TABELLA 14 - NON CONFORMITA RILEVATE - ANNO 2009

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1 TUTELA DEL BENESSERE ANIMALE Nel 2009 l attività di controllo sul benessere animale svolta dai Servizi Veterinari piemontesi si è assestata sui livelli elevati dell anno precedente, in quanto per corrispondere alla programmazione nazionale si è reso necessario estendere i a tutte le tipologie di allevamento. Infatti negli anni precedenti, l attività di controllo ha coinvolto principalmente gli allevamenti soggetti a regolamentazione speciale, ovvero gli allevamenti di suini, vitelli ed ovaiole. A partire dal 2008 gli allevamenti compresi nel nuovo piano di controllo ufficiale sono stati le aziende di: bovini da carne, bovini da latte, bovini mista, bufali, ovi-caprini, equini da carne, polli da carne, tacchini, pesci e conigli. Per ognuna di queste tipologie di allevamento e per le tipologie sottoposte a verifica negli anni passati, è stata effettuata la ripartizione regionale, sulla base del piano benessere nazionale, dei da svolgere nel corso dell anno. Di seguito vengono riassunti gli interventi operati nei singoli comparti. Controlli animali da reddito Nel 2009 sono state controllate complessivamente aziende di animali da reddito (653 in più del 2008). Le aziende ispezionate per le quali sono state rilevate non conformità sono risultate essere 453 (16 %) mentre le riscon- trate sono state 893 a cui hanno fatto seguito 714 prescrizioni da rimediare entro 3 mesi, 158 prescrizioni da rimediare entro un termine superiore a 3 mesi e 22 amministrative. (cfr. tabella 14). SPECIE E CATEGORIA ANIMALI TABELLA 14 - NON CONFORMITA RILEVATE - ANNO 2009 N SOGGETTE AD ISPEZIONE N ISPEZIONATE N ISPEZIONATE PER LE QUALI SONO STATE RILEVATE NON CONFORMITA * BOVINI DA LATTE BOVINI DA CARNE BOVINI MISTA BUFALINI VITELLI CARNE BIANCA VITELLI IN ALLEVAMENTO SUINI OVICAPRINI EQUINI POLLI DA CARNE OVAIOLE TACCHINI STRUZZI CONIGLI PESCI TOTALI Presso i mercati e le fiere zootecniche sono state accertate su 324 (397 nel 2008), 2 ; nessuna sanzione amministrativa è stata elevata. Nei macelli (cfr. tabella 1) sono stati controllati 201 impianti, rilevate 6 ed elevate 4 pecuniarie. Negli impianti di macellazione, oltre ai specifici per il benessere animale svolti mediante l utilizzo di apposite check-list dettagliate ai sensi del D. Lvo 333/98 protezione degli animali durante l abbattimento, viene effettuato, da parte degli operatori sanitari, un controllo generico degli animali prima di ogni seduta di macellazione

2 Controlli animali d affezione Per quanto riguarda gli animali di affezione (cfr. tabella n.1) sono state effettuate 489 ispezioni presso i canili con 22 accertate, da cui sono scaturite 13 amministrative. Il numero dei nei canili è diminuito rispetto al 2009 (- 232 ), ma sono aumentate le riscontrate e le amministrative irrogate. Nei gattili i sono stati 34 e non sono state rilevate. Sono stati inoltre sottoposti a vigilanza 266 esercizi di vendita di animali d affezione (76 in meno rispetto all anno precedente) rilevando 16 oggetto di 11 amministrative. Molte hanno riguardato cattive condizioni di detenzione degli animali (spazi, pulizia, alimentazione). Gli accertamenti sugli animali d affezione tenuti da privati sono stati 899 (1.411 nel 2008), dai quali sono emerse 92 dovute soprattutto a modalità di detenzione errate e non conformi ai parametri attuali di benessere animale (cani tenuti alla catena troppo corta, mancanza di ripari all esterno, mancanza di acqua, animali denutriti ecc.). Dalle sono scaturite 3 