiane. Tale caratterizzazione continua ad essere più marcata al decrescere della dimensione di impresa e tanto più spostandosi verso le regioni settentrionali. In particolare, le imprese dei servizi alle imprese riescono a ottenere benefici significativi, laddove quelle delle manifattura e del turismo livelli di criticità e dinamiche di deterioramento marcate.

13 Clima di fiducia Andamento dell economia italiana Rimane sostanzialmente stabile il giudizio negativo da parte delle piccole imprese sull andamento dell economia italiana (-71,7 da -71,1 del secondo trimestre). In tale contesto, sebbene le imprese artigiane continuino ad evidenziare una sofferenza superiore (-72,2 da -71,8 del secondo trimestre), la minore riduzione di fiducia che si registra su tale comparto (-0,6% rispetto a -0,8% delle PMI) denota una dinamica proporzionalmente meno virtuosa per le imprese non artigiane. Tale situazione, tuttavia, migliora sulla base delle prospettive per il prossimo trimestre che vede attese di ripresa generalizzata; in tale prospettive, le imprese artigiane (-29,5 da -32,7 del secondo trimestre) appaiono meno pessimiste della totalità di piccole imprese (-30,4 da -35,0 del secondo trimestre), sebbene il gap con queste ultime si sia ridotto. 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0-20,0-40,0-60,0-80,0 Artigiane PMI congiuntura 2012 III trimestre previsione 2012 IV trimestre (saldi delle opinioni degli imprenditori) (saldi delle opinioni degli imprenditori) 100,0 80,0 Artigiane PMI 60,0-72,2-71,7 40,0-29,5-30,4 20,0 0,0-20,0-40,0-60,0-80,0-100,0 IV I II III IV I PMI -64,0-63,4-71,1-71,7 migliore 2,0 0,4 0,9 2,1 uguale 32,1 35,9 27,2 24,1 peggiore 65,9 63,8 72,0 73,8 ARTIGIANE -65,7-65,6-71,8-72,2 migliore 2,3 0,1 1,3 2,4 uguale 29,8 34,2 25,7 23,0 peggiore 67,9 65,7 73,1 74,6-100,0 IV I II III IV I PMI -23,4-29,7-35,0-30,4 migliore 4,1 5,2 2,3 6,3 uguale 68,4 60,0 60,4 57,1 peggiore 27,5 34,8 37,3 36,6 ARTIGIANE -24,8-31,8-32,7-29,5 migliore 4,4 2,9 3,1 5,9 uguale 66,4 62,5 61,2 58,7 peggiore 29,2 34,6 35,8 35,4 Base campione: 1948 casi (di cui 459 imprese artigiane). I saldi sono restituiti dalla differenza tra la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore positivo e la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore negativo. Gli indicatori variano tra +100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di miglioramento) e -100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di peggioramento). Testo originale delle domande. Attuale: A suo giudizio la situazione economica generale dell Italia, a prescindere dalla situazione della Sua impresa e del suo settore, negli ultimi tre mesi, rispetto ai tre mesi precedenti, è? Migliorata, Rimasta invariata, Peggiorata. Prospettica: Ritiene che la situazione economica generale dell Italia, a prescindere dalla situazione della Sua impresa e del suo settore, nei prossimi tre mesi, rispetto al trimestre attuale? Migliorerà, Resterà invariata, Peggiorerà. In rosso i dati relativi al terzo trimestre; in blu le intensità di variazione dei saldi rispetto al trimestre precedente.

