OLTRE LE BARRIERE. L accessibilità a musei e cultura per le persone con disabilità visiva.
|
|
- Federico Elia
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Fondazione Centro Culturale Valdese OLTRE LE BARRIERE. L accessibilità a musei e cultura per le persone con disabilità visiva. Rocco Rolli Materiali, strumenti, risorse per migliorare l accessibilità, 13 dicembre 2013.
2 Tiflologia La tiflologia (dal greco tyflos=cieco) è lo studio della cecità e delle sue conseguenze psicologiche, sociali, culturali. L attenzione principale verte sul peso che ha la vista nella formazione dei concetti e ci dà l opportunità per chiarire due concetti fondamentali: quello di sinestesia e quello della specificità della materia sensoriale.
3 Sinestesia Con il termine sinestesia indichiamo il fatto che i nostri organi di senso operano in maniera coordinata e non a compartimenti stagni. Tutti gli studi in campo neurofisiologico dimostrano che le immagini mentali sono il frutto della combinazione di percezioni visive, tattili e sonore.
4 Specificità sensoriale Quando si parla di specificità sensoriale, si vuol porre l accento sul fatto che ogni canale sensoriale ha un suo modo particolare di funzionare, che va tenuto distinto. Toccare non è la stessa cosa che guardare da vicino.
5 Ciechi o non vedenti? Una persona che non ci vede si chiama cieco o non vedente? In realtà le parole non possono modificare la sostanza delle cose: ciechi e non vedenti sono sinonimi e potete usarli indifferentemente.
6 Chi sono i non vedenti Ha senso chiedersi chi sono i non vedenti? Se con questa domanda si cerca di definire il concetto di non vedente tipo, cioè un insieme di caratteristiche comuni a tutti i ciechi, la risposta è no. Se, però, vogliamo semplicemente sapere quanto poco deve vedere una persona per essere considerata cieca, allora la domanda ha senso e la risposta va ricercata nella legge.
7 Legge 138/2001 Con la legge 138 del 3 aprile 2001 è stata finalmente recepita la classificazione dell'organizzazione Mondiale della Sanità, che individua i ciechi e gli ipovedenti non solo sulla base del visus, cioè dell'acutezza visiva, ma tenendo conto anche dell'ampiezza del campo visivo, cioè della porzione di spazio che l'occhio è in grado di vedere davanti a sé. La legge definisce i concetti di "cieco assoluto", "cieco parziale", "ipovedente grave", "ipovedente medio-grave" e "ipovedente lieve", ricomprendendo nelle ultime due categorie i soggetti con un'acutezza visiva da 1 a 3 decimi.
8 Chi sono gli ipovedenti? La parola ipovedente è entrata da poco nel vocabolario italiano e la si rinviene per la prima volta in un testo legislativo del 1984 Attualmente è stata consacrata nella legge n.138 del 3 aprile 2001, che distingue tra: "ipovedenti gravi": coloro che hanno un visus compreso tra 1/20 e 1/10 oppure una riduzione del campo visivo tra il 10% e il 30%; "ipovedenti medio-gravi": coloro che hanno un visus compreso tra 1/10 e 2/10 oppure una riduzione del campo visivo tra il 30% e il 50%; "ipovedenti lievi" (coloro che hanno un visus compreso tra 2/10 e 3/10 oppure una riduzione del campo visivo tra il 50% e il 60%.
9 Ciechi e ipovedenti Dal punto di vista semantico l'espressione "ipovedente" è sicuramente una bruttura, risultando dalla fusione di una parola greca e di una latina. Essa sta ad indicare le persone che hanno grossi problemi di vista e che non rientrano nel concetto di cecità assoluta. Quindi per disabilità visiva intendiamo: la cecità, circa persone in Italia, e l ipovisione, circa persone in Italia. A tutti costoro possiamo aggiungere un ampia fascia di persone che presenta disturbi visivi di varia natura, ad esempio chi ha un visus compreso tra i 3/10 e i 6/10, oppure chi, come gli anziani, ha, proprio in ragione dell età, difficoltà consistenti di vista.
10 Anziani Se oggi un italiano su 5 ha più di 65 anni, nel 2030 si supererà il rapporto di 1 su 4. La quota degli anziani sopra gli 80 anni subirà un incremento altrettanto rapido: da circa il 6 per cento nel 2010 ad oltre il 9 per cento nel 2030, vale a dire circa 1 italiano su 10.
11 Barriere e disabilità visiva Barriere della mobilità Barriere della comunicazione Barriere percettive Barriere architettoniche
12 La legislazione sulle barriere percettive La normativa italiana affronta il tema delle barriere percettive come sviluppo ulteriore del tema delle barriere architettoniche.
13 BARRIERE COMUNICATIVE Dall analisi della legislazione, molto importante diventa la messa in chiaro del concetto di barriere percettive, individuate nelle situazioni di disagio o di conflitto comunicativo e che possono essere eliminate per mezzo di un incremento informativo. In pratica, per un cieco o un ipovedente, il problema non è tanto quello di eliminare i gradini o gli ostacoli, quanto quello di segnalarli; per il disabile visivo serve maggiore attenzione e cura sull aspetto emotional del servizio e del prodotto, in quanto quella condizione di disabilità invita a non considerare più le persone come semplici utilizzatori, ma piuttosto come fruitori.
14 MOBILITA E ORIENTAMENTO La cecità e l ipovisione possono pregiudicare la mobilità e la capacità di orientamento spaziale perché la specificità di tale minorazione risiede nella compromissione delle strutture e funzioni che permettono di rilevare informazioni a lunga distanza e conseguentemente di mettere in atto comportamenti anticipatori.
15 Legislazione Con la legge 13 del 1989 (Disposizione per favorire il superamento e l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati) e con il decreto ministeriale 236 sempre del 1989 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche) viene affrontato il tema delle barriere architettoniche negli edifici privati e nell edilizia residenziale pubblica. Con il dpr 503 del 1996 (Regolamento recante norme per l eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi, servizi pubblici) si raccordano i due ambiti normativi estendendo l applicazione della norma anche agli spazi pubblici.