all autorità giudiziaria e 75 amministrative (58 nel 2008). Per quanto riguarda invece circhi, esposizioni e mostre itineranti di animali, i 158 sopralluoghi non hanno evidenziato non conformità. Dall insieme delle attività svolte si evidenzia in generale per l anno 2009, una diminuzione delle verifiche sia sugli animali da reddito sia sugli animali d affezione tenuti da privati. TABELLA 1 - ATTIVITA DI CONTROLLO PER IL BENESSERE ANIMALE - ISPEZIONI EFFETTUATE NELL ANNO 2009 IN SEDI DIVERSE MERCATI E FIERE ANIMALI DA REDDITO AL MACELLO CANILI GATTILI NEGOZI VENDITA ANIMALI MOSTRE ESPOSIZIONI CIRCHI ANIMALI DA AFFEZIONE ASL TO TO TO TO TO TO TO VC BI NO VCO - CN CN 2 - AT AL TOT

3 Vigilanza sul trasporto animale Nel 2009 l attività effettuata dai Servizi Veterinari inerente la protezione degli animali durante il trasporto, ha comportato il rilascio, ai sensi del Reg. (CE) 1/2005, di 314 (507 nel 2008) autorizzazioni ai trasportatori per viaggi inferiori a 8 ore (viaggi brevi) e 25 (32 nel 2008) autorizzazioni per viaggi superiori a 8 ore (viaggi lunghi), nonché 5 certificati di omologazione (per i mezzi che effettuano viaggi lunghi) e 400 (1.204 nel 2008) certificati di idoneità per il personale addetto al trasporto (conducenti e guardiani). Sono state inoltre vidimate, previa verifica degli automezzi, 297 autodichiarazioni di trasporto per produttori primari, 544 autodichiarazioni trasportatori equidi conto proprio e 66 autodichiarazioni di trasporto per gli operatori diversi da quelli del settore primario. Nel corso delle attività di controllo, i Servizi Veterinari hanno revocato 13 autorizzazioni al trasporto animale (cfr. tabella 3). L anno 2009, come per l anno precedente, ha comportato per i Servizi veterinari delle ASL un intensa attività nel settore del trasporto animale. Infatti, a partire dal , il regolamento (CE) 1/2005 protezione degli animali durante il trasporto diventando pienamente applicabile, ha cambiato radicalmente l apparato autorizzativo precedente, ed è entrato a regime solo dopo l emanazione dell accordo Stato Regioni, recepito con la D.G.R del In osservanza del Reg. (CE) 1/2005 sono stati organizzati corsi di formazione rivolti ai conducenti/guardiani e nell anno le iniziative di formazione sono state complessivamente 5 con rilascio, previo esame finale, del certificato di idoneità. Per quanto riguarda invece la vigilanza sul trasporto animale, sono stati effettuati 21 su strada, con l irrogazione di 4 amministrative, mentre su 312 al momento dello scarico degli animali in azienda sono state elevate 18 amministrative (cfr. tabella 2 ). Altri (effettuati per accertare le condizioni di trasporto) svolti presso mercati bestiame e fiere zootecniche (421 verifiche) non hanno portato al riscontro di. Sono state ancora effettuate 148 ispezioni presso i luoghi di partenza con il riscontro di una non conformità. TABELLA 2 - PROTEZIONE DEGLI ANIMALI DURANTE IL TRASPORTO REG. (CE) 1/ ANNO 2009 ISPEZIONI N. BOVINI SUINI PICCOLI RUMINANTI EQUINI AVICUNICOLI ALTRO Sanzioni Amministrative irrogate ISPEZIONI SU STRADA ISPEZIONI AL MOMENTO DI ARRIVO AI LUOGHI DI DESTINAZIONE ISPEZIONI PRESSO MERCATI BESTIAME/FIERE ZOOTECNICHE ISPEZIONI PRESSO I LUOGHI DI PARTENZA ISPEZIONI PRESSO I PUNTI DI TRASFERIMENTO 2 2 Notizie di reato inoltrate all Autorità Giudiziaria TOTALI