14 analisi per dimensione, per settore, per territorio Il giudizio negativo sull andamento dell economia italiana nel terzo trimestre prevale presso le imprese con un addetto, presso le imprese del settore del commercio, del turismo e, soprattutto, presso quelle che operano nelle regioni del Mezzogiorno. In forte peggioramento, rispetto al trimestre precedente le imprese che operano nei settori del turismo e della manifattura, al contrario di quelle che operano in quello dei servizi alle imprese che evidenzia un sensibile miglioramento. Si mette in evidenza che in prospettiva, ossia per i mesi di ottobre, novembre e dicembre, il miglioramento dell andamento economico del paese è atteso con maggiore forza dalle imprese che operano nel settore dei servizi alle imprese e, seppure con un grado di intensità minore, del commercio, queste ultime pressoché in linea con quelle operative nelle regioni del Nord Ovest e del Nord Est e con quelle di dimensioni maggiori. Per contro, un forte peggioramento è atteso dalle imprese che operano nel turismo e, sebbene con un intensità più attenuata, in quelle manifatturiere. 1. A suo giudizio la situazione economica generale dell I talia, a prescindere dalla situazione della Sua impresa e del suo settore, negli ultimi tre mesi, rispetto ai tre mesi precedenti, è? Addetti Settore Territorio 12 I I I PMI Manifattura Costruzioni Commercio Turismo Servizi I mprese Servizi Persone Nord Ovest Nord Est Centro Sud e I sole Migliorata 2,1 2,2 2,2 2,3 1,1 1,3 1,2 3,4 1,9 0,0 2,4 2,6 1,5 2,1 2,6 2,4 Rimasta invariata 24,1 17,3 30,8 29,3 42,2 42,4 26,7 25,8 19,3 23,3 31,9 22,5 32,1 32,3 26,4 7,8 Peggiorata 73,8 80,5 67,0 68,4 56,7 56,3 72,1 70,8 78,8 76,6 65,7 74,8 66,4 65,6 71,0 89,8 Totale ,7-78,4-64,9-66,1-55,7-55,0-70,9-67,4-76,9-76,6-63,3-72,2-64,9-63,6-68,5-87,4 TRI MESTRE PRECEDENTE -71,1-76,1-66,6-60,5-62,1-59,4-60,3-66,3-77,3-55,7-77,7-72,9-63,8-66,4-72,8-81,1 var. % vs. TRI M. PREC. -0,8% -2,9% 2,7% -9,2% 10,3% 7,5% -17,6% -1,6% 0,6% -37,5% 18,5% 1,0% -1,8% 4,2% 6,0% -7,8% 2. Ritiene che la situazione economica generale dell I talia, a prescindere dalla situazione della Sua impresa e del suo settore, nei prossimi tre mesi, rispetto al trimestre attuale? Addetti Settore Territorio 12 I I I PMI Manifattura Costruzioni Commercio Turismo Servizi I mprese Servizi Persone Nord Ovest Nord Est Centro Sud e I sole Migliorerà 6,3 6,0 6,6 6,6 5,5 8,8 6,1 6,9 6,1 9,4 5,3 5,4 8,0 6,8 4,7 5,6 Resterà invariata 57,1 56,3 57,6 57,7 63,0 57,7 53,3 51,5 58,8 44,9 68,5 57,0 61,5 58,3 55,6 52,0 Peggiorerà 36,6 37,7 35,8 35,7 31,5 33,5 40,6 41,6 35,1 45,7 26,2 37,6 30,5 34,9 39,8 42,5 Totale ,4-31,7-29,2-29,2-26,0-24,7-34,6-34,7-29,0-36,3-20,8-32,2-22,6-28,1-35,1-36,9 TRI MESTRE PRECEDENTE -35,0-36,8-34,6-27,0-29,8-24,6-25,6-31,8-41,9-8,6-42,1-37,1-31,7-37,0-36,1-35,8 var. % vs. TRI M. PREC. 13,1% 13,8% 15,3% -8,0% 12,6% -0,6% -35,0% -9,0% 30,8% -323,0% 50,5% 13,1% 28,9% 23,9% 2,9% -2,8% Base campione: 1948 casi (di cui 459 imprese artigiane). I saldi sono restituiti dalla differenza tra la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore positivo e la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore negativo. Gli indicatori variano tra +100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di miglioramento) e -100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di peggioramento). Testo originale delle domande. Attuale: A suo giudizio la situazione economica generale dell Italia, a prescindere dalla situazione della Sua impresa e del suo settore, negli ultimi tre mesi, rispetto ai tre mesi precedenti, è? Migliorata, Rimasta invariata, Peggiorata. Prospettica: Ritiene che la situazione economica generale dell Italia, a prescindere dalla situazione della Sua impresa e del suo settore, nei prossimi tre mesi, rispetto al trimestre attuale? Migliorerà, Resterà invariata, Peggiorerà. In verde i valori più favorevoli (saldi) e positivi (dinamiche), in rosso quelli più sfavorevoli (saldi) e negativi (dinamiche).

