PROGETTO INTERCULTURA Anno scolastico 2013/2014
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- Veronica Borrelli
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1 Alla c.a. del COMUNE DI FIRENZE DIREZIONE ISTRUZIONE Attività Educative Quartiere 5 Villa Pallini Via Baracca 150/P Firenze PROGETTO INTERCULTURA Anno scolastico 2013/2014 Soggetto proponente Cooperativa Sociale Il Cenacolo Scuole destinatarie dell intervento: Scuole secondaria di I grado Angelico (FI) Scuole secondaria di I grado Ottone Rosai (FI)
2 Introduzione La presente proposta progettuale si inserisce tra iniziative e percorsi finalizzati ad assumere la diversità come valore fondamentale e risorsa della scuola. Il progetto Intercultura 2013/2014 ha come obiettivo principale quello di riuscire a proporre strumenti e percorsi tematici che abbiano come finalità ultima la promozione dell'intercultura e della pace proponendo uno spazio di confronto e crescita attorno a tematiche attuali e vicine al target di riferimento. L esperienza maturata negli ultimi tre anni all interno di realtà scolastiche complesse e il successo di un modello Bisogno rilevato: Il progetto in oggetto nasce dall esperienza maturata negli ultimi tre anni all interno di realtà scolastiche complesse e dalla buona riuscita di un modello di intervento fondato sulla continuità. Oltre a questo registriamo lo specifico bisogno che riguarda la forte presenza di alunni stranieri (di prima e seconda generazione) che determina la necessità di percorsi che inducano gli adolescenti provenienti da varie comunità (italiane e straniere), a confrontarsi e incontrarsi, per la costruzione di una base identitaria diversa ma comune (ognuna con proprie specificità, ma tutte legate da frontiere comuni). Il presente progetto, quindi, si pone come prima tappa di un ciclo di interventi dell'auspicabile durata di tre anni.
3 Entrambe le scuole coinvolte sono localizzate in zone popolari del quartiere 5 del comune di Firenze, dove la cooperativa Il Cenacolo sta sperimentando da anni metodi di intervento volti alla promozione del protagonismo giovanile insieme alla promozione della legalità e della convivenza. La cooperativa è infatti presente alle Piagge con la gestione del Centro Educativo La Prua, il Bar Sociale L Approdo, il Centro Giovani l Isola. Inoltre, sempre nel Quartiere 5, Il cenacolo gestisce l Officina multimediale Galileo 2 e il servizio di Mediazione di strada. Il confronto costante fra gli operatori della Cooperativa con la Dirigenza scolastica e il corpo docenti di riferimento ha permesso quindi di individuare Il modello operativo qui proposto. Target Studenti, stranieri e italiani, dei due istituti scolastici in cui verrà realizzata l esperienza Membri del corpo docente, che sosterranno il percorso condiviso con gli educatori del progetto; Finalità La presente proposta progettuale ha l obiettivo, attraverso strumenti e percorsi tematici, di promuovere una riflessione sui temi dell intercultura e della pace e migliorare le dinamiche relazionali tra ragazzi di culture diverse, all interno della scuola e di riflesso sul territorio. Obiettivi: Visto il buon andamento delle precedenti edizioni riteniamo opportuno ripartire dai concetti base dell'interculturalità, quali la conoscenza e la fiducia di se stessi e degli altri, il dialogo e l'ascolto. Il progetto, quindi, si baserà principalmente sul concetto di emozione cercando di soddisfare i seguenti obiettivi, che a loro volta verranno adeguati al contesto scolastico (quantità e tipologia di stranieri, livello di partecipazione degli insegnanti, caratteristiche logistiche e necessità proprie della scuola stessa):
4 1. Promuovere, attraverso il supporto di un educatore e attività di laboratorio (teatro e video), lo sviluppo di comportamenti volti all integrazione culturale e alla pace; 2. Favorire l'integrazione all interno del proprio gruppo classe; 3. Stimolare la conoscenza di alcune tra le principali emozioni ( Rabbia, tristezza, disgusto, paura, gioia, sorpresa) e analizzarne le peculiarità interculturali; 4. Raccogliere e documentare pensieri, riflessioni e punti di vista relativi ad un campione riferibile ad una specifica cultura generazionale e territoriale; 5. Favorire un approccio relazionale e di gruppo nella costruzione di una cultura nuova, frutto dell incontro e scambio tra differenti provenienze geografiche, estrazioni sociali, generazioni e identità di genere, nonché differenti inclinazioni caratteriali; 6. Stimolare dialogo, confronto e partecipazione attiva, favorendo la verbalizzazione e accrescendo così la capacità empatica dei partecipanti; 7. Realizzare un prodotto frutto del percorso descritto e presentabile durante la settimana dell intercultura. Descrizione della proposta La presente proposta ha l ambizione di riuscire a proporre strumenti e percorsi tematici che abbiano come finalità ultima quella di promuovere una riflessione sui temi dell intercultura. Il progetto che proponiamo intende favorire, in particolar modo fra le nuove generazioni, una maggiore consapevolezza attorno all idea di intercultura e di pace come processi positivi di partecipazione collettiva. In questa prospettiva pensiamo ad un progetto che miri a promuovere l esercizio consapevole di una cittadinanza attiva e interculturale da parte dei minori e giovani come strumento per la convivenza civile e la risoluzione dei conflitti.