16 per chiunque Tale normativa definisce come barriera architettonica: 1. gli ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque ed in particolare per coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità ridotta o impedita in forma permanente o temporanea. 2. gli ostacoli che limitano o impediscono a chiunque la comoda e sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti 3. la mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque e in particolare per i non vedenti, per gli ipovedenti e per i sordi.
17 chiunque è un fruitore Risulta evidente come il concetto di barriera architettonica sia molto più esteso di quanto comunemente non si pensi. Per barriera architettonica si intende infatti anche la barriera percettiva. La norma evidenzia inoltre come le barriere architettoniche possono e devono essere considerate come un ostacolo per chiunque e quindi non solo per le persone con disabilità, ma anche per tutti i potenziali fruitori del bene.
18 D.M. 28 marzo 2008 La necessità di superare le barriere percettive nei luoghi di interesse culturale, ovvero nei musei, ma anche negli ambiti urbani, è stata ribadita dal decreto ministeriale del 28 marzo del 2008 (Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturali).
19 Ambiente accessibile La legge definisce come ambiente accessibile uno spazio in cui qualsiasi persona, anche con ridotte o impedite capacità motorie, sensoriali o psicocognitive può accedervi e muoversi in sicurezza e autonomia. Rendere un ambiente accessibile vuol dire pertanto renderlo qualitativamente migliore per tutti i potenziali utilizzatori. Il presente decreto supera dunque il concetto di spazio pensato appositamente per persone disabili, ma mira ad indirizzare la progettazione verso la realizzazione di spazi accoglienti e inclusivi per tutti.
20 Atto di Indirizzo sui criteri tecnico scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 10 maggio 2001 il museo deve risultare accessibile e fruibile in ogni sua parte pubblica alla totalità dei visitatori La segnaletica interna, finalizzata all orientamento della visita,. è appena il caso di raccomandare che, ove si profili un conflitto tra i valori estetici dell allestimento e la chiarezza della comunicazione, si tenda a privilegiare quest ultima Ogni museo è tenuto, anche nel rispetto della normativa vigente, a dedicare impegno e risorse affinché l accesso al museo sia garantito a tutte le categorie di visitatori/utenti dei servizi rimuovendo barriere architettoniche e ostacoli di ogni genere che possano impedirne o limitarne la fruizione a tutti i livelli.
21 Convenzione delle Nazioni Unite del 2007 Al concetto di accessibilità, di uno spazio o di un informazione, si collega l importante tema della tutela dei diritti e delle pari opportunità per le persone con disabilità, affrontato dalla Convenzione delle Nazioni Unite del La Convenzione si pone come obiettivo quello di promuovere, proteggere e garantire il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte di persone con disabilità (art. 1).
22 la Convenzione, all art. 30, affronta il tema del diritto alla cultura: «1. Gli Stati Parti riconoscono il diritto delle persone con disabilità a prendere parte su base di uguaglianza con gli altri alla vita culturale e adottano tutte le misure adeguate a garantire che le persone con disabilità: (a) abbiano accesso ai prodotti culturali in formati accessibili; ( ) (c) abbiano accesso a luoghi di attività culturali, come teatri, musei, cinema, biblioteche e servizi turistici, e, per quanto possibile, abbiano accesso a monumenti e siti importanti per la cultura nazionale».
23 Diritto fondamentale Il tema dell accessibilità deve essere pertanto affrontato non solo in termini prescrittivi, così come indicato dalla normativa, ma anche e soprattutto in termini di diritti e di pari opportunità di tutte le persone alla piena partecipazione sociale.
24 E i Musei? I musei sono da sempre al centro dei processi di divulgazione oltre che di conservazione della cultura e del suo patrimonio. La loro missione li trova in questi anni particolarmente impegnati in compiti di comunicazione che insieme con la sempre maggiore attenzione dedicata a valorizzare l aspetto allestitivo ha contribuito in modo determinante a rafforzarne il ruolo mediatico.
25 Ma? Raramente accade che i progetti rivolgano l attenzione dovuta alla fruizione dei beni culturali da parte delle persone con disabilità visiva. Prevale nelle attuali pratiche di allestimento un atteggiamento condizionato dal pregiudizio estetico e poco attento alle esigenze di lettura e comprensione da parte del visitatore e tanto meno disponibile a condizionare il proprio disegno per garantire accessibilità e fruibilità delle opere da parte di persone con disabilità visive.
26 Le Ragioni - La scarsa conoscenza del tema della disabilità visiva da parte dei progettisti. - La scarsa attenzione che ancor oggi la cultura del progetto nel campo dell allestimento rivolge all etica dell accessibilità. - La scarsa conoscenza delle problematiche inerenti i diversi supporti e le varie modalità di rappresentazione oggi disponibili per aprire i propri allestimenti alle persone con disabilità visiva.
27 Metodologia progettuale Il decreto ministeriale del 28 marzo del 2008 (Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturali) fa esplicitamente riferimento per quanto riguarda una metodologia progettuale per una comunicazione accessibile e fruibile da tutti, alla filosofia dell Universal Design secondo i principi elaborati negli Stati Uniti nel Per Universal Design si intende la progettazione di prodotti e ambienti utilizzabili da tutti, con una estensione più ampia possibile, senza dover ricorrere ad adeguamenti o soluzioni speciali.
28 Semplificare la vita Lo scopo è semplificare la vita per chiunque, realizzando mezzi di comunicazione e prodotti utilizzabili dal più ampio numero di persone. Questo modo di pensare la progettazione ha come riferimento tutte le persone senza distinzione di età, sesso e abilità.
29 La percettibilità dell informazione In particolare, per realizzare strumenti di comunicazione accessibili per tutti nel 4 principio, si dichiara: «il progetto comunica le necessarie ed effettive informazioni all utilizzatore, in modo indifferente rispetto alle condizioni dell ambiente o alle capacità sensoriali dell utilizzatore».
