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1 Roma, 3 luglio 2013 Oggetto: indennità di disoccupazione 2013 l Assicurazione Sociale per l Impiego (ASpI). La legge 28 giugno 2012 n. 92 e successive modificazioni, recante Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita ha dettato d nuove norme in materia di mercato del lavoro e di ammortizzatori sociali, introducendo un sistema di protezione sociale basato su una tutela universale contro gli eventi che determinano una disoccupazione involontaria, attraverso l introduzione delle indennità di disoccupazione (ASpI) e della mini ASpI (cfr. circolare INPS n.42/ /2012) che sostituisce l indennità di disoccupazione con requisiti ridotti. A decorrere dal 1 gennaio 2017, quando la normativa entrerà a regime, l ASpI sostituirà anche l indennità di mobilità che, nel periodo transitorio , subirà una progressiva riduzione della sua durata. Il campo di applicazione dell ASpI è stato esteso, rispetto a quello dell ex indennità di disoccupazione, comprendendo tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti e i soci di cooperativa con contratto subordinato. Misura Una delle novità, rispetto alla normativa precedente, è proprio il calcolo dell assegno mensile: mentre l indennità di disoccupazione veniva calcolataa sulla media delle retribuzioni relative ai 3 mesi precedenti la cessazione, per l ASpI è stataa ideata una u procedura che parte dallaa determinazione di una diversa retribuzione di riferimento, come di seguito illustrato: Retribuzione di riferimento = Retribuzione imponibile ai fini previdenzialii degli ultimi due anni (anche se ci sono vuoti contributivi), comprensiva di tutti gli elementi soggetti a contribuzione previdenziale, divisa per il numero delle settimane di contribuzionee e moltiplicata per 4,33. Una volta determinata la retribuzione di riferimento, l ammontare della rendita sarà pari al 75% della stessa, se non è superioree (per il 2013) a euro, in caso c contrario, si aumenta di un importo pari al 25% della parte eccedente i euro, fatto salvo il massimale, già previsto per l indennità di disoccupazione, che rimane in vigore anche per l ASpI. All indennità così determinata si applica unaa riduzione del 15% dopo i primi 6 mesi di fruizione e di un ulteriore 15% dopo il dodicesimo mese di fruizione (questa ultima riduzione potrà esseree effettuata dal 2014 in avanti, quando la durata della prestazione potrà esseree superiore a 12 mesi). Sede Roma: Roma - Via Nazionale, Tel Fax Ufficio Milano: Milanoo - Via Stoppani, 6 - Tel Fax Codice Fiscale website: it - manageritalia@manageritaliia.it

2 Importi massimi in vigore per il i 2013 Una volta determinataa la misura dell indennità, occorre anche verificare se questa rientra nel limite dell importoo massimo mensile lordo stabilito per legge e aggiornato annualmente. Con la circolare n. 14 del 30 gennaio 2013, l INPS ha comunicato che l importo massimo mensilee liquidabile per il 2013 è pari a 1.152,90. Su tale importo non si s applica laa riduzione del 5,84% prevista per gli altri trattamenti di integrazione salariale. Per quanto riguarda, invece, la mini-aspi riferita a periodi di disoccupazione e intercorsi nel 2012, si applicano i massimali previsti per tale anno: : 931,28 mensili, elevate a ,32 perr i lavoratori che possono fare valere una retribuzione mensile lorda superiore a 2.014,77. Durata I mesi di erogazione, per il 2013, sono gli stessi precedente mente stabiliti per l indennità di disoccupazione. Dal 2014 e fino al 2016 quando la nuova normativa sarà a regime, la durata verrà progressivamente modificata, come segue: Anno Età disoccupato N. mesi indennità 2013 di 50 anni 8 = o + di 50 anni di 50 anni = o + di 50 anni e di 55 anni = o + di 55 anni 14 (*) di 50 anni = o + di 50 anni e di 55 anni = o + di 55 anni 16 (*) 2016 di 55 anni = o + di 55 anni 18 (*) (*) Nel limite delle settimane di contribuzione versate negli n ultimi due anni. Per determinare il regime applicabile si fa riferimento alla data anagrafica del lavoratore alla data di cessazione. Contributoo di licenziamento La Riforma del mercato del lavoro ha introdotto un contributo, a carico dei datori di lavoro, per tutti i casi di interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato che e interverranno dal 1 gennaio 2013 in avanti, per tutti i casi che indipendentemente dal requisito contributivo darebbero diritto a percepire la nuova ASpI. Il contributo è pari al 41% del massimale ASpI per ogni 12 mesi di anzianità aziendale maturataa negli ultimii tre anni. In pratica, si tratta di una compartecipazione delle aziende all oneree sostenutoo dallo Stato per garantire un trattamento di integrazione involontariamente. salariale ai lavoratori cessati Contributoo addizionale per assunzioni con contratto a tempo determinato Dal 1 gennaio 2013, i datori di lavoro che assumono con contratto a tempo determinato dovrannoo versare, in aggiunta al contributoo dell 1,61% per la disoccupazione, un contributo addizionale pari all 1,40%, con possibilità di parziale recupero dello stesso in casoo di successiva trasformazione in contratto a tempo indeterminato o di nuova assunzione entro 6 mesi, sempree a tempo indeterminato. 2

3 Sono previste delle esclusioni al versamento del contributo addizionale per particolari tipologie di lavoratori (assunti in sostituzione di lavoratori assenti, apprendisti, lavoratorii stagionali, dipendentii nella PA). Per completezza di informazione, riepiloghiamo di seguito le norme n generali che disciplinano l indennità di disoccupazione e che non sono state modificate con l introduzione dell ASpI. Requisiti I requisiti che determinano il diritto a percepire l indennità ASpI sono i seguenti: Stato di disoccupazione In caso di nuova attività lavorativa sopravvenuta, si veda capitolo a pag. 5. Anzianità contributiva Occorre risultare assicurati presso l INPS da almeno 2 anni ed avere versatoo almeno 52 contributii settimanali nel biennio precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro. Centro per l impiego Prima della presentazione della domanda è necessario aver rilasciato al Centro per l impiego, competente per territorio, la dichiarazionee di immediata disponibilità sia a svolgeree un attività lavorativa sia a seguire il percorso proposto per la ricerca di una nuova n occupazione. Cessazione non volontaria L indennità è concessa a quei lavoratori che vengono a trovarsi senza lavoro, e quindi senza retribuzione, per le seguenti ragioni: licenziamento; scadenza del contratto a termine; dimissioni per giusta causa. L indennità non spetta, quindi, ai lavoratori che si dimettono volontariamente, ad eccezione dellee lavoratrici madri e dei lavoratori padri che si dimettonoo durante il periodo in cui è previsto il divieto di licenziamento (dall inizio del periodo di gravidanza fino al compimento del 1 anno di età del bambino). Con l introduzione dell ASpI, il legislatore l ha stabilito che la tutela interviene anche nei casi di conciliazione presso la Direzioni territoriali del lavoro, a seguito della d procedura di comunicazione preventiva che le aziende devono attivare prima di procedere ad un licenziamento per giustificato motivo oggettivo, quello che viene comunementee denominato licenziamento per motivii economici, a seguito di operazioni di ristrutturazione aziendale; procedura che si riferisce ai lavoratori che rientravano nella sfera di applicazione dell'articolo 18 e quindi non sii applica al licenziamento del dirigente. Precisazioni importanti in merito alla cessazione per dimissioni per giusta causa Per quanto riguarda questa ultima tipologia di cessazione, occorre fare riferimento all art del codice civile secondoo il quale per giustaa causa si intende una u causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto di lavoro, demandando alla giurisprudenza il 3

