Una storia italiana dal 1472 RAPPORTO DI SINTESI. La responsabilità sociale del Gruppo Montepaschi

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1 Una storia italiana dal 1472 B i l a n c i o 09 RAPPORTO DI SINTESI La responsabilità sociale del Gruppo Montepaschi

2 La foto di copertina W l Italia è di Georgia Annamaria Spaccapietra

3 Una storia italiana dal 1472 B i l a n c i o 09 RAPPORTO DI SINTESI La responsabilità sociale del Gruppo Montepaschi

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5 Introduzione Il Rapporto presenta un esame delle attività del Gruppo Montepaschi nel quadro della propria strategia di sviluppo industriale sostenibile, di cui costituisce elemento importante per diagnosticare e pianificare i miglioramenti necessari. Si rivolge a chi vuole conoscere in breve il nostro approccio alla CSR (Corporate Social Responsibility), verificare la coerenza dell operato rispetto al nostro sistema valoriale e misurare i risultati ottenuti. In tale senso è parte di un progetto più ampio, finalizzato ad accrescere e valorizzare i caratteri di eticità della nostra immagine e della reputazione nei confronti degli stakeholder. Il Rapporto è focalizzato sulle questioni ritenute tra le più significative per valutare una realtà, prevalentemente retail, come la nostra, nell attuale panorama competitivo del sistema bancario. Presenta una sintesi dei dati riportati nel Bilancio CSR 2009, redatto secondo le linee guida del Global Reporting Initiative (GRI-G3). Entrambi i documenti, insieme ad ulteriori risorse ed aggiornamenti continui, sono disponibili nella sezione i nostri valori del sito ritenuta la migliore del suo genere tra le banche in Europa e al terzo posto tra le società del FTSE MIB40, secondo la specifica ricerca Hallvarsson&Halvarsson - Webranking

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7 indice dei contenuti 07 INQUADRAMENTO Informazioni generali sul Gruppo Montepaschi: le dimensioni, la distribuzione geografica, il core business, il sistema valoriale, i caratteri identitari. Ovvero i riferimenti di base per graduare gli ambiti ed i livelli di eticità attesi. 13 APPROCCIO ALLA CSR Come applichiamo le logiche della responsabilità sociale d impresa (CSR - Corporate Social Responsibility), tra conformità normativa, scelte competitive, coerenza con il nostro sistema valoriale e i diversi punti di vista degli stakeholder. 21 QUESTIONI SIGNIFICATIVE Come gestiamo alcune delle questioni su cui riteniamo si possa misurare in modo più appropriato la responsabilità sociale del Gruppo Montepaschi. 10 CONSIDERAZIONI DEL PRESIDENTE E DEL DIRETTORE GENERALE In che modo l impegno etico ha aiutato il Gruppo Montepaschi ad affrontare un anno difficile per la finanza e l economia globale e quali aspetti della responsabilità sociale influenzeranno le sue politiche future. 17 STRATEGIA E PERFORMANCE Le direttrici entro cui abbiamo operato quest anno ed i principali indicatori monitorati. 49 PROSSIMI OBIETTIVI Il processo di revisione della strategia di sostenibilità nel contesto della pianificazione industriale

8 6 Il colore dell attesa Foto di Anna Cottini

9 Inquadramento La Banca Monte dei Paschi di Siena è ritenuta la banca più antica del mondo. Le sue origini risalgono al 1472 come Monte di Pietà. Istituto pubblico fino al 1995, la Banca è oggi a capo del terzo gruppo bancario italiano (Gruppo Montepaschi). È un componente del FTSE MIB40 - il principale indice di benchmark dei mercati azionari italiani - con una capitalizzazione di mercato al pari a circa 8,2 miliardi di euro. Assetto proprietario al (% del capitale ordinario) 10,93% 25,52% 63,55%* 63,55% - Investitori strategici* 25,52% - Investitori Retail italiani e dipendenti 10,93% - Investitori istituzionali *Fondazione MPS 45,68% JP Morgan Chase 5,54% AXA S.A. 4,56% Caltagirone Francesco Gaetano 4,45% Unicoop Firenze 3,32% 7

10 Inquadramento La principale attività del Gruppo è la fornitura di servizi bancari e di altri servizi finanziari connessi, inclusi il credito a lungo termine per famiglie e imprese, il leasing, il factoring, il credito al consumo, gli investimenti mobiliari e l intermediazione di titoli azionari e obbligazionari. Opera inoltre nel settore assicurativo attraverso una partnership strategica con il Gruppo AXA. Nel comparto del risparmio gestito, il Gruppo ha ceduto il controllo delle società di asset management focalizzando il proprio intervento nella fase di distribuzione. È presente in tutta Italia - dove realizza la quasi totalità del proprio fatturato - con una rete distributiva composta da più di 3 mila filiali, 253 centri specialistici (per le piccolemedie imprese, gli enti pubblici ed i clienti private), 163 uffici finanziari e oltre ATM. Vogliamo che i clienti e l opinione pubblica ci riconoscano per essere una banca italiana, solida, seria ed affidabile. In tale senso costruiamo le nostre relazioni nei mercati. Queste ultime sono tradizionalmente caratterizzate da un approccio prudente, ancorato all economia reale nei territori, orientate al cliente anche con spirito d innovazione, sebbene lontano da creazioni finanziarie particolarmente rischiose. È presente anche all estero soprattutto per supportare i progetti di internazionalizzazione delle imprese italiane. A fine 2009: 4 filiali - Londra, New York, Honk Kong, Shangai -, 11 uffici di rappresentanza e 3 banche sussidiarie - MontePaschi Banque, in Francia, MontePaschi Monaco, nel Principato di Monaco, MontePaschi Belgium, in Belgio. Ha 32mila dipendenti e 6,3 milioni di clienti, in grande maggioranza retail - persone e piccole imprese. La Missione: creare valore per gli azionisti, nel breve come nel lungo termine, ponendo attenzione prioritaria alla soddisfazione dei clienti, allo sviluppo professionale delle persone, agli interessi di tutti gli stakeholder. I Valori: etica della responsabilità, orientamento al cliente, attenzione al cambiamento, imprenditività e proattività, passione per le competenze professionali, spirito di squadra e cooperazione. Il Gruppo Montepaschi sostiene 8

