Learning Needs of Migrants caregivers of elderly people IT2-GRU

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1 Learning Needs of Migrants caregivers of elderly people IT2-GRU LeNeMi è un partenariato di apprendimento finanziato dall'unione Europea, e risponde alle esigenze di apprendimento del personale assistenziale così come dei familiari di anziani fragili. Questo output è stato prodotto allo scopo di aiutare i caregiver formali e informali ad affrontare alcune situazioni di vita reale molto comuni e spesso problematiche per chi si prende cura di persone anziane fragili. Le informazioni di tipo sanitario contenute in queste pagine non possono in alcun modo intendersi come riferite al singolo e sostitutive dell'atto medico. Per i casi personali si invita sempre a consultare il proprio medico curante.gli autori non sono responsabili degli effetti derivanti dall'uso di queste informazioni. Documento realizzato da Studio Taf il: in lingua: italiana Documento realizzato nell ambito del Progetto LENEMI finanziato con il supporto della Commissione Europea. Riflette solamente il punto di vista dell autore e la Commissione non può essere ritenuta responsabile dell uso che può essere fatto delle informazioni in esso contenute.

2 Spesso a chi ha problemi di deglutizione o di dentatura i pasti vengono frullati. In molti casi, con la motivazione che si risparmia tempo, primo, secondo e contorno vengono uniti in una ciotola. Comunemente questo tipo di cibo viene chiamato pappone. In alternativa il pasto spesso consiste in un omogeneizzato e del puré di patate. Queste soluzioni, anche se il valore nutrizionale è buono, hanno ricadute negative sul sapore dei pasti, in quanto si tratta di sapori non riconoscibili dalle persone. 2

3 Pasti gentili Esistono alternative. Basta volerlo. Basta volere offrire alle persone del cibo che mantiene il gusto dei pasti cui erano abituati. Le porzioni di cibo, frullate singolarmente, vengono somministrate una dopo l altra, e ciò permette di distinguere il gusto originario del cibo. 3

4 Vantaggi Meno spreco: il cibo viene mangiato, mentre spesso il pappone dopo un po non viene più accettato, dopo pochi bocconi le persone lo rifiutano, e ciò si trasforma in una perdita di peso per la persona ed in una perdita economica per l azienda che butta via il cibo avanzato Anche le persone inappetenti in questo modo mangiano di più: se non altro perchè il sapore cambia nell arco dello stesso pasto. Nella RSA in cui abbiamo raccolto le testimonianze delle cuoche che hanno introdotto questo metodo alcune persone sono aumentate anche di 4 o 5 chilogrammi nel giro di poco tempo 4

5 Materiale e metodi 1 Si può usare un frullatore a immersione. A casa uno di dimensioni classiche, nelle cucine delle RSA quelli più grandi. Se c è una buona organizzazione preparare questi pasti non porta via molto tempo. I piatti sono ricoperti con carta stagnola su cui si scrive il nome della persona. Il personale che serve in sala li riceve già pronti dalla cucina. 5

6 Materiale e metodi 2 E importante sapere esattamente quanti pasti andranno frullati. Si frulla solo lo stretto necessario. Il primo piatto si cucina un po prima. Per il secondo e contorno si prepara tutto insieme. In genere non è necessario usare addensanti. Se il frullato risulta troppo denso si può allungare con brodo o latte (a seconda della ricetta) Meglio preparare ricette con un condimento abbondante La consistenza del risultato è simile a quella di un budino morbido Il boccone si può raccogliere sia con il cucchiaio sia con la forchetta, la consistenza quindi non è liquida. 6

7 Cosa si può frullare? Quasi tutto: pasta al pesto, pasta ai funghi, risotto, ravioli, cappelletti, lasagne, melanzane alla parmigiana, pansoti, platessa al verde, insalata di pomodori fagiolini e carne in scatola, puré, focaccia al formaggio (con l aggiunta di un po di latte o formaggio morbido). Tutti gli affettati, per ammorbidirli si usa del formaggio morbido o latte, senza esagerare per non cambiare il gusto. Frutta. Alternative per la merenda: al posto di offrire te o succhi di frutta o yogurt accompagnati da biscotti, si può preparare un frullato di: banane (mature), latte, biscotti e budino (al cioccolato o alla vaniglia). Il gusto è ottimo. Alternative alle torte che se frullate tendono a sbriciolarsi: una crema densa fatta di ricotta, zucchero e caffè. Anche il tiramisù, ma senza lo strato superficiale di cacao in polvere. In caso di stitichezza, prima di iniziare a somministrare farmaci, si possono preparare frullati di verdure verdi, zucchine, bietole, spinaci. Spesso il problema si risolve in questo modo, senza bisogno di procedure più invasive. Anche usare il brodo di cottura delle verdure per allungare i frullati troppo densi aiuta il transito intestinale. 7