4 compito di enucleare le varie fattispecie di giusta causa. Partendo da tale presupposto, l INPS riconosce l'indennità di disoccupazione solo nei casi in cui sussista una delle cause finora indicate dallaa giurisprudenza, che di seguito elenchiamo: a) mancato pagamento della retribuzione; b) molestie sessuali nei luoghi di lavoro; c) modificazioni peggiorativee delle mansioni lavorative; d) mobbing ovvero, comportamenti vessatori da parte dei superiori gerarchici o dei colleghi che determinano il crollo dell equilibrio psico-fisico del lavoratore; tali comportamenti possono anche coincideree con le molestie sessuali o il demansionamento, già indicati come giusta causa di dimissioni; e) notevoli variazioni dellee condizioni di lavoroo a seguito di trasferimento di proprietà dell azienda; f) spostamento del lavoratore da una sede ad un altra, senza che sussistano le comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive previste dall art del codice civile; g) comportamento ingiurioso posto inn essere dal superiore gerarchico nei confronti del dipendente. Per quanto riguarda i casi di trasferimento di proprietà dell azienda e di trasferimento della sede di lavoro, l INPS con circolare n. 108 del 10 ottobre 2006 si è espresso anche inn merito all eventualità in cui la cessazione dell attività lavorativa avvenga tramite risoluzione consensuale del rapportoo di lavoro. Secondo l INPS, in tali situazioni possonoo ricorrere i presupposti per riconoscere l indennità di disoccupazione ordinaria, poiché la volontàà del lavoratore può essere stataa indotta dalle notevoli variazioni delle condizioni di lavoro. Nel caso di risoluzione consensuale a seguito di trasferimento della d sede lavorativa viene anche indicato come parametro di valutazione, la distanza della sede di destinazione: secondo l INPS si riscontra una notevole variazione delle condizioni di lavoro se tale distanzaa è superiore a 50 km dalla residenza del lavoratore e\ o se la nuova sede si trova in unn luogo mediamente raggiungibile in 80 minuti con i mezzi pubblici. Se la cessazione avviene per dimissioni perr giusta causa il lavoratore dovrà corredare la domandaa con una documentazione da cui risulti la sua volontà di difendersi in giudizio nei confronti del comportamento illecito del datore di lavoroo (allegando diffide, esposti, denunce, citazioni, ricorsii d urgenza ex articoloo 700 c.p.c., sentenze ecc. contro il datore di lavoro, nonché ogni altro documentoo idoneo), impegnandosi a comunicare l esito della d controversia giudiziale o extragiudiziale. Nel caso in cui l esito della lite dovesse escludere la ricorrenza della giusta causa di dimissioni, l INPS procederà al recupero di quanto pagato a titoloo di indennità di disoccupazione, così come avviene nel caso di reintegra del lavoratore nel posto di lavoro, successiva a un licenziamento illegittimo che ha dato luogo al pagamento dell indennità di disoccupazione. Conseguentemente, l Istituto ha dato istruzioni agli operatori che ricevono le il lavoratore che il riconoscimento dell indennità di disoccupazione sarà comunicazione dell esito della controversia con il datore di lavoro. domande, di avvisare provvisorio, fino allaa Presentazione della domanda Dopo essersi iscritti nelle liste dei disoccupati presso il Centro per l'impiego, occorre presentare il modulo di richiesta al più presto e comunque entro il termine massimo di 688 giorni dall inizio dello 4

5 stato di disoccupazione (indicando anche pena la decadenza dal diritto. l eventualee periodo di preavvisoo dovuto dall azienda), Ai fini della presentazione della domanda, ill periodo per il quale il lavoratore percepiscee l indennità di mancato preavviso si considera lavorato. Pertanto, se il lavoratore licenziato vienee esoneratoo dal prestare in servizio il preavviso e il datore di lavoro gli corrisponde laa relativa indennità, il termine ultimo per la presentazione della domanda è il 68 giorno a partire dall ultimo giorno di preavviso indennizzato. L INPS, con messaggio del 23 novembre 2012, n.19273, ha chiarito che l'indennità di disoccupazione subirà il differimento all'ottavo giorno successivo alla data finale del periodoo corrispondente all'indennità di mancato preavviso solo nei casi in cui detta indennità sia stataa effettivamente corrisposta dal datore di lavoro, altrimenti la decorrenza farà riferimento ai normali meccanismi legati allaa data di cessazione del rapportoo di lavoro e di presentazione della domandaa di prestazione. La domanda può essere inoltrata: ONLINE servizi telematici accessibilii direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivoo attraverso il portale dell Istituto; tramite Contact Center integrato n gratuito, riservato all utenza che chiama da telefonoo fisso e irraggiungibile alle