Procedura per la definizione dei confini delle responsabilità sugli elaborati di un Progetto Funzionale Sotto Sistema di Terra-SCMT

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1 DIREZIONE TECNICA PROCEDURA Codifica: RFI TC.PATC PR CM 02 D50 B FOGLIO 1 di 15 Procedura per la definizione dei confini delle responsabilità sugli elaborati di un Progetto Funzionale Sotto Sistema di Terra-SCMT PARTE TITOLO PARTE I - INTRODUZIONE PARTE II - PROGETTO FUNZIONALE PARTE III - SUDDIVISIONE DELLE RESPONSABILITÀ PARTE IV - ALLEGATI I.1 - Scopo del documento I.2 - Campo di applicazione I.3 - Riferimenti I.4 - Acronimi II.1 - Fasi del progetto funzionale III.1 - Concetti generali III.2 - Progetto funzionale 1a fase A III.3 - Progetto funzionale 1a fase B III.4 - Progetto funzionale 2a fase IV.1 - ALLEGATO 1 - INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE SU PIANO E PROFILO SCHEMATICO SCMT IV.2 - ALLEGATO 2 - INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE SU TABELLA DATI DI IMPIANTO Rev. Data Descrizione A 29/10/03 Emissione per applicazione B 15/01/07 Emissione per applicazione (per l elenco delle integrazioni vedi tabella interna) Elaborazione/ Esame R. Fratini P. Toti R. Fratini P. Toti Verifica Tecnica Autorizzazione E. Marzilli M. M. Elia E. Marzilli G. Di Marco

2 2 di 15 I.1 Scopo del documento... 3 I.2 Campo di applicazione... 4 I.3 Riferimenti... 4 I.4 Acronimi... 5 II.1 Fasi del progetto funzionale... 6 III.1 Concetti generali... 7 III.1.1 Aspetti funzionali... 7 III.1.2 Aspetti tecnici... 7 III.2 Progetto funzionale 1 a fase A... 7 III.3 Progetto funzionale 1 a fase B... 8 III.4 Progetto funzionale 2 a fase... 9 IV.1 ALLEGATO 1 - INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE SU PIANO E PROFILO SCHEMATICO SCMT IV.2 ALLEGATO 2 - INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE SU TABELLA DATI DI IMPIANTO TABELLA DELLE INTEGRAZIONI Versione B rispetto alla A o Paragrafo III-3: inserito sulla verifica preliminare le valutazioni su chiavi di rallentamento e INFILL o o Paragrafo IV-1: verifica dati rallentamenti su PS SCMT; paragrafo IV-2: TDDI verifica dati INFILL e Allegato 4 per chiavi di rallentamento

3 3 di 15 PARTE I INTRODUZIONE I.1 SCOPO DEL DOCUMENTO Gli obiettivi del presente documento sono: Individuare con chiarezza i confini delle responsabilità sugli elaborati, ed eventualmente sui contenuti di un singolo elaborato, di un progetto funzionale SCMT tra Impresa Appaltatrice ed FS; Individuare, per quanto a carico di FS, i confini delle responsabilità tra la Committenza di RFI (Committente Funzionale Periferico, Referente Tecnico Locale) e Costruttore (Italferr- Gestione Progetto e Direzione Lavori); Fornire, per quanto di competenza di RFI, i chiarimenti per la suddivisione delle responsabilità tra Committente Funzionale Periferico e Referente Tecnico Locale, scendendo nel dettaglio della problematica, e per quanto eventualmente di competenza del Tecnologo. La suddivisione delle responsabilità descritta si inquadra nelle nuove metodologie di realizzazione, già recepite in RIF[2], che prevedono l assunzione delle responsabilità di progettazione per gli aspetti tecnici, di costruzione e di verifica tecnica da parte dell Impresa appaltatrice secondo le metodologie di cui al RIF[4], RIF[5], RIF[7]. I documenti citati nella trattazione, non allegati alla presente, sono quelli previsti dal progetto funzionale allegati o descritti nelle SRS - SCMT Volume 2 Appendice E di cui al RIF[3].