4 Protezione degli avi-cunicoli OVAIOLE Nella Regione Piemonte, risultano censite 100 aziende di allevamento di ovaiole (5 in meno rispetto al 2008) e di queste 59 sono state sottoposte a controllo (59 %). Il Piano regionale benessere animale prevedeva il controllo del 50 % degli allevamenti. (cfr. tabella 4). Nel 2009 sono state 15 le aziende presso le quali sono state rilevate non conformità e le infrazioni riscontrate sono state 29 a cui hanno fatto seguito 17 prescrizioni da rimediare entro 3 mesi, 12 prescrizioni da rimediare in un tempo superiore e nessuna sanzione amministrativa. Le non conformità riguardavano soprattutto l errata tenuta dei registri, l assenza di dispositivi per accorciare le unghie, la mancanza di lettiera nelle gabbie modificate ed insufficienti dimensioni di mangiatoie ed abbeveratoi (allevamenti a terra o all aperto). Infatti dall inizio del 2007 tutti i sistemi alternativi di allevamento hanno dovuto adeguarsi ai requisiti stabiliti dalla norma, e a partire dal (tra meno di 2 anni) tutti gli allevamenti di galline ovaiole (ad eccezione degli allevamenti a terra o all aperto ) dovranno dotarsi di gabbie modificate o cosiddette arricchite che prevedono un spazio maggiore a disposizione degli animali (750 cm² invece di 550 cm²) ed un arricchimento ambientale (presenza di nido, lettiera e posatoi). Nel settore delle ovaiole persistono problemi inerenti l adeguamento strutturale degli allevamenti, legati soprattutto ai costi da sostenere per il miglioramento delle condizioni di benessere delle ovaiole in applicazione delle norme comunitarie. La percentuale di allevatori che hanno iniziato a convertire la tipologia di allevamento, in vista della scadenza del 2012, è ancora bassa. TABELLA 4 - PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI - ANNO 2009 GALLINE OVAIOLE (D.L.vo 146/ D.L.vo 267/2003) N INFRAZIONI prescrizione prescrizione > (D.L.vo 146/2001 e D.L.vo 267/2003) entro 3 mesi 3 mesi Tenuta dei registri Procedure di allevamento 1 1 Edifici e locali di stabulazione Personale 8 8 TOTALE (D.L.vo 146/2001 E D.L.vo 267/2003) Sanzione immediata POLLI DA CARNE Nel 2009 le aziende di allevamento di broiler risultano 308 (23 in più rispetto al 2008) e di queste il 25 % è stato controllato dai Servizi veterinari (+ 10 % di in più rispetto alle previsioni del piano regionale benessere animale). L attività di controllo dei Servizi veterinari (cfr. tabella 5) ha portato al riscontro di 14 aziende non conformi e di 27 a cui hanno fatto seguito 11 prescrizioni da rimediare entro 3 mesi, 16 prescrizioni da rimediare in un tempo superiore e nessuna sanzione amministrativa. Attualmente è in fase di recepimento la Direttiva 2007/43/ CE inerente le norme minime per la protezione dei polli allevati per la produzione di carne. TABELLA 5 - PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALEVAMENTI- ANNO 2009 BROILERS N DELLE INFRAZIONI prescrizione prescrizione Personale Ispezione degli animali 2 2 Libertà di movimento 1 1 Edifici e locali di stabulazione 5 5 Procedure di allevamento 1 1 Registrazione dei dati 8 8 Attrezzatura automatica e meccanica 1 1 TOT Sanzione immediata

5 TACCHINI Gli allevamenti piemontesi di tacchini sono poco numerosi; nel 2009 erano 19, dei quali 5 sottoposti a controllo ufficiale (26 %). Non è stata riscontrata alcuna. CONIGLI Nel 2009 i Servizi veterinari piemontesi hanno sottoposto a controllo il 18 % degli allevamenti (38 su 208 aziende registrate), il piano regionale benessere animale prevedeva il controllo del 25 % degli allevamenti. Le aziende non conformi sono risultate 4 con 6 riscontrate dalle quali sono scaturite 5 prescrizioni da rimediare entro 3 mesi ed una sanzione amministrativa (cfr. tabella 13). TABELLA 13 - PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI - ANNO 