L ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DALLA PRODUZIONE DI MASSA ALLA PRODUZIONE FLESSIBILE
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- Giada Rosati
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1 L ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DALLA PRODUZIONE DI MASSA ALLA PRODUZIONE FLESSIBILE Corso di TECNOLOGIA, INNOVAZIONE, QUALITÀ Prof. Alessandro Ruggieri Prof. Enrico Mosconi A.A OGGETTO DELLA LEZIONE 1. Forme di organizzazione del lavoro e produzione 2. Automazione rigida 3. O.d.l. allargata 4. O.d.l. sistemica 5. O.d.l. integrata 2 1
2 FORME DI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DELLA PRODUZIONE 1. O.D.L. BASATA SULL ESPERIENZA PRATICA (LEARNING BY DOING) 2. O.D.L. TRADIZIONALE 3. O.D.L. ALLARGATA 4. O.D.L. SISTEMICA 5. O.D.L. INTEGRATA 3 MACCHINISMO E MECCANIZZAZIONE SPINTA RIGIDA (automazione rigida) Nelle macchine specializzate entrava sempre lo stesso input e usciva sempre lo stesso output (produzione in serie). Si inizia a collegare macchine singole secondo rapporti di interdipendenza reciproca in sistemi meccanici rigidi, passando all automazione rigida. 4 2
3 Caratteristiche dell Automazione Rigida AUTOMAZIONE LIMITATA A POCHE AREE TECNOLOGICHE L INDUSTRIA GOVERNA IL MERCATO INVESTIMENTI PER POTENZIARE LA MECCANIZZAZIONE QUALITA DEI PRODOTTI SCARSA TEMPI MORTI LUNGHI PER LE OPERAZIONI DI ATTREZZAGGIO E MANUTENZIONE PREVALENZA DEI LAVORATORI DIRETTI, MA I MANUTENTORI HANNO RELATIVA DISCREZIONALITA LAVORATORI DIRETTI ADDETTI PREVALENTEMENTE AD OPERAZIONI MANUALI 5 ANNI SETTANTA Estrema rigidità nell utilizzo della manodopera per pressioni dei sindacati Rincaro dei prezzi delle materie prime, instabilità finanziaria internazionale, saturazione dei mercati Cosa cambia negli anni 70? ACCRESCIUTA TUBOLENZA DEI MERCATI PROCESSO DI TERZIARIZZAZIONE NUOVE TECNOLOGIE 6 3
4 O.D.L. DI TIPO ALLARGATA : Meccanizzazione flessibile ed automazione industriale (anni 70) Si introducono progressivamente macchine a logica elettronica in sostituzione di quelle a tecnologia meccanica o elettromeccanica Il modello organizzativo non muta (taylorismo) ma viene influenzato dalle variabili tecnologiche I macchinari possono autoregolarsi meccanicamente, ma non sono in rete 7 PRODUZIONE FLESSIBILE ELEVATA DIVERSIFICAZIONE QUALITA COME SODDISFAZIONE DEL CLIENTE TECNOLOGIE FLESSIBILI CICLI DI PRODUZIONE BREVI LAVORO PER GRUPPI DIFFUSIONE DELLA CONOSCENZA GERARCHIE INFORMALI ECONOMIE DI SCOPO PROFITTO A MEDIO TERMINE E SODDISFAZIONE DEL CLIENTE 8 4
5 O.D.L. DI TIPO SISTEMICA: Automazione flessibile e intelligenze artificiali (anni 80) Fase caratterizzata da interrelazioni di tutto il sistema Introduzione delle intelligenze artificiali, robot e sistemi flessibili Flessibilità sui volumi e flessibilità sul mix produttivo Sistemi di macchine caratterizzate da complessità e velocità Nei confronti dell organizzazione del lavoro, la diffusione dell automazione genera nuove opportunità per le aziende, cosicchè il superamento delle organizzazioni tradizionali avviene in tempi brevi, data la stretta interdipendenza tra organizzazione del lavoro e tecnologia. 9 O.D.L. DI TIPO SISTEMICA: Automazione flessibile e intelligenze artificiali (anni 80) In questa fase, a noi più vicina, entrano a far parte tra le variabili interrelate con le nuove tecnologie (oltre agli aspetti professionali, occupazionali, l organizzazione e la produttività ed i rapporti sindacali) anche i processi decisionali, gli aspetti cognitivi e linguistici, i rapporti di scambio e le strutture manageriali e formative. Nell organizzazione del lavoro sistemica, caratterizzata da interrelazioni di tutto il sistema (sistemiche), si sono avuti cambiamenti radicali a livello di modello organizzativo, strumenti organizzativi e strumenti di lavoro. 10 5