4 4 di 15 I.2 CAMPO DI APPLICAZIONE Si applica ai contratti di progettazione funzionale delle Applicazioni Specifiche SST-SCMT (CAP) realizzate all interno dell Accordo Quadro del piano di investimenti per SCMT (RIF[2]). I.3 RIFERIMENTI RIF[1] Linee guida per lo sviluppo delle attività di progettazione di un sottosistema di terra SCMT RIF[2] Accordo Quadro SCMT del 30/07/01 e relativi allegati, Matrice delle responsabilità e Flusso della progettazione per SCMT a regime RIF[3] Piano della documentazione Tecnica del Sotto Sistema di Terra-SCMT RIF[4] Applicazione della normativa CENELEC di settore allo sviluppo e realizzazione di prodotti e sistemi elettronici in sicurezza per il segnalamento ferroviario RIF[5] Disposizione 16/2003 RIF[6] Procedura per la Valutazione delle Prestazioni per le attività di progettazione del Sotto Sistema di Terra-SCMT RIF[7] Procedura di attuazione della Disposizione 16/2003 per la realizzazione delle Applicazioni Specifiche Sotto Sistema di Terra-SCMT RIF[8] Procedura per la Valutazione Funzionale della Progettazione e della Realizzazione delle Applicazioni Specifiche del Sottosistema di Terra-SCMT

5 5 di 15 I.4 ACRONIMI BA BAcc CAP CAR CFP CT DV DOA FCL FL FS FSC GdF IS NID-PI PdE PdS PI PLL PS-IS PS-SCMT RCC RFI RS RTL SCMT SRS SST-SCMT TdC TDDI Blocco Automatico Blocco Automatico a Correnti Codificate Contratto Applicativo di Progettazione Contratto Applicativo di Realizzazione Committente Funzionale Periferico Itinerario in Corretto Tracciato Itinerario Deviato Distanza Obiettivo Approssimata Fascicolo Circolazione Linee Fascicolo Linea Ferrovie dello Stato S.p.A. Fine Sistema di Controllo Grado di Frenatura Impianto di Sicurezza Numero Identificativo di un PI Programma di Esercizio Posto di Servizio Punto Informativo Passaggio a Livello di Linea Piano Schematico - Impianto di Sicurezza Piano Schematico - SCMT Ripresa Campionamento Codici Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. Regolamento sui Segnali Referente Tecnico Locale Sistema Controllo Marcia Treno Specifica dei Requisiti di Sistema Sottosistema di Terra Tabella delle Condizioni Tabella Dati Di Impianto

6 6 di 15 PARTE II PROGETTO FUNZIONALE II.1 FASI DEL PROGETTO FUNZIONALE Il progetto funzionale è formalmente diviso in due fasi: 1 a fase, a sua volta per opportunità di trattazione divisibile in A e B, dove si definiscono tutte le caratterizzazioni funzionali del progetto. In particolare: nella 1 a fase A, sulla base di esigenze funzionali formulate sul PdE e dalla configurazione dell impianto IS, si effettua l analisi del progetto e si acquisiscono tutti i dati necessari alla relativa stesura fornendone evidenza tramite formati documentali predefiniti; nella 1 a fase B vengono realizzati gli elaborati fondamentali, di riferimento per tutto il progetto: Profili Schematici SCMT; Piani Schematici SCMT; Tabelle Dati di Impianto (TDDI). 2 a fase, dove si definiscono le caratteristiche costruttive del progetto con un livello di dettaglio sufficiente alla determinazione delle quantità (oggetti, spazi, costi, ecc.), dei tempi (di realizzazione, di interruzione della circolazione, ecc.), delle modalità di attuazione della sicurezza sul lavoro, per rendere possibile l attivazione del successivo Contratto Applicativo di Realizzazione (CAR).

