Un esempio di rete territoriale per la salute. Manuela Mazzetto Dipartimento di Prevenzione Ulss 9 Treviso

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1 Un esempio di rete territoriale per la salute Manuela Mazzetto Dipartimento di Prevenzione Ulss 9 Treviso

2 I. Motivazioni e contesto organizzativo II. Progettare la rete III. Attuare la rete

3 Il cambiamento dei rischi Rischi tradizionali Attività fisica Dimensione del rischio Tabacco Sovrappeso Qualità dell aria urbana Incidenti Sicurezza stradali del traffico Rischi occupazionali Rischi moderni Malnutrizione Malnutrizione Inquinamento indoor Inquinamento Igiene delle acque indoor Igiene edilizia dell acqua e urbana Tempo

4 Graduatoria di priorità relative in base ai criteri considerati Fonte: Stefania Salmaso, Istituto Superiore di Sanità, Convegno nazionale Guadagnare Salute, Venezia, 2012 Metodi da: Simoes EJ, Mariotti S, Rossi A, Heim A, Lobello F, Mokdad AH, Scafato E., Int J Public Health, 2012

5 Analisi internazionali e nazionali concordano: La lotta alla sedentarietà è da considerarsi una priorità almeno al pari di quella contro il fumo Fonte: Chi Pang Wen, Xifeng Wu, Stressing harms of physical inactivity to promote exercise, The Lancet, Volume 380, Issue 9838, Pages , 21 July 2012

6 La dimensione del problema nell Azienda ULSS 9 La promozione dell attività motoria è prioritaria per il nostro territorio NON raggiungono i livelli di attività fisica raccomandata (OMS): 83 % dei bambini di 8-9 anni dal 73 al 81% dei ragazzi di anni 75% degli adulti tra 18 e 69 anni (OKkio alla salute 2010, Health Behaviour in School-aged Children HBSC 2010, PASSI 2011)

7 Impatto sulla salute attività fisica forte evidenza per: Mortalità per tutte le cause Malattie cardiovascolari Ipertensione Ictus Sindrome metabolica Diabete di tipo II Cancro al seno Cancro al colon Depressione Cadute Rafforzamento osseo Miglioramento funzioni cognitive Perdita di peso, soprattutto se associato alla riduzione di calorie Miglioramento della fitness cardiovascolare e muscolare Fonti: I-Min Lee, Eric J Shiroma, Felipe Lobelo, Pekka Puska, Steven N Blair, Peter T Katzmarzyk, for the Lancet Physical Activity Series Working Group, Effect of physical inactivity on major non-communicable diseases worldwide: an analysis of burden of disease and life expectancy, The Lancet, Volume 380, Issue 9838, Pages , 21 July 2012 U.S.Department of Health and Human Services (2008): Physical Activity Guidelines Advisory Committee Report, pagina 9

8 Associazione tra attività fisica e alcune patologie Fonte: Karim M Khan, Angela M Thompson, Steven N Blair, James F Sallis, Kenneth E Powell, Fiona C Bull, Adrian E Bauman, Sport and exercise as contributors to the health of nations, The Lancet, Vol 380, July 7, 2012

9 Esercizio fisico e trattamenti farmacologici e chirurgici a confronto Fonte: Rod Jaques, Mike Loosemore, Sports and exercise medicine in undergraduate training, The Lancet, Vol 380, July 7, 2012

10

11 La Carta di Toronto per l Attività Fisica: una chiamata globale all Azione La Carta di Toronto per l attività fisica è stata redatta dal GAPA, Global Council for Physical Activity and Health tra il 2009 e il 2010, revisionata accogliendo più di 2000 pareri e suggerimenti da parte di 450 soggetti e istituzioni appartenenti a 55 nazioni e resa ufficiale nel maggio 2010 launched Toronto 8thMay

12 I 7 migliori investimenti 1. Programmi rivolti all intera comunità scolastica 2. Politiche e sistemi di trasporto che favoriscono gli spostamenti a piedi, l uso della bicicletta e il trasporto pubblico 3. Regolamenti urbanistici e infrastrutture che promuovono opportunità eque e sicure di svolgere attività fisica ricreativa, di camminare, di andare in bicicletta nel tempo libero o come modalità di spostamento, per tutte le fasce di età 4. L attività fisica e gli interventi di prevenzione delle malattie non trasmissibili integrati nei sistemi di cure primarie

13 I 7 migliori investimenti 5. Comunicazione e mass media: interventi a favore della popolazione per aumentare la consapevolezza e modificare le norme sociali riguardo all attività fisica 6. Programmi di comunità che coinvolgono diversi settori e ambiti e che promuovono la partecipazione attiva della comunità e ne valorizzano le risorse 7. Lo sport e i programmi che promuovono lo Sport Per Tutti e incoraggiano la partecipazione lungo l intero arco della vita

14 Le macroaree della promozione della salute (Nutbeam 2000) Stakelhoders

15 Il ruolo del Dipartimento di prevenzione Advocacy insieme di azioni, rivolte ad individui e/o a gruppi sociali, progettate per ottenere impegno politico, supporto delle politiche, consenso sociale e sistemi di sostegno per un particolare obiettivo o programma di salute