30 Ma ai ciechi è consentito l'accesso al mondo delle immagini? Sappiamo che con l invenzione della scrittura la parola diventa visibile oltreché udita, nasce quel dualismo sensoriale fra vista e udito, alla base della collaborazione sinestesica dei sensi. La geniale invenzione dell'alfabeto Braille ha chiesto per la prima volta al tatto di farsi "lettore" di linguaggi codificati, di sostituire il senso-cardine della cultura alfabetica, la vista. In questa prospettiva si muove la ricerca che privilegia l'uso del tatto per accedere ai segnali visivi e alle configurazioni grafiche appartenenti al mondo dell'immagine.
31 verbalismo Ma quando gli oggetti superano per dimensione l'apertura delle braccia come si fa a conoscerli, se non attraverso la mediazione troppo spesso vaga ed ingannevole della descrizione verbale?
32 Arte e percezione plurisensoriale L arte e l architettura sono da sempre concepite come ambiti di appannaggio della percezione visiva. La necessità di rendere accessibili l opera d arte e l'architettura anche ai non vedenti non può ridursi all'ascolto passivo della voce o alla lettura di un testo Braille. Come non è sufficiente che il non vedente tocchi un oggetto per sostituire la mancanza di immagini visive: è necessario potenziare questa possibilità con stimoli cognitivi diversi e paralleli.
33 La parola e l immagine artistica Si può raccontare una cosa o un dipinto a coloro che non possono vederlo con gli occhi ma possono ricostruirlo nella mente con l aiuto dell immaginazione, dell udito e del tatto? Qual è il ruolo della parola intesa come equivalente estetico dell immagine? E come, in presenza di disabilità visiva, l ascolto di una descrizione può essere aiutato dal contatto diretto con un immagine tridimensionale, tattilmente percepibile? Usando i sensi residui vicarianti la vista, si può potenziare l integrazione tra sensi e intelletto, contando sul contributo della tattilità, a supporto del racconto?
34 Per concludere questa parte Consolidare la cultura dell accessibilità e promuovere la progettazione universale è una delle possibilità per abbattere le barriere culturali che rallentano il processo verso il diritto di tutti alla cultura, alla bellezza, alla libertà..
35 tecniche di comunicazione speciale Strumenti di comunicazione: Pubblicazioni in rilievo Mappe tattili Modelli tridimensionali Tecnologie della comunicazione
36 Mappe visivo-tattili. Le mappe visivo-tattili sono strumenti informativi per favorire l orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo. Sono utilizzabili da chiunque, vedenti e non vedenti, perché sono costituite da scritte ingrandite e in Braille, immagini per la vista e immagini tattili coincidenti con l immagine visiva. Possono essere utilizzate per: l orientamento spaziale (dove uno si trova): nella mappa si rappresenta la planimetria dell ambiente sottosguardo, con la segnalazione dei principali ambienti e edifici; l indicazione del percorso (come si fa a raggiungere un posto e come): nella mappa si rappresenta la planimetria con i punti significativi e le informazioni che guidano il movimento; l informazione specifica (come è fatto un luogo e come si usa un luogo): pianta dei bagni pubblici con la collocazione dei servizi igienici, piano delle fonti di pericolo, ecc.; la comunicazione e divulgazione (cosa si deve conoscere o esplorare): nei musei o negli edifici ad interesse culturale, nei percorsi urbani o espositivi, con i disegni e i testi visivotattili si possono dare le informazioni rivolgendosi a tutti contemporaneamente. 23/04/13
37 Modelli tridimensionali Il modello tridimensionale permette al fruitore di conoscere la struttura volumetrica di un opera architettonica, la forma tridimensionale a tutto tondo di un opera d arte, o la composizione frontale di un opera in bassorilievo. Si possono costruire modelli tridimensionali di oggetti scientifici, di apparati tecnologici, di elementi funzionali. Il modello, per essere comprensibile al tatto, deve avere dimensioni tali da consentire di circoscriverlo con le braccia ed esplorarlo con le mani. 23/04/13
38 Il disegno in rilievo Il disegno in rilievo è la forma di rappresentazione della realtà che rende possibile comunicare con l immagini con chi ha gravi difficoltà di vista, grazie al fatto che i diversi elementi di cui si compongono le figure sono percepibili al tatto: risaltano cioè in rilievo rispetto alla superficie del foglio e possono essere individuati dai polpastrelli delle dita in un modo simile a quello con cui viene letta la scrittura Braille. 23/04/13
39 Analizziamo 4 tecniche 1. Tecnica Minolta a Microcapsule É una tecnica molto semplice e ingegnosa, adatta per produrre rapidamente disegni a rilievo partendo anche da una comune fotocopia. Il procedimento si basa sull'uso di una speciale carta a "microcapsule". Queste ultime sono cellule termosensibili depositate sul foglio di carta e che si gonfiano ed "esplodono" con il calore. Basta fotocopiare il disegno che si vuole riprodurre (un disegno adatto per l esplorazione tattile, in bianco e nero o a colori) sul foglio di carta speciale (disponibile in formato A4 e A3). 23/04/13
40 Fornetto Successivamente basta far scorrere il foglio stampato all interno di uno speciale fornetto a raggi infrarossi. Il calore prodotto dal fornetto causa il rigonfiamento delle microcapsule. Ad espandersi sono esclusivamente le cellule su cui risulta depositato l inchiostro nero mentre le parti bianche o colorate rimangono lisce.
41 2. Tecnica Serigrafica In serigrafia lo strumento essenziale è dato da un telaio - di dimensioni varie a seconda delle necessità - che mantiene teso un tessuto speciale. Grazie a un semplice procedimento chimico, il disegno da riprodurre viene trasferito sul tessuto in modo tale che la sua trama lasci passare l inchiostro sul foglio di carta sottostante esclusivamente in corrispondenza dei segni grafici.
42 3. Altre tecniche su supporto rigido Per realizzare targhe tattili e mappe resistenti all usura e agli agenti atmosferici da collocare in esterno o in ambienti pubblici molto frequentati è necessario usare materiali resistenti quali acciaio, alluminio, ottone o plexiglass. Gli elementi che compongono la mappa tattile sono tagliati al laser e incollati al supporto. Sono generalmente elementi piatti (lisci o incisi) dal contorno sagomato, o elementi semisferici, che possono essere sovrapposti uno all altro in modo da creare diversi livelli nel rilievo. È possibile scegliere materiali, colori e finiture superficiali di ogni elemento.
