Le Regioni fra Stato e comunità locali

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1 ~ Franco Bassanini Le Regioni fra Stato e comunità locali CI il Mulino

2 IUAV - VEN!:ZIA AREA SERV. BIBLIOGRAFICI E DOCUMENTALI DEPCIA K 697

3 DIPl\RT~F:tJTO DI A~t~.US! ECONGL~!CA F [;.. ;-~ Dè~ -,~:,;,; :--:::~: O - -i!jav FRANCO BASSANINI LE REGIONI TRA STATO E COMUNITÀ LOCALI SOCIETÀ EDITRICE IL MULINO BOLOGNA

4 INDICE Introduzione p. 5 I. L'ambiguo regionalismo dei governi Rumor ( ) 21 II. Lo stato di attuazione della riforma regionale: bilancio della prima legislatura ( ) 35 Il significato della riforma regionale e le difficoltà della fase costituente 35 Le scelte istituzionali degli statuti e il ruolo del Parlamento 50 L'attuazione del modello statutario nella prima legislatura 60 Il trasferimento delle funzioni: le Regioni tra politica e amministrazione 69 Il rilancio della legislazione regionale 7 5 La legislazione di principio e il controllo statale sulle leggi regionali 88 L'attività amministrativa delle Regioni e i problemi della finanza e della contabilità regionali 103 III. Il ruolo delle Regioni nell'attuazione delle norme comunitarie 123 Il sistema costituzionale 126 L'attuazione degli obblighi internazionali tra Stato e Regioni 137 L'espropriazione delle competenze regionali 148 Il riconoscimento del ruolo delle Regioni nella legge sull'ordinamento regionale

5 j Le contraddizioni della legge sull'attuazione delle direttive per la riforma dell'agricoltura IV. La Corte «apre» alle Regioni? V. La nuova legge sull'ordinamento regiona- le: verso il «decollo» delle Regioni? 199 p Il trasferimento delle funzioni: premesse costituzionali 201 I decreti delegati del gennaio 1972: un'occasione perduta 225 Il disegno di legge sul riordinamento dell' amministrazione e la «riapertura» del processo di trasferimento delle funzioni 236 La nuova legge sull'ordinamento regionale: la definizione delle materie 262 La legge n. 382 e i nuovi criteri per il trasferimento delle funzioni 27 4 L'attuazione della legge n. 382: il contenuto dei decreti delegati 292 L'attuazione della legge n. 382: il procedimento di formazione dei decreti delegati 308 VI. Gli enti locali e la legge sull'ordinamento regionale

6 .. Avviata cinque anni fa tra grandi speranze e grandi timori, la riforma regionale è giunta oggi ad una svolta decisiva. Il modello di Regione politica delineato nella Costituzione e negli statuti regionali - come essenziale punto di snodo tra Stato e comunità locali - implica importanti riforme istituzionali: dal trasferimento alle Regioni e agli enti locali di rilevanti poteri e di ingenti risorse finanziarie ancora gestiti dalle burocrazie ministeriali, alla soppressione di gran parte degli enti pubblici funzionali che costituiscono la trama del pluralismo perverso e del clientelismo a sfondo corporativo su cui sono costruite, in buona misura, le fortune del sottogoverno nazionale; da una generale riforma del governo locale, ancora regolato da leggi fasciste o prefasciste, ad una radicale riorganizzazione delle amministrazioni centrali dello Stato, che le trasformi da organi di gestione burocratica e routinière di poteri di amministrazione attiva in strumenti efficienti di programmazione, indirizzo e coordinamento. Se queste riforme non sarannq attuate o almeno avviate nel corso della seconda legislatura, finirà per consolidarsi il modello della Regione amministrativa, rendendo inevitabile la burocratizzazione degli apparati regionali e irresistibile la tendenza a ridurre il ruolo delle Regioni alla distribuzione di sovvenzioni contributi ed incentivi ed alla gestione di servizi locali in concorrenza con comuni e province. Dall'analisi degli atteggiamenti governativi nei confronti delle Regioni, delle innovazioni organizzative delineate dagli statuti, dei contenuti e dei limiti della legislazione regionale, dei complessi rapporti con la Comunità economica europea, delle recentissime aperture» della Corte costituzionale, il volume muove per affrontare i nodi fondamentali della seconda legislatura, dai quali dipende il futuro. delle Regioni: l'attuazione della nuova legge sull 'ordinamento reg ionale - specificamente analizzata a fondo -, la riforma della finanza e della contabilità regionali, il riordinamento dei minist~ri, il nuovo assetto dell'amministrazione locale. Franco Bassanini, nato a Milano nel 1940, ordinario di Diritto costituzionale nell'università di Firenze, ha Insegnato Diritto regionale nelle Università di Sassari, Firenze e Milano e Diritto dell'economia nell'università di Milano. Capo di gabinetto del Ministro delle Regioni dal 1973 al 1975, ha fatto parte delle commissioni ministeriali per la riforma sanitaria, la finanza regionale, le provvidenze all'editoria, l'attuazione della legge sull 'ordinamento regionale. Ha partecipato alla redazione degli statuti lombardo e veneto, e ha collaborato con le giunte e i conslg,11 di diverse Regioni. Ha pubbliçato, tra l'altro, i volumi su Gli effetti della fine della legislatura, L'attuazione delle Regioni, " Gli Statuti regionali, e saggi su L'ostruzionismo della maggioranza, L'inchiesta parlamentare sul Sifar, Le procedure della programmazione, Lo scioglimento delle Camere.