Nicola Matteucci. DiSES-Università Politecnica delle Marche, Ancona
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1 Monopolio e Regolamentazione nelle Telecomunicazioni Nicola Matteucci DiSES-Università Politecnica delle Marche, Ancona
2 Motivazioni di studio Uno dei settori terziari con più elevati tassi di crescita nell ultimo ventennio Di certo, la voce di spesa delle famiglie OECD con il più elevato tasso di crescita relativo, rispetto al cesto complessivo, nell ultimo ventennio Settore crescentemente high-tech Convergente con altri beni e servizi, grazie alla comune piattaforma tecnologica digitale (microeletronica + informatica) IPTV e Internet TV: la televisione via rete telefonica a banda larga
3 Andamento voci di spesa bilanci famigliari - OECD
4 Motivazioni di studio Allo stesso tempo, uno dei primi settori a sperimentare il processo di liberalizzazione e privatizzazione USA: AT&T break-up (divestiture). L operatore pubblico delle TLC USA (all epoca, l equivalente della nostra SIP), si divide in due livelli societari distinti: rimane nella lunga distanza, e perde il controllo del traffico di breve distanza delle Bell Operating Companies: esse si riorganizzano in 7 Società regionali autonome. Dopo la divestiture, il valore di bilancio di AT&T cala di circa il 70% Caso antitrust iniziato nel 1974, US VS AT&T, a motivo del controllo di Western Electric, che poi verrà mantenuto in contropartita
5 Motivazioni di studio Italia. Fino al 1994, settore telecom interamente controllato da Stato e organizzato in società distinte operanti come monopolisti. Governo controllava IRI (MinPaSta, CIPE, CIPI) IRI controllava la holding STET che a sua volta controllava le società operative: SIP: rete fissa urbana e mobile (TACS) ASST: reti dorsali e snodi di teleselezione Italcable: servizi internazionali Telespazio: la più antica azienda al mondo (1961) focalizzata nelle operazioni spaziali e comunicazioni satellitari Esempi di assoluta eccellenza internazionale (Cantoni et al. 2011). 1994: Riorganizzazione sistema STET e nascita Telecom Italia
6 Principali vicende societarie Nel 1997, privatizzazione senza liberalizzazione di Telecom Italia Si crea una apparente public company Piccolo nocciolo in successiva OPA ostile capo al gruppo FIAT: non resiste a La prima OPA: Olivetti e la gestione Colaninno La gestione Gestione Tronchetti Provera Esiti (cfr. anche Decina, 2013; Meoli et al 2008; SLC-CGIL, 2007; Oddo e Pons, 2006): Alto indebitamento societario Scandali inusitati (intercettazioni illegali, frodi e false fatturazioni, suicidi sospetti), operazioni straordinarie in condizioni di palese conflitto di interessi Compromissione diritti e valore per minoranze e piccoli azionisti Forte ridimensionamento aziendale, emorragia occupazionale e compromissione dei livelli di operatività su vari fronti
7 Principali vicende societarie 2007 Oggi. Fase di Telco Spa. Controllo di fatto prima spagnolo e recentemente, e gradualmente, francese (Vivendi) Situazione partecipazioni rilevanti a febbraio 2015: 22,4% - Telco S.p.A. holding italo-spagnola composta da Assicurazioni Generali (19,32%), Intesa Sanpaolo (7,34%), Mediobanca (7,34%) e Telefonica (66%) 2,1% - People's Bank of China Italia caratterizzata da totale disimpegno statale nel settore. No golden share, nessuna normativa di controllo strategico per fini nazionali attivata. Nessuna volontà di riforma della lacunosa normativa OPA Inerzia dei controllori di ultima istanza (a partire da Consob) Proposta di commissione parlamentare d inchiesta sul caso TI finora osteggiata.