43 4. Adduzione
44
45 Modelli
46 23/04/13
47 23/04/13
48 23/04/13
49 23/04/13
50
51 UNA FINESTRA SUL MONDO
52 Planimetria visivo-tattile. Disegno per il visivo
53 Disegno per il rilievo. Sovrapposizione con resina trasparente 23/04/13
54 Planimetria con tecnica «Minolta» Utilizzo attraverso la rete. 23/04/13
55 FINE GRAZIE 23/04/13
Report sullo stato dell accessibilità ai musei delle Marche
IL MUSEO DI TUTTI E PER TUTTI Riflessioni per rendere i musei marchigiani accessibili e accoglienti ANCONA, Mercoledì 5 Novembre 2014 ore 15 Report sullo stato dell accessibilità ai musei delle Marche
DettagliNORMATIVA EUROPEA DISABILITA
In Cammino con lo PSIR Welfare di seconda generazione Focus sulla filiera Disabili NORMATIVA EUROPEA DISABILITA 7 MAGGIO 2015 Paola Cermelli Presidente dell Ordine Assistenti Sociali Regione Liguria NORMATIVA
DettagliLa casa sicura e l adattabilità: qualche esempio concreto
La casa sicura e l adattabilità: qualche esempio concreto Una casa sicura per ogni fase della vita Monfalcone 19 novembre 2009 Tecnico della Prevenzione Flavio Del Bianco Breve ripasso 1 L'accessibilità
DettagliREGOLA D ARTED. La tecnologia tradizionale si basa sul concetto di
La tecnologia tradizionale si basa sul concetto di REGOLA D ARTED Cioè su soluzioni tecniche AFFIDABILI basate sull esperienza del COSTRUTTORE. Basso livello tecnologico e alto livello di sperimentazione.
DettagliObiettivi di accessibilità
Centro le per l Istruzione degli Adulti ex Palazzo Cnos via dei Salesiani, n. 2 73100 LEMM31000R Obiettivi di accessibilità per l anno 2016 Redatto ai sensi dell articolo 9, comma 7 del decreto legge 18
DettagliNuove forme di percezione plurisensoriale
Università degli studi di Trieste V Congresso Nazionale CKBG 2015 TECNOLOGIE E ACCESSIBILITÀ PER LA CONOSCENZA DEL PATRIMONIO CULTURALE Proponente: Ilaria Garofolo Nuove forme di percezione plurisensoriale
DettagliIL MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
Decreto del Ministero per i beni e le attività culturali 28 marzo 2008 Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale. (pubblicato nella G.U. n 114 del
DettagliTRAGUARDI DI COMPETENZE DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE
ARTE E IMMAGINE classe PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZE DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE Utilizza in modo semplice gli elementi di base del linguaggio visuale (linea-forma-colore) per osservare e descrivere
DettagliIl progetto pilota di teatroterapia un nuovo approccio alla fibrosi cistica per le famiglie P.Catastini AOU Meyer
Il progetto pilota di teatroterapia un nuovo approccio alla fibrosi cistica per le famiglie P.Catastini AOU Meyer La teatroterapia: origini e caratteristiche Nasce dal teatro di ricerca, in ambiente protetto
DettagliProtocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI
DettagliProgetto DSA: Guida al metodo di studio
Progetto DSA: Guida al metodo di studio CESPD - Centro Studi e Ricerche per la Disabilità Scuola di Psicologia Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia Scuola di Ingegneria Dipartimento di
DettagliAll. 1_Relazione Tecnica Economica
013 Ristrutturazione della Sala di Elettrofisiologia - U.O. Cardiologia All. 1_Relazione Tecnica Economica Sede Legale: 26013 Crema Largo Ugo Dossena 2 Tel. (0373) 2801 fax (0373) 280512 Casella Postale
DettagliDIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA. Dott.ssa Fallea Floriana
DIDATTICA DELL ITALIANO (L1-L2) PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL INFANZIA IL TESTO DESCRITTIVO Descrivere significa delineare a parole l'immagine di qualcosa. Il testo descrittivo, perciò, mostra con le parole
DettagliARTE E IMMAGINE NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA. riconoscere ed usare i linguaggi visivi. Produzione e rielaborazione dei messaggi visivi.