8 E il tempo per imboccare? Una obiezione comune del personale è che in questo modo ci vuole più tempo a compiere lo stesso lavoro. Va ricordato che certe convenzioni parlano di 6 minuti da dedicare ad ogni persona che non mangia in modo autonomo e ha bisogno di essere imboccata. Chiunque abbia imboccato una persona anziana anche solo una volta sa che 6 minuti non costituiscono un tempo adeguato. Ammesso che le persone mangino la stessa quantità di cibo, mantenendo i cibi distinti, il tempo di somministrazione aumenta in ogni caso, anche se di poco, perchè si servono due piatti, uno che contiene il primo, uno che contiene secondo e contorno. Come si può ovviare alle resitenze al cambiamento? Innanzitutto convincendosi del fatto che il lavoro che si compie non è lo stesso, ma diventa molto migliore, in quanto rispetta la persona, la sua dignità e i suoi diritti elementari. Scusate se è poco. Dal punto di vista pratico si può ad esempio ri-distribuire il lavoro in modo che gli operatori e le operatrici abbiano ciascuno circa lo stesso numero di persone da imboccare. 8

9 Testimonianza Prima di lavorare come cuoca ho lavorato per tanti anni ai piani. Bene o male riesco a confrontare i problemi che vedevo quando lavoravo ai piani con il lavoro che faccio adesso. Cercare di capire in cosa poter soddisfare gli ospiti è una cosa i m p o r t a n t e. A n c h e p e r c h è onestamente quando li vedi che hanno nel piatto qualcosa che non riescono a mangiare, o che l a s c i a n o l ì p e r c h è n o n è buona...cerchi di avere sempre delle alternative, cose che possano piacere di più Progetto Lenemi, Learning Needs of Migrants caregivers of elderly people 9

10 E chi non parla? Osservando la persona si comincia a conoscerla. Se non deglutisce qualcosa in particolare, può essere che non le piaccia. Dopo un po si cominciano a notare le differenze. Tutti hanno delle preferenze e cose che invece non piacciono. Anche per questo è importante la collaborazione di tutti: chi lavora ai piani che informa circa ciò che nota somministrando i pasti, chi lavora in cucina per offrire alternative e soluzioni, il personale che coordina per riconoscere l importanza di queste attività riorganizzando i tempi e modi di lavoro secondo le necessità. 10

11 Le testimonianze Stamattina alle undici e un quarto ero già pronta. Sapevo che c erano da impiattare 5 pasti al primo piano, 7 al secondo, 8 al quarto e 3 al primo. Calcolo quanto devo frullare, impiatto e comincio la distribuzione. E un buon metodo, ci vuole la volontà di farlo, cercare di capire i tuoi tempi, c è chi è più veloce e chi è meno veloce. Se si ha la collaborazione dei colleghi è una cosa che secondo me ha valore. Si evita di dare sempre gli omogeneizzati o quelle pappette già fatte che hanno sempre lo stesso gusto. Mangiare tutti i giorni, per anni, cose dallo stesso gusto, come i papponi, è inumano. Se avessi un parente che vive in una RSA vorrei che fosse trattato quantomeno dignitosamente: molte persone hanno poco altro, oltre al mangiare, quindi deve essere buono e il gusto variato. Siamo contente perchè effettivamente buttavamo via tanta roba, diverse persone non riuscivano a inghiottire o mangiavano molto poco. Facendo il pappone le persone si stufavano dopo poco tempo. All inizio, quando abbiamo proposto questa cosa, ci hanno detto Ma siete matte? Ma come si fa? Pian piano siamo riuscite a riorganizzare il lavoro e la soddisfazione c è. Perchè quando vedi la persona soddisfatta di quello che sta mangiando e che prende peso...vediamo le persone più tranquille, più serene. Si può fare poco per queste persone ma quel poco va fatto bene, e il mangiare è una delle cose più importanti per tutti noi. 11 Progetto Lenemi, Learning Needs of Migrants caregivers of elderly people

12 Scheda tecnica Ringraziamo le cuoche che ci hanno dato i suggerimenti, basati sulla loro esperienza quotidiana, che ci sono serviti per preparare queste diapositive e il medico geriatra che ha aggiunto il suo punto di vista. Caratteristiche della struttura : 95 ospiti. La struttura ha 4 piani di degenza più uno. Ci sono due saloni per i pasti. Le persone che mangiano al piano (una trentina) hanno il tavolo in camera e mangiano lì. Le tre cuoche lavorano a rotazione con una sovrapposizione di un ora (fra le e le 14.00). In genere ad ogni pasto viene offerta la scelta fra due primi, due secondi, due contorni, formaggio, frutta. 12

13 Chiunque desideri attingere a questo documento, può farlo liberamente MA SEMPRE citando come FONTE in modo ESPLICITO: Progetto LENEMI Learning Needs of Migrants caregivers of elderly people Progetto Lenemi, Learning Needs of Migrants caregivers of elderly people

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