15 Andamento delle imprese Si deteriora ulteriormente il giudizio degli imprenditori delle piccole imprese circa l andamento della propria impresa (-46,2 da -44,4 del secondo trimestre). In tale contesto, le imprese artigiane oltre ad evidenziare una sofferenza maggiore (-50,0 da -47,1 del secondo trimestre), risentono in misura lievemente superiore del calo di fiducia che caratterizza l intero comparto delle piccole imprese (-6,2% rispetto a -4,1%), ciò che denota un deterioramento proporzionalmente meno accentuato per le imprese non artigiane. Tale dinamica relativa non trova però conferma spostandosi sull orizzonte della situazione prospettica attesa; le imprese artigiane, infatti, evidenziano un più marcato recupero di fiducia, tale da farle attestare ad un livello (-9,2 da -19,7 del secondo trimestre) migliore rispetto a quello riferito alla totalità delle piccole imprese (-11,6 da -18,6 del secondo trimestre). 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0-20,0-40,0-60,0-80,0 Artigiane PMI congiuntura 2012 III trimestre previsione 2012 IV trimestre (saldi delle opinioni degli imprenditori) (saldi delle opinioni degli imprenditori) 100,0 80,0 Artigiane PMI 60,0-50,0-46,2 40,0-9,2-11,6 20,0 0,0-20,0-40,0-60,0-80,0-100,0 IV I II III IV I PMI -37,0-31,3-44,4-46,2 migliore 4,4 6,4 5,3 4,9 uguale 54,2 56,0 44,9 44,0 peggiore 41,4 37,6 49,7 51,1 ARTIGIANE -34,6-42,7-47,1-50,0 migliore 3,4 1,4 6,4 4,0 uguale 58,6 54,5 40,2 42,0 peggiore 38,0 44,1 53,4 54,0-100,0 IV I II III IV I PMI -6,6-6,4-18,6-11,6 migliore 8,0 16,3 7,7 12,0 uguale 77,3 61,1 66,0 64,5 peggiore 14,7 22,6 26,3 23,6 ARTIGIANE -8,0-20,8-19,7-9,2 migliore 7,2 14,0 8,0 14,6 uguale 77,5 51,2 64,2 61,6 peggiore 15,3 34,8 27,8 23,8 Base campione: 1948 casi (di cui 459 imprese artigiane). I saldi sono restituiti dalla differenza tra la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore positivo e la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore negativo. Gli indicatori variano tra +100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di miglioramento) e -100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di peggioramento). Testo originale delle domande. Attuale: Come giudica l andamento economico generale della Sua impresa negli ultimi tre mesi, rispetto ai tre mesi precedenti? Migliorato, Rimasto invariato, Peggiorato. Prospettica: Ritiene che l andamento economico generale della Sua impresa nei prossimi tre mesi? Migliorerà, Resterà invariato, Peggiorerà. In rosso i dati relativi al terzo trimestre; in blu le intensità di variazione dei saldi rispetto al trimestre precedente.

16 analisi per dimensione, per settore, per territorio Il giudizio degli imprenditori della totalità delle piccole imprese circa l andamento della propria impresa, fortemente negativo e in lieve peggioramento rispetto al trimestre precedente, appare ancor più marcatamente negativo per le imprese con un addetto e, soprattutto, per quelle del Mezzogiorno, in quest ultimo caso anche in forte deterioramento. Segnali di deciso miglioramento, per contro, si hanno in tutto il Nord (soprattutto nel Nord Ovest), nel settore delle costruzioni