ARTE E IMMAGINE NUCLEI FONDANTI DELLA DISCIPLINA Capacità di vedere osservare e comprendere riconoscere ed usare i linguaggi visivi. Conoscenza ed uso delle tecniche espressive. Produzione e rielaborazione
DettagliArt. 2 (Denominazione) Il periodico e denominato ArcolaTinforma. Tale dicitura dovra essere riportata anche su ciascuna edizione del giornale, con ind
Regolamentoperiodicocomunale.perCC/periodicocomunale/docuementi APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 68 DEL 26 OTTOBRE 2006 COMUNE DI ARCOLA Provincia della Spezia REGOLAMENTO DEL PERIODICO
DettagliCittà di Firenze Patrimonio-Unesco
Città di Firenze Patrimonio-Unesco 02 Commissione Nazionale Italiana per l UNESCO Programma della Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 18-24 novembre 2013 I Paesaggi della Bellezza:
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO SCIENZE DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DELIBERATO ANNO SCOL. 2015/2016 SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA COMPETENZA DI Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni,
DettagliObiettivi di accessibilità per l anno 2015
COMUNE DI SORI COMUNE DI SORI Obiettivi di accessibilità per l anno 2015 Redatto ai sensi dell articolo 9, comma 7 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179. Redatto il 26.03.2015 1 SOMMARIO Obiettivi
DettagliELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA
Organismo Abilitato Il primo organismo abilitato dal Ministero delle Attività Produttive ad effettuare le verifiche di legge degli impianti ai sensi del DPR 462/01 AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Abilitazione
DettagliNUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE
NUCLEI FONDANTI COMPETENZE CONTENUTI ABILITA METODOLOGIE E STRUMENTI METODO SCIENTIFICO VEDERE OSSERVARE COMPARARE CLASSIFICARE FORMULARE E VERIFICARE IPOTESI UTILIZZANDO SEMPLICI SCHEMATIZZAZIONI Relazione
DettagliCOMUNE DI BORGARELLO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE IL PONTE DI BORGARELLO
COMUNE DI BORGARELLO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE IL PONTE DI BORGARELLO INDICE ART. 1: Finalità e denominazione ART. 2: Denominazione ART. 3: Periodicità, diffusione, proprietà. ART. 4: Numeri speciali
DettagliGEOGRAFIA - CLASSE PRIMA. Rappresentare graficamente gli posizione propria, di altri o di oggetti. termini adatti (sopra/sotto,
GEO - CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA Utilizza correttamente gli indicatori spaziali per muoversi consapevolmente nello spazio circostante. Individua le
DettagliLa Carta di Cittadinanza Sociale. a cura di S. Aliberti 1
La Carta di Cittadinanza Sociale a cura di S. Aliberti 1 Che cos è la Carta di Cittadinanza Sociale? La Carta per la Cittadinanza Sociale è il documento nel quale l Ente d Ambito Sociale esplicita un Patto
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO SCUOLA DELLE SCIENZE GIURIDICHE ED ECONOMICO-SOCIALI Corso di Studio in Scienze Motorie
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO SCUOLA DELLE SCIENZE GIURIDICHE ED ECONOMICO-SOCIALI Corso di Studio in Scienze Motorie Lo sviluppo psicomotorio nel bambino non vedente Il ruolo formativo del gioco e
DettagliTECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE EDILIZIA TECNICO SUPERIORE PER IL RILIEVO ARCHITETTONICO STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE
DettagliInformativa ai Comuni sui vincoli all edificabilità in prossimità di elettrodotti.
Informativa ai Comuni sui vincoli all edificabilità in prossimità di elettrodotti. La pubblicazione del D. M. del 29/05/08 Approvazione della metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI NORMATIVA... 2 CRITERI INFORMATORI DEL PIANO... 2 SCOPI DEL PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI... 2 INDIRIZZI PER LA REDAZIONE
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico
DECRETO MINISTERIALE 108/09 DEL 23/07/2009 PER LA MODERNIZZAZIONE E L ADEGUAMENTO AGLI STANDARD DI SICUREZZA ANCHE PER GLI ASCENSORI ENTRATI IN FUNZIONE PRIMA DEL 1999. Il Ministero dello Sviluppo Economico
DettagliRIF. CORSO: 2015-GG-32. Scheda progetto
RIF. CORSO: 205-GG-2 Scheda progetto FIGURA PROFESSIONALE Denominazione corso: Durata: OPERATORE DELLA PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA TURISTICA 200 Descrizione della figura professionale: L Operatore della
DettagliComune di GANDOSSO. Variante n.1 al Piano di Governo del Territorio
1 Comune di GANDOSSO Variante n.1 al Piano di Governo del Territorio 1 OBIETTIVI DELLA VARIANTE L Amministrazione Comunale di Gandosso, ha predisposto la presente Variante al PGT al fine di perseguire
Dettagli2014, v114 CODICE DI PREVENZIONE INCENDI. Come funziona?
2014, v114 CODICE DI PREVENZIONE INCENDI Come funziona? Il nuovo codice non è ancora definitivo, Inviate commenti su https://code.google.com/p/italian-fire-code/ Parole chiave del Codice Generalità Metodologie
DettagliAGGIORNAMENTO SOFTWARE
AGGIORNAMENTO SOFTWARE Release Note Proger ClipPartsNet WE 4.1.16.16 MAGGIO 2014 Questo documento elenca sinteticamente tutte le implementazioni software rese disponibili a partire dalla release di Proger
DettagliRegolamento dell Ufficio Tecnico per l A.S. 2011/12
Regolamento dell Ufficio Tecnico per l A.S. 2011/12 Visto il DPR 15 marzo 2010 n. 88 Vista la Direttiva ministeriale n. 57 del 15 luglio 2010 linee guida degli Istituti Tecnici Vista la delibera del Collegio
DettagliINFO 25 - Ultimo aggiornamento 14 aprile 2014 Rev.05. Breve guida relativa alla nuova segnaletica di sicurezza secondo la norma UNI EN ISO 7010
INFO 25 - Ultimo aggiornamento 14 aprile 2014 Rev.05 Breve guida relativa alla nuova segnaletica di sicurezza secondo la norma UNI EN ISO 7010 NORMATIVA SULLA SEGNALETICA DI SICUREZZA: le novità Norma
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Biennio: PRIMO (classe prima e seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Traguardi di sviluppo della competenza a fine biennio 1. Conoscere e padroneggiare il proprio corpo (consapevolezza
DettagliProgrammazione annuale STORIA CLASSE 4ªA
Programmazione annuale Disciplina: Storia I. C. San Donato Plesso Caniga Competenze trasversali STORIA CLASSE 4ªA Imparare ad imparare Collaborare e partecipare Acquisire e interpretare l informazione
DettagliI SERVIZI PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: RISULTATI DI UN'INDAGINE
I SERVIZI PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE: RISULTATI DI UN'INDAGINE FINALITÀ DELL INDAGINE E CARATTERISTICHE DEL CAMPIONE Nelle pagine seguenti sono presentati i risultati di un'indagine condotta
DettagliPROGETTAZIONE ANNUALE: ARTE E IMMAGINE Classe 3 Scuola Secondaria di 1 grado
PROGETTAZIONE ANNUALE: ARTE E IMMAGINE Classe 3 Scuola Secondaria di 1 grado COMPETENZE SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA: 1- Esprimersi e comunicare o Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative
DettagliConsiderazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE
TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE L. n. 296/2006: art. 1, comma 1126: l attuazione e il monitoraggio di un Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione.