2009 CONIGLI N infrazioni prescrizione prescrizione Registrazione dei dati 2 2 Alimentazione ed abbeveraggio 1 1 Procedure di allevamento 1 1 Edifici e locali di stabulazione 2 2 TOTALE EQUINI Gli allevamenti piemontesi di equini per la produzione alimentare sono pochi; nel 2009 erano 21, tutti sottoposti a controllo ufficiale (100 %). Le aziende non conformi sono risultate 2 con 5 riscontrate dalle quali sono scaturite 3 prescrizioni da rimediare entro 3 mesi, e due amministrative (cfr. tabella 6). TABELLA 6 - PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI - ANNO 2009 EQUINI N infrazioni prescrizione prescrizione Controllo degli animali 1 1 Alimentazione ed abbeveraggio 1 1 Libertà di movimento 1 1 Edifici e locali di stabulazione 2 2 TOTALE OVICAPRINI Nel 2009 gli allevamenti piemontesi di ovicaprini erano 515 (657 nel 2008), dei quali 184 sono stati sottoposti a controllo ufficiale (36 %). Le aziende non conformi sono risultate 18 con 22 riscontrate dalle quali sono scaturite 19 prescrizioni da rimediare entro 3 mesi, 2 prescrizioni da rimediare in un tempo superiore ed una sanzione amministrativa (cfr. tabella 7).

6 TABELLA 7 - PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALEVAMENTI - ANNO 2009 OVICAPRINI N DELLE INFRAZIONI prescrizione prescrizione Personale 1 1 Ispezione degli animali 3 3 Registrazione dei dati Libertà di movimento 5 5 Edifici e locali di stabulazione 5 5 Alimentazione ed abbeveraggio Procedure di allevamento TOT Protezione dei bovini VITELLI Nel 2009 i Servizi Veterinari delle ASL piemontesi hanno sottoposto a vigilanza il 42 % degli allevamenti di vitelli a carne bianca (69 aziende su un totale di 164) con una piccola differenza rispetto all anno precedente nel corso del quale è stato controllato il 49 % delle aziende censite. Sono stati altresì controllate 467 aziende di bovini da riproduzione su un totale di circa, per valutare il benessere dei vitelli anche in queste tipologie di allevamento. Anche questi aggiuntivi scaturiscono dalle istruzioni impartite dalla nota ministeriale del 2006 linee guida per le attività di vigilanza e controllo negli allevamenti di vitelli che chiarisce che i requisiti minimi di benessere devono essere applicati a tutte le categorie di vitelli indipendentemente dall indirizzo produttivo dell azienda (allevamento di vitelli a carne bianca, da riproduzione, da latte). E evidente però come la maggior parte dei vengano concentrati nelle tipologie a carne bianca, sottoposte ad una gestione più problematica per il benessere degli animali. L attività di controllo dei Servizi veterinari (cfr. tabella 8) ha portato al riscontro di 75 aziende nelle quali sono state rilevate non conformità con 93 (92 nel 2008) a cui hanno fatto seguito 78 prescrizioni da risolvere entro 3 mesi, 10 prescrizioni da risolvere entro un termine superiore ai 3 mesi e 5 amministrative. Le infrazioni erano prevalentemente dovute alla mancanza di adeguata libertà di movimento, alla mancanza del locale infermeria, alla densità eccessiva, all assenza del registro dei trattamenti, alle metodiche di stabulazione, alle erronee pratiche di allevamento ed alla mancanza di acqua nelle situazioni previste. TABELLA 8 - PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALLEVAMENTI - ANNO 2009 VITELLI (D.L.vo 146/ D.L.vo 533/92 - D.L.vo 331/2001) (bov. ripr. 467) N INFRAZIONI prescrizione prescrizione Controllo degli animali 8 8 Registrazione dei dati 7 7 Libertà di movimento Spazio disponibile Edifici e locali di stabulazione Alimentazione ed abbeveraggio 1 1 Illuminazione 1 1 Attrezzatura automatica e meccanica Procedure di allevamento TOT (D.L.vo 146/ D.L.vo 533/92 - D.L.vo 331/2001) Sanzione immediata