e nelle imprese tra addetti, queste ultime ora più in linea con le imprese di dimensioni maggiori. Si mette in evidenza che in prospettiva è atteso un generalizzato netto miglioramento circa l andamento della propria impresa, in particolare per quelle dei settori dei servizi alle persone, del commercio, delle costruzioni, dei servizi alle imprese e per quelle localizzate nel Nord Ovest; in fortissima controtendenza le imprese del settore del turismo e quelle di dimensioni maggiori, sebbene queste ultime continuino a denotare un livello di fiducia attesa tra i più virtuosi in assoluto. 3. Come giudica l andamento economico generale della Sua impresa negli ultimi tre mesi, rispetto ai tre mesi precedenti? Addetti Settore Territorio 12 II I PMI Manifattura Costruzioni Commercio Turismo Servizi I mprese Servizi Persone Nord Ovest Nord Est Centro Sud e I sole Migliorato 4,9 4,0 7,6 9,4 9,8 11,2 8,1 6,0 5,7 15,3 3,7 1,6 7,4 8,7 4,0 3,5 Rimasto invariato 44,0 40,9 49,5 47,0 53,3 56,0 43,5 56,2 38,9 38,6 47,6 47,6 58,8 53,8 45,8 23,2 Peggiorato 51,1 55,1 42,9 43,7 36,9 32,7 48,3 37,8 55,5 46,1 48,7 50,8 33,8 37,5 50,2 73,2 Totale ,2-51,2-35,3-34,3-27,1-21,5-40,2-31,8-49,8-30,9-45,0-49,3-26,4-28,7-46,2-69,7 TRIMESTRE PRECEDENTE -44,4-49,0-39,5-39,0-39,3-23,5-38,9-47,9-44,9-32,3-49,4-44,7-40,7-35,9-48,4-51,6 var. % vs. TRI M. PREC. -4,1% -4,3% 10,8% 12,1% 31,1% 8,5% -3,5% 33,6% -11,0% 4,4% 8,9% -10,2% 35,2% 20,0% 4,5% -35,0% 4. Ritiene che l andamento economico generale della Sua impresa nei prossimi tre mesi? Addetti Settore Territorio 12 II I PMI Manifattura Costruzioni Commercio Turismo Servizi I mprese Servizi Persone Nord Ovest Nord Est Centro Sud e I sole Migliorerà 12,0 10,4 11,1 12,5 14,2 13,2 11,4 11,8 15,3 8,1 11,4 7,4 15,1 11,6 12,2 7,7 Resterà invariata 64,5 63,7 64,5 64,5 62,8 66,6 63,6 69,8 60,0 44,6 67,4 77,3 66,0 67,3 58,7 67,1 Peggiorerà 23,6 25,9 24,4 23,0 23,0 20,2 25,0 18,4 24,7 47,3 21,2 15,4 18,8 21,1 29,1 25,2 Totale ,6-15,5-13,3-10,5-8,8-7,0-13,6-6,6-9,4-39,2-9,8-8,0-3,7-9,5-16,9-17,5 TRIMESTRE PRECEDENTE -18,6-22,1-15,9-10,2-11,5-5,6-10,6-14,3-24,5 8,3-22,6-27,3-14,7-15,3-21,9-22,5 var. % vs. TRI M. PREC. 37,5% 29,6% 16,1% -2,4% 23,6% -24,0% -27,9% 54,1% 61,4% -570,5% 56,5% 70,7% 74,9% 38,0% 22,7% 22,2% Base campione:1948 casi (di cui 459 imprese artigiane). I saldi sono restituiti dalla differenza tra la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore positivo e la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore negativo. Gli indicatori variano tra +100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di miglioramento) e -100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di peggioramento). Testo originale delle domande. Attuale: Come giudica l andamento economico generale della Sua impresa negli ultimi tre mesi, rispetto ai tre mesi precedenti? Migliorato, Rimasto invariato, Peggiorato. Prospettica: Ritiene che l andamento economico generale della Sua impresa nei prossimi tre mesi? Migliorerà, Resterà invariato, Peggiorerà. In verde i valori più favorevoli (saldi) e positivi (dinamiche), in rosso quelli più sfavorevoli (saldi) e negativi (dinamiche).

