PERCORSO DI STADIAZIONE DI UNA MALATTIA ONCOLOGICA

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1 PERCORSO DI STADIAZIONE DI UNA MALATTIA ONCOLOGICA RELATORE :CHIARA DEL BEN CRO Aviano 1

2 LA STADIAZIONE Lo stadio di un tumore è la rappresentazione sintetica dell estensione anatomica del tumore. 2

3 La definizione dello stadio tumorale è importante perché: 1. Aiuta il clinico nella pianificazione del trattamento. 2. Fornisce elementi utili alla prognosi. 3. Aiuta nella valutazione dei risultati del trattamento (re-staging). 4. Facilita lo scambio di informazioni tra i vari centri di cura. 5. Aiuta il paziente a comprendere il percorso di cure. 3

4 Rappresenta un metodo per descrivere obiettivamente lo stato di una neoplasia in vari momenti temporali (diffusione in forma multidimensionale e multitemporale) 4

5 Si riferisce ad un tempo specifico (in genere il momento della diagnosi iniziale) durante il quale viene effettuato il tentativo di definire il tumore nei suoi vari compartimenti. 5

6 Esistono diversi sistemi con cui i medici descrivono lo stadio di un tumore, che evolvono nel tempo via via che le conoscenze sul cancro crescono. Al di là delle differenze e delle specificità, quasi tutti i sistemi di stadiazione presentano alcune caratteristiche comuni che combinate assieme ci forniscono una descrizione dettagliata del tumore e della sua estensione. 6

7 Nel caso di patologia tumorale solida, la classificazione più adeguata che tiene conto dell evoluzione temporale del tumore e della sua estensione, avviene tramite il Sistema TNM, acronimo inglese che sta per Tumor-Node-Metastasis 7

8 T identifica il tumore primitivo e descrive il suo aumento progressivo, quindi la sua estensione. Il valore di questo parametro varia da 1 (tumore piccolo) a 4 (tumore grande). N descrive l assenza o il grado progressivo di interessamento linfonodale che si trovano nelle vicinanze del tumore. Il valore di questo parametro va da 0 (nessun linfonodo coinvolto) a 3 (molti linfonodi coinvolti). M descrive l assenza o il grado di metastasi a distanza. Può assumere valore 0 (nessuna metastasi) oppure valore 1 (presenza di metastasi). 8

9 I PRINCIPI BASILARI DI QUESTA CLASSIFICAZIONE SONO: applicabilità a tutte le sedi anatomiche indipendenza del trattamento valutazione dei risultati finali e comparabilità dei dati suscettibilità di ulteriori modificazioni in base all informazione fornita dall intervento chirurgico e dal reperto istopatologico 9

10 La classificazione TNM è nata anzitutto come classificazione di tipo clinico e ad oggi è un sistema duplice che consente sia una classificazione preterapeutica, clinica (TNM o ctnm) sia una postchirurgica, patologica (ptnm) 10

11 ctmn: è basata sull evidenza clinica acquisita prima di formulare la decisione terapeutica, che proviene dall esame obiettivo accurato, dalla diagnostica per immagini e dalle indagini endoscopiche. ptnm: è basata sui dati obiettivi acquisiti prima del trattamento che possono essere integrati o modificati dagli elementi emersi all intervento chirurgico e dall esame istopatologico del pezzo anatomico resecato. 11

12 Il sistema TNM non è applicato in tutte le forme neoplastiche, in particolare non nella classificazione di linfomi, mielomi, tumori ematologici ed alcune neoplasie pediatriche. 12

13 ESTENSIONE TUMORALE La definizione di estensione tumorale di una determinata neoplasia avviene tramite: stadiazione clinica e strumentale stadiazione chirurgica stadiazione patologica 13

14 STADIAZIONE CLINICA E STRUMENTALE Si basa essenzialmente sull esame obiettivo (sintomi paziente, visita medica), esami di laboratorio (markers tumorali), radiografici (RMN, TAC), radiometabolici (PET), endoscopici (gastroscopia, colonscopia, scintigraficiedecografici rettoscopia), 14

15 MARKERS TUMORALI Ca 125: tumori ovaio e pancreas Ca 19.9, CEA: tumori gastroenterici Ca 15.3, Ca 125: tumori mammella NSE, Crom.A: tumori neuroendocrini Cyfra 21-1, CEA, Ca 19.9: adenocarcinomi α FP: epatocarcinomi αfp,βhcg: tumori del testicolo PSA e PSA libero: tumori della prostata LDH e Cupremia: linfomi 15

16 ESAMI STRUMENTALI TC: consente di ricostruire al computer sezioni della regione corporea indagata. Per rendere meglio analizzabili le strutture anatomiche in esame è spesso necessario fare ricorso al mezzo di contrasto (m.d.c.) somministrato per os o per via ev. Per l esecuzione dell esame è importante: - verificare se il paziente è allergico al m.d.c. (se sì, iniziare la profilassi specifica); - far eseguire, circa una settimana prima, esami di laboratorio per verificare la funzionalità renale (creatinina); - digiuno prima dell esame da almeno 4 h. 16

17 ESAMI STRUMENTALI RMN: rappresenta la più moderna metodica di diagnostica per immagini oggi disponibili ed utilizza onde radio; produce immagini di sezione del corpo ottenute in 3D. Viene particolarmente utilizzata per SNC e colonna, addome e pelvi, mammella, grossi vasi e sistema muscolo-scheletrico. Le indicazioni alla preparazione dell esame sono uguali a quelle per la TC. 17