DettagliDistonie normative nella progettazione del vetro strutturale
Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale Laddove il progettista del vetro si scontra con il disordine di riferimenti normativi PhD - : progettista di vetro strutturale di Distonie normative
DettagliIstituto Comprensivo Statale G. Garibaldi Subbiano-Capolona. Laboratorio del Sapere Scientifico
Istituto Comprensivo Statale G. Garibaldi Subbiano-Capolona Laboratorio del Sapere Scientifico Scuola Primaria G. Tortelli di Capolona Anno scolastico 2014/2015 Classi VA e VB Dalle INDICAZIONI NAZIONALI
DettagliItaliano Tecnico 2007-2008. La relazione di lavoro
Italiano Tecnico 2007-2008 La relazione di lavoro La relazione Si tratta di un testo che deve tracciare il bilancio di un esperienza o il resoconto di una ricerca. Nella relazione prevale la componente
DettagliIL PATTO DEI SINDACI: L INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI VERBANIA. II incontro del gruppo di lavoro Verbania 23 marzo 2015
IL PATTO DEI SINDACI: L INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI VERBANIA II incontro del gruppo di lavoro Verbania 23 marzo 2015 SPES Consulting srl Ing. Adriano PESSINA Arch. Andrea Ammenti Le
DettagliMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DECRETO 23 maggio 2012 Condizioni e limiti entro i quali, lungo ed all'interno degli itinerari internazionali, delle autostrade, delle strade extraurbane
DettagliIn base a come i segnali di sicurezza trasferiscono l informazione possiamo distinguere tra:
4.12 SEGNALETICA DI SICUREZZA Con tale termine si indica una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente
DettagliLa sicurezza negli impianti sportivi e nelle palestre
La sicurezza negli impianti sportivi e nelle palestre CAMPAGNA INFORMATIVA 2016 Soluzioni flessibili per ogni esigenza Introduzione Il Decreto legislativo n.81 del 2008 e successive modifiche e integrazioni,
Dettaglidefinizione Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico comunicare definizione
Il messaggio: tra linguaggio digitale e linguaggio analogico definizione Linguaggio = capacità, facoltà mentale di cui è dotata la nostra specie Lingua = è ciò che ci consente di esercitare la facoltà
DettagliIstruzione Interna II26 USO DEL MARCHIO DI CERTIFICAZIONE
Revisione 1 del 31.10.2015 Pagina 1/5 Istruzione Interna II26 USO DEL MARCHIO DI CERTIFICAZIONE STATO DEL DOCUMENTO REV. PAR. PAG. DESCRIZIONE Data Rev. 0 TUTTI TUTTE Emissione 01.05.15 1 3 4.1 2-3 Recepimento
Dettaglidi apprendimento 1.ORIENTAMENTO NELLO SPAZIO E PUNTI DI RIFERIMENTO
classe Prima Primaria 1. ORIENTAMENTO NELLO SPAZIO E PUNTI DI RIFERIMENTO 2. LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITA 1.1 Conoscere i termini degli indicatori topologici e loro significato 1.2 Riconoscere la posizione
DettagliManuale di Aggiornamento BOLLETTINO. Rel B. DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit
KING Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO Rel. 4.70.2B DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit - 2 - Manuale di Aggiornamento Sommario 1 PER APPLICARE L AGGIORNAMENTO... 3 2 NOVITA 4.70.2B... 5 2.1 Annullo
DettagliREGOLAMENTO PER IL TUTORATO. Politecnico di Bari
REGOLAMENTO PER IL TUTORATO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 64 del 20/03/1998 D.R. n. 64 IL RETTORE VISTA VISTA VISTO la delibera del Consiglio di Amministrazione del 25.11.1997, che
DettagliCOMUNE DI CAPANNORI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE RIVOLTO ALLA PRIMA INFANZIA NIDO FAMILIARE
COMUNE DI CAPANNORI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE RIVOLTO ALLA PRIMA INFANZIA NIDO FAMILIARE PREMESSO che l Amministrazione Comunale intende promuovere sul proprio territorio iniziative
DettagliPiano di Studio di Istituto ARTE E IMMAGINE
ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 Piano di Studio di Istituto ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZA
DettagliCURRICOLO DI GEOGRAFIA. INDICATORI OBIETTIVI di APPRENDIMENTO STANDARD PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE DELL ALUNNO
CURRICOLO DI GEOGRAFIA SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA Riconoscere ed indicare la posizione di oggetti nello spazio vissuto rispetto ai punti di riferimento. Utilizzare correttamente gli organizzatori spaziali.
Dettagli3) Verificare la ricaduta in termini di impatto in zone a carattere ambientaleturistico.
RELAZIONE TECNICA Il linguaggio pubblicitario e commerciale legato alla cartellonistica, se da una parte è da considerare come necessario e indiscusso veicolo di crescita aziendale e di promozione commerciale,
DettagliL INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON GRAVE DISABILITA
L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON GRAVE DISABILITA Isp. Luciano Rondanini Il quadro di riferimento nazionale e internazionale : criteri clinici ed orientamenti educativi La progettualità didattica
DettagliObiettivi di accessibilità per l anno 2015
AZIENDA USL6 DI LIVORNO Azienda per i Servizi Sanitari n.6 Livorno Obiettivi di accessibilità per l anno 2015 Redatto ai sensi dell articolo 9, comma 7 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179. Redatto
DettagliCollegamenti verticali meccanizzati: ascensori
Collegamenti verticali meccanizzati: ascensori Definizioni Sistemi meccanizzati che permettono l interrelazione ed il collegamento tra spazi posizionati su differenti quote di uno o più edifici. Argomento
DettagliModello A. Comunicazione a mezzo fax al numero 039833264 Comunicazione a mezzo E-mail all'indirizzo ecresci@bibciechi.it
Modello A Protocollo... Data... Comunicazione a mezzo fax al numero 039833264 Comunicazione a mezzo E-mail all'indirizzo ecresci@bibciechi.it (SI PREGA DI COMPILARE IL MODULO IN STAMPATELLO) Alla Biblioteca
DettagliQuale è la cosa più importante da fare oggi in Italia nel campo dell HIV e dell AIDS?
