6. CARATTERISTICHE MORFO-ANATOMICHE DEL LEGNO DI SALICE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SALICE BIANCO
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1 6. CARATTERISTICHE MORFO-ANATOMICHE DEL LEGNO DI SALICE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AL SALICE BIANCO TIZIANA URSO (*) Le specie arboree del genere Salix L. sono caratterizzate da un legno di colore chiaro e lucente, con durame rosato leggermente più scuro dell alburno e con frequenti macchie midollari. Gli anelli di accrescimento sono distinti, anche se talvolta non ben definiti, mentre vasi e raggi non sono visibili ad occhio nudo. La tessitura è media, la fibratura generalmente diritta. La massa volumica a umidità normale varia da 0,32 a 0,55 gr/cm 3, con valore medio di 0,45 gr/cm 3 (GIORDANO, 1988). Questo legno che ha caratteristiche tecnologiche molto simili a quelle del pioppo (cfr. Tab. 1) è tenero, poco durevole, con una buona stabilità dimensionale e di forma, di facile lavorabilità ed essiccazione. Le utilizzazioni più comuni sono per falegnameria andante, zoccoli, imballaggi, fiammiferi, compensati, pasta legno da carta e cellulosa (cfr. Cap. 8). Il legno prodotto dai salici mostra comunque una notevole omogeneità, non presentando particolari differenze tra le diverse entità tali da rendere possibile una identificazione specifica. Anche utilizzando il microscopio le diverse specie del genere non si possono distinguere in base alle sole caratteristiche anatomiche del legno. La porosità è diffusa o semidiffusa: i vasi, solitari, in piccoli gruppi o in corte file radiali, hanno densità e diametro leggermente superiore nella zona primaticcia (Tav. 1, a). In base alla variazione più o meno brusca del diametro dei vasi primaticci e tardivi gli anelli di accrescimento possono essere più o meno distinti. Nei salici prostrati la frequenza e l addensamento dei vasi può aumentare notevolmente: nel caso dei fusti sotterranei si forma una (*) Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali, Università degli Studi di Padova. ANNALI A.I.S.F., Vol. LVI, 2007: 47-51
2 48 Tabella 1 Caratteristiche tecnologiche del legno di salice bianco e dei più comuni pioppi europei (da GIORDANO, 1988). Salice Pioppi Pioppo Pioppo bianco euramericani tremolo nero tessitura media grossolana da media a fine media fibratura diritta diritta diritta varia r12% (gr/cm 3 ) 0,45 0,34 0,51 0,50 ritiro medio da basso a medio tra medio ed elevato medio durezza bassa bassa bassa bassa resistenza a compressione assiale (N/mm 2 ) resistenza a flessione (N/mm 2 ) durabilità scarsa scarsa scarsa scarsa struttura che ricorda quella delle radici, con diminuzione del tessuto meccanico e aumento del tessuto di conduzione (Tav. 1, b). Così il raggruppamento dei vasi rappresenta un adattamento a condizioni xerofite, quando non siano presenti cellule di conduzione accessoria quali tracheidi e fibrotracheidi. Infatti, nel caso in cui un vaso dovesse embolizzare, i vasi adiacenti possono garantire comunque il trasporto ascendente. Tale situazione può presentarsi nei difficili ambienti di alta quota, dove vivono i salici prostrati. Gli elementi vasali presentano perforazioni semplici. La parete degli elementi vasali è coperta da punteggiature intervascolari bordate, pluriseriate, a disposizione alternata. Il parenchima assiale è presente in bande nella zona tra due anelli successivi (Tav. 1, c): non trovandosi questo nell ultimo anello a contatto con il cambio nel periodo invernale, si ritiene che venga formato all inizio della stagione vegetativa (METCALFE, 1939). È presente inoltre raro parenchima assiale apotracheale sparso. Il parenchima iniziale che si riscontra nelle Salicaceae può contenere amido che sembra verosimilmente fungere, all inizio della stagione vegetativa, quale deposito di fotosintati per una rapida produzione di foglie e fiori (CARLQUIST, 1988). Il parenchima radiale è organizzato in raggi uniseriati alti da 10 a 15 cellule (Tav. 1, d), eterogenei per la presenza di cellule quadrate e rette marginali.
3 49 b a d c e Tavola 1 Caratteristiche anatomiche del legno di Salix L.: a. sezione trasversale di legno di S. alba al limite dell anello (x 100); b. Salix herbacea, sezione trasversale del fusto (da SCHOCH et al., 2004); c. particolare della zona al limite dell anello; sono evidenti le bande di pa renchima assiale apotracheale (x 400); d. sezione tangenziale di legno di S. alba (x 100); e. sezione radiale di legno di S. alba (x 250).
