PROGETTO EQUITA IN SALUTE- MACROAREA IV
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- Arianna Giuliano
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1 PROGETTO EQUITA IN SALUTE- MACROAREA IV - Prevenzione primaria in adolescenza. PEER EDUCATION Il progetto si colloca all'interno di un orizzonte di pensiero che riconosce gli adolescenti quali soggetti primari nella promozione del proprio benessere e non si propone di incidere su specifici comportamenti a rischio bensì di raggiungere i seguenti obiettivi : EDUCATIVI Promozione della salute e sviluppo di empowerment negli adolescenti Intervento all interno di gruppi di adolescenti utilizzando come modello l'educazione tra pari, attualmente considerata, anche in riferimento all educazione alla salute, una delle metodologie più efficaci per lo sviluppo di strategie di promozione e prevenzione di comportamenti a rischio rivolte agli adolescenti. FORMATIVI favorire lo sviluppo delle potenzialità e delle competenze personali e sociali dei ragazzi, sollecitandone la partecipazione attiva e il protagonismo nell ideazione, progettazione, realizzazione e valutazione favorire iniziative volte alla promozione del proprio benessere psicofisico, relazionale, ambientale, a scuola e nel territorio. DESTINATARI Studenti della scuola secondaria di II grado afferenti alle classi III RUOLO DEGLI ADULTI Insegnanti della scuola secondaria di II grado minimo 8 Personale ASL formato al corso Regionale Insegnanti delle scuole secondarie di II grado Giovani formati come peer educator Comune Assessorato alle politiche giovanile/assessorato all Istruzione Gli adulti collaborano con i ragazzi e, durante il primo anno assumono principalmente la funzione di facilitatori di processi, quali ad esempio le competenze sociali, le dinamiche di gruppo, le metodologie di ricerca; nel secondo anno invece accompagnano cioè i ragazzi dall autonomia progettuale all autonomia operativa. RUOLO DELLA SCUOLA La scuola riveste un ruolo decisamente importante in quanto non è solo chiamata ad ospitare un progetto di prevenzione, ma è essa stessa reale coprotagonista del progetto e non semplice destinataria. Nel contesto scolastico pertanto oltre all accordo formale di adesione da parte della Dirigenza e del Collegio docenti, viene richiesta la nomina di un gruppo di docenti referenti all interno degli Istituti in cui il progetto è attivato quali garanti del progetto stesso.
2 Vengono costantemente aggiornati sulle attività svolte dai ragazzi e dal secondo anno di intervento in poi diventano, con gli educatori tra pari, i responsabili diretti del proseguimento del progetto. FASI DEL PROGETTO: Le fasi del progetto si sviluppano nel corso dei 2/3 anni: 1 ANNO -Lancio della proposta a tutti i ragazzi delle classi terze -Auto-selezione degli educatori tra pari -Costituzione e formazione del gruppo degli educatori tra pari (>16 e < 28) -Progettazione autonoma, da parte dei ragazzi, delle azioni che desiderano attivare nella scuola durante il secondo anno di lavoro 2 ANNO -Realizzazione, da parte degli educatori tra pari, delle iniziative di cambiamento da loro ideate e progettate -Valutazione del risultato 3 ANNO - Continuazione del lavoro iniziato dai peer formazione di un nuovo gruppo di peer educators -Presentazione del progetto e raccolta delle adesioni dei nuovi ragazzi della scuola ad entrare a farne parte -Formazione, costituzione e conduzione del gruppo dei NEW peer educator da parte degli OLD peer sulla base delle competenze da essi acquisite durante il biennio progettuale - Presenza degli OLD peer insieme agli operatori e supportati dal corpo docente, nelle fasi iniziali della costituzione del nuovo gruppo peer al fine del raggiungimento della completa autonomia del progetto,s all interno del contesto scolastico SPECIFICI: 1 ANNO/ 1ª FASE SELEZIONE DEGLI EDUCATORI TRA PARI -Favorire la conoscenza tra operatori e ragazzi -Far conoscere il progetto presentandone i contenuti e favorendo la raccolta di aspettative e livello di interesse -Promuovere interesse e motivazione -Proporre a tutti i ragazzi di diventare educatore tra pari -Individuare n* ragazzi/e per classe *n peer da selezionare per classe = 25/ n delle classi -2 incontri di 2 ore in tutte le classi III realizzati nelle aule di ciascuna classe - Tra un incontro e l altro possono intercorrere da 5 a 10 giorni - Eventuale Stand informativo di promozione del progetto: gli operatori sono presenti nella scuola per una mattinata a disposizione degli studenti delle classi target allo scopo di fornire chiarimenti e ulteriori informazioni sul progetto
