La CULTURA delle IMMAGINI

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3 Sara Damiani Francesco Lo Monaco Sonia Maffei La CULTURA delle IMMAGINI La chiesa di Sant Agostino a Bergamo tra l iconografia sacra e la città Con schede di Paola Bianchi, Marita Bosio, Roberta Frigeni, Francesca Sana, Desirée Vismara Aracne 3

4 Realizzato con il contributo di UBI Banca Popolare di Bergamo Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. via Quarto Negroni, Ariccia (RM) (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: settembre 2015

5 INDICE Premessa 7 Stefano Paleari Introduzione 9 Sara Damiani, Francesco Lo Monaco, Sonia Maffei Uomini illustri 15 Francesco Lo Monaco Schede 19 Roberta Frigeni La via della sapienza 31 Sonia Maffei Il libro 35 Sonia Maffei Schede 39 Paola Bianchi, Sara Damiani, Sonia Maffei La parola dipinta 65 Sonia Maffei Schede 69 Paola Bianchi, Sara Damiani, Sonia Maffei Exempla sapientiæ 87 Sonia Maffei Schede 93 Sara Damiani, Sonia Maffei, Francesca Sana 5

6 Lo spirito ascetico 117 Sara Damiani Schede 123 Sara Damiani, Sonia Maffei La chiesa e la città 143 Sara Damiani Lo sguardo sulla chiesa 147 Desirée Vismara Schede 151 Marita Bosio Stemmi di famiglia 165 Paola Bianchi Schede 167 Paola Bianchi Arti e mestieri 181 Sara Damiani Schede 185 Sara Damiani Marginalia 195 Sara Damiani Schede 199 Sara Damiani Bibliografia 207 6

7 PREMESSA il presente del passato è la memoria, il presente del presente la visione, il presente del futuro l attesa. Sant Agostino, Confessioni, XI, 20, 26 Il complesso monumentale di Sant Agostino a Bergamo è il luogo della conoscenza per antonomasia. Centro di cultura fin dalle sue origini nel tardo XIII secolo, la sua storia intreccia i saperi dell Ordine agostiniano al territorio cittadino e ne delinea un percorso dinamico, dove la comunicazione tra diverse realtà sociali trova forma in opere letterarie, artistiche e architettoniche. Dal 2001, il campus umanistico dell Università degli Studi di Bergamo vive nei chiostri monastici, riattualizzando nella biblioteca e negli incontri di formazione scientifica quella vivacità intellettuale che era propria del luogo. Grazie alla collaborazione con il Comune di Bergamo, oggi la ex-chiesa diventa Aula magna del nostro Ateneo e, dopo un lungo periodo di silenzio, i suoi preziosi affreschi ritorneranno a testimoniare il valore artistico della nostra città, rendendosi al tempo stesso testimoni di una feconda apertura culturale al mondo intero. 7

8 Il volume intende presentare un progetto di ricerca che ho fortemente voluto e che ha coinvolto molti studiosi e professionisti dell Ateneo e delle Istituzioni locali, portando anche alla realizzazione di un sito web che raccoglie i risultati delle indagini storiche, culturali e artistiche compiute attorno alla chiesa agostiniana e al suo rapporto con la città di Bergamo. Il sito, che traduce in termini contemporanei e con l utilizzo delle nuove tecnologie, quella multidisciplinarità tipica della tradizione universitaria è consultabile al seguente indirizzo: Voglio ringraziare di cuore tutti coloro che hanno collaborato per questo lavoro e tutti coloro che ci onoreranno della lettura e della consultazione. Il mio auspicio è che si possa salvaguardare la memoria del passato per trasformarla in nuove occasioni di attesa e di fiducia nel futuro. Stefano Paleari Rettore dell Università degli Studi di Bergamo Bergamo, 31 luglio