11 Inquadramento Un mestiere vintage Foto di Vincenza Fatima Andolina 9

12 C O N S I D E R A Z I O N I D E L P R E S I D E N T E In che modo l impegno etico ha aiutato il Gruppo ad affrontare questo anno straordinario per la finanza e l economia globale? Il 2009 è stato un anno complicato per la finanza e per l economia italiana in generale. Un anno in cui il prodotto interno lordo è diminuito del 5%, in cui abbiamo avuto un aumento estremamente significativo della cassa integrazione, del numero dei disoccupati, delle famiglie in difficoltà, delle imprese che non riuscivano a mantenere i fatturati necessari a sostenete il proprio ciclo economico. In questo contesto, non avere smarrito la vocazione tradizionale della nostra Banca, quella di banca vicina al territorio, con un profilo profondamente retail e che mantiene la sua natura a prescindere dalle condizioni del mercato, ci ha consentito di navigare in un mare difficile senza perdere la rotta. Dentro questa navigazione, coscientemente, abbiamo perso forse delle opportunità, ci siamo rifiutati di assumere determinati rischi, siamo rimasti legati ad un concetto di ricavi tradizionali ricorrenti; e tutto questo trova la sua compiuta raffigurazione nel conto economico di fine anno. Credo che sia stata una scelta giusta, ragionevole, perché smarrendo la strada di solito intrapresa si ha forse l occasione per fare qualche buon risultato nel breve ma si rischia anche di combinare dei veri disastri nel lungo periodo. D altra parte, la crisi è figlia dell imposizione di un modello di business che fa dell irresponsabilità la matrice della conduzione aziendale, sia in termini di assunzione di rischi, sia in termini di gestione degli stessi, sia in termini di relazioni con le persone, con i clienti, con le imprese, con i dipendenti stessi. A questo non ci siamo piegati nel momento in cui tutto questo sembrava molto moderno, molto facile, anche molto vincente dal punto di vista dei conti. Sarebbe stato paradossale se avessimo assunto questo tipo di atteggiamento proprio quando questo atteggiamento finalmente era arrivato sul banco degli imputati. In momenti di difficoltà economica cresce l attenzione verso il sistema creditizio quale motore di sviluppo: quali scenari? Il sistema creditizio è una parte importante del tessuto produttivo di un Paese e un fattore determinante per garantire una corretta allocazione delle risorse. In un periodo in cui le risorse sono scarse, far bene in questo ruolo è molto più difficile. Bisogna considerare che un errore di allocazione determina non solo una perdita futura per la banca, ma probabilmente anche la mancata promozione di un iniziativa che aveva invece ragione di essere promossa. Giuseppe Mussari PRESIDENTE Quindi, da questo punto di vista, la responsabilità aumenta. Il contesto futuro sarà molto volatile. A fasi di accelerazione della ripresa, probabilmente, almeno del nostro Paese, seguiranno fasi di rallentamento e questo comporta il fatto di non potersi fidare ciecamente di un trend di medio periodo, ma di dover valutare, tempo per tempo e volta per volta, qual è l allocazione ottimale delle risorse. L unico metodo, da questo punto di vista, è ritenere che comunque gli impieghi ed i relativi rischi resteranno sui propri bilanci e quindi che ne saremo responsabili per lungo tempo. Occorre, quindi, stare insieme alle persone che producono, siano esse imprese - piccole, medie e grandi - siano esse famiglie. E non dobbiamo mai perdere questo collegamento, che oggi si chiama banca dei territori ma che si potrebbe chiamare più semplicemente Monte dei Paschi, perché è quello che dal 1472 questa Banca ha continuato ostinatamente a fare. 10

13 E D E L D I R E T T O R E G E N E R A L E Antonio Vigni DIRET TORE GENERALE Il Bilancio esprime la qualità del lavoro svolto nell esercizio 2009: un commento Il 2009 è stato un anno importantissimo in tutti gli ambiti della sostenibilità d impresa, e i risultati che abbiamo conseguito, insieme a quelli che la Banca ha ottenuto sul mercato, sono considerevoli. Siamo stati inseriti nel Dow Jones Sustainability Index World, ma soprattutto, i temi aperti sui grandi fronti hanno registrato degli scatti in avanti. Mi riferisco, in particolare, alla trasformazione del Gruppo, che abbiamo realizzato grazie a tutta l azione del personale, portando così a compimento un percorso industriale di rilievo con 18 mesi di anticipo. Sul versante della clientela, il momento difficile ci ha visti impegnati, con le nostre filiali, nel venire incontro alle difficoltà delle famiglie e delle imprese. Siamo stati i primi, infatti, a lanciare, con le iniziative Combatti la crisi, lo spostamento di rata, un gesto concreto di grande sensibilità in questo momento di difficoltà economica, continuando a garantire lo svolgimento del nostro importante ruolo di istituto di credito. Complessivamente, nonostante la riorganizzazione, il patrimonio dei clienti ha tenuto bene. Tutte le iniziative messe in campo, sulla qualità percepita dalla clientela, anche attraverso ConsumerLab, hanno dato risultati positivi, pur in un periodo molto complesso. Per cui siamo soddisfatti di questo Bilancio. Quali aspetti qualitativi e di responsabilità sociale influenzeranno le politiche future del Gruppo? Andremo avanti in questa direzione, lavorando sempre meglio in ogni singolo campo di azione, misurando i nostri risultati, che sono risultati di redditività, in un momento in cui le banche devono essere aziende redditizie, e conciliando questo aspetto con la capacità di stare vicino ai clienti, attraverso un servizio migliore e più rispondente ai loro bisogni, che è alla base poi di un percorso di crescita sostenibile. Al tempo stesso, cureremo ogni aspetto della gestione del nostro personale, chiamato a dare risposte importanti alla clientela in ogni momento della propria attività, ed in particolare investiremo sulla sua crescita professionale e qualitativa. Proprio sul versante del rapporto tra il cliente ed il nostro personale ci sarà tanto da fare e saranno impegnate non solo le filiali ma tutte le strutture del Gruppo. Sarà questo il vero punto del prossimo Piano Industriale. 11