3 -Presentazione sintetica della prima fase del progetto - Proposta dei candidati e loro motivazioni - Questionario individuale di autovalutazione 1 ANNO/ 2ª FASE COSTITUZIONE DEL GRUPPO DEGLI EDUCATORI TRA PARI - Facilitare e promuovere la conoscenza del gruppo - Presentare e condividere i presupposti metodologici del progetto - Accrescere il livello d interazione - Chiarire la mission del progetto - Promuovere la progressiva assunzione di responsabilità individuale e collettiva rispetto alla mission - Aumentare la capacità di lavorare in gruppo e sottogruppo - Favorire l esplicitazione e il confronto di aspettative rispetto al percorso formativo - 2 incontri di 8 ore entrambi finalizzati ad una conoscenza più approfondita tra operatori e Peer e alla socializzazione degli stessi Peer attraverso tecniche di gestione di gruppo. - Presentazione delle giornate di lavoro -Condivisione delle regole di gruppo - Rielaborazione del lavoro della giornata ed esplicitazione degli apprendimenti -Verifica e presentazione della giornata -Role playing -Rielaborazione e verifica delle due giornate di lavoro -Chiusura dei lavori 1 ANNO/ 3ª FASE INDIVIDUAZIONE DEL TEMA E RICERCA -Individuazione di un tema generatore -Impostazione degli strumenti di ricerca -Supporto alla prima sperimentazione sul campo - 4 incontri di 4 ore: incontri di dibattito, di confronto, di ricerca, atti ad individuare la mission del gruppo e a mettere in opera strategie di ricerca, metodologie operative con l ausilio degli adulti presenti che funzionano da esperti con capacità di orientare la ricerca. Già in questa fase si cercano gli strumenti e le metodologie da implementare nel secondo anno quando il progetto si allargherà a tutta la scolaresca.
4 -Presentazione della Terza Fase e proposta di lavoro per la prima giornata -Restituzione delle attività da parte dei sottogruppi -Confronto sui temi emersi -Scelta dell oggetto di lavoro, ossia del tema da sviluppare nel progetto 3 INCONTRO: -Pianificazione del lavoro (gruppi di lavoro, tempi, compiti, etc.) -Auto-valutazione sul lavoro svolto e sulla motivazione 4 INCONTRO: - Valutazione finale della fase 1 ANNO/ 4ª FASE PROGETTAZIONE DELLE -Facilitare l emersione delle competenze presenti nei gruppi -Avviare l elaborazione di un ipotesi progettuale funzionale ai propri desideri/bisogni di azione -Promuovere competenze per la pianificazione operativa -Aumentare le competenze organizzative -Stimolare la progettazione di microazioni 2 incontri consecutivi di 8 ore( possibilmente residenziali (ideale è nei giorni immediatamente vicini alla chiusura e/o apertura dell anno scolastico). -Condivisione con gli insegnanti dei risultati della ricerca e della progettazione delle azioni -Lavori in sottogruppo per seminari tematici -Stesura in sottogruppi di bozze di progetto 2 ANNO/ 5ª FASE -INTERVENTO DEI PEER: DALLA MACRO ALLA MICRO PROGETTAZIONE -Realizzazione delle azioni progettate dai peer. -il gruppo dei pari si fa promotore di una serie di azioni integrate all interno del contesto scolastico, con il coinvolgimento trasversale di tutta la popolazione studentesca. Non è possibile definire con precisione le fasi operative di questo secondo anno in quanto dipendono dal lavoro e dai risultati ottenuti dai Peer nel primo anno.
5 3 ANNO -RICONOSCIMENTO DEI PEER EDUCATORS NEL CONTESTO SCOLASTICO Promuovere la continuità del progetto integrando nuove risorse umane che ne condividano le finalità e i metodi Instaurare nella scuola un nucleo stabile di soggetti competenti capace di autorigenerarsi nel tempo. Non è possibile definire le fasi operative di questo terzo anno STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL PROGETTO Cabina di regia: un rappresentante per ente partner: (docente coordinatore + capogruppo ASL, ecc.); con funzioni di direzione strategica. La cabina di regia analizza le linee di sviluppo degli interventi durante la loro realizzazione,verifica il collegamento tra progettazione e realizzazione e, progressivamente, valuta e dà visibilità ai risultati raggiunti. Equipe operativa: operatori formati ASL + gruppo di insegnanti referenti e garanti del progetto stesso Coordinatore: capogruppo ASL che supervisiona, indirizza metodologicamente e organizza le équipe operative, garantendo l uniformità del progetto, raccorda i livelli strategico e operativo. Personale formato ASL Caserta Biologa Dott.ssa Maria Filomena Roberti CPSI Albina Sgambato Tecnico Sanitario Nunzio Lettieri La Responsabile UOSD Educazione alla Salute ASL Caserta (Referente Aziendale per la Macroarea IV Progetto Equità in Salute) Dott.ssa Flavia Bergamasco Il Direttore Dott. Consalvo Sperandeo
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