7 7 di 15 PARTE III SUDDIVISIONE DELLE RESPONSABILITÀ III.1 CONCETTI GENERALI III.1.1 Aspetti funzionali Le scelte organizzative di sistema, sia nel senso della distribuzione sulle linee che delle caratteristiche di prestazione e disponibilità, e la fornitura: dei dati relativi ai parametri funzionali della linea (velocità per ranghi e gradi di frenatura); dei dati occorrenti per la corretta individuazione della configurazione planoaltimetrica, tecnologica della linea e degli impianti; sono attività a carico e di responsabilità di RFI e vengono sintetizzate negli elaborati programmi di esercizio di linea e di stazione supportati dagli altri elaborati facenti parte del progetto di base SCMT. È responsabilità dell Impresa Appaltatrice l elaborazione progettuale di tutti i contenuti funzionali espressi dalla Committenza. Tuttavia a carico del Committente RFI è previsto il controllo del corretto recepimento da parte dell Impresa Appaltatrice di tali dati funzionali di configurazione con relativa approvazione formale, avendo a riferimento i documenti del progetto di base e la normativa di esercizio. III.1.2 Aspetti tecnici La corretta applicazione delle Specifiche dei Requisiti di Sistema (SRS) e di Sottosistema di Terra SCMT agli impianti per la svolgimento delle funzionalità previste dal progetto di base è di totale responsabilità dell Impresa Appaltatrice (Fornitore). III.2 PROGETTO FUNZIONALE 1 A FASE A Le fasi di analisi previste, le misurazioni delle distanze sul campo, l elaborazione delle tabelle delle distanze obiettivo e dei valori di pendenza ai fini SCMT, il corretto inserimento negli elaborati progettuali relativi alla fase successiva di tutti i dati rilevati o calcolati suddetti, sono attività di responsabilità dell Impresa Appaltatrice. La verifica e approvazione dei dati a carattere funzionale da parte di RFI è prevista per la successiva fase B. Unica eccezione è rappresentata dal valore e modalità applicative delle eventuali riduzioni di velocità previste in Orario per cui è richiesta l approvazione da parte di RFI/Committente Funzionale Periferico (Direzioni Compartimentali Movimento) come indicato nella tabella in Allegato 2 al presente documento. La consegna di tale documentazione può essere fatta in modo anticipato o contestualmente alla successiva fase.

8 8 di 15 III.3 PROGETTO FUNZIONALE 1 a FASE B Fanno parte di tale fase progettuale i Profili Schematici SCMT, i Piani Schematici SCMT e l eventuale completamento delle TDDI; questi rappresentano gli elaborati di base per il proseguo di tutta la progettazione funzionale e costruttiva. Tali elaborati contengono sia aspetti funzionali che aspetti tecnici e pertanto la corretta individuazione delle responsabilità di approvazione di RFI presuppone un analisi di dettaglio. Nella tabella di cui all Allegato 1 al presente documento vengono individuati tutti i parametri a carattere funzionale o di configurazione per i quali è richiesta l approvazione di RFI/Committente Funzionale Periferico (Direzioni Compartimentali Movimento) con il supporto della valutazione di RFI/Referente Tecnico Locale (Direzioni Compartimentali Infrastruttura) e quelli di carattere tecnico relativamente a SCMT a totale carico dell Impresa Appaltatrice. Nella valutazione della documentazione il Referente Tecnico Locale è tenuto ad effettuare, in via prioritaria, una serie di controlli su aspetti tecnico/funzionali che potrebbero avere ricadute sull impianto IS (con incremento di eventuali interventi su altra documentazione). L ultimazione di tale attività, che deve essere opportunamente comunicata tramite Rapporto dedicato, condiziona il rilascio della Approvazione dei documenti da parte del Committente Funzionale Periferico (RIF[4], RIF[7]). Le valutazioni che il Referente Tecnico Locale deve effettuare con l arrivo della documentazione dall Impresa, sono relative: alle velocità riportate dall Impresa Appaltatrice sui rami deviati dei deviatoi del PS SCMT, se non sono già presenti sul PS IS; ad eventuali aspetti dei segnali modificati dall Impresa (TDDI), o comunque occorrenti, e riportati in rosso e giallo relativamente: a condizionamenti per estese minime di codice; a nuovi aspetti ottenuti per l inserimento delle chiavi per l abbattimento di velocità di deviata. In presenza di tali modifiche RFI/RTL dovrà trasmettere a DCM/CFP, in rosso e giallo, anche la documentazione IS modificata per tale intervento (piano schematico IS e tabelle delle condizioni); alla distribuzione delle zone di rallentamento e delle chiavi da estrarre sul PS SCMT e loro coerenza con la TDDI; ai punti di ripresa codice (RCC) su linee in BAcc a valle di itinerari deviati, in uscita da PdS, o su punti di inizio zona codificata; all ubicazione dei PI di tipo G su linee in BAcc, per l individuazione del giunto in cui si ha la variazione logica restrittiva di codice; alla presenza della funzione INFILL ove richiesta; agli ulteriori contenuti di cui alla Valutazione preliminare del RIF[8]. È previsto altresì un controllo da parte di RFI/Referente Tecnico Locale sulla corretta applicazione delle specifiche di cui a RIF[3] ai soli fini della Valutazione della progettazione, che presuppone il rilascio di un Rapporto dedicato senza vincoli temporali stringenti di carattere contrattuale. Per quest ultima attività, sempre evidenziata nella tabella Allegato 1 al presente documento, si rimanda alla procedura di cui al RIF[8] e RIF[6].