7 BOVINI DA CARNE - BOVINI DA LATTE - BOVINI TIPOLOGIA MISTA Come specificato in precedenza, nel 2009 il Piano Nazionale Benessere Animale ha previsto per il settore bovino, da effettuare oltre che negli allevamenti di vitelli anche negli allevamenti di bovini da carne, bovini da latte e negli allevamenti misti. Tali allevamenti non sono regolamentati da una normativa specifica ma solo dal D.L.vo 146/2001 inerente la protezione degli animali negli allevamenti. Quindi nel 2009 sono stati sottoposti a controllo (cfr. tabelle 9, 10 e 11) 299 allevamenti di bovini da carne su 936 (32 %), 584 allevamenti di bovini da latte su un totale di (29 %) e 557 allevamenti di bovini ad attitudine mista su (22 %). E da segnalare che sono stati considerati, come da indicazioni ministeriali, solo gli allevamenti con più di 50 capi. Negli allevamenti di bovini da carne le aziende non conformi sono risultate essere 62 mentre le riscontrate sono state 124 a cui hanno fatto seguito 113 prescrizioni da rimediare entro 3 mesi, 8 prescrizioni da rimediare entro un termine superiore a 3 mesi e 3 amministrative. Le non conformità più frequenti riguardavano l assenza di registrazione dati, la mancanza di personale adeguatamente formato, edifici, recinti ed attrezzature non idonei ed errate pratiche di allevamento. Negli allevamenti di bovini da latte le aziende non conformi sono state numerose (67) come peraltro le riscontrate (130) alle quali hanno fatto seguito 101 prescrizioni da risolversi entro 3 mesi, 28 prescrizioni da rimediare entro un termine superiore a 3 mesi e 2 amministrative. Le più frequenti sono state la mancata pulizia e disinfezione di attrezzature ed utensili, l assenza di un locale infermeria, locali di stabulazione non idonei, l assenza di registri dei trattamenti farmacologici e carico-scarico degli animali, eccessiva densità, alimentazione inadeguata e modalità inidonea di somministrazione dell acqua. Per quanto concerne gli allevamenti di bovini misti le aziende non conformi sono state numerose (105) come peraltro le riscontrate (168) alle quali hanno fatto seguito 155 prescrizioni da risolversi entro 3 mesi, 8 prescrizioni da rimediare entro un termine superiore a 3 mesi e 5 amministrative. Le riscontrate più comuni sono state l assenza di registrazione dati, la mancanza di personale adeguatamente formato, edifici, recinti ed attrezzature non idonei ed errate pratiche di allevamento. In molti degli allevamenti controllati si è riscontrato la carenza di un adeguata formazione del personale che accudisce gli animali TABELLA 9 - PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALEVAMENTI - ANNO 2009 BOVINI DA CARNE N DELLE INFRAZIONI prescrizione prescrizione Personale Controllo degli animali 5 5 Registrazione dei dati Attrezzatura automatica e meccanica 2 2 Libertà di movimento Edifici e locali di stabulazione Alimentazione ed abbeveraggio Pratiche di allevamento TOT