14 12 Siamo pescatori di pesce, ne facimmo na passione Foto di Pino Bruno

15 Approccio alla CSR INTENDIAMO LA CSR COME IL FATTORE D IMPRESA CHE CI STIMOLA A RICERCARE COSTANTEMENTE IL PUNTO DI EQUILIBRIO TRA CONFORMITÀ NORMATIVA, SCELTE COMPETITIVE, COERENZA CON IL NOSTRO SISTEMA VALORIALE E I DIVERSI PUNTI DI VISTA DEGLI STAKEHOLDER. Abbiamo formalizzato le nostre posizioni ed aspirazioni al riguardo, in un sistema a cascata di principi e regole volontari: La Carta dei Valori è il primo riferimento dal Il Codice Etico esplicita i valori aziendali attraverso un compendio degli impegni che devono guidare il Gruppo nella loro attuazione, con la costante, attenta considerazione delle aspettative degli stakeholder. Le Politiche tematiche sviluppano gli indirizzi del Gruppo in specifici ambiti e questioni di CSR. Come è evoluto il nostro approccio alla CSR Ampia coerenza tra impegni e azioni Limitata coerenza tra impegni e azioni Adesione ai principi di CSR Gli impegni riguardano temi marginali del business Organizzazione e progetti 2009 Strategia e business Gli impegni riguardano temi centrali del business Dalla fine degli anni 90, il Gruppo è impegnato ad interpretare in concreto tali indirizzi con crescenti organicità e trasparenza. La gestione della CSR è progressivamente evoluta, da attività marginale - alla fine degli anni novanta - a modello di riferimento per realizzare gli stessi obiettivi industriali: Vengono esplicitati i riferimenti valoriali e gli impegni di responsabilità sociale condivisi Viene rafforzato il presidio organizzativo sui temi della sostenibilità. L approccio operativo è per progetti, in assenza di una cornice strategica unitaria formalizzata. 13

16 Approccio alla CSR Le soluzioni di CSR sono sempre più organiche e funzionali al raggiungimento degli obiettivi industriali. I benefici che ci attendiamo sono, all origine, di natura reputazionale. Per questo il coordinamento strategico ed operativo delle policy di CSR è assegnato all Area Comunicazione della Capogruppo, dove opera un team specialistico di tre persone. L Area riporta direttamente al Direttore Generale (il ruolo esecutivo più alto della Banca) e al Presidente. Supporta inoltre l azione del Comitato per la Responsabilità Sociale, presente in seno al Consiglio di Amministrazione e a presidio della tematica dal La collocazione organizzativa fa dunque sì che tra i riferimenti del nostro approccio alla CSR assumono rilevanza, oltre agli aspetti reputazionali, anche la dimensione etica del business e le altre aspettative prioritarie dei maggiori azionisti, nonché i possibili impatti sulla produttività e la gestione. Riteniamo oggi, infatti, che la CSR sia una leva gestionale da utilizzare per raggiungere efficientemente obiettivi di sviluppo sostenibile, nel medio e lungo periodo. Perché ciò sia effettivamente possibile vogliamo sviluppare ulteriormente Progetto sostenibilità Modello di misurazione dei CSR Intangible Asset - schema logico AMBIENTE E SOCIETÀ Efficienza ambientale Catena di fornitura Inclusione finanziaria e sociale Conformità normativa Produttività e Gestione dei costi le logiche di valutazione delle nostre performance. Abbiamo pertanto avviato un progetto sostenibilità per integrare maggiormente le variabili non finanziarie, di sostenibilità (CSR Intangible Assets), nel più complessivo sistema di pianificazione, controllo e reporting, attraverso: Un modello organico di misurazione collegato ai principali driver del valore - produttività e gestione dei CLIENTI Customer satisfaction Retention Reclami Livelli di servizio Interni Quote di mercato Driver di valore Brand e Reputazione Valore sostenibile nel medio-lungo periodo costi, opportunità di business e quote di mercato, il marchio-brand e la reputazione (vedi riquadro a margine). Indici di sintesi del valore generato nel lungo periodo. Responsabilità e gestione per obiettivi. PERSONALE Competenze e formazione Ottimizzazione delle risorse Indici di motivazione Pari opportunità Gestione dei rischi 14

17 Approccio alla CSR Antichi mestieri - Il fabbro , Castelbuono (PA) Foto di Licia Barreca 15

18 Antica arte dei cantieri navali Foto di Silvia Pepe 16

19 Strategia e Performance I due pilastri della strategia di CSR si sono confermati, anche per il 2009, i clienti e il personale, le cui aspettative ed il loro soddisfacimento hanno per il Gruppo un peso particolarmente rilevante nella propria scala di valori. Gli altri ambiti rispetto ai quali il Gruppo si è misurato sono stati la società e l ambiente. I principali indicatori monitorati (nella tabella, a pagina seguente, se ne riporta una selezione) segnano performance e sviluppi generalmente positivi, confermati anche dall inclusione del titolo BMPS nei più importanti indici finanziari di sostenibilità. Il titolo è infatti un componente, in particolare, della serie Dow Jones Sustainability Indexes (Stoxx e da quest anno anche World) e del FTSE4Good Index Series (Europe e Global). 17

20 Strategia e performance Strategia di CSR Piano (sintesi) AMBITI STRATEGICI ATTIVITÀ-RISULTATI 2009 INDICATORI DI PERFORMANCE (selezione) Governance e rischi Integrazione strategica della CSR Corporate governance Gestione rischi Compliance Personale Motivazione e soddisfazione dei dipendenti Gestione responsabile delle riorganizzazioni Pari opportunità Progetto sostenibilità : definito un set preliminare di KPI da integrare nel sistema di pianificazione, controllo e reporting. Integrato il progetto societario secondo le disposizioni di Banca d Italia, tra cui una nuova policy sulle remunerazioni del top management con ulteriori parametri di incentivazione di medio-lungo termine. Effettuata autovalutazione dei rischi reputazionali. Rafforzato il presidio della conformità normativa. La prevista attività di formazione e condivisione interna del nuovo Codice Etico è stata riprogrammata per il Effettuata l indagine annuale sulla percezione dei dipendenti di Rete riguardo alle condizioni di lavoro ed ai relativi impatti sulla qualità del servizio ai clienti. Introdotta la figura del Gestore Risorse Umane anche per rafforzare le capacità di ascolto e motivazionali nei confronti dei dipendenti. La prevista esplicitazione della policy di sostenibilità nella gestione delle risorse umane è stata riprogrammata per il I riflessi degli sviluppi organizzativi sul personale sono stati gestiti in accordo con i sindacati, assicurando alle risorse interessate uniformità di trattamento ed il costante ascolto delle loro esigenze. Le cessazioni sono state agevolate ricorrendo a specifici piani di incentivazione. Circa 700 persone hanno seguito percorsi di riqualificazione Avviate iniziative di mobilità sostenibile. Lo studio di ulteriori misure connesse per migliorare la gestione del tempo lavoro-famiglia da parte dei dipendenti e stato riprogrammato per il Employee perception index (scala ) 65,2 64,5 Turnover (%) 0,45 0,97 Formazione procapite (ore) (1) Donne dirigenti-quadri (%) 29,0 26,5 Personale femminile (%) 44,2 43,2 18