9 9 di 15 Il Committente Funzionale Periferico a sua volta valuterà tutti i parametri a carattere funzionale o di configurazione riportati in Allegato 1. Per le variazioni di velocità dovrà essere anche valutata la rispondenza tra le progressive chilometriche riportate sul Profilo Schematico SCMT e PS SCMT e quelle dei verbali di posa dei relativi cartelli di variazione o FL. In caso di mancanza di congruità di allineamento tra cartelli di variazione di velocità di linea (Art RS) e PI il Referente Tecnico Locale si farà parte promotore, qualora ritenuto necessario, per la messa a norma dei cartelli suddetti. III.4 PROGETTO FUNZIONALE 2 a FASE Fanno parte di questa fase progettuale i seguenti elaborati: Piano della Sicurezza; Piano cavi e piano cunicoli SCMT; Disposizione armadi encoder nei locali tecnologici; Disposizione apparecchiature negli armadi encoder; Organizzazione tecnica del sottosistema diagnostico e di manutenzione; Programma delle interruzioni occorrenti e scorte personale FS (circolazione carrelli, organizzazione protezione cantieri); Programma dei lavori; Schema di contratto applicativo di realizzazione; Perizia di spesa. I contenuti di carattere tecnico di tali elaborati sono a totale carico e responsabilità dell Impresa Appaltatrice, per cui l approvazione/benestare da parte del Committente (sia funzionale che tecnico) si limita ad una verifica di congruità dei contenuti economici e temporali del progetto oltre che ad una verifica delle modalità di realizzazione proposte, rispetto al relativo impatto sull infrastruttura esistente. Per la verifica dei suddetti elaborati il Committente RFI si avvale del supporto del Soggetto Tecnico Italferr S.p.A., che in tale veste assume altresì la funzione di Costruttore ai sensi della disposizione di cui al RIF[5]. In RIF[2] è riportata la suddivisione delle responsabilità tra Impresa Appaltatrice, RFI e Italferr nelle attività di produzione, valutazione e approvazione degli elaborati in questione. In particolare, sono demandate alla diretta responsabilità di Italferr sia la verifica della completezza dei documenti trasmessi sia le verifiche di seguito specificate: 1. Verifica del Piano di Sicurezza: verifica dell elaborato prodotto secondo regole e procedure vigenti in materia di sicurezza cantieri D.Lgs. n.494/96 e successive m.i. 2. Verifica del piano cavi: verifica la coerenza di tale elaborato rispetto ai contenuti del Piano Schematico e/o Profilo Schematico SCMT preventivamente approvato da RFI (quantitativo cavi, corrispondenza cavi/armadi, cavi/encoder e cavi/boe). 3. Verifica del piano cunicoli: verifica la coerenza di tale elaborato rispetto a eventuali indicazioni fornite/concordate in sede di sopralluogo, nonché rispetto all ottimale utilizzazione delle canalizzazioni esistenti, alla corretta applicazione delle norme tecniche di fornitura e posa in opera secondo gli standard in uso presso RFI.