17 Congiuntura e previsioni Andamento dei ricavi Si deteriora ulteriormente, sebbene con un intensità minore rispetto al trimestre precedente, il giudizio relativo all andamento dei ricavi da parte delle piccole imprese (-45,7 da -44,0 del secondo trimestre). In tale contesto, le imprese artigiane pur evidenziando maggiori criticità (-49,6 da -48,9 del secondo trimestre) registrano sostanziale stabilità rispetto all intero comparto delle piccole imprese (-1,5% rispetto a -3,8%). Tale dinamica trova attenuazione sulla base della situazione attesa per l ultimo trimestre dell anno; seppur in un contesto di andamento dei ricavi negativo, sia le imprese artigiane (-25,8 da -29,8 del secondo trimestre), sia la totalità di microimprese e piccole imprese (-20,2 da -24,1 del secondo trimestre), evidenziano un attesa di miglioramento. 100,0 80,0 60,0 40,0 Artigiane PMI congiuntura 2012 III trimestre (saldi delle opinioni degli imprenditori) -45,7-49,6 100,0 80,0 60,0 40,0 Artigiane PMI previsione 2012 IV trimestre (saldi delle opinioni degli imprenditori) -20,2-25,8 20,0 20,0 0,0 0,0-20,0-20,0-40,0-40,0-60,0-60,0-80,0-80,0-100,0 IV I II III IV I PMI -34,3-33,4-44,0-45,7 superiore 3,9 3,9 5,0 6,0 invariato 58,0 58,8 46,0 42,3 inferiore 38,1 37,3 49,0 51,7 ARTIGIANE -30,5-28,3-48,9-49,6 superiore 2,8 3,7 6,3 5,4 invariato 63,9 64,2 38,6 39,6 inferiore 33,3 32,0 55,1 55,0-100,0 IV I II III IV I PMI -5,3-22,8-24,1-20,2 superiore 6,1 11,2 8,0 7,9 invariato 82,6 54,8 59,9 63,9 inferiore 11,4 34,0 32,1 28,1 ARTIGIANE -4,5-32,2-29,8-25,8 superiore 4,8 9,8 7,6 6,7 invariato 85,9 48,2 54,9 60,8 inferiore 9,3 42,0 37,5 32,5 Base campione: 1948 casi (di cui 459 imprese artigiane). I saldi sono restituiti dalla differenza tra la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore positivo e la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore negativo. Gli indicatori variano tra +100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di miglioramento) e -100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di peggioramento). Testo originale delle domande. Attuale: Tenuto conto dei fattori stagionali, nel trimestre considerato, i ricavi della Sua impresa rispetto al trimestre precedente sono? Aumentati, Restati invariati, Diminuiti. Prospettica: Tenuto conto dei fattori stagionali, nel prossimo trimestre, prevede che i ricavi della Sua impresa? Aumenteranno, Resteranno invariati, Diminuiranno. In rosso i dati relativi al terzo trimestre; in blu le intensità di variazione dei saldi rispetto al trimestre precedente.

18 analisi per dimensione, per settore, per territorio Le imprese che più delle altre denunciano una situazione negativa con riferimento ai ricavi sono le ditte individuali, le imprese dei servizi alle persone, dei commercio e della manifattura e, con intensità maggiore, quelle localizzate nelle regioni del Mezzogiorno; in deciso miglioramento le imprese che operano nelle costruzioni e nel Nord Ovest, laddove quelle del turismo, sebbene a livelli migliori della media, evidenziano una marcata flessione. In prospettiva il miglioramento dei ricavi viene segnalato dalle imprese con più di un addetto, dalle imprese operative nei settori delle costruzioni e della manifattura, e dalle imprese localizzate nelle regioni del Nord e del Centro. In marcato peggioramento l andamento dei ricavi atteso dalle imprese del turismo, del commercio e dei servizi in genere, oltre che l intero comparto del Mezzogiorno. 5. Tenuto conto dei fattori stagionali, nel trimestre considerato, i ricavi della Sua impresa rispetto al trimestre precedente sono? Addetti Settore Territorio 12 I I I PMI Manifattura Costruzioni Commercio Turismo Servizi I mprese Servizi Persone Nord Ovest Nord Est Centro Sud e I sole Aumentati 6,0 5,4 7,0 8,4 10,3 13,3 8,3 5,8 7,5 12,7 4,3 1,9 6,7 8,8 3,9 6,4 Restati invariati 42,3 39,8 45,0 43,2 47,5 51,5 41,6 52,7 35,4 38,3 49,5 40,5 54,1 48,8 40,1 26,7 Diminuiti 51,7 54,8 48,0 48,4 42,2 35,2 50,1 41,5 57,1 48,9 46,2 57,6 39,2 42,5 56,0 67,0 Totale ,7-49,4-40,9-39,9-31,9-21,8-41,9-35,6-49,6-36,2-41,8-55,7-32,5-33,7-52,1-60,6 TRI MESTRE PRECEDENTE -44,0-49,3-40,1-37,4-26,7-16,0-36,4-49,7-46,5-25,7-48,1-43,6-45,0-39,4-41,1-48,8 var. % vs. TRI M. PREC. -3,8% -0,2% -1,9% -6,8% -19,8% -36,1% -14,9% 28,3% -6,7% -41,2% 13,1% -27,8% 27,8% 