21 Strategia e performance AMBITI STRATEGICI ATTIVITÀ-RISULTATI 2009 INDICATORI DI PERFORMANCE (selezione) Clienti Informazione e supporto ai consumatori Attuato un articolato piano di soluzioni anticrisi per i clienti in maggiore difficoltà. Recepite le nuove disposizioni in tema di trasparenza. Mutui sospesi privati (n.) Mutui sospesi imprese (n.) Rispetto impegni di servizio Società Impatti sociali dei servizi Ampliato il perimetro e approfondito gli ambiti di indagine della customer care e satisfaction. Avviato, in collaborazione con le associazioni dei consumatori, lo sviluppo di una carta dei diritti e doveri dei clienti bancari. Customer perception index (scala ) 73,5 73,0 Retention clienti (%) (2) 93,9 95,3 Rafforzata la gestione dei reclami con l obiettivo di ridurre i relativi tempi di risoluzione. Reclami (n.) (3) Intensificate in misura considerevole le attività di Microcredito di Solidarietà, la società del Gruppo specializzate nel microcredito. Consolidato il modello di servizio sul migrant banking. Allo studio inoltre un possibile intervento del Gruppo nel comparto del cosiddetto Islamic Banking. Avviato un progetto terzo settore. Performance di CSR Attuata la nuova Policy di gestione della catena di fornitura secondo criteri nella catena di fornitura di sostenibilità. Supporto alle comunità Ambiente Microcrediti (n.) Migrant banking (clienti %) 4,7 4,4 Rating di sostenibilità dei fornitori (scala 1-10) 4,7 -- Acquisti green (%) 4 -- Promosse ed effettuate varie raccolte fondi per finalità sociali. Contributi diretti alle comunità (milioni) 46,4 60,0 Assicurate varie forme di assistenza finanziaria ai clienti e alle popolazioni colpite da calamità naturali. Esteso anche a Banca Antonveneta l approvvigionamento di energia elettrica da fonte rinnovabile. Energia elettrica da fonte rinnovabile (%) Ecoefficienza Green banking Ottenuti risparmi energetici significativi attraverso il rinnovamento e l efficientamento delle dotazioni IT. Energia procapite (TEP Tonnellate Equivalenti di Petrolio) 2,03 1,99 Emissioni CO 2 procapite (kg) Ridotti i consumi di carta. Carta procapite (kg) Incrementati i tassi di utilizzo di carta eco-compatibile e di riciclaggio dei toner. Finanziati più di progetti nel settore delle energie rinnovabili. Analizzati i rischi ambientali del credito specializzato e negli affidamenti alle grandi imprese. Finanziamenti alle energie rinnovabili (milioni) Rischio medio-basso operazioni di credito specializzato (%) Rischio medio-basso affidamenti a grandi imprese (%) (1) Il valore 2008 risultava fortemente influenzato dello straordinario impegno formativo e di addestramento su procedure e modelli di servizio che ha interessato il personale ex Antonveneta. (2) La retention è diminuita per effetto della cessione di alcune filiali e l eliminazione del doppio conteggio dei clienti condivisi dalle banche integrate in corso d anno. (3) I reclami sono aumentati in relazione alla portabilità dei mutui e qualche disagio legato alle integrazioni societarie avvenute in corso d anno. I valori non comprendono le contestazioni inerenti all anatocismo e alla clonazione di carte di credito/debito

22 20 Anni 60 Foto di Fabio Pierfederici

23 Questioni significative Il panorama competitivo delle banche si sta caratterizzando per sempre più estese e stringenti regole ed un aumento dello scrutinio e delle pressioni da parte dei clienti, degli operatori finanziari e dei media, soprattutto su questioni inerenti alla corporate governance, alla gestione dei rischi dell impresa e dei prodotti finanziari. Il calo dei livelli di redditività, il peggioramento della qualità degli impieghi, la scarsa considerazione da parte di clienti e dell opinione pubblica, sono alcuni dei fattori che inducono le banche a focalizzare maggiormente la gestione su criteri di efficienza e trasparenza, per cui diventa sempre più cruciale: Essere compliant, aderendo alle migliori pratiche internazionali. Sviluppare prodotti e servizi Avere, a tutti i livelli, prudenti e nello stesso tempo un personale competente innovativi, coinvolgendo gli e molto motivato. stakeholder rilevanti. L attività di ricerca supporta in misura crescente gli indirizzi strategici del Gruppo. Le analisi riguardano anche le principali dinamiche sociali in atto in Italia ed i possibili sviluppi del business bancario ad essi associati. Tra i temi analizzati nel 2009 dall Area Pianificazione Strategica, Research e Investor Relations: il credito al consumo e l indebitamento delle famiglie i distretti industriali (attraverso un osservatorio continuo dei relativi sviluppi locali) il settore delle energie rinnovabili il mondo del non profit i trend demografici ed i flussi migratori l islamic banking. Tutti temi su cui il Gruppo è impegnato con progetti e sviluppi commerciali specifici. 21