5 Per raggiungere tali obiettivi riteniamo opportuno attivare e approfondire la consapevolezza emotiva di ogni singolo partecipante stimolando al tempo stesso capacità empatica e comunicativa. Attività: Il progetto prevede un percorso laboratoriale didattico o laboratoriale extra didattico, da svolgersi all interno degli istituti scolastici, che, attraverso una metodologia di lavoro interattiva, affronti: - i temi della mediazione dei conflitti interni alla scuola (conflitti tra culture, religioni, portati sociali differenti); - la conoscenza, attraverso il confronto, delle proprie emozioni e dei propri compagni di viaggio; - a partire dagli studenti stranieri, una approfondita conoscenza dei loro Paesi d origine, e dei conflitti eventualmente in essere in quei luoghi; - le problematiche connesse all apprendimento e la motivazione allo studio di studenti stranieri; - i temi legati alla sessualità e alle differenze di genere; Il progetto, per entrambe le scuole, prevede tre fasi: 1. Incontri in classe (la mattina) in codocenza (insegnante/educatore), finalizzati alla ricerca e condivisione di un tema da sviluppare durante i laboratori. In questa prima fase è importante attivare un serie di incontri per condividere con i docenti il percorso, programmare il calendario delle attività e successivamente presentare il tutto ad ognuna delle classi coinvolte.
6 La presentazione avrà come obiettivo l introduzione dei termini chiave, delle attività e l osservazione delle dinamiche interne al gruppo classe. 2. Seguiranno attività di laboratorio in cui i partecipanti avranno modo di approfondire un emozione specifica utilizzando giochi, strumenti, attività e tecniche proposte dalle educatrici. Ogni classe si occuperà di una sola emozione in modo da garantire interventi di qualità Ogni insegnante di lettere esprimerà una preferenza sull emozione da associare alla propria classe. 3. Alla fase di interiorizzazione e conoscenza dell emozione seguirà una fase di elaborazione, in cui verranno utilizzati molteplici strumenti, che richiederanno il coinvolgimento dei docenti responsabili delle materie corrispondenti: Suoni, melodie. rumori (MUSICA) Fotografia (ARTE) Scrittura creativa (ARTE) Pittura (ARTE) Movimento (SCIENZE MOTORIE) Gestualità (ARTE) In questo modo ogni docente di lettere avrà modo di approfondire una specifica emozione impostando attività didattiche collegabili ai laboratori e, allo stesso tempo, alla programmazione curriculare. Ugualmente, i docenti che si occuperanno della fase di elaborazione potranno ampliare le attività al di fuori dei laboratori arricchendo l offerta didattica. In quest ultima fase del progetto ogni esperienza documentata verrà raccolta e verrà programmato un ultimo incontro con la classe per verificare e consolidare il percorso affrontato;
7 infine verrà raccolto il feedback d4ei docenti per cogliere punti di forza e di debolezza e verificare l intensità dell impatto del progetto sulle dinamiche interne al gruppo classe. Ogni istituto scolastico deciderà, in condivisione con gli operatori del soggetto proponente, le modalità e l organizzazione di ognuna delle azioni proposte. Questo in base alle proprie esigenze logistico/organizzative e in base ai propri bisogni; in modo da soddisfare e raggiungere in modo efficace gli obiettivi proposti. STRATEGIE e STRUMENTI Gli spazi e i tempi delle attività verranno confermate in sede di consigli di classe. Le attività saranno gestite da un educatore della cooperativa Sociale Il Cenacolo che, in costante raccordo con l'insegnate di riferimento e con il coordinatore del progetto, programmerà i singoli interventi e supporterà il gruppo classe favorendo il dialogo, la partecipazione attiva e la collaborazione. Ogni docente, parallelamente alle attività di laboratorio in cui sarà coinvolto, potrà gestire attività e avanzare proposte di integrazione funzionali al progetto e alla didattica curriculare di appartenenza. Sarà fondamentale il costante e reciproco aggiornamento circa le attività di laboratorio e quelle svolte in classe. Gli incontri verteranno sulla presa di consapevolezza delle emozioni e del loro ruolo nelle relazioni di scambio e confronto; per raggiungere tali obiettivi verranno utilizzati i seguenti strumenti:
8 Brainstorming Cineforum Schede tematiche Poesia creativa Brani Teatro L'approccio alle emozioni si baserà essenzialmente sulla teoria dello psicologo statunitense Paul Ekman, di cui verranno selezionate sei emozioni. La rielaborazione grafica sarà immediata, legata alle singole emozioni e diversificata nelle modalità, in modo da stimolare dinamicità, spontaneità e partecipazione attiva. Al fine di favorire la buona riuscita del progetto si auspicano incontri periodici di confronto con genitori e insegnanti e la partecipazione (ponderata sulla base delle ore a disposizione) di tutto il corpo docente. Modalità di verifica La principale fonte di verifica saranno lo stato d animo e le sensazioni dei partecipanti che dovranno essere accompagnate da un continuo confronto tra docenti e operatori Gli insegnanti dovranno verificare in aula (attraverso momenti di verifica programmati) il lavoro svolto con l educatore e l esperto e favorire spazi di riflessione collegabili alle attività didattiche. Ruoli Coinvolti Coordinatore del progetto Insegnanti della scuola
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