14,5% -26,7% -24,2% 9. Tenuto conto dei fattori stagionali, nel prossimo trimestre, prevede che i ricavi della Sua impresa? Addetti Settore Territorio 12 I I I PMI Manifattura Costruzioni Commercio Turismo Servizi I mprese Servizi Persone Nord Ovest Nord Est Centro Sud e I sole Aumenteranno 7,9 7,1 8,4 8,3 11,7 13,6 9,9 10,5 8,2 1,8 8,9 4,3 11,3 11,0 3,7 5,3 Resteranno invariati 63,9 60,1 68,4 69,1 68,2 67,5 62,9 69,6 53,5 61,0 69,9 78,1 71,6 63,6 66,5 54,3 Diminuiranno 28,1 32,9 23,1 22,6 20,1 18,9 27,2 19,9 38,3 37,2 21,2 17,6 17,1 25,4 29,8 40,4 Totale ,2-25,8-14,7-14,3-8,3-5,2-17,3-9,3-30,0-35,4-12,3-13,2-5,8-14,4-26,0-35,1 TRI MESTRE PRECEDENTE -24,1-27,5-25,2-21,1-19,5-10,4-47,2-54,5-19,4 13,1-11,9-10,4-8,9-28,7-31,8-30,3 var. % vs. TRI M. PREC. 16,1% 6,3% 41,6% 32,3% 57,1% 49,5% 63,4% 82,9% -54,8% -370,4% -3,2% -27,1% 34,4% 49,8% 18,2% -16,1% Base campione: 1948 casi (di cui 459 imprese artigiane). I saldi sono restituiti dalla differenza tra la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore positivo e la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore negativo. Gli indicatori variano tra +100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di miglioramento) e -100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di peggioramento). Testo originale delle domande. Attuale: Tenuto conto dei fattori stagionali, nel trimestre considerato, i ricavi della Sua impresa rispetto al trimestre precedente sono? Aumentati, Restati invariati, Diminuiti. Prospettica: Tenuto conto dei fattori stagionali, nel prossimo trimestre, prevede che i ricavi della Sua impresa? Aumenteranno, Resteranno invariati, Diminuiranno. In verde i valori più favorevoli (saldi) e positivi (dinamiche), in rosso quelli più sfavorevoli (saldi) e negativi (dinamiche).

19 Andamento dell occupazione Si deteriora ulteriormente, sebbene con un intensità fortemente ridotta, il giudizio sull andamento dell occupazione nelle piccole imprese (-20,8 da -17,2 del secondo trimestre). In tale contesto, le imprese artigiane oltre ad evidenziare un livello di criticità inferiore (-13,5 da -16,2 del secondo trimestre) riflettono, al contrario, una dinamica di miglioramento (+16,7% rispetto a -21,2%). Quanto alle attese per l ultimo trimestre dell anno, le imprese artigiane si attendono un peggioramento (- 8,2 da -6,1 del secondo trimestre), laddove la totalità delle piccole imprese, pur attestandosi su un livello di criticità lievemente superiore, riflettono un dinamica con un intensità di deterioramento pari ad un terzo di quella delle imprese artigiane (-9,6 da -8,7 del secondo trimestre). 100,0 80,0 60,0 40,0 Artigiane PMI congiuntura 2012 III trimestre (saldi delle opinioni degli imprenditori) -13,5-20,8 100,0 80,0 60,0 40,0 Artigiane PMI previsione 2012 IV trimestre (saldi delle opinioni degli imprenditori) -8,2-9,6 20,0 20,0 0,0 0,0-20,0-20,0-40,0-40,0-60,0-60,0-80,0-80,0-100,0 IV I II III IV I PMI -13,8-7,2-17,2-20,8 superiore 3,1 2,1 2,9 2,1 invariato 80,0 88,7 77,0 75,1 inferiore 16,9 9,2 20,1 22,9 ARTIGIANE -15,6-5,8-16,2-13,5 superiore 2,5 0,0 2,8 3,0 invariato 79,4 94,2 78,2 80,5 inferiore 18,1 5,8 19,0 16,5-100,0 IV I II III IV I PMI -4,1-5,6-8,7-9,6 superiore 2,3 1,1 1,7 1,9 invariato 91,2 92,3 87,8 86,5 inferiore 6,5 6,7 10,4 11,6 ARTIGIANE -5,2-7,3-6,1-8,2 superiore 2,8 1,0 1,5 1,6 invariato 89,3 90,6 90,9 88,7 inferiore 7,9 8,3 7,6 9,7 Base campione: 1948 casi (di cui 459 imprese artigiane). I saldi sono restituiti dalla differenza tra la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore positivo e la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore negativo. Gli indicatori variano tra +100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di miglioramento) e -100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di peggioramento). Testo originale delle domande. Attuale: Nel trimestre considerato, l occupazione complessiva della Sua impresa, ovvero il numero degli addetti, rispetto al trimestre precedente, è? Aumentato, Restato invariato, Diminuito. Prospettica: Nei prossimi tre mesi, prevede che l occupazione complessiva della Sua impresa, ovvero il numero degli addetti,? Aumenterà, Resterà invariata, Diminuirà. In rosso i dati relativi al terzo trimestre; in blu le intensità di variazione dei saldi rispetto al trimestre precedente.