9 INTRODUZIONE La (ex-)chiesa di Sant Agostino è da sempre un luogo simbolico di Bergamo. Posta all incrocio tra il centro storico e la parte moderna, la sua facciata in pietra arenaria, su cui spicca la statua del Santo, presiede ai momenti di crescita culturale, lavoro e svago della città. Oggi, dopo anni, il grigio dorato dell edificio apre ai colori del suo interno: quelli degli affreschi che decorano le cappelle e dei dipinti che animano il soffitto, pitture diverse e stratificate che rivelano la complessa storia del luogo e ne ricordano la passata meraviglia, ancora capace di emozionarci e stupirci. Proprio la ricchezza di questo apparato decorativo, che è stato voluto dai monaci agostiniani per raccontare in immagini la loro fede, cultura e capacità di confrontarsi con la comunità cittadina, è alla base del nostro progetto di ricerca, nato per volontà del prof. Stefano Paleari, Rettore dell Università degli Studi di Bergamo, al fine di creare uno studio sistematico e multidisciplinare attorno alla chiesa e più in generale al complesso architettonico dell Ordine agostiniano di Bergamo. Il progetto ha portato alla realizzazione di un sito multimediale che organizza le diverse tipologie di indagini e documenti raccolte intorno alla storia e all evoluzione della chiesa e della sua decorazione pittorica. Il portale si può consultare all indirizzo e prevede due macrosezioni: una diacronica, dedicata alla storia dell edificio, e una analitica, che prende in esame le decorazioni interne a partire dal loro attuale stato di conservazione. 9

10 Entrambe le sezioni sono collegate tra loro da numerosi percorsi di lettura ed esplorazione, così da permettere di scoprire le informazioni acquisite da varie prospettive. La sezione diacronica è articolata in tre unità tematiche: Storia dell edificio, mostrata cronologicamente in base a una specifica linea del tempo; Uomini illustri, dove si presentano, attraverso biografie mirate e introduzione critica delle opere, i monaci agostiniani e le figure di intellettuali che hanno vissuto nella chiesa e nel monastero di Sant Agostino o che ne hanno studiato lo sviluppo; Biblioteca digitale, che raccoglie le opere, complete o parziali, considerate di particolare interesse scientifico per lo studio del complesso agostiniano. Anche la sezione analitica comprende tre unità tematiche: Vedute e rappresentazioni, che prevede lo studio iconografico dell esterno della chiesa con la catalogazione di risorse visive che la riguardano: disegni, stampe, incisioni, dipinti e fotografie; Decorazioni interne, che offre uno studio iconografico dettagliato di tutti i dipinti presenti all interno della chiesa, articolandoli in decorazioni del soffitto e decorazioni delle pareti ; Aula magna UniBG, che mostra in ordine cronologico le fasi di progettazione e realizzazione della nuova Aula magna dell Università degli Studi di Bergamo. Il sito è il risultato di un lavoro corale che ha coinvolto molti studiosi del nostro Ateneo, a partire dal Rettore stesso, il prof. Stefano Paleari, che ne ha reso possibile la realizzazione, sostenendoci sempre sia nella ricerca, sia nelle complesse fasi di costruzione del portale. Diverse competenze e metodologie confluiscono oggi nel sito, unendo in potente sinergia settori tradizionalmente lontani, come quello degli studi umanistici, dell ingegneria e dell informatica. L indagine metrica e materica dell edificio è stata 10

11 condotta grazie ai contributi dei proff. Alessio Cardaci e Giulio Mirabella Roberti, che con il loro gruppo di ricerca hanno impiegato droni, metodologie 3D laser scanning e analisi fotogrammetriche al fine di raccogliere, con le nuove tecnologie, informazioni più accurate per una migliore conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico e artistico del luogo. La natura dinamica dell applicativo utilizzato, sviluppato dai dott. Michele Bombardieri e Fabio Mutti, permette oggi una consultazione in tempo reale dei risultati della ricerca e consentirà in futuro al sito di espandersi ulteriormente, raccogliendo nuovi contributi e nuove analisi, prodotte sia da attività di ricerca sia da sperimentazioni didattiche della nostra Università. Il progetto che ci ha permesso di giungere a questi primi risultati è stato complesso e non sarebbe stato possibile senza l aiuto di diversi colleghi e amici, primi tra tutti Remo Morzenti Pellegrini, prorettore delegato ai rapporti con il territorio, e Anna Maria Testaverde, direttore del Centro Studi sul Territorio Lelio Pagani, che ci hanno fornito il loro prezioso apporto nell organizzazione del lavoro. L analisi dei dipinti non avrebbe potuto essere realizzata senza l aiuto del prof. Giovanni C.F. Villa, che ha diretto la campagna fotografica dedicata agli interni della chiesa, fornendoci materiali indispensabili per il loro studio iconografico e artistico. La dott.ssa Elisabetta Manca, direttrice della Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo, nostro partner scientifico, ha invece garantito l accesso alle preziose risorse documentali conservate presso la Biblioteca, offrendoci addirittura in versione integrale digitalizzata alcuni manoscritti fondamentali per la conoscenza dell Ordine agostiniano bergamasco, ora direttamente accessibili nella sezione Biblioteca digitale del sito stesso. Il dott. Piervaleriano Angelini ci ha generosamente permesso di consultare i rari materiali conservati nell Archivio Sandro Angelini, offrendoci così la possibilità di studiare documenti originali di difficile reperimento e autorizzandoci a farne liberamente uso per le nostre indagini. Allo stesso modo, l Archivio Storico Diocesano ci ha gentilmente concesso di pubblicare in rete le fotografie storiche che conserva nelle sue raccolte. 11