8 TABELLA 10 - PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALEVAMENTI - ANNO 2009 BOVINI DA LATTE N DELLE INFRAZIONI prescrizione prescrizione Personale Controllo degli animali 6 6 Registrazione dei dati Attrezzatura automatica e meccanica 7 7 Libertà di movimento Edifici e locali di stabulazione Alimentazione ed abbeveraggio Mutilazioni 1 1 Procedure di allevamento TOT TABELLA 11 - PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALEVAMENTI - ANNO 2009 BOVINI MISTI N DELLE INFRAZIONI prescrizione prescrizione Personale Controllo degli animali 7 7 Registrazione dei dati Attrezzatura automatica e meccanica Libertà di movimento Edifici e locali di stabulazione Alimentazione ed abbeveraggio Mutilazioni 1 1 Procedure di allevamento TOT Protezione di suini Nel corso del 2009 i Servizi veterinari, per verificare il rispetto della normativa vigente (D. Lvo 53/2004 protezione dei suini, recepimento delle direttive 2001/88/CE e 2001/93/CE), hanno sottoposto a controllo (cfr. tabella 12) 450 allevamenti suini (con più di 40 capi) su un totale di (36 %) 10 % in meno rispetto all anno precedente (47 %). Le aziende non conformi sono state 89 e nel corso della vigilanza sono state riscontrate 287 infrazioni (334 nel 2008) 210 prescrizioni da risolvere entro 3 mesi, 74 prescrizioni da risolvere entro un termine superiore ai 3 mesi e 3 amministrative (25 in meno rispetto all anno precedente). Le infrazioni accertate riguardavano soprattutto: l eccessiva densità degli animali, i requisiti dei fabbricati, l accesso all acqua, le condizioni di stabulazione, l illuminazione, la mancata soddisfazione di alcune esigenze comportamentali, l assenza di un locale infermeria e l inadeguatezza delle condizioni di allevamento delle diverse categorie (verri, scrofe, lattonzoli). L esame dei dati di attività, indica ancora un settore in difficoltà con gli adeguamenti previsti per il benessere animale, causata anche dalla crisi economica del comparto e dalla mancanza di investimenti strutturali e gestionali degli allevatori. Occorre quindi una maggiore attenzione da parte dei Servizi veterinari, nei confronti degli allevatori, affinché non trascurino la corretta applicazione delle norme sul benessere animale.

9 TABELLA 12 - PROTEZIONE DEGLI ANIMALI NEGLI ALEVAMENTI - ANNO 2009 SUINI (D.L.vo 146/ D.L.vo 534/92 - D.L.vo 53/2004) N DELLE INFRAZIONI prescrizione prescrizione Registrazione dei dati Personale Attrezzatura automatica e meccanica Alimentazione ed abbeveraggio Edifici e locali di stabulazione Mangimi con fibra 3 3 Controllo degli animali Spazio disponibile Condizioni di illuminazione Libertà di movimento Pavimentazioni Materiale manipolabile Mutilazioni 6 6 Procedure di allevamento TOT (D.L.vo 146/ D.L.vo 534/92 - D.L.vo 53/2004) Benessere, principio di condizionalità e piano di sviluppo rurale Il decreto riguardante la disciplina del regime di condizionalità della PAC (Ministero delle politiche agricole e forestali ) ha definito il quadro nazionale di riferimento per l applicazione della condizionalità nel comparto agro-alimentare. Il principio di condizionalità interessa tutti gli agricoltori che intendono usufruire dei finanziamenti della Comunità Europea attraverso la Politica Agricola Comune. Tale misure risultano obbligatorie, per il settore del benessere animale dal La violazione parziale o totale dei criteri di gestione obbligatoria comporta la riduzione fino all esclusione dei pagamenti per l anno in cui si verifica l inosservanza. Infatti, nel 2009, in collaborazione con l Assessorato all Agricoltura, è continuato il regime di notifica tra le Direzioni Regionali di Sviluppo dell Agricoltura e Sanità, con l invio dei eseguiti dai Servizi veterinari delle ASL nelle aziende di allevamento di competenza. Sempre in tema di condizionalità, nel 2009 con determinazione dirigenziale (Det. n del ) è stata stipulata una convenzione tra la Direzione Sanità Settore Prevenzione veterinaria e l Agenzia Regionale Piemontese per le Erogazioni in Agricoltura (ARPEA) per l effettuazione di di condizionalità nel campo della