20 analisi per dimensione, per settore, per territorio Le imprese che evidenziano la situazione più critica con riferimento all occupazione continuano ad essere quelle tra 20 e 49 addetti, sebbene nel trimestre considerato la loro dinamica di deterioramento è la più ridotta, al pari delle imprese individuali che, per contro, registrano il livello meno negativo. In forte deterioramento le imprese manifatturiere e quelle del commercio. In netto miglioramento, invece, le imprese che operano nei servizi alle persone e, in generale, quelle localizzate nel Nord Est. Nelle attese, da segnalare una lieve miglioramento dell occupazione per le imprese con 1 addetto e, in misura più marcata, per quelle operanti nel settore dei servizi alle persone e del commercio, con segnali forte deterioramento relativo per le regioni del Nord (che comunque rimangono quelle che evidenziano una criticità minore) e del Centro; lievi segnali di ripresa, invece, appaiono, nelle regioni del Mezzogiorno che, tuttavia, continuano ad evidenziare il maggiore livello di criticità. 6. Nel trimestre considerato, l occupazione complessiva della Sua impresa, ovvero il numero degli addetti, rispetto al trimestre precedente, è? Addetti Settore Territorio 12 I I I PMI Manifattura Costruzioni Commercio Turismo Servizi I mprese Servizi Persone Nord Ovest Nord Est Centro Sud e I sole Aumentato 2,1 2,9 1,6 1,4 0,1 0,7 2,5 4,0 1,4 0,8 1,4 2,1 2,4 2,7 0,4 2,5 Restato invariato 75,1 78,3 73,9 74,1 74,6 73,1 69,3 77,6 70,4 76,4 72,6 91,0 82,0 82,9 80,3 57,9 Diminuito 22,9 18,8 24,5 24,4 25,3 26,2 28,2 18,4 28,1 22,8 25,9 6,8 15,7 14,4 19,4 39,5 Totale ,8-15,8-23,0-23,0-25,2-25,5-25,7-14,3-26,7-22,0-24,5-4,7-13,3-11,7-19,0-37,0 TRI MESTRE PRECEDENTE -17,2-13,8-14,9-19,9-20,0-22,3-11,8-12,0-12,4-26,0-17,1-35,7-7,6-21,7-19,3-21,8 var. % vs. TRI M. PREC. -21,2% -14,6% -54,2% -15,7% -25,8% -14,2% -117,8% -19,9% -115,5% 15,4% -43,1% 86,8% -74,8% 46,2% 1,7% -69,6% 10. Nei prossimi tre mesi, prevede che l occupazione complessiva della Sua impresa, ovvero il numero degli addetti,? Addetti Settore Territorio 12 I I I PMI Manifattura Costruzioni Commercio Turismo Servizi I mprese Servizi Persone Nord Ovest Nord Est Centro Sud e I sole Aumenterà 1,9 6,1 1,3 2,3 2,6 4,1 1,8 2,0 1,4 1,4 2,2 3,2 2,3 2,4 0,5 2,2 Resterà invariato 86,5 82,0 90,1 84,3 82,4 78,9 87,1 89,4 88,4 67,2 85,2 89,9 89,6 89,7 86,6 80,8 Diminuirà 11,6 11,9 8,6 13,4 15,1 17,0 11,1 8,6 10,2 31,4 12,6 7,0 8,1 7,9 12,9 17,0 Totale ,6-5,8-7,4-11,0-12,5-12,9-9,2-6,5-8,8-30,1-10,4-3,8-5,8-5,5-12,4-14,8 TRI MESTRE PRECEDENTE -8,7-6,1-7,0-9,5-9,7-11,1-5,6 0,1-14,3-18,4-5,3-7,4-1,9-3,2-6,9-21,3 var. % vs. TRI M. PREC. -11,0% 5,5% -4,8% -16,7% -28,1% -15,9% -64,1% -6712,6% 38,7% -63,8% -96,6% 49,0% -198,3% -72,4% -79,3% 30,6% Base campione: 1948 casi (di cui 459 imprese artigiane). I saldi sono restituiti dalla differenza tra la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore positivo e la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore negativo. Gli indicatori variano tra +100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di miglioramento) e -100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di peggioramento). Testo originale delle domande. Attuale: Nel trimestre considerato, l occupazione complessiva della Sua impresa, ovvero il numero degli addetti, rispetto al trimestre precedente, è? Aumentato, Restato invariato, Diminuito. Prospettica: Nei prossimi tre mesi, prevede che l occupazione complessiva della Sua impresa, ovvero il numero degli addetti,? Aumenterà, Resterà invariata, Diminuirà. In verde i valori più favorevoli (saldi) e positivi (dinamiche), in rosso quelli più sfavorevoli (saldi) e negativi (dinamiche).