chiamate provenienti da telefoni cellulari; tramite Patronati/Intermediari dell Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi. Pagamento Si ha diritto all indennità a partire: dall'ottavo giorno successivo alla data di cessazione (o di scadenza del periodo di mancato preavviso), se la domanda è stata presentata entro il settimo giorno; dal quinto giorno successivo alla data della domanda, se presentata successivamente ed entro i termini indicati nel precedentee capitolo. L indennità non può decorrere prima dellaa data in dichiarazione di disponibilità al lavoro. cui è stataa resa al Centro dell Impiego la Per poter ottenere una seconda indennità, dopo un altro periodoo di lavoro, è necessario che sia trascorso il cosiddettoo anno mobile, cioè un periodo di 365 giorni a partire dalla data di inizio della prima prestazione. L'indennità può essere riscossa: con bonifico bancario o postale; allo sportello di un ufficio postale rientrante nel CAP di residenza o domicilio del richiedente. Nuova attività lavorativa in corso di prestazione Nel caso di nuova occupazione del soggetto assicurato con contratto di lavoro subordinato, l erogazione della prestazione ASpI è sospesa d ufficio, sulla s base delle comunicazionii obbligatorie, per un periodo massimo di sei mesi; al termine della sospensione l indennità riprendee ad essere corrisposta per il periodo residuo spettante al momento in cui l indennità stessa era stataa sospesa. 5

6 Il soggettoo titolare dell indennità di disoccupazione ASpI può svolgere attività lavorativa di naturaa meramentee occasionale (lavoro accessorio) ), purché la stessa non dia luogo a compensi superiori a euro (al netto dei contributi previdenziali) nel corso dell annoo solare In caso di svolgimento di lavoro autonomo o parasubordinato, dal quale derivi un reddito inferioree al limite utile alla conservazione dello statoo di disoccupazione, il soggetto titolare dell indennità di disoccupazione ASpI deve, a pena di decadenza, informare l INPS entro un mesee dall inizio dell attività, dichiarando altresì il reddito annuo che prevede di trarre dall attività. Nel caso in cui il reddito rientri nel limite di cui sopra, l indennità di disoccupazione è ridotta di un importo pari all 80% dei proventi preventivati. Qualora il soggetto intendee modificare il reddito dichiarato, può farlo attraverso nuova dichiarazione a montante, cioè comprensiva del reddito in precedenza dichiarato e delle variazioni a maggiorazione o a diminuzione. In tal caso l indennità verrà rideterminata. L articolo 7, comma 7 del DL 76/ 2013 ha ripristinato la formulazione antecedente la Legge 92/20 in merito alla conservazione dello statuss di disoccupato che, quindi, permane a seguito di svolgimento di attività lavorativaa tale da assicurare un reddito annuale a non superioree al reddito minimo personale escluso da imposizione. Il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale ha stabilito che tale limite di reddito è pari a 8.000,00 per i lavoratori dipendenti e a 4.800,00 per i lavoratori autonomi. Una tantum per i lavoratori parasubordinati La legge 92/2012 ha reso stabile la tutela introdotta in via sperimentale per gli iscritti alla gestionee separata INPS che hanno prestato attività di collaborazione con un u solo committente, che abbiano percepito, nell anno precedente,, un redditoo lordo nonn superiore a euro (valore adeguato annualmente), che ha dato luogo al versamento del contributo di disoccupazione per almeno 4 mensilità. Ulteriori condizioni sono lo stato di disoccupazione di almenoo due mesi continuativi e l aver versato, nell anno della corresponsione dell indennità una tantum, la contribuzione per almeno una mensilità. L importo erogato è pari al 5% del minimalee annuo di reddito moltiplicato per il numero minore tra le mensilità di contributi versati nell anno precedentee e quelle non n copertee da contribuzione. I suddetti requisiti, in via transitoria per il triennio , saranno menoo stringenti (il requisito dell accredito, nell anno precedere, di almeno 4 mensilità alla gestione separata Inps si ridurrà r a tre mensilità, nonché l importo dell indennità verrà aumentata dal 5 al 7 per cento del minimale annuo). 6