16 I. Motivazioni e contesto organizzativo II. Progettare la rete III. Attuare la rete

17 Il progetto di Treviso Percorso di costruzione del progetto giugno 2011-aprile 2012 formazione e progettazione Prof. P. Lemma (Univ. Torino) dr. C.Tortone (DORS)

18 Il progetto di Treviso Una rete di tutti gli stakeholder che, nei diversi ambiti (sanità, amministrazioni pubbliche, ambiente, trasporti, sport, scuola, urbanistica, settore privato, terzo settore) svolgono azioni che contribuiscono direttamente o indirettamente a promuovere l attività fisica nel nostro territorio

19 Gli strumenti che hanno guidato il lavoro 1 La progettazione PCM-GOPP Project Cycle ManagementT Manuale per la formazione 2 Lo stakeholder engagement Il Manuale per il professionista dello Stakeholder Engagement 3 Il Marketing sociale

20 1. Progettazione GOPP definizione chiara e coerente di obiettivi, risultati e attività di un progetto con l utilizzo della matrice del Quadro Logico, a partire da una analisi esaustiva della situazione PCM (Project Cycle Management) e ALBERO DEI PROBLEMI GOPP (Goal Oriented Project Planning) Bussi F. Progettazione e valutazione con il Quadro Logico - Manuale per la formazione, FORMEZ, Strumenti, n. 4, 2002

21 Matrice degli attori permette di identificare con accuratezza gli attori da coinvolgere ATTORI CONTRIBUTO INTERESSE

22 2. Lo stakeholder engagement profilo PROFILO DELLO STAKEHOLDER Gruppo di stakeholder: ISTITUZIONI Argomento/tematica primaria di coinvolgimento Obiettivo dello stakeholder Livello preferito di coinvolgimento Promozione attività fisica Benessere cittadini \ ricerca consenso Collaborazione Rappresentante del gruppo di stakeholder: PROVINCIA Rappresentante specifico/ organizzazione rappresentativa Contatto interno Visione generale dello stakeholder riguardo la tematica Aspettative verso l impresa in merito al tema Storia del coinvolgimento, piu alto livello attuale di coinvolgimento e approccio allo stesso Livello massimo e approcci di coinvolgimento usuali o preferiti dagli stakeholder Risorse o fondi degli stakeholder Relazioni/conflitti con altri stakeholder Conoscenza della tematica Assessore VILLANOVA (ambiente e verde) Assessore SPERANZON (sport e sociale) Paola Gallina (mobilit mobilità sostenibile) Favorevole Reclutamento, mantenimento e coordinamento rete Precedenti partnership (es: protocollo intesa pedibus e patrocinio Gruppi di cammino etc) Coinvolgimento Spazi per promozione / Centro stampe a disposizione Comune di Treviso / Altre ULSS Opinione principale Buona conoscenza Conoscenza media Mancanza di conoscenza Nessuna conoscenza Dettagli: Legittimazione elevata Legittimazione limitata Bassa legittimazione

23 Accountability, United Nations Environment Programme, Stakeholder Research Associates. Il manuale dello stakeholder engagement volume 2. Ottobre Lo stakeholder engagement mappatura potere/interesse Matrice degli stakeholders potere-interesse adattata da Gardner (1986). Ha permesso di posizionare gli attori derivandone la strategia per favorire lo spostamento degli attori essenziali POTERE alto basso istituzionale COLLABORARE Garantirne la soddisfazione Non annoiarli con eccessiva comunicazione marginale MONITORARE Contenere la comunicazione COMUNE DI TREVISO ALTRI COMUNI NON PARTNER ARPAV CONI E ALTRI ENTI PROM. SPORTIVA DISTRETTI FIMG ACP, FIMP MEDIA ACTT COORD. PROV. VOLONTARIATO AUSER ARCI ANTEAS LILT, ASS. ALZ. ODM ASS.CATEGORIA. SINDACATI chiave COINVOLGERE Lavorare a stretto contatto operativo SOSTENERE LA CAUSA Mantenere informato Fornire adeguato dettaglio sul progetto PROVINCIA* COMUNI GIÀ PARTNER UST US ACLI DIREZ. AZIENDALE ULSS 9 PALESTRE CERTIFICATE ASSOCIAZIONI GIÀ PARTNER FIAB LEGAMBIENTE UNICEF basso INTERESSE alto

24 3. Marketing sociale Segmentazione del target 1. ENTI già partner per progetti / iniziative non partner 1. TERZO SETTORE 2. PARTNER privati per ciascuno di questi si è delineato il marketing mix

25 3. Marketing sociale: prodotto Comportamento richiesto adesione alla carta di Toronto ed impegno concreto a realizzare nella rete almeno un azione per ognuno dei 7 migliori investimenti