21 Prezzi praticati dai fornitori Si registra un peggioramento del giudizio relativo ai prezzi praticati dai fornitori per le piccole imprese (50,4 da 48,7 del secondo trimestre). In tale contesto, le imprese artigiane evidenziano una situazione decisamente peggiore, sia in livello (58,6 da 44,8 del secondo trimestre) che in termini di dinamica, quest'ultima nettamente peggiore rispetto all intero comparto delle piccole imprese (+31,0% rispetto a +3,4%). Tale dinamica trova conferma sulla base della situazione attesa per il quarto trimestre dell anno; le imprese artigiane, in un contesto di incremento dei prezzi praticati dai fornitori, evidenziano un attesa di peggioramento (24,4 da 8,0 del secondo trimestre), più negativa di quella relativa alla totalità delle piccole imprese (21,4 da 12,3 del trimestre precedente). 100,0 80,0 60,0 40,0 Artigiane PMI congiuntura 2012 III trimestre (saldi delle opinioni degli imprenditori) 50,4 58,6 100,0 80,0 60,0 40,0 Artigiane PMI previsione 2012 IV trimestre (saldi delle opinioni degli imprenditori) 24,4 21,4 20,0 20,0 0,0 0,0-20,0-20,0-40,0-40,0-60,0-80,0 Ad un andamento positivo del saldo corrisponde un peggioramento del fenomeno -100,0 IV I II III IV I PMI 36,6 55,2 48,7 50,4 superiore 41,1 57,2 51,4 53,7 invariato 54,4 40,7 45,9 43,1 inferiore 4,5 2,0 2,7 3,2 ARTIGIANE 40,8 64,6 44,8 58,6 superiore 45,1 65,3 47,8 60,7 invariato 50,5 33,9 49,2 37,3 inferiore 4,3 0,7 3,0 2,0-60,0-80,0 Ad un andamento positivo del saldo corrisponde un peggioramento del fenomeno -100,0 IV I II III IV I PMI 14,0 20,9 12,3 21,4 superiore 15,4 23,1 14,6 23,0 invariato 83,2 74,7 83,1 75,4 inferiore 1,4 2,2 2,3 1,6 ARTIGIANE 10,9 19,9 8,0 24,4 superiore 12,1 22,2 10,3 26,5 invariato 86,7 75,6 87,4 71,4 inferiore 1,2 2,2 2,3 2,1 Base campione: casi (di cui 434 imprese artigiane). I saldi sono restituiti dalla differenza tra la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore positivo e la percentuale delle imprese che hanno espresso un valore negativo. Gli indicatori variano tra +100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di miglioramento) e -100% (nell ipotesi in cui il totale degli intervistati campione esprimesse un opinione di peggioramento). Testo originale delle domande. Attuale: I prezzi praticati alla Sua impresa dai suoi fornitori, negli ultimi tre mesi, rispetto al trimestre precedente, sono? Aumentati, Restati invariati, Diminuiti. Prospettica: Ella prevede che i prezzi praticati alla Sua impresa dai suoi fornitori nei prossimi tre mesi? Aumenteranno, Resteranno invariati, Diminuiranno. [Aumento: i prezzi praticati dai fornitori sono aumentati (valore NEGATIVO); Diminuzione: i prezzi praticati dai fornitori sono diminuiti (valore POSITIVO)]. In rosso i dati relativi al terzo trimestre; in blu le intensità di variazione dei saldi rispetto al trimestre precedente.

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