4 50 Le cellule parenchimatiche radiali comunicano con gli elementi vasali mediante grandi punteggiature semplici, diverse dalle punteggiature intervascolari per le dimensioni e per la mancanza del bordo (Tav. 1, e). Le fibre sono libriformi, mentre mancano le fibrotracheidi. Il legno dei salici a portamento arboreo non è distinguibile su base anatomica da quello dei salici arbustivi. Occasionalmente, possono mancare le cellule quadrate e rette nei raggi, e in questo caso il legno diventa del tutto simile a quello di Populus. Le caratteristiche anatomiche del legno di salice confermano comunque una dipendenza dall acqua più alta rispetto al pioppo, così che tutti i caratteri anatomici esaminati si configurano come riportato in Tab. 2. Tabella 2 Caratteristiche anatomiche del legno di salice in soggetti che occupano stazioni con maggiore o minore disponibilità di acqua (da CARLQUIST, 1988). mesomorfismo xeromorfismo anello di crescita può mancare; porosità diffusa porosità anulare diametro dei vasi maggiore minore dimorfismo vasale assente presente lunghezza dei vasi maggiore minore raggruppamento dei vasi vasi solitari vasi raggruppati densità vasale (n.vasi/mm 2 ) maggiore minore perforazione semplice scalariforme elementi tracheali imperforati assenti presenti ispessimenti elicoidali assenti presenti Un ipotesi verosimile a questo proposito affrontata di recente tramite l esame di alcuni esemplari di salice bianco presenti nei popolamenti riparali ubicati lungo i fiumi dell avanterra alpino orientale (AA.VV., 2001) è che la diversa provenienza di questi alberi comportasse anche differenze anatomiche nel legno, così che l ambiente risultasse influenzare significativamente le caratteristiche qualitative e quantitative della relativa produzione legnosa. Nonostante sia logico aspettarsi che, da un punto di vista strettamente morfologico, la struttura del legno di soggetti provenienti da stazioni diverse possa risultare sostanzialmente diversa, nel caso del salice che, come si è visto, è caratterizzato da un anatomia del legno molto omogenea (che è la regola nei tessuti legnosi a porosità diffusa), questa diversità si può attenuare fino a scomparire. In ogni caso le analisi hanno comunque mostrato un aumento significativo del diametro vasale negli
5 51 individui che crescono di più: ma queste piante, con meno vasi ma più grossi, sono sempre quelle che crescono più vicine al corso d acqua. Tuttavia esiste una proporzionalità inversa tra l area e la densità vasale, così che il tessuto conduttore e i volumi d acqua trasportati nel loro insieme si mantengono invariati, come rilevato anche da RIGHETTO (2004). La dimensione dell area vasale quindi è strettamente collegata alle caratteristiche ecologiche della stazione. La pianta deve evitare la formazione di emboli nel proprio sistema conduttore: il blocco causato dalla formazione di un embolo, infatti, riduce gravemente la conduttività idraulica della pianta e in ultima analisi anche la fotosintesi e la relativa crescita (GORSUCH et al., 2001). Tale evenienza si può manifestare in condizioni di scarsità idrica. Quindi in habitat mesici gli elementi vasali tendono ad allungarsi e ad allargarsi, mentre in quelli xserici sono più frequenti elementi vasali più sottili, che offrono maggiore resistenza alla formazione di emboli (CARLQUIST, 1988). Resta da verificare l influenza della diversa proporzione tra tessuto meccanico e di conduzione rispetto alle caratteristiche fisiche del legno e quindi a varie possibilità di destinazione d uso. BIBLIOGRAFIA AA.VV., 2001 Caratterizzazione e valorizzazione di germoplasma autoctono di specie forestali per il ripristino naturalistico e multifunzionale di aree marginali. Ricerche svolte nell ambito del «Progetto di Ateneo» promosso e finanziato dall Università degli Studi di Padova. CARLQUIST S., 1988 Comparative wood anatomy. Berlin, Springer Series in Wood Science. GIORDANO G., 1988 Tecnologia del legno. UTET, Torino. GORSUCH D.M., OBERBAUER S.T., FISHER J.B., 2001 Comparative vessel anatomy of arctic deciduous and evergreen Dicots. American Journal of Botany, 88 (9): METCALFE G., 1939 Observations on the anatomy of the cricket-bat willow (Salix coerulea Sm.). New Phytologist, 38 (2): METCALFE C.R., CHALK L., 1983 Anatomy of the dicotyledons. Oxford, Edizioni Clarendon Press. RIGHETTO D., 2003 Indagine micromorfologica e anatomica su legno e foglie di Salix alba L.: confronto tra individui provenienti da tre siti lungo il fiume Brenta. Tesi di Laurea, Facoltà di Agraria, Università degli Studi, Padova. SCHOCH W., HELLER I., SCHWEINGRUBER F.H., KIENAST F., 2004 Wood anatomy of central european species. Online version: my.ch
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