18 ESAMI STRUMENTALI: PET Tomografia ad emissione di positroni: utilizza come radiofarmaci alcune molecole biologiche (zuccheri semplici, aminoacidi, ) marcate con radioisotopi emettitori di positroni. Il tomografo PET assicura la rilevazione della loro ripartizione in un organo o una regione corporea, ottenendo immagini tomografiche che riproducono l espressione della biologia e della fisiologia loco-regionale. L informazione che ci da è di tipo funzionale-metabolica potendo differenziare le cellule maligne dalle cellule benigne sulla base del consumo di glucosio (maggiore accumulo di radiofarmaci nei tumori maligni) e di aumentare la conoscenza sulla estensione della malattia neoplastica. 18

19 Dopo l iniezione del radiofarmaco, il tempo di attesa è di circa 1h, per permettere al farmaco di distribuirsi uniformemente in tutti i distretti corporei. Durante questo periodo di tempo il paziente verrà fatto accomodare in una stanza dedicata in condizioni di riposo e in tranquillità. Il paziente deve essere a digiuno da almeno 6 ore, evitare attività fisica intensa nei due giorni che precedono l esame, eseguire un test della glicemia se è diabetico (se in trattamento, la terapia deve essere somministrata almeno 5h prima) o se non ha recenti esami della glicemia. L esecuzione dell esame dura circa 30 minuti. 19

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21 ESAMI STRUMENTALI PET/TC: L uso della PET con correlazione TC consente un completo inquadramento diagnostico della malattia neoplastica, migliora il controllo della efficacia delle cure ed evita interventi chirurgici non necessari. La PET TC è l unico esame in grado di fornire informazioni sulla presenza e sulla vitalità delle cellule tumorali nel nostro organismo. 21

22 STADIAZIONE CHIRURGICA Si basa sui risultati di interventi esplorativi eseguiti per identificare l estensione anatomica di una determinata neoplasia (es. laparotomia) e comprende anche interventi bioptici per valutare la profondità dell invasione tumorale, il quadro istopatologico, la presenza o l assenza di infiltrazione linfonodale. 22

23 STADIAZIONE PATOLOGICA Si riferisce ad una valutazione completa su base istopatologia e quindi implica un asportazione completa della neoplasia, del suo organo di insorgenza e dei linfonodi regionali. 23

24 Anna, donna di 38 aa da circa 2 mesi lamenta: gonfiore addominale persistente, algie pelviche, senso di sazietà e perdita di appetito nonché calo ponderale importante (circa 7 kg). Si rivolge al suo medico curante che le prescrive una prima visita ginecologica con eco si evidenziano bilateralmente all utero due formazioni solide con la presenza di minimo versamento. Vengono quindi prescritti alcuni marcatori tumorali ( Ca 19.9: 331,6; Ca 125: 4337; CEA 1.9 ) RMN addome e pelvi: si evidenzia un marcato aumento delle dimensioni di entrambe le ovaie si richiede consulenza specialistica. 24

25 La pz si rivolge al CRO, viene programmato una laparoscopia addominale diagnostica+ biopsia parete addominale 1 istologico: reperto compatibile con carcinoma sieroso (di alto grado) di verosimile origine dal tratto genitale. Si decide per isterectomia addominale con annessiectomia bilaterale, omentectomia radicale, splenectomia, asportazione di noduli del Morrison e del piccolo omento e della parete addominale, resezione retto-sigma 2 istologico:carcinoma sieroso di alto grado dell ovaio bilaterale pt3 N1. Infine il medico oncologo per terminare la stadiazione prescrive una TC Tx-Addome diagnosi definitiva: CARCINOMA SIEROSO DI GRADO DELL OVAIO BILATERALE pt3 N1 M0. ALTO 25

26 Massimo, uomo di 53 aa da circa 1 mese lamenta: sudorazione importante (soprattutto notturna), prurito diffuso, alterazione persistente della temperatura corporea, calo ponderale importante (circa 10kg in 2 mesi) e nell ultima settimana comparsa di gonfiore latero- cervicale dx non dolente e solido al tatto. Si rivolge al medico curante che gli prescrive un ecografia del collo per valutare eventuale presenza di linfadenopatia. Essendo di fronte ad una patologia di rilievo viene prescritta una TAC tx addome con m.d.c. captazione a livello dei linfonodi latero-cervicali e mediastinici. 26

27 In seguito ad anamnesi e esame obiettivo l ematooncologo prescrive: esami ematochimici completi LDH 750 PET importante captazione linfonodi mediastino e laterocervicali biopsia linfonodale laterocervicale NHL diffuso a grandi cellule visita ORL BOM + AM (Biopsia Osteo Midollare e Aspirato Midollare ovvero prelievo di sangue midollare e frustolo d osso dalla cresta illiaca per capire se interessamento midollare) NEGATIVO Diagnosi: NHL DIFFUSO A GRANDI CELLULE 27

28 Accoglie il pz e lo accompagna fornendo adeguate informazioni sul percorso diagnostico Collabora con tutti i professionisti per definire il miglior percorso con il minor disagio per il pz Fornisce info sulle professionalità coinvolte e i servizi disponibili Fornisce indicazioni sulle indagini da svolgere (utilità, preparazione, modalità di effettuazione) Programma l esecuzione delle indagini con il minor disagio possibile Assiste il pz durante le visite e le indagini Dimostra disponibilità all ascolto attivo Favorisce il colloquio Supporta il pz nella gestione dell ansia legata alla prognosi infausta. 28

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