24 Questioni significative Anche gli sviluppi sociali influenzano in misura crescente il business, in quanto driver di possibili rischi e opportunità. Tra questi: i cambiamenti demografici e climatici, la scarsità di risorse naturali, la disintermediazione delle catene di fornitura. A partire da tali considerazioni, supportate anche da nostre ricerche, dagli input raccolti nei rapporti con i nostri stakeholder e da riflessioni sviluppate in seno alle organizzazioni multistakeholder cui partecipiamo, abbiamo identificato le questioni su cui riteniamo si possa misurare in modo più appropriato la responsabilità sociale di Montepaschi: Il controllo dei rischi, la trasparenza e l etica nel mercato. La responsabilità del credito e della distribuzione di prodotti finanziari. La soddisfazione dei clienti e la reputazione. La gestione del capitale umano (con particolare riguardo all analisi dei riflessi dei cambiamenti organizzativi sul personale e dei sistemi di sviluppo e motivazione). La gestione della catena di fornitura. Gli impatti del business nella società e nell ambiente. Tali questioni sono trattate sinteticamente nei capitoli che seguono. Per ciascuna di esse è descritta la nostra policy e alcune delle soluzioni ricercate quest anno per bilanciare obiettivi di performance economiche, capacità di remunerare gli azionisti e le diverse aspettative degli stakeholder. Sono inoltre esposti i principali indicatori che abbiamo monitorato. Controllo dei rischi, la trasparenza e l etica nel mercato La crisi ha rivelato l importanza delle responsabilità sistemiche delle banche. Un obiettivo, in ottica di sostenibilità, è prevenire e mitigare gli effetti di tali rischi sull economia reale. Per questo è necessario assicurare idonei presidi di governo, gestione e controllo a garanzia di comportamenti sempre corretti e trasparenti nel mercato. Seppure il Gruppo Montepaschi, in virtù di un approccio alla gestione finanziaria tradizionalmente prudente, non sia imputabile di responsabilità significative riguardo alle cause della crisi, in coerenza con il nostro Codice Etico, abbiamo: Risposto puntualmente ai nuovi requisiti regolamentari in materia di corporate governance e risk management. Rafforzato i sistemi di gestione e controllo dei rischi e le dotazioni patrimoniali necessarie per la loro copertura. Sviluppato ulteriormente la policy sulle remunerazioni, confermando la nostra propensione verso obiettivi sostenibili, di lungo periodo. Lo abbiamo fatto in costante raccordo con il Governo Italiano e le Autorità di Vigilanza. Questi sono anche alcuni dei temi che abbiamo riscontrato essere di maggiore interesse per il mercato e su cui si sono spesso incentrate le nostre relazioni con analisti e investitori. 22

25 Questioni significative LE INIZIATIVE PRINCIPALI DEL 2009 HANNO RIGUARDATO: 1. La corporate governance Integrato il progetto di governo societario anche secondo le disposizioni di Banca d Italia, confermando il modello tradizionale di amministrazione e controllo quale il più idoneo, per le nostre caratteristiche, ad assicurare una sana, prudente gestione ed un efficace controllo. Precisati ulteriormente i criteri di indipendenza dei consiglieri di amministrazione (sono attualmente 2 su 12 gli amministratori ritenuti indipendenti). Rafforzati ed estesi i sistemi di prevenzione e controllo dei conflitti d interesse, che possono riguardare gli amministratori ed altri esponenti apicali dell azienda, anche in relazione alle cosiddette operazioni con parti correlate. Precisate le regole di funzionamento del Consiglio di Amministrazione, compresi i relativi sistemi di autovalutazione, incentrati su adeguatezza del dimensionamento, composizione e professionalità, capacità decisionale, ecc. 2. La gestione ed il controllo dei rischi Sono proseguite le attività di completamento ed estensione alle varie società del Gruppo dei modelli interni sui rischi di credito e operativi, già implementati in Capogruppo dal 2008 (Basilea 2, primo pilastro). L Area Risk Management, che definisce le metodologie di analisi e misurazione dei rischi incorsi, è stata posta a diretto riporto del Direttore Generale e del Presidente, mantenendo altresì un raccordo funzionale con il CFO. Questo cambiamento, in linea con le norme e le migliori pratiche internazionali, mira a garantire maggiori efficacia e autonomia all attività. Ottimizzati i processi di autovalutazione dell adeguatezza patrimoniale e la redazione del relativo resoconto ICAAP - Internal Capital Adequacy Assessment Process - in conformità a Basilea 2, secondo pilastro. Fornite al mercato informazioni trimestrali rilevanti su adeguatezza patrimoniale, esposizione ai rischi e relativi sistemi di gestione - disponibili nella sezione investors &ricerca del sito - in conformità a Basilea 2, terzo pilastro. Rafforzati policy, processi e meccanismi per gestire i vari tipi di rischi a cui il Gruppo può essere esposto: di credito, di mercato, operativi, di conformità, ecc. Definite nuove procedure per monitorare il rischio di liquidità, con limiti operativi e soglie di tolleranza differenziati per situazioni di normalità e di stress dei mercati, e opportuni contingency plan attivabili all occorrenza. Effettuata una prima autovalutazione del rischio reputazionale e definiti i relativi criteri organizzativi e di gestione da attuare (vedi Capitolo Soddisfazione dei clienti e reputazione ). 23

26 Questioni significative 3. La struttura patrimoniale Sono stati rafforzati il patrimonio ed i coefficienti patrimoniali attraverso misure di ottimizzazione degli immobili (strumentali e non) e l emissione dei cosiddetti Tremonti Bond per un valore 1,9 miliardi di euro. Sono conseguentemente aumentati il Tier 1 (da 5,3% a 7,5%) e la nostra capacità di supportare finanziariamente l economia italiana (vedi capitolo Responsabilità del credito e della distribuzione di prodotti finanziari ). 4. I sistemi di remunerazione L assemblea dei soci del ha approvato la politica che stabilisce i meccanismi di remunerazione in favore dei consiglieri di amministrazione, dei dipendenti e dei collaboratori non legati da rapporti di lavoro subordinato. In particolare, sono stati confermati e rafforzati i criteri per determinare le quote variabili delle retribuzioni dei vertici aziendali in modo da evitare il prodursi di incentivi in conflitto con l obiettivo di creare valore nel lungo periodo. Secondo le nuove previsioni, conformi anche alle disposizioni di Banca d Italia, la remunerazione totale, dal 2010, sarà composta da una quota fissa e da un mix equilibrato di quote variabili di breve e di medio-lungo termine. Il sistema dei controlli interni ed un rafforzato presidio della conformità normativa hanno supportato il corretto funzionamento delle attività. Sono state effettuate oltre revisioni interne. Abbiamo ricevuto sanzioni legali per circa 414 mila euro. Il Gruppo è stato inoltre interessato da 3 procedimenti intrapresi dall Autorità garante per la Concorrenza ed il Mercato relativi all operatività delle carte di credito - circuito Master Card -, alla portabilità dei mutui (procedimenti attualmente in corso) e all applicazione della commissione di massimo scoperto. 24