12 L attività di ricerca, acquisizione e catalogazione dei materiali è stata realizzata grazie all indispensabile contributo di Paola Bianchi, Marita Bosio, Chiara Falgari, Roberta Frigeni, Francesca Sana e Desirée Vismara, oltre che alla collaborazione dei partecipanti al Seminario di Cultura medievale e rinascimentale. S. Agostino di Bergamo: uomini, ambienti, libri e cultura (coordinato da Francesco Lo Monaco) e degli studenti dei corsi di Informatica applicata ai beni culturali e di Iconografia e iconologia (tenuti da Sonia Maffei), che hanno saputo aderire al progetto con curiosità e impegno. Il nostro più sentito ringraziamento va a tutte queste persone e a tutti coloro che qui non nominiamo per ragioni di spazio che ci hanno messo a disposizione le loro competenze con passione ed entusiasmo, a conferma dell interesse che il complesso monastico di Sant Agostino è in grado di suscitare per il suo valore storico e culturale. Traendo spunto dalle ricerche realizzate per il sito, il presente volume si focalizza su specifici snodi tematici che, oltre a riassumere le diverse prospettive di studio adottate, offrono una veduta d insieme della ricca storia culturale dell edificio. In apertura, vengono presentate alcune delle figure chiave che hanno animato il convento bergamasco, contribuendo con i loro scritti ad arricchire l eredità intellettuale tramandaci dall Ordine degli eremitani di Sant Agostino (Uomini illustri). Sulla scia della loro testimonianza, il capitolo che segue, articolato in tre sezioni, esplora la rappresentazione pittorica del tema della sapienza, che caratterizza in primis il patrono dell Ordine, Sant Agostino, e che si traduce nella raffigurazione di libri, grafi e parole, accanto a quella di grandi personalità religiose come Santa Caterina d Alessandria, la cui erudizione è stata fonte di ispirazione ed esempio per tutti i confratelli e i fedeli che hanno frequentato la chiesa (La via della sapienza). Testimonianze esemplari sono anche le figure di Santi analizzate nel capitolo successivo, perché concretizzano quell anelito verso la vita separata che dà origine ai monaci eremitani e che si fondava sulla rinuncia ai beni materiali e su un esistenza di preghiera in totale isolamento (Lo spirito ascetico). Un isolamento ascetico che i chierici di Sant Agostino hanno però saputo mediare e modulare grazie a una presenza attiva e concreta nel contesto urbano di Bergamo: l ultimo capitolo esplora le diverse forme di dialogo che essi sono stati capaci di instaurare con i rappre- 12

13 sentanti della società cittadina, sia aprendo la chiesa alla costruzione di cappelle commissionate da alcune famiglie nobili, sia facendo dipingere, soprattutto sulle tavelle del soffitto, i diversi attori della comunità dell epoca, dal contadino, al guerriero, all intellettuale, al sovrano. Un dialogo aperto allo scambio e al confronto che emerge anche osservando le molteplici raffigurazioni dedicate alla chiesa lungo i secoli, dove appare sempre perfettamente integrata nel panorama che la ospita, al punto che il suo profilo è diventato nel corso del tempo uno dei marchi identitari della città di Bergamo (La chiesa e la città). Ora, la riapertura dei suoi spazi come Aula magna dell Università di Bergamo, resa possibile grazie all accordo tra il Comune di Bergamo e l Università stessa, non potrà che aggiungere un nuovo tassello alla sua natura reticolare di luogo di confronto tra più realtà sociali e soprattutto di laboratorio di sperimentazione dei vari saperi. Sara Damiani, Francesco Lo Monaco, Sonia Maffei 13