10 10 di Verifica della disposizione armadi encoder nei locali tecnologici: verifica la coerenza del progetto con le soluzioni concordate in sede di sopralluogo con le strutture territoriali di RFI. 5. Verifica della disposizione apparecchiature negli armadi encoder: verifica della ottimale utilizzazione degli armadi rispetto al numero di encoder, al n. di PI presenti sul PS SCMT, alla corretta utilizzazione delle parti di scorta, ecc. 6. Verifica del Programma Lavori: verifica la coerenza del programma lavori relativo alla linea/tratta funzionale SCMT rispetto al programma generale dell opera, ad eventuali obiettivi temporali intermedi stabiliti da RFI, alle risorse impegnate dall appaltatore (numero persone, mezzi, cantieri), alle risorse disponibili di RFI (interruzioni, scorte, aree di cantierizzazione, ecc.). 7. Perizia di spesa: verifica la coerenza di tale elaborato rispetto alle indicazioni del progetto di base, rispetto ai contenuti del Piano Schematico e/o Profilo Schematico SCMT preventivamente approvato da RFI (limitatamente al numero/ tipologia di P.I. ed alla consistenza del posto centrale SCMT), rispetto ai contenuti del piano cavi e del piano cunicoli (consistenza lavori di piazzale), nonché rispetto all impiego di apparecchiature di fornitura RFI (dove previsto). Ultimate le verifiche Italferr provvederà a rilasciare apposita dichiarazione di eseguibilità dei lavori attestante l esito positivo delle stesse e quanto previsto dal RIF[8], trasmettendo il tutto ad RFI (Referente di Progetto) per l approvazione definitiva; inoltre rilascerà un Rapporto di Verifica della progettazione Funzionale 2 a fase da trasmettere al RTL per l attività di Valutazione di competenza. Ad RFI è demandata la responsabilità della valutazione di seguito specificata: 1. al Referente Tecnico Locale la valutazione dell organizzazione tecnica del sottosistema diagnostico e di manutenzione: valutazione della coerenza delle architetture proposte rispetto alle indicazioni del programma di esercizio, alle specifiche esigenze espresse dal Committente, alla compatibilità con altri sistemi di diagnostica, nonché rispetto alla disponibilità dei supporti trasmessivi; 2. al Referente di Progetto la valutazione/approvazione dello Schema di contratto applicativo di realizzazione: valutazione della coerenza di tale elaborato rispetto ai contenuti dello schema tipo, nonché alle specifiche indicazioni del Referente di Progetto e/o del Referente dell Opera. Ultimate le verifiche dei suddetti elaborati viene emessa, con il supporto del Costruttore (ITALFERR S.p.A.), una relazione finale per l approvazione complessiva del Progetto Funzionale da parte del Referente di Progetto.

11 11 di 15 PARTE IV ALLEGATI IV.1 ALLEGATO 1 - INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE SU PIANO E PROFILO SCHEMATICO SCMT CONTENUTO RESPONSABILITÁ IMPRESA APPALT. APPROVAZIONE DCM/CFP VALUTAZIONE DCM/CFP APPROVAZIONE DCI/RTL per DCM VALUTAZIONE DCI/RTL PIANO SCHEMATICO SCMT CARATTERIZZAZIONI TECNICHE DEI PI O DEI SEGNALI Misure di distanze reali X Calcolo della pendenza ai fini SCMT X Progressive chilometriche proprie dei PI (eventuali) X Tabella di distanze non allineate X Numerazione PI X Tabelle area e macroarea X X DATI PRESENTI CONDIVISI CON IL PIANO SCHEMATICO IS Segnali con relativi: nome, aspetti e progressiva chilometrica IS; X X Velocità ammessa sui rami deviati degli scambi; X X X 1 Architettura del piano del ferro X X 1 Quando sul PS IS non è riportato per il ramo deviato delle comunicazioni o dei deviatoi le velocità massime cui possono essere percorsi.