27 Questioni significative Responsabilità del credito e della distribuzione di prodotti finanziari Tra gli aspetti che hanno maggiore importanza per una realtà prevalentemente retail come la nostra, vi sono: l accesso e la sostenibilità del credito - in tempi di crisi -, la struttura dei prezzi e la trasparenza di costi ed altre condizioni dei prodotti, la trasferibilità/portabilità dei mutui, ed altri sistemi di protezione per i clienti. In un contesto di mercato ancora difficile, soprattutto nelle componenti reali del sistema economico, abbiamo: Confermato il nostro sostegno a famiglie e imprese in maggiore difficoltà, con specifiche misure per mitigare gli impatti della crisi. Continuato a fare credito ai clienti - circa + 2% degli impieghi - senza abbandonare il tradizionale atteggiamento di prudenza nella selezione del rischio. In particolare, nel costante rispetto dei modelli di rating che abbiamo sviluppato in accordo con le disposizioni di Basilea 2, abbiamo cercato di coniugare al meglio l obiettivo di ottimizzare la qualità degli impieghi creditizi - compatibilmente con il contesto congiunturale - con le giuste necessità delle imprese di poter ricevere i finanziamenti per continuare e sviluppare ulteriormente le proprie attività. Lavorato per assicurare condizioni di servizio in grado di migliorare ulteriormente i livelli di protezione e le possibilità di scelta dei clienti, anche con un pronto recepimento delle nuove regole in tema di trasparenza. Abbiamo operato con attenta considerazione e partecipazione attiva agli sviluppi delle politiche pubbliche-sociali e degli orientamenti di settore in tali ambiti, anche confrontandoci costantemente con il mercato per valutare l efficacia della nostra azione. 25 Le nostre relazioni con il Governo Italiano, in sede ABI, con le istituzioni locali, le associazioni imprenditoriali e dei consumatori sono state particolarmente intense per dare risposte efficaci alla crisi economica. Le soluzioni proposte alle categorie di clienti più vulnerabili hanno spesso anticipato accordi di sistema con obiettivi e contenuti analoghi.

28 Questioni significative Le nostre relazioni con il Governo Italiano, in sede ABI, con le istituzioni locali, le associazioni imprenditoriali e dei consumatori sono state particolarmente intense per dare risposte efficaci alla crisi economica 26

29 Questioni significative LE INIZIATIVE PRINCIPALI DEL 2009 HANNO RIGUARDATO: 1. La gestione dell indebitamento dei consumatori, privati e famiglie, in difficoltà Attivate, da Febbraio 2009, azioni di sostegno attraverso un articolato Piano Combatti la Crisi, condiviso anche con le associazioni dei consumatori nell ambito del Consumer Lab (vedi capitolo Soddisfazione dei clienti e reputazione ). In particolare, abbiamo incontrato numerosi clienti, sospendendo, fino a 12 mesi, circa mutui, per complessivi 950 milioni di debito residuo, dando anche la possibilità di sospendere il pagamento di prestiti personali. Abbiamo successivamente aderito all iniziativa di sistema Piano Famiglie ABI ( Il supporto del Gruppo Montepaschi all economia italiana Gli impegni assunti in relazione all emissione dei Tremonti Bond Il 30 dicembre 2009 abbiamo emesso strumenti finanziari convertibili, sottoscritti dal Ministero dell Economia e delle Finanze (i cosiddetti Tremonti Bond), per 1,9 miliardi, assumendo in particolare l impegno a: Mettere a disposizione delle piccole e medie imprese italiane (nel periodo ) 10 miliardi di credito aggiuntivo rispetto ai 70,2 miliardi di impieghi medi erogati nel periodo 30 giugno giugno 2009, mantenendo un adeguata qualità del credito. Sostenere imprese e famiglie con prodotti specifici (in continuità e coerenza con quanto già intrapreso autonomamente). 27

30 Questioni significative 2. Il sostegno alle imprese in difficoltà Abbiamo proposto a circa 60 mila piccole e medie imprese clienti vari tipi di agevolazioni, soprattutto per le realtà più virtuose e socialmente responsabili, come quelle attente alla politica di promozione del Made in Italy e alla tutela della propria forza lavoro. In particolare, sono stati sospesi, fino a 12 mesi, mutui. Abbiamo successivamente aderito ad Avviso Comune, lo specifico accordo tra ABI, Ministero dell Economia e Associazioni Imprenditoriali ( Dedicato un plafond operativo di 500 milioni per finanziare le imprese nell ambito del Fondo Centrale di Garanzia gestito dal Medio Credito Centrale (cui il Gruppo contribuirà anche con versamenti complessivi di 28,5 milioni nel periodo ). 3. Il sostegno al reddito e accesso al credito Prevista la possibilità di anticipare ai lavoratori in cassa integrazione quanto maturato e non ancora liquidato dal competente istituto di previdenza. Assunti vari impegni a supporto dell economia italiana a seguito dell emissione dei cosiddetti Tremonti Bond (vedi riquadro alla pagina precedente). 4. La protezione e la prevenzione del sovraindebitamento Proposto il nuovo prodotto Mutuo MPS Protezione : un mutuo a tasso d interesse variabile che, fissando un limite massimo del 5,5%, protegge i clienti dalle fluttuazioni negative dei tassi e consente loro di pianificare in maggiore sicurezza le spese per la casa e la relativa incidenza sul reddito. Il prodotto è stato scelto da numerosi clienti (circa il 70% dei nuovi mutuatari) ed è stato indicato dall Osservatorio Finanziario come il migliore mutuo dell anno. Assicurata la portabilità gratuita dei mutui, sostituendone in un anno più di Proposta la polizza Mutuo Sicuro Plus, a copertura del mancato pagamento delle rate fino a 12 mesi, anche in caso di perdita del lavoro. Mutuo Sicuro Plus ha ottenuto il cerchio d oro quale migliore prodotto assicurativo dell anno secondo l Associazione Italiana Financial Innovation. Elaborata, in collaborazione con le associazioni dei consumatori, una guida informativa sul tema e 28 definito un decalogo a beneficio di clienti e dipendenti del Gruppo, definendo anche regole da seguire per recepire in anticipo la Direttiva Europea 2008/48/CE in materia di credito al consumo. Introdotta la figura dello specialista del credito alle famiglie che, attraverso uno specifico percorso formativo, contribuirà ad aumentare il livello di servizio ai clienti ed una più consapevole gestione del indebitamento.