Quale è la cosa più importante da fare oggi in Italia nel campo dell HIV e dell AIDS? Prevenzione Continuità e percorsi di cura Discriminazione Ricerca Ø Campagne di sensibilizzazione rivolte a: adolescenti,
DettagliProvincia della Spezia
Regolamento Consulta provinciale delle elette Il Consiglio Comunale adotta la deliberazione n. 40 del 13.05.2004 ad oggetto: Presa d atto dell istituzione delle Elette della Provincia di La Spezia esecutiva
DettagliPROGETTO LIM LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE
PROGETTO LIM LAVAGNA INTERATTIVA MULTIMEDIALE 1 Autore: Prof.ssa Malizia Maria Rosa SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI Uno degli obiettivi del corso di sistemi è favorire un processo di apprendimento in grado
DettagliIl termine web nasce dalla contrazione di world wide web (ampia ragnatela mondiale). Questa piattaforma consente a tutti di accedere a informazioni,
Il termine web nasce dalla contrazione di world wide web (ampia ragnatela mondiale). Questa piattaforma consente a tutti di accedere a informazioni, consultare innumerevoli contenuti ecc. Sintetizziamo
DettagliOrdinamento dei corsi
Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca - Alta Formazione Artistica e Musicale Accademia di Belle Arti di Sassari Ordinamento dei corsi Accademia di Belle Arti di Sassari Ordinamento
DettagliINSEGNANTE DI SOSTEGNO NORMATIVE
INSEGNANTE DI SOSTEGNO NORMATIVE LEGGE 118 del 1971 Stabiliva per la prima volta, all articolo 28, comma 2, il principio secondo il quale per gli allievi in situazione di handicap l istruzione dell obbligo
DettagliLa storia di Marilù e i 5 sensi
Carlo Scataglini La storia di Marilù e i 5 sensi Con l albero delle filastrocche alla scoperta della percezione Illustrazioni di Michela Molinari Erickson Sommario Introduzione 7 Capitolo primo 11 Capitolo
DettagliStage. Trovare un impiego senza avere esperienze è difficile!
Stage Trovare un impiego senza avere esperienze è difficile! Ad aiutare i tanti giovani che si avvicinano al mondo del lavoro, c è oggi lo stage, o tirocinio formativo. 1 Stage È un periodo di formazione
Dettagli4 Richiesta di radiografie - osservazione
A questo punto del percorso abbiamo rilevato che il corpo umano affascina e incuriosisce i bambini anche se la comprensione di questa problematica risulta complessa, per alunni della scuola elementare,
DettagliObiettivi di accessibilità per l anno 2014
Comune di Arenzano Obiettivi di accessibilità per l anno 2014 Redatto ai sensi dell articolo 9, comma 7 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179. Redatto il 30/03/2014 1 SOMMARIO Obiettivi di accessibilità
DettagliObiettivi di accessibilità per l anno 2014
Comune di Ateleta Provincia di L Aquila Obiettivi di accessibilità per l anno 2014 Redatto ai sensi dell articolo 9, comma 7 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179. SOMMARIO Obiettivi di accessibilità
DettagliS C U O L A I T A L I A N A D I M A D R I D. Anno scolastico T E C N O L O G I A
S C U O L A I T A L I A N A D I M A D R I D Anno scolastico 2012 2013 T E C N O L O G I A P R O G R A M M A Z I O N E C L A S S I T E R Z E: IIIA IIIB IIIC In relazione al Piano di Lavoro Triennale specifico
DettagliORIENTAMENTO ISTITUTI TECNICI - Quale scuola fare dopo le medie?
ORIENTAMENTO ISTITUTI TECNICI - Quale scuola fare dopo le medie? Meglio un liceo, un istituto tecnico o un professionale? E se state pensando di iscrivervi ad un istituto tecnico, quale indirizzo è quello
DettagliLa pianta 1. Rilievo Le regole della rappresentazione grafica Geometria descrittiva rappresentare un oggetto su un piano bidimensionale Concetti base proiezione e sezione Tipologia delle rappresentazioni
DettagliModalità e criteri per la valutazione degli alunni
Modalità e criteri per la valutazione degli alunni La valutazione ha finalità prevalentemente formativa e concorre al miglioramento degli apprendimenti ed al successo scolastico di ciascun alunno. Pertanto
DettagliLa preparazione fisica per gli atleti con disabilità nel sitting volley. Carlo Varalda
La preparazione fisica per gli atleti con disabilità nel sitting volley Programma: - la forza - gli strumenti per l allenamento - alcuni spunti per l allenamento Possiamo dire che non esiste specialità
DettagliPianificazione Urbanistica Partecipata
Pianificazione Urbanistica Partecipata L Amministrazione comunale di Mattinata ha avviato le procedure per la formazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) che, ai sensi della Legge Regionale n 20/2001,
DettagliPARTE A LINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE
PARTE A LINEE GUIDA PER L ORGANIZZAZIONE 25 Articolazione del primo ciclo di istruzione DEFINIZIONE DEI CURRICOLI Il primo ciclo, che comprende i primi otto anni dell obbligo di istruzione di durata decennale,
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA SAN FRANCESCO DI SALES PROGETTO EDUCATIVO
SCUOLA DELL INFANZIA SAN FRANCESCO DI SALES PROGETTO EDUCATIVO 1 L identità della scuola e la sua funzione educativa La carta di identità della Scuola Materna San Francesco di Sales è il PIANO EDUCATIVO
DettagliSITOGRAFIA RAGIONATA PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON HANDICAP
SITOGRAFIA RAGIONATA PER L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON HANDICAP Normativa http://www.handylex.org Sistema informativo sugli aspetti legislativi connessi alla disabilità e all handicap. Il servizio è
DettagliGLI STRUMENTI PER IL DISEGNO
GLI STRUMENTI PER IL DISEGNO Gli strumenti che noi useremo sono: 1) Fogli di carta liscia di formato A3, squadrati; 2) N. 2 matite, preferibilmente micromine (una con mina H e una con mina HB); 3) Gomma
DettagliGESTIONE DELLA SICUREZZA NEL CONDOMINIO. ANACI - BAT Ing. Giuseppe PARADIES - 1
ANACI - BAT Ing. Giuseppe PARADIES - 1 CHE COSA É? PER QUALI OPERE? QUANDO DEVE ESSERE PREDISPOSTO? CHE SUCCEDE SE NON VIENE PREDISPOSTO? CHI LO DEVE PREDISPORRE? CHI LO GESTISCE? COSA DEVE CONTENERE?