12 12 di 15 DATI PROPRI DEL PIANO SCHEMATICO SCMT Binari attrezzati (ricavabile da presenza PI e dal PdS) X X Presenza INFILL (I) X X Punti di fine protezione SCMT (FSC) (Tratta di linea non attrezzata con SCMT: stazione inclusa, linea a valle esclusa) Recepimento delle variazioni dei parametri di linea (verifica sul profilo dei segnali Art 33 RS secondo i dati riportati sui relativi verbali di posa e visibilità dei segnali) X X X X Punti di ripresa campionamento codici (RCC) X X Distanza obiettivo approssimata (DOA) X Distanze associate ai segnali per corretto tracciato e deviate raggruppate ai fini SCMT (CT, DV) Distanze associate ai PI di inizio linea (eventuale) X Tabella tipologia di distanziamento X X Tabella modalità di gestione encoder/pi X X X Punti Informativi associati alle funzioni: 1. Segnali fissi (PI S, A, R, PA, PR, PRA); X X 2. Variazioni di velocità e di grado di frenatura della linea(v, av, F, af, FV, afv); X X 3. Ingresso in linea (L); X X 4. Riconoscimento giunto (G); X X 5. Fine tratta attrezzata (FP); X X 6. Ripresa o mantenimento catena appuntamenti (RL, LL); X X 7. Controllo inserzione\disinserzione RSC (CC); X X

13 13 di Gestione Fine Deviata (RFD). X X Dati associati ai punti informativi: 1. Identificazione della funzione associata; X X 2. Identificazione dell ente associato (eventuale); X X 3. Distanza funzionale dal punto associato alla funzione (eventuale); X X 4. Tipologia delle boe costituenti il PI (fisse/comm., imp./non imp.); X X 5. Direzionalità; X X 6. Numero identificativo; X 7. Distanza reale dal punto associato alla funzione (eventuale); X 8. Pendenza sul tratto associata alla funzione (eventuale). X Ulteriori dati relativi a PI 1. Indicazione dell avviso di variazione dei parametri di linea; X X 2. Indicazione della variazione dei parametri di linea; X X 3. Progressiva chilometrica (eventuale); X 4. Distanza PI da ente significativo (eventuale). X 1. Itinerari condizionati a riduzione di velocità ancorché non interessati dal rallentamento Dati per la gestione dei rallentamenti X X 2. Coerenza con la architettura del PS IS X X X 3. Distribuzione delle zone di rallentamento X X 4. Chiavi da estrarre da parte del personale della manutenzione X X 5. Itinerari interessati dalla riduzione di velocità X X

14 14 di 15 PROFILO SCHEMATICO SCMT DATI PRESENTI CONDIVISI CON IL PROFILO SCHEMATICO IS Segnali con relativi: nome, aspetti e progressiva chilometrica IS; X X Numerazione BA (eventuale); X X PLL (eventuali). X X Per funzionalità analoghe vale quanto descritto per il Piano Schematico SCMT anche in relazione alle modalità di approvazione e valutazione. DATI PROPRI DEL PROFILO SCHEMATICO SCMT GIÀ DESCRITTI NEL PS SCMT DATI PROPRI DEL PROFILO SCHEMATICO SCMT Andamento velocità di linea per rango, per binario e per direzione (Verifica profilo delle velocità massime per rango, secondo FCL riportato sul X X PdE); Andamento grado di frenatura per binario. (Verifica profilo del GdF secondo FCL riportato sul PdE) X X

15 15 di 15 IV.2 ALLEGATO 2 - INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE SU TABELLA DATI DI IMPIANTO CONTENUTO RESPONSABILITÁ IMPRESA APPROVAZIONE DCM/CFP VALUTAZIONE DCM/CFP APPROVAZIONE DCI/RTL per DCM VALUTAZIONE DCI/RTL TABELLA DATI DI IMPIANTO: CONTENUTI FUNZIONALI/TECNICI Aspetti segnali (escluso aspetti interfacciati, associati e numero ingressi encoder); X X X Ripresa campionamento codici e giunti di variazione codici; X X INFILL (segnali interessati, aspetti per i quali è attivo, presenza di rappel, velocità di liberazione e itinerari associati); X X X INFILL (CdB codificati a monte del segnale) X X Velocità di linea; X X Grado di frenatura di linea; X X Riduzione di velocità; X X Ridondanza; X X Varie (attrezzaggio e distanziamento linea, accorpamento segnali, semplificazione di attrezzaggio); X X Varie (frequenza BAcc, area macroarea ); X X Varie (NID-PI utilizzati e di scorta). X X TABELLA DATI DI IMPIANTO Allegato 4 Tabella segnali di avviso (o con funzione di avviso) colonne da 1 a 10 X X X Tabella segnale di 1 categoria colonne da 11 a 14 X X X Tabella segnale di 1 categoria colonne da 15 a 19 X X X

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