31 Questioni significative 5. La trasparenza, garanzie e sistemi di tutela dei diritti dei clienti Recepite a fine anno le nuove disposizioni di Banca d Italia sulla trasparenza e la comprensibilità di operazioni e servizi bancari e finanziari (contratti di deposito, conto corrente, mutuo, leasing e factoring). I termini molto stretti delle scadenze ci hanno per ora consentito di assicurare la conformità minima. Misure ulteriori, anche oltre i requisiti di legge, saranno realizzate nel Lavorato al recepimento della direttiva 2007/64/CE sui sistemi di pagamento, che mira ad armonizzare, a livello europeo, tempi di esecuzione dei bonifici, date delle valute e disciplina della trasparenza, a tutela di famiglie e imprese e con benefici sia in termini di servizio che di prezzo. Aderito a tutte le iniziative ABI Patti Chiari ( In particolare, sono stati finora definiti: motore di confronto e indicatore sintetico di prezzo dei conti correnti, gestione dei rimborsi di addebiti errati sulle carte di pagamento con obbligo di riaccredito degli importi contestati entro 15 giorni. Sviluppata ulteriormente la funzionalità internet per il calcolo e la verifica autonoma dei costi dei conti correnti e dei finanziamenti a breve termine. Sostituita la Commissione di Massimo Scoperto con un cosiddetto Corrispettivo sull Accordato, proporzionato al valore dell affidamento concesso, con benefici generalizzati per i piccoli prenditori. Collaborato con le associazioni dei consumatori a varie iniziative di info-formazione, compresi numerosi incontri presso la Rete, per accrescere la consapevolezza di clienti e dipendenti del Gruppo sulle questioni consumeristiche più sensibili (vedi capitolo Soddisfazione dei clienti e reputazione ). 6. Il controllo dei rischi e supporto ai clienti nella gestione dei prodotti d investimento Sviluppata ulteriormente la Piattaforma Advice - il modello di gestione del portafoglio clienti, dei loro investimenti ed il relativo supporto consulenziale -, estendendone l applicazione dai servizi d investimento ai settori della protezione, della previdenza e dei finanziamenti. Nel 2009 sono state effettuate oltre proposte di consulenza avanzata, che ottimizzano le scelte del cliente in ottica di responsabilità, coniugando al meglio obiettivi di investimento, orizzonte temporale, propensione al rischio e conoscenza finanziaria. Riorganizzato il comparto dell asset management rafforzando le garanzie di indipendenza e prevenzione dei conflitti interesse tra la produzione e la distribuzione di prodotti di risparmio gestito. 29

32 Questioni significative Rafforzati il monitoraggio, i controlli ed il supporto ai clienti nella gestione di prodotti d investimento - specie per quelli particolarmente complessi e rischiosi o che determinano per l investitore ostacoli o limitazioni allo smobilizzo in tempi ragionevoli - assicurando anche un alto livello di disclosure nelle relazioni finanziarie, secondo le migliori pratiche internazionali. Tutti i prodotti d investimento in offerta sono valutati attraverso una metodologia qualiquantitativa che considera i vari fattori di rischio di mercato, di credito e di liquidità. La medesima valutazione viene fatta per gli strumenti finanziari acquistati direttamente dalla clientela e da noi amministrati. I clienti sono regolarmente informati al riguardo comprese le variazioni della rischiosità dei loro investimenti. Abbiamo ricevuto 402 reclami -prevalentemente non motivati - per prodotti connessi a titoli di società fallite (in primis Lehman Brothers). Privilegiata la proposta di prodotti d investimento non complessi, in coerenza con il profilo di rischio dei nostri clienti. Attivo da Luglio 2009 un Organismo interno Tutela Clientela per individuare e tenere sotto osservazione società temporaneamente in stato di particolare criticità per via dello scenario macroeconomico, di vicende interne o di settore, e mancanza di informazioni di mercato. Ciò al fine di escluderne gli strumenti collegati tra quelli proponibili ai clienti in quanto caratterizzati da un livello massimo di rischiosità. Le prestazioni di servizi bancari e d investimento sono state oggetto di attente verifiche di conformità operativa e normativa da parte della funzione di controllo interno, in stretto collegamento con la funzione di compliance. Sono stati evidenziati alcuni ambiti di miglioramento - opportunamente gestiti e per i quali sono stati avviati i relativi interventi di risoluzione - soprattutto in materia di: Trasparenza, in relazione al recepimento di alcuni aspetti delle nuove disposizioni di Banca d Italia. Antiriciclaggio, con riferimento alla gestione delle operazioni sospette, notevolmente aumentate anche a seguito degli specifici sviluppi normativi. Sono inoltre tutt ora in corso alcuni procedimenti relativi ad operatività con la Cassa di Risparmio di San Marino. MIFID, riguardo al completamento della riprofilazione dei clienti. Market abuse. 30

33 Questioni significative Soddisfazione dei clienti e reputazione La soddisfazione e la fiducia dei clienti sono asset intangibili fondamentali per le banche, soprattutto nel contesto di una forte pressione regolamentare in tema di trasparenza e di una concorrenza crescente anche per l ingresso nel mercato dei servizi bancari di sempre nuovi attori. Le performance di CSR iniziano ad essere considerate dai clienti tra i fattori rilevanti per le loro scelte. Tuttavia, il prezzo e la qualità del servizio restano ancora centrali in termini di apprezzamento. Crediamo che dimostrare la nostra responsabilità sociale in concreto sia una possibile misura da attuare per conservare e sviluppare nel tempo il rapporto fiduciario con i clienti anche tramite la leva della reputazione. È infatti indubbio che aspetti quali, pratiche scorrette di vendita, l inadeguatezza del rischio dei prodotti al profilo del cliente, il rischio finanziario complessivamente sostenuto dal cliente, la complessità o la non perfetta contrattualizzazione dei prodotti e dei servizi d investimento, possano causare danni reputazionali rilevanti che devono essere evitati attraverso una attenta gestione dei rischi originari. È altresì vero che se presidiamo non solo tali rischi ma anche tutti gli ulteriori fattori della reputazione - anche sociale -, questa può diventare una formidabile occasione per generare valore d impresa duraturo. A tale fine, abbiamo confermato come punti di attenzione prioritari: Il presidio dei livelli e della qualità del servizio ai clienti e della relativa soddisfazione. Il governo dei rischi e delle opportunità connesse alla reputazione aziendale. In questo hanno avuto un ruolo molto importante: Consumer Lab, la collaborazione permanente con le 15 principali associazioni dei consumatori italiane - attiva da Novembre , andatasi progressivamente rafforzando (vedi riquadro alla pagina successiva). I rapporti con i media, ed una comunicazione sempre più improntata ad una tempestiva e coerente rappresentazione dei fatti aziendali. 31