DettagliApprendimenti multimediali. Daria Grimaldi Università degli Studi di Cassino
Apprendimenti multimediali Daria Grimaldi Università degli Studi di Cassino (Rheingold, 2000) Alterazione profonda della cultura del modo di fare cultura multimediale La multimedialità è la compresenza
DettagliObiettivi di accessibilità per l anno 2015
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA Obiettivi di accessibilità per l anno 2015 Redatto ai sensi dell articolo 9, comma 7 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179. Redatto il 16/03/2015 1 SOMMARIO Obiettivi
DettagliLa FORMAZIONE in materia di PREVENZIONE INCENDI
La FORMAZIONE in materia di PREVENZIONE INCENDI Pasquale SALVATORE - Consigliere CNGeGL SEMINARIO su DM 3.8.2015 1 EVOLUZIONE del MODO di SVOLGERE la PROFESSIONE IMPONE implicitamente L OBBLIGO DELLA FORMAZIONE
DettagliCOMUNE DI LIMENA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE
COMUNE DI LIMENA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE Approvato con delibera di C.C. n. 66 del 19.12.2012 INDICE 1.Oggetto 2.Modalità di accesso al servizio 3.Finalità
DettagliUNITÁ FORMATIVA n. 1 Ripasso grammatica visiva e regole compositive
UNITÁ FORMATIVA n. 1 Ripasso grammatica visiva e regole compositive PERIODO: SETTEMBRE metà OTTOBRE DURATA: ORE 20 DATI DI ESITO Assi Culturali Competenze Abilità Conoscenze Esiti di apprendimento Asse
DettagliIstituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE
Progettazione delle Attività di Continuità e Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE Referente Continuità:
DettagliS.p.A. di trasformazione urbana (Stu)
Segnalazioni Settore Attività amministrative e finanziarie per il Governo del territorio novembre 2005 S.p.A. di trasformazione urbana (Stu) le Società di trasformazione urbana (STU) sono SpA, costituite
DettagliProf.ssa Germana Castoro g.castoro@psico.uniba.it
Corso modelli integrati di intervento psico-educativi per la disabilità intellettiva e nei disturbi generalizzati dello sviluppo insegnamenti per la scuola secondaria di I e II grado Prof.ssa Germana Castoro
DettagliLa certificazione ambientale come opportunità per una gestione partecipata e in qualità delle aree protette
Agenda 21 Locale EMAS: qualità, innovazione, partecipazione per un futuro sostenibile La certificazione ambientale come opportunità per una gestione partecipata e in qualità delle aree protette Lucia Naviglio,
DettagliIL NUOVO ESAME DI STATO LA SECONDA PROVA SCRITTA
IL NUOVO ESAME DI STATO LA SECONDA PROVA SCRITTA NUOVA NORMATIVA Normativa (recente) C.M. 1/2015 DECRETO 29 gennaio 2015, n. 10 Regolamento recante norme per lo svolgimento della seconda prova scritta
DettagliGESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Sintesi -
GESTIONE DEI RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - Sintesi - INDICE 1. INTRODUZIONE... 2 2. PRINCIPI... 2 1 1. INTRODUZIONE FINCANTIERI opera in un quadro di concorrenza leale con onestà, integrità,
DettagliCorso di formazione ambientale Introduzione all utilizzo dei modelli previsionali per la valutazione dei livelli di campo elettromagnetico
Corso di formazione ambientale Introduzione all utilizzo dei modelli previsionali per la valutazione dei livelli di campo elettromagnetico Scopo dei modelli previsionali per la valutazione dei livelli
DettagliPENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI
PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI Già da qualche anno sono stati cambiati i parametri con i quali i pensionati possono ottenere le prestazioni pensionistiche legate al reddito.
DettagliCOMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA
COMPORTAMENTI PROBLEMA E COMUNICAZIONE NELLA SINDROME AUTISTICA comunicazione forma di relazione sociale con cui le persone interagiscono fra loro, si scambiano infor mazioni, mettono in comune esperienze.
DettagliLICEO ARTISTICO STATALE Giacomo e Pio Manzù BERGAMO SPERIMENTALE MICHELANGELO INDIRIZZO (SOLO TRIENNIO):
MATERIA: LABORATORIO DOCENTE: ROTA CARMELO CLASSE 1B A.S. 2015/2016 CORSO: X ORDINAMENTALE DIURNO SERALE FINALITA RAGGIUNTE SPERIMENTALE MICHELANGELO INDIRIZZO (SOLO TRIENNIO): Hanno maturato una motivazione
DettagliAREA EDILIZIA SERVIZIO EDILIZIA SCOLASTICA 1. PALESTRA I.I.S. PORRO-ALBERTI Viale Kennedy 30, Pinerolo
HC3_Testalin_DOC.rev00.doc AREA EDILIZIA SERVIZIO EDILIZIA SCOLASTICA 1 PALESTRA I.I.S. PORRO-ALBERTI Viale Kennedy 30, Pinerolo Interventi di adeguamento funzionale e messa a norma finalizzati allo sviluppo
Dettaglisecondo le indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente
secondo le indicazioni metodologiche della Commissione consultiva permanente Articolo 28 D.Lgs n. 81/2008 Articolo 29 D.Lgs n. 81/2008 Indicazioni metodologiche Commissione consultiva permanente La scelta
DettagliIl Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca
MIUR.AOOUFGAB.REGISTRO DECRETI.0000157.11-03-2016 Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante riforma del sistema nazionale di istruzione
Dettagli