salute, sanità e benessere animale nelle aziende agricole aderenti al regime di pagamento unico ai sensi del Reg. (CE) 1782/2003 e s.m.i. e ai contributi per lo sviluppo rurale ai sensi del Reg. (CE) n. 1698/2005. I Servizi veterinari hanno pertanto effettuato per il benessere animale negli allevamenti estratti a campione dall ARPEA ed inseriti in un apposito elenco distinto per 398 CUAA (Codice Unico di identificazione Aziende Agricole). Tramite l incrocio dei CUAA con i dati contenuti nella Banca Dati Regionale dell Anagrafe, sono stati individuati gli allevamenti da controllare. Gli Atti oggetto di verifica erano il B11, C16, C17 e C18 riguardanti la sicurezza alimentare ed il benessere animale. Complessivamente sono stati controllati dai Servizi veterinari delle ASL piemontesi mediante check-list e verbale di accertamento, 407 allevamenti. Nell ambito nei è stata rilevata un unica non conformità di rilievo. Per quanto riguarda invece il Piano di Sviluppo Rurale, sono concessi aiuti per gli allevatori che intendono adottare misure aggiuntive nel settore del benessere animale (Reg. 1782/2003 e 1698/2005). L obiettivo è di promuovere, con aiuti finanziari, sistemi di allevamento dotati di standard elevati di benessere, superando in questo modo, i requisiti minimi previsti dalla legislazione vigente. Nel 2009 sempre in collaborazione con l Assessorato all Agricoltura sono stati predisposti i criteri per accedere al bando Pagamenti per il benessere degli animali. Tali criteri hanno previsto la predisposizione di alcune tabelle con i possibili impegni di migliorie da effettuare per il benessere nonché check-list, per il controllo da parte dell autorità competente. L insieme degli aiuti finanziari previsti dalla PAC e dal Piano Sviluppo Rurale, dovrebbe quindi dare un impulso al miglioramento delle condizioni di benessere negli allevamenti intensivi. E auspicabile quindi che l adeguato sostegno economico, insieme ad una efficace formazione rivolta agli allevatori, porti nel giro di pochi anni ad un deciso e reale miglioramento delle condizioni di benessere degli animali allevati.

10 Considerazioni finali Nel 2009 i negli allevamenti piemontesi sono decisamente aumentati (+ 30%) anche per corrispondere a quanto previsto dal Piano nazionale benessere animale. Come anticipato nella premessa, tale piano ha previsto una serie di in tutte le tipologie di allevamento, mediante l utilizzo di apposite check-list. Negli allevamenti è stato verificato il grado di applicazione delle misure previste dalla normativa nazionale e comunitaria e sono state rilevate le principali criticità dei metodi di allevamento. L aumento di sul benessere animale ha comunque evidenziato numerose carenze soprattutto in alcune filiere come quella suina e bovina (bovini da carne). Si rende sempre più necessaria, da parte degli allevatori, una maggior attenzione ed impegno al fine di elevare gli standard qualitativi delle strutture zootecniche. Nel 2009 è terminato il progetto dell ASL TO 3 finanziato dalla Regione, riguardante la predisposizione di manuali di buone pratiche per la gestione degli allevamenti (bovini da carne, bovini da latte, vitelli, suini, polli da carne e galline ovaiole) con una sezione pratica e dettagliata dedicata al benessere animale. Appare quindi sempre evidente l importanza dell attività da svolgere da parte dei Servizi veterinari delle ASL piemontesi, per raggiungere l effettivo miglioramento delle condizioni di benessere degli animali posti sotto il loro controllo.

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