34 Questioni significative Crediamo che dimostrare la nostra responsabilità sociale in concreto sia una possibile misura da attuare per conservare e sviluppare nel tempo il rapporto fiduciario con i clienti anche tramite la leva della reputazione 32

35 Questioni significative Consumer Lab La collaborazione permanente con le 15 principali associazioni dei consumatori italiane Consumer Lab è un vero e proprio laboratorio paritetico banca-consumatori. Costituito nel Novembre 2004, è finalizzato a prevenire i possibili stati di disagio finanziario dei clienti bancari. Negli anni, le attività sono state progressivamente intensificate, concentrandosi sulle questioni considerate di volta in volta maggiormente rilevanti e proponendo specifiche soluzioni concrete (vedi tabella). Nel 2009, rilevano in particolare: la pubblicazione di una guida sul credito al consumo e le buone regole per prevenire il fenomeno sovra indebitamento, la guida sui diritti e i doveri dei clienti bancari (sarà ultimata nel 2010), l inizio di un ciclo di incontri e dibattiti in tutta Italia che coinvolgono la Rete, le associazioni anche locali, i media. A quest ultimo proposito, sono stati realizzati 3 degli 11 eventi complessivamente previsti, anche aprendo per alcuni giorni degli specifici corner al pubblico presso le filiali. Tra le questioni maggiormente trattate: i mutui, il credito al consumo, le spese sostitutive della commissione massimo scoperto, e in generale i problemi finanziari delle famiglie nell attuale contesto economico. CONSUMER LAB Le attività principali dal 2004 ad oggi Questioni Efficacia e qualità della relazione con i clienti Chiarezza delle comunicazioni ai clienti Educazione finanziaria Mutui casa Inclusione finanziaria Profili di rischio clienti-prodotti Sovraindebitamento Soluzioni Le associazioni hanno partecipato a varie iniziative di info-formazione presso la Rete, presentando il loro punto di vista sui temi caldi del rapporto banca-cliente: 2mila dipendenti formati su Banca della Previdenza: nuova normativa e responsabilità sociale del risparmio. 45 incontri con i titolari di filale. 11 corner informativi in filiale (progetto in corso). Condivise le specifiche previsioni del Codice Etico del Gruppo. Definita una carta dei diritti e dei doveri dei clienti bancari (progetto in corso). Rivista la contrattualistica su conti correnti e altri prodotti di base. Riviste le altre comunicazioni alla clientela. Realizzate guide informative ed un prodotto dinamico di FAQ (Risposte alle Domande più Frequenti) su rilevanti questioni di attualità: 7 guide stampate in circa 50mila copie ciascuna, distribuite tramite la Rete e le associazioni nel territorio, e disponibili sul web ( Realizzata una guida informativa sul tema. Definite soluzioni agevolate, compresa la rinegoziazione a costo zero. Condiviso il pacchetto di misure combatti la crisi, a supporto dei clienti in maggiore difficoltà. Realizzata una security card in braille per consentire l operatività di phone banking ai non vedenti. Sviluppata l offerta per i clienti immigrati paschi senza frontiere. Rivista la metodologia interna, anche anticipando la Direttiva MIFID. Condivise soluzioni per prevenire il fenomeno, definendo anche una guida per clienti e dipendenti. 33

36 Questioni significative LE INIZIATIVE PRINCIPALI DEL 2009 HANNO RIGUARDATO: 1. La Customer Care Costituita un Area organizzativa (+10% in un anno), ne abbiamo Compliance e Customer Care a gestiti oltre 10 mila, con esborsi diretto riporto del Direttore Generale complessivi di circa 11 milioni (-25% e del Presidente, con responsabilità rispetto al 2008). Dal 2010, anche anche in materia di gestione dei le lamentele e le richieste non reclami, che in questo modo saranno formali saranno gestite attraverso più funzionali, in abbinamento alle una piattaforma integrata con i rilevazioni di customer satisfaction, al reclami, per migliorare ulteriormente processo di risoluzione dei problemi la nostra capacità di risposta e di e alla più complessiva strategia di servizio ai clienti. customer care. L indicatore di soddisfazione dei Rafforzata la gestione dei reclami clienti (CPI Customer Perception con l obiettivo di ridurre i relativi Index) è stato utilizzato come tempi di risoluzione e raggiungere correttivo, con logiche bonusmalus, del sistema premiante della la conformità ai limiti stabiliti in 30 giorni da nuove disposizioni di Banca filiera commerciale retail. Dal 2010 d Italia, a valere dal 15 ottobre assumerà analoga rilevanza anche la Da allora i tempi medi sono stati di dinamica dei reclami. 28 giorni, in decisa diminuzione dai I servizi di assistenza alla Rete (la 78 del primo semestre. Nel 2009 cosiddetta Isola della Rete) hanno abbiamo ricevuto reclami avuto buone prestazioni, con tempi di risposta ai quesiti ricevuti mediamente brevi (nell ordine dei 20 minuti), anche in ragione di un importante sforzo formativo che ha coinvolto un nucleo consistente di specialisti di prodotto presenti nelle Rete stessa. Il contact center è un importante riferimento per i clienti soprattutto per questioni commerciali e tecniche inerenti ai servizi di banca diretta. Le sue prestazioni si misurano con i tempi medi di attesa per contattare l assistenza telefonica che nel 2009 sono state rispettivamente di 30 e 90 secondi. I maggiori margini di miglioramento riguardano l assistenza tecnica anche se complessivamente il servizio soddisfa i clienti, con meno di 10 reclami ricevuti quest anno. 2. Le rilevazioni della soddisfazione dei clienti (anche interni) Ampliato il perimetro ed approfondito gli ambiti di indagine della customer care e satisfaction. In particolare, per la determinazione dell indice CPI (Customer Perception Index), tramite contact center esterno sono stati interessati più di 36 mila clienti retail del Gruppo (20 mila nel 2008), assicurando la rappresentatività del campione anche a livello territoriale. Il CPI ha raggiunto 73,5 punti (scala da 20 a 100). Erano 73 nel Per quanto concerne invece la percezione del personale della Rete rispetto al servizio ricevuto dalle strutture centrali (EPI Employee Perception Index), è stata fatta una rilevazione tramite compilazione volontaria di un questionario accessibile nella intranet. Alla rilevazione, che quest anno è stata integrata con una nuova sezione valori aziendali, hanno partecipato circa 2 mila dipendenti. L EPI ha raggiunto 65,2 punti (scala da 20 a 100). Erano 64,5 nel

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