26 3. Marketing sociale: prodotto Benefici Consulenza per le azioni degli STK: ricerca evidenze monitoraggio valutazione Visione in chiave di salute di attività già in atto. Facilitazione e supporto ad attività formazione, etc Condivisione della rete di contatti. Reti locali agevolate dagli operatori del Dip. Maggiore Prevenzione. visibilità. Aumento del benessere della popolazione. degli STK: Attivazione della rete attraverso il reclutamento di STK. Organizzazione dell evento all adesione alla e workshop di monitoraggio. Raccolta dei informazioni sulla attività degli STK. Divulgazione delle attività della rete di STK: newsletter spazi televisivi dell ULSS 9 spazi informativi a disposizione nell azienda Messa in comune di risorse. Benefici a supporto della rete di STK Elementi che rendono attraente il comportamento richiesto

27 3. Marketing mix: prezzo

28 3. Marketing sociale: luogo Luogo Presentazione individuale della Carta. Evento durante le Giornate Provinciali dell ambiente. Tavolo dei rappresentanti STK.

29 3. Marketing sociale: promozione interazione mediante incontro individuale fornisce "uno spazio sicuro dove gli stakeholder possono discutere le questioni senza dover prendere o difendere una posizione pubblicamente" consente di iniziare una relazione di conoscenza diretta e permette di personalizzare i contenuti informativi

30 Outreach attori maggio-agosto incontri con ciascuno dei Comuni che compongono il territorio afferente alla ULSS 9 (985,83 km2 e residenti) 53 incontri con enti ed associazioni considerati significativi (enti locali, ordini professionali, associazioni di categoria, promozione sociale e sportiva)

31 Tavolo di avvicinamento Preparazione convegno istitutivo e lancio della rete Tavolo di avvicinamento : Azienda Sanitaria: Dipartimento di Prevenzione, Distretto, Dipartimento innovazione e sviluppo Provincia: Ambiente, Sport, Ufficio Stampa Ufficio Scolastico Territoriale CONI Comuni (Treviso e Motta di Livenza) Coordinamento provinciale del volontariato Verde Sport

32 I. Motivazioni e contesto organizzativo II. Progettare la rete III. Attuare la rete

33 Ulss 9 36 Comuni Provincia TV CONI provinciale UST MIUR ARPAV Coord provinciale volontariato e più di 50 altri Enti Il lancio della rete 20 settembre 2012

34 Sottoscrizione Comportamento richiesto adesione alla carta di Toronto ed impegno concreto a realizzare nella rete almeno un azione per ognuno dei 7 migliori investimenti usare il marchio della rete individuare un rappresentante per il proprio gruppo di STK come referente per la rete mettere a disposizione nel proprio sito internet uno spazio informativo per la rete

35 Gli investimenti dei partner Sono stati censiti e resi pubblici 191 azioni e programmi di intervento allineati ai 7 migliori investimenti previsti dalla Carta di Toronto.

36 La rete è in continuo sviluppo Adesso ha 102 enti aderenti

37 Percorso di progettazione Comune Sta attuando un percorso di progettazione partecipata con il metodo PCM-GOPP in 5 incontri (febbraio maggio 2013) e 4 tavoli tematici: ambiente e mobilità sostenibile urbanistica favorevole all attività fisica sport per tutti comunicazione

38 Percorso di progettazione comune 20 settembre gennaio 2013 febbraio - maggio 28 maggio a riunione referenti rete 4 tavoli progettazione presentazione lavori siamo qui

39 Valutazione di processo: partecipazione ai tavoli nomina di un referente per il tavolo di concertazione della rete: 85 enti 83% degli attuali aderenti (l02) partecipazione media ai tavoli progettuali 77 referenti 90% dei referenti designati

40 Ripescaggio saranno re-invitati i partner aderenti che non hanno preso parte attiva al percorso di progettazione o invitati attori mancanti facendo leva sulla maggiore appetibilità del poter contribuire alla definizione delle azioni

41 Individuazione delle azioni Per gli ambiti più aggredibili si procederà all avvio di azioni sostenibili ed estensibili (LEA) Saranno riprese le esperienze già censite, relative all area di attività scelta, anche per valorizzare il contributo degli STK Ricercate buone pratiche dalle diverse culture

42 Revisione tecnica buone pratiche Revisione tecnica per garantire che quanto scelto risponda ai criteri di buona pratica sulla base delle evidenze disponibili e dei modelli esistenti

43 Conclusioni Necessario riorientare e ristrutturare i servizi di prevenzione e avere gruppo di lavoro stabile che acquisisca le competenze necessarie Esistono strumenti per poter costruire reti per la promozione dell attività fisica sostenibili per un lungo periodo e attivamente partecipate Mantenere relazioni significative con gli attori chiave, porre attenzione alle loro dinamiche e ai loro benefici

44 Conclusioni Vi sono molte buone pratiche da implementare che possono diventare livelli essenziali di assistenza da assicurare alle comunità E necessario tenere conto dei passaggi di questo percorso per conoscere quello che succede e come si sviluppa Necessaria una valutazione per verificare se la rete funziona nell aumentare l attività fisica

45 fine

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