8 Controllo statale residuo nelle telecom
9 Controllo statale residuo nelle telecom
10 Controllo statale residuo nelle telecom
11 Controllo statale residuo nelle telecom
12 Principali vicende societarie e settoriali Dal servizio pubblico universale di SIP/Telecom Italia a quello regolamentato (ma in parte discrezionale) di Telecom Italia privatizzata Anni 50 e 60: Appennini e Alpi cablate in perdita da ASST e SIP Oggi, invece, non c è analogo obbligo di servizio universale per la banda larga (nè in UE, nè in Italia) Indebitamento di TI ha compresso investimenti e l azienda è stata fortemente ridimensionata Problema della arretratezza nella banda larga Italiana, in coda all UE (Matteucci, 2013), in larga parte dipendente da situazione societaria di TI (Matteucci, 2014)
13 Connessioni BL cablata per 100 abitanti, OECD, Other Fibre/LAN (1) Cable DSL OECD average Source: OECD
14 Le cause del monopolio nelle telecomunicazioni Presenza di forti economie di scala e di sistema (lato offerta), e di rete (lato domanda) In particolare, sarebber tecnicamente ed economicamente irrazionale duplicare il local loop C totale = F + c marginale * q, con F molto alto. q= abbonato totale marginale * Es: costo SMS. Indovinate! Se il local loop, (l ascendente e la borchia) sono dell azienda telecom, diventano una fonte di potere di mercato Casi limitati di proprietà dell utente: naturalmente procompetitivo Esempio del terminale wireless acquistato: number portability VS rental contract
15 Le cause del monopolio nelle telecomunicazioni In altri termini, diremo che il local loop è un essential facility (antirust USA) e che il business dell operatore di rete (non dei servizi...) è un monopolio naturale La rete di accesso è rimasta dappertutto il segmento più regolamentato, anche dopo la privatizzazione - dove essa c è stata. Modello di Rohlfs (1974): il valore della rete e dell azienda aumenta con la connessione marginale: I ricavi ed i profitti aumentano con la dimensione della rete (effetto quantità + effetto utilità) E anche con il parametro del valore della connessione marginale (tecnologia: manna from heaven)
16 Dalle telecomunicazioni al monopolio Esistono ragioni economiche per regolamentare un monopolio? Varie Il caso dei servizi pubblici di utilità: curva di domanda rigida e fascie sociali deboli Il comportamento ottimizzante del monopolista non regolamentato escluderebbe le fasce redditualmente più deboli o quelle geograficamente scomode e antieconomiche da raggiungere Si pensi inoltre al ruolo odierno della banda larga per il business Quindi, esistono anche ragioni non strettamente economiche: coesione sociale e livellamento delle opportunità, anche di impresa.
17 Dalle telecomunicazioni al monopolio Una volta privatizzata, l azienda telecom rimane strategica sotto vari aspetti e va controllata per evitare abusi di vario genere (caso TI) Sul fronte della concorrenza, va evitato sia che l incumbent fissi un canone di accesso all ingrosso per i concorrenti senza rete discriminatorio, sia prezzi predatori al dettaglio. Il vantaggio per i consumatori nel secondo caso sarebbe solo momentaneo In altri termini, gli OLO (other licensed operators) non possono sopravvivere, anche se ugualmente efficienti, senza una efficace regolamentazione ex ante: l intervento antitrust (ex post) in questo settore non basta. Il problema è che attuare una regolamentazione dell operatore privato incontrovertibile in questo settore è difficile (Polo, 2007).
18 Concorrenza perfetta e monopolio non regolamentato
19 Il comportamento monopolistico dell impresa dominante
20 La regolamentazione del monopolio: il prezzo
21 Alcuni riferimenti biblio e sitografici Cantoni, V., Falciasecca, G., Pelosi, G. (2011), Storia delle telecomunicazioni, VV.II e II, Firenze University Press Decina, M. (2013), Goodbye Telecom, Castelvecchi editore Matteucci N. (2013), "Lo stato della banda larga in Italia: statistiche, modelli diffusivi e implicazioni di policy", L'Industria (n.s.), Anno XXXIV(1), p Matteucci N. (2014) L investimento nelle reti NGA a larga banda: la questione settentrionale, Economia e Politica Industriale, Vol. 41(4), pp.9-25 Meoli, M., Paleari, S., Urga, G. (2008), Changes in ownership and minority protection, International Journal of Managerial Finance, Vol. 4(4) pp Oddo G., Pons, G. (2006), L affare Telecom, Sperling & Kupfer. Polo, M. (2007), Price Squeeze: Lessons from thetelecom Italia Case, Jnl of Competition Law & Economics (2007) 3 (3):
22 Alcuni riferimenti biblio e sitografici Rohlfs J., (1974), A Theory of Interdependent Demand for a Communications Service, Bell Journal of Economics, Vol. 5(1), pp SLC-CGIL (2007) Sintesi dell'evoluzione economico-finanziaria del Gruppo Telecom Italia nel periodo , Slides, Milano, 2 marzo
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