6 O.D.L. DI TIPO SISTEMICA: Automazione flessibile e intelligenze artificiali (anni 80) In effetti, l introduzione delle intelligenze artificiali applicate alle macchine utensili è stato il vero principio innovatore della fine degli anni 70. Si è trattato dell introduzione delle intelligenze artificiali computerizzate in sistemi meccanici altamente sofisticati, con l ottenimento di attrezzature flessibili multiscopo, siano essi robots o altro. 11 Nei confronti dell organizzazione del lavoro, la diffusione dell automazione genera nuove opportunità per le aziende, cosicchè il superamento delle organizzazioni tradizionali avviene in tempi brevi, data la stretta interdipendenza tra organizzazione del lavoro e tecnologia. In ogni nuovo progetto produttivo le diverse funzioni aziendali dovranno pronunciarsi su: tecnologia di produzione; organizzazione del lavoro; formazione della forza lavoro; controllo dei flussi dei volumi; controllo della qualità. 12 6
7 In fabbrica è stata un innovazione che ha avuto un effetto dirompente di cambiamento delle imprese simile a quello determinato due secoli prima dalla scoperta della macchina a vapore. In effetti, nel corso degli anni 80, la rivoluzione tecnologica ha modificato radicalmente l organizzazione del lavoro attraverso il pieno utilizzo dei processi di automazione. I processi di automazione, nel corso degli anni 80 hanno determinato, rispetto al periodo precedente, conseguenze imponenti su: produttività; 13 affidabilità dei mezzi di trasformazione e controllo; sofisticazione degli apparati produttivi e di controllo; programmazione e controllo dei flussi produttivi; organizzazione della produzione e del lavoro. Le caratteristiche essenziali dell automazione sono la flessibilità sui volumi e sul mix produttivo Esse consentono all azienda di adattarsi alle mutevoli richieste del cliente, attraverso la correzione dei piani di produzione e consegna. In effetti la tecnologia elettronica incorporata nelle macchine (hardware e software) consente sistemi di allerta e correzione immediata da valle a monte per mezzo di videoterminali e sistemi di monitoraggio. 14 7
8 Preso atto che le attuali macchine operatrici in fabbrica non sono macchine isolate, ma sistemi di macchine caratterizzati da: complessità di funzioni elevate; velocità di lavorazione elevata (con la conseguenza che ogni devianza comporta scarti rilevanti nella produzione e notevoli danni economici); Emerge che l attività preminente in una fabbrica automatizzata deve essere quella della conduzione delle macchine. 15 Nasce la figura del conduttore di macchine Operaio diretto al quale sono state trasferite molte delle attività ausiliarie svolte in precedenza da operai indiretti. Il conduttore assume così un ruolo interfunzionale, non più monofunzionale come quello del lavoratore di Taylor o dello stesso meccatronico. trasformazione (ossia di governo del processo produttivo); programmazione di primo livello (effettuata mediante programmi informatici); manutenzione (richiami alle macchine per interventi autocorrettivi); attrezzaggio (avvio della macchina, sostituzione di parti); controllo di qualità (della lavorazione); movimentazione; inventario. 16 8
9 Si delinea, quindi, in fabbrica una polarizzazione tra: un polo ampio di professionalità di grado medio-elevato rappresentato dal conduttore; un polo ristretto di professionalità elevata rappresentato da manutentori e meccatronici. 17 O.D.L. DI TIPO INTEGRATA CARATTERISTICHE PRINCIPALI FORMA AVANZATA DI ORGANIZZAZIONE SISTEMICA RUOLO GESTIONALE DEL LAVORATORE DISCREZIONALITA MASSIMA Al lavoratore viene affidato un ruolo gestionale con facoltà di accelerare o ritardare il flusso dei materiali nel processo produttivo anche variando, in parte, le disposizioni dei piani diproduzione. Il lavoratore ha la massima discrezionalità e deve essere motivato al conseguimento degli obiettivi produttivi. 18 9
10 O.D.L. DI TIPO INTEGRATA CARATTERISTICHE DEL GESTORE ELEVATA SPECIALIZZAZIONE TECNICO-SCIENTIFICA GESTIONE DISCREZIONALE E CREATIVA COINVOLGIMENTO E PARTECIPAZIONE CAPACITA DI INTERFACCIATURA CON SPECIALIZZAZIONI DIVERSE 19 MODELLO PRODUTTIVO ATTUALE PERSONALIZZAZIONE DI MASSA QUALITA DELLA VITA RETI TECNOLOGICHE FLESSIBILI CICLI DI PRODUZIONE BREVISSIMI AUTOFORMAZIONE GRUPPI DI LAVORO CONOSCENZA DIFFUSA GERARCHIA AUTONOMA DISTRIBUITA IMPRENDITORIALITA DIFFUSA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE PROFITTO A MEDIO TERMINE 20 10
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